Recensioni per
Moonlight
di Miss Demy

Questa storia ha ottenuto 389 recensioni.
Positive : 385
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Junior
16/03/12, ore 16:41
Cap. 1:

Dunque dunque dunque.
Come promesso, scrivo il mio umile parere su questa fanfiction. ;)
Premettendo che in fondo mi è piaciuta (e che ti starai chiedendo come mai allora la bandierina lassù è bianca), credo che mi sia piaciuta proprio perché era quello che volevo leggere. :D
Ma andiamo per gradi, perché altrimenti non riesco a spiegarti cosa intendo dire. Capirai dalle mie recensioni che sono prolissa non solo nei capitoli delle mie fanfic. XD
1 - Scelta narrativa.
Hai deciso di narrare tutto dal punto di vista di Mamoru (no, non voglio chiamarlo Marzio, mi faccio del male! ç_ç); questa è una cosa positiva, io stessa mi sto divertendo una cifra a far pensare (e penare) i miei personaggi maschili. Solo che... ecco, credo che il tuo Mamoru pensì un po' troppo al femminile. Cioè, parla e pensa come una donna vorrebbe che fosse un uomo, e non come lo è realmente. Oddio, sarò riuscita a spiegare bene cosa intendo? °_° Spero! XD
Perciò, penso che sia... ecco, un pelino idealizzato.
Credo che sia questo il fattore che più è piaciuto alle lettrici (me compresa, in fondo XD), cioè vedere un uomo che è proprio come vorremmo che fosse.
2 - Ambientazione
Vabbe', qui non faccio testo io. Detesto NYC! XD Ad ogni modo, bene o male, sei riuscita a calare tutti i personaggi della serie in un contesto abbastanza credibile. Peccato per quella cosa del locale/bordello che, boh, mi è sembrata un po'... paradossale? No, aspetta, il termine giusto è fuori dal nostro mondo. Non metto in dubbio che a NYC ci siano i bordelli (loro sì che sono un paese civile, mica come in Italia -.-) solo che... per contratto? Boh, sono rimasta davvero molto perplessa.
Ricordi quella storia che ti dicevo su Facebook? Ecco, in quell'occasione avevo creato un background che spiegasse come mai... beh, accadeva una cosa simile a quella successa nella tua fic (ma sono due cose completamente diverse! Rispetto al posto dove stava la lei della mia fic, il Moonlight è un asilo nido! XD). Ecco, sarebbe stato più credibile con qualche piccolo accorgimento. ^^
3 - Personaggi
Dunque, ti ho già detto che ho trovato Mamoru un po' femminizzato, mentre Usagi... sembra incarnare una specie di desiderio che hanno tutte le fanciulle (me compresa, me compresa! XD) cioè di essere protette e amate da un bel figo che fa il principe azzurro. Troppo spesso ripeti, per bocca di Mamoru: "angelo biondo", "bisognosa di protezione", "bambolina di porcellana" (e qui mi si rizzano i peli dietro la schiena!). Troppo, troppo, troppo smelenso! Chi non desidererebbe che un bel figo (e due) ci dicesse certe cose, tutto puccioso e teneroso? (Anche io, io, ioooo!)
In pratica, l'impressione che ho avuto è stata: lui, come vorremmo che fosse lui; lei come vorremmo essere noi appresso a lui. Ecco! (Shììììì! *_*)
Purtroppo questo rende i personaggi ben poco credibili: lei che non si capisce se sia lunatica a fasi alternate o perché coso (Marzio per gli amici) le si getta ai piedi ogni due per tre. XD
Non mi dilungo su Setsuna zoccola: 'sta poverina ormai nelle AU è diventata la bastarda di turno, un po' come Mamoru nelle Seiya/Usagi. XD
Mi sono piaciuti, invece, Motoki, Ami e Taiki. Li ho trovati calati bene nel contesto, perfettamente coerenti con se stessi.
Chibiusa invece... secondo me è un po' troppo adulta rispetto all'età che ha, però considerato quello che ha passato può essere credibile.
4 - La storia
Arriviamo al punto che più mi interessa. Come già ti dicevo, mi è piaciuto leggerla. Solo che in alcuni punti mi è sembrata... stucchevole. Troppo stucchevole. A parte alcune scene che non mi aspettavo proprio (come l'accordo tra Taiki e Ami), l'ho trovata anche un pochino prevedibile. Di tanto in tanto Mamoru e Usagi facevano tira e molla in un modo che mi ha fatta desiderare di strozzarli entrambi (eh, lato pucciosamente macabro che si risveglia!) anche se era più lei a tirare per dargliela. :D Vabbe', tipo... a metà fic avevo già capito chi sarebbe stato il donatore di midollo per Chibiusa. Ecco, sono aspetti, questi, che secondo me fanno perdere un po' di senso di anticipazione alla storia. Cioè, leggere una cosa di cui si sa già come andrà a finire è un must per le fanfictions, ma se nel percorso si cercano di ridurre i cliché la storia non può che guadagnarci.
5 - Stile e grammatica
Lo stile è buono, e anche grammaticalmente non ho (quasi) nulla da ridire. Qualche volta, però, tendi ad essere un po' ripetitiva e a mettere qualche virgola fuori posto. Niente comunque che non possa essere risolto con una limatura. ;)

Quindi, quello che cerco di dirti è che proprio la coppia cardine che dà senso a tutta la storia è troppo debole per essere credibile. Il mio punto di vista in questa recensione è puramente obbiettivo (te l'ho detto che la fic in fondo mi è piaciuta XD) e spero che i miei umili consigli possano esserti d'aiuto nelle tue prossime long fic. ;)
Un bacio,
Garth Herzog.

Recensore Junior
30/03/11, ore 18:33

Una cosa che non mi è piaciuta di questo capitolo è la forzatura durante la cena con Taiki. Hai fatto diventare Usagi una Mary Sue totale per creare il conflitto successivo, che comunque poteva essere creato tranquillamente dal momento che Mamoru non aveva detto ad Usagi della storia del libro.
Speriamo comunque che questa esperienza faccia crescere Mamoru, e stavolta sul serio.

Recensore Master
01/03/11, ore 00:12
Cap. 12:

Per correttezza, dopo il mio commento al capitolo 'Uncutted', ho letto anche questa tua storia. Da principio pensavo di commentare capitolo per capitolo, ma leggendo ho avuto diverse perplessità che si ripetevano sempre uguali e alla fine ho pensato che fosse meglio vedere se, andando avanti, i problemi che avevo notato si erano attenuati.
Ti ho già parlato del problema di stile narrativo (raccontare e non mostrare), perciò non mi ripeto nel dettaglio, anche se caratterizza quasi tutta la fanfic. I veri punti deboli sono altri.
E' come se i tuoi personaggi fossero inseriti in un ruolo che non appartiene loro. Marzio soprattutto: continua a ripetere di essere un playboy, di essere stato spietato con le donne, di non essersi mai interessato a nessuna, ma sembra la storia di un altro uomo, perché lui... non è così. Nella sua testa dichiara un amore incondizionato e infinito per Bunny praticamente dopo averla vista per pochi istanti, iniziando a riempirla di aggettivi poetici e di qualità che lui non ha mai avuto modo di conoscere. E' un sognatore, un romantico; più che un uomo di altri tempi, un ragazzo con un cervello femminile (lo si capisce non solo dal tipo di ragionamenti che fa, ma anche dal suo grande interesse per le 'emozioni e sensazioni', che menziona continuamente, e anche da come parla con persone che non sono Bunny).
Gli unici momenti, forse, in cui si dimostra una persona diversa, è quando minaccia Sidia e persiste nel definirla 'put***a'. Quando la tiene per i capelli, più che un ragazzo cresciuto nell'Upper East Side, mi è sembrato un maschio mediterraneo da fiction italiana. Mi è parso di notare un'ulteriore evoluzione in questo senso negli ultimi capitoli, quando riduce il problema femminile a 'non voler essere indipendenti, ma desiderare di essere pronte a fare compromessi per amore'; anche nel modo in cui tratta Bunny, con il suo chiamarla 'bambina', rilevo un atteggiamento maschilista-protettivo che si lega meglio al Marzio di cui ho parlato sopra.
Venendo a Bunny. E' una ragazza ingenua, bisogna di protezione, molto sensibile (facilissima alla lacrima). Non sembra una ragazza che possa aver vissuto le esperienze che le hai assegnato, come la morte improvvisa dei suoi genitori o la grave malattia della sua sorellina. Mi ha stupito ad esempio che non sapesse come trattare con la richiesta di un frappé da parte di Usa, come se fosse capitata, al pari di Marzio, in una situazione che non poteva non conoscere o saper trattare, visto che aveva fatto da madre ad Usa già da diverso tempo. Anche nel modo in cui si rapporta al Moonlight noto delle incongruenze. Possono esserci spiegazioni (ne dai, sempre e soprattutto a parole invece che coi fatti), però se una ragazza è pronta a prostituirsi come lei, per non crollare si deve rendere un poco più 'dura', altrimenti è la fine.
La storia d'amore.
Bunny e Marzio più che innamorarsi, sono innamorati. Subito. Soprattutto lei (che gli fa giustamente un mucchio di domande sui suoi improvvisi sentimenti, anche se in fondo è già capitolata), mentre Marzio... Sono le sue azioni a parlare: all'inizio ama Bunny per accontentare se stesso e questa scintilla improvvisa che ha sentito e che lo ha 'cambiato'. Lo dimostra quando, respinto, decide prima di andarsene perché 'ferito' (dal fatto che lei non lo abbia accettato dopo pochissimo tempo) e poi di crearle ulteriori problemi rendendola gelosa. Più che innamorato di Bunny sembra innamorato del proprio amore e di come questo sentimento lo fa sentire. Poi le cose cambiano un poco perché lui la conosce di più, ma questo sarebbe dovuto succedere prima.
Le circostanze.
Il fatto che alcune di esse siano inverosimili non aiuta. L'obbligo di prostituirsi per contratto mi suona strano e illegale, così come la situazione senza uscita di Bunny, che è certo difficile, ma con più possibilità di come la si dipinge.
Pure un editore che pretende da uno scrittore un libro pronto a breve su un argomento di cui lo scrittore non sa niente è un po' strano: un libro del genere non sarà un successo o è un progetto per cui è suicida prevedere una scadenza.
Cercando di riassumere il mio pensiero generale sulla storia... mi sembra che la trama e i personaggi viaggino su binari separati. Bunny e Marzio sono capitati nelle loro vite e anche nella loro storia d'amore, ma invece di adattarsi persistono ad avere gli atteggiamenti scelti per loro più spesso che non.
In tutto questo riconosco una maniera forse naturale o comunque comune di rapportarsi con la scrittura, agli inizi.
La mia recensione è sicuramente stata dura perché piena di critiche, però volevo anche farti capire - magari per i capitoli che ancora mancano - quanto è importante che i personaggi crescano con la trama e vivano in essa. L'autore non deve decidere per loro, deve solo dare l'impressione di raccontare quello che sta succedendo proprio a quelle persone che hanno avuto quelle vite e quella storia lì. Se è necessario diventare una persona diversa (ad esempio un ragazzo cresciuto a New York City, sbruffone e abituato a non considerare le donne) ha molto più senso immedesimarsi piuttosto che assegnargli un carattere gradito. Penso infatti che la storia sarebbe venuta fuori meglio se l'avessi raccontata dal punto di vista di Bunny. Perché lei è una ragazza e perché l'amore di Marzio, visto dall'esterno, per essere romantico avrebbe dovuto essere meno egoistico e maggiormente basato sui fatti.

Recensore Junior
23/02/11, ore 17:36
Cap. 12:

Cap - precedente che ho dimenticato di recensire
Mamoru sta maturando, ma si nota ancora che è all'inizio del percorso. Una parte di lui vuole Usagi tutta per se e pensa ancora solo a se stesso.
Beh, ma ormai Usagi è cotta di lui.
Sullo spirito di osservazione dei bambini: E' vero. I bambini non afferrano tutto come invece suggeriscono gli psicologi, ma possono essere attenti osservatori e di quello che imparano poi fanno tesoro.

Questo capitolo
Mamoru che trascura il lavoro per stare sotto le lenzuola con l'amata mi lascia un pò perplessa. Non mi convince molto. Piuttosto l'avrei visto meglio che dopo il rimprovero di Usagi, sarebbe andato a prendere il PC e si sarebbe messo a scrivere accanto a lei. Non era mica preoccupato per il ritardo col lavoro? Alla fine comunque scrive, perciò diciamo che in parte hai salvato il capitolo

Mentre Usagi che resta troppo indifferente al fatto che Mamoru in passato ha avuto delle 'avventure' con altre solo per vizio, questo non mi convince.
Credo che in questo capitolo sia lasciata prendere un pò troppo la mano.

Questa riflessione mi piace molto:
Era semplice: le donne non erano indipendenti, non pensavano soltanto a tentare gli uomini facendoli cedere alle loro provocazioni, non erano dedite alla carriera senza voler lasciare posto a quel sentimento, tanto noto quanto leggendario, chiamato amore. No. Le donne avrebbero fatto volentieri spazio ad un uomo nel proprio cuore, nella propria vita, avrebbero persino accettato dei compromessi per amore; il problema era che per loro erano gli uomini a non volere l’amore ma soltanto il sesso.
E dunque? Era un circolo vizioso, in cui ognuno credeva fosse l’altra categoria ad essere nel torto, a non volersi abbandonare a quel sentimento che, una volta provato, riempiva il cuore di un calore così forte e avvolgente che la domanda sorgeva spontanea:
“Perché non l’ho provato prima?”

Per quanto riguarda la storia in se, beh, quella mi piace. Se sono arrivata a leggerla fino a qui vuol dire che la seguirò fino alla fine (considerando anche che ho iniziato a leggerla con già 5 capitoli postati)

Comunque ora cercherò di recensire più spesso. Recensire una volta ogni 5 capitoli non è poi così comodo.