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Autore: ViolaNera    13/12/2012    1 recensioni
30 brevi storie ispirate dai prompt della "30 days OTP challenge" di EriCandy.
La coppia da me scelta è la DenFin e i personaggi saranno gli stessi per tutte le storie, spaziando nel tempo, nel rating e nei generi (per cui ci saranno fluff, sentimentale, erotico, angst, comico e malinconico).
[Alcune -e lo preciserò ad inizio capitolo- vanno lette prendendo in considerazione "Svorsk" di AmyLerajie, la quale è incentrata sulla SuNor.]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Danimarca, Finlandia/ Tino Väinämöinen
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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20. DANCING






Apre le persiane e sorride alla domenica mattina, scuotendo leggermente la testa e ridacchiando quando, tornato dentro casa, sente la musica provenire dal piano inferiore. Quella musica. La musica di Tino.

Ogni domenica è la stessa storia. Si alza prestissimo e comincia freneticamente a correre qua e là per sbrigare le faccende di casa, neanche fosse una domestica pagata a ore. Matt ci ha fatto l'abitudine e ama quella sua parte ordinata e precisa, senza contare che ad avere un uomo così non può lamentarsi...

Quando glielo permette si mette ad aiutarlo, ma ci sono cose che Tino vuole proprio fare da solo, dal momento che -dice- si diverte un mondo.

A capire come e perché, poi, non ci prova.

Scende i gradini saltellando, emerge dall'angolo del soggiorno e spia il fidanzato che balla frenetico in un passo a due con l'aspirapolvere. Ama quell'oggetto, aveva le stelle negli occhi quando gliel'ha comprato qualche mese prima. Silenzioso come uno degli ultimi modelli di lavatrice, gli permette di godere della sparizione di ogni minimo ricciolo di polvere o briciola fuggiasca ed allo stesso tempo ascoltare i suoi pezzi metal senza indossare cuffie.

Matt intreccia le dita delle mani dietro la nuca ed entra in soggiorno, andandogli alle spalle e accarezzandogli le natiche in movimento con il ginocchio sollevato. Tino non si spaventa e gli va incontro, sculettando un po' e facendolo ridere, poi spegne l'elettrodomestico e si volta, il viso arrossato per il moto e gli occhi brillanti.

«Non ti ho svegliato io, vero? Credo sia una rarità vederti girare per casa a quest'ora! Normalmente te ne resti sotto le coperte aspettando che torni a coccolarti.»

Il danese annuisce e si abbassa a baciarlo sul collo, facendogli lasciare la presa sull'aspirapolvere. Allunga il braccio verso il divano e sposta la rotellina della stazione radio, intento nella ricerca di qualcosa di adatto. Immediatamente spariscono chitarre elettriche e batterie e la stanza viene riempita da un vivace e romantico pezzo inglese.

«Non riuscivo ad aspettarti, così mi sono detto che per stavolta sarei sceso a prendermele, le coccole, anziché restare lì come un bambino viziato e... questa canzone è davvero carina.»

Va a prendergli una mano, la porta in alto e gli avvolge la vita con l'altro braccio. Tino ride e cerca di divincolarsi. «Cosa pensi di fare?»

«Tantissime cose, ma per ora solo questo!» Lo fa piroettare e lo riavvicina, le labbra di nuovo posate sul suo collo a dispensare piccoli baci che lo fanno sempre rabbrividire, non importa quanto ci sia abituato o quanti gliene dia di seguito.

Matt socchiude gli occhi, sentendosi bene, e Tino fa lo stesso lasciandosi trasportare. Volteggiano per il soggiorno, staccandosi di tanto in tanto e improvvisando passi che nessuno dei due è veramente bravo a fare, ma che, insieme, funzionano.

Lo stacca da sé e lo fa roteare, rischiando di inciampare per le gambe non proprio coordinate, ma non succede niente di grave e lo riabbraccia, dondolandolo e stringendolo forte come se l'avesse appena rivisto dopo un lungo viaggio.

Il finlandese respira un po' affannato sfregando la fronte contro la sua spalla, la risata imbarazzata che a lui piace da morire ad accompagnare la voce di Bublé.

«Lo sai che ho due piedi sinistri, un'attività del genere è pericolosa!», lo rimprovera, una mano dietro le sue spalle per continuare comunque a ballare con lui, libero e tenero.


Baby don't you know I love you so?

Can't you feel it when we touch?

I will never never let you go. I love you, oh, so much.


Matt si sposta e cerca immediatamente le sue labbra.

Lo bacia senza fretta, staccandosi di tanto in tanto per sfiorargliele con le dita, perso nel suo profumo delicato. Gli tiene il viso tra le mani e si allontana di poco per perdersi nel viola.

Tino ricambia i suoi sguardi e si rilassa, gli accarezza le guance e dimentica cosa li circondi, quello che stava facendo, il fatto che a lui quella musica non piaccia; non si accorge nemmeno che ad un certo punto hanno smesso di ondeggiare.

Gli sorride a labbra chiuse e non dice niente, restando a contemplarlo e a farsi contemplare allo stesso modo, ignorando la fine del brano e l'inizio del successivo.






[La bellissima canzone che i due cipollini ballano si può ascoltare QUI ]

   
 
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