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Autore: I believe    27/10/2012    1 recensioni
Insomma, non fanno altro che prendermi in giro, darmi della sfigata, asociale, secchiona.. e fa male.
Ci si sente male a sentirsi sempre fuori posto. Sai quella sensazione, quella spiacevolissima sensazione, di essere un errore? Di sentirsi sbagliata? In più? Inutile? Di peso? Bhè, io ormai la conosco fin troppo bene.
Non sono la classica ragazza di cui i ragazzi si innamorano (infatti penso di morire sola con 72 gatti), anzi, non sono particolare. Media altezza, troppo magra, troppo bionda, troppo pallida. Capelli con troppi boccoli, troppo lunghi. Occhi troppo marroni, troppo poco trucco, troppo poco troia. Non vado bene per la società. Sono la classica ragazza chiusa, ma educata, che non attira i ragazzi. Non sono la stronza che piace, quella bella da morire, quella anche un po' sexy, con le labbra gonfie, una terza ben piazzata, e lo sguardo penetrante. No.
Sono Diana, l'insignificante ragazza bionda che non parla con nessuno.
Tranne che con il suo diario.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro diario
oggi 27/10/2012, ti ho avuto in regalo, e ti prometto che da oggi in poi mi confiderò con te ogni volta che ce ne sarà bisogno. Anche se sei un insieme di pagine con una copertina, so che ciò che scriverò qua sopra sarà strettamente confidenziale, e sarai il mio sfogo personale.
Ho una vita complicata, mi chiamo Diana e sono la classica quattordicenne appena diventata liceale, appena entrata in un mondo nuovo.
Come molte 'matricole' sono spaventata dalla mia scuola. Frequento da ormai quasi un mese e mezzo il liceo linguistico in centro. E' una scuola un po' particolare, di nuova costruzione, che prende spunto da quelle fighissime scuole americane di cui ogni italiana vorrebbe far parte. Sai, quelle grandi? Con i cambi d'aula ad ogni ora? Con la mensa? I balli di fine anno? Gli armadietti? E tutte quelle figate là che noi italiani non abbiamo? Bhè, è strano ma è così. Mi piace la mia scuola, molto anche, se non fosse per il contatto con tutti quei ragazzi dell'ultimo anno. Non è che stare con loro mi dispiaccia eh, chiariamo, però sai, mette un po' in soggezione vedere tutti questi grandi, anche ventenni.. ti senti una bambina attorno a loro. E poi ci sono le ragazze più grandi. Quelle che si credono le regine del mondo, quelle belle da far invidia alle fotomodelle, ma tanto belle quanto stronze e altezzose. E poi i classici problemi della scuola; tante materie, moltissimo studio, ore seduti in un banco stretto.. anche se per me non è un problema. Non sono una che non studia, infatti sono definita 'secchiona' dalle persone. 
Ahh..le persone. Quanto le odio, o almeno ne odio gran parte. Sempre pronte a giudicare, sempre con una parola cattiva sulla punta della lingua, sempre con un pensiero offensivo in testa. 
Mi chiamano 'secchiona' perchè ho buoni voti, ma non sanno che devo andare bene per guadagnare una borsa di studio in futuro, siccome non siamo la classica famiglia sfondata di soldi.
Mi definiscono 'troppo magra' ma non sanno che il cibo è il mio complesso, non sanno che ho sofferto di anoressia per molti anni, e sono gravemente sottopeso.
Mi danno dell' 'asociale' ma non mi conoscono. Non sanno che sono timidissima, e tendo a tenere tutto per me, passando gran parte del mio tempo con delle cuffie nelle orecchie, e (da oggi) a sfogare i miei pensieri qui sopra.
Insomma, non fanno altro che prendermi in giro, darmi della sfigata, asociale, secchiona.. e fa male.
Ci si sente male a sentirsi sempre fuori posto. Sai quella sensazione, quella spiacevolissima sensazione, di essere un errore? Di sentirsi sbagliata? In più? Inutile? Di peso? Bhè, io ormai la conosco fin troppo bene.
Non sono la classica ragazza di cui i ragazzi si innamorano (infatti penso di morire sola con 72 gatti), anzi, non sono particolare. Media altezza, troppo magra, troppo bionda, troppo pallida. Capelli con troppi boccoli, troppo lunghi. Occhi troppo marroni, troppo poco trucco, troppo poco troia. Non vado bene per la società. Sono la classica ragazza chiusa, ma educata, che non attira i ragazzi. Non sono la stronza che piace, quella bella da morire, quella anche un po' sexy, con le labbra gonfie, una terza ben piazzata, e lo sguardo penetrante. No.
Sono Diana, l'insignificante ragazza bionda che non parla con nessuno.
Tranne che con il suo diario.
 
-Diana.


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note dell'autore:

salvee, avevo già scritto una ff in passato sui one direction, e non ho intenzione di cancellarla perchè..bho, mi va :O
comunque, ho deciso di cambiare genere completamente, e presto sarà diverso anche il mio nome (dovrebbe diventare "I believe" al posto di "Live for One Direction") non appena questo bel sitino mi dirà che sarà fatto il cambiamento...
anywaay, questa è la prima storia di questo tipo che provo a scrivere, quindi per favore leggete, commentate, se vi va dite ad altri di leggere, e sopratutto datemi consigli e ditemi che ne pensate, grazie, un bacionee xx. <3
  
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