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Autore: funkia    02/12/2012    7 recensioni
Non mi sentivo più una bambina. Mi sentivo una donna in tutto e per tutto, con i problemi che hanno gli adulti, con l’esperienza necessaria per poter dire di aver lasciato l’adolescenza a tutti gli effetti. Avevo studiato e adesso avevo un lavoro da adulta, con tutte le responsabilità che l’essere adulto comporta. Ero più posata, più ragionevole. Avevo imparato a plasmarmi a seconda delle situazioni. Non era rimasto niente della vecchia Rose. Pensavo di averla lasciata per sempre, pensavo di essere cambiata. Ma soprattutto, pensavo di non amarlo più.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Take me or leave me - rent

DON’T TELL DAD II

 

 

20. Take Me Or Leave me

 

take me for what i am
who i was ment to be
and if you give a damn
take me baby
or leave me

 

                                                   (Rent)

 

 

 

“Come diavolo ho fatto a farmi convincere?”

 

“Perché sei disperata.” Fece Zabini lanciandomi un’occhiata da capo a piedi. “Non essere nervosa, stai abbastanza bene.”

 

“Abbastanza?” Feci io con un tic nervoso all’occhio.

 

Ok, ero disperata ed era vero che avevo giurato di essere pronta a tutto. Ma questo era prima di sapere l’idea diabolica di Dylan. Non avrei mai minimamente pensato che il suo piano consistesse nell’indossare un lungo ed elegante vestito da sera e fargli da accompagnatrice per il gran ballo che i Malfoy avevano organizzato nel loro maniero.

 

Sospirai cercando di sistemare il vestito. “Questa idea è veramente stupida.”

 

“Beh, se ne hai una migliore.” Fece Zabini divertito. Mi porse il braccio ed io lo afferrai con forza, un po’ arrabbiata. Camminammo insieme lungo il vialetto che dal cancello portava all’ingresso principale. Attorno a noi, coppie di maghi vestiti di tutto punto si materializzavano dal nulla e proseguivano verso la villa. Sperai con tutta me stessa di non incontrare nessuno di mia conoscenza.

 

Davanti all’ingresso un signore con un lungo mantello nero apriva la porta per gli ospiti. Doveva essere una specie di maggiordomo. Non c’era da stupirsi che Malfoy fosse così viziato.

 

“I signori?” Chiese.

 

“Zabini.” Rispose Dylan. Poi fece un cenno con la testa verso di me. “Più uno.”

 

Ero il ‘più uno’ di Zabini. Dovevo essermi bevuta il cervello. Già era difficile pensare di essere stata il ‘più uno’ di Malfoy. Il mago ci fece cenno di entrare e ci ritrovammo dentro ad un salone pieno di gente vestita da gran galà. Mi avvicinai all’orecchio di Zabini, curiosa.

 

“Lily come l’ha presa che porti me ad un Gran Ballo e non lei?”

 

Zabini ridacchiò e si grattò la nuca nervosamente. “Beh… prometti di non dirglielo e andrà tutto bene.”

 

Io alzai gli occhi al cielo, disperata. “Oddio, mi ammazzerà!”

 

“Andrà tutto benissimo.” Disse ancora Zabini con un sorriso mentre mi stringeva la mano che tenevo attorno al suo braccio. Era rassicurante. Presi un bel respiro ed entrammo nel vivo della festa.

 

C’erano diverse persone importanti, riconobbi da lontano il Ministro della Magia, qualche Auror che lavorava con papà, Dustin Haine che mi sorrise da lontano e qualche altro volto che avevo visto nei giornali di gossip. Ero nervosa e mi aggrappai saldamente al braccio di Zabini, guardandomi intorno in ansia. Doveva essere lì da qualche parte.

 

Allungai il collo per guardare meglio attraverso la sala, ma la vista mi fu oscurata da un’avvenente signora che si piazzò proprio nella mia visuale.

 

“Dylan!” Disse la signora con un bel sorriso, spostando su una spalla i lunghi capelli neri. “Sono felice che tu sia venuto.”

 

Zabini sorrise di rimando. “Signora Malfoy.” Il sangue mi si gelò nelle vene e le prestai tutta la mia attenzione. “Posso presentarle Rose? Una mia cara amica.”

 

La guardai per bene, era davvero una bella donna distinta e ricordavo di averla vista su qualche rivista. La signora sembrò stupita ma allungò la mano e io la strinsi con una specie di smorfia che doveva essere un sorriso. “Rose? Rose Weasley? Ho sentito molto parlare di te.”

 

Io arrossii cercando di sorridere. “Beh, si possono leggere tante cose dai giornali…”

 

“Oh, non saprei, non leggo il gossip.” Fece la signora. “Ma Scorpius parla spesso di te.”

 

Questa era una piacevole sorpresa. “Oh.” Feci un po’ sbigottita. “Sono… lusingata.”

 

“Pensavo foste amici.” Disse la signora Malfoy con fare quasi indagatorio.

 

“Suppongo che si possa dire di sì.”

 

La signora Malfoy si concesse in un piccolo e contenuto sorriso prima di tornare a parlare con Zabini. Io la fissai un po’ rapita. Scorpius assomigliava senza dubbio molto a suo padre, ma c’era qualcosa della signora Malfoy, l’atteggiamento, l’espressione fiera e un po’ severa, che me lo ricordava tanto.

 

Zabini e la madre di Scorpius parlarono ancora per qualche minuto prima che cortesemente si congedasse augurandoci una buona serata. Io sorrisi debolmente ma ero sempre più agitata. Zabini se ne accorse e prese al volo un bicchiere di champagne dal primo cameriere che ci passò a fianco.

 

“Tieni.” Disse porgendomelo. “Sembri averne bisogno.”

 

Gli mandai un’occhiata di sbieco, fissando il bicchiere. “Sembro così disperata?”

 

“Perché, non lo sei?”

 

Non ebbi altro da replicare e afferrai il bicchiere continuando a seguirlo mentre si aggirava per la sala. Io mi guardavo intorno come una pazza, non riuscivo a rilassarmi. Avrei combinato un casino. Mi fermai un attimo e presi un respiro profondo, cercando di calmarmi e comportarmi come una persona in possesso delle sue facoltà mentali.

 

Zabini era già impegnato in un’altra conversazione con un signore che non avevo mai visto. Si voltò verso di me e mi fece cenno di venire avanti.

 

“… Lily sfortunatamente ha avuto un contrattempo. Posso presentarle sua cugina Rose? Rose, questo è il signor Behr, un amico di famiglia.”

 

L’uomo distinto posò lo sguardo su di me, mi prese la mano e la baciò senza posare le labbra. Un vero gentiluomo che sapeva il fatto suo, senza dubbio. Fece un sorriso gentile tornando a guardarmi. “Vedo che la bellezza scorre tra i geni della sua famiglia, Miss Weasley.”

 

Sorrisi un po’ imbarazzata e mi guardai attorno cercando di interrompere il contatto visivo. Odiavo quando qualcuno mi fissava negli occhi, non volevo che mi si leggesse dentro. Ma proprio cercando di interrompere quel contatto con il facoltoso signore che mi stava davanti, incrociai un paio di occhi color ghiaccio che mi fissavano stupiti.

 

Scorpius se ne stava a pochi passi da me, circondato da tre uomini in smoking che ridacchiavano tra loro. Mi fissò a bocca aperta ancora qualche secondo, poi lo vidi fare un sorriso di circostanza agli uomini che ridevano con lui e scusarsi prima di dirigersi verso di me.

 

Pensai bene di buttare giù tutto il contenuto del mio bicchiere prima che mi raggiungesse.

 

“Che cosa…” Si guardò intorno imbarazzato e abbassò la voce. “Che cosa ci fai qui?”

 

Io indicai subito Zabini, alle mie spalle, che continuava a chiacchierare. “Dylan mi ha invitata.”

 

Scorpius alzò un sopracciglio. “Dylan ti ha invitata? Ma davvero?”

 

Scrollai le spalle cercando di risultare naturale. “Lily ha l’influenza e non voleva venirci da solo.” Dissi. “Vedo che finalmente mi dai ascolto.” Feci alludendo alla sua giacca grigia.

 

Scorpius si guardò un attimo e fece per dire qualcosa poi scosse la testa. “Sì, non è questo il punto.”

 

“E qual è il punto?”

 

“Il punto è che non puoi stare qui.” Fece frustrato. “Dopo tutto quello che è successo ti presenti così in casa mia e ti aspetti…”

 

“E’ solo una serata di gala.” Interruppi io prima che cominciasse a fare una scenata.

 

Scorpius mi fissò ancora più scettico. “E vuoi farmi credere che tu sia qui solo per la serata di gala?” Io non risposi. “Ammettiamo che sia vero che Dylan ti abbia invitata… tu gli avresti fatto questo grande favore, venendo ad una serata di gala, che per altro odi, in casa mia dopo tutto quello che è successo? Per favore, Weasley, a chi vuoi darla a bere?”

 

“Weasley?” Feci io irritata alzando la voce di un’ottava. “Siamo tornati ai convenevoli?”

 

“Allora gente!” Fece allegro Zabini interrompendo il nostro scontro. “Una bella serata, vero?”

 

Io scossi la testa. “E’ stata una pessima idea venire fin qui.”

 

Girai i tacchi e feci per andarmene ma una mano si avvolse attorno al mio polso. E non era quella di Malfoy, la sua avrei potuto riconoscerla tra mille. Mi voltai sorpresa, Zabini mi teneva stretta e mi fissava serio. Così serio come non l’avevo mai visto in vita mia. Anche Scorpius sembrava abbastanza sorpreso dal comportamento del suo amico.

 

Mi voltai del tutto, tornando faccia a faccia con loro, confusa, e Zabini finalmente mi lasciò andare.

 

“Non scappare, Rose.” Disse calmo. “Non scappare più.”

 

Io sentii un groppo alla gola e abbassai la testa dalla vergogna, fissandomi i piedi come se fossi tornata a quando avevo quindici anni. Vidi i piedi di Zabini scomparire dal mio orizzonte visivo, ma quelli di Scorpius rimasero fermi davanti a me.

 

“Rose…”

 

Lo sentii sussurrare. Rialzai piano la testa, avevo gli occhi quasi sull’orlo delle lacrime. Mi morsi un labbro e respirai profondamente.

 

“Dylan mi ha invitata ma… ma sono qui per te.” Dissi a fatica. Scorpius mi ascoltò in silenzio. “Sono andata a chiedere il suo aiuto. Non sapevo cos’altro fare. Ho sprecato così tante occasioni. Pensavo di non averne più.”

 

“Non smetterai mai di averne.”

 

Io lo fissai un po’ sorpresa. “Io… credevo…”

 

Scorpius sospirò profondamente e mi posò una mano sulla schiena, guidandomi fino alla fine della Sala, lontano dalla folla. Mi guardò negli occhi per qualche lungo attimo ed io ricambiai lo sguardo senza pronunciare parola. Per la prima volta da anni, forse, ce ne stemmo in silenzio a guardarci senza rovinare niente.

 

“E’ difficile tra noi. Lo è sempre stato.” Disse infine lui.

 

Io annuì tristemente. “Lo so.”

 

“Ma non mi rimangio niente di quello che ho detto prima che tu sbattessi la porta in faccia a Dylan.” Disse serio. “Weasley… Rose, forse avere a che fare con te è la cosa più difficile che mi sia mai capitata nella vita e diventerò matto a lungo andare, mi fai perdere le staffe come nessuno, non siamo d’accordo praticamente su niente e non riusciremo a stare senza litigare per più di due ore. Ma a questo punto la mia vita non avrebbe senso senza di te.”

 

Io continuai a stare in silenzio.

 

“A questo punto dovresti dire qualcosa.”

 

Io sorrisi. “Ti amo anch’io. Malfoy.”

 

Scorpius mi guardò ancora per qualche minuto, rigido e emozionato. Poi fece qualche passo avanti e mi abbracciò. Mi abbracciò stretto a sé ed io, compiaciuta, mi lasciai cullare appoggiata al suo petto e ritrovando tutto quello che c’era di familiare.

 

**

 

 

 

Ammesso che ancora ci sia qualcuno dei miei vecchi lettori, credo che mi odieranno tutti per avervi lasciato così tanto tempo senza aggiornare ed essermi fatta viva in nessun modo. Sono ancora molto scettica sul mio ritorno, mi sento come se ormai non avessi più un briciolo di ispirazione per scrivere. Ma mi ero ripromessa di finire tutte le mie fanfiction ed ho intenzione di mantenere la mia parola. Perciò anche se non è un granché questo è il nuovo capitolo e il penultimo di questa storia che finalmente giungerà al termine J

 

Saluti a tutti, Zia Funkia

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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