Torno a recensire, dopo tanto di quel tempo che me ne vergogno nonostante io sia certa che tu mi perdonerai.
Torno a recensire con la consapevolezza che mi sono persa tante cose, e con la speranza di riuscire a recuperare in un modo o nell'altro.
Ma, prima di tornare veramente a recensire, permettimi un'altra volta, un'altra volta ancora e mille altre se lo vorrai, di tergiversare un po' e assillarti con le mie chiacchiere inutili. O "random", come le hai definite tu.
Come va il secondo capitolo della mia amata -e la definisco mia perché, lo sai, io rivendico sempre un ingiusto ed egoistico diritto sulle tue storie per l'altrettanto ingiusto ed egoistico motivo del "ma io sono la tua fan più sfegatata". Ora potrò essere anche il tuo affilacoltelli preferito-, dicevo, come va il secondo capitolo della mia amata Come in un Film?
E la Spaventapasseri/Dorothy?
Io mi sono ritrovata a ripensare a ciò che avevo lasciato indietro, di tutte le tue storie, più di quanto la mia povera nostalgia di EFP e di tutto ciò che questo sito comporta possa sopportare.
Credo di aver finito le mie solite idiozie, e torno a comportarmi come dovrei.
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Oggi mi comporto bene e ti lascio addirittura una linea d'intermezzo in modo che tu possa ignorare il mio precedente soliloquio, e passo a Come Naufraghi, la tua nuova stellina, seppur un po' vecchiotta.
Devo dire che, seppur in modo non troppo evidente, si nota un leggero cambio di scrittura rispetto a quelli che sono i tuoi testi di oggi rispetto a questi un po' "datati".
Non so ancora definire se preferisco questo stile di narrazione (o semplicemente di modo di scrivere), leggermente più lento e narrativo del tuo solito, che è più leggero e veloce.
La storia stessa è costruita in maniera diversa da come mi sento di poter presumere tu faresti ora, ma saranno certamente mie impressioni.
Nonostante tutte queste mie sottigliezze valutative, devo dire che mi sto interessando.
In genere sono piuttosto divisa con le storie già iniziate o già concluse.
Il modo in cui di "degusta la storia" cambia a seconda del ritmo con cui la si legge, ed il lento procedere della trama che segue i più o meno rapidi aggiornamenti non può competere con la infinitesimale attesa e riflessione fra il cambio di un capitolo e l'altro quando la storia non ha questi, seppur preferibilmente brevi, tempi di stacco in cui un lettore appassionato può riempire la propria testa di ipotesi e proprie continuazioni spesso drasticamente dissimili dall'originale.
La stessa lettura in "un sol sorso" con relativo stop alla fine dei capitoli già postati (come è accaduto oggi a me) lascia quel breve amaro donato dalla scomparsa della sensazione di continuità immediata della storia, che lascia il posto a quella che io definisco la "attesa inattesa".
Quindi devo dire che probabilmente non ho colto ogni particolare, e che forse non ricorderò tutti i dettagli, ma cercherò di mettere tutto ciò che questo mio pazzo cervello riesce a ricordare.
Roxas. Roxas che è disabile, ma che all'improvviso, in un momento di rabbia, compie il piccolo miracolo di levarsi in piedi. Mi ricorda un sacco una scena di un libro che lessi qualche anni fa. Forse si chiamava "Il giardino incantato", forse "Il giardino segreto", ma comunque il protagonista, che era in carrozzina per sua autoconvinzione di non poter camminare, si alza all'improvviso con il solo minuto sostegno delle sue braccia, proprio quando il povero e vecchio giardiniere lo spiava e gli chiedeva se veramente era mostruoso ed invalido.
Questa somiglianza mi ha veramente fatto sorridere fra me e me, come una stupida quale sono, e davvero mi ha reso molto più piacevole la lettura di quel capitolo, e solo ora me ne ricordo perché probabilmente i successivi avvenimenti avranno attutito sino a far scomparire la piacevole sensazione.
Axel. Axel è forse il personaggio più enigmatico dopo Roxas, anche se ora che si sa, almeno in parte, il motivo della reclusione volontaria di Roku, e quindi scala velocemente la classifica e probabilmente ora merita questo appellativo più di ogni altro.
Sora, Kairi, Hayner e tutti gli altri. Mentre i primi possono assistere e quindi abituarsi lentamente seppur difficoltosamente allo stile di vita di Roxas, il terzo, e così gli altri, non sono soggetti alla vista giornaliera della situazione, e quindi posso solo immaginare cosa abbiano potuto provare nel vedere scomparire il loro migliore amico. Patetico.
Demyx. Sinceramente, non ce lo vedo troppo. E' forse l'unica cosa che mi sembra stonare un po' nel contesto sia relativo alla caratterizzazione, sia riguardo al vero e proprio ruolo in cui è inserito.
Forse è perché lo figurano troppo ingenuo, docile e terribilmente buono, nonostante io stessa tenda a immaginarlo molto più serio e forse malizioso di quanto non sembri, ma qui mi sembra troppo, troppo duro, sfacciato e irritantemente sbruffone.
Non so, forse sono io.
Non citerò gli altri nella banda nello specifico, e dirò soltanto che mi attirano terribilmente così come tutti i cattivi, e non ho però ora nient'altro da dire se non questo.
Ma, ma...
Zexion. Mio dolce amore ormai noto all'universo, l'unico personaggio che mi faccia così tanto e quasi realmente tremare il cuore. Ed ora morto.
Ho reagito in modo strano alla sua morte.
Mi sembrava che non fosse successo, che in pochi capitoli sbucasse la sua figura minuta con un altro messaggio per
Axel, che fosse vivo, semplicemente.
Lo stesso pensiero che sia stato solo una comparsa è irrazionale ai miei occhi.
Come non dargli un ruolo protagonista? Come non farlo vivere a lungo?
Sono troppo buona, troppo buona. Un po' me ne vergogno.
E sì, lo ammetto. Ci ho pensato, io che sono la loro fan probabilmente più sfegatata, alla Zemyx.
Oh.
Fammi solamente piangere il mio lutto ancora non accettato, e lasciami per un momento in un angolo a piangere d'esser vedova di qualcuno che amo e non esiste.
Oppure aggiorna semplicemente come tuo solito, e dimmi finalmente se le mie numerose colpe saranno assolte.
Ti dico, come un tempo:
Alla prossima! |