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Autore: Londonimhere    10/02/2014    2 recensioni
“Gail?” mi voltai scocciata verso di lei “Questo non è il tuo negozio?” mi mostrò una delle immagini del giornalino.
Annuii e quando mi voltai verso il professore, mi richiamò, picchiettando con la mano sul mio braccio
“Che c'è?”
“Harry Styles era davanti al tuo negozio con una rosa in mano. Devi dirmi per caso qualcosa?!”
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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'Ti piace Harry?'

Aveva solo sei maledettissimi anni, come poteva pormi queste domande alla sua età?! Senza dubbio, qualcuno doveva avergli messo qualche pulce nell'orecchio, non poteva essere stata una sua iniziativa... O si? E se si, perché me l'aveva fatta? Cosa poteva interessare a lui, se quel ragazzo mi piacesse o meno? Che poi... mi piaceva?

Dannazione, si che mi piaceva, non c'era nessun bisogno che mi ponessi la stessa domanda altre volte, mi piaceva. Mi piaceva come ad un musicista piace la sua chitarra, mi piaceva come ad un cantante piace la sua musica e mi piaceva come se fosse l'unica ancora a cui era possibile aggrapparsi, per evitare di essere risucchiati in un vortice.

Il mio cervello era andato in tilt completo, avevo un assoluto bisogno di essere spenta e riavviata.

Mi sedetti sul letto prendendomi la testa tra le mani e cercando di dare pace ai pensieri quando, pochi minuti dopo, la suoneria che avevo messo per le chiamate di Harry, prese a suonare.

Ciao”

'Ciao'

Ehm.. spero che il tuo telefono sia a posto”

'Tranquilla, per questa volta tuo fratello non ha bisogno di essere sgridato. Di nuovo' sorrisi, pensando che in quel momento, molto probabilmente, lui stava facendo lo stesso.

Non mi crederai mai se ti dicessi che, qualunque cosa avesse combinato, avrei lasciato quella parte, molto volentieri, ai miei genitori. Solitamente sono la persona dalla quale viene per essere consolato, e non dirmi che lo vizio, perché... beh, perché è mio fratello”

'Non ho mai visto nessuno avere un rapporto di fratellanza come il vostro. E' davvero splendido. Ma ancora non capisco la risposta che mi hai dato l'altra sera al telefono'

Sospirai, osservando il cassetto della scrivania chiuso a chiave.

Forse un giorno ti racconterò”

'Mi piacciono i misteri e mi piacciono ancora di più le ragazze che fanno boxe- il mio viso si colorò all'istante- perciò verrai con noi domani. E non è una domanda.'

Sapevo a dove saresti voluto arrivare” ridemmo entrambi “Ma non ti assicuro nulla, dipende da come mi sveglierò domani mattina” sorrisi aspettando la sua risposta

'D'accordo' d'accordo? D'accordo, era la sua unica risposta? Mi sarei aspettata qualche supplica o una risata, ma non un d'accordo. Ma questo mi dava la conferma che conoscevo ancora poco quel ragazzo e ciò rendeva il tutto più intrigante.


*§*




Gigì, svegliati dai” mugolai qualcosa prima di rigirarmi nel letto e infilare direttamente la testa sotto il cuscino per non essere più disturbata, ma quella giornata male era cominciata e male sarebbe terminata. Delle piccole manine continuavano a scuotermi e solo dieci minuti dopo sentii quel fastidioso movimento cessare, ma avrei preferito mille volte continuare a sentire quello, che ciò che udii provenire dalla voce di Christian.

Harry, non si vuole svegliare” mi alzai di fretta dal letto riuscendo, fortunatamente, a non cadere per terra e mi avvicinai alla porta cercando di origliare

Scusala, Harry. Non ha mai dormito fino a tarda mattinata” trattenni un urlo e sperando che papà non gli dicesse nient'altro, m'infilai nuovamente in camera. Presi dei vestiti a caso e cercando di non farmi vedere in pigiama- se quella maglietta striminzita si potesse chiamare pigiama- e con i capelli alla rinfusa, mi rinchiusi in bagno buttandomi sotto la doccia.

Cosa diavolo ci faceva Harry in casa? Aveva esplicitamente detto che ci saremmo sentiti per decidere a che ora ci dovevamo vedere, non che sarebbe passato da casa di mattino presto. Cosa aveva dentro quella testa bacata e bella?

Chi mi aveva detto di accettare quello stramaledetto invito a fare boxe con loro?

Non facevo altro che pormi domande assurde e inutili, presa alla sprovvista da quell'ospite improvviso.

Mi vestii di corsa e pregando di non scivolare-come mio solito- nei tappeti della cucina, che mamma insisteva risaltassero con il colore delle pareti della stanza, raggiunsi la stanza

Oh, la bella addormentata ci ha dato l'onore di raggiungerci” mi chiesi perché papà doveva cominciare a fare il simpatico proprio in quel momento, dato che non gli era mai riuscito così bene

Buongiorno anche a te, papà” si allungò per lasciarmi un bacio sulla fronte e poi lasciò la stanza.

Perché sei venuto qua?” gli chiesi voltandomi verso Harry

Ieri sera mi hai detto che avresti fatto boxe, dipendentemente da come ti saresti svegliata, beh ti ho fatto svegliare da Christian e sono venuto a prendervi per non farvi fare la strada a piedi, non è un buon risveglio questo?!”

A me sembra più un incubo. Christian per svegliarmi mi ha quasi staccato la testa dal collo e papà ha deciso di diventare spiritoso nel momento peggiore e poi... beh la parte del passaggio è l'unica cosa positiva” Evitai la parte che già solo il fatto che lui fosse lì, era stata un bel risveglio.

In quel momento Christian spuntò correndo dalla sala

Allora? Adesso che si è svegliata possiamo andare? Possiamo possiamo?” ci guardammo entrambi divertiti e Harry aspettò un mio cenno affermativo, prima di parlare

Vai a prendere i guantoni”

Sii!” Christian corse verso la sua cameretta, recuperando la borsa che già da giorni aveva preparato per questa occasione. Lo seguii fino alla sala, dove papà lo osservava

Papà tranquillo, staremo attenti”

Ti prego, Gail” lo abbracciai di getto, e mi sussurrò ancora una volta di controllare mio fratello.

E quando si parla del diavolo, spuntano le corna, pensai aprendo le braccia e facendo inserire anche Christian in quell'abbraccio.

Ci vediamo più tardi, divertitevi” dopo aver salutato papà, salimmo tutti e tre sulla macchina.

Allora, campione, sei pronto?” osservai la faccia estasiata di Christian dallo specchietto retrovisore della macchina, mentre parlava con il ragazzo accanto a me

Tanto! Grazie, Harry” vidi con la coda dell'occhio il labbro di Harry alzarsi in un sorriso

E di cosa?!”

Mamma e papà non mi avrebbero mai fatto fare boxe neanche adesso che il dottore ha detto che posso” dopo essersi fermato ad un semaforo, incuriosito dalla risposta del bambino, si voltò verso i sedili posteriori

E perché?”

Perché non..” lo interruppi, intuendo la sua risposta.

Christian era al corrente di tutti i problemi economici della famiglia. Sapeva che se desiderava una cosa, non doveva fare i capricci e che, appena ne avrebbero avuto la possibilità, mamma e papà lo avrebbero fatto felice. Sapeva che se i suoi compagni andavano al ristorante con i giochi, lui non poteva andare, e anche se i nostri genitori facevano di tutto pur di mandarcelo, lui molte volte aveva preferito restare a casa con me. Per avere soltanto sei anni era un bambino davvero intelligente, ma ancora troppo piccolo per capire che certe cose vanno tenute segrete.

Perché hanno paura che si possa fare male. Tutto qua”

Harry si voltò verso di me, capendo che quella non era la vera risposta, ma continuò a guidare verso la palestra.


Gigì hai dimenticato la borsa a casa” osservò Christian, notando che portavo solo la mia piccola-per modo di dire- borsa, ma non lo zaino con l'occorrente per allenarmi

Oggi non mi alleno con voi, amore, magari un altro giorno, va bene?” mi abbassai fino ad arrivare alla stessa altezza di mio fratello

Avevi detto che lo avresti fatto. Io voglio che ci sei anche tu” Christian si strofinò l'occhio sinistro e mi guardò triste

Sono stanca, Christian. Non fare così, per favore” lo abbracciai, ma si liberò dalla presa e corse verso Harry, che era appena entrato

Sei cattiva!” mi urlò, prima di nascondersi dietro le gambe del ragazzo, che non capiva cosa stava succedendo “Sei una bugiarda!”

Non capivo cosa gli era preso, non aveva mai avuto una reazione simile e per di più con me.

Christian..” tentai di avvicinarmi

Vai via! Vai via!” mi fermai di colpo e sentii un groppo salirmi in gola. Era la prima volta che faceva così e non sapevo come comportarmi

Campione cosa è successo?” Harry si abbassò al suo livello e tentò di capire cosa gli era preso

Gail non vuole allenarsi con noi”

E c'è bisogno di trattarla così?”

Lei me lo aveva promesso. E' una bugiarda” Harry sussurrò qualcosa all'orecchio di Christian, che rise e mi guardò con aria di sfida prima di farmi la linguaccia e poi una pernacchia, con tanto di mani sopra le orecchie a sventolare.

Scossi la testa divertita e sollevata che si fosse risolto il tutto e, prima che potessi chiedere cosa Harry gli avesse sussurrato, mi sentii sollevare come un sacco di patate. Cacciai un urlo e mi voltai per capire chi fosse, anche se potevo immaginarlo, e non appena ne ebbi la conferma, mi sentii avvampare e un ondata di calore mi investì tutto il corpo.

Harry! Mettimi giù” lui rise e batté il cinque a Christian che ora saltellava felice ridendo accanto a noi “Harry, per favore, mettimi giù!”

Mi sentivo imbarazzata e spossata: i capelli mi svolazzavano davanti al viso e cercavo invano di spostarmeli, avevo i pantaloni che mi cadevano e tentavo di tenerli con l'altra mano, la maglietta si stava abbassando, lasciando intravedere il bordo del reggiseno, perché era incastrata tra la mia pancia e la spalla di Harry.

Quando il riccio aumentò il passo fui costretta ad aggrapparmi ai suoi fianchi e le mie guance presero ancora più colore, sentendo la perfezione di quel fisico

HARRY!”

Si?” mi chiese ridendo e pienamente consapevole del mio stato

Mettimi giù! Subito!” provai a scalciare con le gambe, ma il braccio libero di Harry me le bloccò, facendomi scappare un gemito di frustrazione.

Quando mi abituai a quella posizione, mi sentii sollevare nuovamente e non appena i miei piedi toccarono terra, dovetti aggrapparmi alle spalle del ragazzo per non cadere. Una volta ripresa, mi guardai attorno e capii di trovarmi su un ring

Tutta questa scenata per portarmi qua?”

Tutta questa scenata per farti allenare con noi. Forza!” Harry mi lanciò dei guantoni, che presi al volo, e lo guardai spaesata “Avevi davvero intenzione di passarla liscia?!”

I-io... non ho la roba” tentai

Ci faremo andare bene quello che indossi, vero campione?” sorrise sornione a Christian che mosse la testa su e giù in un cenno affermativo

Voi due state complottando verso di me, per caso?” i due uomini si lanciarono uno sguardo d'intesa e dopo che entrambi si infilarono i guantoni, mi si avvicinarono lentamente, mi ritrovai ad indietreggiare con un espressione divertita sul volto, fino a trovarmi bloccata dalle corde. Sorrisi ai due e m'infilai i guantoni battendo, poi, i pugni tra di loro

Volete la guerra? E guerra sia!”

Continuammo a rincorrerci per tutto il ring per più di mezz'ora, ridendo e scherzando, tirando qualche pugno ogni tanto. Dopo di ché, io ed Harry ci buttammo a terra sfiniti e con il fiatone, mentre il più piccolo continuava a correre simulando un combattimento con un avversario immaginario.

Christian siediti due minuti” mi tirai su a sedere, richiamando mio fratello

Aspetta!” attesi altri cinque minuti, poi preoccupata lo richiamai

Ancora un pò” Harry, forse intuendo la mia preoccupazione, si alzò per andare verso il bambino e prenderlo in braccio, ignorando le sue lamentele

Basta per oggi, campione” lo portò giù dal ring dove li aspettavo per tornare a casa.


Harry domani lo rifacciamo?” sentii Harry sospirare e lanciarmi un occhiata, mentre guardavo fuori da finestrino

Ehm... Christian, domani non posso” a quella frase mi voltai per ascoltare

Allora dopodomani!”

No, campione, mi spiace. Domani devo partire e torno tra qualche settimana” si fermò davanti alla casa e si voltò per guardare il nanerottolo

E qualche settimana è tanto o poco?” prima che potesse rispondere, lo feci io al posto suo

E' tanto!”



Beh, prima di tutto vi chiedo scusa per il ritardo...

Ormai, sono più che sicura, che siate rimasti in pochi a leggere questa storia. E a chi continua a farlo voglio chiedere scusa per i miei ritardi, ma ho dei seri problemi con la scuola quest'anno (non di voti), va beh non credo che vi interessi, perciò non sto qua a raccontarvi...

Adesso parliamo del capitolo.. Beh allora, innanzitutto doveva essere molto più lungo, lo avevo già scritto tutto, ma una notte lasciato il portatile acceso e lo avevo solo chiuso e, non avendo salvato il file, mi ha cancellato ciò che non avevo salvato (scusate il gioco di parole). L'ho dovuto riscrivere, ma l'ultima parte non sono ancora riuscita a scriverla, perciò per non farvi aspettare troppo, ho deciso di dividerlo in due parti...

Comunque, spero che vi sia piaciuto...

Marta

  
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