Recensioni per
Echoes of Infinity Stones
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 198 recensioni.
Positive : 198
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/11/20, ore 15:05

Ah! Mi spiace così tanto averci messo tanto a terminare questa raccolta che ho amato dall'inizio alla fine - anche se devo dire che l'idea di concludere mi rattrista un poco, perché mi è piaciuta davvero tantissimo. E poi la ricordo con affetto particolare: il primo capitolo è stata in assoluto il primo che ho letto da quando mi sono iscritta al gruppo (e, di pari passo, da quando ho ripreso a dedicarmi alla scrittura e alla lettura in modo un po' più costante).
Ricordo perfettamente perché mi aveva colpito e sono bel lieta di aver ritrovato quelle ragioni ancora una volta qui: le tue introspezioni e il tuo modo di narrare mi coinvolgono, influenzano, prendono i miei pensieri, li sgretolano un po' e li ricompongono nel corso della lettura. Un effetto, devo dire, non da tutti. Tanto di cappello a te, dunque.

Ma basta con questi sproloqui: è ora di entrare nel merito!
"La gemma dell'anima" inizia riprendendo tutto ciò che l'ha preceduta, lo concatena in un unico insieme e lo racchiude con delicatezza e fermezza al contempo come a darci una visione più globale su tutto ciò che abbiamo letto fin qui; una chiave di lettura ben precisa su tutto ciò che ci aspetta in questa conclusione.
Inizi con una serie di asserzioni che non riguardano unicamente i tuoi personaggi, bensì tutti noi, concedendoci, così facendo, spunti di riflessione rispetto al nostro tutto che, personalmente, non sono in grado di ignorare. Come spesso ho constato nei tuoi scritti anche qua colgo un velo di malinconia (neanche troppo implicita, visto che la stessa è effettivamente nominata), una malinconia che è anche la tua e la nostra forza: una consapevolezza dalla quale non possiamo prescindere; ma ancora una volta mi sto facendo prendere la mano e sto sproloquiando. E' che non riesco a farne a meno, perché che siano le tue narrazioni su un piano dell'astrazione o su uno della concretezza, hanno inesorabilmente la capacità di entrare dentro e donare un po' di te, dei tuoi pensieri e dei tuoi personaggi al lettore. Fattore che, personalmente, ritengo non solo fondamentale ma anche estremamente affascinante e di non scontata messa in pratica.

Ecco, io nel ragionamento di Tony ci credo molto: ognuno di noi è un tutto che si compone delle proprie esperienze, dei propri vissuti, delle persone incontrate lungo quel complicato percorso che è la vita; un tutto che si adatta alle situazione, alle volte facendone prevalere una parte, alle volte un'altra.
"Tony non lo ha ancora capito, ma è un dubbio al quale non vuole dar risposta": è davvero necessario dargliela, in fondo? A quale scopo? Perché inserirsi volontariamente all'interno di un connotato con i suoi limiti ben precisi, quando non rispondendovi si ha la libertà di essere chi siamo? Quando rispondervi porterebbe ad escludere, senza ragioni logiche, una parte di sé che è altrettanto fondamentale?
E anche "Tony poi si chiede se l’anima sia un dono da dare e poi da ricevere" io su questo ho un'idea ben precisa e ferrea: l'anima è un dono da concedere, indipendentemente dal riceverne. Questo credo sia l'atto d'amore più grande che si possa attuare nei confronti di qualcuno; alle volte può risultare distruttivo e amaro, certo, ma ciò nonostante non sarei in grado di fare altrimenti, né di ritenere un qualcosa di differente.
aaaaah! Questo modo che hai di descrivere, come unisci con arguta abilità questi termini forbiti, con l'umiltà di chi vuole elargire riflessioni... mi sta emozionando in un modo che mi lascia senza parole, letteralmente.
E Peter, quel ragazzo così importante, colui che ha ricordato a Tony il suo essere un certo tipo di uomo, in grado di percepire ciò che gli accade intorno in un modo diverso, molto più profondo di un banale sentire o di un amara osservazione da un punto di vista terzo agli avvenimenti di cui è protagonista.
Ed è così bello e invidiabile quella loro volontà di carpirsi a vicenda, di darsi e non avere il timore di accogliere ciò che l'altro desidera concedere. Questa è una capacità affatto scontata in questa società che ci fa temere l'altro, che ci dice di aver paura di una eventuale sofferenza e che ci insegna a proteggerci, quando anche la malinconia è parte del nostro quotidiano vivere.

I loro scambi sono così naturali, così umani e realistici che a me non può che strapparmisi un sorriso sul volto. "Peter è la domenica mattina, e il sabato sera", sarà la situazione in cui tutti siamo costretti, ma questa affermazione mi si è concretizzata con amara nostalgia, permettendomi di comprenderne a fondo il significato e le sensazioni. Un'intera settimana in preda al lavoro, allo studio o chicchessia solo in attesa di una notte e un mattino. E' risultata una metafora estremamente romantica ai miei occhi.

E io ti giuro: credo che la ragione per cui queste tue parole e questo tuo scritto mi sta così tanto emozionando la si ritrovi nella possibilità, da te gentilmente offerta, di regalare un parte dei tuoi personaggi al lettore e poter unire e legare in modo ineluttabile quelle parti a me stessa. In Peter vedo un po' di me, ma lo vedo anche in Tony e soprattutto lo sento in queste introspezioni che, per restare in tema, mi stanno toccando l'anima dall'inizio alla fine. Leggo con un po' di amarezza e un po' di nostalgia nel cuore, consapevole di ritrovarmi in entrambi loro e, al contempo, di non essere nessuno dei due. E invidio sinceramente il loro modo di essere - "Peter il coraggio ce l'ha nel cuore" è probabilmente una delle affermazioni che più mi ha toccato e che più ho invidiato. Immagine meravigliosa con cui descrivere qualcuno. Un coraggio, il suo, che non è sinonimo di arroganza, né sostituisce i timori e le paure cui tutti siamo vittima, ma che piuttosto fa sì che egli sia dotato di quella curiosità ingenua seppur consapevole e matura che gli consente di crearsi possibilità di vita cui altrimenti potrebbe fuggire. Non so se per te ha senso ciò che sto dicendo, se così non fosse, ti chiedo perdono: sto lasciando un po' i pensieri divagare sulla base di come assimilano gli input che il tuo scritto concede.

"Stiamo qui insieme a non fare niente. Mi va": questo ritengo essere un esempio della più alta affinità che si può creare con qualcuno. Gioire, semplicemente, del tempo con qualcuno, dei silenzi con qualcuno, con un sottofondo - il film - che non è davvero necessario ascoltare o seguire, senza sentire il bisogno o la pressione di doverlo riempire con qualcosa di maggiormente concreto, perché in quel "niente" vi è tutto.

La conclusione, ragazza. La conclusione è perfetta. Al di là del fatto che amo quando si gioca con le immagini e con le parole - e tu, in un semplicissimo periodo, hai ripreso tutti i temi trattati in precedenza, dandogli nuova vita e unendoli in un'unica anima. Il cerchio si è chiuso e io sono estremamente di avervi assistito.
Questo forse è il racconto della raccolta che più ho adorato, proprio per lo schema circolare su cui si basa e sulle introspezioni che trovato di profondità infinita, seppur non esplicita. E' stato delicato e premuroso sia nei confronti dei due protagonisti che del lettore: ho percepito il mio cuore venir preso tra le mani, scaldato e accompagnato verso nuovi orizzonti. E' stata proprio una bella esperienza per la quale non posso che ringraziarti.

A presto darling,

Bongi!

Ps: ho appena letto le tue note e sappi che, se in futuro vorrei sbattere 10k di parole in faccia sul tema dell'anima, o un qualsiasi altro tema, mi troverai lì in prima linea a cullarmi nella malinconia delle introspezioni. Te lo dico così, giusto per info :P

Recensore Master
01/10/20, ore 19:12

Questa volta quella malaticcia mi sa che sono io, ma mi sono fatta forza perché la mia lentezza nel passare su quest’ultimo capitolo iniziava a farsi davvero imbarazzante – ma alla fine eccomi qui, con il link della canzone che hai citato ben aperto, la musica nelle orecchie e… no, ok, scherzavo, con quell’ukulele non riesco a concentrarmi! è_é

Ok, torno seria.
Dicevo è l’ultimo capitolo e ho ritrovato la divisione in due parti, dove la prima è un’introduzione “alla gemma”, al suo significato, a quello che vuol dire per Tony (o per Peter nei casi in cui il pov è stato suo… anche se, oddio, è passato così tempo che ora non mi ricordo più se è capitato, scusa ç_ç) – e anche se sono abbastanza sicura di avertelo già detto in precedenza proprio in questa raccolta, sono contenta che l’ultimo POV sia stato proprio dedicato a lui.
Mi piacciono le considerazioni che hai fatto sull’anima, non è soltanto il fatto che siano poetiche e che il suo stile così fluido, così maturo e così colto (che forse non è la parola giusta, ma fingiamo che lo sia), è anche perché ti sei riallacciata a certi particolari del canon – come l’Afganistan, come il tono di disappunto che la gente mette nella voce quando lo chiama (e chissà come mai?!) – che mi hanno fatto gongolare, perché lo sai quanto io apprezzo quando un’autrice è attenta a questi dettagli. E sai anche che lo vedo sempre l’impegno e l’affetto che ci metti quando scrivi di loro due, dell’amore che covano e che fa da terzo protagonista anche in questa drabble, tra di loro, sul divano, a guardare Grey’s Anatomy (LOL) o ad ascoltare quanto bene Peter abbia imparato a capire le mille sfumature di Tony e nonostante le sue tante – troppe – insicurezze, trova sempre il coraggio di parlare e di essere se stesso e di essere anche speciale per un certo Stark. Ah, che coppia dolce che sono.

Penso che di tutta la fic, comunque, la scena che mi sia piaciuta di più è Tony che vuol fare il pensionato, con quell’allusione di lui a braccia incrociate dietro la schiena che urla ordini agli operai di un cantiere. Sono semplicemente morta, anche perché ce lo vedo fin troppo bene a farlo davvero – e dovrebbe portarsi dietro il bimbo ragno che così gli insegna anche come si fa! XD
Ma in generale il loro dialogo è stato molto tenero. O, più che altro, la parola che mi viene in mente è rilassante, mi ha dato proprio l’impressione dei casini del mondo, dei casini di Tony (e di Peter) che per questa volta sono stati messi in pausa, che quel divano comprato all’ikea fosse per quel giorno la loro isola e che non ci fosse nulla di più semplice e che al tempo stesso desse più gioia che guardare un film insieme, con la mano stretta l’una in quella dell’altro e la stretta di Peter ad accettare la sua, concludendo nell’unico modo possibile il capitolo e una raccolta intera che ha girato intorno al loro amore.

Complimenti per averla conclusa, per averci regalato nuove emozioni di questi due e il fatto che tu non abbia intenzione di smettere di scrivere su di loro, beh, non può farmi che piacere!
Alla prossima, dearie <3

Recensore Master
18/09/20, ore 15:46

Oggi sono davvero fiera di me: in settimana sono riuscita a terminare la fiaba gotica di Shilyss e ora mi accingo a concludere questa tua meravigliosa raccolta. Mi sembra un traguardo degno delle più grandi celebrazioni ù.ù
Sono contenta che alla fine l’angst non abbia prevalso – anche se capisco la tentazione di caderci dentro con tutte le scarpe – perché in fondo si tratta di un tuo (ennesimo: god bless you my love) tentativo di mettere a posto le cose, e sebbene questi due signorini sembrano avercelo scritto nel dna di non poter vivere per sempre felici e contenti (m’immagino comunque il giudiziale sopracciglio inarcato di Tony di fronte a questa zuccherosa eventualità), qualche istante di pace, in cui finalmente viene concessa loro l’opportunità di riallinearsi l’uno all’altro dopo tutto quel che è successo, diamine, se lo meritano. D’altra parte, vuoi che Tony non sappia perfettamente che se si rinchiude nella sua personale “sala giochi” (più o meno) poi Peter, inevitabilmente, lo viene a cercare? Ci sta anche però che il buon “vecchio” Stark senta il bisogno di stare da solo, per mettere ordine nel groviglio di emozioni che l’esperienza con Thanos e il suo guanto si è portata dietro e per cercare di gettare luce su alcuni punti ancora oscuri di se stesso, o semplicemente di fare un bilancio della propria vita, con il suo insieme di cose belle e cose brutte, di colpe, rimpianti ma anche momenti di rivalsa e scatti d’orgoglio. E di felicità, anche. Le riflessioni sull’anima non sono altro che un modo per Tony per scavare a fondo dentro se stesso, per dare un nuovo equilibrio alla sua vita e capire ciò che lo fa stare effettivamente – dannatamente – bene. E tutto si concentra in Peter, in quel raggio di sole che è entrato nella sua vita, stravolgendola, ma che ha portato in superficie la parte più autentica di lui e illuminato di calore e dolcezza anche gli angoli più bui della sua esistenza. Peter è davvero un sole, e la consapevolezza di Tony di essere come un girasole, che a lui sempre volge lo sguardo, e una cosa che fa bene e male al cuore, allo stesso tempo. È bellissimo vederli così complici, mentre semplicemente godono l’uno della compagnia dell’altro – perché loro stanno bene insieme, dovevano solo trovare il giusto modo per incastrarsi, per mettere uno da parte le proprie insicurezze e l’altro i fantasmi di un passato forse troppo ingombrante. Stare insieme regala un senso meraviglioso e insperato alle loro vite – e Tony ne ha piena coscienza, quando c’è Peter sembra quasi un assetato che anela un goccio d’acqua, e Peter è pronto a fargli dono di laghi interi, che dico, di mari e oceani e se ciò non bastasse, tornerebbe nello spazio solo per trovare altra acqua, su altri pianeti, per lui, per Tony. L’amore fra queste due anime è un preziosissimo fiore di cristallo, che va protetto e curato affinché possa illuminare ogni cosa con la sua luce.
E alla fine, quelle due mani che s’intrecciano altro non sono che due ingranaggi che trovano il giusto incastro l’uno nell’altro, due anime che si fondono insieme per crearne una sola.
È tutto talmente bello e perfetto che ho alle lacrime agli occhi. Mortacci tuoi my love, che ogni volta mi riduci il cuore ad una noce di burro!
Ma tu non smettere mai di farlo, perché io il mio cuore lo lascio sciogliere solo per pochissime persone <3
A presto mia cara, ti bacio forte :*
Con infinito amore,

padme

Recensore Veterano
17/09/20, ore 16:59

Ciao cara! Eccomi giunta alla fine di questo piccolo viaggio. É stato un piacere compierlo e non ti nascondo che questo ultimo capitolo é stato come dare un lungo e dolce addio a due cari amici. Ma andiamo con ordine.
La tua riflessione sull'anima ha completamente ribaltato una concezione che avevo sviluppato un po' per conto mio, giusto per darmi una giustificazione, ovvero che la gemma "summa" di tutte le altre fosse quella del potere.
Forse era un discorso che avevamo già fatto nel capitolo relativo ad essa, ma ora che abbiamo tutte le carte in tavola riesci a concludere il tuo teorema secondo il quale "l'anima é tutto". Ed é un teorema talmente lineare, pulito e giustificato che non ha bisogno di controesempi, ma può essere dimostrato per assunzione.
Riprendi il tempo, il rimpianto di non essere stato "abbastanza", di essersi sempre rifugiato in una vita abbastanza chiassosa da zittire i fantasmi che stanno sussurrando "avresti potuto fare di meglio".
Ma in tutto questo c'è anche Peter, che non é solo freschezza per come si comporta, ma é una vera e propria rinascita e, con essa, la speranza di poter ricominciare da capo e fare le cose per bene.
Il paragrafo sui frammenti di anima (che sanno un po' di horcrux ma rendono bene l'idea) é credo il passaggio che mi é piaciuto di più in tutta la raccolta. É di una dolcezza, di una cura infinita. Non puoi fare a meno di ripercorrere mentalmente le persone a cui Tony ha voluto e vuole ancora bene, immaginandole con questo tassello preziosissimo nel taschino.
In questa storia c'è anche la crescita di Peter, ora più sicuro e in grado di ballare in quella zona grigia tra "quello che Tony farebbe" e "quello che Tony non farebbe". Non é sfacciato, questo mai, é solo libero dalle catene di insicurezza che gli impedivano di far brillare tutto il suo potenziale, la sua vera essenza. Ora Peter é più /lui/ che mai, senza paura e senza vergogna, di uno splendore a cui é impossibile abituarsi.
Sia lui che Tony sono coinvolti in questa sorta di dare e avere, di protezione e di insegnamento, che sono la base della polimerizzazione tra le loro due anime, che avviene alla fine della storia.
I non detti che troviamo nei capitoli indietro e che erano muri, ora sono connessioni potentissime. Quella lingua straniera é stata ormai imparata e padroneggiata e non é più necessario trovarsi su Titano, in bilico tra la vita e la morte per dimostrarsi quanto importanti sono l'uno per l'altro.
Non é svanita solo la paura di Peter, ma anche quella di Tony, che ora ha il coraggio di lanciarsi di testa nella meraviglia che Spider-Man gli regala solo esistendo.
Questa meraviglia si traduce in un Tony diverso, che non vive più sulle spine e sul filo del rasoio, ma che vuole concedersi una giornata da pensionato, solo per lui. Vuole fermarsi, perché sente di poterlo fare senza che il rimpianto lo travolga.
Ritornano gli occhi di Peter così pieni di stelle, di vita, di un tutto custodito dalla sua "folta corolla di ciglia", ormai un classico intramontabile.
É come se avessi raccolto tutti i fili che hai dipanato con le altre fic e le avessi riunite in un bel fiocco ordinato, dando a tutti i dubbi e i timori la loro giusta risposta.
Quindi sì, é come salutare dei vecchi amici, ma sapendo che partono verso un porto in cui c'è la felicità ad accoglierli.
Per colpa tua (🧡) (e anche un po' di Tenet, che mi ha fatta chiudere male su Pattinson), cercherò di recuperarmi Le Strade del Male, in modo da seguirti anche su altri percorsi. Questa storia é finita, ma sono lieta di poterti dire, ancora una volta, alla prossima ✨

Recensore Veterano
15/07/20, ore 19:55

Buonasera, carissima Miryel!

Mi era mancato leggere le tue storie! Hai un modo di scrivere veramente piacevole. Non si tratta solo dell'assenza di errori, è la scelta delle parole e del loro ordine che rende il tutto fluido e chiaro alla prima lettura. In un certo senso è uno stile che mi rilassa molto, perché mi permette di godermi l'intero capitolo pensando che non vorrei cambiare nemmeno una sola parola e riuscendo anche a sorprendermi e farmi pensare "che bella frase" il più delle volte. Così anche i sentimenti dei personaggi, arrivano dritti al cuore e risucchiano completamente il lettore nel racconto come in una realtà parallela. Trovare autori come te è raro!

Comunque, sono arrivata all'ultimo capitolo, sigh. Il tema dell'anima non era per nulla semplice da sviluppare. Sei stata brava a non mollare e trovare il modo di esprimerlo in maniera tutto sommato leggera e adatta al rating verde.
Come sempre mi hai fatto adorare Peter e Tony. Quest'ultimo sempre dalla facciata un po' burbera ma in fondo tanto buono e in grado di provare davvero amore. Peter con la sua freschezza giovanile, la sua ingenuità che crea quasi imbarazzo, ma un imbarazzo adorabile di cui sebra di non averne mai abbastanza. Li hai descritti in un contesto così semplice, davanti alla tv, eppure la scena è stata così profonda e densa disignificato, poetica oserei dire.
Ho amato la considerazione finale sul fatto che le loro anime siano ormai così legate tra loro che è come se fossero fuse a formarne una sola!

Ormai mi sono affezionata a questa raccolta! Sapere che è finita mi lascia un po' di vuoto. ㅠㅠ Ma spero tanto di poter leggere di nuovo qualcosa di tuo in futuro! Sei proprio brava!

Misa

Recensore Master
21/06/20, ore 17:06

Allora.
Finalmente recensisco questa conclusione. Che è bellissima te l'ho già detto. Che è poetica anche.
D'altronde qui si parla di anima, e non si può che andare a fondo nel suo significato. Soprattutto nella prima parte, hai usato una serie di descrizioni che ho amato moltissimo. Una tra tutte “L’anima è invisibile agli occhi, ma ruvida al tatto”. Ed è molto, molto vero. Perchè ognuno di noi e pieno di asperità e più si scende e più si conosce, più è facile escoriarsi con le sue parti più difficili. Credo che Tony sia una persona ruvida e complicata perchè sensibile. In un certo senso mi fa pensare a un riccio che rizza gli aculei per coprire la pancia tenera. Ha esperienza e forza, ma poi ha tanto di dolce in lui, tanto di buono e di pronto al sacrificio. Anche se forse è uno che non cerca a fondo dentro di sé, per paura di quello che può provare. O di quello che può trovare. Peter è invece uno che è tutta anima, dentro e fuori. Ha la purezza di un ragazzo, ma elevata nei suoi livelli più eccelsi. Perchè è un ragazzo con la forza interiore di un eroe, che mantiene una goffagine un po' infantile, una freschezza senza pari, una bellezza e una pulizia che spiazzano chiunque venga a contatto con lui. E in tutto ciò, lui ne resta incosciente.... e questo non fa altro che renderlo migliore.

Peter è un po' l'anima di Tony, o forse lui ci si identifica un poco, perchè è cosciente di quanto conti per lui e di quanto voglia tenerlo al sicuro. Ma allo stesso tempo, come dici anche tu, il desiderio va oltre. Perchè in realtà succede anche il contrario e Peter è un'isola di bellezza che lo mette al sicuro dai pensieri peggiori.

Anche quando dici “Peter è il sole e Tony sarà per sempre il suo girasole.” mi lasci questa sensazione. Il sole non sa di essere bello, non sa di essere amato e di dare tutta questa luce, ma il girasole vive per lui. E' un'immagine molto bella. Molto vera e molto forte allo stesso tempo.

La scena che descrivi di loro due è dolce, bella e semplice. Il solo piacere di trascorrere del tempo insieme, per il gusto di farlo. Il piacere di non voler far nulla, ma di poterlo fare insieme a qualcuno che si ama. Il loro scherzare, le loro battute, la leggerezza che sgrava l'animo di Tony ogni volta che è con Peter, la sua sfacciataggine e sfrontatezza, sempre velate da un minimo di timore. C'è però un poco di sicurezza in più, forse perchè ha dovuto affrontare la paura della perdita prima, e quindi ora è più preparato, più forte di sé stesso, più convinto di quello che è e che può dare.

Ho amato il fatto che in tutta questa storia l'amore sia tanto profondo ma non ci siano accenni al sesso. Perchè per me è stato bello seguire tutto, leggere tra le righe, immaginare quello che tu hai pensato per loro e trovarci sensazioni che io provo per altri. Come sempre, ci capiamo nel profondo.

Non vedo l'ora di leggerti ancora.

P.S. Ho trovato due minuscoli refusi che ti segnalo perchè vorrei lo facessi per me “le stesse persona al quale ne ha rubata un’oncia minuscola” e “quella persone è Peter”.

Recensore Master
21/06/20, ore 16:35

Magari per il resto ci vorrà tempo; la mente dovrà evolvere, grazie al potere della realtà che muove tutto, in uno spazio immenso, racchiuso però in due entità che sono ormai fuse, saldate tra loro, formandone una sola.
Un’unica anima. La loro.


Cosa posso dirti? Questi periodi finali sono stati splendidi e non posso che partire da questa fine - della oneshot e della raccolta - per iniziare la recensione. Adoro quando nei finali si fa riferimento a tutto ciò che è successo prima e, qui, rendere omaggio in questo modo a tutte le gemme collegandole tra loro è stato un vero tocco di classe. Bravissima! Conclusione splendida.
Passando alla oneshot vera e propria, poi, anche qui hai illustrato davvero tanto ciò che suscita il concetto di anima, prendendola sotto tantissime "angolazioni": anima significa tanto e questo tanto emerge in quella parte iniziale quasi impersonale e poi continua a essere analizzata attraverso i pensieri di Tony, attraverso quello che ha vissuto e che vive ancora. Le frasi preferite sono state in questo senso: L’anima è invisibile agli occhi, ma ruvida al tatto, se la si tocca con amore. O con odio.  E poi ancora: l’anima brucia di whiskey bevuto in un sorso. E infine, inevitabilmente: L’anima è tutto. Spazio, mente, tempo, potere e realtà. - perchè ancora una volta richiama la raccolta nella sua integrità e pienezza. L'anima è il concetto supremo che li richiama tutti e metterlo qui alla fine è stato dunque perfetto.
Lo spaccato di vita quotidiana che ci hai mostrato con i due che guardano Grey's Anatomy è stato adorabile (e sono morta dal ridere all'idea di Tony che va a vedere il lavoro nei cantieri ahahahah).
Ottimo lavoro, splendida raccolta che finisce dritto tra le preferite.
Un bacio e alla prossima storia carissima!

Recensore Master
21/06/20, ore 16:30

E ho finito la raccolta <3 ma soprattutto: buon compleanno in ritardo!
Non sono riuscita a passare ieri, ma oggi dovevo passare, me lo sono imposta. Dovevo concludere la raccolta! <3
Hai lasciato la gemma dell'anima per ultima e secondo me hai fatto benissimo, come se l'anima racchiudesse tutto il resto. Hai scritto tantissime meraviglie lungo questo capitolo: "Sfiorargli l’anima e sentire le sue dita lambire la propria."
Eh, cavoli, questa è poesia. Tu scrivi poesie!
"È che ho imparato a conoscere le sfumature dei tuoi non detti."
Ripeto, meraviglia anche qui, c'è tanta profondità in questo rapporto e nell'affinità tra di loro che veramente resto a bocca aperta. Le sfumature dei non detti: proprio perchè anche ogni cosa che non viene detta può avere dei significati differenti, c'è il non detto per rabbia, il non detto per altri pensieri, il non detto per timore. E l'amore è proprio riuscire a cogliere queste sfumature. Oddio, che frase e che profondità bellissime.
E vogliamo parlare della frase finale che chiude il capitolo e di conseguenza la raccolta? Riassume i poteri delle gemme ma le racchiude essenzialmente tutte nell'importanza dell'anima, che nel loro caso è come se fosse una, la loro. E lavorando su questo e avendo questi doni si otterrà l'infinito. L'amore, la felicità, ciò che hanno sempre cercato e che Tony non pensava sicuramente di trovare quando era perduto in quella caverna.
Chapeau. Davvero.
Il concetto di anima qui è veramente descritto strabene, mostrando anche l'evoluzione che c'è stata da parte di Tony. Quando Tony si trovava nella grotta in Afghanistan era disperato, forse pentito, ma poi è tornato, è cambiato, è rinato, è come se la sua anima avesse subìto un'evoluzione fino a trovare una fusione e a diventare cosa sola con quella di Peter, del bimbo ragno. Cioè, io ci ho dato anche questa interpretazione, però è bellissima.
Peter non ha più timore di sentirsi di troppo perchè capisce Tony e gli completa l'anima. Peter è giovane, vivace come il sabato sera ma nello stesso tempo confortante e piacevole come la domenica. Peter è paziente e lo completa, le loro anime sono fatte per ritrovarsi e possono comprendere ogni altro potere, spazio, tempo, mente, realtà e potere.
Penso che potrei mettermi ad esaminare ogni più piccola frase di questa storia e parafrasarla e riflettere su essa, però è meglio non divenire logorroica. Sappi che non avresti potuto concludere in modo migliore questa raccolta, con un momento di intimità tra di loro, che è quello che serve anche all'anima per dare pace, che la fa rigenerare.
Insomma, penso che questa recensione sia delirante e non so bene cosa ho scritto, però fidati, wow. Questa raccolta è un enorme wow dall'inizio alla fine.
E ancora tanti auguri in ritardo!
E dieci punti a Grifondoro!

Recensore Master
11/06/20, ore 20:12

Ciao carissima Miryel ^^

Semplicemente la degna conclusione di questa raccolta **.
Ho letto in quest'ultima parte il sunto delle OS precedenti, le quali non sono solo accomunate dalla coppia, ma anche dai temi, che trovano il loro punto di congiunzione nell'anima. Mi è piaciuto tantissimo come hai affrontato questo arduo e immenso tema; hai dato all'anima spessore donandole astrattezza e concretezza nel medesimo tempo. Tony tratta l'anima come se fosse qualcosa da donare e ricevere, da sfiorare reciprocamente.
Torna il tema del passato di Tony; ci hai sempre raccontato quanto abbia sofferto, quanto sia un uomo migliore nel presente e qui finalmente ci parli della sua anima, lo metti a nudo nel modo più profondo possibile. Peter lo ha aiutato a cambiare prospettiva su di sé, il ragazzo è per lui una ventata di aria fresca, alla quale può insegnare sentendosi utile e da cui imparare ad essere ciò che finora non è stato. Peter è la metà compatibile di Tony, sono due mondi distanti che insieme si completano.
Ritorna il tema del tempo, ritornano tutti i temi che hai affrontato nelle OS precedenti; per quanto siano cronologicamente distante, nell'anima si sentono alla pari, in loro abita la stessa anima, un'anima che si sfiora e che si ama prima ancora che nel corpo.
Da quando Peter è entrato nella sala hobby di Tony, non c'è nulla che io non abbia adorato, dalle battute (le battute! **) al loro modo di atteggiarsi l'uno nei confronti dell'altra. Peter è un grande fagiolone, ha un meraviglioso modo di offenderlo in modo ingenuo, Tony lo sa e sembra quasi divertirsi, anzi sono certa che Iron Man si diverta, giochi con lui perché la presenza (la loro spensierata vicinanza) gli infonda un refrigerio per l'anima. Peter è l'amore che dà gioia e dolore e che riempie la vita (senza un gusto dolce-amaro non sarebbe nemmeno amore).
Mi sciolgo ogni volta quando leggo i loro detti **. Stavolta Peter capisce i non detti di Tony, comprende che il suo desiderio di allontanare da sé il resto del mondo non sempre è vero, solo un'anima fine e pura come quella di Peter avrebbe potuto capirlo; il coraggio di Spider-Man affiora dal cuore di Peter ed ecco che smaschera ciò che dell'amato ha compreso, "osa" contraddire ciò che Tony esprime a parole, ma che non coincide con ciò che serba nel cuore.
La mia parte preferita vede protagonista i pensieri suscitati dal contatto delle loro mani. I brividi che Tony provoca a Peter rappresentano una risposta chiara sui suoi sentimenti. Sorgono così nuovi non detti da capire che aprono le porte al futuro, un po' Tony lo sfida con dolcezza a coglierli.

Il mio primo approccio a questa coppia è avvenuto grazie a questa raccolta di OS e non sarebbe potuto avvenire in modo migliore **. C'è un'altra OS recente che mi è sfuggita 💜.

A presto, cara!
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
26/05/20, ore 23:19

Ciao Miry, tragicamente sono arrivata alla fine di questa raccolta e devo proprio ammettere che un po' mi dispiace.
Ma mi consola il fatto che ci sono altre cose da leggere e altre arriveranno, per cui ;)
Ho interpretato questa shot dedicata alla gemma dell'anima come la fine di un viaggio, quello di Tony iniziato proprio quando ha cominciato a sentire la sua di anima, in quella grotta in Afghanistan dove si è aggrappato alla vita con i denti e con il sangue. Qui ci presenti l'anima come un ossimoro: è la vita, è la morte, non c'è eppure la senti, l'anima è niente, l'anima è tutto. Tony lo sa che da quando l'ha scoperta è una persona migliore e sono convinta che non sia a caso la tua scelta di usare la parola "ragnatela" per descrivere le componenti elettriche che lo mantengono nella condizione di vivere.
Molto bello il concetto che lasciamo un pezzetto della nostra anima alle persone a cui teniamo ricevendone in cambio un pezzo della loro.
Ed è così che arriviamo a Peter, piccolo bimbo ragno ladro di anime... mi sarei aspettata di tutto per questa shot finale ma non davvero uno stralcio così casalingo come vederli sul divano (ikea... sul serio, Tony? XD) a guardare Grey's Anatomy.
Eppure sono lì a non dirsi niente e a dirsi tutto e ritornano quei non detti della prima shot ma, questa volta, Peter ha imparato a decifrarli e sa che Tony lo vuole lì. Vogliamo riparlare di Tony? Riparliamone! Quanto sono belli tutti quei pensieri che gli dedica fra quello che lui vorrebbe essere per il ragazzo e quello che il ragazzo è per lui?
Sono due ma in realtà sono uno solo. E quelle mani che s'incontrano su quel divano sono l'inizio di un altro viaggio, il loro.
Il richiamo finale al concetto d'infinito e a tutte le sei gemme, poi, è davvero la ciliegina sulla torta.
Decisamente un ottimo lavoro, credo proprio inserirò questa raccolta nelle storie da ricordare.
Un abbraccio virtuale (covid free) e alla prossima
Cida

Recensore Master
21/05/20, ore 13:14

Bella tu, che finisci le raccolte – e le finisci anche BENE.
Non smetterò mai di pensare a quanto sia bello il concept delle Gemme dell’Infinito, ma ancora più adoro la tua scelta di concludere, tra tutte, con la Gemma dell’Anima. L’anima dell’Uomo, quella che Tony Stark sembra nascondere con il suo dispositivo che “prova che ha un cuore”, quella che unisce per sempre chi si ama davvero.
Dopo una storia tranquilla e domestica come quella della Realtà, per quella dell’Anima mi aspettavo di essere DEVASTATA su tutti i fronti. E cominciamo bene, poiché pur non conoscendo affatto i 21 Pilots hai scelto assolutamente la canzone giusta per parlarne – ma a questo tornerò alla fine, quando avrò messo pienamente a posto i miei sentimenti su questo monumento alla tenerezza.
Non so se hai mai visto la copertina di Multisensory Aesthetic Experience, dei mae. Ecco, leggere questa storia mi fa immaginare di galleggiare esattamente là, in quella galassia assieme alle pseudo-Gemme dell’Infinito che figurano su quella copertina.
Sono esattamente i discorsi sull’anima che farebbe Tony Stark, con tutto il dubbio verso di sé e verso la propria umanità che ne consegue. Ma anche con un sacco di penchant filosofica e piena di immagini che pare di vedere, nel computer di Jarvis in Im2 con il quale esamina le molecole.
Nonostante ci siano immagini molto casalinghe, come lo stare tutto il dì spalmati sul divano a guardare vecchie serie Tv come molti di noi purtroppo conosciamo fin troppo bene durante questo periodo di isolamento sociale, allo stesso tempo sembra di trovarsi in un altro universo, sospesi a mezz’aria. Sembra che questi due si siano amati per tutta la vita, che si siano conosciuti da sempre, nonostante Peter sia così giovane paragonato a Tony. Quell'“è adorabile” basta da solo a dire tutto perché non è una cosa che si pensa in maniera così scontata di qualcuno che si conosce da tanto tempo e con cui, come si evince dalla domesticità che li unisce nei loro scambi, si condivide la vita. Sono ormai uno parte dell’altro, uniti nella *vita*, eppure Peter non perde il suo fascino, rimane impianta attorno cui gravita l’*anima* di Tony.
Anche i loro scherzi, le cuscinate… è tutto così semplice, così vicino. Perché vicine, si capisce, sono qui le loro Anime. Che tenerezza,che immensa tenerezza.
E infine vorrei porre l’accento su un’immagine che spesso vedo nelle tue storie, quella della “corolla di ciglia” che è “folta”. A volte mi chiedo da dove provenga, forse l’ho sentita in qualche film del MCU e non me lo ricordo. Ma anche qui si unisce alla catena di aspetti quotidiani e conosciuti della vita quotidiana di questi due, che Tony ha sempre vicino (come se improvvisamente il ruolo del girasole di turno fosse passato a lui) e continua ad adorare e gravitarci intorno.
Sono così felice che questa storia sia finita: per te, per la soddisfazione che si ha nel finire i lavori, e per quella mia di averti seguito fino alla fine.
Un enorme, mega abbraccio virtuale
Lady R
Ps: quel “Peter è il sole e Tony sarà per sempre il suo girasole” è una citazione alla canzone di Spider-Man: Un Nuovo Universo Sunflower?

Recensore Master
21/05/20, ore 11:59

Ma ciao <3
E sono arrivata anche alla fine di questa raccolta. Sono triste e non, mi mancherà la genialità con cui scrivi OS basandoti sulle gemme ma so già che avrò ancora modo di leggere di loro due, perciò mi rallegro così <3
Ho amato questa OS e ho amato l'inizio, le riflessioni sull'anima mi sono piaciute tantissimo, così come quelle che vedono Tony riflettere sulla sua stessa anima, può essere divisa in più parti di sé? Si chiede se c'è almeno un pezzo della sua anima in Iron Man, e ho amato i riferimenti al suo periodo in Afghanistan, quando tutto è iniziato con quell'armatura pessima e che poi è stata migliorata sempre di più, perfezionata al massimo della sua potenzialità. E' tutto così angst, finché non si inizia a parlare di Peter, Peter che è una scintilla di luce in una vita monotona, Peter a cui Tony non riesce ad abituarsi mai perché è una scoperta costante. Più volte in alcune storie hai parlato di come Peter riesca a farlo ringiovanire e come Tony invece riesca a far crescere l'altro, ed è una cosa che amo troppo e mi fa fangirlare un sacco, hanno un rapporto meraviglioso <3 
Sono morta nell'immaginarmi Peter guardare tutte le stagioni di Grey's anatomy con zia May e ti confesso che con mia sorella, che è fissata con quella roba e le ha viste tutte più volte, mi è toccato spesso dover guardare episodi a profusione. Piangevo come una bambina, ma smetto di sputtanarmi così e torno seria. I loro dialoghi mi sono piaciuti troppo, mi hanno fatta sciogliere e mi ha fatta sciogliere tantissimo il loro rapporto, che è così speciale, così unico ** amo quando si prendono in giro a vicenda e amo come rendi tutto questo, sono sempre loro, mi ricordano così tanto i Tony e Peter dei film che rimango stupita ogni volta di come tu ci riesca <3
Amo che Peter abbia superato la paura di essere di troppo, imparando a capire quando Tony ha bisogno di averlo nei dintorni - sempre, ma shhh -. Alla fine si rivela una storia che ha una punta di angst ma dal finale felice, e loro sono bellissimi a condividere quel momento che sa d'infinito, pur non essendo davvero infinito.
In realtà penso che tu abbia spolpato benissimo il discorso sull'anima e nel leggere le note sappi che non vedo l'ora di trovare nuovi progetti sul profilo, non mi stancherò mai di leggerti e di ritrovare questi due **
Ah, quasi dimenticavo, adoro la citazione dei Twenty one pilot all'inizio <3
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
20/05/20, ore 19:09

Tesoro rieccomi di nuovo qui.
Oggi non ho resistito e sono ritornata di nuovo da te ♥ Non potevo mica attendere ancora qualche giorno prima di rileggerti! Ieri sono rimasta tutto il giorno con un chiodo fisso, in merito a cosa avrei trovato nell’ultima one shot dedicata alla Gemma dell’Anima. Dato che il concetto di anima è di per sé profondo, ho immaginato che avresti scritto qualcosa di meraviglioso. E di fatti me ne hai dato conferma: ho proprio amato l’immagine che hai dato all’anima, del suo essere vita, morte, essenza, esperienza, sentimento; del suo essere tutto. La sua stessa natura la porta, di conseguenza, ad essere la forza unitrice che mantiene in relazione continua lo spazio, il tempo, la mente, il potere e la realtà.

Questa raccolta rappresenta una crescita interiore e la conseguente maturazione di Tony e Peter, sia come singole persone ma, soprattutto, come coppia. Tra l’altro il concetto di anima si sposa perfettamente con l’immagine di loro due che, non sono più due entità separate, bensì “un’unica anima”. Il modo in cui gestisci il loro rapporto all’interno di contesti reali e semplici, me li fa amare ancora di più. Come ad esempio quello di oggi, dove entrambi sono accomodati sul divano dell’Ikea intenti a guardare un film in TV, mentre si tengono per mano. Sono proprio queste le situazioni che mettono in evidenza il loro bellissimo legame. Poi vabbè, sono andata in hype durante la lettura del capitolo perché ho percepito i pensieri di Tony come una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti di Peter. Ecco, hai alimentato l’affetto che provo per loro.

Cos’altro dire? L’idea che questa raccolta sia terminata mi dispiace, non solo perché mi ci sono affezionata, ma anche perché riesce a tirarmi fuori delle riflessioni che in condizioni normali non faccio. Questo perché tendo sempre ad evitare di addentrarmi in alcuni ragionamenti, credendo che potrebbero turbarmi un po' (proprio com’è successo a Tony nella one shot precedente). Invece poi mi rendo conto che non è così e che è tutto nella mia mente. Vabbè altra seduta di psicanalisi ahahah. E niente, ti ringrazio per avermi regalato queste emozioni e per avermi fatto un po’ sclerare xD. Sei bravissima e geniale. Un forte abbraccio (virtuale e con tanto di mascherina e guanti. Non si sa mai che Conte sta a leggere la mia recensione ahahah).
A presto cara e ancora complimenti!

Recensore Master
19/05/20, ore 23:18

Ma mia cara dolce Myrycosa!
Certo che devi scrivere di loro, dammi oggi la mia dose di Peter e Tony scritti dalle tue manine sante ♥! Io te lo confesso: mi aspettavo una carrellata di angst tremenda. Ero pronta a prendermi in faccia un treno d’angst e non è che non ci sia stato, eh. È vero, Peter e Tony sono lì, congelati in un giorno qualsiasi a vedere serie tv drama sul divano Ikea, in modalità svacco. Tony potrebbe farsi il divano in pelle di drago di Jotunheim pagandolo a peso d’oro e facendoselo portare da Asgard, ma preferisce il brand svedese perché a) tanto so’ scaldici e stamo là b) fa come il comunista col Rolex. Per lui Ikea è vezzo dove per noi è necessità. Le riflessioni sull’anima sono molto belle e si adattano bene a un finale, perché ricollegano tutti i concetti presenti nella raccolta (e non mi è sfuggita la frase finale dedicata a tutte le gemme) e perché sono un viaggio nel cuore di Tony. Io credo che per interpretare questa shot correttamente bisogna aver letto i tuoi headcanon, dove Peter e Tony vengono messi insieme per via della loro grande intesa, dell’affetto che li lega, quel filo rosso che unisce le loro anime simili per certi versi (l’eroismo, l’intelligenza, l’abilità nel creare) ma caratterialmente differenti.

Quella di Tony verso Peter che lo capisce talmente bene da essere, per una volta, meno cervellotico e insicuro, è una delle dichiarazioni d’amore più belle di sempre, penso, proprio perché Tony guarda Peter e vede quanto sia speciale nella sua interezza, nel suo brillare, nel suo essere un eroe che però si sente perennemente inadatto e fuori posto – così umano da essere l’unico supereroe che arriva tardi a ogni appuntamento e ci fa sentire eroi anche a noi. La dichiarazione però è reciproca, perché è un inno all’amore come dovrebbe essere: accettazione e comprensione, rispetto degli spazi, condivisione di momenti. Due individui scissi che diventano uno.

Stupendo il concetto di dove sia un pezzo della nostra anima. È bellissimo che appartenga a chi amiamo e viceversa e solo chi ama o ha amato sa quanto questa cosa è vera: un riferimento straziante è l’Afghanistan – ecco, ora sento il martello nella grotta, con la prima armatura. Quel perdere l’anima che diventa paura di smarrirla davvero prima che la vita abbia un senso caratterizza il personaggio e hai fatto strabene a metterlo, perché ci mostra come Tony sia cambiato nel corso degli anni e come il suo modo di vedere il mondo sia cambiato anche grazie a Peter che rappresenta qualcosa di più di una versione giovane di se stesso, ma un punto di vista spesso scanzonato, dotato della maturità di chi ha sofferto e perduto molte cose, ironico e in grado di comprendere. Forse la recensione è sconclusionata, ma le sensazioni anche angst che susciti mi fanno delirare così. Ma come, mi dirai, ma come angst? Sì, le ho lette le note ed è vero, loro sono insieme nel soggiorno più tipico di tutti, senza far niente, liberi, parte di un’unica anima, come raccontava Platone nel Simposio con le sue anime gemelle. Ma per essere sul divano nomeðvickkingoqualunque hanno sofferto, combattuto e lottato – e tutto questo si sente <3. Daje Co’, aspetto altre tue storie,
Shyrycosa Chamachodottir Elisonda

Recensore Master
19/05/20, ore 22:52

Beh, eccoci qui *si guarda intorno spaesata* alla fine di questa raccolta, di queste piccole perle che ho amato profondamente.
"L’anima è invisibile agli occhi, ma ruvida al tatto, se la si tocca con..."
Per me questa tua storia è racchiusa in questa frase, la cui conclusione è variabile ed intercambiabile e ognuno ci mette ciò che più reputa adatto.
Lo stile impeccabile che ha contraddistinto tutti i capitoli precedenti lo ritrovo - con estremo piacere - qui, dove delicatissima ma implacabile svisceri una cosa complessa come l'anima e la rendi non soltanto aperta sul tavolo operatorio dove l'hai posta, ma anche comprensibile ed estremamente romantica.
La cosa che mi sconvolge e coglie di sorpresa è che da quando leggo ciò che scrivi per me Peter e Tony sono "un'unica realtà" (scusa, ho scritto una storia sulle note di Can you feel the love tonight e adesso sono un po' in mood Re leone). E fino a poco tempo fa come coppia non li avrei mai presi in considerazione quindi Chapeau e applausi.
Che poi, sono così opposti da non poter essere concepiti se non insieme e ti giuro, guardo a questa cosa con gli occhi sgranati di una bambina.
Sono carini insieme, si supportano (o meglio, Peter supporta e sopporta Tony e le sue paranoie infinite e atony borbotta e brontola e fa i capricci, ma a noi va benissimo così).
E il battibecco sui millennials, sul loro essere così lontani e diversi e al tempo stesso così tanto bisognosi e perfetti l'uno per l'altra... Beh mia cara, degna conclusione di una bellissima storia per cui ti faccio i miei complimenti.
"Un’unica anima. La loro."
Qui il piantino c'è scappato, te lo dico.
Un bacio e a presto, con le prossime avventure di Peter e Tony ❤️
L.

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