Recensioni per
Strappiamo via la pagina e riscriviamo questa storia dal principio.
di tixit

Questa storia ha ottenuto 97 recensioni.
Positive : 97
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/08/20, ore 00:51

Deduco che il linguaggio crudo e i riferimenti geografici di questo tuo breve pov siano riferiti a un soldato di ritorno dalle Americhe... e chi se non lo Svedesone per eccellenza? Un ritratto diverso dal consueto, ma sicuramente ben più realistico, quello che ci offri. Il prologo è folgorante, volutamente troppo breve per instillate nel lettore la giusta curiosità... attendo fiduciosa, ma recito, come lo schiavetto del Memento Mori: "Ricordati che devi aggiornare" (e non solo questa!)
Scherzi a parte, un abbraccio
Silvia
(Recensione modificata il 26/08/2020 - 12:52 am)

Recensore Master
24/08/20, ore 06:40

Il personaggio che compare in questo capitolo deve essere Fersen che si accinge a imbarcarsi a Boston per fare ritorno in Europa. La collocazione temporale è quella della guerra d'indipendenza americana.
L'esperienza bellica ha lasciato in lui una visione antieroica e molto disincantata: non sogni di gloria, ma ricordi, odori, impressioni e sensazioni affastellati, disordinati, a volte sgradevoli.
Compare in questo pezzo la tematica del ritorno a casa, come nel primo capitolo della storia di Sigyn.

Recensore Junior
24/08/20, ore 00:29

Apro la pagina del fandom, scorro, leggo il titolo di questa storia, subito penso “Tixit”, un momento dopo controllo chi è l’autore ed eccoti lì. Sei tra i/le pochi/e di cui riconosco l’impronta già nel titolo. Il tuo stile è speciale.
Sono contenta di ritrovarti con un nuovo lavoro, anche se aspettavo da un po’ l’aggiornamento di “Cala novembre”. Mi dispiacerebbe sapere che hai abbandonato quella storia.
In questo primissimo capitolo, con questa scena di poche efficaci inquadrature, ci butti dentro ad un contesto insolito per il fandom e ci lasci con pochi indizi. “La caricatura di soldato” proveniente da Parigi mi sa di Girodelle, ma ho tirato ad indovinare. Sull’identità dello Svedese mi sento più sicura.
Mi chiedo quale sarà il ruolo di questo nuovo personaggio dalla saggezza di uomo vissuto, questo “qualcuno” che “torna a casa”, che in poche righe ha già saputo catturare la mia simpatia. Avrà un ruolo chiave nella storia o gli lascerai recitare solo la parte del prologo? Insomma mi incuriosisce tutto, titolo, premesse, personaggi e rating.

Recensore Master
21/08/20, ore 20:12

Non capisco chi sia il protagonista, forse Fersen? Comunque la storia è interessante ed intrigante, diversa dal solito.

Recensore Junior
21/08/20, ore 15:31

Ciao Tix! :)
Che bel ritorno! Mi sono tuffata nella lettura a notte fonda, ho apprezzato proprio tanto, ma non ero in condizione di mettere due parole in fila.
Ci ritorno adesso e scopro che hai sistemato delle cosette qui e là (o magari ricordo male, te l'ho detto che non ero molto lucida) e che questo inizio non è solo apprezzabile, ma proprio bello. Tanto tanto.
Nel fandom non mi pare di aver mai letto niente su Fersen durante i suoi anni americani, che hai reso benissimo col tuo solito stile, poche immagini tratteggiate appena eppure centrate alla perfezione. Mi è sembrato di esserci a Valley Forge, un vero inferno in terra per le truppe continentali, e quando è arrivato il contingente francese mi pare che il peggio fosse pure già passato - vado a memoria, sperando di non spararle proprio troppo grosse.
Mi è piaciuto davvero tanto, dalla prima all'ultima parola, ma siccome sono sentimentale ti dico subito che ho adorato due passaggi su tutti:

"con le ferite, pallottola, pugnale, cuore, se lasci scorrere i giorni, possono succedere solo due cose: la prima è che scompaiono. La seconda è che ti ci sei abituato.
All’atto pratico la stessa cosa."

e

"spes ultima dea, ma non era vero: l’ultima cosa che resta è lo spirito di sopravvivenza, aggrappato all’eterno presente, mentre guarda al futuro senza molta convinzione."

Che dire? Poesia!!
Non sai il piacere nel ritrovarti, davvero, spero che aggiornerai presto questa storia tutta nuova e che, magari a tempo perso quando hai due minuti proprio da buttare, regalerai un finale anche a quelle rimaste in sospeso :)

Alla prossima!

Elly
(Recensione modificata il 21/08/2020 - 03:32 pm)
(Recensione modificata il 21/08/2020 - 08:54 pm)

Recensore Master
21/08/20, ore 14:45

Che gradita sorpresa, e addirittura ti lanci con un bollino rosso, e sono sicura che non mi deluderai.
Allora qualcuno è stato ferito e deve ritornare a casa. Ha alte frequentazioni, ha studiato e nonostante tutto resta cortese. Credo che sia Girodelle e ovviamente aspetto con ansia il prossimo capitolo, un bacione.

Recensore Junior
21/08/20, ore 14:42

Gentilissima autrice dal nome palindromo,

io non so scrivere recensioni. Come non so scrivere i biglietti di auguri e la lista della spesa. Poi la mamma mi ha insegnato ad aprire bocca solo per dire cose buone, e cerco di rimanere fedele al comandamento.

Come vedi, l’ho già presa larga. Però nel tuo splendido “Io non scrivo poesie d’amore” accade che, per preterizione, si scrive proprio negando di farlo.

Quindi, io non so scrivere recensioni, lo ribadisco. Però trovo che il tuo “Ancora cinque minuti” sia una storia che va oltre il momento e addirittura oltre l’intenzione, e ha fatto tremare me che raramente tremo davanti alla scrittura.

Io che gioco a scacchi mi aspettavo un’altra cosa da “Scacco matto in quaranta mosse”, eppure ne sono uscito soddisfatto e indulgente.

Vorrei sottolineare che il tuo “Il generale parla” resta una pietra miliare nella mia personale classifica delle storie lette – avrei voluto scriverla io.

Ho avuto la fortuna di leggere “Hai valutato tutte le possibilità?” tutto intero, di notte, indeciso se accompagnarlo con del vino o del tè. Ho scelto il vino. Non ho rimpianto le ore spese, mi son messo ad analizzare il botta e risposta dei dialoghi, talvolta ho sorriso col mio sorriso storto.

Il tuo Heathcliff d’altronde mi ha riportato a Cime tempestose, ricordandomi che quel romanzo la prima volta lo lessi su imposizione e grazie al cielo, e superai la diffidenza verso la scrittura femminile.

Con “Indimenticabile” mi è sembrato di esser finito in “Memento” di Nolan, ci son volute tre visioni per capirlo in maniera approssimativa, ma il tuo racconto l’ho capito subito, son sveglio.

Non dico di aver letto tutto ciò che hai scritto, e poi di Loki conosco solo quel che dice Neil Gaiman e tre lire di mitologia scandinava, non mi ci sono avvicinato. E anche le varie “chiacchiere” prima di dormire o in altro momento, son lì a decantare. Però “Fughe, inizi, fini, saluti e rose” mi ha steso.

Ho letto abbastanza da potermi dichiarare, come son solito dire, tuo devoto e solido ammiratore.

Io le recensioni non le so scrivere, e infatti non ho parlato di questo inizio storia, o inizio di intreccio se vuoi intrecciare le storie, e in due parole io non so fare niente, quindi ti dico che ti sto leggendo.

Come si conclude una non recensione? Una citazione pop ci sta sempre bene, giusto? Allora, “e per un istante ritorna la voglia di vivere a un’altra velocità”. C’entra qualcosa?

E naturalmente sempre IPSE TIXIT.

Devoti omaggi,

Sacrogral, umile cavaliere, servo vostro

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