Recensioni per
Festa di laurea
di kiku77
Ciao! Bellissimo, questo diventa il mio capitolo preferito! Finalmente tra Genzo e Kumiko succede qualcosa, c'è una nuova comprensione di sè che porta un nuovo livello di comprensione tra loro. Mi è piaciuto il dialogo che hanno avuto, è diverso....che dici, ce l'hanno fatta? Io spero di sì: sono così belli adesso! :) |
E' un pò strana quest' atmosfera di calma apparente che c'è, nonostante la rivelazione di Khalid. |
Khalid è diventatao il mio nuovo pg preferito, insomma tanto piccolo e tanto saggio, anche se delle volte è infantile riesce comunque a trovare la prospettiva giusta e a indicare la via giusta a tuti, come fosse una sorta di faro. |
wow che capitolo questo... hai descritto i 4 personaggi e la loro cena in maniera talmente coinvolgente da sembrare quasi reale (sembrava anche a me di andare in estasi per l'insalata di cetrioli) Sanae forse si risentita nuovamente parte integrante della vita di Kumiko e lei a sua volta forse sta ricominciando a provare un nuovo amore per la vita Manel e Michiko in questo capitolo osservano le proprie madri ma sembrano comunque avvolte da una aurea... |
L'avevo intuito che Yuko era la madre di Kumiko, credo che sarà lei ad aiutare la figlia. Qui mi sembra che Kumiko sia tornata in sè, come se il tormento per quella sera fosse svanito per dar spazio alla felicità. Sanae come al solito si rivela un'amica eccezionale, non giudica Kumiko, ma cerca di comprenderla. Ora spero che Kumiko si accorga che quella signora è sua madre |
Maledetta, bastarda! Sto piangendo come una bambina... |
che bel capitolo,finalmente un po'di serenità.Le quattro donne hanno passato una bella e piacevole serata,che ha unito ancor di più manel e kumiko e,riavvicinato quest'ultima a sanae.Mica male l'idea di kumiko,per capire se in un ristorante si mangia bene,bisogna cominciare con l'ordinare una pietanza semplice e complimenti per la scelta,io adoro i cetrioli e per questa frase:dalla semplicità e dalla miseria,si comprende la grandezza dell'animo.Ha ragione sanae,tanti anni fà,quel lontano giorno alla pasticceria,kumiko era felice.Mi dispiace dirlo ma,da quando ha conosciuto e si è innamorata di genzo,sono stati più i momenti tristi,che quelli belli.Ma,ho letto bene?La signora yuko è davvero la madre di kumiko?Caspita,che colpo di scena! |
Ciao1 Che bello questo capitolo, sempre malinconico, ma questa volta è diverso...Sembra che si prepari qualcosa. E' tutto semplice e naturale, un po' come il cibo, Kumiko pare nel suo elemento e con lei anche le altre sembrano ritrovare l'armonia...Ho sentito veramente una bella sensazione. I tuoi capitoli sul cibo li adoro, anche perchè, a me piace cucinare e sperimento anche cucine un po'...strambe! |
Un capitolo molto bello ed intenso, vissuto attraverso i sapori ed i colori del cibo. |
Ho avuto difficoltà a recensire questo capitolo, ma non perché non mi sia piaciuto (in realtà è bellissimo); solo è un capitolo molto difficile. Anche la scrittura segue questo sforzo della trama e si attorciglia un po'attorno al suo centro: la conversazione tra Kumiko e Manel. Mi sembra che alla fine entrambe si capiscano e si perdonino: è un contrasto bellissimo, se si pensa al fatto che la storia iniziava con le loro urla. L'altra coppia di madre e figlia, Michiko e Sanae, sono figure lontane, quasi irreali. Dice bene Sanae quando dice - non questa volta.- Non ha fatto domande, non ha capito, non vuole rovinarsi l'estate e, in parte, forse ha perfino ragione. Sono tutti più stanchi, addolorati, tristi, soli... Mi pare che tu, nel corso di tutte le storie che hai pubblicato fin'ora, abbia tracciato il percorso di una vita, la storia che non è più storia, ma si è fatta vicenda quotidiana. E proprio come in quei romanzi o racconti in cui si racconta una vita intera (penso a Un cuore semplice di Flaubert o a Una vita di Maupassant), la storia sfuma lentamente e il vissuto sostituisce il dramma. In genere, tutti i racconti così, finiscono sempre con la morte del protagonista, non per amore di tragedia, ma perché così termina ogni esitenza, dacché la vita è sulla terra e in quel caso è una morte né tragica, né triste, ma semplicemente inevitabile e reale. Vedremo... |
mi spiace per sanae,è davvero brutto sentirsi esclusi da un'amica.Il paragone che ha fatto col malato grave che,non sà niente sulla sua malattia,mentre tutta la sua famiglia si,è pefetto.Anche il breve dialogo che ha avuto con kumiko,è stato triste:resta qui,mi manchi molto.Anche tu,questa distanza,ha segnato un solco tra noi.Niente male,invece,il dialogo con manel.Parlando con lei,s'è resa conto di aver sbagliato,a nascondere quello che le è successo a genzo,manel mi ha sorpresa.Ha capito il desiderio di sua madre di avere altri figli e di voler raggiungere quelli persi |
E' un capitolo dolcissimo ed ho apprezzato entrambe le conversazioni madre e figlia. |
Manel a volte è inquietante quasi quanto Kumiko... anche nel loro caso il detto tale madre, tale figlia calza a pennello... |
Kumiko e Manel non hanno proprio bisogno di parole, sono unite da un legame tutto loro, si capiscono solo sfiorandosi, anche se delle volte discutono. Forse sto iniziando a capire ed ad apprezzare Manel, il punto è che il suo amore per Ryo è davvero troppo grande e questo a volte può far soffrire. |
Ciao! E così tutti i nodi stanno per venire al pettine...Sanae è la sola che può capire dice Kumiko...chissà...In fondo però lei e Sanae si vogliono ancora bene, speriamo! Bello e intenso il discorso tra Manel e la madre: si vede che si amano e si capiscono. Pare che Kumiko abbia compreso di aver allontanato Genzo, o meglio, forse doveva chiederrgli di starle vicino...Chissà come andrà adesso...Ma sempre, domina la malinconia, però è una malinconia, come dire...giusta! |