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Autore: SamuelC    24/08/2014    4 recensioni
"Io sono stata ufficialmente delegata dai miei superiori ad informarla che lei è una strega... una strega appartenente alla prestigiosa Setta di Saturno."
"Mi scusi... ma mi sta prendendo in giro?"
"Fate tutte così quando venite a saperlo".
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Questa è la mia prima storia in assoluto, spero che possa piacere a qualcuno. Recensite in tanti! ^_^
- Samuel
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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♦ ~07~ ANNA LEE ♦

Charlie era nella sua stanza, quasi pronta per uscire e recarsi all'appuntamento con Ellie. Era tutto pronto? "Sì" pensò. In fondo che cosa avrebbe dovuto preparare? Non le servivano mica quaderni o penne... o perlomeno, non le era stato chiesto di portare nulla.
Era ansiosa ed emozionata, ma non aveva paura; semplicemente fremeva dalla voglia di sapere in che cosa consistessero queste "lezioni". Pensò che avrebbe potuto chiederlo a Leslie o a Ellie, ma le era sempre passato di mente. Be'... l'avrebbe saputo da lì a poco.
Ormai era quasi ora... uscì di casa, diretta verso il luogo dell'appuntamento. Stava camminando, ormai vicina al posto, quando sentì una voce familiare chiamarla: "Hey, Charlie!"
Si voltò: era Anna Lee, una sua compagna di classe.
Lei e Charlie andavano abbastanza d'accordo, ma non si frequentavano assiduamente. Qualche volta si erano ritrovate di pomeriggio per studiare insieme, ma nient'altro. Anna Lee era una ragazza un po' troppo invadente e appiccicosa secondo Charlie, ma tutto sommato simpatica e disponibile.
Charlie rispose al suo salutò e la ragazza sì avvicinò e le chiese: "dove stai andando?"
"Ehm..." esitò Charlie, mentre pensava ad una scusa, "sto... devo incontrarmi con una mia amica fra una decina di minuti."
In fondo non le aveva mentito.
"Ah, capisco..." rispose Anna Lee sorridendo, "io stavo andando da Sam per portarle i compiti di oggi e poi mi ha detto che voleva parlarmi..."
"Parlarti di cosa?" chiese Charlie sorpresa, mentre le due ragazze camminavano in direzione del bar nel quale Ellie le aveva dato appuntamento. Anche Sam viveva in quella zona, un paio di parallele più avanti.
"Non so di preciso..." rispose Anna Lee, "al cellulare è stata molto vaga. Strano da parte sua... è sempre così diretta nel dire le cose."
Charlie pensò per un attimo e poi disse ansiosamente: "Anna Lee... se ti parlerà di me oppure di Gerard, per favore... per favore dimmelo!"
Anna Lee la guardò perplessa dicendo: "perché dovrebbe? Cosa potrebbe dirmi su voi due?", poi si fermò un attimo a riflette, "Charlie... ma è successo qualcosa? Adesso che ci penso... oggi a scuola non eri la solita e, inoltre, non mi sembra di averti vista con Gerard. C'è anche un'altra cosa insolita..."
"Cosa?" chiese Charlie perplessa.
"Perché Sam non ha chiesto a te di portarle i compiti? Non sei tu la sua migliore amica?"
Charlie aprì la bocca, come per risponderle, ma non disse nulla. Abbassò lo sguardo e disse: "Anna Lee... scusami, ma si è fatto tardi..."
"Charlie!", esclamò l'altra ragazza, "ma che cosa è successo?"
"Niente... davvero" rispose Charlie, sempre con lo sguardo abbassato, "tanto sono sicura che te lo dirà Sam... adesso davvero devo andare, sì è fatto un po' tardi."
Charlie si scusò e salutò Anna Lee e prese una strada traversale, separandosi dalla ragazza.
Anna Lee rimase ferma sul posto per un po' di secondi, perplessa, poi finalmente riprese a camminare.

"Non è il momento di pensare a certe cose... ormai è un capitolo chiuso!" pensava Charlie, mentre si avvicinava al bar, "devo cercare di concentrarmi... tra poco sarò alla mia prima lezione!"
Quando arrivò sul posto, Ellie era già lì.
"Ciao", disse sorridente la ragazza, "ti stavo aspettando! Sei pronta?"
"Io... sì, sono pronta", rispose Charlie, "ho portato il... ehm.. il fiore"
Lo estrasse dalla tasca della sua giacca: il fiore metallico nella sua mano risplendeva grazie alla luce dei lampioni... Charlie lo stava osservando con attenzione, come se si aspettasse qualcosa.
"Come funziona?" chiese quindi.
"Oh, è facile..." rispose Ellie, "ma non possiamo usarlo qui! Ricordati che non possiamo farci vedere... vieni, andiamo in una stradina da quella parte!"
Le due ragazze si diressero nella direzione da cui era venuta Charlie e successivamente si infilarono in un vicolo.
Ellie controllò che non ci fosse nessuno ed estrasse anche il suo fiore.
"Bene... prendi il tuo e stringilo in mano" spiegò la ragazza a Charlie, "poi devi pensare al castello, chiaro? Quando aprirai il pugno, il fiore sarà aperto... e ti trasporterà. Facile, no?"
Charlie non era sicura di aver capito bene.
Ellie strinse nella mano sinistra il suo fiore, la riaprì lentamente davanti a Charlie: il fiore adesso era completamente sbocciato, i petali metallici riflettevano i colori della luce che brillava al centro. Un istante dopo Ellie semplicemente sparì.
Charlie fece un grosso respiro e strinse anche lei il fiore, pensò intensamente al castello, a Miranda e, con gli occhi chiusi, riaprì lentamente la mano. Anche il suo fiore rifletteva i colori dell'arcobaleno.
In un attimo sparì.

Anna Lee spalancò la bocca... che cosa aveva appena visto? Charlie ed un'altra ragazza erano sparite davanti ai suoi occhi? Come era possibile? Che cosa era successo?
La ragazza cominciò ad avanzare, dall'angolo della strada in cui era appena arrivata fino al punto in cui c'erano le due ragazze. Dove era finite? Non c'era più traccia di loro.

Charli riaprì gli occhi. Era in piedi, sul grande tavolo nella stanza in cui aveva conosciuto le altre streghe la prima volta. Sentì una risata. Era Leslie.
"Charlie, ahahahah" disse la ragazza, che non riusciva a trattenersi, "ma come hai fatto a finire sul tavolo?"
Charlie scese e si avvicino a Charlie, si mise a ridere anche lei e disse: "non lo so, ahahah... è stato tutto così strano!"
"È normale la prima volta, poi ci farai l'abitudine... cerca soltanto di non finire più sul tavolo!"
Charlie si guardò attorno, c'erano tutte le altre ragazze. Si avvicinò a Ellie e la ringraziò per avergli spiegato come trasportarsi alla lezione.
Proprio in quel momento arrivarono Cassandra e Miranda.
"Buonasera fanciulle!", disse Miranda, "vedo che siete già tutte presenti. Diamo inizio ad un'altra lezione di stregoneria nella Setta di Saturno."
   
 
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