Recensioni per
Soul Mates
di lady lina 77

Questa storia ha ottenuto 95 recensioni.
Positive : 95
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
12/09/20, ore 18:43

Ciao Sara, un altro bel capitolo questo da te scritto, con una interiorizzazione profonda dei sentimenti dei due protagonisti. Il crollo alla miniera ha creato apprensione in un primo momento, poi terrore per quello che era accaduto agli uomini sepolti sotto tonnellate di detriti, senza contare il profondo senso di colpa da cui è investito Ross. Lui pensa che sia solo colpa sua quello che è accaduto. Se avesse puntellato meglio i cunicoli i suoi uomini sarebbero stati al sicuro mentre lavoravano e nessuna tragedia avrebbe potuto sfiorarli. Ma i soldi erano sempre troppo pochi per apportare quelle migliorie necessarie alla sicurezza del lavoro. E Ross è responsabile in quanto padrone della miniera. Insieme ad alcuni amici fa di tutto per portare in salvo coloro che sono incorsi nel crollo. La pioggia battente ha dato quasi la scansione di quello che accadeva con il suo cadere incessantemente. Nessuno si è risparmiato: il dottor Enys, prontamente accorso poiché amico di vecchia data di Ross avendolo conosciuto durante il periodo della guerar combattuta in America, si è prodigato per salvare la vita di uno dei ragazzi rimasti feriti e in pericolo di vita. Anche Demelza, dopo aver messo al riparo gli scolari nello studiolo della miniera, incurante della pioggia e della sera che si stava approssimando, è rimasta a donare il suo aiuto, mettendo in risalto le sue doti di donna forte che non si fa spaventare dagli eventi anche se traumatici. Una vera donna della Cornovaglia temprata dai suoi venti. Non appena tutto torna quasi alla normalità, gli uomini sono rientrati a casa e anche Enys, Zachy ed Henshawe se ne sono andati, Ross resta ammutolito ad osservare la miniera, forse anche senza vederla effettivamente. Il suo pensiero è un tutt’uno con quella entità che ogni volta lo richiama a sé ma che tanto doloro ha recato alla sua famiglia. Non si è neanche accorto che Dem è rimasta silenziosa a tenergli compagnia. E’ in questa occasione che, pensieri che sono rimasti sepolti nella mente, prendono la via della parola e vengono formulati. Perché una donna del carattere di Dem ha sposato un uomo come Hugh? A questa domanda anche in Dem si scatena un turbinio di pensieri e non vuole arretrare dinnanzi alla domanda di Ross. Già nella sua mente ha pensato alla sua vita insieme a Hugh, essendogli grata ma non essendo mai completamente appagata nella sua vita matrimoniale sotto tutti i punti di vista ,anche quello più intimo. L’essere ora vicino a Ross, le fa sentire ancora più prepotentemente il desiderio di quell’uomo forte e vigoroso, che non si arrende mai di fronte alle calamità che gli si prospettano innanzi e che mette sempre al primo posto il benessere altrui a discapito del proprio. E’ un uomo che la attrae sempre più, proprio come sta accadendo nello stesso preciso istante a Ross. L’averla lì vicino, gli ha restituito la forza che poco prima sembrava essere venuta a mancare totalmente. Le sue parole pacate gli hanno ridato un orizzonte a cui guardare con sguardo più aperto e sereno. E’ riuscita a placare un poco il suo animo inquieto e in colpa per quanto accaduto. La tensione personale fra i due sta diventando palpabile, ma nessuno dei due può fare un passo oltre quello che stanno facendo e quindi entrambi si ritirano in buon ordine. Dem torna in solitaria a casa sul suo cavallo, nonostante l’offerta di Ross di riaccompagnarla , avendo così la possibilità di rimettere ordine nella sua mente così tanto frastornata dalle sensazioni che in compagnia di Ross continua a provare, mentre quest’ultimo torna a Nampara per ritrovare, nell’atmosfera di casa, un po’ di serenità. Ma la sua speranza che questo si verifichi naufraga pressoché subito, quando gli viene consegnata una lettera di Elizabeth che, senza tanti giri di parole, gli comunica di aver accettato la proposta di matrimonio di George Walrleggan. Troppo per Ross in quella giornata dannata, e preso il suo cavallo si dirige a Trenwith. Cosa accadrà? E’ una notte tempestosa anche questa, ma tu sicuramente spero vorrai dare un diverso svolgimento ai fatti che ben conosciamo. Non mi resta che attendere pazientemente ciò che la tua mente e la tua penna avete pensato per loro. Un augurio di un sereno fine settimana.

Recensore Veterano
12/09/20, ore 16:13

Non so quanto sarà lunga questa storia, però ho l’impressione che questo sia un capitolo centrale. Ross sfiora una tragedia e deve fare ancora una volta i conti con se stesso, rendendosi conto di quanto la presenza della lady anticonformista gli faccia bene; ha anche voglia di conoscerla meglio, osando formulare una domanda che aveva in testa da due anni, come mai aveva sposato un uomo tanto diverso da lei. Questo porta anche Demelza ad ammettere con se stessa che Hugh non era la persona giusta; contemporaneamente si accorge che Ross le piace non solo per il fisico scolpito, spiato tempo addietro, ma anche per la sua anima tormentata, per la passione che mette nelle battaglie e per quella sofferenza interiore che sembra accompagnarlo sempre...mi viene quindi da dire, un capitolo dove si abbracciano quasi, anche in senso figurato perché abbracciano il dolore dell’altro e si scoprono più vicini di quanto sembri.
Poi c’è la bomba finale, che mi rende ansiosa di leggere il seguito, sperando anche io che ci venga risparmiato un nuovo Valentine!

Nuovo recensore
12/09/20, ore 01:08

Hello, 
Loving this story, I can't wait for each new chapter.  Next chapter will not doubt be Ross's breaking point.....please no Valentine.....lol
Thanks for sharing your talent with us all.
Jone
USA

Recensore Master
01/09/20, ore 16:20

Ciao Sara, un altro bel capitolo che si concentra, questa volta, sul loro incontro alla miniera. Ross un po’ si sente in colpa e non sa come sarebbe stato intavolare nuovamente un discorso con Lady Boscawen. Invece la lady, che tanto aveva temuto si nascondesse in quegli abiti, era tornata ad essere semplicemente la donna che aveva incontrato, conosciuto e apprezzato per la sua sincerità e la sua spontaneità. I bambini a cui Dem è andata ad insegnare, fanno da degno contorno a questo loro discorrere anche di cose personali, che vanno al di là del semplice insegnamento da parte di Dem o del lavoro in miniera da parte di Ross. Senza accorgersene si addentrano in discorsi più privati, più intimi, ma nessuno dei due riesce a fermarsi. Soprattutto Dem , che ha iniziato, continua il suo pensiero, e glielo espone facendo riferimento alla vedova di suo cugino e quanto lei conti e abbia sempre contato per Ross. Evidentemente le sue vicende personali erano divenute di dominio pubblico, ma proprio mentre ne stanno parlando e parlano dei desideri di entrambi, tutti e due forse non sanno quali sono quei desideri che farebbero della loro vita una esistenza come veramente l’avrebbero voluta o desiderata. Talmente presi da questo colloquio, non molto formale, da non accorgersi della leggera pioggerella che sta scendendo e che, oltre a bagnare loro due, potrebbe far ammalare quei bambini che, sulla spiaggia, stanno imparando a scrivere sulla sabbia bagnata il nome di Sun, come Dem ha insegnato loro. Poi un rumore assordante turba la loro quiete e li ripiomba in quello che potrebbe trasformarsi in un incubo: qualcosa è accaduto alla miniera, forse un crollo e quindi persone in pericolo. Tutti si precipitano sul luogo e Ross preoccupatissimo si accinge ad andare nei vari cunicoli per soccorrere alcuni dei suoi uomini che sono rimasti intrappolati là sotto per effetto del crollo. Dem gli rivolge uno sguardo altrettanto preoccupato pregandolo di fare attenzione mentre lei attenderà a tenere tranquilli i bambini, molti dei quali hanno un loro genitore là sotto. Per parlare di loro e del rapporto che potrebbe instaurarsi e tornare ad essere come quello che avevano iniziato molto tempo prima, ci sarà tempo e occasione in altri momenti. Dem ha compreso che Ross le stia molto a cuore e l’aver visto Elizabeth accompagnarsi a Warleggan, sapendo quanto a Ross sia personaggio inviso, un poco la preoccupa per le conseguenze che potrebbero esserci per Ross stesso, poiché così ancora legato alla vedova di suo cugino e forse suo sogno rimasto irrealizzato e che forse potrebbe concretizzarsi ora, e lei non vuole che debba soffrire per la strana situazione che potrebbe essersi venuta a creare e che lei, con la sua mente attenta e pronta, ha subodorato, nel vederli passeggiare insieme e pubblicamente. Ma ovviamente tutto questo lo potremo scoprire solo continuando a leggere il tuo racconto che si sta facendo sempre più intrigante sondando gli animi dei vari personaggi. Resto pertanto in curiosa attesa e ti auguro un buon proseguimento di settimana. A presto!

Recensore Veterano
01/09/20, ore 07:04

Un altro bellissimo capitolo!
finalmente i futuri Romelza si ritrovano e ritrovano quel clima di ironia e giocosa complicità che fin dai primi loro incontri li aveva caratterizzati. Ross rimane colpito dalla semplicità di Demelza, capace di essere felice delle piccole cose, come ad esempio rivedere il gattino Sun. Ricordano anche con piacere la discesa in miniera che tanto ci aveva fatto sospirare nei precedenti capitoli. Però questo incontro sulla spiaggia si trasforma anche nella prima vera occasione in cui R & D entrano davvero in grande intimità e confidenza, perché esprimono quel senso di insoddisfazione per le proprie vite che non sarebbe tanto facile da esternare con un estraneo, se non con un amico.
Mi si è raggelato il sangue quando proprio Dem ha sembrato suggerire a Ross una unione con Elisabeth! Per fortuna però Ross ammette che non è completamente sicuro che Betta sia ciò che vuole veramente. Purtroppo la conversazione viene interrotta da un incidente in miniera! Spero proprio che non succeda un'altra tragedia... intanto Demelza comunica la sua vicinanza a Ross, restando nei pressi, per attendere, trepidante , informazioni sull'accaduto e distrarre i bambini, tenendoli occupati. 
aspetto con particolare ansia l'aggiornamento, alla prossima!

Recensore Master
25/08/20, ore 19:19

Ciao Sara e ben tornata con un nuovo capitolo della tua avventura che con tanta passione ci stai raccontando. Finalmente la miniera di Ross ha ripreso la sua attività, e Ross e i suoi fidati amici confidano molto che possa essere produttiva per attirare altri uomini a lavorare. Ross sembra essere tornato quello di una volta, è nuovamente interessato alla vita, anche se ha una inconfessata paura che tutto ciò che sta tentando di fare per migliorare la sua esistenza e quella delle persone che da lui dipendono, sia un buco nell’acqua. I fondi stanziati da Lord Falmouth servono a tastare il terreno per vedere se ci sono speranze per un futuro promettente. La notizia dell’apertura è stata però tenuta gelosamente nascosta soprattutto ai parenti di Ross per non dare false speranze e procurare preoccupazioni a coloro che gli sono cari. Anche Demelza ha iniziato la sua attività di insegnante con quei ragazzini che le ricordano tanto la sua infanzia difficile e alla quale nessuno aveva dato una possibilità di miglioramento. Lei è quello che vorrebbe essere per questi ragazzini, non ambisce a nient’altro che questo. Anche lei stessa si diverte in loro compagnia: insegna ciò di cui è a conoscenza e tenta di mai disturbare Ross quando rientra dai suoi sopralluoghi nei vari cunicoli della miniera insieme ai suoi fidati uomini che lo seguono in questa nuova impresa. Stabilisce un buon rapporto con Zacky Martin che conosce Ross fin da quando era ragazzo, per lui ha un occhio di riguardo quasi fosse uno dei suoi figli e non gli risparmia ramanzine quando è il caso di farle. A turbare quella quiete e quel tran tran che si è stabilito alla miniera arriva la bella e algida Elizabeth per avere notizie di prima mano proprio da Ross circa quella inopportuna riapertura della miniera che si è portata via il marito. Ross al solo vederla perde un po’ il suo proverbiale distacco e incurante di ciò che sta facendo lascia tutto e tutti per mettersi a disposizione della cugina, suo sogno d’amore che forse ora spera di poter coronare. Elizabeth non degna di uno sguardo altri che non siano Ross e chiede conto di ciò che sta accadendo e del perché Lady Boscawen si ritrovi lì a fare l’insegnante, lei che è la figlia ignorante di un minatore e che è stata una sguattera fino a pochi anni prima del suo matrimonio con il rampollo dei Boscawen. A Ross sentire parlare in questi termini di Demelza dà profondamente fastidio soprattutto perché è proprio la sua Elizabeth ad esprimersi così tanto duramente. Ely spera e pensa di poter riprendere il controllo completo di Ross se si dimostrerà interessata alla sua nuova impresa in modo da cercare di tenerlo lontano dalla bella lady che sembra averlo circuito e interessato oltremodo. Tenta infatti un approccio più intimo al quale Ross stesso rimane spiazzato; fortunatamente l’intervento non voluto di Zacky fa in modo che le cose tra i due non possano proseguire su un percorso che, in particolare per Ross, avrebbe potuto diventare pericoloso. Andata via Ely, Ross si avvede che anche Demelza è tornata a casa e che non l’ha nemmeno salutata, dispiacendosi di questo fatto e pensando a quelle due donne così tanto diverse tra loro che stanno tenendo in mano il suo destino. Demelza infatti ha lasciato la miniera senza argomentare più di tanto, solo un poco dispiaciuta per essere stata lasciata senza una parola all’arrivo della cugina che lei sa essere il tallone d’Achille di Ross. Quale delle due donne si è comportata veramente da signora, quella che è una lady per nascita o quella che lo è diventata con semplicità per matrimonio? Per Ross sembra difficile dirimere la questione. Vedremo nel prosieguo. Solo un piccolo appunto dovuto sicuramente ad una svista per colei che non sta simpatica a molti e forse anche alla tua penna che l’ha chiamata con il nome che probabilmente assumerà a breve: quando Ely si è presentata alla miniera l’hai definita Warleggan e non Poldark, tanto da aver pensato di essermi persa un passaggio. Al di là di questo il capitolo è sempre molto coinvolgente che sembra di vederlo svolgersi davanti agli occhi del lettore. Ti aspetto con curiosità e ti auguro una buona settimana. A presto!

Recensore Veterano
25/08/20, ore 07:55

Mi dispiace che la scena del capitolo precedente sia stata abbandonata! La riapertura della miniera avviene un poco in sordina, così come l’inizio del progetto scuola di Demelza, ma in generale tutto sembra scorrere pacificamente e con buone prospettive (viene trovato del materiale, i bambini sono contenti).
Proprio mentre Ross e Dem chiacchierano a fine giornata con Zachy arriva Eli a scompaginare le carte. Non so se sia stato voluto, ma si sente che tu non la sopporti proprio! Zachy invece ha un bel ruolo di capofamiglia/grillo parlante che spero faccia ragionare Ross. Ritornando a Betta, non mi ricordo se lei è ancora socia della miniera in quanto erede di Francis, oppure Ross la ha liquidata, come nella serie tv. Nel primo caso avrebbe anche ragione ad essere offesa di non essere stata informata della riapertura...comunque tutto deve volgere ai suoi scopi e nel dialogo con Ross emerge l’invidia nei confronti di Demelza, il classismo e la falsità. In realtà si scopre che non vuole quella donna vicino a Ross non solo per non essere offuscata, ma anche perché Dem potrebbe raccontare a Ross dell’incontro a Truro. Non sa che Dem non è una pettegola! Geniale quando Ross propone a Betta di insegnare lei ai bambini! Figuriamoci se si abbasserebbe a sedersi sul prato! Provvidenziale l’ingresso
Di Zachy per prendere la giacca; non voglio credere però che Ross fosse talmente deficiente da farsi ammaliare solo per un bacio (intendo dire che non basterebbe solo quello a coprire le malefatte di Eli e voglio sperare che lui se ne saprebbe allontanare).
Demelza l’ho vista fin troppo remissiva in questa fase, poteva anche andare lei nell’ufficio e salutare, facendo notare a Ross la sua maleducazione! Ora mi aspetto che lui si scusi, magari con una bella cavalcata fino a palazzo Boscawen, lontani da nobildonne invidiose e frustrate...

Recensore Master
09/08/20, ore 20:40

Ciao Sara, passaggio interessante questo con il confronto tra Lord Falmouth e Demelza. Non poteva essere altrimenti, Dem doveva far valere le sue ragioni anche per far comprendere a Falmouth che lei non era una bambolina manovrabile a piacimento e per gli scopi del lord anche se riguardavano la famiglia. Falmouth non può fare a meno di ascoltarla, ma nel contempo le deve far notare che non può continuare a consumarsi in un lutto che, se va avanti in questa maniera, non avrà mai fine e non sarà di alcuna utilità a nessuno. E’ tempo di tornare a vivere per lei e l’idea della scuola, così tanto caldeggiata quando Hugh era in vita, gli è sembrata il modo migliore per riportare un interesse o meglio un obiettivo nella vita di Demelza. Falmouth vuole anche farle comprendere che lei ha bisogno di circondarsi di persone fidate e Falmouth sta cercando proprio in Ross Poldark quel genere di figura. Lui è un uomo di sani principi che non commetterebbe mai qualcosa di sconveniente per i propri interessi. E’ un uomo che vuole avere assolutamente tra le sue fila: con il tempo anche Ross capirà quanto possa essere interessante e coinvolgente il mondo della politica, anche perché secondo il suo punto di vista, avrebbe la possibilità di fare del bene per la sua gente, per la gente che conosce e con cui è sempre vissuto. Potrebbe migliorarne le condizioni di vita e questo obiettivo per Ross sarebbe imprescinbile. Il loro lavorare insieme potrà essere utile per la loro reciproca conoscenza e in più potranno supportarsi l’un l’altra in questa nuova impresa che li costringerà a passare del tempo insieme, durante il quale potranno approfondire quella superficiale conoscenza, che però Falmouth ha già notato faccia piacere a tutti e due. Non si tratta di decidere quale dovrà essere il futuro della vita di Demelza, ma lui vuole che possa accompagnarsi a persone degne di poterle stare accanto. Dopo il confronto, Demelza era ben consapevole che Falmouth, con le sue argomentazioni, l’avrebbe messa con le spalle al muro, ma lei ora è animata da un nuovo fuoco e per questa ragione decide di andare a cavalcare in prossimità della miniera per iniziare a dare un’occhiata a quello che per un paio di giorni a settimana sarà il suo posto di lavoro. Talmente presa da questi pensieri da non accorgersi dell’arrivo del proprietario della miniera che al riconoscerla resta di stucco, mai più pensando che Lady Boscawen avrebbe potuto trovarsi lì da sola e a quell’ora della mattina. Dopo un primo momento di imbarazzo, inizia una conversazione che li porta direttamente in quello che sarà l’ufficio di Ross e anche il luogo dove Dem insegnerà ai bambini della miniera. Tutto è avvolto dall’incuria del tempo che è passato inesorabile lasciando la sua traccia, ma la curiosità di Dem di sapere di più della miniera costringono Ross ad inseguirla per i cunicoli appena scesa dalla botola che lì porta direttamente ai vari livelli della miniera stessa. La preoccupazione di Ross è palpabile, ha infatti timore che possa accadere qualcosa a una lady di un casato importante, ma nel contempo è attirato dalla vitalità che sprigiona Dem con l’intero suo essere. E’ curiosa come una bambina che si ritrova a giocare in posti che ha sempre frequentato e a Dem non sembra quasi possibile di riuscire, dopo tanto tempo, a sentirsi nuovamente viva. La vicinanza di Ross le provoca strani pensieri che fortunatamente per il buio che invade la miniera lui non può arguire quali siano. Il primo passo è stato fatto: tutti e due dovranno lavorare a stretto contatto e chissà che questo rapporto appena rinato possa trovare la giusta evoluzione che forse entrambi meritano per poter vivere una vita finalmente serena e degna di essere pienamente vissuta. Grazie per l’aggiornamento nonostante il periodo sia vacanziero. Ti aspetto sempre curiosa. Un caro saluto.

Recensore Veterano
09/08/20, ore 14:49

Bellissimo capitolo... Demelza ritorna quella che era: onesta, diretta, coraggiosa, propositiva. Dopo aver avuto un chiarimento con lo zio acquisito comprende che l’uomo ha ragione, il tempo del lutto deve finire. Un po’ turbata perché Falmouth ha risvegliato in lei il desiderio di avere accanto Ross come amico (come intende il lord) e non solo -(anche se lei ha paura e sembra voler cancellare quei pensieri) si reca a cavallo proprio intorno alla Wheal Grace. Li incontra Ross, che ha avuto la sua stessa idea di dare una sbirciata alla situazione della miniera. Lì dentro Demelza diventa incontenibile, sguscia come un gatto nei cunicoli e Ross la segue temendo per la sua incolumità e forse anche incredulo della intraprendenza della bella rossa! Intanto dopo essersi tenuti per la mano (con la scusa di essere vicini durante l’esplorazione) scopriamo entrambi in preda all’attrazione reciproca, che riescono a nascondere solo grazie al buio della miniera... ma insomma, all’uscita questo bagnetto in mare si farà o no??? Il rating della storia è arancione, quindi immagino che non ci sarà nulla di hot, però la tensione tra i due è già alta, non ci fare attendere molto! E grazie degli aggiornamenti nonostante il periodo estivo!

Recensore Master
05/08/20, ore 07:59

Ciao Sara, mi scuso per il ritardo ma, tra il lavoro che diventa frenetico a pochi giorni dalle sospirate ferie e io che ho voluto pubblicare qualcosa di mio, il tempo è volato e pertanto solo ora ti lascio il mio commento ad un passaggio che aspettavo con vera curiosità come sempre d’altronde quando scende in campo Falmouth che ha sempre un suo ben preciso perché. Un capitolo, oserei dire, spumeggiante con la figura di Lord Falmouth che con la sua sola presenza mette in ombra chiunque altro si trovi al suo cospetto. Falmouth nell’invitare Ross aveva ben chiaro in mente cosa volesse ottenere da lui, per cui è andato dritto all’obiettivo. Quando però ha capito che Ross poteva essere un osso troppo duro è stato in grado di cambiare tattica utilizzando Demelza e l’ascendente che lui, già molto tempo prima, aveva notato che avesse su Poldark. Il Lord vuole accrescere il suo potere per poterne poi usufruire nelle sedi consone per i suoi affari di famiglia e non solo, per lui è una questione di immagine che si riverberebbe soprattutto sulla famiglia, quel casato a cui ormai solo lui può continuare a portare lustro e prestigio. La morte di Hugh ha soltanto frenato temporaneamente la sua brama di lavorare e di trovare in qualsiasi progetto qualcosa per tenere mente e cuore occupati, anche perché essendo una famiglia nobile non ha bisogno del lavoro in senso stretto, non ne ha bisogno per vivere come invece accadrebbe a uomini come Poldark. Il pensiero che aveva di Ross ha continuato ad aleggiare nella sua mente durante tutto il periodo di distacco e dopo quindi un congruo lasso di tempo dalle tragedie che hanno colpito le rispettive famiglie è venuto il momento di ributtarsi nella mischia e cercare di portare dalla sua parte una persona su cui punta molto e che potrebbe fare effettivamente la differenza se fosse collocato volontariamente nei posti giusti, quelli che contano e dove veramente si possono cambiare in meglio le cose. Con Ross, lord Falmouth sa di toccare un argomento gradito poiché il fare del bene alla sua comunità è quello che lo riempie d’orgoglio più di qualsiasi altra cosa, per cui su questo il politico che c’è in lui ha deciso di puntare. Offre pertanto a Ross una ulteriore opportunità per la sua miniera e per gli uomini che lavorano per lui e per convincerlo in maniera definitiva tira fuori l’arma “Demelza” con il suo progetto scolastico che aveva però preso una via decisamente differente da quella pensata dalla nipote inizialmente. Così pensa di prendere due piccioni con una fava: entrambi saranno coinvolti in un progetto in cui credono e dove poter spendere le loro migliori energie. Dopo aver esposto con soddisfazione il suo piano d’azione e forse non lasciando alcuna via d’uscita sia a Ross che a Demelza, Falmouth può tranquillamente ritirararsi convinto di avere fatto centro e lasciando i due sbigottiti a pensare come poter far decollare quel duplice progetto: riaprire la miniera dove Ross sarà attivamente impegnato e fare lezioni ai figli dei minatori da parte di Demelza che dovrà improvvisarsi insegnante. La sfida è aperta per tutti e due ed entrambi sembrano ben propensi a raccoglierla. Chissà che Lord Falmouth abbia visto molto più lontano del semplice progetto della miniera e ravveda un reciproco interesse in Ross verso Demelza e non ne sia per niente sorpreso o preoccupato, anzi? Ovviamente non ci resta che attendere gli sviluppi che tu e la tua penna avete deciso per loro. Noi continuiamo sempre partecipi ed interessati nella lettura di questo viaggio anche nell’animo dei vari protagonisti che si scoprono poco per volta. Un saluto e un abbraccio e al prossimo aggiornamento.

Recensore Veterano
03/08/20, ore 22:23

Per questa recensione potrei anche essere sintetica ed usare una sola frase: adoro lord Falmouth! Ross non fa una gran bella figura di fronte a lui, appare spento, deluso e rassegnato. Il senso di fallimento e soprattutto il senso di colpa per la morte del cugino la fanno ancora da padrone in lui ed il bel capitano medita addirittura di arruolarsi! Ma l’astuto nobiluomo lo costringe a riflettere sulle future prospettive, si mostra molto più pragmatico e realista ed in un certo senso lo pone con le spalle al muro, “sfruttando” (non si sa quanto consapevolmente) la nipote acquisita. Il lord con il suo piano (che dovrebbe riportare Ross alla popolarità e quindi indirettamente favorire la sua corsa al Parlamento come candidato di fiducia del lord) fa del bene ad entrambi, perché sprona anche Demelza ad abbandonare il colore del lutto e ripartire con un progetto che le stava a cuore. Questo insolito cupido quindi ha scoccato quella freccia che darà ad entrambi un modo per conoscersi meglio ... io non vedo l’ora di leggere il seguito! Grazie dell’aggiornamento, a presto!

Recensore Master
28/07/20, ore 10:47

Cara Sara, che bella sorpresa ci hai fatto con questo capitolo, nel quale possiamo ritrovare per un attimo Ross e Demelza con quello strano e particolarissimo rapporto che si era instaurato fra loro. Tanto tempo è passato dal loro ultimo incontro ed entrambi sono andati verso un destino, che decisamente non si aspettavano, ed insieme a quel destino contrario anche nuove sfide sul loro percorso. Per Ross, provvidenziale può essere considerata da parte sua, la lettera che Lord Falmouth gli ha inviato per sapere qualcosa dell’uomo su cui aveva puntato molto quando si erano incontrati a Londra. Falmouth nel frattempo, anche dopo la morte di suo nipote, si è gettato a capofitto nel lavoro e negli affari, proprio forse per non pensare al lutto che lo aveva colpito, ed è pertanto tornato alla carica su Ross, poiché in lui aveva visto del potenziale da poter far fruttare non solo per i suoi interessi o scopi politici, ma anche per Ross stesso che, con la sua attività in Parlamento a Londra, avrebbe potuto incidere positivamente per la sua gente e per la Cornovaglia in generale. Con questi propositi e con queste idee in mente aveva pertanto scritto una missiva a Ross sperando che potesse accettare un incontro per parlare più approfonditamente del loro futuro. Ross al ricevimento della lettera ha subito pensato a come rifiutare un invito che lo avrebbe messo in posizione di evidente svantaggio visto come erano andate le cose con il prestito e la miniera che, tutti e due, non avevano dato i risultati sperati. Però è anche conscio che è il momento di agire anche perché ci sono i suoi altri famigliari che si aspettano un sostegno da lui. Ha già notato che Elizabeth concede forse un po’ troppa amicizia e vicinanza a George Warleggan, però non può neanche impedirle di cercare aiuto dove questo si propone, sembra, senza condizioni. E così quel pomeriggio giunge alla dimora dei Boscawen, degnamente accolto in quella casa con la solita deferenza. Viene però accolto da una musica armoniosa suonata da una abile pianista che accompagna con la sua voce melodiosa e suadente il suono dello strumento. Una autentica sorpresa scoprire nella pianista niente meno che Demelza, accorgendosi come quella donna, alla quale non aveva pensato per circa un anno, gli fosse effettivamente mancata. L’incontro tra i due è improntato all’educazione, come si conviene fra persone che non sono in molta relazione fra loro, anche se nel passato avevano provato a stabilire un diverso tipo di rapporto, su cui entrambi avevano contato molto, sperando che potesse proseguire e rinsaldarsi e diventare più coinvolgente e partecipato. Anche le parole che si scambiano afferiscono a ciò che alle loro rispettive famiglie è accaduto, ma Demelza non si lascia sfuggire il fatto che se Falmouth ha deciso di rientrare nella vita di Ross, non è solo per interesse personale, ma perché vuole essergli di fattivo aiuto. E di nuovo Ross non può non notare quanto quella donna con la sua semplicità riesca sempre a centrare i problemi con leggerezza ma mista sempre a profondità, non mettendolo in condizione di inferiorità ma facendogli solamente notare le criticità che sta vivendo e che potrebbero essere superate se solo lui fosse disposto, per una volta nella sua vita, a chiedere un aiuto che non lo sminuirebbe agli occhi di nessuno anzi darebbe la giusta impressione di un uomo che ha a cuore gli interessi della sua famiglia e degli altri suoi simili. Sembra che piano piano il ghiaccio fra i due si vada sciogliendo e loro possano tornare a colloquiare come un anno prima. Intanto attendono tutti e due che Lord Falmouth si palesi alla loro presenza per iniziare quello che sarà certamente un colloquio che modificherà le vite di molti, penso. Ringraziandoti per la velocità con cui ci hai fatto leggere il nuovo capitolo ti aspetto sempre curiosa e ti mando un affettuoso saluto.

Recensore Veterano
27/07/20, ore 22:40

Molto bello questo capitolo del re-incontro! Realistico, perché all’inizio c’è un po’ di imbarazzo e non poteva essere diversamente, essendo comunque trascorso un anno in cui entrambi sono stati presi da altri dolorosi pensieri ; poi Ross e Dem riescono a trovare quella complicità che li lega, lei con il suo buon senso che sembra mettere ordine nella vita di lui, Ross che si sente bene in presenza di Dem e osa strapparle un’ardita promessa: che lei gli dedichi una canzone! Spero che nel seguito della storia ci siano molte scene romantiche!
Volevo aggiungere che Ross nella parte precedente mi sembra troppo ingenuo circa le ragioni per cui Eli frequenti George, e poi perché credere che lei non possa concedere nulla a quell’uomo più della gratitudine ? Questo aspetto non mi è chiaro, cioè vorrei chiederti se è un pensiero che fa Ross, ancora illuso che Eli sia una persona diversa, io l’ho interpretata così

Nuovo recensore
27/07/20, ore 22:18

Molto bello questo capitolo dove finalmente Ross e Demelza si intontrano di nuovo. Aspettavo con ansia questo splendido momento, reso bellissimo dalla tua descrizione.

Recensore Master
23/07/20, ore 12:01

Ciao Sara, è sempre un piacere attendere i tuoi aggiornamenti che ci fanno penetrare nel mondo che stai disegnando per i nostri amati personaggi. In questo passaggio hai volutamente lasciato fuori Ross Poldark, la cui figura aleggia soltanto alla fine con i pensieri che di lui ha Demelza nei confronti della dolce Elizabeth. Demelza che la ritroviamo riemergere dal suo lutto nel quale si è chiusa e dal quale per tutto un anno non ha voluto uscire poiché lo scopo della sua vita era venuto meno. La mancanza di Hugh si è fatta sentire ogni giorno di più, intorno a lei tutto si era fatto buio. Anche vivere nella grande casa londinese di cui era padrona senza sentirsi peraltro tale, era stato un duro banco di prova. Non era più uscita se non per rare e dovute visite o per recarsi al cimitero nella speranza di ritrovare un po’ dell’afflato che la legava al marito. Lord Falmouth sembrava aver capito il suo dolore e aveva lasciato che Demelza trovasse da sola la via per riprendere a vivere. Lui dal canto suo si era tuffato letteralmente nel lavoro per annegare il dolore della perdita del suo unico erede. Il tempo era trascorso, scivolando via senza accorgersene. Poi Falmouth, sapendo che la scuola in Cornovaglia, era giunta a conclusione e doveva essere inaugurata per il nuovo e primo anno scolastico, propone a Dem di tornare nella casa di campagna per presenziarvi, essendo la loro famiglia una di quelle che avevano dato l’avvio al progetto. Dem in tutto quel periodo non aveva sentito la mancanza della sua terra, forse perché le ricordava che in quelle zone aveva conosciuto suo marito, dove erano stati felici e soprattutto Hugh non aveva accusato i sintomi della malattia che lo aveva condotto a una morte prematura. Giunti a Truro e assistito all’inaugurazione e scambiati i convenevoli di rito con le maestranze e con i dignitari della città, Dem lascia Falmouth da solo a continuare a tessere i suoi affari e si prende del tempo da dedicare a se stessa facendo una passeggiata per la sua terra prima di giungere alla sua casa di campagna. Ma proprio mentre si aggira con il suo cagnolino, che mai l’ha lasciata sola in tutto questo periodo terribile, per le strade di Truro, ecco uscire da un negozio una persona che le pare di riconoscere e che le si fa incontro, bella come il sole ma altera nei suoi comportamenti. E’ Elizabeth Poldark, la donna incontrata casualmente insieme al marito ad una festa. L’incontro è pilotato dalle parole poco gentili ma ammantate di un falso rispetto nei suoi confronti da Elizabeth che, secondo me, con una faccia tosta incredibile, le chiede del suo lutto e soprattutto se in quel periodo avesse trovato una consolazione alla perdita del marito, lasciando peraltro Dem basita da una tale arroganza di pensiero. Dem però sembra ritrovare la carica per rispondere a tono senza essere parimenti offensiva, considerando che ci sono donne che riescono a trovare subito una nuova consolazione come è accaduto a lei che vede essere accompagnata da George Warleggan, a differenza di quanto ha fatto lei stessa, che difficilmente potrà trovare un sostituto di ciò che è stato suo marito. Poche parole espresse senza arroganza ma che avranno fatto drizzare le orecchie sia ad Ely che a George, il quale ha morso il freno e ha dato supporto alle parole della sua Elizabeth, con la quale, nota Demelza, pare trovarsi in eccessiva confidenza. Nell’andare via dopo averli salutati entrambi, Dem non può non pensare a Ross e in quali rapporti si trovi con la bella cugina e ora vedova, ma soprattutto se sia al corrente dei rapporti che paiono intercorrere fra Ely e George che, a quanto ricorda, era il più acerrimo nemico dell’intera famiglia Poldark. Non resta che attendere gli sviluppi che hai pensato per tutti loro. Ti aspetto sempre curiosa e ti auguro un buon proseguimento nei tuoi progetti. Un caro saluto e speriamo di risentirci quanto prima per il tuo atteso seguito.
P.S.: Ho notato anche io un piccolo refuso circa la famiglia detestata da Lord Falmouth che tu hai indicato come Boscawen mentre forse volevi scrivere Warleggan. Una piccola svista che non inficia assolutamente la bellezza del racconto che ci vai narrando con tanta attenzione e passione.