Recensioni per
Il Diluvio
di Nijinsky

Questa storia ha ottenuto 76 recensioni.
Positive : 75
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
15/06/11, ore 18:50
Cap. 1:

Ciao! Sono rimasta piacevolmente colpita dalla tua storia. Anche se per ora si tratta solo di un breve prologo, tanto mi è bastato per capire che c'è dell'immenso potenziale. Mi piace tantissimo il tuo modo di scrivere, le emozioni dei personaggi (Mello, in questo caso) sono vive e palpabili. Inoltre ho molto apprezzato la caratterizzazione di Mello. Sì certo, ho letto poco, ma ciò non toglie che da queste poche parole emerga già il suo essere così contraddittorio e indecifrabile, ossessionato dal rivale e dall'essere il numero uno. Mi piace il modo in cui Mello ripensa al suo passato, "ricordi che si accavallavano vorticosamente in nevrotiche spirali" è proprio una definizione eloquentissima e molto evocativa dello stato d'animo di Mello. La cosa che più mi ha colpito e mi ha spinto a continuare a leggere, proprio nelle prime righe (a parte la citazione dei Subsonica, che conosco poco ma mi piacciono) è quella considerazione sull'essere convinto che, a soli quindici anni, una persona sia abbastanza matura per affrontare il mondo a modo proprio. È proprio questo che intendevo dire: Mello è contraddittorio, e questa è una cosa che amo pazzamente di lui. I "colpi di suola" sono risuonati nella mia mente, perentori e minacciosi, e ho adorato il passo in cui Mello ripensa alla voce di Near, a quel suono "un po' nasale" - sì, mi è sembrato di sentire anche la sua voce! *_* E in generale mi è piaciuta tantissimo la descrizione di Near, il suo essere freddo ma non scortese, e l'interrogativo di Mello che è un po' anche il mio: malcelato senso di superiorità o un genuino atteggiamento naturale?
Per concludere, una menzione speciale all'ultima frase che mi ha dato il colpo di grazia XD
"Scacciò i ricordi,  scrollandosi di dosso con un silente e violento urlo tutto quel candore, tutta quell’aura di falsa benevolenza che si respirava nell’istituto, tutta quella parte di sé che per un secondo aveva osato denominare infanzia."
Non ho parole *____*
Non vedo l'ora di leggere il continuo di questa storia che si preannuncia molto interessante.
A presto! Sadie

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