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Autore: Juliet Leben22    14/07/2014    4 recensioni
"Bella fuori, vuota dentro. La tenacia di andare avanti le veniva a mancare.. ma aveva fatto una promessa. Una solenne promessa. "
Questa è la storia segreta di un amore passato che durarà eternamente.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Luna Lovegood, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione, Draco/Pansy, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: PWP | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 34° “Oblivate.”

 
-Draco..- disse mentre le scendeva una lacrima.
-Shh.. non dire nulla. So a cosa stai pensando.. hai ragione ma era il mio modo per salutarti..-
-Questo addio è più ingiusto di una guerra per casus belli.. Capisci?- sussurrò lei, con quei suoi ragionamenti pieni di cultura.
-Cosa?!- disse ridendo.
-Cosa ti fa ridere?-
-Il fatto che tu sia sempre impeccabile, sempre un passo avanti agli altri. Più intelligente, più appropriata, più acuta.-  Si staccò leggermente da lei e la fece sedere sul divano.  Lui rimase in piedi, li separava un tavolino.
Era sempre composto, regale e forse era meglio così.
-Non avevo il diritto di sconvolgerti la vita e di rendertela impossibile..- continuò, come se parlasse a se stesso.
Lei rimase in silenzio per qualche secondo, poi riprese a parlare. –Sai, ogni volta che tu mi chiamavi Mezzosangue io mi sentivo spiazzare, mi sentivo distrutta. Ma col tempo questo mi ha resa più forte e forse, devo ringraziarti nonostante tutto.-
-Sono mortificato. Il mio comportamento è stato imperdonabile.-disse abbassando lo sguardo.
Hermione si alzò di getto e inciampò col vestito poco prima di arrivare a lui.
Draco la prese al volo, poco prima che lei toccasse il pavimento. L’aiutò ad alzarsi, ma non riuscì a staccarsi immediatamente. Una delle sue mani sfiorava la pelle del suo braccio, l’altro era posato sul suo fianco.
-Torno immediatamente.- asserì lei, correndo, come poteva, su per le scale.
Arrivò in camera sua, aprì il primo cassetto e cercò un bracciale particolare, che aveva trovato poco dopo aver fatto recuperare la memoria ai suoi genitori.
Scese cautamente gradino per gradino,sperando che l’aspettasse ancora.
-Sei rimasto..-sussurrò entrando nella stanza.
-Mi avevi chiesto di aspettarti, Granger.-
Gli sollevò la manica della giacca nera, gli slacciò i gemelli della camicia bianca e gli mise il bracciale. Era nero, intarsiato di parti verdi. Era a forma di scorpione.
Sorrise e notò con gioia che lo aveva posto sopra il tatuaggio dei mangia morte.
Purtroppo, certe cose non si cancellano.
-Ti ho amata Granger. Ti ho amata tanto e ti amo ancora. Ma non posso permetterti di vivere così, non posso permetterlo. Ricorderò io per entrambi, ricorderò io fino a che tu non sarai pronta.-
-Cosa.. significano queste parole?- disse incerta.
-Perdonami se puoi.. – disse tirando fuori la bacchetta.
Luna e Harry,che nel frattempo era appena arrivato, subentrarono nel salotto e accorsero per tentare di fermare il ragazzo.
-Malfoy allontanati da lei!- ribatté Harry.
-Draco non farlo! Draco te ne pentirai!-disse urlando Luna.
Le lacrime scesero senza sosta sul viso del giovane. –Ti amo… MEMORIAE OBLIVATE…. DRACONAE!- urlò Draco, mentre il braccio gli tremava.
-NO!- esclamò Hermione, svenendo.
Stava per crollare a terra, quando lui la prese al volo. Con una mano le reggeva il corpo, con l’altra la testa.
-LEGILIMENS!-urlò il suo migliore amico, ma il ragazzo non diede nemmeno adito di girarsi: lui non riuscì ad entrare.
Il silenzio faceva da padrone.
Luna si sentiva spezzare, la sua amica non avrebbe mai ricordato cosa significasse la vera felicità.
-Perché lo hai fatto?- asserì Harry a bassa voce.
Il giovane dai capelli color del grano e gli occhi chiari non rispose. Il dolore era lancinante, lo lacerava interiormente senza lasciargli tregua.
Quel dolore non lo avrebbe abbandonato, ma era il regalo più bello che potesse lasciarle.
Le sfiorava i capelli, le baciava la fronte.
-Mal.. Draco perché lei hai tolto i ricordi di una vera felicità? Perché li hai cancellati? Come hai potuto portarglieli via?-disse tutto di un fiato.
Il ragazzo appoggiò l’amata sul divano e fece segno a Luna di starle accanto.       
-Grazie. - le sussurrò.
Luna gli regalò un sorriso sghembo. -Sii felice.-
-Lei lo sarà.-dichiarò con sicurezza.
Mise la mano sotto la casacca e ne emerse una busta, simile a quella di Hogwarts, color caffè, con il sigillo verde smeraldo dei Malfoy.
-Come facevi a saperlo.. Harry?- domandò guardandolo negli occhi.
-Quando afferrai il diadema nella Stanza delle Necessità.. mi voltai e lessi sulle tue labbra “Mia Granger”. Non volevo crederci all’inizio, ma vedevo che Hermione non ti stava puntando addosso nessuna bacchetta, nessun insulto. Lei era lì e ti guardava come se fossi la ragione della sua intera esistenza. Non credo di averlo mai completamente accettato, ma se lei era felice.. ma stava più che bene. Non fraintendermi, lei ama Ron. Io ne sono sicura. Ma ….-
-L’anima gemella la incontri una sola volta nella vita.- concluse Luna, sorridendo a Harry.
Draco accennò un sorriso. –Tieni. Consegnagliela quando sarà pronta.- disse consegnando al ragazzo la lettera.
-Quando sarà il momento?-domandò Luna.
-Te ne accorgerai. Non apritela, è intrisa di un incantesimo di riparazione.-
Luna comprese senza dubbi a cosa si riferisse, al contrario di Harry che rimase basito.
Si sistemò la giacca e uscì dalla stanza.
-Ti aspettiamo al matrimonio.-
Draco si bloccò per qualche minuto,sospirò e poi riprese a camminare.
Passo dopo passo, si accorgeva di non poter riprendere la sua vita nel modo in cui aveva sempre fatto. Non poteva sopravvivere per tutti gli anni a venire.
I primi tempi avrebbe arrancato, ma.. Astoria lo amava e lo faceva sentire importante.
E lui, dal canto suo, era certamente innamorato di lei, anche se.. alla sua testa poteva omettere certe sfumature, certe particolari, certi dettagli.
Ma al suo cuore non poteva mentire.
Chiuse la porta dietro di sé, lasciando che una nuova fallace e ipocrita realtà venisse alla luce.
Luna teneva la testa a Hermione, che sembrava non voler riprendere conoscenza. Ma il cuore batteva, era solo un effetto collaterale dell’incantesimo.
-Non so dirti se ha sbagliato oppure no..- sussurrò Harry alla ragazza dai capelli biondo chiarissimo.
-Come? Sbagliatissimo invece.- concluse Luna. Non accettava nessuna opinione contraria.
-Lei ama Ron. Sarà felice.-
-Tu non gli sei rimasto accanto per tutto l’anno. Non hai letto la sensazione di vuoto nei loro occhi. Non hai visto il dolore che li attanagliava ogni volta che il giorno sorgeva per allontanarli.-
Il giovane rimase in silenzio.
-Draco…- sussurrò Hermione.
Al suo fianco, nel cuore dell’amica zampillò la speranza per un momento.
La ragazza si stava svegliando. –Cos’è successo? Dov’è Ron? Ah Harry, Luna! Mi sapete di dire cosa mi è capitato?- domandò mentre si teneva la testa.
-Tu sei stata.. molto bella Hermione ma oggi sei veramente bellissima.- disse il suo migliore amico annuendo.
Pochi minuti dopo entrò Ginny che non appena vide Harry lo strinse forte a sé dal dietro.
La sua migliore amica notò immediatamente che la ragazza dai capelli rossi si era cambiata. Indossava un vestito verde acqua, capelli sciolti e occhi circondati da una tenue linea nera, il tutto era completo con le labbra corallo.
-Sei meravigliosa!-disse cercando di alzarsi.
Il ragazzo si voltò e vide la sua ragazza più bella che mai. La baciò appassionatamente e, dopo che le labbra si erano dolcemente allontanate, lei prese per mano la sposa e la portò fuori in giardino dove si sarebbe tenuto il matrimonio.
Il signor Granger l’aspettava alla fine di un piccolo tappeto bianco, che si stendeva dal piccolo altarino, dove si sarebbero posizionati gli sposi, fino al piedi della giovane.
-Sei pronta?-chiesero in coro Harry e Ginny.
Lei annuì. –Sento che è giusto così che.. che dopotutto non voglio solo farlo, ma devo. E’ strano, non trovate?-
Luna si sentì stringere il cuore, decise di non rispondere e l’abbracciò.
-Mi concede questo onore, mia principessa?- sussurrò suo padre.
Lei sorrise e si strinse al suo braccio.
Il suo sposo l’aspettava in fondo alla striscia di tessuto, sull’altarino.
Si voltò e la guardò, come se fosse la cosa più bella che avesse visto.
Passo dopo passo, il suo futuro marito si avvicinava.
Non appena furono a pochi centimetri, suo padre le prese la mano e la mise in quella del ragazzo dai capelli rossi.
Lui aveva, come al solito, la mano sudata e questo la fece sorridere.
L’abbracciò, stringendola a sé.
Il matrimonio contava più di cento persone, tra famiglie, parenti, amici e ex-compagni di scuola.
La cerimonia fu breve e il loro amore fu sancito con un bacio.
-Ti amo Hermione Jane Granger.-
-Ti amo anche io Ronald Weasley.-
Fiori volano nell’aria, risate e sorrisi davano musicalità l’ambiente.
 
Da quel momento felice, i ragazzi non si separarono più. Ora i ragazzi hanno tre meravigliosi figli e Hermione è felice. Non potrebbe desiderare altro.
Solo una cosa non riesce ad accettare.
-Mamma.. posso parlarti un secondo?-domanda Rose Weasley.
-Certo, dimmi mia piccola Corvonero.-dice Hermione amorevolmente.
-Sai io mi sono..innamorata.-
Hermione sorride. –Oh, ma l’avevo capito da giorni! Finalmente lo ammetti! E chi sarebbe il fortunato?-
Rose tossisce. –Scorpius Malfoy.-
 Harry e Luna ne hanno parlato ed è ora che le vengano restituiti i suoi ricordi, ora che sono passati più di tredici anni e conduce una vita piena, decisa e stabile. Ma soprattutto, piena d’amore.
Hermione è a casa insieme a Rose, la sua primogenita, e quale momento migliore è questo?
Suonano al campanello della loro piccola e confortevole casa. E’ su due piani, il pianoterra è riservata al salotto e alla cucina, il piano superiore alle stanze e ai bagni.
Non è grande ma è bella, tanto bella.
-Harry, Luna! Che sorpresa! Venite! Stavo mettendo su delle cioccolate per me e Rose, ne volete?-
I due ragazzi sorridono. –Sì, grazie!-dicono richiudendo la porta dietro di loro.
-E Ginny? L’ho sentita giusto ieri..-
-Non ha potuto venire, doveva fare una commissione.- dice Harry mentendo.
Non appena le bevande sono pronte, si mettono sul divano.
Rose è in camera sua, ignara di tutto.
Harry prende dalla tasca l’ormai sciupata lettera e gliela consegna.
-Cos’è?-
-Aprila.- asserisce Luna.
Guarda il sigillo e riconosce la casata. –Ma cosa…-
-Fidati, ti prego.- dice il suo migliore amico.
Solleva il marchio e tira fuori la lettera.
Essa prende vita, esce da sola dalla busta e emana una forte luce che avvolge Hermione.
Le parole incise sulla pergamena vengono lette dalla voce profonda e intensa di Draco.
“Cara Granger,
se stai leggendo queste parole significa che stai avendo una vita piena e gioiosa ma è arrivato il momento di ricordare.
Sono i momenti più che io abbia mai vissuto, ad eccezione della nascita di Scorpius. Immagino che capirai il perché di questo nome.
Non ti vedrò per anni e questo per te significherà riprovare a ricominciare a vivere.
Sai, sospetto che sarà la nascita del tuo primo figlio, o mi sbaglio?
Ti auguro anni e ancora anni di felicità con tuo marito, almeno la metà di come li sto passando io.
Chissà che faranno i nostri figli. Litigheranno come noi? Oppure si ameranno una volta che si saranno conosciuti?
Non dimenticherò mai il nostro amore, nonostante entrambi siamo felici ora.
Non posso chiederti di perdonarmi, anche se non me lo merito. Eppure in cuor mio, spero che vorrai ricordare con me e invecchiare con questi ricordi nell’animo.
L’anima gemella si incontra in una sola volta nella vita e io sono onorato che tu sia stata la mia, piccola Granger.
Ti auguro una sincera e intensa, ma soprattutto eterna, felicità.
Ti ho amata tanto e ti chiedo di perdonare almeno il mio “dono” di nozze.
Ti meritavi di essere libera.
Non ho scuse, se non una giustifica inattaccabile: Ti amo.
Tuo,
Draco.” Rose scende le scale e vede sua madre commossa, si bloccò dietro il divano. Sua madre si alzò e la strinse forte.
 
  Note dell'autrice: Grazie di avermi seguita! Fatemi sapere cosa ne pensate! Sia critiche che complimenti sono ben accetti! Baci,
Juliet Leben 
   
 
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