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Autore: Julia of Elaja    13/01/2013    6 recensioni
IN REVISIONE (Aggiunta di alcune parti e modifica capitoli preesistenti)
Un finale alternativo alla saga di Harry Potter; Harry torna ad Hogwarts per il suo ultimo anno, ed è proprio lì che incontrerà una ragazza che, assieme a lui, Ron ed Hermione, lo aiuterà nella ricerca e nella distruzione degli Horcrux.
Ma questa ragazza non è come le altre e Harry, Ron ed Hermione dopo mille supposizioni scopriranno chi realmente è, grazie ad una profezia che era stata nascosta da Silente in persona, perché troppo pericolosa.
PS: E chi l'ha detto che R.A.B. non sia una donna in realtà? ...
Due parole: Leggete, Recensite!
“Allora, finora sono stati distrutti l’anello di Orvoloson Gaunt, la bacchetta di Serpeverde, l’amuleto magico di Merlino e il cuore di Tom Riddle Senior".
“Ci mancano ancora il medaglione di Serpeverde, un oggetto di Corvonero o di Grifondoro, e la coppa di Tassorosso!”.
“Harry, non dimenticarti che abbiamo distrutto anche il diario di Tom Riddle al secondo anno!”.
“Giusto! Quindi finora abbiamo distrutto… cinque Horcrux!".
“E ce ne mancano altri… tre??”.
I tre amici si guardarono, stupefatti.
“Ma allora gli Horcrux non sono solo sette… ma otto!” realizzò Harry, scandendo parola per parola la frase.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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EPILOGO

 
Harry aprì gli occhi, e si ritrovò a fissare il buio.
Si mise lentamente a sedere sul suo letto, puntellandosi sui cuscini con i gomiti.
Allungò una mano verso il comodino e cercò, a tentoni, la sua bacchetta.
“Lumos” sussurrò, e quella si accese.
Al suo fianco, nel letto, c’era un posto vuoto. C’era da aspettarselo..
“Chissà a che ora è andata via…” si chiese.
Il ricordo della piacevole notte trascorsa con la sua fidanzata, era ancora ben impresso nella sua mente; gli sembrava che fosse ancora lì, nelle lenzuola, mentre lo baciava e lo accarezzava…
“Harry! Miseriaccia amico! E’ tardissimo! Hai solo un’ora!”
La voce di Ron, che proveniva dall’esterno della camera, gli bombardò le orecchie.
Harry si precipitò fuori dalla camera come una furia, e ritrovò l’amico che indossava già l’abito per la cerimonia.
“Ron, ma perché diamine non mi hai svegliato?”
“Lo avevo fatto, ma ti sei riaddormentato a quanto pare! Sbrigati, Harry, abbiamo pochissimo tempo e gli invitati stanno già arrivando!”.
Il grande giorno era arrivato; dopo sette lunghi anni di fidanzamento, Harry stava per coronare il suo sogno.
La cerimonia sarebbe stata celebrata ad Hogwarts; un evento più unico che raro, perché fino ad allora l’unico rito celebrato in quella scuola era stato il funerale di uno dei più grandi presidi che essa avesse mai visto.
Harry si precipitò in bagno, mentre rifletteva su queste cose, e intanto Ron gli gridò che aveva poco più di mezz’ora di tempo per prepararsi.
Era stato ospite dei Weasley per quei giorni antecedenti al grande evento; e con lui, la sua fidanzata, ospite ben gradita della famiglia.
Una volta finitosi di lavare, Harry si precipitò nella vecchia camera dei due gemelli Weasley, dove aveva dormito, e si rese conto del fatto che su un tavolino erano stati stesi i suoi vestiti, perfetti e profumati; pronti per la cerimonia.
Un groppo in gola lo fece deglutire sonoramente: possibile che quella fatidica data fosse già arrivata? Il tempo era davvero volato…
“Harry! E’ arrivata Atena Hunkwirck… sai che a lei non piace aspettare, quindi datti una mossa!”
“Atena? E’ già qui?”
“Harry, ti rendi conto del fatto che manca appena mezz’ora all’inizio della cerimonia? Oh, e vorrei ricordarti che è la sposa che deve arrivare in ritardo, non tu! Miseriaccia, sbrigati!”
“Ron, così non mi aiuti! Piuttosto, fa’ qualcosa per questi capelli! Prova con una fattura o qualcosa del genere…”
“Hem Hem”.
Harry e Ron si girarono di scatto; quella tossetta era sempre male accolta dalle loro orecchie, perché ricordava loro una certa presenza sgradita…
Ma era Hermione, con sua figlia in braccio e la bacchetta in mano, i capelli raccolti in un’alta acconciatura e un lungo abito rosa antico che la cingeva morbidamente.
“Ronald, tesoro, lascia che pensi io ai capelli di Harry.” fece, posando la bimba di pochi mesi in braccio a Ron che la prese con delicatezza, come se fosse di porcellana.
Hermione, con un colpo di bacchetta, sistemò i capelli ribelli di Harry; il ragazzo la ringraziò, poi infilò la giacca e Hermione gli sistemò un fiore all’occhiello.
“Perfetto. Andiamo, Harry. Sono quasi tutti giù.”
“Che intendi con quasi tutti?”
“Che mancano solo altre due o tre persone all’appello... ma parliamo di Neville, Luna e il loro piccolo Trevor, quindi è tutto normale…”
“Gli altri colleghi dell’Ufficio Auror sono arrivati?”
“Si. Atena è stata l’ultima ad arrivare, pochi minuti fa’.”
“Grandioso. Allora direi di andare.”
Uscirono dalla stanza, e Harry sentiva le sue gambe farsi pesanti, come se non volessero più sorreggere il suo peso.
“Andrà tutto bene, Harry. Abbiamo affrontato cose peggiori.” fece Ron, cullando sua figlia mentre Hermione apriva loro la strada.
Una volta arrivati in cucina, incontrarono George e Fred che stavano conversando amabilmente con le loro mogli e i signori Weasley, mentre i loro figli giocavano a rincorrersi nel giardino appena fuori.
“Oh, Harry!Alla buon’ora!” fece Fred “Sono arrivati anche Neville e Luna, mi ha appena avvisato Percy con un Patronus. Direi che è arrivata l’ora di…”
“Andare. Lo so. Io sono pronto.”
“Io raggiungo la sposa. Ci si vede tra poco!” fece Hermione, prendendo nuovamente in braccio sua figlia e allontanandosi come una furia verso il corridoio.
“Allora, ci si smaterializza adesso?” fece George, mentre Angelina riportava dentro il loro figlioletto, Nick.
“Si, adesso. Forza Alicia, prendi Will e smaterializziamoci!” disse Fred alla moglie, intenta a recuperare il loro bambino dal giardino.
“Vuole giocare con gli gnomi! Vieni a prenderlo tu!” sbottò la donna.
“Con permesso…”. Fred si allontanò, diretto in giardino.
“Andiamo!” Ron uscì a grandi passi nel giardino, e una volta fuori si smaterializzò all’istante.
Seguirono il suo esempio anche Fred e George con relativi figli e coniugi.
“Harry caro…”
Si girò; la signora Weasley gli stava venendo incontro, gli occhi lucidi per la commozione.
“Signora Weasley, grazie per tutto…”
“Oh figurati, caro, è stato un piacere aiutarvi ad organizzare la cerimonia! Voglio farti i miei migliori auguri… spero che la vostra vita assieme sia splendida!”. La donna tirò su con il naso, sembrava quasi sul punto di scoppiare a piangere.
“In bocca al lupo per tutto, Harry!” intervenne il Signor Weasley, stringendo vigorosamente la mano ad Harry, che ricambiò la stretta.
“Grazie, signor Weasley. Siete stati davvero dei genitori per me, non potrò mai scordare tutto ciò che avete fatto!”
“Era il minimo, Harry caro. Lily e James sarebbero così orgogliosi di te, in questo momento…”.
Improvvisamente, la donna iniziò a singhiozzare platealmente, e alcune lacrime scesero sulle sue guancie.
 “Molly, cara, non piangere, o si scioglierà quel bellissimo trucco sugli occhi!” le fece il marito.
“Mamma? Che è successo?” Ginny si era avvicinata, preoccupata dai singhiozzi della madre.
“Nulla, tesoro, è che mi sono commossa… Harry che si sposa, come vola il tempo!”
Ginny scoppiò a ridere: “Avanti, mamma, non c’è bisogno di piangere così! Non ti ha mica detto che morirà! Asciugati le lacrime, coraggio!” Poi si rivolse ad Harry “Io e Dean ci avviamo… ci si vede ad Hogwarts, Harry!”.
Schioccò un sonoro bacio sulla guancia del ragazzo, e si allontanò, dirigendosi verso il suo fidanzato e i suoi fratelli, che la stavano aspettando.
“Le avevo detto che quel vestito non era adatto all’occasione! E’ troppo corto…” sbottò il signor Weasley, con un’occhiata di disappunto rivolta al corto abito porpora della figlia.
“Oh, smettila Arthur! Sta così bene!” lo rimbeccò la moglie, che aveva finalmente finito di singhiozzare.
“Allora, noi andiamo… ci si vede ad Hogwarts!” fece Harry, rivolto alla donna che si stava allontanando di gran corsa, diretta verso la Tana.
“Certo, Harry! A tra poco!”.
“Ci siamo tutti? Allora si va!” fece Ron, e con un sonoro CRAC sparì nel nulla.
Harry lo imitò: dopo pochi istanti, si ritrovò davanti agli immensi cancelli di Hogwarts, con il suo amico affianco.
“Sei pronto, Harry?”
“Non direi…”
“Miseriaccia, amico. Ormai ci sei! Devi essere pronto!” lo incoraggiò Ron, aprendo i cancelli ed entrando con Harry, seguito da fratelli e cognate e suo padre.
Pochi minuti dopo, Harry si ritrovò sulle sponde del Lago Nero, dove erano state disposte circa un centinaio di sedie e un piccolo altare candido, con mazzi di rose bianche e calle che erano sparsi ovunque.
Fece un respiro profondo, e andò a posizionarsi affianco all’altare.
Mentre passava sul tappeto bianco, diverse persone lo salutarono.
Hannah Abbott e suo marito Justin Flynch-Flintchey, entrambi colleghi di lavoro della sposa, erano lì presenti con le loro due bambine e gli fecero un cenno di incoraggiamento, Neville e Luna, invece, gli si fecero incontro.
“Harry! Auguri, amico mio!”
“Grazie, Neville. Bel vestito, Luna.”
“Oh, ti piace Harry?” fece la ragazza, facendo un giro su sé stessa e mostrando il suo variopinto abito, lungo fin sotto ai piedi, con tonalità che andavano dal violetto all’arancio.
“Mamma bella.” fece una vocina che proveniva da dietro Neville.
“Trevor, fatti vedere da zio Harry!” esclamò Luna, prendendo per mano suo figlio e portandolo davanti a sé.
“Ciao Trev.”
“Tao zio Henny.”
“Harry, tesoro, si chiama Harry!”
Il bimbo, di appena due anni, sorrise alla mamma e al papà, poi abbracciò Harry.
“Ti voio bene.”
“Anche io, Trevor!” rispose lui, abbracciando il bambino.
“Harry! Avanti, amico, vai vicino all’altare!” fece Ron, che lo aveva raggiunto trafelato.
Quasi tutti erano ormai ai loro posti; rimanevano vuote alcune sedie, tra cui quelle di Hermione, della signora Weasley e di altre donne.
“Tutte a fare compagnia alla sposa… e allo sposo chi ci pensa?” sbottò Harry, mentre Ron gli sistemava meglio il fiore all’occhiello.
“Ehi! Ci sono io!”
“Appunto! Credimi Ron, sono felice che tu mi sia vicino, ma non capisco perché lei debba avere un drappello al suo seguito e io un solo amico.”
Ron rise, poi gli assestò una pacca sulla spalla e esclamò: “Se tu fossi nato donna, a quest’ora avresti la compagnia!”.
Harry si guardò ancora attorno: il suo sguardo vagò sui volti degli invitati, per soffermarsi su quello bianco e affilato di...
"Malfoy."
"Si, è arrrivato dieci minuti fa' con Asteria." rispose Ron.
"Avrei preferito che non venisse"
"Avanti, Harry, è un invitato! Certo, è un po' strano vedere Malfoy al tuo matrimonio, ma lui è un amico della tua fidanzata, e tu non puoi"
"Sì, lo so. Lei ci tiene molto ad averlo qui oggi. Io invece lo avrei preferito fuori dai piedi."
"Ehi, Harry, che ne dici se dopo chiediamo a Malocchio di trasformarlo in un furetto?"
I due amici ridacchiarono senza farsi vedere da Malfoy, che li stava squadrando torvo: "Sono certo che il buon Moody acconsentirà!" sussurrò Harry.
Improvvisamente, tutti gli invitati presero posto, freneticamente, e alcuni ritardatari corsero alle loro postazioni.
“Io vado a sedermi. Buona fortuna, amico!” disse Ron, ammiccando e andandosi a sedere alla destra di Harry, al posto riservato ai due testimoni dello sposo.
Il sacerdote prese posto dietro all’altare e improvvisamente calò il silenzio.
Si udivano solo il fruscio delle foglie scosse dal leggero vento estivo e la vocina di un bambino, probabilmente Trevor, che esclamava: “Pecchè stiamo zitti?”.
Harry deglutì: si girò lentamente e prese a guardare la folla dietro di lui, riconoscendo ogni singolo invitato, sorridendo e facendo cenni di saluto.
La signora Weasley fece il suo ingresso assieme a Fleur e Hermione.
Le tre donne erano felici, lo si leggeva chiaramente dai loro occhi e dalle loro espressioni.
Hermione prese posto affianco a Ron, lasciando la loro piccola figlia alle cure della suocera.
Al posto dei testimoni della sposa, vi erano Atena Hunkwirck e suo marito, Seamus Finnigan, che sorrisero ad Harry e gli sussurrarono un “Buona fortuna”.
E poi, finalmente, una figura solitaria si stagliò all’inizio del tappeto.
Una bimba con un vestitino rosa antico, di appena tre anni, con lunghi capelli lisci e biondi e occhi azzurri, si fece avanti sul tappeto, gettando a terra petali di rose blu, rosa e rosse.
Fleur sorrise alla bimba, che camminava un po’impacciata sul tappeto.
“Non è un amor mia filia?” sussurrò rivolta alla signora Weasley, che continuava a coccolare la sua ultima nipotina, di appena due mesi di vita.
“Oh, è perfetta!” fece la donna, sorridendo benevola a Fleur e a suo figlio Bill, che era lì affianco a lei.
E infine, un gran candore si fece avanti. Il cuore di Harry iniziò a battere all’impazzata.
Eccola.
Amy.
Harry sentì il suo stomaco fare un balzo: l’emozione era tale che temeva di svenire.
Dal canto suo, la sposa tremava impercettibilmente.
Le si era seccata la gola, temeva di non riuscire più a parlare una volta arrivata all’altare.
Alzò lo sguardo e lo puntò sul suo futuro marito che la attendeva davanti all’altare.
Harry.
Elegante, perfetto.
Si era persino sistemato i capelli ribelli.
Sorrise sotto al velo: finalmente quel giorno era arrivato, erano sette anni che lo aveva atteso…
La piccola Giselle che camminava poco davanti a lei si girò a guardarla: lei le fece un cenno di assenso, così la piccola riprese a camminare, diretta all’altare, sempre gettando i petali di rose a terra.
Amy camminò con passo timido ma sicuro sulle scarpe così alte che indossava.
Il suo abito scendeva morbido sui suoi fianchi, le stringeva il busto e il petto per valorizzarne le forme e il velo sul suo viso aveva un lungo strascico dietro che sfiorava appena il tappeto.
I suoi lunghi capelli erano stati raccolti superiormente in una stretta crocchia, con dei piccoli diamanti a tenerla salda; gli altri invece cascavano giù in morbidi boccoli, sino alla stretta vita.
Il trucco sui suoi occhi era leggero e quasi impercettibile.
Le sue rosee labbra erano state rese lucenti da un rossetto.
Gli occhi, quel giorno, erano castani.
Castani come quelli di sua madre.
La ricordò con un sorriso: “Mamma… quanto vorrei che tu fossi qui ora!”.
Finalmente giunta all’altare, si avvicinò a Harry che, con l’espressione un po’ inebetita un po’ emozionata, le tolse il velo dal viso e lo gettò dietro le sue spalle.
Amy gli sorrise: era bello poter guardarlo negli occhi in un momento come quello.
Il sacerdote iniziò con la cerimonia, e tutto proseguì regolarmente.
Arrivato il momento di scambiarsi le fedi, gli occhi dei due sposi si incontrarono di nuovo.
“Amy” iniziò Harry “Ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà.”
Infilò l’anello all’anulare sinistro di lei, e la ragazza fu scossa da un fremito quando i penetranti occhi di Harry le sorrisero dolcemente.
“Harry” ripetè lei “Ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà.” e, così dicendo, infilò al dito di Harry l’anello nuziale.
Si guardarono, felici di essere lì; Amy gli sorrise e in quel momento uno scroscio di applausi li circondò.
Erano tutti lì a festeggiare loro, la loro unione… il loro amore.
Harry sorrise grato a Ron e  a Hermione, che avevano organizzato assieme alla signora Weasley tutta la cerimonia e il ricevimento.
Pian piano, gli invitati si trasferirono all’interno del castello dove, nella Sala Grande, li attendeva il ricevimento.
Gli elfi domestici, spronati da Dobby, avevano dato il meglio di sé ai fornelli.
La Salaera piena di eleganti tavolinetti rotondi da sei posti ciascuno, il cibo appariva sui tavoli e ognuno poteva servirsi da sé.
I due nonni materni di Amy, seduti al tavolo affianco a quello degli sposi, osservavano emozionati la felice coppia.
“Avrei tanto voluto che Brianne si fosse sposata…” sospirò l’anziano Albert Swanson “Lei si meritava un matrimonio bello… meritava di essere festeggiata, amata…”
Sua moglie Amelie lo guardò con occhi lucidi, poi lo abbracciò: “Hai ragione Albert… ma guarda Amy: lei è stata il regalo migliore che nostra figlia potesse farci! E ora lei è felicemente sposata, e sono sicura che era questo che Brianne desiderava per sua figlia!”.
Albert sorrise debolmente, mentre guardava sua nipote dare un bacio a Harry: “Hai ragione Amelie…”.
“Avete una nipote splendida!” commentò la signora Weasley, seduta a tavolo con loro assieme al marito e ai coniugi Granger.
Albert guardò nuovamente la nipote: “E’ davvero identica a mia figlia… mi si riempie il cuore di gioia nel vederla così felice!”
“Quindi, Amy ha vissuto con voi per questi sette anni?” chiese il signor Weasley.
“Sì. E’ stata una ventata di vita nella nostra casa! Ci ha raccontato di tutto ciò che le è capitato, ci ha fatto conoscere Harry sin dal primo giorno… ed è stata una presenza graditissima, mi aiutava nelle faccende domestiche… è davvero la copia di sua madre. Io…” Amelie prese un respiro “Io sono felice che lei abbia scelto di stare dalla parte del bene. Temevo che avrebbe seguito le orme del padre e invece…” guardò verso la ragazza “… e invece eccola lì, felice.” Un gran sorriso le illuminò il volto.
“Sarà difficile riabituarsi a stare in casa senza di lei!” esclamò Albert, ridacchiando.
“Ne sono certa! Per questi tre giorni in cui è stata nostra ospite, Amy non è passata affatto inosservata!” intervenne il signor Weasley “Era sempre in giro, quella ragazza è una vera pila elettrica! Non si ferma un secondo!”
“Oh, sì! Non mi permetteva nemmeno di cucinare, voleva fare tutto lei! Lo faceva per sdebitarsi…” disse la signora Weasley.
“Brianne era così: voleva sempre cucinare lei per non farmi affaticare…” rispose Amelie “Ma alla fine combinava certe schifezze… lasciamo perdere… Mi toccava fare il doppio del lavoro!”.
Scoppiarono tutti a ridere, persino il malinconico Albert.
“Si stanno divertendo, eh?” fece Amy rivolta a Harry, mentre osservava i suoi nonni che discutevano allegramente con i signori Weasley e Granger.
“Direi di sì!” rispose Harry “Non vedo l’ora che finisca la festa…”
Amy lo guardò, incuriosita: “Perché?”
“Perché sono stremato! Ho dormito poco e male…”
Lo sguardo di Amy si posò sulla sua cicatrice a forma di saetta; un sorrisetto le increspò le labbra.
“Non ti brucia più, vero?”
“Da sette anni, ormai.”
Si diedero un timido bacio sulle labbra.
“Ti va di fare un giro nel giardino?”
Amy annuì: si alzarono dal tavolo e riuscirono, con non poche difficoltà, a raggiungere il giardino esterno.
Per arrivarci, si imbatterono in diversi invitati che li fermavano per congratularsi, per sapere se l’abito di Amy era stato cucito a mano, per chiedere a Harry cosa avesse intenzione di fare quella notte…
“Dormire. Assolutamente dormire! Sono stremato!” rispondeva a tutti.
Giunti nell’immenso giardino, i due si avvicinarono ad un porticato e si ritrovarono l’una nelle braccia dell’altro a rimirare lo splendido paesaggio.
Un vento tepido si alzò, timidamente, e accarezzò i loro volti.
“Quindici Luglio. Una data perfetta per un matrimonio!” esclamò Amy.
“Perfetta per il nostro matrimonio!” puntualizzò Harry, dandole un bacio sulla guancia destra.
Amy lo fissò negli occhi e passò le sue braccia dietro alla nuca di lui.
“Marito e moglie. Come direbbe Ron? Miseriaccia!”
Risero entrambi; Harry la fissava quasi incantato, ancora non riusciva a capacitarsi del fatto che ormai lei gli appartenesse per la vita, così come lui era diventato di lei…
Amy guardò la fede che indossava al dito: “Che strano pensare che ora siamo sposati…”
“Puoi dirlo forte!”
“Harry?”
“Si, Ame?”
La ragazza lo baciò: Harry ricambiò con trasporto, e intanto le accarezzava i lunghi capelli ondulati.
“Sono felice di essere tua moglie.”
“E io sono contento di essere tuo marito.”
“Ti sarò sempre fedele.”
“Finchè morte non ci separi… è così che si dice, giusto?”.
Le loro labbra si incontrarono nuovamente in un morbido bacio…
“Ehi, piccioncini! Vi abbiamo cercato dovunque!”.
La voce di Hermione li raggiunse come da un altro mondo: quando i due si girarono, se la ritrovarono davanti, con la piccola Myrna in braccio.
“Tocca a voi, dovreste aprire le danze!” continuò, prendendo Amy per un braccio e trascinandola via con Harry che le seguiva.
Tornati nella Sala Grande, Harry e Amy si posizionarono al centro della stanza.
Harry posò una mano sul fianco destro di Amy e con l’altra prese la mano destra di lei, stringendola.
La ragazza posò la sua mano sinistra sulla spalla di lui.
Si guardarono, felici e imbarazzati; tutti gli sguardi erano puntati su di loro.
La musica partì, e i due presero a girare, lentamente, sempre guardandosi negli occhi.
Si sorrisero, e Harry sentì le sue guancie diventare rosso fuoco… più o meno come i capelli di Ron.
Ma nonostante l’imbarazzo, era entusiasta: al settimo cielo, lì, con la sua amata Amy e tutti i suoi amici.
Mentre danzava con la sua sposa, intravide la Mc Granitt che gli sorrideva, Luna che si univa alle danze con il piccolo Trevor lasciando un contrariato Neville tra la folla degli invitati, Ron e Hermione che facevano altrettanto lasciando la piccola Myrna tra le braccia della signora Granger.
Poco a poco, tutti gli invitati si erano uniti alle danze e gli sposi non erano più al centro dell’attenzione.
Harry si avvicinò di più a Amy e le sussurrò, avvicinandosi al suo orecchio: “Ti amerò per sempre.”
La ragazza sentì un brivido percorrerla da capo a piedi: guardò il suo Harry, il ragazzo che tanto amava, e gli rispose: “Anche io, Harry. Questa è una promessa.”
E lì, mentre tutti danzavano attorno a loro, i due si scambiarono quella eterna promessa.
Un giuramento che sempre avrebbero rispettato, fino alla fine dei loro giorni.
 
 

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FINE

 
NDA:
E questa è veramente la fine di questa storia!
Allora, pareri?
Vi è piaciuta? Oppure l’avete trovata banale, scontata, ecc ecc… ?
Fatemelo sapere con una recensione!
PS: C’è una piccola sorpresa per tutti voi:
Domenica prossima (20 Gennaio) pubblicherò una One-Shot a Rating Rosso sulla coppia Harry-Amy… di cosa parlerà? … Vi lascio con il beneficio del dubbio!
Vi anticipo solo che il suo titolo è: Una calda notte d’estate.
Se la cosa vi incuriosisce, connettetevi sulla mia pagina Domenica 20 alle ore 15:00 e scoprirete di cosa parla… ;)
Questo è il link del mio profilo EFP: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=237942
E ora… i ringraziamenti:
Ringrazio prima di tutto tutti i recensori che mi hanno seguito: in particolar modo Mrs Phelps, bibi_cavallinelcuore, Draco The Best, AmeliaRose e tanti altri…
Ancora, ringrazio i silenziosi lettori che hanno seguito la mia storia: mi ha fatto molto piacere vedere quei numerini delle visualizzazioni crescere sempre di più… :)
Infine, ringrazio tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare: questo mi fa capire che, in qualche modo, Amy ha lasciato un segno ;)
Voglio dirvi che sto scrivendo una nuova storia, che riguarda la relazione tra Voldemort e Brianne Swanson, la madre di Amy: si intitola “Condannata ad amarlo”… ecco il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1457969&i=1
Per chiunque fosse interessato a sapere come i due si sono conosciuti, come si è evoluto il loro amore fino ad arrivare alla nascita di Amy… be’, allora questa storia è fatta per voi! ;)
Se invece siete per gli “spaccati di vita” della coppia… vi lascio il link di una one-shot sul pairing Tom Orvoloson Riddle/ Brianne Swanson: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1514178&i=1
 
Questo è tutto, amici e amiche!
Spero di sentirvi ancora tramite altre recensioni alle mie storie!
Un abbraccio a tutti!
Julia of Elaja
   
 
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