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Autore: Merlina97    01/11/2013    1 recensioni
esiste un piccolo villaggio, Starland, di cui non si conosce la posizione geografica. Questo villaggio è circondato dai boschi, le persone sono chiuse,il passato spaventa, si danno per scontate le cose, si ha paura di tentare. Dovrà arrivare una persona, forse la coscienza stessa, a far cambiare le cose. Mi scuso in anticipo per gli aggiornamenti lentissimi, spero avrete voglia di seguirmi comunque.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io, Anna

Quando mi sono sposata ed ho lasciato la casa dei miei genitori, ho voluto far costruire qui la mia, vicino al bosco, che ora ci fa meno paura, proprio in questo punto.  È stata una casa felice, la nostra: vi ho vissuto tanti anni in compagnia di mio marito e dei miei due figli,  lui se ne è andato qualche anno fa, mentre i miei “bambini”... Bhè, loro vengono a trovarmi ogni tanto, anche se non abitano in questo  villaggio. Però non mi sento poi così sola. Spesso alla sera o all’alba mi siedo nel patio davanti a casa e guardo quel punto, rivivendo l’ultimo momento in cui l’ho vista di notte ed immaginando di vederla tornare al mattino. Pura immaginazione, non si è più fatta vedere per anni e non mi sono mai aspettata che lo facesse, d’altronde lei non è come noi, non è del nostro mondo e sono sicura che in questo momento sia impegnata da qualche altra parte, a tentare di salvare noi poveri esseri umani da una notte fin  troppo buia. Certe volte, guardando le stelle più brillanti che mai, me la rivedo al mio fianco, bellissima, come quand’eravamo due ragazze che parlavano su un davanzale, ed è in quei momenti che sono sicura che sia esistita davvero. Di lei non si è più parlato, almeno non concretamente, anche se qualche strano aneddoto che ricorda lei circola ancora. Proprio per questo mi sono più volte chiesta se non fosse semplicemente stata un’allucinazione collettiva, o un sogno,una fantasia... E tutte quelle volte mi sono sempre convinta della sua esistenza guardando le stelle brillanti e, nei momenti più difficili, la mia stella personale.  Me la immagino ancora con i capelli biondissimi, gli occhi azzuri e la risata cristallina, che aveva quando l’ho conosciuta io. So che è  ancora così; per me,almeno, resterà sempre tale. Ha dato una spinta a tutti, anche se non ce ne siamo accorti subito: io sono diventata la prima insegnante di questo paese e la gente, pian piano, ha incominciato ad aprirsi, ad imparare nuove lingue, a viaggiare, a farsi fregare da mercanti affascinanti che ti vogliono propinare la roba più assurda ed esotica, a sperimentare piatti nuovi nelle cucine, a difendersi dagli aspetti peggiori dell’uomo e ad ammirarne la parte migliore. Ovviamente questo sta ancora accadendo, non siamo al termine di un processo ormai concluso, anche se la ruota gira; lentamente, ma gira.

E mi viene naturale pensare che sia anche merito suo, che non ha mai preteso niente ed è arrivata da straniera malvista, anche da me.

Però sono sicura che la rincontrerò, tra non molto, e allora tornerò giovane anch’io. La aspetterò qui, davanti al bosco, in quella che passerà alla storia come “Terra delle Stelle”. Le mie espeienze le ho già fatte: ho fatto la mia parte in questo paese, ho viaggiato ed ho perfino incontrato anche i miei nonni, da ragazza. Ora so di aver dato quello che dovevo dare e di poter stare tranquilla al mio posto. Io  quella strada, la strada che abbiamo costruito in armonia con la natura, l’ho già percorsa, ed ora mi appresto a cedere il passo alle nuove generazioni, ad occhi più giovani e curiosi, che la seguiranno nel suo tortuoso cammino fino a raggiungere grandi città nelle quali sosteranno, s’innamoreranno, o passeranno soltanto. Procedendo per quella strada poi, lasciandosi alle spalle i monti e i pini, dopo aver attraversato umide pianure, giungeranno al termine, al mare.

 

 

Spazio autrice: eccomi qui. Mi scuso davvero tanto per aver troncato tanto a lungo la storia, ma quand’ho scritto l’epilogo, circa due mesi fa, non ne ero del tutto convinta e quindi ho preferito aspettare, anche se dopo sono ricominciati la scuola, gli impegni vari... Insomma, lo sapete;) Voglio solo ringraziare chiunque sia arrivato alla fine di questa storia e posso solo sperare che a voi sia piaciuta almeno la metà di quanto è piaciuta a me scriverla. Detto questo, a presto con nuove storie (Spero!). Baci

Ila

  
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