Recensioni per
New beginnings
di Moriko_
Siamo la somma delle esperienze che abbiamo avuto e Kojiro, che è persona intelligente, lo ha capito perfettamente. E perfettamente ha capito come fare i conti col proprio passato e trarne volta a volta gli insegnamenti che lo hanno portato dov’è ora, trasformandosi da ragazzino insolente e solitario ad adulto completo (anche se insolente un po’ è rimasto, ma in caso contrario che gusto ci sarebbe? 😄) |
Non ho molto da dire, poiché abbiamo già parlato in altre occasioni, proprio perché come dici tu il passato di Kojiro è uno dei fili conduttori della tua raccolta, del fatto che Hyuga sia quello che è anche il virtù di tutto ciò che gli è accaduto nella vita. Da cui, con fatica, ha saputo venire fuori alla grande. |
Ciao Moriko. Vedo che la tua raccolta procede capitolo dopo capitolo e deve essere una bella prova di scrittura. Qui viene trattato un tema delicato, l'essere genitore. Kojiro ha avuto una vita difficile nell'infanzia, é diventato genitore ancora prima di diventare adulto, per quanto accaduto nella sua famiglia. La tua scrittura è scorrevole e questi scorci si leggono con piacere. Dopo ogni scritto poi ci sono le tue considerazione, che leggo sempre con interesse. Posso percepire quanto desideri comunicare con i lettori e questa è una cosa molto bella. Commovente il finale di questo capitolo. Al prossimo. Un caro saluto. |
Sempre di cambiamento si tratta, se poi pensiamo che il club di calcio è intrinsecamente legato alla scuola... |
Se tiri fuori il padre di Kojiro e le vecchie foto di famiglia, vinci facile sulle lacrimucce. Sui cambiamenti di vitadi Kojiro si potrebbe scrivere un libro, proprio in virtù di quella morte precoce del genitore. Dopo quella sofferenza, conosciuta troppo presto, fa piacere vedere Hyuga aver trovato una nuoa serenità che gli permettedi riprendere in mano quella vecchia foto senza che la ferita interiore sanguini di nuovo. |
Vabbè dai, l’escamotage te lo offro io per tornare IT: il calcio come scuola di vita (il che è un po’ una frase fatta, ma per Kojiro è piuttosto vero). Quel cambiamento nel modo di concepire il calcio, germinato in parte guardando le altre squadre (il Furano di Hikaru e la Nankatsu di Tsubasa), ma soprattutto nel modo in cui i compagni di squadra, soprattutto della Toho si comportano anche dopo quella sorta di fuga per ritrovare sé stesso al campo di allenamento di Kira. La scelta divtutta la squadra di schierarsi a suo favore contro la volontà (peraltro un po’ ottusa, a mio modo di vedere) di Kitazune, dà una sorta di colpo di grazia all’idea individualistica di Kojiro, che ancora un po’ era presente. Anche il comportamento dei compagni di nazionale nel World Youth rafforza questa nuova idea di condivisione. Kojiro rimane un solista, ma non più un solitario. |
Ciao Moriko. Belli questi scorci introspettivi della vita di Kojiro, di quello che prova mediante ogni volta una parola diversa. Tutti questi concetti che tratti si intrecciano per dar vita ad un quadro completo, dove mostri questo ragazzo nelle sue diverse sfumature. Mi piace molto venga trattata la tematica del presente collegata al passato e al futuro. Suggestiva la frase finale "il suo nuovo presente era lì, accanto a lui", che racchiude il significato di questo scritto. Come al solito amo commentare ogni capitolo perché voglio soffermarmi sui differenti punti e perché so l'impegno che ci si mette nello scrivere e mi ci vorrà più tempo. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
La perdita del padre è un colpo terribile dal quale Kojiro non si è più ripreso del tutto. Lo testimonia la durezza quasi granitica che il suo carattere ha acquisito, anche in realtà è una corazza che si è cucito addosso, quindi in effetti quell’immagine ha perso i suoi connotati di momento felice. Questo fino a quel ritorno a casa - la nuova casa regalata alla madre - e al ritrovamento di quell’immagine del tutto fortuito. Ad essere cambiato è soprattutto lui perché grazie a Maki ha trovato una nuova serenità. Non ha perso quel grumo inamovibile di dolore ma è riuscito almeno in parte a venirci a patti, forse soprattutto vedendo sua madre finalmente tranquilla e i suoi fratelli cresciuti bene anche grazie a lui. |
E qui c'è tutta la testardaggine e cocciutaggine di Kojiro. Per carità, ne hanno tutti da vendere, ma Kojiro in modo particolare. |
Potrebbe essere il titolo e il tema di un best seller: LE MIRABOLANTI AVVENTURE DI KOJIRO VS LA CUCINA! 😂 |
E dopo il tuo commento finale, io mi sto immaginando la faccia gongolante della Matsumoto, sappilo. XD |
Solo la faccia? NAAAAA, ci ha sicuramente messo molto di più; e ti credo che le vendite sono aumentate, Hyuga che fa bella mostra di sé sulla confezione (non proprio abbigliato) è un richiamo che le sirene di Ulisse levati! 😂 |
Mi è piaciuta tanto questa storia legata a un fatto troppo spesso sottovalutato come quello della capacità delle persone che si trasferiscono in un altro stato di apprendere una nuova lingua e mi piace molto che ne hai parlato per Kojiro, anche se ammetto che anche la linguaccia di Maki era un'idea stupenda! 😉 |
Kojiro purtroppo ha sempre conosciuto il mondo del lavoro fin da piccolo. Dico purtroppo perché in un mondo ideale non sarebbe giusto che un ragazzino debba fare i mille lavoretti che ha fatto lui per aiutare la sua famiglia, ma non è un mondo ideale quello di CT (a parte per le acrobazie impossibili. XD). |
Trovarsi in un mondo che parla una lingua completamente diversa dalla tua è una bella gatta da pelare, se ci aggiungi che nella lingua franca dell'inglese non sei una cima, sei a posto. Purtroppo la lingua è una di quelle cose base che è serve per le attività indispensabili, come chiedere un'indicazione, arrivare in orario agli allenamenti ecc. |