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Autore: LetMeCorrectIt    04/10/2007    8 recensioni
E se Draco si rifiutasse di diventare Mangiamorte quando suo padre glielo ordina e scappasse via, lontano da Malfoy Manor? E se fuggendo dai Mangiamorte si ritrovasse in una casa di nostra conoscenza?... riuscirà anche a schierarsi dalla parte giusta oltre a voltare le spalle a quella sbagliata?... -una Draco/Hermione, ovviamente-
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Benvenuti a tutti! Ecco servita una nuova fanfic... è completamente diversa da quelle che ho fatto finora o perlomeno prova ad esserlo... Spero che possa piacervi, mi raccomando recensite e ditemi cosa ne pensate!
Ne approffitto per ringraziare tutte le persone che hanno recensito Mezzosangue e Purosangue - Together, siete mitiche! Vi prego ditemi il vostro parere anche su quest'altra storia... vale la pena continuarla?
Un bacione, buona lettura
***LIZZIE***

P.S. in realtà avevo scritto molto di più ma ho spezzettato quello che ho scritto se no veniva troppo lungo e non sapevo dove far finire il capitolo ^^...però questo vuol dire che aggiornerò presto...^^


1. La fuga


Corro. Sto correndo come un dannato. Senza una meta. Senza una speranza. Merlino, cos'ho fatto della mia vita?
Vedo a malapena gli alberi che mi sfrecciano intorno mentre io procedo a grandi falcate; il buio mi circonda. Mi Smaterializzerei ma non non ho idea di dove potrei andare. Ho paura, cazzo.
Paura che mi trovino, che mi riportino indietro obbligandomi a fare ciò che mi è stato ordinato, o peggio, che mi uccidano. Non ci vuole niente, un colpo di bacchetta, due parole, un raggio di luce e verde ed è finita. Morto. Cadavere.
Perchè per la prima volta nella mia vita mi sono opposto al volore di mio padre... e al suo volere? Perchè sono stato così pazzo? Proprio ora, ora che mi conveniva di meno, ho fatto un atto che mai mi sarei nemmeno sognato. Ribellarmi a Voldemort. Oh Merlino, devo essere andato fuori di testa. Ma non volevo quella cosa sul mio braccio, non volevo essere costretto a uccidere, non volevo. Così, in un momento di coraggio - o di stupidità - sono scappato, scappato via da casa, dai miei genitori, dal mio destino di Mangiamorte.
Io non sarò un Mangiamorte. Forse sono solo troppo codardo, forse invece sotto sotto non sono un vero 'cattivo'... ma che sto dicendo? Io, Draco Malfoy, il bad boy per eccellenza? Certo che sono cattivo! Sono perfido, crudele, meschino e stronzo!
Basta Draco mi dico, continuando la mia folle corsa Basta. Getta la maschera, ti stai prendendo in giro da solo. E dò ragione a quella voce nella mia testa che me lo sta dicendo. In questo momento non mi importa più, non importa chi fingo di essere, importa ciò che sono... e importa la mia vita. Non so per quanto riuscirò a tenermela stretta. Sì, mi sono preso in giro per troppo tempo. Fingevo di essere il cattivo ragazzo perchè credevo fosse figo e forse un po' lo sono, ...cattivo, non figo... anche se devo ammettere di essere anche piuttosto attraente, modestamente; no, aspetta, non stiamo parlando di questo, stiamo parlando della mia vita, cazzo! Allora, dicevo, fingevo e prendevo per il culo la gente ma in realtà l'unica persona che stavo prendendo per il culo era il sottoscritto.
Cavoli, che pensieri profondi. Non sono in me in questo momento, sto divagando. A me non frega niente degli altri, io sono proprio come sembro, altrochè!
Non è così, Draco, e lo sai. Di nuovo quella voce, quella stupida voce. Vorrei che stesse zitta ma parla comunque, facendomi scoppiare la testa. Tu non sei così, tu sei più debole di quanto vuoi dare a vedere. Fai finta che non t'importi degli altri ma in realtà ti comporti così proprio perchè t'importa. Non hai sempre voluto l'approvazione di tuo padre? E perchè? Perchè gli volevi bene. E non hai sempre trattato con rispetto tua madre? E perchè? Non perchè ti era stato ordinato, perchè le volevi bene. E le vuoi bene, e anche a tuo padre, solo che ora hai capito che loro sbagliano.
Stringo i denti, la testa mi fa male e i piedi stanno ancora peggio; da quant'è che sto correndo? Ore? Giorni? Tutto mi sembra così confuso e, per di più, la stupida vocetta mi bisbiglia nel cervello ed è come se urlasse.
Ti atteggi solo per ricevere attenzioni, non è vero? Volevi che ti notassero, che dicessero quello è Draco Malfoy, vale qualcosa, è un duro.Ma ogni volta si metteva di mezzo quel Potter a oscurarti, per quersto lo odi tanto, no?
Mi fermo. Non ce la faccio più, sono stremato. Mi accascio con un gemito sulla terra fredda e umida del bosco. Perlomeno la voce se ne sta andando; non voglio ascoltarla. Mi guardo intorno, spaventato da degli scricchiolii di rami, ma mi rendo conto che si tratta solo di uno scoiattolo. Cara bestiola, per poco non morivo d'infarto.
Mi inumidisco le labbra secche. Mi fa male la gola e ho fame e sete. Per quanto riuscirò a continuare? Purtroppo, l'ho studiato a scuola, non è possibile far apparire dal nulla nè generi alimentari nè bevande, è la regola teorizzata da non so che mago inutiòe. Mi metto a riflettere, cosa posso escogitare? Faccio una veloce rassegna di tutti gli incantesimi che sono in grado di eseguire ma nessuno prevede l'apparizione di una casa con cibarie o cose simili. Ho proprio bisogno di un Whisky incendiario in questo momento!
Dannazione, perchè me ne sono andato? Mi restano ormai poche ore di vita, ne sono certo. E mi sembra di essere nel nulla più totale, intorno a me ci sono solo alberi e ombre inquietanti. Più scricchiolii di stupidi scoiattoli e terra, foglie, lumache schifose. E il mio bellissimo completo nero si è irrimediabilmente rovinato.
Oh, insomma, non è il caso di fare gli schizzinosi in questo momento!
Okay, allora al diavolo i miei stupendi calzoni e al diavolo la mia magnifica camicia nera...sigh.
Potevo restare dal simpatico e serpentico Signore Oscuro, almeno avrei avuto da mangiare da bere e un bel paio di pantaloni puliti! Ma ormai è fatta, stupido, stupido, stupido Draco!
Ma tu non vuoi quella vita, quella vita che non si può nemmeno definire tale. Tu vuoi viverla come ti pare, vuoi seguire il tuo cervello per una volta e non quello degli altri. Vuoi dare a te stesso un'opportunità di dimostrare chi sei.
Eccola che ritorna, quella voce. Ma cos'è? Che sia quell'insulsa cosa che chiamano coscienza? Scuoto la testa: naa, e chi ce l'ha più una coscienza al giorno d'oggi? Forse Potter e i suoi amichetti, Weasley e la Granger. Non mi ricordo nemmeno più i soprannomi che ho affibbiato loro... com'era?... ah sì, Re Lenticchia e Mezzosangue Zannuta? Bah, come se un paio di nomignoli del cazzo mi potessero aiutare in questa situazione.
Un altro scricchiolio. Un brivido mi percorre la schiena. Io ODIO gli scoiattoli. Scoiattoli, furetti... tutti quanti quegli stupidi roditori rompiscatole con i dentoni. Un po' come la Granger. Ridacchio e poi mi dò dello stupido. Ironizzare e sfottere il magico terzetto non mi darà una mano, è fuori luogo ogni spacconata in questo momento.
Bene, e allora che faccio? Beh, innanzitutto un po' di luce perchè quella lunare produce delle ombre che sembrano Mangiamorte.
Tiro fuori la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e sussurro "Lumos!"
Finalmente un po' di luce! Oh, no, adesso le ombre sono ancora peggio, ma cos'ho fatto di male per meritarmi tutto questo?...come se non lo sapessi...
Sospiro e mi rialzo in piedi. Devo trovare qualcuno, una casa, un ruscello, un banchetto imbandito da folletti ubriachi che canticchiano "Perchè Weasley è il nostro re!". No, sto delirando. Draco, mantieni il tuo controllo, per l'amor del cielo.
"PER L'AMORE DEL CIELO"? "PER L'AMOR DEL CIELO"? Ma mi sto strasformando nella Granger? Oh Merlino, i boschi fanno male alla salute mentale della gente, l'ho sempre detto, io! Per lo meno questa foresta è meno tetra della Foresta Proibita di Hogwarts.
Hogwarts. Sembra un ricordo lontano. In teoria sono le vacanze estive. Ma dubito che riusciro mai a tornarci, ad Hogwarts, morirò prima, oh povero me! Non arriverò nemmeno a settembre!
Faccio qualche passo incerto sul sentierino di terra e mi trovo ad un bivio. Destra o sinistra. Scelta cruciale? O tanto è lo stesso? Lo scoiattolo di prima scende giù da un'albero correndo come un'ossesso come fanno sempre quegli insopportabili animaletti e poi continua a correre passando sulla strada a destra.
Beh, se io fossi in uno di quegli stupidi coglioni animati - o come si chiamano - quelli che guardano i bambocci babbani con il moccio al naso... in quel caso lo prenderei come un segno e seguirei il consiglio del caro scoiattolino. Ma io non sono una principessina che deve trovare la strada di casa. Guardo prima il sentiero a destra, poi quello a sinistra. Che fare?
Alla fine vado a destra. Purchè non lo sappia nessuno che ho dato retta ad una palla di pelo.
Comincio a camminare a passo spedito nel silenzio della notte. Un momento, come mai tutto questo silenzio? Non ci sono più animaletti bastardi che ti fanno prendere un colpo quando meno te lo aspetti? Non mi piace.
Accelero, tenendo la bacchetta davanti a me a rischiararmi il cammino. Mi sembra di camminare per altre ore, mentre procedo mi metto a pensare nuovamente se avrebbe senso Smaterializzarsi... anche se fosse, dove? A casa di Pansy? No, è capace di buttarmi fuori per averla svegliata a quest'ora della notte.
Già me la vedo, con i capelli neri tutti arruffati, che sbraita insulti inimmaginabili in camicia da notte.
E poi i suoi sono Mangiamorte. Dalla padella alla brace.
Ma alla fine mi importa qualcosa di Pansy? No, mi rispondo, è solo una Serpeverde come un'altra che mi adula solo perchè sono maledettamente popolare. Anzi, che mi adulava, visto che con molta probabilità non la vedrò mai più... non vedrò mai più nessuno della mia cara scuola.
In questo momento sarei felice pure di ritrovarmi il supremo capoccione Silente, quello stupido vecchietto con quella stupida barba.
Se tu lo avessi ascoltato qualche volta forse non saresti in questa situazione, forse avresti ragionato prima di agire e non ti saresti mai ficcato in affari più grandi di te.
Ma perchè non mi lascia in pace? Non la voglio una coscienza, io! Voglio solo un letto, un bicchiere di Burrobirra (anche se è meglio di Whisky incendiario) e una misera cena... mi basta una sola portata, davvero!
Sbuffo e tiro un calcio ad una pigna, sperando di colpire il mio amico topastro con la coda pelosa. Alzo lo sguardo, vedo una luce in lontananza e lo riabbasso di nuovo.
Un momento, una luce in lontananza? Eh sì, è proprio una luce! Mi metto a correre, corro e corro finchè le gambe non urlano pietà e anche allora continuo a correre. Alla fine esco dal bosco, ma inciampo sui miei stessi piedi, cadendo supino. Questo è troppo. Un elegante Serpeverde come me non inciampa nei suoi piedi! Almeno non mi ha visto nessuno.
Alzo gli occhi sull'edificio che ho davanti, ancora a terra. Più che una casa è una catapecchia. Grande ma cadente. Niente a che vedere con la mia. Gemo quando mi accorgo di non avercela più, una casa.
Va bene, passi la pittura scrostata, il tetto con una tegola sì e una no, gli scuri delle finestre tarlati, il... oh cavoli, ma quello è un porcile? Già, con tanto di grassi maiali. Wow, tanti piccoli Hagrid rosati.
Ricordi, Draco? Niente schizzinoserie, è una casa, tanto basta.
Casa. Casa uguale acqua. Casa uguale cibo. Casa uguale letto. Mi alzo in piedi di scatto e metto la bacchetta in tasca dopo aver messo fine all'incantesimo che mi rischiarava il cammino; è sufficiente la luce che esce dalle finestre della baracca. Sono tutti ancora alzati, a quanto pare. Forse non è poi così tardi. Forse non è ancora notte, solo sera. Eppure mi è sembrato di camminare per così tanto!
Si sentono delle voci, tante voci. Voci allegre che chiacchierano amabilmente e ridono. Sembrano felici.
Felicità, una cosa che forse non ho mai realmente conosciuto. Mi si stringe il cuore a pensarci.
Loro, in quella catapecchia cadente sono felici, mentre io non lo ero nemmeno nel mio maniero.
Ma chi sta parlando? La mia coscienza?
No, sono io.
Mi dimentico fame, sete e stanchezza e mi metto ad ascoltare. Non riesco a capire ciò che dicono, le voci si sovrappongono. C'è tanta gente là dentro. Vorrei tanto essere come loro, chiaramente con un'evidente mancanza di stile ma con la risata sempre pronta, con qualcuno a cui voler bene. Non come me.
Beh, è il caso che mi unisca a loro. Insomma, paiono tanto amichevoli, mi ospiteranno, no? Muovo ancora qualche passo verso la casa ma in quell'istante sento una voce di donna che si erge sulle altre. Chiama qualcuno e tutti zittiscono. Solo allora riesco a capire ciò che dice.
"...COME SAREBBE A DIRE L'HAI PERSA? Te l'ha regalata la zia, per Merlino! Lo sai che che testa mi fa se non te la vede addosso?! Dove l'avresti persa, di grazia?" una donna di carattere, eh?
Una voce di ragazza le risponde; sua figlia, senza ombra di dubbio. Mi è familiare ma non riesco a capire dove l'ho sentita prima "Non lo so..." piagnucola "Non lo so, mamma, forse prima quando disinfestavamo il giardino dagli gnomi!"
Gnomi? Fantastico! Mi guardo intorno, preoccupato. Io odio gli scoiattoli, i furetti e gli gnomi! Sono sempre pronti a scambiare la tua gamba per un cosciotto di pollo, e poi puzzano.
Mentre io mi guardavo le spalle, preoccupato, mamma e figlia avevano ripreso la discussione, ora la madre sta incitando la figlia a recuperare qualsiasi cosa abbia perso "Valla a cercare, no? Dev'essere ancora là fuori!"
"Ma mamma, è buio!" si lamenta la ragazzina.
"Non m'importa se è buio, se zia Muriel scopre che non hai più quella maledetta catenina succede il finimondo!" urla la madre, noto che tutte le altre persone ora stanno zitte. Deve incutere una certa paura questa famosa zia "Ora vai a cercarla, Ginny! Ti prego, vai a cercarla!" ma più che una supplica sembra un'ordinde implicito.
Io e mia madre non abbiamo mai avuto simili discussioni, forse perchè mia zia, la dolce Bellatrix Lestrange, non è solita donarmi catenine. Però mi rendo conto solo ora che al nostro rapporto madre-figlio mancava qualcosa.
Aspettaaspettaaspetta! Cos'ha detto quella donna? Ho sentito male? Ha detto Ginny? Ha detto Ginny? Che sia...? No, ci sono tante altre Ginny al mondo!
Ooh, ditemi che non è vero, ditemi che su tutte le case in qui potevo imbattermi non sono capitato proprio in quella casa! Non ditemi che sono al cospetto della mirabolante Tana, rifugio dei fratelli Pel di Carota!
E non ditemi che quella voce da ebete che ora dice "Dai, Ginny, ti diamo una mano!" è la voce dello Sfregiato.
E non ditemi che la voce femminile che aggiunge "Certo, basterà fare un paio di Accio e la troveremo!" è quella della Granger.
No, ditemi che sono in un incubo. Ditemi che adesso mi sveglierò e avrò un teschio e un serpente indelebili sul mio braccio sinistro e che dovrò andare a uccidere un paio di Auror per conto del Gran Capo il Signore Oscuro. Qualsiasi cosa pur di non capitare a casa Weasley!
E invece no, invece mentre io me ne sto immobile, impalato come un'idiota in mezzo al prato infestato dagli gnomi, fuori dalla casa escono quattro figure, due maschili, due femminili. Due coi capelli rossi, una dai capelli scuri e una dai riccioli castani
Voglio morire! Voglio Azkaban! Voglio i Dissennatori! Voglio Voldemort!
Lo sapevo, lo sapevo che non dovevo ascoltare quell'imbecille di scoiattolo!
Sono ancora in mezzo al giardino, e in quell'istante i quattro che mi vengono incontro si immobilizzano a loro volta, vedendomi.
  
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