Recensioni per
La danza degli spiriti
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/01/21, ore 22:59

Hoilà mia carissima Autrice! Iniziamo il 2021 col botto, nevvero? Bellissima questa shot che parrebbe essersi scritta a forza, sennò ti avrebbe tormentata come un fantasma inquieto?
Ci sono molte suggestioni di varie tue storie precedenti, ma si mescolano in modo perfetto le une alle altre, creando un atmosfera intrigante, suggestiva anche se permeata di un fondo di disperazione.
Mi è piaciuto molto l'immagine di sigyn, che esce dalla capanna, nella tempesta e urla contro il vento tutto il suo dolore e la sua rabbia. Mi ha riportato alla mente le brughiere sferzate dal vento ululante alla Jane eyre. (tra l'altro ho rivisto da poco il film con Fassbender, che pure lui è un gnoccone da paura come tommaso! Ma vabbè, non divaghiamo)
Geniale il colpo di scena: ho passato tutta la storia a chiedermi se loki fosse un fantasma o se fosse realmente lì, e invece tu subdola autrice avevi in serbo la stoccata finale! Sei stata davvero cattiva a ingannarci così! Quindi, per farti perdonare, mo ti tocca darci il seguito, perché vogliamo sapere come, dove, quando, perché... Insomma, con 15/16 capitoli dovresti cavartela!
Mi è piaciuta anche la tua Hela. Ho colto ammirazione nei confronti del coraggio (sfacciataggine? Follia?) di loki e infatti a lui a concesso un permesso esclusivo che a thor avrebbe negato. Credo comunque che il biondo dio del tuono non avrebbe nemmeno osato chiedere, di poter infrangere leggi che sono il fondamento stesso della universo. Loki, sì. E senza farsi troppi problemi. Mi immagino Hela che se ne va borbottando , prevedendo già le rogne che il cocciuto fratello sta per buttarle addosso. Perché una notte di incantesimo non potrà mai essere abbastanza, perché sigyn è imprigionata lì ad attenderlo e perché sicuramente esiste un modo. E lui lo troverà, costi quel che costi. Perché anche il dio degli inganni può essere fedele, alla dea della fedeltà che lo attende.
Avevo sicuramente altre mille cose da dirti, ma l'ora è tarda, fuori infuria la tempesta di neve e il calduccio della mia coperta mi sta facendo crollare tra le braccia di loki... Ehm, di morfeo!
Per cui ora ti saluto, cara Shilyss, con la prima recensione di questo nuovo anno, che speriamo ci porti tante belle cose, e pure loki-che-fa-cose, che non guasta mai! ❤️❤️❤️
A presto, tua Sil

Recensore Master
04/01/21, ore 11:01

Sono arrivata alla fine e ho letteralmente sentito il coltello affondarmi nello stomaco -Bellissima. Davvero, davvero bellissima.
Molto poetica e dal momento in cui Loki e Sigyn cominciano a ballare, ecco, è splendido come anche il ritmo della narrazione prenda una piega diversa: più ritmata a dettare la sfrontatezza di Sigyn nei confronti del Dio degli Inganni, più voluttuosa e languida in quel vedo-non-vedo dei loro incontri amorosi -Descritti anche loro, tra l'altro, con una sensualità dolce e mai volgare, cosa che apprezzo veramente tanto. Come il dettaglio della perla, incastrata tra le assi del pavimento così come Sigyn (ed anche Loki) rimangono "incastrati" lì, in uno spazio minuscolo tra due mondi, tra vivi e morti, tra /Qui/ e /Oltre/.
Il modo in cui, poi, hai scritto il personaggio di Loki è amore puro.

"lo detestava perché era caos, era fuoco che le infiammava i lombi, era infedele e bugiardo e sprecava la sua intelligenza appresso a trame meschine e piani ignobili."

Loki è Kaunaz, è Fuoco Selvaggio. Non è un cattivo, è un antagonista, è un Trickster, il caos dell'esistenza che esula dall'ordine del mondo, è il personaggio che mette i bastoni tra le ruote alla Perfezione e da quello sgambetto crea dieci, cento, mille cose.
Ed è irriverente, è affascinante, è orgoglioso, sa cosa vuole e sa come ottenerlo -Sa che la otterrà.
E' un personaggio tragico, come Sigyn, perché entrambi rimangono fedeli l'uno all'altra, oltre il sogno, oltre la morte.

Okay, ho sproloquiato talmente tanto che faccio quasi schifo da sola e mi vergogno un po'. Spero si sia capito che la storia, sia come trama, sia come narrazione, come personaggi e stile, mi è piaciuta davvero un casino.
Sono contentissima di aver potuto scoprire il tuo profilo!!
Ti auguro una splendida giornata <3

Recensore Master
04/01/21, ore 08:33

Mia Luce, buongiorno e buon lunedììì *^*

mi prendo una pausa dalle avventure nella cara vecchia europa, sebbene non veda l'ora di ritornarci, per passare dalla tua ultima pubblicazione: non vedevo l'ora e sono felicissima che tu sia riuscita a scriverla *___*
Aaaw, il solstizio! Per prima cosa, adoro che tu abbia lasciato da parte la festività natalizia "classica" per affrontare invece il lato più... come chiamarlo? Pagano? della vicenda. Si adatta perfettamente al fandom di Thor e porta un po' di originalità nell'iniziativa di C&C.
Devi sapere che io detesto l'inverno, non tanto per il freddo, quanto più per il buio: seguendo l'esempio di un collega di mia sorella, chiamo i mesi di novembre e dicembre "i mesi oscuri" xD. Pertanto il solstizio lo attendo sempre con trepidazione, quale messaggero della fine dell'oscurità e ambasciatore dell'allungarsi delle giornate **.
Perciò credo che anche io, come Sigyn, mi sarei divertita moltissimo durante questa festività, ridendo, mangiando, ballando, scacciando per un giorno solo le tenebre e il freddo che ci accompagneranno ancora per qualche mese.
Nella parte iniziale ho avuto i brividi sia per l'atmosfera davvero spettrale, gravida di attesa dell'ignoto e degli spettri, sia per il freddo che avvolge questa ragazza fin nelle ossa. E' struggente immaginare la sua attesa di qualcuno che non c'è più: Sigyn non si è mai arresa, nonostante in molti abbiano cercato di persuaderla ad abbandonare quella casa e a tornare a palazzo. Lei rimane la dea della fedeltà in tutto e per tutto, e questo viene premiato, grazie a quell'apparizione famelica e beffarda. Spesso gli spiriti sono associati ai brividi, di freddo e di paura: invece è bellissimo vedere qui un capovolgimento. L'arrivo di Loki, seppure tramite un'illusione, porta luce, calore e speranza.
Li vediamo amarsi, disperatamente, ancora una volta, mentre tramite i ricordi di lei, apprendiamo come abbia avuto inizio la loro storia: di come lei abbia cercato di resistere a lungo, salvo poi cedere quando era già promessa a un altro. Il punto di vista di lei è quello che prevale, pertanto non abbiamo alcuna remora nel credere che sia viva e vegeta, che sia Loki il fantasma. E invece tu sai creare come sempre degli splendidi colpi di scena e sul finale avviene il capovolgimento (mi ha fatta pensare tantissimo a The Others, film che adoro) e scopriamo che è lei il fantasma, intrappolato nelle illusioni e nei ricordi, dove Loki, quasi a costo della vita, può raggiungerla una notte soltanto. Mi si è stretto il cuore nel vederlo così disperato çç: la loro passione è veramente qualcosa che trascende lo spazio e il tempo, e mi fa innamorare sempre di più a ogni tua storia che leggo. Sono curiosissima di scoprire di più sul destino di lei, come sia morta e se Loki riuscirà a riportarla indietro, perciò se in futuro ne scriverai arriverò di certo *^*

Nel frattempo ti ringrazio di cuore per aver condiviso questa perla con noi, il lunedì è sempre un po' più luminoso grazie a te, tesoro <3
ti abbraccio forte forte!
a presto <3

Kinder Bennina 

Recensore Junior
03/01/21, ore 23:56

Intanto, buon anno! <3

Ogni volta che leggo qualcosa di tuo, mi sento un po' scema perché mi ritrovo ad essere trucemente ripetitiva.
E' scritta da Dio ed è... boh, no, non trovo parole davvero. Leggendo, è come se la scena la stessi vivendo per davvero, non come lettrice, ma come spettatrice. Tu dai forma alle parole.

Che Loki non fosse il fantasma, un po' l'avevo sospettato, come alla fine avevo pensato che, infame, era stato semplicemente un suo ritorno proprio in quel giorno importante e significativo per loro.
Poi però tra la malinconia di Sigyn, che per tutto il tempo rimane con la dolorosa consapevolezza che lui se ne andrà perché non fa parte dei vivi e l'irrequietezza di lui che man mano diventa sempre più tangibile quando dovrà richiudere gli occhi e l'incanto si spezzerà, il sospetto che qualche patto lui l'avesse fatto m'era venuto. Non avrei pensato subito fosse lei quella morta.

E nulla, davvero tanti complimenti, perché sei di una bravura che non si spiega. Tra la delicatezza che vedo sempre in quel che scrivi e la capacità che hai di far vivere chi legge nella scena, rendendolo più di un lettore, ogni parola sembra detta e ridetta.

E se stanotte allagherò casa, so chi incolpare <3

Amy

Recensore Master
03/01/21, ore 16:13

Ciao cara <3
Questa è la prima recensione dell’anno e non potevo lasciarla che a te e a questa storia meravigliosa, ricolma di malinconia e di struggente bellezza.
Come al solito, le suggestioni che sai evocare sono infinite, ma in questo caso quelle che più mi hanno impressionato sono direttamente ricollegabili a certe due sorelle che entrambe amiamo moltissimo. Come non pensare a Heatcliff che insegue il fantasma di Cathrine all’inizio di Cime Tempestose – allo stesso modo, per un istante Sigyn sfida le intemperie del Solstizio e quasi inveisce contro il gelo e la tempesta di neve. Inoltre, la stessa immagine iniziale, Sigyn accoccolata e infreddolita sopra una poltrona davanti al camino, mi ha ricordato tantissimo una scena di “Jane Eyre” (il film di Fukunaga del 2011): la piccola casetta immersa nella brughiera, una bufera invernale e all’improvviso qualcuno che bussa alla porta: in quel momento il desiderio di Rochester in Jane è tale da farlo comparire sulla porta (e Fassbender con tanto di cappotto con bavero alzato e i capelli spettinati e umidi di neve è una visione che obbiettivamente sarebbe in grado di fare secco chiunque), al posto di Rivers – sapevo che nel libro non c’era niente del genere, per cui subito ho immaginato che si trattasse di un’illusione, di un abbaglio di Jane, resta il fatto che quella è la scena più bella ed emozionante di tutto il film.
Comunque (conclusi i miei soliti preamboli, che potrebbero aver un senso come non averlo affatto), il Solstizio d’Inverno segna un passaggio – il passaggio da un ciclo vitale ad un altro – rappresenta un confine, un istante in cui le porte tra i mondi si fanno più labili e attraversarle non è impossibile – anche se richiede un prezzo da pagare, un sacrificio molto alto, ma tutto si può dire tranne che Loki sia soggetto da arrendersi, o da lasciare qualcosa di intentato nel perseguire i suoi scopi. E lei vale bene ogni rischio, anche chiedere aiuto a Hela, anche pronunciare incantesimi volti a ribaltare l’ordine naturale delle cose – perché Sigyn è morta, e i morti non dovrebbero essere disturbati. Eppure, le parole della dea della morte lasciano chiaramente intendere che è stata Sigyn stessa a scegliere di rimanere incatenata alla casa dove un tempo ha trascorso momenti felici e pieni di passione insieme a Loki. Forse, dopo la caduta di quest’ultimo dal Bifrost, la disperazione di Sigyn è stata tale da non poter sopportare l’idea di essere separata da lui per sempre. In fondo, i fantasmi cosa sono se non un desiderio, un nodo irrisolto, qualcosa di sospeso cui nemmeno la morte ha potuto porre rimedio? Non c’è pace per Sigyn, nemmeno da morta, e non c’è pace per Loki, che come sempre riesce a raggiungerla per pochi istanti destinati a svanire troppo in fretta, a scivolargli via dalle dita come sabbia – come una perla sfuggita a un’acconciatura scintillante e mai più ritrovata.
Hai ragione, certe notti, certe ricorrenze non fanno altro che acuire il senso di perdita, perché una volta lasciate alle spalle la spensieratezza e l’innocenza, si fa il bilancio di ciò che nel frattempo s’è perso, e il conto diventa anno dopo anno più salato.
Cos’altro posso aggiungere? Grazie, grazie per quest’ultimo anno passato insieme, grazie per la dedica che mi ha profondamente commossa e grazie per le tue meravigliose storie, diventate ormai una costante della mia vita cui non potrei più rinunciare. Speriamo che il prossimo anno porti un po’ di serenità, e dia modo di guarire un po’ di ulcere.
Un abbraccio cara, con tanta ammirazione e affetto :*
A presto!

padme

Recensore Master
02/01/21, ore 21:03

Tesoro ❤
Riesco finalmente a passare da te [pensavo di metterci molto di più, quindi sono tanto tanto felice]. Mi ritrovi qui in uno stato un po' pietoso, perché non sto al massimo delle mie potenzialità e sono un po' stanca, ma volevo passare, perché avevo notato la pubblicazione di questa storia e mi sono incuriosita. Ormai questa coppia è meraviglia per me, mi piace tornare a leggerla di tanto in tanto (solo sul tuo profilo, non vorrei altro): il modo in cui li dipingi è assoluta poesia, te l'ho detto tante tante volte. Eppure ogni volta che ti leggo mi sento come se fossi in un'altra dimensione e stessi così... Bene. Sto proprio bene, mentre ti leggo.

Amo particolarmente i mille modi con cui riesci a metterli insieme. Ingannano persino la morte qui, è un pensiero a dir poco dolce, ma allo stesso tempo è tremendo, perché Loki e Sigyn si aspettano, sempre in quella casa, sempre con il ricordo di un amore intenso, ma non possono aversi mai più. In due dimensioni diverse, l'idea di potersi sfiorare non è più possibile, perché Loki potrebbe morire (l'ha già ingannata una volta la morte, sarebbe una follia farlo due). E lui è folle? E cosa sarebbe la morte? Potrebbe stare con lei in fondo, rimanere per sempre prigioniero di quelle mura completamente, baciarla completamente, avere il suo sapore sulle sue labbra per il resto dell'eternità.
Lei che ha tanto odiato, ma che ha cercato ad un certo punto, portandola via da una festa e spogliandola piano piano, assaggiandola con ironia e inganno, amandola con una profondità che non può essere calcolata. Dio, come sei intensa anche in una storia che è così corta. Ho amato davvero ogni cosa, non sto scherzando. Il richiamo alla perla nel pavimento mi ha dilaniato il cuore, è stata l'ultima goccia che mi ha proprio fatto capire che questa storia è meravigliosa come tutte le altre tue storie.
Scusa ancora per le poche parole che ti lascio qui, ho paura di dire troppo davanti ad una notte dei fantasmi come questa. Grazie di averla scritta,
Sia ❤

Recensore Master
02/01/21, ore 15:51

Ciao cara shilyss **
Questa storia è davvero incantevole e io sono metaforicamente – ma nemmeno tanto - in un bagno di lacrime. E di stupore. Eh sì, perché io ero convinta che fosse Loki quello morto e tornato momentaneamente da Sigyn per quell’unica notte. Arrivata alla fine, ho scoperto che era tutto il contrario. Onestamente è un risvolto che ho apprezzato tantissimo, non me l’aspettavo proprio (e tra l’altro l’ho trovato ancora più angst e malinconico di come sarebbe stato in caso contrario). Tanto per cominciare mi è piaciuta l’atmosfera che sei riuscita a ricreare. Siamo in inverno pieno, e il solstizio d’inverno è una ricorrenza che viene festeggiata. Una festa che portava allegria a Sigyn e che amava troppo, fin quando Loki non è scomparso. Ovviamente all’inizio, non sapendo i risvolti della storia, pensavo che Loki fosse prima scappato da qualche parte e poi, solo dopo, ho pensato che magari fosse morto davvero e fosse lì sotto forma di spirito. E mi è piaciuto tantissimo il dettaglio di Thor che va a trovare Sigyn in quella casetta fredda e solitaria per raccontagli del fratello, di cui nessuno conosce le sorti. C’è magia in questa storia e c’è magia quando ci racconti di Sigyn e Loki, nella prima volta in cui si sono amati. È incredibile la differenza, perché mentre lì c’è un’aria più gioiosa, nella danza lenta tra loro c’è una malinconia che poi diventa vero e proprio dolore. Ecco perché Loki è vago quando Sigyn gli chiede cos’ha fatto, dov’è è stato e perché. Però ecco, sei stata incredibilmente brava a non far capire come stessero davvero le cose e a far credere che fosse Loki quello morto/scomparso… e poi è arrivata la batosta finale, che, guarda, ho trovato geniale quanto triste. A parte che Hela mi affascina tantissimo come personaggio, trovo davvero straordinaria l’idea che lei abbia concesso a Loki di andare a trovare Sigyn. E trovo terribilmente triste il fatto che Sigyn non sappia di essere morta. Per lei è quella la realtà, per lei è Loki quello ad essere andato chissà dove – forse morto – quando invece è completamente il contrario. Mi sono sentita un tantino male per Loki, perché questo è il suo tentativo disperato di trovarla, di averla con sé anche per un poco, ma come potrebbe essere abbastanza? Hela ha anzi forse fatto più di quanto le spettasse, visto che come ci ricorda, non lo avrebbe concesso a nessun altro. Ma lo sappiamo che Loki non si fermerà perché, giusto per citarti “la soddisfazione non è nella sua natura”. Hai detto che non è finita qui e io onestamente sono curiosa. Di capire com’è morta Sigyn e se davvero ci sia un modo per riportarla indietro o chissà che altro. Sigyn e Loki sono legate, anime gemelle, ma c’è un muro che sembra invalicabile a dividerli… oh, povera me T_T
È stata una lettura molto gratificante, grazie davvero per averla scritta.

Nao

Recensore Master
02/01/21, ore 15:38

Non ho potuto fare a meno di immergermi in questa storia di fantasmi e sentirmi trasportare nel mondo che adesso sto amando con tutta me stessa, il mondo della mitologia norrena, dei suoi dei e dei suoi riti e tradizioni, chi mi conosce sa perché non riesco a starne lontana.
Una storia triste, la storia di una giovane donna, Sigyn, prigioniera di una casa gelida e, come per tutte le storie di fantasmi che si rispettino, non sappiamo perché si trovi lì e quanto tempo sia trascorso, nemmeno lei ricorda più, rammenta solo come un tempo fosse ospite del palazzo di Odino, come abbia conosciuto Loki, come lo abbia perduto e abbia così rifiutato di uscire dalla sua casa per anni, aspettando il suo ritorno, magari nella notte in cui i fantasmi percorrono la Terra.
Ma nella notte del Solstizio d'Inverno, una festa così importante per i norreni, qualcuno bussa a quella porta, entra in quella vecchia casa gelida e dimenticata da tutti e Loki ritorna per una notte da Sigyn, vuole festeggiare con lei ancora una volta la notte che entrambi amavano tanto. Ricordano e rivivono i loro primi incontri, il loro amore, la desolazione della separazione, per tutta quella notte magica e irreale...
Poi, al mattino successivo, il colpo di scena. Non era Loki lo spirito che è ritornato nel Solstizio a far visita a Sigyn, ma è tutto il contrario: Loki è vivo e con un incantesimo, aiutato dalla sorella Hela, è riuscito a ritrovare almeno per una notte la sua Sigyn, morta da tempo, come e perché non sappiamo, nella casa ormai cadente e abbandonata in cui non vive più nessuno. Ancora una volta come nelle migliori storie di fantasmi (mi viene in mente The Others) alla fine scopriamo che è tutto rovesciato, che è la protagonista lo spirito, sebbene creda che sia Loki. Loki al contrario è vivo, vuole scoprire come sia morta Sigyn e come riportarla indietro e non si fermerà davanti a nulla.
Una storia veramente suggestiva, originale e appassionante che va a toccare molte delle corde del mio cuore, cominciando dalla mitologia norrena per arrivare alle storie di fantasmi tristi e malinconiche.
Bellissima, complimenti.
Abby

Recensore Master
02/01/21, ore 13:52

Come ho detto in un commento non c'è 9 senza 10. Quindi eccomi a inaugurare questo nuovo anno dal tuo ultimo lavoro. Posso dire che la lettura è stata proprio come una danza, la danza che lega Loki e Siygn; la passione che li infiamma nella gelida notte del solstizio d'inverno; adesso come nel dolce passato in cui si sono conosciuti. Un danza e un fuoco in grado di illuminare un mondo circondato dal freddo e dal buio. La prima parte è attraversano da questo passaggio quasi surreale, da questa scia di ricordi ed echi di sensazioni che attanagliano una Siygn... devo dire inedita, molto inedita rispetto al solito, paragonata a una la strega, relegata in una casa buia e di certo non adatta al suo rango, secondo la visione di molti. Un lato, questo, che ho trovato estremamente affascinante e forte, forse quello che mi è piaciuto di più devo dirlo. E poi l'arrivo di Loki, Loki che è reale? È un fantasma? Un fantasma in grado di far danzare l'amata; di farla perdere nella passione; mentre dubbi e risposte arrivano con la stessa dolcezza di quel ballo; Loki è lì, ambiguo e astuto come sempre eppure... con quel pizzico di malinconica che fa preludere un finale tragico. E qui la sorpresa; pensavo di vedere Sigyn risvegliarsi da sola e invece no... ecco Loki e la triste verità, la malinconia che lega lo spirito dell'amata a quel luogo. E un Loki caparbio, che non si arrende di fronte all'inevitabile e certa di ingannare la morte pur di riportarla indietro. Qui menzione d'onore a Hela; non l'avevo ancora vista nei tuoi scritti e devo dire che la tua figura mi ha conquistato nella sua particolarità; sia nell'aspetto sia nel modo di rivolgersi al fratello, così scietto e diretto. Che dire... hai iniziato davvero col botto quest'anno. Un abbraccio fortissimo cara e buon 2021 cara. <3 Tua Elgas

Recensore Master
02/01/21, ore 00:19

Ciao, carissima!

Eccomi finalmente qui, a leggere questa storia che mi chiamava sin da quando ho visto l'aesthetic a lei dedicato.

E, mannaggia a te, io davvero non lo so com'è che sia possibile che tu abbia scritto una storia natalizia che riesca a fare così tanto male. Non partendo da quel prompt, per lo meno, perché insomma, io il Grinch me lo immaginavo un pochino diverso da Sigyn (e ok, che Loki apprezzi il verde è comprensibile, ma il costume peloso credo sia troppo anche per lui).

Giuro che ora mi ricompongo e torno seria, perché al di là dei miei deliri sciocchi questa storia di sciocco e divertente non ha nulla, ma proprio nulla, e anzi è di una bellezza così struggente che mi lascia letteralmente senza fiato. È una storia delicata e malinconica, che sa giocare con sentimenti complessi e difficili, con lo struggimento dei ricordi passati e con il dolore dell'assenza in maniera profondissima e decisamente ammirevole. E che ha un impianto narrativo bellissimo, con un colpo di scena studiato alla perfezione e messo in atto in maniera perfetta, perché è sorprendente, è del tutto inaspettato e al tempo stesso funziona benissimo, lasciando il lettore stordito e ancor più addolorato. 

Sai già quanto, sempre, io ami e apprezzi il tuo stile delicatissimo, la vividezza dei tuoi dettagli e la tua capacità di costruire atmosfere tangibili, in grado di attirare il lettore all'interno delle tue storie e di costruire un mondo concreto. In questa storia più che altrove, poi, ho trovato questi dettagli fondamentali, perché in fondo si tratta di ciò che in un certo senso regge tutto: sono proprio le atmosfere, infatti, a rendere possibile al lettore perdersi completamente nell'artefatto narrativo, immergendosi nell'ambientazione descritta e accettando senza farsi troppe domande quanto presentato inizialmente come una situazione stabile e, tutto sommato, chiara. Ed è proprio il cambio radicale di atmosfera che permette di comprendere l'inganno, l'equivoco in cui siamo caduti – o siamo voluti cadere, ché in fondo accettare la morte di Loki, e il suo conseguente voler tornare almeno una volta all'anno sotto forma di spirito, lo è molto di più che accettare la scomparsa si Sigyn – prima ancora che le parole di Loki lo confermino in maniera esplicita. Ecco, ho amato davvero tantissimo tutto questo.

Soprattutto perché la parte iniziale della storia è davvero stupenda: la descrizione di queste lunghissime notti, che arriva anche attraverso il richiamo più o meno esplicito alle tue storie passate (alle fondamenta che reggono tutto il legame tra questi due personaggi, mi verrebbe da dire) è delicatissima, e così vivida che sembra davvero di sentirei profumi delle vivande succulente che riempiono le cucine, gli addobbi e le luci. Insomma, non è il Natale come lo intendiamo noi, ed è un insieme di tradizioni che comunque si sposa perfettamente con il canone si riferimento, ma il "sapore" di queste festività dove, nonostante il buio, ci si aggrappa con tutte le forze al calore e alla luce c'è, c'è tutto. Ed è bellissimo il gioco di rimandi e contrasti che costruisci mostrando il solstizio d'inverno "di prima", quello che vede Sygin giovane e spensierata, allegra, che rincorre balli e sorrisi e si ritrova attratta in una spirale sempre più stretta di desiderio per Loki, e la Sygin "di ora", quella che si ritrova mesta a combattere contro l'appellativo di pazza, rinchiudendosi in un luogo dove è stata felice e facendo di tutto perché il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti rimanga sottilissimo.

Inutile dire, davvero, che questo gioco di equivoci non lo avevo minimamente visto arrivare, e che mai mi sarei aspettata che non fosse Loki il morto che torna a camminare nel mondo dei vivi per una sola notte.

Insomma, è una cosa che mi ha lasciata del tutto senza parole, ma l'ho amata tantissimo. E ha fatto tanto, tanto male, ma questo penso che tu lo sappia.

Ti faccio davvero i miei complimenti: non credo avrei potuto cominciare l'anno con una lettura migliore! 

Complimenti davvero, e a presto! 

Recensore Master
02/01/21, ore 00:07

Buon anno! ❤
Mi sono segnata questa shot appena l'hai pubblicata, oggi mi ha fatto compagnia.

Mi è piaciuta molto, con la dolcezza malinconica di questo Loki che non si ferma nemmeno di fronte alla morte pur di cercare la sua signora – anche se il prezzo danneggia lui stesso. E ovviamente, bramoso come ce lo mostri sempre, rubare una notte alla morte non basta a soddisfarlo, neanche minimamente: vuole di più.
Mi è piaciuta Hela, mi è piaciuto come hai accennato il loro rapporto: è certo significativo che lei gli conceda di osare tanto, soprattutto rimarcando che a Thor non l'avrebbe mai concesso. È un'eccezione, una pericolosa eccezione che Loki cercherà ancora e ancora. Non hai garantito che finirà così, quindi sono decisamente curiosa di scoprire che si inventerà – se troverà un rimedio che gli conceda più di una notte. [Bello, comunque, il giocare con il Solstizio accostandolo alla notte di Samhain.]
Ho poi apprezzato, per motivi forse più personali, il ritrovare il dettaglio della cicatrice antica curata da Sigyn; la prima tua storia che ho letto, a meno di confondermi, vedeva lei proprio nelle vesti di guaritrice (bellissima ❤).
È stato bello vedere Loki a modo suo dolce, qui, se mi passi l'aggettivo; Loki che la insegue bramoso, certo, ma che comunque rischia tutto per ritrovarla anche da morta – Loki che arriva nella sua solitudine, chiede beffardo se non l'aspettava e rallegra l'ambiente.
E quanto è bello che la capisca al volo, senza chiedere, leggendo i suoi sorrisi e sguardi?

Ti segnalo al volo un paio di sviste (le uniche):
"Fuori, il vento che imperversava fin dal primo pomeriggio, aveva preso"
Messa così, la seconda virgola è tra soggetto e verbo
"giù da naso" dal

Complimenti per questa bella shot, e ancora buon anno ❤
Mari

Recensore Master
01/01/21, ore 23:52

ç__ç
Eh, sì. Io esordisco così, mia cara cosa, perché un conto è dire "è angst", un conto è dire "è angst, ma prendi appuntamento dallo PISSICOLOGO, perché co', questo è proprio giocare non solo con i sentimenti del lettore, ma anche con la sua mente. Un perfetto incastro di trama che vede la prospettiva di un fantasma che aspetta. Attende, fiduciosa, il ritorno dell'amato, quando in verità è tutto il contrario.
Ho visto una serie dove lo spirito di un personaggio viene intrappolato nel suo "luogo sicuro", ed è quello che ho pensato di Sigyn, quando ci hai rivelato la verità: si è rinchiusa in un luogo dove ha canalizzato l'esperienza felice con Loki, dove si è creata un'illusione, dove sa che può attenderlo perché uno dei luoghi prediletti di lui, e legato a lei. C'è un filo di sentimenti fortissimo in questa shot, che si intrecciano tra i ricordi e le bugie. Perché sebbene Loki sia lì per non perderla davvero e trovare un modo per riaverla indietro, è anche lì per confortarla, racchiuso nella menzogna della notte dei fantasmi, un palliativo per entrambi, dove però l'unica vittima inconsapevole è Sigyn.

Sigyn, che si rivolge a lui con accuse, che non può fare a meno di desiderare il suo tocco, che ricorda i battibecchi, l'ostinata arroganza che si rivolgevano, come a voler stuzzicarsi fino a vedere uno dei due cedere... e non è forse andata così, quella volta in cui lei ha perduto la perla? Dove lui le ha mostrato quel luogo che lei ha scelto, poi, come contenitore della propria anima?
È stato triste leggerli mentre tornavano a toccarsi, baciarsi, bramarsi, perché c'era sotto questa melodia malinconica che preannunciava la separazione; perché si pensa sempre a Loki che la abbandona, che muore e non la raggiunge più e dunque, sapere che era lei... è stato distruttivo, co', perché non me lo aspettavo e non me lo aspettavo, perché Sigyn ha la sicurezza che sia stata abbandonata, lo accusa di averla lasciata sola, è arrabbiata con lui... e trovo sensato che non ricordi nulla ed è ancora più malinconico pensare che, ora, l'anima d Sigyn resterà lì, in attesa del prossimo solstizio d'inverno, ad aspettare il ritorno dello "spirito" di Loki... sola con in mano solo la speranza di vederlo varcare di nuovo quella soglia, con le spalle coperte di neve.
Eppure io un po' di speranza nel dio degli inganni la voglio riporre. Ci ha provato, ci riproverà di nuovo e se c'è una cosa che ho imparato leggendoti è che Loki difficilmente si arrende, se si tratta di Sigyn, poi...
Dunque dentro di me so che ce la farà, che prima o poi si ricongiungeranno, perché sono ancora incatenati, dopotutto, e lo dice il sapore di lei sulle labbra. (Pensi che non mi sia accorta di tutti i riferimenti ai vari titoli o concetti di altre storie?? Ma per chi mi hai preso? u.u)

E niente co', col cuore pieno di speranza, sei la mia prima recensione dell'anno e devo dire che posso ritenermi soddisfatta: ho già il cuore infranto, la malinconia nelle mani – che guidano le dita in questa recensione che non riesco proprio a concludere ma che devo. È stata una lettura emozionante, forte, un colpo al cuore, un colpo di scena gestito perfettamente che mi ha lacerata. Ma è stata anche una storia ricca di così tante cose, che le sento spendere dentro.
Grazie per aver inaugurato la mia prima lettura dell'anno con un vero e proprio capolavoro ** E grazie della menzione a fine storia, te possino acciaccate ma che dici? E poi lo sai che è reciproco, no? ç_ç ♥
Un abbraccio fortissimo mia cara cosetta pandorosa pistacchiosa ** (er pandoro ar pistacchio dev'esse bono...)
Buon anno e che questi 365 giorni che ci separano alla fine ci guidino ancora con altri tuoi incantevoli racconti **
La tua Mirycosa che se magna er pandoro gf, che a sto punto è meglio il polistirolo ♥

Recensore Master
01/01/21, ore 20:47

( Qui per lo scambio)

Oggi, leggendo questa shot, mi sono reso conto di una cosa. Le tue storie in generale sono sostanzialmente ciò che i/le fan della Dramione pretendono di scrivere. Una ragazza dolce, forte e intelligente( a modo suo) che cerca e riesce a cambiare il gelido ragazzo con una grande sensibilità. La differenza qui?

Sygin non è un personaggio 'femminista' quanto lo è Hermione, non nel senso che di solito intende. Lei è la dea della fedeltà, concetto che incarna benissimo, insieme ai tratti che vengono in genere attribuiti alla fidanzata migliore possibile e non solo. E' dotata di un'intensa empatia qui ben resa accanto a un proprio acume più che adatto ad accompagnare Loki, che è dal canto suo il manipolatore elegante e astuto che ben conosciamo, ma anche capace di sberleffi che permettono di far procedere bene il ritmo della narrazione. Sberleffi che lasciano poi spazio a quel bellissimo twist, a mio avviso adatto sia alle storie nordiche che all'MCU.

Anche Hela, seppur nel suo ruolo secondario, ha funzionato bene donando al finale un'atmosfera quasi regale che non ho mancato di apprezzare. Così come i momenti fraterni con Thor, che fa il gentiluomo pur con le immancabili maniere da vichinghi.

Anche la componente erotica è ben costruita, decisamente raffinata e inserita con naturalezza nel contesto. Cercherò di prendere esempio nel narrare le situazioni più formali che devono comunque contenere un tono, per così dire, epico.

Buon lavoro e a presto, e ovviamente buon 2021.

Recensore Junior
31/12/20, ore 23:42

Ciao carissima Autrice! <3
 
È per me un immenso piacere riuscire a passare, ci tendevo davvero tanto tanto a farlo entro fine anno. Ho mollato tutto e tutti per leggere questo nuovo gioiellino, ho fatto una corsa tremenda che non hai idea. Avrei voluto recensire prima Accordo entro Natale ma a malincuore non ce l’ho prorio fatta, in più ci si era messo pure lo studio.
Recupererò questo e poco ma sicuro, intanto sono passata qui appena saputo della pubblicazione. Lo so di non avere alcuna fretta ma questi momenti sono per me preziosi e in un certo senso rilassanti e mi piace, mi piace lasciarmi trasportare tra le note delle tue parole come mi piaceva/ piace anche scrivere. Una volta lo facevo ma per varie ragioni ho accantonato, tra cui la mia portata all’estrema insicurezza che mi frena.
 
Ho così tante cose da dire ma ti giuro non saprei da dove cominciare. Già il titolo mi ha subito catturato, che, secondo mia interpretazione, richiama il ballo tra Loki e Sigyn, anche se Loki spettro non era.
Sono rimasta ammaliata dalle varie descrizioni così ricche di significato, dal magnifico sfondo innevato ricordando una vaga atmosfera natalizia, la casa polverosa e abbandonata di Sigyn, la famosa perla incastrata da chissà quanto tempo tra le assi del pavimento. Non sono solo parole, ma parole che senti.
I riferimenti e citazioni sono tanti, sia di altre tue storie e sia di opere e tradizioni antiche(italiane e non), ma apprezzatissimi che si incastrano perfettamente all’interno della storia. Infatti l’arrivo improvviso di Loki, il quale con un semplice incantesimo trasforma quel vecchio capanno da caccia in luogo magico, di luce, pieno di colori e di calore, ricorda tantissimo il secondo fantasma de passato del canto di Natale di Dickens che come lui fa rivivere a Sigyn i felici e spensierati solstizi passati. Loki ha compito un gesto così dolce e romantico nel concederle un ballo tra le melodie di una musica viva solo nella loro mente per farla sorride e renderla un minimo felice, o meglio rendere felici entrambi.
Sospettavo fin dall’inizio che c’era qualcosa che non tornava, immaginavo che Loki non fosse realmente morto e non fosse lui il fantasma. Sigyn è morta, ma non riposa in pace, è intrappolata in un incubo tremendo e non è sicuramente lasciato al caso l’insistenza del dio dell’inganno nel volerla tirare fuori da lì, perché come detto da Hela Sigyn ha fatto qualcosa. Io come lettrice sono curiosa di sapere cosa sia mai accaduto e scoprire tutte le vicende antecedenti, ma l’autrice sei tu e rispetto la scelta di non volerlo raccontare anche se il finale lascia uno spiraglio con quel “ghigno ostinato e breve”.
Apro una piccola parentesi su Hela, adoro Hela. È una dea potente, intelligente e forte. Il
Seiðr di Loki è forte ma senza il suo aiuto non avrebbe mai potuto compiere quel suo gesto puramente folle, come un eroe dei miti greci, pur di rivedere la sua amata nell’oltretomba. Se deciderai di renderla di nuovo partecipe e approfondire di più del suo rapporto spinoso con il suo fratello preferito, sappi che io approvo in partenza.
Con questo chiudo lasciandoti la mia ultima recensione del 2020!
Con tanto affetto di auguro per quanto più possibile un buon 2021!
Un forte abbraccio!

Recensore Master
31/12/20, ore 22:08

Che bella questa OS!
È perfetta, gioca con la prospettiva dei due protagonisti, una sorta di "Settimo senso", ma più equilibrata tra le parti.
All'inizio mi ha confusa la visita dei morti durante il solstizio. Ho pensato che fosse una storia più adatta a Halloween, ma il modo in cui hai mischiato le carte è così ben riuscito che non ha importanza, anzi, riesce a convincermi che potrebbe essere davvero così, che in quella lontana e sperduta landa del nord i fantasmi si potrebbero manifestare proprio in questa notte.
Qualcosa doveva preparare all'inversione della prospettiva: Sigyn è sola, Frigga e Thor hanno rinunciato a riportarla a palazzo, la gente la evita credendola pazza e strega... è sensato, verosimile, così ben costruito che solo "dopo" si capisce.
E poi "Gli spettri non bussano alle porte, pensò. Scivolano nel buio e prendono forma e consistenza, portando con loro ciò che rimane di ricordi, sogni, palpiti del cuore."... a parte essere una frase bellissima, era un altro indizio che però sfugge. Mi ha ricordato una scena di "Cime tempestose".
Di sicuro si tratta di un amore altrettanto irruente, travolgente.
Hela è una figura distante pur essenso essenziale, lei concede a Loki uno spiraglio, ma allo stesso tempo è lui che se lo prende. Lui che non accetta limiti e imposizioni, lui che ama una fanciulla morta come mai ci si aspetterebbe.
In un certo senso, la morte gli ha giocato un gran brutto scherzo e Loki si ritrova vittima di un destino che si beffa di lui come lui è solito fare con le sue vittime...
C'è davvero un'architettura pregevole dietro a questa storia. Le tue parole, con le atmosfere che sempre sai costruire, fanno poi il resto, rendendola una storia meravigliosa.
Non potevo chiedere di meglio per concludere l'anno.
Spero di cominciarlo altrettanto bene. ^^
Grazie, complimenti e... buon anno! ^^