Ragazzi grazie per la grande attesa, ecco qui l'ultimo capitolo di qusta mia fic "il legame tra noi", lungo e con un finale che spero non deluderà nessuno.
Vi avverto in partenza che questo capitolo conterrà dei contenuti Yaoi abbastanza forti, chi non gradisce è pregato di non leggere, siccome mi rendo conto che non ho messo il rosso come rating.
Ora vi lascio alla lettura dell'ultimo cpaitolo, grazie in anticipo per i vostri commenti precendti e per chi ha la storia tra i preferiti.
Se commentate anche questo mi fate un piacerone!!
Buona lettura
12:
-cosa
vedi…con il tuo
Sharingan?-
-cosa
vedo? Vedo te,
morto!-
-Kakashi-sensei
la prego,
mi dica che troveremo Naruto!-
-sakura…anche
se io lo
dicessi, probabilmente ti illuderei soltanto-
-kakashi
ha
ragione,sakura- intervenne Yamato –l’Akatsuki
sicuramente avrà cambiato
nascondiglio, e poi solo noi quattro non siamo abbastanza per uno
scontro-
-non
mene frega nulla
dello scontro!- urlò lei piangendo –dobbiamo
salvare Naruto!-
-Sakura-san-
questa volta
fu sai a interromperla –perdere la calma non ci
servirà a nulla.
So
che non vuoi perdere un
altro compagno, non lo voglio nemmeno io, ma perdere la calma ci
recherà solo
problemi-
La
ragazza parve pensaci
su, fissando sai con gli occhi lucidi.
Si
decise poi a dargli
ragione e, dandosi forza, asciugò gli occhi verdi dalle
lacrime.
-allora
dobbiamo chiedere
rinforzi al villaggio- esclamò risoluta
-questa
è
-me?
Morto?-
Sasuke
fissò il fratello
con uno sguardo ben più eloquente di una conferma.
Lui
lo voleva morto e
aveva gettato via la sua vita per riuscirci.
Niente
e nessuno gli avrebbero fatto
cambiare
quella che per lui era la realtà dei fatti.
Itachi
chiuse gli occhi
con grazia, abbassando lo sguardo verso il basso. Quando li
rialzò su Sasuke,
la sua espressione era
divenuta…maliziosa…sicura…una certezza
forse?
-ma
davvero? E dimmi,
fratellino, non ti piacerebbe sapere cosa invece vedo Io, con il Mio
sharingan?-
Sasuke
indurì, se
possibile, ancor di più lo sguardo
-dovrebbe
interessarmi?-
-Suppongo
di si- disse
Itachi con calma
-supponi
male!- esclamò
Sasuke irato –e ora scendi di li e vieni sotto ad affrontare
la tua ulti…-
Itachi
non lo lasciò
finire. Con uno scatto fulmineo si era portato di fronte a lui e ora si
trovava
inclinato in modo da trovarsi all’altezza dei suoi occhi
-Io
vedo…Lui, in Te-
Sasuke
si bloccò sul
posto, gli occhi sottili allargati da puro stupore
Itachi
fissava i suoi
occhi con il suo potente sharingan, un’espressione
indecifrabile dipinta sul
volto.
-n-non
dire stronzate…-
sibilò Sasuke, ma la voce gli era uscita fuori meno
minacciosa di quanto avesse
desiderato
Itachi
gli mostrò un
sorriso soddisfatto, mentre si girava e tornava al suo trono senza
guardare
Sasuke, che fremeva di una rabbia repressa
-non
vedo altro- esclamò
infine Itachi, fissandolo con il suo sguardo ammaliante, quando
sentì il
richiamo dei suoi compagni.
E
allora capì che Forse
era troppo tardi
-ti
informo che l’akatsuki
ha catturato Il bambino della Volpe a Nove code, e si sta apprestando a
estrarre
da lui Kyuubi e quindi…a ucciderlo-
Sasuke
strabuzzò gli occhi
colto impreparato, decisamente impreparato alla rivelazione,
Naruto…
Gaara
aveva ragione
allora, ci aveva azzeccato e Shikamaru…lui…
Itachi
non aggiunse altro,
osservò soddisfatto lo sguardo perso del fratello minore, di
chi non sa che
pesci prendere dopo aver fatto la più grande cretinata della
propria vita, ma
fu costretto a sparire per raggiungere i suoi compagni al covo, e
partecipare
all’estrazione.
-No!!!-
urlò Sasuke
vedendolo –torna qui,bastardo!! Torna qui hai capito??
Dimmi
dov’è? Dov’è
Naruto??-
Lui
stesso, si rese conto
che il suo tono trasudava disperazione, rabbia, e un immenso dolore.
-dobbiamo
raggiungerli
immediatamente-
-ma
Shikamaru,…-
-nessun,ma!
Ci ho provato
da solo, a modo mio, ma ho fallito.
Ora
non ci resta che
provare tutti insieme-
Team
10, team 8 e team Gai
si trovavano di fronte il Chunin col codino, incerti sulla decisione da
prendere.
-non
è una missione
ufficiale, me ne rendo conto.
Ma io
voglio aiutare
Naruto, e chi vuole
seguirmi può
sceglierlo liberamente. Chi non verrà, è pregato
di sapere che nessuno gliene
farà una colpa, ma vi prego di ascoltarmi e seguirmi,
perché non ho alcuna
intenzione di perdere Naruto-
-nemmeno
io- sentenziò
Kiba
-io
vengo- si convinse Choji
-posso
aiutare con le arti
mediche- Ino
-Aiutiamo
naruto-kun-
Hinata
-i
miei insetti saranno
utili all’inseguimento- Shino
-Dobbiamo
andare a salvare
il nostro Naruto.kun!- Rock Lee
-Io
vi seguo!- TenTen
-gli
restituirò la
vittoria dell’esame chunin- Neji
Shikamaru
sorrise
soddisfatto di fronte alla sua squadra, stava per iniziare il piano di
inseguimento e attacco ma,fu interrotto
-dove
state andando?-
venne la voce severa di Tsunade
-A
salvare Naruto- rispose
a tono Shikamaru
-non
potete! Non potete
andarci tutti! Chi penserà al villaggio?-
-lo
sa, Hokage-sama?-
iniziò allora il ragazzo serio –alla sola
età di 12 anni tutti noi abbiamo
impiegato le nostre forze per questo villaggio, combattendo battaglie
ben più
grandi di noi. Molto più grandi di noi.
E chi
di noi dava sempre
il massimo in queste battaglie era sempre Naruto, in un modo o
nell’altro. Non
crede che sarebbe ora che anche i nuovi Genin cominciassero a vedere un
po’ la
realtà dei fatti, impegnandosi per il loro villaggio?
Io so
che anche lei vuole
bene a Naruto, non credo che lei voglia perderlo, sbaglio? Ho
già tentato di
farlo a modo mio,Hokage-sama, cercando Sasuke uchiha, ma credi di aver
miseramente fallito.
Noi
vogliamo salvare il
nostro amico, e non riuscirà a impedircelo, vero ragazzi?-
-Vero!-
fu la risposta in
coro
-è
giusto che le nuove
squadre restino qui a difendere il loro villaggio, senonche vi sono
rimasti
alcuni Jounin,no?-
Tsunade
sospirò sconfitta,
alla fine sentenziò solo
-Non
voglio vittime, e
soprattutto rivoglio vedere Naruto-
-ci
conti!- esclamò il
nuovo, incredibile, Team “Naruto”
1°
giorno
d’estrazione
-cominciamo
pure
l’estrazione-
-Itachi
che hai? Mi sembri
quasi…deluso?-
-affatto-
-non
ti aspettavi che lo
avremmo preso così presto,eh?-
-in
effetti no, mi hai
battuto sul tempo Tobi-
-eheh,
si in effetti si.
Ma ne è valsa la pena,no?-
-certo-
Dopo
alcuni minuti di
silenzio, in cui i membri raccolsero il chakra necessario
all’iniziazione,
Kisame osservò
-siamo
sicuri che non
verrà nessuno a riprenderselo?-
-che
palle!- sbottò Hidan
–non so quante volte ce lo siamo già chiesto-
Chi
vuoi che venga a
prenderselo ‘sto tipo?- domandò la parte nera di
Zetsu –reca solo guai, meglio
toglierselo dalle palle,no?-
Dopo
un assenso generale,
nel covo regnò il più assoluto silenzio.
Tutti
i
membri osservavano come Kyubi veniva estratta del corpo del piccolo
Naruto
uzumaki, compiaciuti. [meno Itachi,si intende]
-non
abbiamo indizi. Non
sappiamo nemmeno dove mettere piede!-
-siamo
in un vicolo cieco,
adesso-
-a
meno che non ci arrivi
un aiuto dal cielo, direi che siamo spacciati-
-ma
smettila tu!- urlò
sakura –non sei mica tu a essere spacciato, deficiente!!-
-Sakura-san…calmati-
-non
ci riesco, non riesco
a non pensare che Naruto a quest’ora…-
-se
anche così fosse-
tentò di calmarla kakashi –ci vorrebbero 3 giorni-
-ma
lo ha detto anche lei
che non abbiamo dove andare!-
-e
con questo?- Il team
kakashi si voltò verso la voce parlante, restò
particolarmente meravigliato
alla visione –volete arrendervi così?-
-Shikamaru,
ragazzi! Anche
tu,ino!-
-siamo
qui per Naruto-
-ma
voi…come fate a sapere
che…-
-non
ha importanza il come
o il quando –tagliò corto Shikamaru –ora
siamo qui e abbiamo un bel po’ di
lavoro da fare, Shino- ordinò il ragazzo.
Shino
fece immediatamente
uscire allo scoperto i suoi insetti, quando Shikamaru diede loro per le
tracce
un boxer azzurro di Naruto, e subito quelli partirono
all’inseguimento.
-ora
vi illustro il piano
che ho precedentemente messo a punto con gli latri, in modo che
sapremmo sempre
come muoverci-
Tutti
annuirono attenti,
quando sai, colto da un’irremovibile curiosità
decisamente assurda quanto fuori
luogo, non riuscì a fare a meno di alzare timidamente la
mano, durante la
spiegazione.
Shikamaru
vedendolo,
domandò
-Si,Sai?
Non hai capito
qualcosa?-
-no
io…volevo solo
chiederti,Shikamaru-san… com’è che hai
un boxer di Naruto con te?-
Le
facce perplesse che lo
fissarono furono più che sufficienti come risposta, ma
Shikamaru ci tenne a
precisare, a scanso di equivoci
-per
l’inseguimento
serviva qualcosa che avesse l’odore di Naruto, in modo che
gli insetti di Shino
potessero avere una traccia per trovare Naruto, e così sono
entrato a casa sua
e ho preso il primo indumento sporco che ho trovato-
Sai
annuì convinto, quando
sakura e Ino domandarono schifate
-quel
coso allora… è
sporco?-
-per
favore non perdiamo
di vista il nostro obiettivo!- sbottò il chunin moro con
irritazione –torniamo
a noi e vediamo di non perdere tempo ulteriore-
2°
giorno
d’estrazione
-stiamo
seguendo la pista
giusta, Shino?- chiese kakashi quando,secondo i suoi insetti, il grande
team
doveva essere già a metà strada circa.
Il
ragazzo incappucciato
annuì, informando che l’odore di naruto era sempre
più forte in quella
direzione
-mi
raccomando a tutti,
appena ci saremo avvicinati abbiamo bisogno di seguire alla perfezione
il
piano, o l’Akatsuki ci eliminerà uno ad uno-
-un
po’ meno drastico
amico, sarebbe bello non trovi?- osservò Kiba irritato da
tanto pessimismo
-vieni
a dirmelo da
cadavere, Kiba. Sempre che tu possa parlare-
-Idiota!-
-che
palle- sbuffò Tobi -
ci vuole troppo tempooo-
-taci,
cretino- ordinò
Kisame
-ok,ok
come siete! Non vi
siete stancati di stare così per tutto ‘sto tempo?-
-no-
secca risposta da
parte di Zetsu
-io
si! E poi
sinceramente.. con tutto il casino che hanno fatto per il tipo della
sabbia, mi
aspettavo un po’ più di movimento per questo
ragazzo-
-fossi
in te non parlerei
così presto- intervenne Itachi mellifluo
attirando l’attenzione –non abbiamo
ancora finito-
-che
fai,Itachi? Ci porti
sfiga?- scherzò Kisame –nessuno si è
accorto della presenza di nessuno, siamo
apposto-
Neanche
a dirlo.
Un
tremendo Boato
proveniente dall’entrata fece voltare tutti i membri
dell’organizzazione,
costringendoli a interrompere la tecnica per allerta.
Si
aspettarono di vedere
chiunque fermo su
quella porta per
salvare il bimbo della Volpe, ma il vedere li un Sasuke Uchiha nero di
rabbia e
collera, li sorprese molto.
-Lasciatelo
stare- ordinò
con lo sharingan furioso –o come ho buttato giù
questa porta vi farò fuori uno
ad uno senza pietà-
-ma
che paura, hai ivsto
Itachi? Hai decisamente portato sfiga- scherzò Kisame
-io
non ho fatto nulla-
Itachi
e Sasuke si
limitarono a scambiarsi un’occhiata. Il primo soddisfatto, il
secondo quasi
colpevole
-ridatemi
indietro Naruto,
o combattete-
-Itachi
pensa tu a tuo
fratello, sbaglio o non corre buon sngue tra di voi?-
-io
non farà nulla-
sentenziò itachi –voglio vedere quanto il mio
fratellino può arrivare lontano
per amore-
-abbastanza
da uccidervi
tutti con un colpo solo-
-che
coraggio il
piccoletto!-
-bando
alle ciance! Volete
cedermelo di vostra propria volontà o volete battervi?-
-il
processo è a metà, non
ha più senso lottare- disse Itachi, che seriamente non
riusciva a far capire da
che parte stesse.
“Mi
sta provocando” pensò
Sasuke “vuoi vedere quanto lontano posso arrivare per
amore?”
-tanto
lontano quanto sono
arrivato lontano per odio!- urlò Sasuke, in una risposta in
ritardo alla
precedente domanda del fratello.
Afferrò
la sua Satana, lo
Sharingan roteava negli occhi sottili, un solo lampo bianco.. poi il
buio.
-siamo
arrivati!- urlò
Hinata indicando un’enorme grotta li vicino
-naruto
è li dentro!-
-cosa?-
Neji e Hinata, e
anche kakshi, erano sconvolti alla vista che gli si presentava davanti
-ma
che è successo qui?-
chiese Kiba –sembra scoppiata una bomba!-
Il
covo dell?akatsuki era
completamente saltato in aria, le macerie giacevano al suolo
abbandonate
formando una montagna di rocce e polvere
-Le
tracce si interrompono
qui- disse Shino raccogliendo i suoi insetti
-ma
se Naruto è li dentro…
sarà finito schiacciato!- esclamò Sakura
spaventata
-manteniamo
la calma- fece
Shikamaru –Innanzitutto controlliamo che non ci siano altre
trappole, poi
faremo cercare da Akamaru degli odori che possano condurci a dei corpi
sotto
questa roba-
-non
ci troverete niente
li sotto-
-cosa?-
A
parlare era stato
Kisame, l’uomo squalo, e poco dopo di lui da un posto o
l’altro, sbucarono
fuori tutti i membri dell’Akatsuki, compreso
-itachi
uchiha!-
Sasuke
era finalmente
riuscito a trovare un posto isolato, tranquillo e abbastanza lontano da
non
correre il rischio di essere inseguito dai membri di quella stupida
organizzazione del cavolo.
Tremante,
posò Naruto
sull’erba di quel luogo fresco, stendendolo sul suo Kimono
nero.
Era
pallido naruto, la sua
carnagione era quasi simile alla sua, aveva perso quel color biscotto
che
l’aveva sempre caratterizzato.
I
capelli biondi sporchi
di terra, così il viso non più infantile come una
volta, e gli occhi
azzurrissimi…
Accese
un fuoco su dei
ramoscelli, per distrarsi.
Il
solo pensare al fatto
che forse quegli occhi che tanto aveva amato non li avrebbe
più rivisti, lo
faceva morire.
-dannazione-
imprecò
sbattendo i pugni –mi sta rodendo la preoccupazione!-
Mai
in vita sua era stato
così preoccupato per qualcuno, Naruto era sempre stato
l’eccezione.
Stava
morendo,
probabilmente se non fosse arrivato lui sarebbe morto davvero, e ora
era li,
steso al suo fianco inerme, immobile, silenzioso come non lo era
nemmeno quando
dormiva,ricordò.
Gli
accarezzò una guancia
mentre si lasciava andare ai dolci ricordi della loro infanzia,
quell’amicizia
cresciuta tanto fino a diventare… molto,molto di
più.
-mi
sognavi
spessissimo,dobe- sussurrò continuando ad accarezzarlo
– mi sognavi così tanto
da diventare paranoico, poi dimenticavi ogni cosa.
Molte
volte, ad oto, mi
sono chiesto se anche tutto iò che abbiamo vissuto insieme
fino al nostro
scontro era stato un sogno, perché era stato tutto
bellissimo.
Ho
finto per anni di
averti dimenticato, mi è bastato un discorso ben formulato e
persino
l’intervento di mio fratello a farmi aprire gli occhi. Ma
sono come sempre il
solito teme, vero dobe?
Se
fossi venuto prima
forse… adesso saremo qui abbracciati, a prenderci in giro
dopo che io con
fatica avrei conquistato il tuo perdono, e
riconquistato il tuo amore.
Se mi
hai mai amato, se mi
ami ancora…voglio che tu me lo dica in faccia,dobe.
Poi
magari,una volta
sveglio,potremmo anche fare l’amore, che ne dici? Ti andrebbe
di fare l’amore
con il tuo rivale di tutti i tempi?-
Attese
una risposta che
non arrivava, e la paura di aver perso Naruto cresceva sempre di
più.
Buffo,
lui che non aveva
mai avuto considerazione di niente e nessuno, ora soffriva per un
qualcosa che
aveva perso solo a causa di un suo errore, della sua sete di potere.
-Ma
ciò che un Uchiha
vuole,Un Uchiha lo ottiene.
Io
voglio rivedere i tuoi
occhi, Naruto, e se sarà necessario portarti
all’ospedale lo farò, ma vorrei
evitare sai… fare l’amore all’aperto
è più eccitante che farlo in una camera di
ospedale,non trovi?-
Sasuke
passò in quelle
condizioni tutta la mattina.
Si
prese cura di Naruto
meglio che poteva, gli aveva passato del chakra per ridargli energie,
continuava a parlare come un emerito deficiente con lui solo
perché voleva
essere sentito, e che le sue parole fungessero da richiamo per
riportarlo da
lui, spingerlo ad aprire i suoi occhioni azzurri e rivolgerli a lui e
lui
soltanto, stupiti, rammaricati, arrabbiati ,felici , poi lucidi, lucidi
di
lacrime e passione.
Quella
passione sasuke
sapeva Dovevano consumare, e il
loro
legame avrebbe finalmente avuto un nome, e sarebbe stato eterno.
-dov’è
naruto? Cosa gli
avete fatto?- urlò sakura irata
-calmati
ragazzina, vedete
di stare calmi che qui quelli che dovrebbero essere furiosi siamo noi-
esclamò
Kisame con grande irritazione –avevamo la volpe a nove code
completamente nelle
nostre mani che quel moccioso dell’Uchiha fa scoppiare il
nostro covo e
sparisce-
-moccioso
dell’uchiha?-
fece Shikamaru perplesso, si voltò verso l’altro
uchiha –Sasuke?-
Itachi
annuì indifferente
senza degnare nessuno di uno sguardo
-ma
allora Naruto..-
Erano
tutti perplessi alla
rivelazione, solo Shikamaru sembrava essere per la prima volta in vita
sua sul
punto di esplodere di felicità
-avero
ragione! Ha
funzionato!-
-cosa
ha funzionato?- domandò
Ino
-Sasuke
ha davvero salvato
Naruto-
-l’ha
fatto, ma non è
stato solo il discorso del Kazekage a convincerlo- intervenne
nuovamente Itachi
–con quello stupido di mio fratello si deve essere drastici,
o non sta a
sentire nessuno-
-sei
stato tu?- disse
allora Shikamaru –sei stato tu- e quella era per lui una
certezza –ma perché…-
Itachi
lo ignorò
volutamente, odiava i tipi troppo svegli come quello.
Si
limitò ad allontanrsi
dicendo a tutti che continuare a restare li non sarebbe servito,e che
l’Akatsuki non era nella condizione migliore per combattere
contro tutti quei
ninja di Konoha riuniti assieme.
Avevano
perso l’occasione
più grande della loro vita e dovevano solo ritirarsi, magari
anche vergognarsi
in eterno, ma l’intervento drastico di Sasuke era stato un
colpo imbattibile.
-chi diceva che non sarebbe
venuto nessuno a
prendersi quel tipo?-
Chiese
Hidan mentre se ne
andavano, irritato quanto nervoso
-ma
davvero li lasciamo
andare?- domandò
Rock Lee
-si,
è la cosa migliore,
ora cerchiamo Naruto- fece Kakashi
-ma
voi credete davvero
che sia stato Sasuke a salvare Naruto?- chiese prudente Sai
-e
chi altri senno?-
Shikamaru
ormai non poteva
più nascondere che la piega che aveva preso quella storia
non poteva piacergli
di più.
Erano
arrivati al lieto fine,
ne era certo, e con lui tutti quelli che in quegli anni avevano capito
il loro legame.
Sasuke
se ne infischiò
altamente del freddo di quel giorno, non aveva lasciato Naruto un solo
attimo
in quella giornata, e ora stava bagnando la sua fronte con
dell’acqua tiepida
per fargli riacquistare temperatura.
-Dobe
ti avverto che
comincio a stufarmi di vederti così.
Dov’è
il dobe che faceva
sempre casino e che aveva la capacità di farmi saltare i
nervi in soli 2 minuti
di chiacchiere e lamentele?
Tu
non sei così, non sei
così… morto.
Non
è così che sei
idventato il mio migliore amico-
Ma
Naruto non dava segni
di vita
-Naruto…
ti rivoglio
indietro così com’eri, so che è da
egoisti perché sono statolo a lasciarti, ma
non posso ignorare il bisogno che ho di…vederti e
abracciarti, di baciarti e
possederti.
Non
è di questo Naruto che
mi sono innamorato!-
La
frenesia di quella
dichiarazione fece perdere a Sasuke completamente il controllo, e il
moro si
avvicinò al volto di Naruto premendo le proprie labbra su
quelle di Naruto.
Su
quelle fredde di
Naruto.
Non
era più lui,Sasuke,
non riusciva a controllare le proprie azioni.
Era
chinato a baciarlo, a
baciare il suo Naruto dopo tanto tempo finalmente, e trovava le sue
labbra
fredde come ghiaccio, era troppo.
Quella
stupida,
stupidissima lacrima che scese dal suo occhio destro
attraversò le curve
delicate del suo viso niveo, scese poi sulla guancia fredda di Naruto
trovando
sotto il vuoto, e su quella morbidissima guancia s infranse, i suoi
occhi si
chiusero.
-Naruto…
basta ti prego.
Non
…non ce la faccio più-
pregò ad occhi chiusi, trattenendo le lacrime
-ti
prego apri gli occhi-
…
-S..Sas..u…ke-
Sasuke
spalancò gli occhi
neri, si ritrovò davanti gli enormi occhi azzurri di Naruto
semichiusi e
affaticati, cercavano disperatamente di aprirsi
-S..Sasu..ke,sei..tu-
L’Uchiha
si morse il
labbro inferiore per impedirsi di urlare, con il police delle mani
andò a
raccoglire le lacrime alle basi di quegli occhi azzurrissimo,puri come
cielo,
suoi e solo suoi.
-sono
io, chi altri poteva
essere?-
Naruto
a quelle parole
aprì gli occhi di scatto, focalizzando la figura chinata su
di lui.
-sono
morto?- chiese,
credendo che quella fosse una visione
-no
che non lo sai,
usuratonkachi- sbottò Sasuke irritato –che ti
salta in testa!-
-eri
tu…che mi parlavi?-
Sasuke
si irrigidì, ma
annuì
-perché-
chiese con
rammarico
Quello
ci sarebbe stato,
ci sarebbe stato per forza
-non
me lo chiedere, ho
fatto tutto perché lo voleva il mio copro-
Naruto
non si era nemmeno
messo a sedere, che una forte rabbia si impossessò di lui
-tu…bastardo!
Che diavolo
vuoi? Perché tu…se poi…-
-perché
ti Amo, cretino-
borbottò Sasuke sorridendogli
Naruto
strabuzzò gli occhi
azzurri, si fece forza e si mise seduta tenendosi sui gomiti per
avvicinarsi di
più a lui
-Sas’ke…-
sussurrò
-si,dobe?-
-sei
un teme della peggior
specie-
Sasuke
gli sorrise, in un
modo così gentile che poteva quasi
sembrare…felice e risollevato, possibile?
Il
moro si riavvicinò a
lui, lo fece ristendere premendosi su di lui, e lo baciò.
Dopo
tre anni finalmente
entrambi poterono risentire il sapore l’uno
dell’altro, provarono delle
sensazione che a descriverlo a parole di perderebbe il significato.
Sasuke
si staccò per
primo, notando soddisfatto che Naruto al contrario lo seguiva e ancora
era alla
ricerca della sua bocca, ma aveva una cosa da chiarire prima
-non
ricordi niente di ciò
che ti ho detto prima,vero Naruto?-
Naruto
fissò gli occhi
neri con bisogno, un bisogno negato per troppo,troppo tempo.
Alla
fine, scosse il capo,
ma non si trattenne dall’azzardare
-per
caso mi hai detto
qualcosa riguardo… noi due che facciamo l’amore?-
Sasuke
lo fissò perplesso,
domandò
-credevo
fossi morto
quando te l’ho detto-
-allora
me lo hai detto-
-no-
si corresse subito il
moro –ho detto che volevo farti urlare e vedere i tuoi occhi
languidi di
lussuria mentre mi occupavo di te-
-e tu
avresti detto questo
a un morto??- scattò Naruto dandogli uno scappellotto
Sasuke
sorrise
-non
mi dispiacerebbe…ma
se non mi hai sentito, come hai fatto a indovinare…-
-perché
è quello che
voglio io- rispose Naruto –io ho
bisogno
di te-
Si
fissarono negli occhi
con serietà, appoggiando le fronti una sull’altra
-lo
vuoi davvero? Vuoi
fare l’amore con il tuo rivale?-
-voglio,e
non solo- gli
disse accarezzando i capelli neri –voglio che il mio rivale
sia il primo e
l’unico ad avere di me anima e corpo-
-tu..mai…-
-no-
-ti
sei mantenuto puro e
vergine solo per me, Dobe?-
-il
pensiero di qualcun
altro mi faceva stare male, io voglio solo te-
-e
allora che ne dici di
cucirti quella bella bocca e passare all’azione?-
-perché
non me la cuci tu
la bocca,teme?-
Sasuke
passò
immediatamente all’azione a quell’esclamazione.
Unì
nuovamente le loro
labbra in un bisogno reciproco, mentre con rapidità
slacciò la felpa arancio e
nera del ragazzo sotto di se.
Naruto
fece leva sui suoi
gomiti per tirarsi a sedere e facilitare a Sasuke il lavoro di
spogliarlo,
notando con piacere che il torace atletico del suo compagno era
già
perfettamente in vista, un semplice invito a divorarlo.
E
così fece. Si lasciò
spogliare della maglia e subito dopo si avventò al collo del
compagno, lo
riempì di baci e di tanto in tanto un morsetto, fino a
quando giunse al segno
maledetto lasciatogli da orochimaru. Diede li un forte morso per
vendetta,lasciando sfuggire a Sasuke un urlo di dolore, ma prese subito
provvedimenti dando li una lunga lappata, che mandò
parecchio sangue giù alle
parti basse dell’Uchiha
-N..Naruto-
ansimò Sasuke
prendogli le spalle –sei un bastardo-
Narro
esibì un sorrisone
soddisfatto, quando Sasuke per ripcca lo respinse giù,
rubandogli un bacio
mozzafiato.
Intanto
le mani del moro
si dividero in due strade, un tracciava con linee leggere le curve del
torace
di Naruto, mentre l’altra birichina scese direttamente al
pene del biondo,
stringendolo in una forte presa. Naruto urlò nel bacio,
mentre lo stomaco
lentamente cominciava a non fargli capire più niente
Si
spinse di nuovo contro
quella mano, mentre alacciava le braccia al collo di Sasuke, un Sasuke
estremamente soddisfatto.
-non
così in fretta- lo
ammonì baciandolo delicatamente, per poi scendere a
tracciare una scia di
saliva lungo lo sterno, poi fino all’ombelico e infine al
bottone dei pantaloni
arancioni, lo staccò con i denti.
Con
uan mossa decisa tolse
i pantaloni di Naruto,e dopo un bacio sulla punta semi eretta
attraverso la
stoffa, si liberò anche dei boxer.
Restò
immobile a fissare
quel meraviglioso corpo sotto di lui, bello, ancor più bello
di come lo
ricordava, l’occhio attento delineava perfettamente ogni sua
curva, arrivando a
quell’erezione che come gli occhi finalmente lucidi del suo
compagno,
richiedeva le dovute attenzioni.
Diede
una leggera lappata
al glande, e sentì la goduria di naruto riempirgli
completamete le orecchie, e
lo stomaco, ma lui voleva solo sentirlo, sentirlo contro di se.
Dopo
meno di un minuto
Sasuke si trovava completamente nudo ed eccitato sopra un naruto
ansimante,
impaziente di ricevere attenzioni.
Sasuke
esibì un movimento leggerissimo,
con il quale si appoggiò completamente a lui trovando la sua
bocca socchiusa,
poi con una spinta più forte fece scontrare le loro
eccitazioni, e sentì con
piacere naruto andare incotro alle sue spinte urlando ogni volta il suo
piacere
-Sasuke!-
urlò ad una
spinta più forte –smettila di giocare!-
Sasuke
si fermò all’istante,
ma Naruto dovette ammettere che quella mamcata vicinanza tra i loro
corpi gli
aeva causato una perdita d’aria.
-Naruto…-
chiamò Sasuke
con premura, scostando i capelli biondi e bagnati dalla fronte
Naruto
capì il significato
di quel richiamo, e in tutta risposta prse quella mano gentile e
portò due dita
alla bocca, succhiandole con gusto
Sasuke
fece vagare il suo
sguardo famelico lungo tutto il suo coropo, finalmente colorato di quel
coro
biscotto che lui tanto amava, ma la vista di quella bocca che succhiava
languidamente
le sue dita, lubrificandole, mancò poco che il sul istinto
non lo portasse a entrare
in lui in quel preciso istante.
Naruto
tuttavia, non era
di certo da meno.
Non
si era mai creduto
capace di fare cose come quelle, urlare dal piacere,
pregare per un contatto, baciare in modo così
incontrollato…
Ma
è forse questo che si
prova quando fai l’amore ocn chi ami?
Tutto
ti sorprende e
diventa ogni attimo indimenticabile, è tutto così
dannatamente bello?
Lo
sarebbe stato di più
quando lui e Sasuke sarebbe diventati una cosa sola, solo loro, insieme.
Socchiuse
gli occhi mentre
lasciava nadare le due dita umide, lanciò a Sasuke uno
sguardo sicuro,
risoluto, era ciò di cui avevano bisogno, non si sarebbero
fermati
Sasuke
lo baciò, mentre un
dito andava a cercare la piccola entrata del ragazzo, entrandovi senza
problemi.
Naruto
provò un piccolo
fastidio, ma la certezza che quello che lo stava violado era Sasuke lo
faceva
calmare, ed era assurdo quanto bastasse quel pesierio per dimenticare
ogni
altra cosa, dolore compreso.
Sasuke
lo preparò al
meglio, ma era la loro prima volta e oltretutto volevano che quello accadesse subito.
Estrasse
le due dita e
accarezzò Naruto, che si alzò di poco per avere
un atro bacio
-ti
voglio- sussurrò,
abbracciandolo –ora-
Sasuke
lo guardò risoluto,
e molto spaventato.
-farà
male- azzardò, tanto
per accertassi che lo sapesse
-hai
paura,Sasuke?-
-voglio
solo che tu non
soffra più a causa mia-
-io
invece ho paura di
perderti di nuovo. Per questo ti voglio, al diavolo la fretta, al
diavolo
tutto.
Se
questo fosse un sogno e
tu dovessi scomparire, morirei.
Ti
voglio,Sasuke-
Sasuke
annuì subito,
delineando il contorne delle sue labbra
“mie
e slo mie, anche loro”
pensò mentre poi si abbassava al livello del bacino
dell’altro.
Naruto
aprì le gambe
facilitando il lavoro al moro, moro che da parte sua pregò
ogni dio di non
venire alla sola visione si ciò che stava diventando suo in
quel momento.
Si
portò all’altezza di
quella fessurina vergine e pura, e si spinse detro piano, cercando
però di
essere veloce
Naruto
urlò, era
inevitabile provare dolore, ma lottò con tutto se stesso per
non piangere,
perché quel
dolore di li a poco loa avrebbe
mandato in paradisco, e lo sapevano tutti e due
-resisti-
lo pregò Sasuke
chinandosi a baciarlo
Lui
annuì strizzando gli
occhi, lasciò correre qui minuti in cui doveva abituarsi
all’intrusione. Quando
spingersi contro Sasuke divenne un atto incontrollato, entrambi
capirono che
era il momento, e Sasuke uscì da lui quasi colpetamente,
affondando poi in lui.
Naruto
cominciò a provare
delle senzacioni incredibili, quando seniva Sasuke affonare in lui si
sentiva
completo.
-Sasuke-
ansimò stringendo
convulsivamente le sue braccia –spingi-
Per
il moro quello fu il
via definitivo.
Da
quel momentoin poi le
spinte divennero sempre più veloci, forti, incontrollate.
Naruto
sentiva ogni volta
i testicoli di Sasuke sbattere contro di lui, e questo aveva come il
potere di
mandarlo completamente in balia delle sue spinte.
Cominciò
a pregare di
avere ancora più forza, più velocità,
senza più ritegno
Sasuke
gli sollevò i
fianchi per provare una nuova angolazione, la lussuria che
perfettamente
copriva il dolore delle mani di Naruto strette convulsivamente alle sua
braccia
di più a ogni spinta.
Ad un
urlo più fotre del
biondo, Sasuke capì di aver trovato
il
suo obiettivo. Prese a spingere verso la prostata del biondo, mentre
lui urlava
e con tutte le sue forze si spingeva contro di lui, rendendo
l’incotro mozzafiato,
fino a quando con la vista appannata e il cervello fuori uso, Naruto si
svuotò
sfinito contro lo stomaco del ragazzo, urlando il suo nome.
Sasuke
gettò la testa all’indietro
quando sentì l’urlo liberatorio del compagno,
bastò quello perché anche lui
raggiungesse il limite.
Appoggiò
le mani sul petto
del biondo, aveva le orecchie completamente piene del battito frenetico
del suo
cuore, tanto che ogni suono venne completamente ovattato.
Ma a
lui non sfuggì quella
parolina che il biondo gli aveva detto, proprio in
quell’istante.
Con
fatica portò gli occhi
neri al viso del biondo, che lo fissava con il sorriso più
dolce che avesse mai
visto
-che
hai detto,dobe?-
domandò riprendendo fiato
-ho
detto che ti amo-
Sasuke
lo fissò attento
-ripetilo-
-ti
amo- ripetè naruto
stranito
-ancora-
pregò
-Ti
Amo- esclamò allora,
tirandolo giù per un nuovo bacio –ti amo,ti amo,ti
amo, brutto bastardo-
Sasuke
rotolò al suo
fianco, gli baciò la fronte e si portò una mano
al collo
-questo,
adesso, non è più
un problema- sentenziò deciso –e il simbolo che
c’è sulla stoffa su cui sei
steso nemmeno-
-ma
davvero?- fece Naruto sorridendo
– non mi dire-
-e
sai perché?- continuò Sasuke
beffardo
-no,
amore, spiegamelo tu-
-ovvio
che non lo sai, perché
sei un dobe!-
-taci
e spiega, che mi interessa!-
-non
sono più un problema perché
ora ho quello che voglio e soprattutto..-
-si?-
-oggi
sono riuscito a dare un
nome al nostro legame, e mi sono accorto che è
più forte dell’odio-
-e
come avresti fatto ad accorgertene?-
-perché
quando Itachi mi h
adetto che ti stavano uccidendo non ho pensato
altro che a te,
Avevo
la testa piena di te-
-te
l’ha detto lui…-
-si-
-capisco,,,-
-ma
opra non mi importa più.
Se ho
il tuo pedono, cercherò
di usare quello per ricominciare-
-ce
l’hai, teme. E il legame
tra noi adesso si è trasformato, è cresciuto ed
è diventato indistruttibile-
-già…
il legame tra noi…- sussurrò il moro in rimando,
accarezzando la testa bionda che gli si era appoggiata contro
Un
legame che apparteneva solo
a loro, unico come l’amore, intesno come la
rivalità, indistruttibile come il Destino.