Recensioni per
Soul Mates
di lady lina 77

Questa storia ha ottenuto 95 recensioni.
Positive : 95
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
22/07/20, ore 22:26

Dopo un triste inverno, mi piace che il rientro di Demelza nella sua Cornovaglia a fine estate Sia associato all’inaugurazione della scuola da lei voluta e che questa venga intitolata a nome di Hugh. A Truro avviene un incontro poco piacevole con Elisabeth e George, ma si rivela un’occasione proficua per Demelza, perché colei che doveva essere messa in difficoltà con maligne insinuazioni alla fine riesce a mettere lei in imbarazzo gli interlocutori con opportune frecciatine, mascherate però dietro apparente cortesia. A questo punto però mi sorge un dubbio: se i rapporti tra George e Elisabeth sono così spinti in avanti, possibile che Ross non ne sappia ancora nulla? Un grande assente in questo capitolo, spero di leggere di lui nel prossimo!

Ps Credo che ad un certo punto ci sia un refuso: a lord Falmouth non piacevano i Boscawen, volevi dire i Warleggan

Recensore Veterano
13/07/20, ore 14:30

Mentre Demelza e Ross sembrano in un momento di stasi nelle loro vite (Demelza è bloccata nel suo dolore, incerta sul da farsi ed ancora incapace di assumere decisioni forti; Ross è chiuso in se stesso, privo di scopi se non quello di comportarsi da cavalier servente con Elisabeth) la giovane vedova di Francis è il personaggio più in movimento in questo capitolo: incontra la madre, si tiene informata degli eventi riguardanti le persone che contano,  frequenta Warleggan e ne accetta la corte, pianifica e gestisce la propria vita cercando di trarre il proprio tornaconto da ogni situazione. Mi piace molto come la caratterizzi: alla fine è lei quella cui calza perfettamente la descrizione che fa di Demelza: una donna opportunista e manipolatrice che cerca di migliorare la propria posizione sfruttando i legami giusti... Elisabeth non è innamorata di Ross, ma affascinata dal suo essere "forte, bello, sfrontato" e soprattutto desiderosa di essere al centro della sua attenzione, desiderata ed ammirata. Ross d'altra parte l'ha completamente idealizzata, la vede come l'angelo dei suoi sogni giovanili, una creatura delicata ed indifesa, una sincera amica che forse spera diventi presto qualcosa di più. Niente vero amore tra di loro, insomma.
Credo che Ross subirà una bella delusione non solo perchè Eli gli preferirà Warleggan, ma soprattutto quando si renderà conto della sua falsità, aridità e meschinità . Per ora è ancora lontano da sospettare tutto questo, è troppo invaghito. Posso solo sperare che le parole meschine pronunciate da Eli nei riguardi di Demelza gliela abbiano riportata nella mente in maniera sufficientemente incisiva...
Spero che la tua storia ci tenga compagnia anche nelle prossime settimane, compatibilmente con le tue vacanze! Un abbraccio e a presto
(Recensione modificata il 13/07/2020 - 02:30 pm)

Recensore Master
13/07/20, ore 11:58

Ciao Sara, ci hai fatto attendere un pochino ma per questo capitolo ne è valsa veramente la pena. Giustamente lo hai diviso in due parti per mostrarci la vita dei nostri protagonisti e il loro agire di fronte alle difficoltà che la vita ha messo sulla strada di entrambi. Nella prima parte abbiamo una Demelza che giustamente sta piangendo la perdita del marito, e con essa il naufragare di tutto quello che avrebbe potuto essere e che invece la sorte non ha concesso a loro due. Non ha avuto neanche la benedizione di un figlio di Hugh a cui attendere e che portasse avanti il suo ricordo. In Demelza cominciano ad instaurarsi pensieri negativi sulla sua permanenza oltre che in quella casa anche in quella che non è la sua famiglia ma quella di Hufgh che l’ha accolta ma che forse non ha mai sentito come sua. Dem si è affezionata a tutti loro e in particolare a Lord Falmouth che però a differenza sua si è tuffato anima e corpo nel lavoro pur di non pensare, pur di non affrontare in maniera diretta il dolore che, se non avesse avuto altre valvole di sfogo, lo avrebbe schiantato. Dem riflette di essere una ospite in quella grande casa e non le pare giusto continuare a mantenere una posizione che ora, essendo vedova, non le compete più. Non è spaventata da quello che potrebbe accaderle in futuro, è una ragazza di Illugun che è stata abituata a lavorare per cui non è quello che la potrebbe mettere in difficoltà. Il difficile per lei è trovare una sua giusta collocazione in quel preciso momento nel quale le pare di essere come una barca sballottata in un mare in tempesta. Nella seconda parte invece ci porti a conoscenza di come sia stata la vita di Ross in quel lungo inverno dopo che è tornato da Londra e ha appreso della morte di Francis. Si è chiuso in se stesso, tentando di essere un valido supporto per ciò che lui considerava la sua famiglia ma soprattutto per Elizabeth, così dolce e delicata, che avrebbe dovuto essere accudita in ogni maniera possibile affinché potesse affrontare il suo dolore e magari accorgersi di chi aveva a fianco a sorreggerla in questo periodo traumatico. I pensieri di Ross non si discostano molto da quelli di Elizabeth, ma sono i propositi che prendono due strade completamente diverse. Se Ross può cercare di rivedere una possibilità nuova con Elizabeth, ella pensa a come mantenere il suo dominio su Ross poiché le fa piacere averlo vicino, è un uomo interessante, forte e volitivo come non ha saputo essere suo marito, ma lei ha però altri progetti che per il momento ha mantenuto segreti ben sapendo che sarebbe andata in aperto conflitto con Ross per la frequentazione che con George Warleggan aveva intensificato dopo la morte di Francis arrivando a spingersi anche oltre con una proposta di matrimonio che lei aveva deciso di accettare per tutta una serie di motivi il cui fondamento era la convenienza che quell’unione avrebbe potuto garantire a lei e a suo figlio. Tutte cose che preferiva ancora tenere per sé. Ciò che non ha potuto tenere per sé è la notizia circa la morte di Hugh sorprendendosi per la reazione di Ross quando si è cominciato a parlare della vedova Boscawen. Ross decisamente non ha gradito il modo di esprimersi altamente dipregiativo che ha avuto Elizabeth, la sua dolce e bella Elizabeth, nei confronti di Demelza, che come un fulmine a ciel sereno ripiomba nella sua vita, quando per tanto tempo l’aveva relegata nel posto dei ricordi londinesi. Ross ha di Dem bei ricordi e soprattutto ricorda la persona che era, sorridente, disponibile con tutti, e ora che ci ripensa, estremamente protettiva verso suo marito, ed ora finalmente ne capisce la ragione. L’atteggiamento di Elizabeth lo ha decisamente infastidito per cui decide di allontanarsi per evitare che possano volare parole non confacenti alla situazione di tensione che si è venuta a creare ma che lui non ha intenzione di continuare ad alimentare dando spago a quella che è sembrata invidia da parte di Elizabeth nei confronti della posizione sociale che Dem ricopre e che giudica non giusta per la donna dagli umili natali che è. Mentre Ross sparisce a cavallo dalla tenuta Ely è presa da altri pensieri, questa volta leggeri e che parlano del ricevimento al quale parteciperà con George e di cui non ha fatto parola con Ross. Penso che presto o tardi ciò che la cara Elizabeth sta imbastendo arriverà alle orecchie di Ross e non oso immaginare cosa potrà accadere in funzione del fatto che lei voglia convolare a nozze con l’uomo che ha cercato di distruggerlo in ogni modo. Ti aspetto come sempre con ansia e curiosità. Ti auguro un buon inizio di settimana, sperando che il lavoro ti lasci un momento di tempo per dedicarti alla tua appassionante storia. Un affettuoso abbraccio e un saluto. A presto!
(Recensione modificata il 13/07/2020 - 12:00 pm)

Nuovo recensore
12/07/20, ore 22:57

Mi è piaciuto molto questo capitolo, come Ross abbia scoperto casualmente della morte di Hugh. Ora è sconvolto, forse il pensiero di Demelza libera.... Lo farà allontanare da quello che per lui era ormai scontato?cioè l'amore per Elisabeth!? Mi spiace davvero tanto pensare alla delusione che avrà su Elisabeth che sposa George.... Aspetto con ansia il continuo!

Recensore Veterano
02/07/20, ore 16:22

Ho atteso con ansia l'aggiornamento, ero preoccupata!
Capitolo molto triste in cui mi colpisce in particolare la solitudine di Demelza. Teme la morte di Hugh perchè è l'unico che l'ha sostenuta e protetta nell'ambiente altolocato in cui l'ha introdotta , cosa che Hugh sa bene, tanto è vero che si fa promettere dallo zio di prendersi cura della sua Demelza.
Hugh muore in pace confortato dalla presenza di chi lo ha più amato, eppure appare chiaro che ciò che Demelza ha sempre provato per lui è un tenero affetto, forse anche riconoscenza e bisogno di protezione (in entrambe le direzioni), ma non è il vero amore... la sua anima gemella, come recita il titolo della tua storia, si trova in Cornovaglia ed attualmente ha seri problemi da fronteggiare. Ross in questo capitolo è solo un'ombra, e dal pettegolezzo riferito da Basset a Falmouth mi sembra di capire che ha provveduto a rimborsare Elisabeth, ma non le ha fatto alcuna proposta sentimentale... e meno male, perchè sarebbe beffardo che ora che lei è libera, lui si accasi! Immagino però che la tua immaginazione voglia far tribolare ancora queste soul mates prima di farle ricongiungere; rimango quindi in attesa dei prossimi sviluppi! A presto

Recensore Master
02/07/20, ore 10:10

Cara Sara, molto bello e al contempo molto toccante questo nuovo capitolo che attendevo con ansia di leggere. Oramai tutti si sono accorti che la fine di Hugh sta per arrivare. Demelza che si è allontanata dalla loro stanza, quel luogo dove da ormai troppo tempo alberga solo dolore, per riprendere un po’ coscienza di se stessa e cercare, nelle cose che le sono care, come il suo giardino che ora è immerso nella neve caduta nella notte, quella forza a cui attingere per affrontare il momento duro che si sta preparando. Anche Falmouth, in coscienza, sa che oramai per l’amato nipote non ci sia più nulla da fare ma nonostante tutto remi contro, non vuole arrendersi all’evidenza dei fatti proponendo di trovare altri dottori che possano portare il giovamento tanto sperato nella salute di Hugh. Demelza è stanca e provata non ha voglia di ingaggiare una nuova lotta su quel fronte con Lord Falmouth e gentilmente ma altrettanto fermamente gli dice di lasciare le cose come stanno, che facciano il loro corso senza portare ulteriore dolore a quello che già sta provando suo marito. Falmouth resta stupito ma accondiscende alla richiesta di Demelza e per non continuare a pensare al suo dolore cerca di portare la chiacchierata su altri che si trovano in una situazione dolorosa analoga. E’ infatti venuto a conoscenza da Lord Basset del lutto che ha colpito la famiglia Poldark con la morte per incidente di Francis, il cugino di Ross. Demelza è addolorata per quanto sta ascoltando dalla viva voce di Falmouth; in effetti da quando Ross è andato via da Londra per tornare nella sua Cornovaglia lei non ha più avuto modo di pensare a lui così presa nelle cure per suo marito come era giusto che fosse, ma ugualmente pensa al dispiacere che Ross starà provando. Falmouth, forse per sviare l’attenzione dalla situazione che tutti loro si accingono a vivere, chiede a Demelza cosa poter fare per essere di supporto a Ross anche perché deve salvaguardare il suo investimento su di lui, Falmouth anche nei momenti peggiori ha sempre un occhio puntato agli affari e a tutto il loro mondo. Ovviamente sa che Ross avrà delle difficoltà poiché la miniera è momentaneamente chiusa e quindi non produce reddito e si domanda come poter intervenire senza sembrare pressante ma non volendo neanche perdere la faccia di fronte agli azionisti che hanno concesso il prestito. Demelza forse troppo prontamente gli fa osservare che Ross non è un uomo al quale si può donare aiuto pensando che non voglia sdebitarsi ma certamente è colui che mai si lascerebbe comprare, è un uomo di azione ma è anche una persona integra che vive dei suoi ideali e non ha alcuna intenzione di tradirli per ottenere profitto per se stesso. Lord Falmouth guarda a Demelza come colei che ha sempre saputo leggere in profondità le persone e osserva che neanche questa volta si stia sbagliando. Ma proprio mentre sono presi in queste considerazioni una domestica li avvisa che Hugh è nuovamente peggiorato e sta chiedendo della moglie, la quale si precipita nella loro stanza, colpevolizzandosi per essersi allontanata per così tanto tempo da suo marito lasciandolo solo unicamente per racimolare quel po’ di forza che le occorre per potergli stare vicino al meglio, cercando di donargli un minimo di conforto. Hugh ha compreso che la fine è vicina ma vuole poter vedere accanto a sé sua moglie, il suo unico amore, che lo possa accompagnare in quel passaggio che segnerà la fine di un sogno almeno per lui che sognatore è sempre stato per tutta la vita. In quei momenti gli scorrono davanti agli occhi tutte le cose belle fatte insieme a sua moglie progettando un futuro che sperava potesse essere insieme per sempre ma accorgendosi che così non potrà essere affida all’amato zio sua moglie affinché se ne prenda buona cura. E così con il sorriso sulle labbra e le ultime parole di amore di sua moglie Hugh abbandona questa terra in un freddo giorno di neve. Molto delicata la tua narrazione come al solito ma particolarmente in questo caso è anche molto sentita. Ti aspetto presto per il prosieguo sperando di vedere un lumicino di luce all’orizzonte in mezzo a tanto sconforto. Un saluto e un abbraccio.

Recensore Veterano
22/06/20, ore 09:22

Un capitolo di passaggio, con Ross devastato dai sensi di colpa e pronto ad assumersi le sue responsabilità di capo famiglia ed Elisabeth che cerca ogni appiglio per risollevarsi dalla difficile condizione di vedova in ristrettezze economiche. Stranamente la "tua" Elisabeth mi risulta meno odiosa di quella della tv! Hai messo bene in evidenza che non è cattiva e non vuole fare soffrire nessuno, ma il suo istinto di sopravvivenza è più forte di tutto. Aspetto il prossimo aggiornamento, a presto

Recensore Master
21/06/20, ore 12:49

Ciao Sara, altro apprezzabile capitolo di questa tua storia che si sta tingendo dei colori del dolore e della delusione. Mi è piaciuto come hai fatto affrontare a Ross il dolore della perdita di suo cugino, di una parte della sua famiglia, e mi è piaciuto che si sia rivolto al capitano Henshaw che lo conosce e può comprendere dentro quali confini si stia dibattendo il suo animo lacerato. Nell’andare da Henshaw per avere contezza di come e cosa fosse accaduto per poter affrontare Elizabeth più consapevole di quanto già non fosse, ha ricevuto il giusto appoggio che ci si può aspettare da un vero amico. Il capitano gli ha riferito cosa fosse accaduto ma lo ha anche sollevato dalle responsabilità che Ross sta assumendosi senza averle direttamente. Francis era un uomo fatto e finito, capace di agire con consapevolezza, per cui Ross non ha nulla da recriminare o peggio assumenrsi una colpa che non ha. Con la morte di Francis, Ross vede il suo progetto che era anche il suo sogno cullato per tanto tempo, vacillare e naufragare definitivamente. Il sogno della miniera sarebbe rimasto appunto solo un sogno: aveva portato solo disgrazia e non avendo ottenuto i frutti sperati non era riuscito nemmeno a donare quella serenità e quella tranquillità economica agli uomini che vi lavoravano. Ross durante la galoppata fatta per recarsi da Henshaw si è posto mille domande e si è profondamente interrogato e ha preso una decisione nel frattempo che espone al capitano che non può che dargli il suo consenso per quanto riguarda la vedova e il figlio di Francis, ma per quanto concerne lui e gli altri azionisti potrà pensarci quando sarà più calmo e lucido e una volta che si sarà assicurato che i suoi famigliari possano veramente contare su di lui. Ross in Henshaw ha trovato proprio un vero amico e le parole che si è sentito rivolgere almeno in parte sono state in grado di alleviare il suo animo oppresso dalla colpa di non essere stato presente in modo da poter evitare la tragedia. Ora però arriva lo scoglio più tagliente da affrontare: Elizabeth e il suo dolore. Il loro incontro è pieno di tenerezza, stretti in un abbraccio che fa sentire tutto il sentimento che l’uno prova per l’altra, la vicinanza e il calore che Ross vuole trasmetterle affinché senta di poter contare su qualcuno e che lei e il figlio non sono rimasti soli ma c’è lui sul quale sempre potranno contare. Anche la piccola Verity e zia Agatha sono provate e Ross dovrà pensare anche al loro benessere. Dopo i primi momenti di commozione Ross spiega ad Elizabeth cosa vuole fare di parte del prestito ottenuto a Londra chiedendole di accettare senza riserve, in modo che possa condurre una vita per lo meno un poco più serena e possa far fronte alle esigenze della famiglia. Elizabeth capisce che Ross è tornato, ed è in parte tornato da lei, pertanto accetta l’aiuto che lui le sta offrendo, anche se non sarà risolutivo ma è pur sempre l’aiuto di un uomo che le è caro e che forse avrebbe potuto starle vicino anche diversamente ora che il cugino è scomparso. Ma Elizabeth pur avendo accettato l’offerta di Ross ha probabilmente altre frecce al suo arco come dimostra la missiva gentile e attenta che ha ricevuto da George Warleggan e della quale non ha fatto parola con Ross sapendo quanto cattivo sangue corra tra i due. Elizabeth anche in questo momento di dolore si dimostra estremamente opportunista: accettare l’invito di George vuole dire dare uno schiaffo morale a Ross che è disposto a togliersi il pane di bocca pur di donarlo a lei mentre a George non costa nulla il suo aiuto in quanto è un uomo che naviga nell’oro, cosa che alla delicata, pura e perfetta Elizabeth non è indifferente. Ross pur nel suo immenso dolore nel tornare a Nampara ritrova per un attimo un momento di pace rivedendo Sun che gli riporta alla memoria Demelza e il suo viso abbinato alla sua forza di volontà e alla sua schiettezza che ha imparato ad apprezzare e amare. Vediamo cosa accadrà quando Ross verrà a conoscenza che Elizabeth ha accettato di incontrare, seppur informalmente George. Ti aspetto pertanto curiosa di sapere. Ti saluto e ti auguro una buona domenica e un buon inzio di settimana. A presto!

Recensore Master
14/06/20, ore 16:12

Ciao Sara, un bel capitolo quasi interamente incentrato sulle sensazioni che il ballo ha lasciato su Demelza, la quale non può fare che interrogarsi su quanto stia provando per un uomo conosciuto per caso, un perfetto sconosciuto che era però riuscito a sconvolgerle la vita. I suoi pensieri sono tutti agli atteggiamenti di Ross non solo al ballo ma durante tutto il breve periodo di frequentazione che hanno avuto. E’ rimasta sconcertata dal fatto che la sua attenzione sia così tanto rivolta ad un uomo che non è suo marito, il quale in questi momenti sta attraversando una fase difficoltosa della sua vita con la malattia che incalza e non gli dà tregua, sempre aiutato dalle medicine a cercare di trovare un poco di quiete dai dolori persistenti di quella oscura malattia che lo sta portando lentamente via. Dem si sente combattuta fra i suoi sentimenti verso Ross e il suo amore per suo marito, un amore tenero e gentile che le è parso normale che così dovesse essere fino a quando non ha incontrato Ross e lui le ha fatto provare sensazioni e pulsioni sconosciute delle quali un poco si colpevolizza: lei vuole essere la moglie attenta e fedele di suo marito perché è così che deve essere, non ci sono alternative per lei che è rimasta la giovane ragazza di Illagun di sani principi nonostante sia diventata una Lady di una famiglia importante. E intanto si dibatte in questa situazione che diventa ogni momento più angosciosa sia per la salute del marito sia perché tra poco tempo Ross sarebbe andato via portandosi via anche una buona parte dei sogni che le aveva permesso di fare pur senza azzardare mai qualcosa che non fosse più che lecito. Si era stabilito un rapporto quasi paritario che Dem non aveva mai avuto da quando era entrata a far parte della famiglia Boscawen e del quale sentiva una profonda mancanza, ma con Ross era riuscita a dialogare al suo livello, a formare una squadra che aveva conseguito dei risultati, per lui in primis per l’ottenimento del prestito per la sua attività e per lei che era riuscita a tenere testa ai nobiluomini incontrati al ballo senza sentirsi soverchiare dalle loro pompose e ingombranti personalità. Ma tutte le belle cose hanno una fine e anche i sogni devono essere riposti in un cassetto per essere poi ritirati fuori al momento opportuno. E così Dem, in un incontro formale insieme a Falmouth presente, saluta Ross come si saluta un conoscente che è passato in visita a casa, ma il suo desiderio è quello di fargli sapere che la sua lontananza sarà una autentica mancanza nelle sue giornate che si erano arricchite di colore da quando lui era apparso in casa loro. E così nella mattina della partenza senza farsi notare e mentre Hugh si è addormentato grazie ai farmaci, dopo averlo baciato, Dem si reca alla fermata della carrozza per salutare come si conviene Ross e per comunicargli quanto sia stata importante la sua presenza per lei, che era riuscita a comprendere molte più cose di se stessa in quel breve periodo di quanto non fosse riuscita a sapere durante tutta la sua vita a fianco di Hugh. Ora aveva dei desideri che volevano essere manifestati e dei quali non si vergognava neanche più, erano solo suoi e poteva cullarli nel suo cuore. Ross dapprima è stupito ma anche lui sente uno strano attaccamento verso quella bella e vitale donna dai capelli rossi che imperversa nei suoi pensieri come forse neanche Elizabeth ha fatto, ma è anche conscio che non possono andare oltre quello che hanno instaurato. Una promessa però entrambi possono farsela, quella di trovare un modo per incontrarsi nuovamente e portare avanti quella loro “particolare ed esclusiva” amicizia, poiché entrambi hanno capito che quando sono insieme sono diversi, più completi, sanno comprendersi al più piccolo sguardo, e queste sono tutte cose alle quali nessuno dei due vuole rinunciare pur nel rispetto delle regole. Il viaggio verso Nampara per Ross è sfribrante, la pioggia battente lo ha seguito da Londra fino a casa, con una compagnia tutt’altro che piacevole durante tutto il tragitto. Ma è a casa che trova una sorpresa a cui mai avrebbe potuto pensare: i suoi due servitori gli comunicano che causa un incidente in miniera, suo cugino Francis è morto, facendolo sprofondare in un baratro per tutte le conseguenze che un tale evento potrà portare alle vite di tutti, soprattutto di Elizabeth tornata prepotentemente nei suoi pensieri man mano che si avvicinava a casa. Ora i giochi sembranno fatti e i destini almeno per certi versi segnati a proseguire su strade contrarie e decisamente tortuose. Il ritorno a casa da parte di Ross, ora che è venuto a mancare il cugino, in quale situazione lo porrà nei confronti della vedova e donna da lui amata un tempo ma mai dimenticata? E Dem che ruolo avrà nei suoi pensieri? Molti interrogativi ai quali solo tu puoi dare risposte. Ti aspetto come sempre curiosa di leggere come elaborerai la nuova situazione che si è venuta a creare. Un saluto e un abbraccio.

Recensore Veterano
14/06/20, ore 10:05

Capitolo perfetto! Demelza riesce ad analizzare con oggettività i propri sentimenti nei confronti di Ross, comprende quanto sia forte la sintonia che li lega e che con Hugh Non ha mai avuto e mai avrà quel tipo di legame. Si ritrova quindi a pensare come sarebbe stata la sua vita se avesse conosciuto Ross da donna libera; perché in effetti la sua onestà la porta ad escludere categoricamente di fare di Ross il suo amante. Mi è piaciuta la tua scrittura quando hai descritto in maniera intensa ma non volgare l’attrazione fisica che Demelza prova per Ross! La protagonista del capitolo è Demelza , non sappiamo molto dei pensieri di Ross dopo il ballo, anche se il silenzio calato fra di loro ci fa pensare che fosse turbato ed incapace di comportarsi senza compromettere quel rapporto di semplice amicizia e cameratismo. Nella carrozza, nel loro incontro e congedo, l’uomo riesce però a mantenere un certo contegno, si limita ad una tenera carezza cui lei corrisponde intrecciando la mano a quella di Ross, consapevole che è il massimo che possono permettersi . Molto bella la frase che lui le dice a proposito del credere in se stessa e di quanto vale indipendentemente da lui o da chiunque altro... in fondo questa è l’essenza dell’amore, completare l’altro ma tirando fuori il meglio che già ognuno ha in se’...
poi c’è il colpo di scena finale, la morte diFrancis che - essendo sia Ross che Elisabeth liberi- ci fa intuire come il destino di Ross, almeno per il momento, possa essere molto lontano dalla lady dai capelli rossi...

Recensore Master
08/06/20, ore 11:53

Altro capitolo, cara Sara, di cui eravamo in attesa e che ha soddisfatto le aspettative dei tuoi molti lettori. La serata dato il carattere irruento e poco riflessivo di Ross avrebbe potuto trasformarsi in un disastro, ma con l’influenza benefica della vicinanza di Dem si è invece trasformata in un successo. Come sempre sei riuscita a farci entrare nel salone delle feste: hai fatto un’ampia panoramica del luogo con la descrizione degli arredi tanto che sembrava di trovarsi in quel luogo ad ammirare tutta quella opulenza e quella ostentazione di ricchezza e di potenza, e come per il luogo hai fatto una disamina dei partecipanti, tronfi nei loro vestiti elegantissimi, pieni di pizzi e gioielli che avrebbero potuto sfamare una intera cittadina. Tutto questo mondo a Ross pare lontano e quanto mai detestato ma d’altra parte si è recato lì per uno scopo e insieme a Dem vuole portarlo a compimento. Anche Dem in quell’ambiente non si trova propriamente a suo agio, normalmente era con suo marito Hugh che presenziava alle feste di una certa rilevanza cercando di offuscarsi dietro la personalità del marito in modo che non si accorgessero di lei. In questo frangente però la responsabilità di rappresentare il casato dei Boscawen ricade sulle sue spalle e in più vuole che quell’uscita sia proficua anche per Ross che in quello strano consesso potrebbe incontrare le persone giuste che dovrebbero concedergli il tanto agognato prestito per la sua miniera. Con questi propositi si fa avanti per entrare in contratto con le persone giuste e facendo in modo che Ross non mandi a pallino, con i suoi atteggiamenti, quello che di buono possono aver visto in lui coloro che devono aiutarlo per il prestito. Ross capisce il modo di agire di Dem e il suo tenerlo a freno da cattive figure che potrebbero avere come unico risultato la negazione del prestito e il decadere delle sue belle speranze di poter essere di aiuto per le persone a cui tiene e per le quali si è adattato a venire a Londra e a frequentare personaggi che non stima ma che gli occorrono. Il loro modo di atteggiarsi sembra essere il perfetto coronamento di un gioco di squadra che però ha anche la facoltà di portarli ad essere troppo vicini fisicamente ed entrambi sentono che la loro vicinanza è pericolosa, poiché fa provare ad ambedue delle sensazioni incontrovertibili: insieme si accorgono di stare bene, tremendamente bene, c’è una forza nascosta in loro che li fa agire quasi all’unisono in una perfetta sincronia di pensieri. Il ballo a cui stanno per apprestarsi non fa che aumentare queste sensazioni di benessere, ma pongono anche l’accento sul fatto che presto Ross tornerà nella sua Cornovaglia lasciando in tutti e due la voglia di potersi però rivedere e, a sentire Ross, sarebbe certamente accaduto poiché entrambi lo volevano fortemente. Tra loro si era stabilita una strana connessione, parevano sentirsi sulla stessa lunghezza d’onda, e questa sensazione sicuramente li avrebbe aiutati in futuro per cercare di mantenere dei contatti che, anche se non propriamente leciti, nessuno dei due era disposto a rinunciarvi. Come sempre resto in attesa di sviluppi. Un caro saluto.

Recensore Veterano
08/06/20, ore 10:14

La storia prosegue sempre molto interessante;in particolare ci lasci con un finale aperto. Ross e Demelza sono stati pericolosamente vicini al ballo , pur nei limiti della decenza come auspicato da Falmouth: teoricamente lui avrebbe tutti i motivi per tornare alla sua miniera, eppure promette che si rivedranno; quale potrebbe essere la scusa per restare (o ritornare) a Londra? E soprattutto, Demelza sarà la stessa? Hugh si accorgerà di qualcosa? Sono curiosa di scoprire come si evolverà 

Nuovo recensore
07/06/20, ore 22:13

È stato un capitolo ricco di emozioni: complicità, dolcezza e passione vengono fuori dai nostri amati protagonisti. Mi è piaciuta molto! 🙂💓

Recensore Master
01/06/20, ore 12:56

Ciao Sara, ho atteso incuriosita di sapere come si sarebbe svolta la serata al ballo per vedere soprattutto come avrebbero potuto mai interagire Ross e Demelza in una situazione in cui gli occhi di tutti sarebbero stati sostanzialmente su di loro. Invece tu ci hai regalato le riflessioni che entrambi hanno fatto prima del verificarsi del ballo, ognuno con i suoi pensieri, le sue priorità e anche qualche angoscia. La strana convivenza che Ross aveva sperimentato in quelle settimane a casa di Falmouth aveva cominciato a fargli porre dei quesiti sul perché si fosse lasciato convincere ad andare a Londra e sul perché non avesse trovato estremamente faticoso il suo soggiorno con un personaggio ingombrante come Lord Falmouth, e la risposta era venuta da sola: la presenza di Demelza, costante ma non invasiva che gli aveva permesso di poterla osservare sotto una luce differente e farsi una idea di come fosse la sua vita e soprattutto che nascondesse dietro quel suo volto, che cercava di essere sempre sorridente, dei pensieri gravosi che ancora non era riuscito a carpire, anche perché l’amicizia che si era stabilita fra loro non presupponeva la possibilità di discorsi più personali di quelli che normalmente si ritrovavano a fare. Quella era la vera ragione per la quale aveva accettato di andare a Londra, repentinamente, come altrettanto repentinamente aveva accettato di accompagnarla a quel ballo per lui assurdo, in quanto li detestava cordialmente per l’inutile sfoggio di potere e di spocchia da parte dei partecipanti. Quella donna stava diventando una vera droga per lui in quanto gli piaceva il suo modo semplice di atteggiarsi, capace di assoggettarsi alle diverse situazioni che le si ponevano di fronte senza scomporsi, forse essendo solo un poco intimorita, ma riuscendo sempre a dimostrare la grinta di cui era fatta. E poi era una bella donna che esprimeva con la sua persona tutta la bellezza e la vitalità che erano racchiuse in lei. Se Elizabeth era stata la molla inconsapevole della sua accettazione della proposta di Falmouth, in tutto quel periodo era rimasto solo un ricordo latente nella sua mente completamente scalzato dal pensiero costante su Demelza. Il loro essere “amici” però deve aver comunque dato nell’occhio soprattutto di Falmouth, sempre attento a tutto e a tutti, che poco prima di lasciarlo andare al ballo fa uno strano discorso a Ross circa il comportamento che avrebbe dovuto tenere accompagnando Dem, che non era solo una donna, ma la moglie di suo nipote e in particolare la rappresentante del casato dei Boscawen. Non sarebbe stato ammesso nulla che non fosse più che lecito e da Ross Falmouth si aspettava un atteggiamento irreprensibile in quella situazione che aveva dell’eccezionale. Solo il suo comportamento avrebbe dettato la riuscita della sua venuta a Londra e dell’ottenimento del prestito di cui tanto aveva bisogno per poter così tornare vincitore in Cornovaglia e ripensare a quanto aveva assaporato a Londra, sicuro che ne avrebbe sentito la mancanza e che magari avrebbe potuto tornarci di sua spontanea volontà. Se questi erano i pensieri e le sensazioni di Ross anche Demelza dal canto suo si stava facendo mille e uno problemi sullo svolgimento di quella serata: era angustiata di dover essere costretta a lasciare il marito malato privato delle sue cure, il quale non era nemmeno tanto contento che fosse proprio Ross ad accompagnare la moglie a quella festa ma consapevole per le sue precarie condizioni di salute che non avrebbe potuto essere lui. Dem invece si poneva il problema di come avrebbe potuto atteggiarsi e mostrarsi verso quell’uomo per il quale sentiva un trasporto che andava oltre il consentito ma che aveva deciso di soffocare nelle parti più profonde del suo intimo perché prima di tutto voleva essere una moglie fedele e poi perché non era giusto che si lasciasse andare a dei sogni che erano e sarebbero rimasti irrealizzabili. Ross aveva quello strano potere di far emergere in lei la sua voglia di vivere che con Hugh, pur volendogli molto bene, non aveva mai potuto esprimere e tanto meno assaporare. Stava diventando una continua lotta con se stessa per non cedere a quei desideri di libertà che la compagnia di Ross faceva emergere nella sua mente e purtroppo anche nel suo cuore. La chiacchierata avuta con Falmouth deve aver lasciato a Ross un retrogusto amaro poiché l’atteggiamento che sulle prime mantiene verso Dem è quasi di distacco e pura reverenza. Le frasi che le rivolge sembrano artefatte in bocca a Ross tanto che Dem cerca di capire quale sia l’origine di un tale comportamento. Cerca persino una reazione da parte di lui quando gli nomina Elizabeth dicendogli che forse avrebbe preferito la sua compagnia e Ross non può fare altro che ammutolire di fronte alla perspicacia e all’assenza di filtri nel modo di porsi di Demelza che pongono alla luce un suo nervo esposto, ma Ross di contro deve cercare di tranquillizzare Dem in tutti i modi in maniera che possa sentirsi libera ma comunque protetta e possa vivere quella serata non temendo qualcosa di non consono da parte sua. Ne esce un leggero battibecco che serve giusto a stemperare la tensione e a far tornare sul volto di Dem quel sorriso che ultimamente fatica a mostrarsi e questo proprio grazie a quella leggera vena di follia che possiede il suo giovane accompagnatore con il quale sta per varcare la soglia del palazzo dove si terrà la festa. Ora che tutto è pronto ci vediamo alla festa vera e propria! Ti aspetto e ti mando un affettuoso abbraccio.

Recensore Veterano
01/06/20, ore 07:36

Mi ha fatto morire la scena di Falmouth in veste da camera come un gatto sornione che fa a Ross le sue raccomandazioni... avrà capito tutto? Ma se ha capito, perché scherza col fuoco?
Nella carrozza c’è tempo di conoscersi meglio per i nostri beniamini, Ross fa capire che il pensiero di Elisabeth non lo sfiora in quel momento e svela Quindi di essere coinvolto da Demelza ; lei intanto comprende che lo scombussolamento che le provoca quell’uomo riesce a farla sentire finalmente viva... bel capitolo, complimenti