Mia cara Lina Lee!
La premessa è che dovevo recensirti ieri sera, ma non avevo messo in conto la visita oculistica e quelle fot***e gocce che rendono ciechi per pomeriggi e serate intere. Dunque, eccomi qui con ignobile ritardo, ma pronta e con il caffè in mano – e bere caffeina è uno dei piaceri e dei bisogni primari della mia vita. Lele usa le rune e il fuoco e questo elemento, in effetti, le è altamente congeniale, perché è una ragazza impetuosa. Penso alla lezione di Difesa, quando dice un’ovvietà che il Ministero volutamente ignora, ovverosia che i gufo sono anche pratica, oltre che teoria. O la scena di Minerva e dei biscotti – l’ho amata perché permette di sorridere in mezzo all’epicità e alle considerazioni adulte e politiche che circondano questa storia. Trovo affascinante, sempre, sempre più che andiamo avanti, questo concentrarsi sulla vicenda dell’Ordine della fenice e anche il modo in cui entri sempre più approfonditamente nel rapporto tra Lele e Sirius. Spesso ti ho detto che la tua Lele non è un personaggio originale come se ne incontrano spesso. Lele non è sempre risolutiva, non ha il potere di piegare tutti al suo volere, non tutti la trovano simpatica, anzi. Lele è una personalità complessa che anche nelle relazioni interpersonali, come quella con Sirius, evita qualsiasi ruolo subalterno o studiato a tavolino per per presentarsi come un personaggio molto vivo e reale. Sirius è l’amore della sua vita, per lui morirebbe, ma quando lui perde il controllo o fa qualcosa di imprudente, loro litigano e non si parlano per ore. E ho amato che lui le rinfacci di non aver voluto convivere ai tempi della prima guerra magica, usando la coppia di amici James/Lily come pietra di paragone rispetto alla loro storia. Non è che perché si amano allora tutto procede a meraviglia, anzi, e questo rende il personaggio della Kendrick e il suo rapporto con Black molto vero e realistico.
Quando interverrà, sai già che potrebbe esplodere o non contenersi, anche se Albus Silente le ha spiegato l’esigenza di mantenere il profilo basso. Lei non riesce a farlo, non sempre. Su alcune cose non transige. E si espone per non far esporre Harry. In questo capitolo, continua l’approfondimento del suo rapporto con Molly, non idilliaco fin dal principio. Qui Lele la protegge dal molliccio e prova empatia per le sue paure, così come condivide il suo punto di vista di adulta che vuole proteggere dei ragazzini, ma si pone anche come giovane adulta in grado di mediare tra le esigenze degli adulti e quelle dei ragazzi. Perché il dramma dell’Ordine della Fenice è proprio quest’incubo che diventa Hogwarts, assieme, ovviamente, al tremendo scontro al Ministero. Ma qui l’aria cupa che si respira a scuola si respira nelle sale di Grimmauld Place, negli studi dei professori. Il ministro tenta, con ogni modo, di isolare Silente e coloro che lo seguono e il modo in cui avviene ciò ci dà una misura netta di quanto la guerra sia già iniziata e il conflitto sia profondo e radicato nella società magica. La tensione si misura nell’insofferenza di Sirius, costretto a nascondersi, di Lele, sul chi vive perché Lucius ha scoperto di felpato. E tu ancora non racconti, mannaggia, cos’è successo con Malfoy esattamente e io non vedo l’ora di scoprire tutto – la butto là: ma una long sulla prima guerra magica, come la vedi? Anche in questo caso temo di aver detto meno di quello che meriteresti (sei un’autrice validissima e bravissima) e che hai raccontato con i tuoi capitoli sugosi. Purtroppo dovrei prendere l’abitudine di fare appunti, perlomeno tematici, ma la verità è che leggo e non mi va di interrompere la lettura perché sono troppo presa e beh, anche questo è indice del mio gradimento **.
Concludo dicendoti che non è un capitolo lento: entra in scena la Umbridge, Sirius è stato smascherato e le posizioni del ministro appaiono in maniera più chiara. Niente è più come prima e i Mangiamorte e la loro rilevanza cominciano a manifestarsi. Con questo voglio dire che per tutto il capitolo si respira un capitolo di cupa attesa, tanto che il fatto che Harry sia scagionato va in secondo piano rispetto alle parole tetre del cappello parlante, agli editti che minano la possibilità di riunirsi per gli studenti, alle prime vittime di una guerra che non è ancora scoppiata. E io resto in trepidante attesa di leggere il prossimo capitolo, perché la presenza di Lele potrebbe cambiare tutto – io tremo al pensiero del combattimento nel Ministero, come ho tremato al pensiero di Bellatrix, qui solo nominata di sfuggita.
Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss :* |