Breaking me Down
Il prodotto
interno lordo è sempre un affare di stato, ragazzi!
-Primo Capitolo e
Dovute Spiegazioni-
Isabella Swan era una ragazza a dir
poco insolita sotto molti punti di vista. E non perché
fosse una
strega, perché fosse
costretta a fare i compiti di notte o perché odiasse le vacanze estive più di
ogni
altro periodo
dell’anno.
No, non aveva nemmeno una cicatrice a
forma di saetta sulla fronte, spiacente, avete sbagliato libro.
Per quelli di voi che non sono ancora
caduti in catalessi cronica e irreversibile, abbiate la compiacenza
di seguirmi,
lettori.
Isabella Swan era decisamente e senza
via d’uscita una ragazza strana.
Prima di tutto perché all’età di
diciott’anni stava guidando una Mercedes Guardian.
Modello, a quanto pare, non ancora in
vendita di auto assolutamente indistruttibile con finestrini
antimissile e cofano non
rintracciabile nemmeno dai radar della N.A.S.A.
Ma non era tanto l’auto –modello vincitore del premio “macchina
dell’anno” sul famoso magazine “Narcotrafficanti d’Oggi”- o il fatto che la
gente schiacciasse il naso contro il suo prezioso e costosissimo
veicolo, a renderla una ragazza strana.
Lo era il fatto che lei si stesse lamentando tra sé e sé di tutta
quella pubblicità indesiderata e della potenziale velocità della sua macchina.
Insomma, la povera Bella era costretta ad andare in giro con un’auto per cui il cinquanta per cento della popolazione maschile
dell’intero universo avrebbe ucciso –la media è bassa perché su Plutone non
amano le Mercedes-.
Ma, mentre la nostra Bella guidava ansiosa, gettandosi rapide
occhiate alle spalle perché sicuramente
qualcuno la stava seguendo, in un angolino del suo
cervello si faceva strada un altro motivo di lamentela per cui il 90% della
popolazione femminile ancora dotata di occhi e ormoni l’avrebbe lapidata
volentieri.
Era fidanzata e non gradiva affatto l’idea del matrimonio.
Ebbene, direte voi, una che si fidanza a diciott’anni ha i suoi
buoni motivi per essere contraria.
Certo, qui dalla regia mi confermano che è vero, verissimo,
sacrosanto. Ma, si da il caso, che Bella Swan fosse
fidanzata con quello che lei stessa ci descrive come l’uomo più sexy del
pianeta.
Anzi, il vampiro più sexy del pianeta.
Anzi no, il vampiro vegetariano più sexy del pianeta.
Nello specifico il vampiro vegetariano e ancora vergine più sexy
del pianeta.
No, vi sbagliate, care signore, cotanta perfezione d’uomo ha
ragione d’esistere non perché sia gay (come tutti i vampiri sexy, romantici e
vegetariani del pianeta) ma perché è solo frutto dell’immaginazione di qualcun
altro.
Pregherei la regia di porgere un fazzoletto alla signora in
seconda fila: lo so, cara, quella stronza con le sue fantasie erotiche c’ha
fatto i milioni. Certo, i suoi alieni erano molto
meglio.
Potrei aggiungere un’altra quindicina di anzi e anzi no, ma mi
limiterò a dire che questo incredibilmente sexy e per sempre diciassettenne
vampiro era perdutamente innamorato di lei.
Oltre che essere incredibilmente utile durante le interrogazioni
di storia dalla prima guerra mondiale in poi. In fondo, essere nati nel
E, questo, perdonatemi l’eufemismo, si chiama avere culo.
Capite, ora?
Bella Swan si stava lamentando di essere la promessa sposa del
vampiro dei sogni di qualsiasi donna dotata di occhi e ormoni. Che spreco. Che
schifo. Che palle.
Ma non temete, carissimi, anche la nostra Bella era perdutamente
innamorata del suo principe dagli occhi d’ambra, dai capelli di bronzo, e dal
sorriso sghembo, intelligente, ironico, forte, veloce, bello, dannato, ma buono e romantico come pochi. Che oltretutto,
prima di approfittare delle sue grazie, la voleva sposare in modo che anche
padre della sposa e zie pettegole fossero contente.
Se il vostro viso è attualmente a forma di punto di domanda vi
capisco, statene certi.
Certo, potremmo pettinare le giraffe ancora un po’ e raccontarci
che in realtà Edward Cullen (nome del famoso vampiro) aveva
architettato un piano diabolico per ucciderla nel sonno, senza avere
nessuna intenzione di fare all’amore con lei, e che per questo le aveva
raccontato l’idiozia della verginità e l’aveva convinta che prima o poi
sarebbero stati un sol corpo e una sola anima.
Purtroppo, anche facendo la ceretta inguinale ai procioni
resterebbe un’innegabile verità il fatto che Edward Cullen era
un vampiro e che l’unica ragione per cui non aveva ancora sbattuto Bella sul
letto era che era preoccupato. Per due fatti:
1)
Le ossa di Bella. Avrebbe potuto
spezzargliele come niente preso dall’estasi.
2)
La sua anima. L’unico peccato capitale
in cui ancora non era incorso era la lussuria, quanto ai comandamenti li aveva
infranti sì e no tutti. Quindi, l’unica sua speranza era quella di sigillare la
cerniera dei suoi jeans fino al giorno del matrimonio.
Povero Edward. Povera Bella. Che storia tragica. Romeo e Giulietta
almeno per una notte hanno fatto i ricci quanto gli pareva, questi disgraziati
neanche.
Ma torniamo alla donna più sfacciatamente fortunata della terra,
quella alla guida della Mercedes Qualcosa. Sì, c’avete visto giusto. Aveva un
altro motivo per lamentarsi: infatti, Jacob, il migliore amico di Bella Swan,
un licantropo belloccio, alto, muscoloso, simpatico, eterosessuale e
perdutamente innamorato di lei era scomparso. Che spreco. Che schifo. Che
palle.
E questo turbava Bella oltre ogni dire anche perché la sua
signoria in questione era perfettamente conscia del fatto che era tutta colpa
sua se il suo migliore amico si era dato alla macchia pur di fuggire al dolore
che il rifiuto di Bella gli causava.
Ah, a proposito, i licantropi erano i peggiori nemici dei vampiri.
Strano, eh?
Riassumendo.
Bella ama Edward e Edward ama Bella. Jacob ama Bella. Bella ama
Jacob.
Ma ama di più Edward, sia chiaro. Bella è alla guida della sua
fantastica macchina e sta tornando a casa. Mancano pochi giorni al matrimonio.
Successo nulla di emozionante? Macché. Calma piatta.
Encefalogramma piatto. Grilli che grillano.
Quando, ecco un enorme colpo di scena! Bella Swan ha un flashback!
In prima persona presente indicativo. Giusto per dare fastidio al lettore.
Io ed
Edward siamo fatti davvero l’uno per l’altra. Lui è il ghiaccio e io il fuoco,
lui il tuorlo e io l’albume, lui la marmellata e io il burro, lui è la luna e
io il sole…
“Bella? ehy?”
Lui è tutto quello che mi mancava
per essere completa. E ora lo sono. Il mio Edward. Ed è mio. Solo mio.
È bello. È intelligente. Può
offrirmi l’immortalità. Riesce a sorridere in maniera “sghemba”…
“Bella? Amore? Sei ancora sul
pianeta?”
È assolutamente perfetto e mia ama. Me. Ama me. Una povera umana.
Un’attiradisgrazie. Una che si è riletta “Cime Tempestose” 72947193 volte. Ama
me. Oh, com’è bello vivere in un libro!
“Bella Swan??
Sto parlando con te, per l’amor del cielo!”
Eppure…insomma…c’è quella
questione…io…lo sto per sposare e ho accettato di farmi pagare università e
macchine costose. Insomma, ho fatto davvero tutto, ma tutto quello che voleva.
E, invece, lui per me non ha fatto niente. Gli ho solo chiesto di rendermi
immortale e di fare sesso con me. Nient’altro. Non mi sembra di chiedere poi
molto…
“BELLA!!”
Oh. Eccola. La sua voce angelica
e suadente. Perché mi sento così accaldata? Oddio, ora esplodo tanto vorrei
stringerlo a me…
“Sì, amore?”
“Bella, ti rendi conto che ti
chiamo da mezz’ora? ma dove avevi la testa?”
Di sopra. Sul mio letto. Nuda.
Con te sopra. Nudo. Parlavamo del prodotto interno lordo.
“Pensavo. Al prodotto interno
lordo.”
“Eh?”
“Economia, Edward, niente che tu
possa capire…”
“Ehy, fanciulla, io c’ero durante
la crisi del 1929..”
Il mio uomo si avvicina a me e
con il suo respiro dolce e freddo mi spazza via qualche ciuffo dalla fronte,
per poi far aderire le sue labbra alle mie. Stiamo quasi per baciarci, quando…
“Emh..”
Colpetto di tosse da parte di mio
padre. Non so se per il bacio o per la crisi del ’29. Non cambia. Ha interrotto
uno dei baci tra me ed Edward. Deve morire. E
chissenefrega se è mio padre.
“Ah, Buongiorno, Charlie!” lo
saluta Edward, con un sorriso che sembra uscito dalla pubblicità della
Mentadent. Ma è così bello…mi chiedo come faccia mio padre a
resistergli…Edward…la mia camera…il mio letto…il prodotto interno lordo…
“Dovremmo dirti una cosa...ti
conviene sederti…”
Mio padre si immobilizza. Poi una
vena inizia a pulsargli minacciosa sul collo. E le guance iniziano a
diventargli di un’insana sfumatura gialla. Lo sapevo io che gli cucino troppo pollo..
“Sei incinta?!”
Resto di stucco. Incinta? Beh, no
lo spirito santo non è venuto a farmi visita di recente…
“No!”
Silenzio. Edward mi guarda. Mio
padre mi guarda. Io li guardo entrambi. Perché si aspettano che sia io a
parlare? Guardo Edward negli occhi, nei suoi occhi ambrati pieni d’innocenza e
di virtù, di coraggio e…prodotto interno lordo…
Percepisco che Edward ha tirato un sospiro e ha iniziato un mongolo.
“Charlie, no Bella non è incinta.
So che suona assolutamente anacronistico, ma sono uno all’antica, diciamo e
voglio fare le cose per bene. Bella è meravigliosa, fantastica, bellissima,
geniale, gentile, imprevedibile -le tre ore e mezza successive sono state tagliate per necessità
di copione, ci scusiamo con i lettori- e
io la amo più di qualsiasi altra cosa al mondo. E lei ricambia.
Incredibilmente. Quindi, vorrei salvare le anime di entrambi e consumare il
nostro legame sotto il sacro vincolo del matrimonio. E visto che nessuno dei
due è intenzionato ad aspettare la prossima ventina
d’anni, le ho chiesto di sposarmi. So che secondo la tradizione avrei dovuto chiedere prima la mano di Bella a te, Charlie,
ma da quando i comunisti hanno preso il potere non ci sono più le mezze
stagioni, i giovani non sono più quelli di una volta e non c’è più rispetto per
niente…”
E come può mio padre resistere ad
una voce tanto suadente? Lo stenderà…il prodotto interno lordo…aaaahh…
Mi accorgo solo qualche minuto
dopo che ormai scotto di desiderio inappagato –grave malattia- che Edward sta
ancora parlando e che Charlie si sta concedendo un sonnellino riparatore.
Premetto che non so
nemmeno io come mi sia uscita questa. So solo che Breaking Dawn è quanto di più
improbabile io abbia mai letto. Ridicolo, a tratti. E la vampirastra è stata il
colpo di grazia. Davvero, a mio parere è di cattivo gusto stravolgere un’intera
saga solo per dare un pupo al bello e alla bestia.
Tutto sommato una piacevole lettura, ma con la trama degna di una
fanfic di serie c. poi, i gusti sono gusti e sono sicura che ci sono migliaia
di persone che hanno adorato questo libro.
Ebbene, sono molto contenta per loro, ma purtroppo non sono
riuscita a trattenermi. Dovevo assolutamente prendere un po’ in giro questo
ultimo libro della saga-Twilight.
Chi ha voglia di farsi due risate senza impegno (non ho mai
scritto nulla di divertente, io XD) o semplicemente niente di meglio da fare…mi
segua…
Così nasce
“Breaking me down”.
Buona lettura.