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Autore: Seele    05/10/2013    7 recensioni
"E se poteste tornare indietro nel tempo, cosa direste a voi stessi?" fu l'ennesima delle sue questioni.
Louis aveva sempre pensato che, porre certe domande, fosse incredibilmente stupido. Anche se ci fosse stata una risposta, anche se avessero voluto sul serio dire qualcosa a loro stessi, come avrebbero potuto? Mica si può tornare indietro ad anni prima.
Harry, invece, sembrava sempre felice di domande di questo genere. Abbassava gli occhi, rispondeva in modo evasivo, ma pensava tante cose mentre sulle sue labbra si dipingeva un sorriso triste e nostalgico.
Perché, dopotutto, se Harry ne avesse avuto la possibilità, sarebbe tornato indietro nel tempo e avrebbe detto a sé stesso tantissime cose.
Ma questo era impossibile, giusto?
Almeno fino a qualche mese dopo.

{Larry Stylinson}
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Since Always




Quell'intervista andava avanti da minuti; l'intervistatrice iniziava ad annoiarli, ponendo loro sempre le stesse domande scontate di sempre.

"E se poteste tornare indietro nel tempo, cosa direste a voi stessi?" fu l'ennesima delle sue questioni.

Louis aveva sempre pensato che, porre certe domande, fosse incredibilmente stupido. Anche se ci fosse stata una risposta, anche se avessero voluto sul serio dire qualcosa a loro stessi, come avrebbero potuto? Mica si può tornare indietro ad anni prima.

Harry, invece, sembrava sempre felice di domande di questo genere. Abbassava gli occhi, rispondeva in modo evasivo, ma pensava tante cose mentre sulle sue labbra si dipingeva un sorriso triste e nostalgico.

Perché, dopotutto, se Harry ne avesse avuto la possibilità, sarebbe tornato indietro nel tempo e avrebbe detto a sé stesso tantissime cose.

Ma questo era impossibile, giusto?

Almeno fino a qualche mese dopo.


*****


"Andrà tutto bene, Lou" sorrise Harry, rassicurando il suo ragazzo. Louis era ansioso, e tutta quest'idea del viaggio nel tempo di prova non lo allettava molto; quando aveva scoperto la notizia, Harry aveva subito dato la sua disponibilità al creatore dell'invenzione per provarla per primo, incurante degli eventuali imprevisti e di tutti i guai che avrebbe potuto causare nel passato. Louis, invece, se ne preoccupava eccome.

La macchina del tempo aveva due posti e poteva andare sia avanti nel tempo che indietro, e non poteva andare nel futuro e nel passato oltre cinquant'anni dalla data di partenza. Era la prima volta che la tecnologia arrivava a questo punto, ma l'invenzione in questione era frutto del genio di uno scienziato poco conosciuto e, per questo, di cui non molti si fidavano.

Ma Harry si fidava ciecamente. Louis sapeva quanto il suo ragazzo potesse essere ingenuo, ma quella era davvero una pazzia.

"No, Harry" fece risoluto. "Non ho voglia di disintegrarmi in milioni di particelle nello spazio."
"Ma non succederà!" protestò Harry.

"Allora ci perderemo in qualche universo parallelo e ci resteremo intrappolati per l'eternità, che ne dici? Ti piace di più, questa versione?"

"Magari sarà un bell'universo" sbottò il più giovane, sottovoce.

"Bene, Harry, ascolta" sbuffò il ragazzo. "Per quanto ne so, quella macchina potrebbe scoppiare con noi dentro e potremmo morire in un secondo. Non mi va di perdere la vita per un esperimento" cercò di farlo ragionare. Ma Harry non dava segni di cedimento.

"Harry, si può sapere perché ci tieni così tanto?" fece, infastidito. Di solito bastava una sua sola parola perché Harry lo accontentasse, ma stavolta era davvero deciso e sembrava assolutamente fermo nelle sue intenzioni.

"Voglio avvisare noi stessi del passato" spiegò, a testa bassa, mostrandosi debole per la prima volta dopo tutti i suoi discorsi pieni di forza. "Non voglio che facciano i nostri stessi errori" continuò, "e non voglio che soffrano come noi."

Louis tacque.

"Okay" sospirò infine, e Harry lo baciò entusiasta.


****


Harry e Louis si fecero a fatica spazio nell'armadio in cui dovevano entrare, non prima che il maggiore avesse lanciato un'occhiataccia al creatore della macchina del tempo.

Lei è sicuro che questa sia la sua invenzione e non il suo armadio, vero?” sibilò.

Sicurissimo” accertò l'uomo, poco più che trentenne. Davvero, Louis doveva essere impazzito per fidarsi in quel modo. “È per assicurarmi che voi arriviate nel passato sani e salvi, capite? È un luogo che io so per certo ci fosse anche...quando avete detto?”

Tre anni fa” sorrise Harry tranquillo, mentre Louis si passava una mano sul viso all'idea che lo scienziato non si ricordasse nemmeno la data che gli avevano detto.

Harry, siamo ancora in tempo per tornare indietro” lo chiamò, preoccupato.

Non c'è motivo di allarmarsi” disse lo scienziato, calmo. “Conoscete già tutte le procedure, quindi non vi tratterrò ancora. Pronti per la partenza?”

No” fece Louis, mentre Harry annuiva emozionato.

Quindi, che giorno avete detto?” lo ignorò lo scienziato, mentre Louis mugolava disperato. Harry ripeté la data e prese la mano di Louis, senza smettere di sorridere.

Bene, ecco a voi il telecomando per il ritorno” continuò l'uomo, porgendo loro un oggetto che sembrava una piccola calcolatrice, “vi consiglio di tenerlo in mano e non nei vestiti che indossate, perché con molte probabilità quelli si disintegreranno durante il salto nello spazio” e Louis sbiancò.

Ci sono probabilità anche che noi faremo la stessa fine?” chiese, senza riuscire a non balbettare.

Qualcuna” e, prima che Louis potesse lanciarsi fuori dall'armadio, Harry prese il telecomando dalla mano dello scienziato e chiuse le ante.

Pronti!” affermò, rivolgendo a Louis un sorriso felice ed emozionato.

Strinse forte le loro mani, ponendo in mezzo ad esse il telecomando in modo che entrambi potessero tenerlo.

Si affrettò a dargli un bacio veloce, poi tutto divenne buio.


*****


Louis non avrebbe saputo dire esattamente quando, né quanto tempo dopo, ma risollevò gli occhi dopo aver sentito un turbinio di sensazioni diverse e impercettibili scuotergli le budella e sentì un leggero senso di nausea, appena prima che il panico prendesse il sopravvento su di lui.

Harry? pensò preoccupato, non sentendo la voce del ragazzo. Improvvisamente si ricordò delle loro mani intrecciate, così strinse la presa nel buio dell'armadio e sospirò sollevato quando scoprì ancora la mano del ragazzo nella sua.

Usciamo?” propose Harry. Louis annuì e spalancò un'anta dell'armadio nello stesso momento in cui Harry aprì l'altra, mentre le loro mani erano ancora congiunte e fra di esse si trovava il telecomando.

Oh! Siete arrivati” c'era un uomo dinanzi a loro, sembrava più giovane dello scienziato che aveva fornito loro la possibilità di viaggiare nel tempo. “Benvenuti nel 2010. Da quale epoca arrivate?”

2013” rispose Harry. Fece per uscire dal buio dell'armadio, ma l'uomo lo fermò porgendo loro dei vestiti.

Io non uscirei prima di averli indossati” fece tranquillo, per poi voltarsi e andare a digitare qualcosa sulla tastiera del suo computer. Harry arrossì e sia lui che Louis si vestirono, perché come aveva detto lo scienziato nel loro tempo, i loro vestiti si erano disintegrati.

Louis tossicchiò per attirare l'attenzione dell'uomo non appena finirono di rivestirsi, e questi si voltò verso di loro con aria curiosa.

Mi fareste vedere quel telecomando?” domandò. “Io non riesco a finire il mio. Vorrei vedere che cosa mi sono inventato per farlo funzionare” e Harry glielo porse, nonostante Louis stesse per urlargli di non farlo; magari l'avrebbe rotto!

Tolse la plastica che ricopriva i circuiti, sollevandola con attenzione, e studiò i fili elettrici per qualche secondo.

Oh” fece lo scienziato, ammirato. “Ma certo! Come ho fatto a non pensarci?”

Segnò qualcosa sul suo portatile, poi sistemò la copertura e porse di nuovo a Harry il telecomando. “Okay, ragazzi, siete a posto. Fate quello che vi pare, purché non dite a nessuno di venire dal futuro. Chiaro? Fatevi vedere poco in giro.”

Dobbiamo parlare con noi stessi di questo tempo” spiegò Harry, mentre Louis era ammutolito a quella notizia.

Avete fatto qualche errore, mh?” e Louis pensò che lo scienziato di quell'epoca fosse molto più perspicace dell'altro, evidentemente.

Non lo considererei errore, solo...avrebbe potuto andar meglio” spiegò, prendendo finalmente parola. L'uomo annuì, ma non sembrava starlo ascoltando sul serio.

Beh, vedete solo di non scombinare l'universo e fate quello che volete” li liquidò. “Quando il telecomando inizia a lampeggiare tornate qui di corsa, o potreste sparire nel continuum spazio-temporale.”

Eh?” fece Louis con una smorfia.

Ve ne andate? Devo lavorare!” lo scienziato si tuffò nei suoi libri e Louis prese la mano di Harry allontanandosi, sbottando qualche imprecazione.

Dove credi che siamo ora, Lou?” domandò Harry appena arrivarono fuori dalla casa dell'uomo, guardandosi intorno per niente colpito dal suo essere rude.

Io e te ci cacciavamo sempre in qualche guaio” suggerì Louis, ritrovando il buonumore al ricordo.

Perché tu mi trascinavi nei casini” sorrise Harry, accarezzando delicatamente il dorso della sua mano.

Quasi si fossero chiamati in causa, videro i loro stessi del passato passeggiare tranquillamente davanti a loro, Harry con una busta del Gamestop in mano e la psp di Louis che faceva capolino dalla tasca posteriore dei suoi jeans.

Louis li indicò con la mano, poi rise nel riconoscersi così...piccolo. Beh, meno male che in confronto a prima almeno era cresciuto un po' in altezza. In quel momento, era ancora più alto di Harry; già immaginava la faccia di sé stesso del passato nel vedere Harry del futuro così alto.

Louis fece per dirigersi direttamente verso di loro, ma Harry lo tirò indietro.

Che c'è?” domandò il più grande. “Ti sei pentito, Haz? Non vuoi più parlare con noi?”

No, certo che voglio” negò Harry, “ma io e te non stavamo ancora insieme” spiegò, guardando le loro mani intrecciate. Louis comprese subito, dal suo sguardo, che gli dispiaceva non poter camminare con lui mano nella mano in pubblico, in un passato in cui nessuno sapeva chi loro stessi sarebbero diventati e in cui quindi potevano.

Hai ragione” gli sorrise, per consolarlo. Lasciò la sua mano con delicatezza, poi si portò le proprie a imbuto accanto alla bocca e urlò: “Harry! Louis!”

Cazzo” sibilò Louis, a qualche metro da loro, senza voltarsi. Harry, accanto a lui, sobbalzò ma non si mosse di un centimetro. “Harry, avanti, guarda che ci raggiungono se non ti muovi!” lo incitò l'amico, tirandolo per un braccio nel tentativo di allontanarsi prima che qualcun'altro li riconoscesse.

No, Lou!” protestò Harry. “Guarda che...” si voltò, sorpreso, “guarda che quella è la tua voce!”

Anche Louis si voltò, e rimase a bocca aperta.

Era come se si stesse guardando a uno specchio, in cui era giusto di qualche anno più grande.

Cosa...” boccheggiò, sorpreso.

Ciao” sorrise Harry, amichevole. Sé stesso arretrò di un passo, spaventato.

Che razza di scherzo è, questo?” sbottò Louis. L'altro rise forte, divertito dalla sua espressione interdetta.

Calmatevi, non è uno scherzo. Veniamo dal 2013” spiegò tranquillo.

Non esiste una macchina del tempo” protestò il più giovane dei quattro.

Sì, che esiste! Altrimenti non saremmo qui” insistette il suo riflesso, senza riuscire a smettere di sorridere. Louis del presente fissò quello del futuro, pieno di rabbia.

Okay, questo è davvero molto poco divertente. Addio” e, preso Harry da un braccio, continuò a camminare stringendolo a sé con fare protettivo. Invece di arrabbiarsi, l'altro Harry sorrise ancora di più; anche allora, Louis era così dolce con lui.

E, allora, Louis del futuro tirò fuori la sua migliore arma.

Curly, davvero non mi credi?”

Entrambi gli Harry lo fissarono, sorpresi. Perché certe cose non sarebbero cambiate mai.

È lui” mormorò l'Harry più giovane, incredulo. “Cioè, Lou” si rivolse al ragazzo accanto a lui, riscuotendosi, “sei tu!”

Saprò io chi sono e chi non sono, no?” si imbronciò il Louis diciottenne. “Dai, non dare retta a quel maniaco.”

Louis del futuro fece un'espressione interedetta uguale a quella del Louis del presente nell'averli visti per la prima volta.

No, è lui!” sbottò ancora Harry, allora Louis si voltò verso sé stesso con aria esasperata.

Bene, mi dimostri che tu sei me?” gli chiese con un sibilio. L'altro annuì, sicuro di sé, lo prese in disparte e gli sussurrò velocemente qualcosa nell'orecchio. Louis, per la prima volta da quando l'Harry del presente lo conosceva, arrossì.

Okay” balbettò. “Lui...credo che sia me.”

Non disse più una parola.


*****


Cosa gli hai detto?” bisbigliò curioso Harry a Louis, sorpreso di come sé stesso di quell'epoca si fosse lasciato convincere.

Un segreto fra me e lui” gli fece l'occhiolino l'altro, prima che Harry e Louis del presente entrassero nella loro (vecchia) stanza ad X-factor.

Bene, abbiamo fatto un giro e sembra tutto tranquillo” sorrise l'Harry più giovane, e Louis del futuro sorrise a sua volta nel vederlo così adorabile. Doveva ammetterlo, l'Harry sedicenne gli piaceva un sacco e tuttora gli faceva lo stesso effetto. “Quindi raccontateci!”

Abbiamo fatto un viaggio nel passato, cioè ora, per...chiacchierare un po' con voi” spiegò l'altro Harry, con lo stesso sorriso che c'era sulle labbra del suo riflesso.

Com'è la nostra vita fra tre anni?” domandò il più piccolo, curioso.

Questo dovreste scoprirlo da soli” consigliò il Louis più adulto, ridacchiando. L'altro gli lanciò un'occhiata truce.

Se io fossi me del futuro, e parlassi con me del passato, gli direi cosa lo aspetta” commentò con astio.

Non cercare di fregarmi, bud” lo prese in giro il maggiore, “conosco la tua mente più di quanto pensi.”

La sua proiezione aggrottò le sopracciglia, infastidito. “Mi dispiace essere così antipatico, nel futuro.”

E a me dispiace non credermi nel passato” ribatté l'altro.

Okay, basta litigare” sospirò l'Harry più grande. “Me lo aspettavo, comunque siamo venuti qui per un motivo. Solo che...adesso che ci penso...”

Si rivolse al Louis del suo tempo, “Lou, come facciamo? Loro, cioè noi, non hanno -non abbiamo ancora...uhm...”

Louis del presente trasalì. “Aspetta, aspetta, aspetta” sbiancò, “non abbiamo fatto sesso da ubriachi o qualcosa di simile che ha rovinato per sempre la nostra amicizia, vero?”

Ti piacerebbe” mimò l'altro Louis con le labbra, bene attento che nessuno dei due Harry lo vedesse.

No, non-” e Harry si interruppe, perché in effetti la prima parte del discorso era anche stata vera, qualche volta, “non abbiamo fatto sesso rovinando la nostra amicizia” ridacchiò poi, senza mentire e senza lasciare trapelare la verità.

Non credo che comunque questo fermerebbe la nostra amicizia, Lou” protestò l'Harry più giovane, aggrottando le sopracciglia. E Louis ventunenne scoppiò a ridere così forte che tutti e tre gli altri sobbalzarono.

Louisss?” lo gelò il suo ragazzo, facendo sibilare pericolosamente la esse mentre arrossiva a dismisura, apposta per infastidirlo. Loro stessi del passato li fissarono, confusi.

Scusa, scusa, eri troppo-” e si fermò per non dire altro.

Mi state confondendo” si morse un labbro il più giovane fra i quattro, preoccupato.

Non è questo il punto” scosse la testa l'altro, temendo che avesse capito qualcosa. “Harry...possiamo parlare in privato?”


*****


Cos'è quel lucchetto sul tuo polso, Harry?” chiese il più piccolo, osservando incuriosito il polso di sé stesso mentre l'altro Harry sedeva davanti a lui sul letto di Louis.

Sapevo che me lo avresti chiesto” rise. “Ed è proprio di questo che volevo parlarti. Tu...fra tre anni, non sarai più così libero.”

Sarò assalito dalle fan ovunque andrò?” esclamò allegramente l'altro. “Beh, non mi dispiace affatto!”

Anche” ridacchiò Harry, “ma non mi riferivo a questo.”

Il più giovane lo guardò in attesa.

Sarai controllato, avrai degli obblighi e dei divieti” spiegò Harry, abbassando lo sguardo.

Perché ho la sensazione che ci sia Lou di mezzo?” domandò l'altro, preoccupato.

Perché c'è” sospirò la sua proiezione futuristica. “I tuoi divieti saranno legati sopratutto a lui.”

Harry tacque, poi parlò con voce tremante. “Ha-Harry, mi stai spaventando.”

Guarda che supererai tutto!” lo rassicurò il ragazzo. “Solo che sarà difficile. Non voglio spaventarti, voglio solo avvisarti...la vita di una popstar non è tutta rose e fiori come sembra, anzi.”

Credo...credo di saperlo” mormorò Harry. “Non mi aspetto che lo sia.”

L'altro attese in silenzio, aveva intuito che ci fosse di più che voleva dire.

È il fatto che anche Louis sia coinvolto in questo, che mi preoccupa” sospirò infine il minore. “Io...cosa intendi con il fatto che sarà difficile?”

Proprio quello che ho detto” rispose Harry, senza rispondere sul serio. Sapeva di non poter parlare troppo.

Sorrise dell'espressione di sé stesso; conosceva bene i suoi pensieri a quell'età. Ricordava la sua attrazione per Louis che considerava sbagliata, i sentimenti che cominciavano a nascere e che non riusciva a cacciare indietro nonostante tutti i suoi sforzi. Era perfettamente a conoscenza di quanto si sentisse spaventato e fuori posto in quella nuova scoperta di sé stesso, e di quanto desiderasse parlarne con qualcuno.

Harry” lo chiamò quindi, “non aver paura.”

Il più giovane alzò lo sguardo, mordendosi un labbro. “Di cosa?” domandò.

Harry rise e gli venne voglia di raccontargli tutto, ma si trattenne.

Lo sai” disse soltanto, sorridendo.


*****


Tu.” iniziò Louis, sospettoso. “Non mi stai simpatico” concluse guardandolo storto.

Nemmeno tu, Louis” rispose sé stesso più adulto, steso pigramente sul letto di Harry. Annusò il cuscino, facendo sbiancare Louis dalla gelosia, poi glielo lanciò addosso.

Tieni, sniffatelo quanto vuoi” lo prese in giro, sapendo bene cosa gli passava per la testa, “tanto non hai idea di quanto buono è il suo vero odore.”

Che intendi?” corrugò le sopracciglia l'altro.

In questo tempo sta ancora usando un profumo che gli ha regalato sua sorella prima delle audizioni ad X-factor” raccontò il maggiore, “e copre decisamente il suo odore. Non sai che ti perdi.”

Davvero, quanto poteva essere divertente stuzzicare sé stesso?

Dio!” esclamò il Louis minore. “Mi stai facendo girare le palle.”

Harry odia le parolacce” gli ricordò l'altro, fingendosi indifferente.

Lo so” sibilò il più giovane. “Non era una parolaccia.”

Cos'è, devi ancora insegnargliele?” lo prese in giro, sempre più divertito. L'altro strinse i pugni dalla rabbia.

Non so come fa a sopportarti” lo gelò. Louis rise.

Devi parlare al plurare, amico. Guarda che io me lo ricordo, che razza di testa di cazzo ero alla tua età.”

Il minore sorrise vittorioso. “Harry odia le parolacce” gli ritorse contro, imitandolo.

Louis si limitò ad ignorarlo, levandosi le scarpe per stendersi al meglio sul letto di quello che sarebbe diventato il suo ragazzo.

Tu non sai cosa ti aspetta” fece, con un piccolo sorriso malinconico. “Anche Harry comincierà ad imprecare.”

L'altro rise. “Impossibile.”

Dico sul serio” ribatté il maggiore. “Gli farai del male, piangerà fra le tue braccia, ti urlerà contro ma ti perdonerà ogni volta. Harry è fatto così.”

Louis abbassò di poco la testa in modo colpevole. “Mi dispiace. Lo eviterò.”

Non puoi” fece l'altro, senza ammettere repliche. Poi nello sguardo del suo riflesso si accese la luce della curiosità.

Aspetta, questo vuol dire che stiamo insieme nel futuro?” domandò, sorpreso. Louis sorrise divertito prima di rispondere.

Ti piacerebbe, eh?” lo istigò, con la sua migliore espressione da bastardo.

Stronzo” lo additò infatti sé stesso. “Avanti, dimmelo.”

Non ci penso nemmeno!” rise l'altro. Tornò serio in un secondo. “Però dico davvero, Louis. Non dare mai nulla per scontato, specialmente i sentimenti di Harry. Che siano di affetto, di amore o di qualsiasi altra cosa...prenditi cura di lui.”

Louis sorrise. “Sembri davvero innamorato di lui.”

L'altro ricambiò il sorriso, con una risata divertita ma piena di significato mentre alzava gli occhi nei suoi.

Potrei dire lo stesso di te.”






Buon viaggio nel tempo a tutti! Sono Seele, e questa è la mia seconda long Larry dopo You're every line, you're every word, you're everything , a cui se vi va potete dare un'occhiata. Questa è una long già conclusa, che dovrebbe contare circa cinque-sei capitoli: nulla di enorme, insomma, ma vi prometto che questa storia vi farà sempre sorridere. Almeno spero che vi piaccia quanto piace a me! Mi sono davvero divertita a scriverla.

Bene, che altro dire?  Potete contattarmi su twitter e su ask, se non sullo stesso efp con un messaggio personale. Non mordo, anzi sono molto gentile -così dicono!-, per cui non siate timidi!

Direi che non c'è altro da aggiungere, dunque vi saluto. A presto :)



Seele



P.S.: nel caso qualcuno fosse interessato a farmi un banner per questa fanfiction me lo faccia sapere tramite messaggio personale qui su efp, mi farebbe davvero piacere :)


  
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