Prologo ; La scomparsa.
-E
questo tu lo chiami passaggio?!-
-Scusate ragazzi…-
-Vado a prenderla io. Arrivo subito!-
Kidou si
addentrò nel boschetto che affiancava
uno spazio erboso dove i ragazzi si stavano spensieratamente allenando.
In effetti,
non era un vero e proprio allenamento: il torneo internazionale
è
finito da qualche mese, ma Endou e i suoi amici dal pallone proprio non
riescono a star lontano.
E
così, si erano incontrati in un fresco pomeriggio estivo;
tra poco le vacanze
sarebbero finite, ma loro avevano ancora l’estate nella
testa, e pensavano solo
a giocare.
Su questo
ragionava sorridendo il giovane quattordicenne, mentre con lo sguardo
cercava il pallone fra l’erba alta e verdeggiante.
Finalmente la
scorse, e scavalcata una grossa pietra molto alta ed imponente,
prese la palla sottobraccio.
Si concesse un
momento di quiete, e appoggiandosi alla roccia scura si
crogiolò
nel silenzio e frescura della penombra del luogo in cui si trovava.
Non volendo
far stare in pensiero i compagni, il ragazzo decise ben presto di
rimettersi sui suoi passi.
Stava appunto per saltare di nuovo il grosso
macigno, quando scorse con la coda dell’occhio qualcosa
brillare intensamente
dietro di lui.
Si
voltò, incuriosito, e davanti ai suoi occhi si
materializzò uno specchio
d’un azzurro tenue, quasi argenteo… Risplendeva di
luce propria, e sembrava
inconsistente.
Senza pensare
alle conseguenze di quel gesto, Yuuto si sporse, seppur con
cautela, verso quella superficie riflettente e luminosa.
E, senza
rendersene conto, sprofondò giù… Nel
lucente specchio del “domani”.
Quel domani
che doveva ancora giungere, ma che per lui, non sarebbe più
arrivato.
Non un filo
d’erba si mosse, non un uccellino
cinguettò… Non un sibilo uscì
dalle labbra del giovane, che, con il pallone ancora sottobraccio,
sparì per
sempre senza lasciar traccia.
*Angolino dei portali magici*
Okay.
Se fossi cattiva - ma cattiva cattiva - smetterei all’istante
di scrivere.
Ma visto che io non voglio fra morir d’ansia i miei lettori,
preferisco
continuare.
So che a molti di voi questo darà fastidio: e avete anche
ragione. Perché farvi
rompere le scatole da una pazza squilibrata come me?
Non posso che darvi ragione: quindi, mi raccomando, chiudete
all’istante questa
storia e, se volete fare le cose il più correttamente
possibile, non riapritela
mai più.
Mai, per nessun motivo. Neanche se vi puntassero una pistola alle
tempie.
Perché, davvero, non ne vale la pena.
Non merito assolutamente la vostra attenzione, proprio no.
Ma, visto che io non posso lasciare le cose a metà, non la
chiuderò qui.
Mi raccomando, lo ripeto, voi smettete all’istante di leggere
e non riaprite
mai più questa long - lo dico per il vostro bene, potrebbe
farvi male ^^” - e
lasciatemi divertire.
Perché io la scriverò tutta, fino alla fine. *u*
… Wow, con che coraggio ho scritto la frase precedente?
Davvero non so da dove
è saltata fuori. xD
No, la verità è che, sinceramente, non ho
un’idea precisa della fine che voglio
strutturare. Ma pian piano che scriverò sicuro mi
verrà in mente. ^^”
Quindi, visto che nessuno leggerà ma io devo comunque
spiegare a me stessa
quello che è successo (?), lo spiego lo stesso. ;D
Anche se, in realtà, non c’è nulla da
spiegare. (?)
Yuuto era in un boschetto d’estate quando è caduto
dentro un portale magico…
Una cosa comune, che capita tutti i giorni. *u* O, almeno, a me
è capitato
spesso. ^^
Lettori: Ah, ecco da dove sei spuntata, allora. >.<
Potevi rimanertene
dov'eri, sai.
Tsk. Che impertinenti. *^*
Nel prossimo capitolo, vedremo che fine ha fatto Jude...
Chissà dove si è
cacciato...?
Surprise! ^^"
Adesso la smetto, altrimenti rischio di scrivere uno space
più lungo del
prologo. çOç
Ah, un'ultima cosa: penso che anche il prossimo capitolo
sarà più o meno della
stessa lunghezza, ma vedremo che dopo quello, i capitoli lieviteranno.
^^"
Chi ha già letto delle altre mie storie lo sa, che tendo a
scrivere delle shot
chilometriche... Quindi non temete, la lunghezza ci
raggiungerà a breve. ;D
Un bacione a tutti,
Sissy-chan <3