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Autore: Rebecca_Daniels    02/10/2013    4 recensioni
Che cosa può accadere in un anno?? In soli dodici mesi, la vita di una comune ragazza di provincia può trasformarsi in un sogno diventato realtà?? Ma soprattutto: in quattro stagioni si può imparare a sorridere nonostante le proprie insicurezze, ad amare benché comporti dei rischi e a seguire quell'unica direzione che porta alla felicità??
*Dalla storia* "La telecamera cominciò a fare il giro delle gradinate, non restava sopra i volti per più di un secondo, se non quando si avvicinò a lei... Sembrò rallentare e soffermarsi sul suo viso quei tre secondi in più, come se indugiasse... L'unica cosa che le venne in mente, stranamente, fu il consiglio di sua mamma: “Mi raccomando... Sorridi!”.
E Kaylie sorrise... Forse, fu quello che cambiò tutto...."
Note: ci sono dialoghi in inglese; la storia è già stata scritta tutta; spero abbiate voglia di sognare un po' assieme a Kaylie =)
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 1

Another World


-Sul serio Kaylie, le accompagneresti tu??

-Caspita, sì!...Stai scherzando?! Cioè, volevo dire che.... Insomma, piuttosto che tu vada a sentire un gruppo di cui non te ne frega nulla, in mezzo a ragazzine urlanti e piangenti, col rischio pure di sentirti le loro occhiatacce perché non stai cantando le canzoni a squarciagola... Dico, le accompagno io le tue sorelle... Ma è solo perché posso sopportare una situazione del genere...

-Non perché ti piacciono vero?!

-Assolutamente no!! Cioè, magari conosco qualche canzone ma solo per tenersi aggiornati... Non potrei mai diventare una fan degli One Direction!! Sono troppo vecchia, purtroppo...

-Cos'è che hai detto??

-Niente! Solo che puoi unicamente ringraziarmi, dirmi che mi vuoi tanto bene e che sono la migliore amica sulla faccia della terra presente, passata e futura.

-Tu sei veramente scema! Comunque grazie...Veramente. Se tu le accompagni al concerto io potrò uscire con Max perché tutta questa situazione con lui sta veramente diventando impossibile. Pensa che ieri...

Ma mentre Marta le raccontava tutto quello che era successo dall'ultima volta che si erano viste (poco più di dodici ore prima), la mente di Kaylie aveva cominciato a viaggiare in cerca di risposte. Doveva assolutamente trovare una giustificazione per tutti quelli che avrebbero scoperto che sarebbe andata al concerto degli One Direction, perché lo sapeva bene: non sarebbe riuscita a restare in silenzio e prima o poi la cosa sarebbe sgusciata fuori dalla sua bocca (giusto per citare una loro canzone...Va bene, le cose le stavano già sfuggendo di mano...). In fin dei conti avrebbero avuto ragione a prenderla in giro e a dirle che era infantile: aveva diciannove anni e aveva passato gli ultimi cinque mesi di vita a nascondere il suo I-pod a chiunque le si avvicinasse, che fosse in treno, in autobus o in attesa di attraversare un incrocio a piedi. E il motivo era piuttosto semplice: ascoltava praticamente tutto il giorno le canzoni di quel gruppo inglese.

Tutto era cominciato assolutamente per caso. L'estate precedente aveva lavorato come animatrice in un villaggio turistico ed alcune ragazzine le avevano chiesto se poteva dar loro una mano per creare una coreografia per il talent show che si teneva alla fine di ogni settimana. Avevano già scelto la canzone da ballare ma non avevano la più pallida idea di che cosa inventarci sopra, così Kaylie pensò che non le sarebbe stato più di tanto gravoso dare loro una mano e magari, le ore che avrebbe impiegato per aiutarle, le sarebbero state contate come straordinari. La canzone era esattamente ciò che lei non si aspettava: What Makes You Beautiful, logicamente degli “straordinari, fighissimi e bravissimi” (almeno secondo la descrizione urlata che ricevette dalle ragazzine dopo che ebbero visto la sua faccia perplessa) One Direction. Kaylie aveva già sentito parlare di loro, ma aveva sempre pensato che fossero una di quelle boy band che a turno fanno impazzire qualche milione di ragazzine in giro per mondo, giusto per il tempo di un album e di un tour, per poi smaterializzarsi nel vuoto più assoluto, lasciando solo qualche traccia del loro passaggio con pallidi video su YouTube.

-Quindi potete ritenervi fortunate se ne ho anche solo sentito parlare... Figurarsi se ho mai visto un loro video...

Fu quello che disse a quel gruppo di preadolescenti che volevano a tutti i costi essere chiamate Directioners e che non riuscivano assolutamente a capacitarsi di come Kaylie potesse vivere serenamente la sua esistenza senza conoscere chi fossero quei cinque ragazzi in maglietta a righe, pantaloni rosso fuoco e fluenti ciuffi davanti agli occhi. Ma l'impegno era stato preso e per di più a Kaylie quei soldi servivano assolutamente: doveva a tutti i costi riuscire a mettere da parte abbastanza denaro per poter andare a vedere in concerto, a Londra, i Lawson, una delle sue band preferite. “Così non dovrò preoccuparmi che mia madre mi dica di no utilizzando la scusa dei soldi. Questi me li sono guadagnati e posso spenderli come meglio credo io...Ovvero prendendo un aereo per Londra per sentire dal vivo quelle meraviglie di Andy, Ryan, Joel e Adam!!!” e mentre pensava a questo, Kaylie stava digitando su YouTube il nome “One Direction”, ma non fece nemmeno a tempo a scrivere la seconda lettera del nome che già era comparso un suggerimento. “Va bene, forse sono un pochino più famosi di quanto mi immaginassi ma ciò non implica che siano un fenomeno internazionale...” disse tra sé e sé. Ma appena vide comparire la pagina con qualcosa come due milioni di video trovati in 0,27 secondi, capì che qualcosa le era sfuggito. Cliccò sopra il video della canzone che le ragazze le avevano detto di voler ballare e

-Ma che diavolo...!!!

Stava per guardare un video che era stato visualizzato più di 290 milioni di volte. Le ci volle qualche secondo per riuscire a leggere quel numero e circa un minuto per rendersi conto che il video era già cominciato e lei non ci aveva nemmeno fatto caso, tanto era ipnotizzata da quella cifra gigantesca. Così fu costretta a far ripartire il video da capo.

Minuto 0,27:

-Va bene sono carini...Cioè sono parecchio carini...

Minuto 1,12

-Lo ammetto le voci non sono affatto male e la canzone ti prende...

Minuto 2,15

Stava tenendo il tempo con la mano e il suo piede sembrava non volersi fermare.

Minuto 3,27

Kaylie si guardò attorno e si rese conto che era nel bel mezzo della sua stanza, che stava ballando come una pazza e che la canzone era finita.

-Oh mamma mia...Non posso averlo fatto veramente...Caspita Kaylie hai diciannove anni e ti metti a ballare per una canzone del genere?! Perfetto, ora mi ricompongo, scarico questa benedettissima canzone e faccio il più in fretta possibile per creare una coreografia.

Kaylie fece come si era detta: si risedette tranquilla alla sua scrivania, scaricò la canzone e la mise nel suo I-pod “Ma solo per poterci pensare anche quando ho un po' di tempo libero..” si disse. Dopo di ché, dato che prima cominciava a lavorarci, prima si sarebbe tolta quella boy band dalla testa, schiacciò play sulla playlist dei brani aggiunti di recente e sentì diffondersi per tutta la camera quel riff di chitarra così accattivante e accompagnato dalla voce di uno dei cinque ragazzi. Cominciò a percepire che il suo corpo stava prendendo confidenza con il ritmo della canzone ma subito si bloccò:

-Come faccio a creare qualcosa su questo pezzo, se non so nemmeno chi è che lo canta e che genere musicale fa... Mi sa proprio che dovrò prima fare qualche ricerca...

Kaylie sapeva perfettamente che quella era solo una scusa per non sentirsi stupida nel riprendere in mano il pc e cercare altri video ed informazioni su quei ragazzi da più di 290 milioni di visualizzazioni. Così passo l'intero pomeriggio del suo giorno di riposo scorrazzando da un video ad un altro: da One Thing, fino a Gotta Be You (che si accorse di aver già sentito in una pubblicità e di aver pensato che fosse veramente una canzone stupenda), per passare poi a tutte le versioni acustiche che avessero fatto delle loro canzoni, alle esibizioni live fino alle loro audizioni a X Factor UK. Poi da lì il passaggio era obbligatorio: Wikipedia, il sito ufficiale, qualche fan page ed infine Google Images.

Quello che Kaylie scoprì fu assolutamente sconcertante: quei cinque ragazzi, o meglio, Liam, Zayn, Louis, Harry e Niall non si erano mai visti prima delle loro audizioni per X Factor, mai parlati prima del momento in cui, terminati i bootcamp si sentirono dire che non avrebbero partecipato al programma come cantanti solisti ma come un gruppo. Da lì in poi era stato tutto un crescendo di popolarità che, da quanto aveva capito, era dovuta soprattutto ai social network e alle loro Directioners (di cui evidentemente facevano parte anche le ragazzine del campeggio), che li sostenevano in ogni singolo e remoto angolo delle terre emerse. Avevano appena pubblicato il loro primo album di inediti Up All Night che era schizzato in vetta alle classifiche inglesi in meno di una settimana e li aveva fatti diventare il primo gruppo inglese ad avere un album d'esordio al primo posto nella Billboard Top 100. Come se non bastasse avevano fatto un tour mondiale che aveva toccato i continenti più disparati: dall'Europa, all'Asia, dall'America settentrionale, all'Oceania per poi pubblicare un libro Dare to Dream: Life as One Direction che era diventato best seller nella classifica del New York Times. Ma ciò che lasciò più sbalordita Kaylie fu il fatto che tutto questo era successo in un unico anno... “Tutto in dodici mesi...” era l'unico dato che riuscisse a passarle per la testa. Decise che doveva capirne di più, perché non poteva credere che avessero avuto tutto quel successo unicamente perché erano dei ragazzi carini che avevano alle spalle dei manager geniali che sapevano farci con il marketing. Per di più c'erano quelle tre canzoni che avevano presentato il gruppo al mondo intero che non la smettevano di frullarle per la testa, come se avessero deciso di diventare il suo mantra personale. Così si ritrovò di nuovo seduta davanti al computer a scaricare le canzoni dell'album, vergognandosi tantissimo per il fatto di mettersi allo stesso livello di quelle ragazzine urlanti che l'avevano insultata perché non conosceva quei cinque ragazzi normali trasformati in superstar in meno di un anno.

-Maledette ragazzine... Se non mi avessero chiesto di fare questa cavolo di coreografia ora starei bella tranquilla a letto ad ascoltarmi i miei Lawson, invece di sentirmi un'idiota per ascoltare un gruppo osannato da adolescenti...

Intanto però doveva seriamente mettersi a lavoro e creare qualcosa per quelle Directioners (sì, stava cominciando a divertirsi a chiamarle così). In una sola serata finì tutta la coreografia, cosa che le parve alquanto strana dato che di solito almeno un paio di sere le impiegava, ma sembrava che quella canzone fosse fatta apposta per soddisfare le sue esigenze di coreografa. Quando andò a letto sognò per tutta la notte gli One Direction che cantavano, facevano interviste e autografi, ma soprattutto sognò che uno di loro (non riusciva a ricordarsi proprio chi fosse...) durante un'esibizione, si fermava giusto davanti a lei per cantare e che i loro occhi si incrociavano e sembravano non volersi sciogliere più l'uno dall'altra, come fossero legati da quel momento fino all'eternità...

Tastando a vuoto con la mano per cercare di spegnere la sveglia, Kaylie si sentì estremamente sciocca per quel sogno e decise che fosse il caso di non raccontarlo a nessuno. Arrivata a lavoro fece vedere il balletto alle ragazzine, che letteralmente impazzirono per quei passi tanto da cominciare a pensare di farsi riprendere durante le prove e l'esibizione per poi postare il tutto su YouTube... Sembrava che il loro unico problema fosse quello di decidere su quale dei loro canali sarebbe stato postato e con che titolo, senza minimamente preoccuparsi se per Kaylie questa cosa andasse bene. “E a me non va bene per niente!!! Piantatela di pensare che si renderanno mai conto della vostra esistenza... Siete milioni, non verranno mai a scovare proprio voi!!!” Era questo quello che Kaylie pensava e che avrebbe voluto dire, ma si limitò (sempre tenendo presente che quei soldi le servivano per comprare i biglietti per i Lawson) a dire:

-Ragazze, pensate veramente che possa interessare a qualcuno un coreografia del genere? Come potrebbero mai vedere proprio il vostro video in mezzo ai milioni che vengono postati ogni giorno?? Non per scoraggiarvi, ma la vedo un po' ardua...

Si pentì subito del termine che aveva usato: era sicuramente troppo difficile per loro.

-Ma svegliati!!! C'è Twitter!!! Ognuno dei 1D ha il suo account personale, così tutte le Directioners possono essere in contatto diretto con loro!!! Noi postiamo il video su YouTube e poi lo tweetiamo ad uno di loro...Oppure a tutti, cosa ne dite ragazze??!!!

Kaylie si stava ancora chiedendo: primo, che diavolo volesse dire 1D ; secondo, come facessero delle tredicenni a sapere cosa fosse Twitter (lei l'aveva scoperto solo un mese prima e le sembrava ancora uno strumento oscuro); terzo, come fosse possibile che ogni loro frase fosse emessa alla stessa frequenza d'onda dei versi dei pipistrelli, talmente urlavano ogni volta che parlavano di loro.

Dovette cedere alla richiesta/ordine di farsi riprendere mentre insegnava loro il balletto con anche la clausola di dover parlare in inglese, di modo che tutte le Directioners del mondo potessero guardarlo ed imparare i passi. “Questo è veramente inquietante... Sono peggio di una setta queste qui....” . Ci vollero tre giorni di prove e conseguenti riprese intensive per riuscire a vedere qualche miglioramento, che fecero sentire Kaylie sempre più in colpa e sempre più sciocca: quando non era con le ragazzine diceva che tutta quella storia del balletto e degli One Direction era veramente ridicola; quando invece era con loro parlava del gruppo e chiedeva notizie, si informava su come andavano le visualizzazioni dei video e ballava, divertendosi, sulle note di What Makes You Beautiful. Quando poi era da sola ascoltava il suo I-pod (sempre che non ci fosse qualcuno nei paraggi), dove aveva messo dentro tutti i brani di Up All Night. Ormai li aveva imparati praticamente tutti a memoria perché alla fine aveva capito: gli One Direction erano diventati una delle boy band più famose al mondo perché sapevano cantare e perché le loro canzoni parlavano direttamente, in maniera semplice, di ciò che succedeva nella vita di qualsiasi ragazzo/ragazza che abitasse sulla faccia della terra.

Quelle pazze di Directioners fecero una gran bella figura la sera del talent show, ricevendo anche una meritatissima standing ovation che fece sentire Kaylie, al tempo stesso, segretamente orgogliosa di quanto aveva creato e sollevata del fatto di non dover più sentir parlare di boy band inglesi con orde di fan impazzite pronte a immolarsi per qualsiasi causa li riguardasse.

Ci fu qualcosa che, però, la lasciò un attimo spiazzata: uno degli ospiti del villaggio, un signore inglese sulla quarantina,di bell'aspetto, con moglie e figlio adolescente a carico, la fermò al termine della serata e le disse che la performance gli era piaciuta tantissimo e che sarebbe stato interessato ad avere una registrazione dello spettacolo e il suo nominativo. Dopo un primo momento di incertezza in cui si stava chiedendo se fosse una mossa saggia dare le sue referenze ad uno sconosciuto (sua mamma le aveva insegnato sin da piccola che agli sconosciuti non si dava confidenza), vide lo sguardo di ghiaccio con cui il suo capo la stava guardando (lui le aveva insegnato, o meglio, urlato contro che il cliente doveva essere sempre accontentato in tutto e per tutto) così disse all'uomo che c'erano già su YouTube tutti i video con il balletto e gli consegnò anche un bigliettino con il suo nome e cognome e data di nascita. Ne portava sempre uno con sé (“Non si sa mai che cosa la vita possa riservarti...Magari mi investono, mi viene un trauma cranico che mi fa dimenticare tutto, così almeno, cercando nelle tasche, scoprirò subito come mi chiamo...” si era detta quando aveva preparato il primo), eppure si stava ancora chiedendo: primo, perché avesse aggiunto anche la data di nascita (“Ma certo!Per escludere casi di omonimia! Alle volte sono veramente intelligente...Mi stupisco di me stessa...”); secondo, perché quell'uomo le avesse chiesto il video e il nome.... Forse era un insegnante di arte e spettacolo in una scuola dell'Inghilterra più rurale e voleva che il suo piccolo gruppo di outsider/amanti dell'arte imparasse la coreografia per tentare di farli diventare più popolari o magari solo per farli accettare dal resto della scuola... Oppure era un giornalista che scriveva nella sezione “Cultura&Spettacolo” di un piccolo giornale inglese che voleva fare un articolo sul successo del gruppo, sottolineando come se li fosse trovati anche durante la sua dimessa vacanza italiana... O magari “Dovrei smetterla di fantasticarci ancora su, dato che sono passate ormai tre settimane...”.

Quella mattina Kaylie si era svegliata male: aveva finito di lavorare tre giorni prima, ma la sua sveglia biologica sembrava non volersi adattare al nuovo ritmo e lasciarla quindi dormire più di sette ore. Per di più l'uscita della sera prima non era andata esattamente come aveva sperato... Mentre erano sulla spiaggia a parlare del più e del meno, l'argomento era caduto sui gusti musicali dei presenti e da lì si era spostato, quasi meccanicamente, su un'accanita denigrazione dei teen idol del momento. Kaylie non sapeva che fare: era sempre stata una ragazza che aveva difeso i suoi gusti personali e non li aveva mai nascosti a nessuno, ma ammettere davanti ai suoi amici che ascoltava gli One Direction era come ammettere di non essere mai cresciuta e di essere al pari di tutte quelle adolescenti urlanti che loro stavano tanto criticando. “La mia reputazione sarebbe gettata alle ortiche nel giro di due secondi, senza contare che non parto già di mio con un alto livello di considerazione...” pensò Kaylie, quindi decise di stare in silenzio. Ma a quanto pareva, quello che doveva essere il suo migliore amico e la persona di cui più temeva il giudizio, aveva deciso di voler sapere a tutti i costi che cosa ne pensasse . L'unica cosa che si era imposta sin dall'inizio di tutta quella storia era di non dire assolutamente mai a nessuno di quella sua nuova passione (perché ormai doveva smettere per lo meno di negarlo a se stessa: quel gruppo le piaceva e parecchio anche). Così stava pensando che cosa rispondere a Daniel, quando si accorse che la sua bocca si stava muovendo da sola e che le stavano uscendo tutte quelle parole che aveva deciso di non dire per nessun motivo al mondo.

-Seriamente pensate che abbiano fatto successo solo perché sono dei “fighetti” e perché gli hanno fatto attorno una grande campagna promozionale?? Ma avete mai provato ad ascoltare qualche loro canzone, specialmente quelle in versione acustica??

Daniel- Kay, sei seria?? Stai veramente dicendo che ti piacciono quei cinque bambinetti degli One Direction??!!

Disse Daniel guardandola come se fosse un'estranea o, peggio ancora, come aveva guardato lei, ormai un mese e mezzo prima, le ragazzine del campeggio.

-No...Cioè, non sto dicendo che mi piacciano, che cos'hai capito!!! Semplicemente dico che prima di criticare dovresti almeno aver ascoltato qualche loro canzone... Insomma, io l'ho fatto solo per tutta quella storia del balletto, ma per lo meno gli ho dato un'opportunità...Tu invece critichi sempre tutto senza aver neanche preso in considerazione la possibilità di conoscere meglio ciò che giudichi!!!

Kaylie non si rese nemmeno conto di star letteralmente urlando e che delle lacrime si stavano ammassando agli angoli dei suoi occhi...

Daniel- Senti, non scaldarti così tanto... La mia era una semplice considerazione, non serve che mi azzanni!!

Daniel aveva ragione: Kaylie aveva veramente dato di matto, si era comportata come una vera Directioner, con lacrime incorporate... Ma lei sapeva bene che non era per quello che le veniva da piangere: voleva urlare al mondo intero che era stanca di nascondersi e di essere giudicata per quelle che non erano altro che delle piccole sfaccettature del suo carattere e che non la descrivevano completamente. Voleva che tutti sapessero che aveva delle enormi potenzialità che per paura di ciò che gli altri potevano dire su di lei, non aveva mai mostrato a nessuno. Ma le uniche parole che riuscì a trovare furono:

-Hai ragione, scusami... Non so nemmeno perché l'ho detto... In fin dei conti neanche mi piacciono...

Così, quella mattina, quando si era svegliata era ancora arrabbiata con sé stessa e con il passare della giornata le cose non sembrarono evolversi per il meglio. Non riusciva a capacitarsi di come il solo fatto di non voler ammettere con i suoi amici che le piaceva una boy band la potesse far sentire così vile.

-Ma io lo so benissimo che non è per questo, altrimenti ci sarebbe seriamente di che preoccuparsi... Potrei semplicemente smettere di farmi così tanti problemi e vivere la mia vita da giovane donna, quale sono...Ma forse questa mia passione per gli One Direction è un chiaro segnale che non sono ancora, o non voglio essere ancora, una giovane donna... Va bene, vediamo di piantarla qui perché le cose stanno peggiorando enormemente... Distraiamoci un pochino...

E mentre tentava di auto convincersi che tutto quel marasma di pensieri che le girava per la testa fosse assolutamente di routine, se non quasi, normale, incappò in un video che avrebbe cambiato l'andazzo deprimente che la sua giornata aveva preso. A quanto pareva YouTube conosceva meglio di lei quello di cui aveva bisogno e le fece comparire tra i video suggeriti l'ultimo video dgli One Direction... “Live While We're Young: sembra fatto apposta per me...” pensò Kaylie e vi cliccò sopra. Dopo meno di trenta secondi aveva già un sorriso stampato sulla faccia, e per la fine della canzone si sentiva stranamente più leggera, come se quei 3 minuti e 18 secondi avessero cancellato quella serata terribile e quella giornata ancora peggio.

Era settembre ed ormai non c'era più nulla da fare: era diventata una fan degli One Direction e loro l'avevano portata in un altro mondo.

Con questa consapevolezza cominciò a cercare sul web tutte le informazioni che poteva trovare (e che non aveva già letto) finché non scoprì che: a breve sarebbe uscito il nuovo album e che tutti i ragazzi avevano un account twitter personale, come le avevano detto le ragazzine del campeggio. Il passo successivo era più che logico: diventare una follower di tutti e cinque.

Scoprì quindi anche come si sarebbe intitolato il successivo album :Take Me Home.

Nel giro di un mese aveva già imparato a memoria il secondo singolo, Little Things, e aveva ascoltato tutto il nuovo CD qualcosa come una quarantina di volte.

Questo è quello che accadde nella vita di Kaylie da quel pomeriggio in campeggio in cui sentì parlare per la prima volta degli One Direction fino alla richiesta di Marta di accompagnare le sue sorelle al loro concerto. Ma mai lontanamente si sarebbe potuta immaginare che cosa sarebbe successo della sua vita nell'arco di dodici mesi.

Hi Darling!!

Ebbene sì, sono di nuovo qui, questa volta con una long... Che è proprio long ^^ Nel senso che doveva essere un semplice racconto, ma poi ci ho lavorato per gli ultimi undici mesi e beh, si è trasformato in un libro... Ci tengo parecchio e quindi vorrei veramente sapere che cosa ne pensiate.... *fa la faccia da cucciolo di pinguino * Quindi, se siete arrivate fino a qui, usate lo spazio che c'è qui sotto e lasciatemi un pensierino =) 

Passiamo un attimo a piccole informazioni di servizio: 1)I titoli dei capitoli sono i titoli di alcune canzoni dei ragazzi 2) Ci saranno dei dialoghi in inglese, soprattutto quando compariranno proprio i cinque idioti e il resto della loro troupe (e non manca molto *.*) 3) Aggiornerò forse anche due volte a settimana dato che la storia è già tutta scritta =) *si batte le mani da sola... Scusate* 4)Sappiate che se trovate riscontri con quanto è successo nella realtà -ho cercato di essere il più verosimile possibile- è stato tutto frutto del mio sesto senso che mi faceva scrivere gli eventi e poi questi si avveravano (vi giuro che io stessa ho preso paura -.-")

Basta, mi eclisso che vi ho già gratugiato troppo le scatole... 

Lots Of love 

Rebecca_Daniels

  
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