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Autore: Martina3    25/03/2014    4 recensioni
Becky Greene è una sedicenne di Holmes Chapel. Da un po' di tempo ha una cotta folgorante per un ragazzo della classe affianco alla sua. Harold Styles. Peccato che, però, egli non la degni di uno sguardo, perché attratto solo da una ragazza, Rachel Smith.
Passano tre anni e Harold diventa solo un ricordo, nonostante sia diventato una star. Becky ha anche un ragazzo, Jake. Ma un giorno, nonostante i suoi sforzi, la ormai diciannovenne non può sfuggire al destino e si trova a un palmo di naso nientemeno che Harry, Harry Styles.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO

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Erano passati giorni. Non sapevo nemmeno quanti, non li avevo contati. Non mangiavo, non dormivo mai profondamente, stavo tutto il tempo su quel letto, fissando il vuoto. Mi sentivo il nulla, senza di lui. Non mi imponevo nemmeno di non pensarci, perché nella mia mente non riuscivo a distogliere l'attenzione da Harry. Mi dicevo che tutto ha una fine, che dobbiamo farcene una ragione, ma come potevo riuscirci se lui era parte di me? Non ero capace di smettere di sperare nel suo ritorno e mi odiavo per questo, ma ero convinta che se lui fosse tornato io non avrei saputo rinunciare al suo amore.

Non sapevo nemmeno se la mia fosse rabbia, malinconia o entrambe le cose. Niente aveva importanza. Lui non sarebbe tornato da me. Aveva messo la parola fine tra di noi. Aveva scelto. E io non potevo contestare le sue decisioni, da uomo adulto che era.

Era notte fonda, c'era un silenzio tombale. Stavo dormendo, per miracolo, ma non profondamente. Sognavo Los Angeles, il sole, il mare... e noi. Eravamo soli, insieme, innamorati da far schifo. Quando riuscivo ad addormentarmi era il paradiso, perché sapevo che avrei incontrato lui nei miei sogni. Erano attimi sì di illusione, ma che mi facevano sentire felice. Poi quando mi svegliavo era l'inferno.

Udii dei rumori in lontananza, ma non ci feci caso, continuando il mio sonno. Dopo qualche istante avvertii la porta aprirsi e non feci a tempo a prendere coscienza della cosa che sentii due grandi braccia prendermi ed issarmi. Sobbalzai e aprii gli occhi spaventata. Mi trovavo appoggiata al petto di Harry, mentre lui mi teneva stretta stretta a sé. Ci misi poco per realizzare che non era un sogno, ma la vera realtà. Il suo profumo, il suo calore. Sì sì, non poteva essere nessun altro che lui. Che cosa ci faceva in camera mia, di notte? E com'era entrato? Sul momento fui tentata di baciarlo, di rifarlo mio, ma ad un certo punto provai un sentimento di rabbia e di repulsione. Posai le mani sul suo petto con forza: «Lasciami andare.», mormorai.

Lui oppose resistenza, ma non parlò. «Ti ho detto di mettermi giù.», mi dimenai con tutta l'energia che avevo. Mi chiesi come facesse a tenermi stretta a sé in quel modo. Fino a quel momento non l'avevo guardato negli occhi, o sarei impazzita.

«Becky ascoltami.», mi implorò.

«Va' via, Harry.», dissi a denti stretti, imponendomi di non guardarlo. Continuavo a cercare di liberarmi, mentre lui confabulava qualcosa per farmi stare tranquilla e che io non ascoltavo minimamente, cercando ancora di dare risposte alle mie mille domande.

«Sono venuto per portarti via con me.». A quelle parole sentii un brivido percorrere tutto il mio corpo. Non seppi dire nulla.

«Scappiamo. Andiamo da qualche parte. Dove, non lo so, ma un posto lo troveremo. Lontano da tutto e da tutti, dove potremo amarci senza ostacoli, senza vincoli. Saremo solo io e te. Per sempre.»

«E' assurdo, ci troveranno, prima o poi. E che cosa diremo a tutti?»

«Becky, tu vuoi venire via con me?», chiese con tono deciso, ma con un evidente sentimento di paura, paura della risposta che gli avrei dato. Avevo mille cose da dirgli, volevo rinfacciargli tutto, dirgli quanto stavo soffrendo. Ma a giudicare da quei grandi occhi verdi che mi fissavano in attesa di un mio 'sì' capii che anche lui aveva il cuore in mille pezzi. Sarebbe stata un'impresa, una missione impossibile, ma era la nostra unica via di scampo, l'ultima carta che avevamo da giocare.

Le domande le avrei fatte dopo, i problemi li avremmo risolti più tardi, insieme. Non c'era tempo.

Gli presi il viso tra le mani e con le labbra a pochi centimetri dalle sue ansimai: «Sì. Portami via. Lontano, lontanissimo, dove nessuno potrà trovarci.»

Harry annuì freneticamente cercando le mie labbra nel buio. Ci baciammo, bramosi l'uno dell'altro. Passò le dita sull'elastico dei miei pantaloni, poi sussurrò: «No, no, non adesso.», come per convincere sé stesso. Avremmo voluto di più dall'altro, ma non potevamo. «Andiamo via.»

«Devo prendermi qualcosa...»

Mi prese per il polso: «Non c'è tempo.»

«Ma...»

«Becky, dobbiamo andare ora.»

«Lascia almeno che scriva un biglietto ai miei genitori!»

Dopo aver esitato un attimo, sospirò: «E va bene. Ma fa' in fretta.»

Annuii freneticamente e cercai nel cassetto un pezzo di carta ed una penna. Le mani mi tremavano.

 

Sto bene, devo andare adesso, mi farò sentire

 

No, non andava. Cancellai.

 

Non preoccupatevi per me, tornerò, un giorno

 

Troppo fredda. Stavo perdendo troppo tempo. Tirai una linea sopra, di nuovo.

 

Cara mamma, caro papà,

me ne sono andata.

Dovevo andare via da questa casa piena di ricordi.

Me la caverò, ve lo prometto.

Vostra Becky

 

Lo rilessi due o tre volte, poi, trattenendo a stento le lacrime lo posai sulla scrivania accanto alla penna. Con il cuore in tumulto, riguardai un'ultima volta quella piccola stanza che mi aveva protetta fin da quando ero soltanto una piccola creatura in una piccola culla, amata da un grande uomo e da una grande donna, che mi avevano donato tutto il loro grande amore. Harry fremeva e io mi schiarii la voce, spostandomi una ciocca di capelli con lo sguardo a terra. Feci un profondo respiro e annuii con un gesto del capo in segno di assenso. Harry mi strinse la mano ed aprì la porta. Uscimmo nella strada buia, diretti chissà dove. Due cuori senza meta, due anime vaganti verso il nulla, due ombre nella notte. Insieme.


Spazio autore: ecco qui, è errivata la fine di questa storia. colgo l'occasione per ringraziare chiunque l'abbia seguita fin dall'inizio, chiunque l'abbia letta e recensita. Un grazie di cuore a tutti voi, mi avete dato una soddisfazione immensa, davvero. a presto xx

  
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