Recensioni per
Soul Mates
di lady lina 77

Questa storia ha ottenuto 95 recensioni.
Positive : 95
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/05/20, ore 15:12

Comincio dalla fine: spero che a questo evento di beneficenza si balli e che ovviamente Ross e Demelza lo facciano insieme! Bene l’intraprendenza di Ross, che decide di approfittare dell opportunità di stare più vicino a Demelza, perché nella situazione che Demelza teme tanto lui invece vuole tuffarsi a capofitto . Per il resto mi sono parse insolite le sue domande indelicate sulla mancata gravidanza, anche se Forse motivate dal voler conoscere meglio la storia di Demelza; in fondo nemmeno lei si è offesa più di tanto.
Posso poi essere cattiva? Quando ho letto che Hugh stava molto male ho sperato che ce ne liberassimo presto (purtroppo non lo sopporto)!
Un capitolo di passaggio e di preparazione, spero di leggere presto il seguito!

Recensore Master
24/05/20, ore 15:02

Ciao Sara, un altro bel passaggio dove hai messo in risalto il loro stare insieme fatto di sguardi e parole che segnano in profondità. L’arrivo a Londra è stato per Dem ovviamente pesante e ancor più pesante il vedere suo marito peggiorare fisicamente parlando. Non erano serviti altolocati e sapienti medici a trovare una soluzione e il declino di Hugh sembrava quanto mai prossimo. Solo il riposo poteva riportare un poco di pace in quel corpo oramai debilitato e sofferente. Se Hugh soffriva nel corpo Dem si ritrovava sprofondata nella disperazione di non poter essere di alcun aiuto al marito se non pregare affinché i farmaci gli donassero sollievo. Non aveva avuto più un attimo per se stessa, sempre vicina costantemente alle sofferenze del marito ma quel pomeriggio aveva deciso di potersi concedere un piccolo svago che avrebbe fatto del bene non solo a lei ma principalmente ai bambini dell’orfanotrofio che era solita visitare ed aiutare. Con quel pensiero che l’aveva internamente rallegrata mentre si dirige al cancello della villa incontra casualmente Ross di rientro da una breve passeggiata. Non si erano più incontrati negli ultimi giorni, ognuno rinchiuso nella propria ala di palazzo, lei a seguire Hugh e Ross a disposizione di Falmouth che sembrava molto lieto di averlo vicino e di essere riuscito a presentarlo a qualche importante persona della Banca di Londra per farlo accedere ad un prestito per la sua attività in miniera. L’incontro tra Ross e Dem mette in agitazione entrambi, rimasti sul chi vive dalla serata e dai discorsi fatti quella sera nella locanda dove si erano fermati per il malore di Hugh. Dem soprattutto teme che la sua vicinanza sia del tutto inopportuna; infatti essere riuscita a tenere le distanze aveva giovato alla sua mente che non aveva Ross sempre presente, ma ora avrebbe volentieri fatto due chiacchiere informali proprio con lui con il quale avrebbe voluto, se solo avesse potuto, instaurare un rapporto di amicizia. Anche Ross ha simili pensieri ma d’altronde il pensiero di Dem è diventato insistente anche nella sua mente e vorrebbe scoprire di più di quella lady e della sua vita. Quindi la visita all’orfanotrofio potrebbe essere l’occasione per venire a conoscenza del suo mondo e della sua vita e delle sue aspirazioni. Ross è un tipo deciso anche nel parlare e forse in questa occasione specifica non ha adottato molto tatto con Dem chiedendole il motivo non avesse ancora figli nonostante fosse da tempo sposata, vedendo contemporaneamente un’ombra velare lo sguardo della lady che un attimo prima era vispo e brillante. Si accorge appena dopo aver pronunciato quella domanda di essere stato fortemente inopportuno e che sarebbe stato meglio tacere e attendere che la giovane lady avesse voglia ella stessa di parlare di sé e del suo matrimonio. Il pomeriggio trascorre veloce riportando una sorta di calma apparente in entrambi che nel fare rientro a casa si scontrano con Falmouth di ritorno da una sua riunione e che li osserva incuriosito del fatto di vederli insieme. Con la perspicacia di Ross si tirano fuori dalla problematica asserendo di essere andati ad un evento di beneficienza tenutosi presso l’orfanotrofio. Al sentire parlare di beneficienza subito le antenne di Falmouth si drizzano certo che l’operazione potrebbe avere dei risvolti proficui per il suo prestigio e invita Ross ad accompagnare Dem ad una vera festa di beneficienza che si sarebbe tenuta nel fine settimana presso una altolocata famiglia. Entrambi sono colti in contropiede ma Ross non vuole privarsi della compagnia di Dem, anche perché sta scoprendo che quella giovane donna, sotto l’atteggiamento controllato e distaccato che tiene, nasconda un’altra indole ben più vitale e stimolante. Dem resta inebetita dalla richiesta di Falmouth e dalla subitanea risposta affermativa di Ross che la gettano nell’angoscia poiché sente che quella festa avrebbe potuto vanificare tutti gli sforzi fatti fino a quel momento di tenerlo alla lontana per non che la loro situazione diventasse oltre che ingarbugliata anche compromettente. Effettivamente come avevi evidenziato, Londra offre molte opportunità e uno scenario fatto di innumerevoli eventi che possono diventare il perfetto teatro per loro due che devono imparare a conoscersi in quell’ambito e se vogliono essere amici, come tutti e due sperano di diventare, dovranno anche imparare l’arte di esserlo con naturalezza e tranquillità affinché ne possano godere a pieno. Come sempre ti aspetto per il curioso seguito. Ti auguro una buona domenica. A presto!

Recensore Veterano
19/05/20, ore 09:23

Leggendo la prima parte del capitolo ero convinta che si sarebbe creata una barriera tra Ross e Demelza difficile da superare anche per i prossimi capitoli. Invece alla locanda, quando finalmente sono soli, si riavvicinano e Demelza sembra lasciarsi andare, si mostra fragile e scopre quasi le sue carte, tanto che Ross intuisce che prova le sue stesse sensazioni quando sono insieme, ma al tempo stesso teme che tra cuore e mente Demelza scelga la seconda. Mi ha colpito l'insistenza di Ross nel voler comprendere la natura del disagio di Demelza, il voler aiutarla a tutti i costi, forse lui rispettando quella promessa di amicizia che lei purtroppo non riesce a gestire. Oggi Demelza sembra aver compreso per la prima volta che la ragione della sua infelicità sta nel fatto che mente e cuore non vanno nella stessa direzione. Bisognerà vedere come si evolverà questa consapevolezza.

Nuovo recensore
18/05/20, ore 22:31

Che bel capitolo....non si può evitare di sentire la tensione che vi è tra Ross e Demelza che esprime l'impossibilità di stare lontani.Sono bellissimi e non vedo l'ora di leggere il continuo e lo sviluppo di questo splendido amore.

Recensore Master
18/05/20, ore 11:39

Ciao Sara, un capitolo molto interessante che ha messo a nudo il sentire dei due personaggi, facendo anche scoprire alcuni risvolti che la mente di tutti e due aveva rifiutato di prendere in considerazione. E’ arrivato il tanto agognato viaggio che trova e ci mostra una Demelza disfatta dalle vicende degli ultimi mesi riguardanti il pensiero costante e preoccupato per la salute del marito. Marito che pur stando male non aveva voluto tirarsi indietro per dimostrarsi all’altezza delle aspettative che pensava sua moglie avesse per di lui. Ma sono stati momenti che hanno messo a dura prova il carattere da sempre forte e solare di Demelza che proprio nel momento del bisogno sente mancare le forze per affrontare quel nuovo scoglio che ha le sembianze di Ross Poldark. L’unico ad essere al settimo cielo è Lord Falmouth che non ha mai fatto mistero di essere felice che Ross avesse accettato la sua proposta. Il viaggio in carrozza mette subito in evidenza la difficoltà che i presenti tutti hanno nel rapportarsi l’uno con l’altro, ognuno per i propri motivi. Falmouth è solo annoiato e critico per quel viaggio lungo e accidentato, non aiutato da un tempo inclemente. Hugh è silenzioso poiché non è in forze per sostenere una qualsiasi conversazione. Dem è parimenti silenziosa poiché ha deciso di non dare ulteriore confidenza a Ross scoprendo così quel lato dei suoi sensi che con tanta fatica aveva messo a tacere. Ross però non riesce a riconoscere in quella lady bellissima, ma stanca e taciturna, la donna che aveva conosciuto e che era entrata silenziosamente prima e fragorosamente poi nei suoi pensieri insistentemente. C’era qualcosa che nell’atteggiamento di lei non comprendeva, qualcosa che lo teneva a distanza e che rasentava il piglio che hanno certi aristocratici quando vogliono mantenere una netta distanza fra loro e gli altri. E così Ross per togliersi una curiosità inizia una conversazione che più che un colloquio sembra essere un invito a giustificarsi per il comporamento tenuto negli ultimi tempi circa la scuola e la sua promessa di amicizia. Quello che ottiene sono però parole brevi e concise che non svelano quale sia il reale problema che Dem si porta dentro. Mi pare strano che Ross, dovendosi confrontare e vivere per un certo periodo con i Boscawen, non abbia preso informazioni circa i componenti di quella famiglia, e sia così rimasto all’oscuro dei problemi gravi di salute del nipote di Falmouth. Probabilmente se avesse saputo non si sarebbe comportato in maniera scontrosa e irata nei confronti di Dem, ma avrebbe tenuto un profilo basso in attesa che lei decidesse il momento per aprirsi con lui anche su fattori più personali. La tensione che si respira nella carrozza è palpabile e rasenta lo scontro quando Hugh chiede di fermarsi a causa di una forte emicrania e Dem si schiera dalla sua parte contravvenendo anche alle richieste di Falmouth. Forse in quel momento Ross ha compreso che qualcosa di difficile sta avvenendo nella vita di quella donna che si sta dimostrando molto materna nei confronti del marito, come se fosse l’unica ad accudirlo e a prendersi cura di lui. La sosta in una locanda serve a Hugh per ritemprare il fisico spossato e a Dem per ritrovare una parvenza di calma e serenità che sembrano scivolare via come acqua dalle mani senza che abbia la possibilità di trattenerla. Lasciato Hugh a riposare Dem per calmarsi chiede al locandiere una tisana ma proprio mentre la attende ecco che Ross riappare e la trova in un momento in cui vorrebbe solo piangere e lasciarsi andare per essere abbracciata da qualcuno che comprenda il suo tormento che è fatto di tante cose. Preoccupazione per la salute di suo marito ma anche tormento per quello che sente di provare per Ross nonostante il tempo trascorso e nonostante abbia tentato di scindere ciò che voleva il cuore da ciò che pensava la mente. Dalle poche parole scambiate Ross capisce che in Dem si agitino molte forze contro le quali sta combattendo una battaglia personale che non può condividere con altri e soprattutto con lui, il quale dalle parole ascoltate ora è preoccupato veramente. Probabilmente sente che Dem sta combattendo la sua stessa battaglia per cercare di non cedere all’istinto dettato da un sentimento che li porta inevitabilmente l’una verso l’altro. Il periodo è difficoltoso ma la convivenza a stretto contatto in quel di Londra potrebbe esserlo ancora di più. Come sempre attendo news e ti saluto caramente.

Recensore Veterano
14/05/20, ore 12:56

Aspettavo con ansia il nuovo capitolo! Falmouth gioca bene le sue carte ed ottiene abbastanza facilmente il risultato voluto. Come immaginavo, la presenza di Elisabeth gli facilita il compito; molto interessante però per i successivi sviluppi che a motivare Ross a partire non ci sia solo Elisabeth, ma Demelza, che gli viene prontamente ricordata dall'apparizione del gattino Sun. Demelza a sua volta quando apprende la notizia appare turbata , in parte gelosa ed in parte triste all'idea di aver deluso le attese di Ross.. se non è amore questo... a presto per il continuo!

Recensore Master
13/05/20, ore 23:22

Cara Sara, come sempre un capitolo accattivante dove abbiamo assistito ai fuochi d’artificio messi in campo da lord Falmouth per cercare di “corrompere”, in senso positivo, Ross a cedere alle sue insistenze. Si è presentato a Nampara con un piano ben preordinato, per tentare di portare a casa la vittoria e inaspettatamente da uomo arguto quale è, presentandosi a casa di Ross non è andato da sprovveduto. Ha prima preso le informazioni necessarie per poter sferrare il suo attacco certo poi di conseguire la vittoria tanto agognata. Elizabeth fa parte del piano poiché ha saputo toccare le corde della sensibilità di Ross che sa avere un sentimento ancora forte per quella che è ora sua cugina ma che un tempo era stata la sua promessa sposa e per la quale, era venuto a sapere che nutrisse una vera venerazione. Ross ha sempre idealizzato Elizabeth, tanto da metterla su di un piedistallo, intoccabile, bellissima, algida, ma pur sempre la sua Elizabeth, che ancora da sposata riusciva a metterlo in condizioni di sudditanza nei suoi confronti semplicemente con il linguaggio del corpo e degli occhi. Falmouth aveva capito quale forte ascendente Elizabeth potesse ancora esercitare su Ross e aveva deciso di approfittarne per farlo capitolare. Tutto il discorso è incentrato sulla possibilità, avendo nuovi finanziamenti, di poter essere di concreto aiuto alle famiglie dei suoi minatori e anche alla famiglia del cugino e poi anche in ultima analisi a lui stesso che avrebbe per una volta potuto trarre dei vantaggi personali dal suo sudato lavoro. Ross è un idealista, e per puntiglio non vorrebbe piegarsi e forse, se Elizabeth non fosse stata presente e non lo avesse guardato con il suo sguardo da gatta morta, lui probabilmente sarebbe rimasto della sua idea di non cedere e di non transigere. Ross mai avrebbe voluto diventare uno dei tanti che erano al servizio di Falmouth, lui voleva poter mantenere inalterato il suo pensiero e il suo comportamento, in una parola la sua personalità, ed è proprio con immenso stupore che Falmouth lo stupisce affermando che a lui serva proprio un uomo come lui, un uomo che può mostrargli un determinato argomento sotto una luce diversa osservandone le varie sfaccettature. In poche parole a Falmouth serve un uomo che non gli dia pedestremente sempre ragione ma che discuta con lui, che abbia un contraddittorio sempre aperto, che gli mostri l’altro lato della medaglia. E così Ross dopo essere stato preso in contropiede accetta di trasferirsi a Londra con l’intera famiglia Boscawen, ben sapendo che questo avrebbe voluto dire rivedere e tornare in contatto con Demelza che non vedeva né sentiva ormai da mesi, chiedendosi come sarebbe stato rivederla e se il suo interesse per lei era ancora così forte come quando l’aveva conosciuta. I dubbi nella sua mente regnano sovrani, ma alla fine della giornata il bilancio era comunque positivo poiché finalmente avrebbe potuto essere di sostegno per la sua Elizabeth che meritava di non doversi angustiare per un futuro incerto. Tornando a casa Falmouth può ora gongolare per aver portato a compimento una vera e propria impresa della quale cominciava a dubitare del risultato e ne mette al corrente proprio Demelza che lo attende per cenare. Demelza, la quale in quei mesi estivi era rimasta appartata e vicina a suo marito per le sue condizioni fisiche sempre più precarie, tanto che avrebbe desiderato potersi prendere cura di lui in Cornovaglia e non dover affrontare un viaggio estenuante per un fisico debilitato come quello di Hugh, che comunque, nonostante i malesseri, non era arretrato dalla sua idea di intraprendere la carriera amministrativa per dimostrare che poteva farcela in un ambito che non era propriamente il suo. La notizia allarmante per Demelza è stata venire a sapere che anche Ross sarebbe stato della partita in quanto Falmouth era riuscito a convincerlo toccando il suo lato sensibile, l’affetto e qualcosa di più per la bella cugina, lasciando pensierosa e al contempo addolorata Demelza che pensa che lui solo per lei avrebbe potuto accettare quel compromesso passando anche sopra al suo orgoglio. La domanda che si fa però è come verrà vista da Ross lei che era scomparsa senza avvertire quando aveva promesso che avrebbero potuto cominciare una sincera amicizia? I giochi sembrano fatti. Ora ti aspetto per la partenza per Londra curiosa di vedere gli sviluppi di questa convivenza forzata. Un abbraccio e a presto!

Recensore Master
06/05/20, ore 12:03

Ciao cara Sara, un capitolo di riflessioni fatte da Falmouth e da Ross forse costretti entrambi dalla situazione che è venuta a crearsi negli ultimi mesi. Dopo che Dem aveva incontrato Ross aveva deciso di non più incontrarlo per non cadere in tentazione e si era votata anima e corpo a quello che voleva fare suo marito, sostenendolo nella sua idea di interessarsi degli affari di famiglia. Aveva persino perorato la causa presso Lord Falmouth che aveva accettato pur con qualche titubanza poiché conosceva il carattere e l’indole di quel nipote a cui voleva molto bene ma sul quale non faceva molto affidamento per portare avanti il prestigioso nome del casato. In quell’estate dal tempo clemente aveva visto suo nipote stare poco bene più volte, le forti emicranie spesso lo bloccavano a letto per giorni e anche Dem era preoccupata del suo stato di salute a fronte del fatto che avrebbe voluto portare avanti il suo progetto di un viaggio a Londra. Falmouth avrebbe preso così due piccioni con una fava: avrebbe condotto con sé Hugh per vedere come si sarebbe atteggiato in quel suo mondo di affari, interessi e finanza e nel frattempo avrebbe potuto farlo visitare da qualche medico autorevole che avrebbe potuto dare loro delle indicazioni sulla malattia di cui soffriva il nipote. Pur non tirandosi indietro dal voler che Hugh si mettesse alla prova, Falmouth continuava a cullare il suo desiderio di avere Ross Poldark fra la schiera di coloro che lo seguivano. Lui era un uomo scontroso per carattere ma dalla forte indole e dalla dirittura morale comprovata, e poi era un uomo orgoglioso, e Falmouthh aveva già una proposta in tasca che sicuramente Ross non avrebbe potuto rifiutare anche perché sapeva molto bene quanto Ross tenesse più ai suoi dipendenti di quanto tenesse al suo benessere personale. Sapeva che la miniera non stava dando i frutti sperati e che stava navigando in acque agitate per cronica mancanza di fondi e così lui aveva pensato di proporre un prestito a tassi pressoché nulli per interessare Ross e tirarlo dalla sua parte. Ed è con queste intenzioni che in quel pomeriggio di fine estate Lord Falmouth si sta recando proprio a Nampara per parlare con Ross che non vede dalla sera del ballo tenuto a casa sua. Nello stesso pomeriggio troviamo un Ross pensieroso di fronte al camino acceso della sua Nampara a riflettere sugli ultimi tempi e a cosa è accaduto. Dopo aver visto Dem a casa sua, lei non si è più fatta viva nemmeno al cantiere della scuola, facendo pensare erroneamente a Ross che il progetto l’avesse stancata e che si fosse dedicata come le nobildonne dell’alta socierà a qualcosa di meno impegnativo e più divertente. Aveva pensato molto a lei in questo periodo comprendendo anche molto perspicacemente che una semplice amicizia fra loro forse non sarebbe stata possibile, poiché entrambi avevano capito dal poco che si erano frequentati, che ci fosse un qualcosa che li legava, forse il modo di intendere la vita o forse il modo di pensare e di atteggiarsi nelle varie situazioni. Era indubbio però che la sua presenza così coinvolgente gli mancasse. Ad interrompere quei suoi pensieri ecco giungere un ospite che più che tale è un problema, l’ennesimo e mai risolto per Ross: la visita di Elizabeth, la donna sposata a suo cugino ma al quale si sente in qualche modo legato indissolubilmente. Elizabeth è venuta a trovarlo per gravarlo di altri problemi di ordine pratico di cui Ross si sente responsabile in quanto Francis ha investito gli ultimi risparmi della famiglia nel progetto della miniera lasciando la moglie e il figlio a vivere in una condizione che non competeva ad una donna come Elizabeth. Ross anche in questo caso si fa carico del dissesto finanziario in cui naviga il casato dei Poldark e che sta diventando cronico dispiacendosi di non poter fare di più per quella che è di fatto una cugina ma che riesce a farlo sentire sempre e comunque legato da un filo invisibile di un sentimento al quale più volte ha pensato. Anche il modo di esporre i fatti da parte di Elizabeth continua a farlo sentire in colpa, come se la scelta che aveva fatto a suo tempo quando aveva sposato suo cugino fosse fonte di un ripensamento poiché non era la vita che avrebbe desiderato e che mai avrebbe pensato di vivere. Ma quando Ross le chiede direttamente se si fosse mai pentita del matrimonio che aveva contratto con Francis, Elizabeth glissa la risposta con l’eleganza che le è propria sicura però di aver seminato un ennesimo dubbio nella mente ma soprattutto nel cuore di Ross che sente che ancora le appartiene in parte. Intanto un’altra inaspettata visita si manifesta a Nampara in quel pomeriggio che doveva concedere a Ross solo una tregua dai suoi tanti pensieri. Lord Falmouth è arrivato e sono curiosa di sentire come approccerà il discorso con Ross nella sua totalità senza scoprire troppo le sue carte. Ti aspetto sempre con interesse. Un abbraccio.

Recensore Veterano
06/05/20, ore 09:34

Interessanti in questo capitolo le riflessioni di lord Falmouth ; seppure ha la consapevolezza che Ross vale di più del nipote, vuole consentire a quest'ultimo di mettersi in gioco.
Ross pensieroso e preoccupato per le sorti della sua miniera cerca, a modo suo, di dimenticare Demelza reputando impossibile l'amore e addirittura l'amicizia tra di loro. Purtroppo si comprende come sia ancora troppo legato al suo antico amore...
Elisabeth una donna poco venale? Secondo me se ascolta la proposta economica di lord Falmouth le si trasformano gli occhi a forma di dollaro, o meglio di sterline!
A presto per il continuo!

Recensore Veterano
01/05/20, ore 11:34

In questo capitolo Demelza compie una lotta con se stessa, ma alla fine tra ragione e sentimento prevale la prima, o meglio prevale il senso del dovere e la lealtà che la legano a Hugh. Lui mi fa un po' pena, vuole impegnarsi in politica, un po' per riacquistare prestigio agli occhi di sua moglie e dello zio, un po' anche per allontanare Ross da casa loro. Rischia molto da questa sorta di competizione, sia per la sua salute malferma, sia perchè è qualcosa che non è proprio nelle sue corde. Bisogna vedere cosa ne penserà quella vecchia volpe di lord Falmouth!

Recensore Master
30/04/20, ore 11:26

Cara Sara, un capitolo quello che ci hai presentato che ho apprezzato moltissimo per la profonda presa di consapevolezza che Dem ha fatto di se stessa effettuando un bello sguardo in profondità. Oramai è innegabile che il suo sconbussolamento interiore abbia un nome e un cognome, ma la cosa che la destabilizza è che lei abbia seguito il filo di un desiderio sottile che si è installato prepotentemente dentro di lei a cui lei non ha saputo vietare che diventasse così importante da modificare il suo essere e i suoi atteggiamenti. Le poche volte che era venuta in contatto con Ross aveva assaporato quella voglia di libertà, di poter dire e fare qualcosa che un’altra persona avrebbe compreso e magari anche condiviso perché lei per prima avrebbe agito in quella maniera. Anche il suo progetto per la scuola cullato per tanto tempo e che era riuscita a far accettare a Falmouth le si stava ritorccendo contro, perché non avrebbe rispettato quello che era il suo progetto originario, la sua idea di base che potesse essere un aiuto per i figli delle classi meno abbienti alfine di migliorarne le condizioni di vita. E lei di condizioni di vita avverse ne aveva vissute in gioventù e ora che viveva nel mondo dell’ alta società poteva vedere le distorsioni che quel mondo creava. Ma ovviamente il motivo per non seguire il suo progetto era la possibilità di incontrare Ross e quindi continuare ad avere a portata di mano l’oggetto dei suoi pensieri e dei suoi desideri senza poterlo avere veramente e soprattutto mai, essendo una donna sposata che mai si sarebbe concessa delle libertà solo per provare qualcosa a se stessa. Era innegabile che Ross faceva sorgere in lei degli interrogativi a cui fino a ora non aveva dato corso, e quindi adesso si domandava se il matrimonio con Hugh fosse la normalità o se avrebbe dovuto esserci molto altro che con lui, pur volendogli molto bene, non era mai riuscita a raggiungere. Però questo suo stato di apatia è stato notato dai famigliari ma soprattutto da Hugh che ha deciso di vederci chiaro. Hugh ha subodorato che i problemi di sua moglie derivino da percezioni ben precise che Ross ha esercitato inconsapevolmente su di lei e lui non può permettere che accada perché ne andrebbe dell’intero matrimonio e in particolare del suo rapporto con sua moglie che deve tornare ad essere solo sua. Hugh è un animo sensibile e pur senza volerlo far vedere ha captato dei segnali inequivocabili nel comportamento di entrambi, ma conoscendo il carattere di Dem non ha mai voluto approfondire pensando alla sua dirittura morale, ma ora sembra che le cose gli stiano sfuggendo di mano perché agli occhi di sua moglie lui non è più l’unico uomo a cui fare riferimento. Lui vuole che Dem sia orgogliosa di lui, che torni ad ascoltarlo come faceva prima dell’ingresso nelle loro vite di Ross e per questo le propone di fare qualcosa di cui lei possa andare fiera del marito, così da spostare e annullare l’attenzione verso un personaggio piuttosto ingombrante. Hugh vuole tornare ad essere cuore e anima con sua moglie e per ottenere questo ambito risultato pensa che entrare in politica a fianco dello zio possa essere la strada per ricostruire un futuro tutto per loro. Dem è scettica dell’idea che contrasta con l’animo poetico di Hugh ma non può contraddirlo perché anche lei capisce molto bene che occorrerà mettere una distanza chiara e netta fra lei e Ross, che Hugh non ha mai nominato ben sapendo che era a lui che si riferiva, e forse la distanza, con il loro recarsi a Londra, avrebbe chiuso una situazione che si era solo affacciata nelle loro vite ma che doveva essere completamente accantonata. L’aver saputo poi dal marito che, in quei giorni mentre lei se ne stava chiusa in camera sprofondata nell’apatia più totale, era stato nuovamente male, fa sorgere in Dem un senso di preoccupazione, per le condizioni fisiche del marito, e anche un senso di colpa per aver eccessivamente pensato ai suoi bisogni non vedendo quelli delle persone che le stavano intorno. La notizia appresa le permette di fare una promessa a se stessa: sarebbe tornata ad essere la moglie amorevole che Hugh meritava di avere a fianco e avrebbe cancellato dalla sua mente le sensazioni che aveva vissuto fugacemente grazie all’incontro con Ross Poldark. La decisione è presa ora vedremo quanto e come sarà in grado di mantenerla. Ti aspetto sempre con curiosità. Un affettuoso abbraccio.

Nuovo recensore
29/04/20, ore 22:33

Mamma mia non vorrei essere nei panni di Demelza....costringersi a stare lontana da Ross! Impossibile! Una lotta dentro di sé terribile....

Nuovo recensore
24/04/20, ore 20:45

Cara Sara, mi è piaciuto molto questo capitolo, ben scritto e ricco di emozioni, è stato un piacere leggerlo. Non vedo l'ora di leggere il continuo!

Recensore Master
24/04/20, ore 16:18

Ciao cara Sara, altro capitolo dove si è percepita tutta la tensione che l’attrazione reciproca sviluppava. Demelza ha trascorso una notte “d’amore” insieme a suo marito ma il pensiero troppo costante di Ross Poldark ha inficiato tutti i suoi pensieri sul fatto di quanto fosse inopportuno e assolutamente sbagliato il sentimento che sentiva crescere dentro di lei verso quel personaggio così strano ma altrettanto eccitante. Già perché questo era l’aggettivo che calzava perfettametne a Ross Poldark: di lui si poteva dire di tutto, che fosse scostante, taciturno, alle volte sopra le righe ma a lei veniva in mente che era anche molto eccitante. Dalla sua persona si sprigionava una energia che si trasformava in uno strano magnetismo che la attraeva e che sapeva non essere consono alla sua posizione e in verità non sarebbe stato consono per qualunque donna felicemente sposata. Ma forse la notte trascorsa non l’aveva resa poi così felice come ci si aspetterebbe da una notte passata fra le braccia del proprio marito e per fugare uno strano tarlo che le si era installato nella mente ha pensato di recarsi a Nampara con la scusa di chiedere a Ross perché si fosse dileguato senza salutarla. Ma mentre è sulla strada che conduce a Nampara lungo la scogliera intravede un cavallo solo che sta attendendo forse il suo padrone. Incuriosita osserva, senza farsi scorgere, chi sia l’uomo che sta facendo il bagno completamente nudo nelle acque gelide del mare non sorprendendosi nel riconoscere Ross, anzi restandone addirittura catturata dalle movenze aggraziate di quel corpo che si muove armoniosamente nell’acqua. Deve esserle venuto un colpo al cuore quando lo ha visto uscire nudo e bellissimo e, leggendo le tue parole, il mio pensiero non ha potuto non andare alle immagini viste nella serie tv di un aitante Aidan Turner che sorgeva dalle acque. L’unica cosa da farsi era defilarsi con nonchalance e raggiungere la meta attendendo che il padrone di casa tornasse. Il loro incontro è uno di quelli che ormai stanno inscenando da quando si conoscono, con quel sottofondo di ironia che però riesce a colpire nel posto giusto. Ross per tutta la sera ha visto Demelza ballare con suo marito e ha fatto una disamina impietosa di quello che è la sua vita: una vita solitaria mentre tutti quelli che conosce godono di qualcuno a cui potersi appoggiare. L’unico suo sfogo era stato quello di trascorrere una notte con una prostituta che avrebbe potuto fargli dimenticare almeno per qualche ora i suoi desideri repressi e che avrebbero dovuto rimanere tali essendo rivolti ad una donna che per lui era intoccabile per definizione. Con Demelza, Ross aveva capito di avere una particolare affinità, la sua natura pura e semplice e anche un po’ selvaggia, lo aveva catturato sin dal primo incontro, in più era una lady anticonvenzionale e questo aspetto era quello che maggiormente apprezzava di lei. Peccato che Ross non sapesse che tali e simili pensieri avessero preso possesso anche della mente di Demelza che pensava a Ross come ad un essere conturbante che la stava destabilizzando con l’intero suo essere nonché con quel comportamento volutamente distaccato che tanto l’attraevano perché sicuramente c’era molto da scoprire sotto quell’atteggiamento. Ma il tempo sta passanndo ed è ora che Demelza torni a casa prima che tutti si chiedano dove sia finita e ai quali non potrebbe di certo giustificare la sua uscita mattutina per andare a conversare con un loro ospite della serata precedente. Prima di lasciarsi però hanno l’opportunità di provare entrambi quella elettricità che li attrae, tanto che nessuno dei due vorrebbe lasciare le mani dell’altro, come se non dovessero più potersi sentire. Sin dall’inizio per Demelza in particolare vi era stata quasi una esigenza nel toccarlo, per sentire come sarebbe stato il calore della sua pelle arrivando anche a fare pensieri decisamente più intimi. L’intervento di Prudie aiuta ad affrettare il momento del congedo e come al solito la cara vecchia Prudie ci lascia con una delle sue perle di saggezza: quella ragazza dai lunghi capelli rossi avrebbe portato guai nella vita di Ross. E’ stato veramente un passaggio nel quale abbiamo visto Demelza agire d’impulso in preda ad una esigenza e che non mi sarei aspettata per la posizione che occupa. Ora tutti e due hanno avuto la possibilità di contemplarsi un po’ più da vicino e continuare a ragionare su cosa esista fra loro. Cosa stai pensando per il prosieguo? Ti attendo sempre curiosa. Un caro saluto.

Recensore Veterano
24/04/20, ore 11:35

Per un attimo ho creduto che ci sarebbe stato un seguito hot alla scena del bagno in mare... peccato!T uttavia, pensandoci meglio, sarebbe stato fuori luogo. Demelza non può finire a letto con Ross come una Vosper qualsiasi (a proposito, ho apprezzato molto la fedeltà alla puntata, anch'io ho sempre pensato che Ross con la nuotata volesse ripulirsi dalla notte passata con la prostituta). Non so, però, come interpretare questa strana... amicizia, cameratismo diciamo, nata fra di loro, mi sembra una sorta di pentola a pressione sul fuoco che bisogna stare attenti a non far esplodere. Infatti la saggia Prudie avverte Ross di stare alla larga dai guai!
Volevo aggiungere che sto leggendo anche la tua vecchia FF Love is a dangerous fire. Ho messo qualche recensione anche lì, ma forse sarà più corretto che commenti solo alla fine, visto che è una storia conclusa. Non so se tu le vedrai, se l'autore riceve un avviso quando vengono aggiunte recensioni. Anche lì comunque hai fatto un bello sfoggio di fantasia, complimenti!