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Autore: jbern    13/05/2015    3 recensioni
Prende luogo dopo Harry Potter e l'Ordine della Fenice ma non tiene conto di Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Harry Potter e Susan Bones. Gretto realismo, un Harry indipendente e un Voldemort credibile tutti in una disperata battaglia per controllare il fato del mondo magico. Rating Maturo.
Harry Potter - Rating: Maturo - Lingua originale: inglese - Avventura/Romantico - Capitoli: 41 - Parole (nel testo originale): 340,961 - Commenti: 2619 - Tra le fanfiction favorite di: 2,716 - Seguaci: 1,270 - Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2007 - Pubblicata: 3 dicembre 2005 - Harry Potter, Susan Bones - Completa.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Susan Bones
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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To Fight The Coming Darkness

Combattere l'Incipiente Oscurità


Autore jbern

Traduzione a cura di hp_in_my_heart

Betaggio a cura di Luc_y








Disclaimer – Dopo più di 300.000 parole è ancora necessario? Harry Potter non è mio. Questa è una fanfiction scritta per divertimento. Non possiedo i personaggi. 


Riconoscimenti – Wow! Da dove iniziare? Kokopelli e
,prima di lui, FairyQilan, per il loro lavoro di editing e per gli sforzi nell'educarmi su ciò che sono una vera grammatica e costruzione di periodi. Apparentemente è un viaggio continuo e non una destinazione. IP82, ChuckDaTruck, Nukular Winter, Sirius009, Zanymuggle e tutti gli altri membri del così spesso menzionato Alpha Fight Club – grazie ragazzi per essere rimasti con la storia e per avermi aiutato a costruirne la trama. Gli altri autori su FFA, (Crys, Aaran St Vines, Virridian e Musing of Apathy) si meritano un caloroso ringraziamento per i loro commenti lungo il percorso. Anche i ragazzi di Darklordpotter si meritano un cenno del capo per la loro caratteristica onestà brutale, che mi ha impedito di montarmi troppo la testa.


Infine, voi lettori avete la mia gratitudine per aver seguito la storia per quasi due anni. 


Ok, ora che ci siamo tolti il pensiero, andiamo a vedere un po’ di morte…


Capitolo 41 – Prima dell'alba 


23 Dicembre 1996 


A Voldemort ci vollero due interi secondi per capire che avevano perso l'effetto sorpresa, se, in verità, lo avevano mai avuto. Le pareti del tunnel tremarono mentre qualcosa esplodeva là fuori sopra di esso. Lanciò un incantesimo di Levitazione, mettendo tutta la sua forza di volontà nell'incanto, fermando i detriti che stavano cadendo. All'entrata del tunnel dietro di loro, apparve una nebbia rossastra. 


“Gas avvelenato!” strillò uno dei suoi servi, stringendosi la gola mentre cadeva a terra.

“Dentro, nella casa!” urlò lui. Il percorso della ritirata era stato interrotto. Non c’era modo di tornare indietro, anche se si trattava di una trappola. Rookwood lanciò un Incantesimo Testabolla su Voldemort mentre l'Arcimago impediva al tunnel di crollare.

 

Aveva ancora i troll davanti a sé, ad assorbire l'impatto dell'imboscata. Se fossero stati traditi o se si fosse trattata di altra stupida fortuna del moccioso Potter, non importava; lui era il mago più potente del mondo! Spinse le sue truppe nella sala e rilasciò l'incantesimo che impediva alle tonnellate di terra di schiacciarli. 


Velocemente, stimò la situazione. Due dei troll giacevano in agonia mentre fruste di fuoco laceravano l'aria come stelle filanti a una festa. La Banshee era stata schiacciata, proprio come
il ciondolo che aveva da poco distrutto. Soltanto un braccio si intravedeva da sotto il pesante tavolo di pietra. Non ebbe il lusso di apprezzarne l'ironia mentre Esiliava il tavolo contro i difensori della casa.

 

I troll continuavano ad assorbire i danni mentre lui cominciava a sfogare la propria rabbia sugli attaccanti dei troll. Le creature erano rallentate da un qualche tipo d’impasto applicato su quella sezione di corridoio. Non poteva fermare la loro avanzata, ma li rallentava in maniera significativa. Le loro facce si contorcevano in dolore silenzioso mentre lottavano contro il pavimento implacabile. 


L'aderenza era un’idea carina, ma c'era un errore da parte di Potter. Un getto di fuoco mise in fiamme la roba appiccicosa. Niente convinceva un troll a muoversi come il fuoco, e la parete di fiamme gli diede il tempo di organizzare il resto dei suoi combattenti. 


Incantesimi dardeggiarono nell'aria. Il corridoio era vuoto, privo di oggetti che potessero essere trasfigurati o usati come scudo. Sedie e panche incantate creavano una parete in movimento per i maghi all'entrata della sala da ballo. Mandò una parete di forza direttamente dentro quella barriera, rompendola in schegge mortali. Lui era Voldemort. Era il potere in persona e i loro piani astuti sarebbero falliti davanti ai suoi desideri. 


Indifferenti al fuoco, le statue attaccarono i troll in fiamme. Scuotendosi selvaggiamente, una delle bestie distrusse una statua con la sua mazza. L'alfiere venne demolito abbastanza facilmente; forse troppo facilmente, dato che due palle volanti scheggiarono via dai suoi detriti – bolidi incantati. Iniziarono immediatamente a turbinare attorno alla creatura in fiamme, colpendola come uno stormo di uccelli arrabbiati. 


Anche stavolta, lo stratagemma era furbo, ma restò ben poco impressionato quando il troll cadde a terra, colpito senza pietà dalle sfere impazzite. L’Anatema che Uccide, lanciato da Voldemort stesso, finì il troll. Non volendo che qualcosa fosse sprecato, innescò la detonazione di un corpo negromantico che distrusse i bolidi e altri due pezzi degli scacchi in avvicinamento. 


Gli incantesimi dei suoi seguaci si unirono ai suoi e i troll che si trovarono nel mezzo morirono in un raccapricciante scontro di magia. Fece esplodere i due corpi semiumani più vicini al fronte avversario e le esplosioni sbatterono i difensori sull'entrata della sala da pranzo, allargando molto l'apertura della stanza.

 

Rookwood sciolse l'Incantesimo Silenziante e l'urlo dei troll morenti giunse alle orecchie di Voldemort. Bolidi provenienti dalle statue spezzate correvano verso di loro. Evocò uno scudo solido che distrusse i tre che saettarono diretti a lui. Uno dei suoi Mangiamorte fu meno veloce e fu colpito in faccia dalla palla restante. Il corpo cadde al suolo senza vita. La maschera spezzata rotolò via, rivelando il volto straziato di Draco Malfoy.

 

Si era davvero aspettato qualcosa di meglio dal figlio di Lucius? “Avanti! Distruggete i bolidi e uccideteli tutti!”

 

Ovviamente, Narcissa si era schierata dalla parte di Potter. Suo figlio era stato ingannato dalla propria sleale madre. A denti stretti ammirò le difese stratificate: gas avvelenato, esplosivi, pozioni che rivestivano il pavimento e statue incantate con cariche esplosive mortali. Potter sapeva di essere in inferiorità e finalmente si era rivolto ad alcuni consiglieri competenti. Potter aveva fatto molta strada, ma era ben lontana dall'essere sufficiente! 


————


L'attesa stava irritando Harry. Delle persone sarebbero morte quel giorno, per lui e per mano sua. C'era poco che potesse farci e non aveva garanzie che sarebbe stato vivo alla fine di tutto quello. Il piano per quell’imboscata era stato concepito poco dopo che i goblin avevano comprato il Malfoy Manor.

 

Originariamente, aveva sperato di attirare Voldemort nella casa con l'inganno e di riempirla di bolidi incantati, come quello che Dobby aveva usato su di lui tanto tempo prima. Silente lo aveva convinto che era troppo avventato lavorare da solo e avevano iniziato a mettere insieme un campo di battaglia che fosse ispirato a tutte le precedenti esperienze di Harry. Forse l'aura dei Dissennatori non era il potere-che-il-Signore-Oscuro-non-conosce – forse questo consisteva nella vita che Harry aveva fatto e in tutte le avventure che lo avevano preparato a quel momento.

 

Dopo la morte di Silente, Harry aveva capito che non poteva farcela da solo. Doveva coinvolgere altre persone e aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse a porre fine a tutto. 


Aveva bisogno di Narcissa. 


————


Meno di una settimana prima dell'imboscata, Harry se ne stava in piedi qualche metro lontano da Narcissa, mentre lei conversava con Draco. Aspettò un minuto intero dopo che suo figlio se n'era andato prima di togliersi il Mantello dell'Invisibilità. 


“Prego che starà alla larga da tutto questo.” sperò Narcissa ad alta voce.

 

Harry rispose, “Per il suo stesso bene, lo spero anch'io. Se non avessi saputo dov’è la tua vera lealtà, ti avrei creduto anch'io.”

 

“Ne sei certo, Harry? Davvero vuoi combatterlo ora?” chiese Narcissa, senza fiato. 


“L'hai detto tu stessa. Se aspettiamo più a lungo, potrebbe non esserci una Britannia da salvare. Preferirei combatterlo alle mie condizioni, in un posto dove posso controllare il campo di battaglia. Avrò bisogno di qualunque vantaggio potrò ottenere.”

 

“Come la sta prendendo tua moglie?”

L'espressione di Harry era leggermente addolorata, “Lo accetta. Non dirò che ne è felice, ma Susan capisce.”

 

“Intendi che è un'attrice convincente.”

 

Harry fece una risatina, “Non devi preoccuparti della nostra relazione, Narcissa. Susan non si è trattenuta quando mi ha detto la sua opinione sul piano. Le mie orecchie fischiano ancora, ma è la persona più pratica che abbia mai incontrato. Non ci ha messo molto per smetterla di pensare con il cuore e iniziare a pensare con la testa.”

 

Narcissa annuì, comprendendo interamente le motivazioni di Susan Potter. “È disposta a combattere per ciò che vuole, proprio come me. Ora, i termini del nostro accordo...?”

 

Harry si tolse l'anello della famiglia Black, mettendolo nel proprio palmo. “Io, Harry James Potter, sotto l'influenza di nessuna stregoneria o qualunque altra magia che affligga il mio giudizio, abdico liberamente la mia leadership sull’Antica e Nobile Casa dei Black, e che questa leadership vada a Narcissa Black, una vera figlia dell'Antica e Nobile Casa dei Black. Tutti i diritti, i titoli e i beni di questa famiglia ora sono tuoi, Lady Black.”

 

Narcissa non disse nulla mentre riceveva l'anello da lui e stendeva una goccia del proprio sangue sulla faccia dell'anello per attivare la magia che conteneva. Poi alzò lo sguardo. “Nessuna riserva da parte tua, Lord Potter? Potrai anche aver preso un po’ di denaro dalla camere blindate, ma mi stai comunque consegnando una fortuna in galeoni e qualcosa di valore persino più alto, se parliamo in termini di potere.”

 

“No, Narcissa, non ho nessuna riserva; questo era il sogno di Sirius per me, che traessi qualcosa di buono dalla sua famiglia. Se la famiglia deve essere redenta, che lo faccia qualcuno che ne porta davvero il nome. Susan ed io abbiamo responsabilità più che sufficienti tra le famiglie Potter e Bones. Vorrei ricordarti che stai usando tuo figlio per trascinare un Mago Oscuro in una trappola e che, se non fossi stata incinta, combatteresti al mio fianco in quella trappola.”

 

Narcissa continuò, “Abdicherò temporaneamente il mio ruolo in favore di Andromeda, che è potente, ma non una combattente e perfettamente adatta per le richieste del momento. Charles, Theodore e Nymphadora la proteggeranno mentre difende la nuova Casa dei Black. Lui penserà che i ritratti stiano esaurendo te, mentre nei fatti staranno prendendo la propria forza da lei. Devi solo recitare la parte dell'eroe stanco.”

 

“La faccio dal mio quarto anno.”

 

“Touché! Il tuo piano iniziale era imperfetto e faceva troppo affidamento sulle tue sole azioni, ma dopo i miglioramenti della McGranitt e di Dawlish credo che sia la migliore possibilità di vittoria.”

 

“Farò tutto ciò che è in mio potere.”

 

“Dovrai, altrimenti tutto sarà perduto.”

 

“Lo so. Addio, Lady Black.” 


“Combatti bene, Lord Potter.” 


————


Il viaggio sui sentieri della memoria di Harry venne interrotto quando Percy entrò nella sala da ballo. Il fantasma aveva spiato le forze nel non così segreto passaggio. “Otto troll e una Banshee al fronte!”

 

“Il campo silenziante nel passaggio si occuperà di lei! Quanti Mangiamorte?”

 

Il fantasma parlò frettolosamente. “Circa venti!”

 

Harry guardò Hermione Granger. Lei annuì e tutti i pezzi neri degli scacchi si alzarono dai loro piedistalli e iniziarono a marciare verso il passaggio. Ognuno si assicurò di controllare che l'incantesimo che avrebbe impedito ai bolidi di attaccare loro fosse ben lanciato. Il professor Vitious guidò i difensori in prima fila. Il secondo gruppo avrebbe protetto il primo con una parete di detriti animata. Calderoni pieni di pozione incollante erano stati rovesciati per tutto il passaggio. Avevano distillato per più di una settimana nella Stanza della Necessità.

 

Gli occhi di Harry cercarono Ron Weasley, che strinse più saldamente la sua bacchetta e trascinò nervosamente i piedi.

 

La testa rossa parlò, “Proprio come avevamo previsto. Lasciamo che la prima linea di difesa li indebolisca e noi contrattaccheremo non appena raggiungeranno la sala da ballo. Tu stattene semplicemente lì e sembra stanco.”

 

Hermione si girò verso di lui, “William ha appena dato il segnale a quelli fuori. Faranno cadere il tunnel tra poco, spingendoli verso di noi. Che Merlino sia con tutti noi!”

 

Harry guardò istintivamente Susan per rassicurarsi e allora capì quanto era stato stupido. Lupin le stava dando un bacio per augurarle buona fortuna. Era piuttosto sconcertante.

 

Sorrise, godendosi il poco umorismo che poteva trarre dalla situazione, “Lupin, tieni la lingua fuori dalla bocca di mia moglie!”

 

Non ci fu tempo per una risposta arguta perché gli Auror al fronte gridarono. “Stanno arrivando!” 


————


Hermione Granger rinvenne. Dov'era? Cos'era successo? Era prigioniera? Non era legata e cercò istintivamente la sua bacchetta. Era ancora lì nel suo portabacchette.

 

Il suo braccio sembrava fatto di piombo mentre lottava per alzarsi dal letto.

 

“Si calmi, signorina Granger,” disse una voce che riconobbe come quella di Pomona Sprite.

 

“Cos’è successo?” Le parole uscirono confuse. Cercò disperatamente di ricordarsi cosa fosse accaduto. Era nell'infermeria di Hogwarts. Venne momentaneamente presa dal panico. I suoi occhi si concentrarono su diversi altri letti. Ron era accanto a lei, ancora addormentato. Vide le sorelle Abbott e anche molti altri. L'ultima cosa che riusciva a ricordare era il padre di Ron e Bill che proponevano un brindisi a Harry e Susan mentre tutti si preparavano per andare.

 

La voce di Susan rispose. “Siete stati portati a Hogwarts. Vi hanno dato una pozione soporifera per evitare che metteste su un macello.”

 

“Ma il matrimonio...”

 

“È un'imboscata finemente coreografata,” finì Susan per lei. “Al momento, la battaglia è già iniziata.”

 

Hermione provò ad alzarsi, ma ricadde con la schiena sul letto. Narcissa Black camminava nervosamente per il corridoio avanti e indietro. “Dovremmo andare ad aiutare,” disse Hermione.

 

Susan scosse la testa tristemente mentre Narcissa rispondeva. “Harry voleva essere certo che voi tutti foste al sicuro. Se perdono, partiremo per l'Australia. Prego che non dovremo andare.”

 

“Dovrei essere al fianco di Harry. Ha bisogno di me!” protestò Hermione con voce debole.

 

“Tecnicamente, tu sei al suo fianco. Capita solo che si tratti di Minerva McGranitt, che ha preso una Polisucco per trasformarsi in te. Il signor Dawlish farà fare una passeggiata per qualche ora alle gambe del signor Weasley, finché la dose non terminerà il suo effetto. Harry ha molti alleati competenti in questa battaglia.”

 

Hermione bevve il bicchiere di succo che le venne messo in mano. Questo schiarì il resto delle ragnatele nella sua mente. Voleva urlare dalla frustrazione. Non si sentiva così inutile da quando si era svegliata dopo la battaglia all'Ufficio Misteri. 


Invece di urlare, guardò Susan che aveva riguadagnato la propria compostezza. “Hanno drogato anche te?”

 

“No. Sarei stata felice di prendere la pozione, ma i bambini...” si azzittì prima di continuare. “Mi sono fatta da sola un Incantesimo Rallegrante, ma non serve a un beneamato cavolo! Però, immagino che sarei un rottame senza. Harry ha usato i bambini contro di me quando gli ho chiesto di esserci. Ha detto che potrebbe essere uno dei nostri bambini a portare a termine la profezia.”

 

“Cosa gli hai detto?”

 

“Oh, niente di educato, te l'assicuro; è stato un vivo scontro. Penso di aver macchiato la mia immagine 'tutto d’un pezzo’. La maggior parte della mia invettiva è irripetibile. Gli ho detto che avrebbe fatto meglio a non scaricare i suoi problemi sui nostri figli e che avrebbe davvero fatto meglio a vincere! Alla fine, sapevo che sarei stata uno svantaggio, proprio come te, Ron, o qualunque altra persona alla quale Harry tenga.”

 

Hermione era combattuta, cercando di decidere se avrebbe dovuto sentirsi offesa o meno dalle azioni di Harry. Invece, chiese, “Chi sta recitando il tuo ruolo?”

 

Hermione chiese più per curiosità sulle interazione tra Pozione Polisucco e una madre incinta. Se la pozione duplicava i corpi, avrebbe creato anche un feto? Se la madre fosse stata in travaglio, il feto avrebbe potuto nascere? Cosa sarebbe successo al neonato alla fine dell'ora?

 

Il Mondo Magico sembrava in qualche modo ignorare i dilemmi morali ed etici che potevano creare semplicemente agitando una bacchetta o preparando una pozione. Quando era nervosa, Hermione occupava la sua mente con argomenti filosofici. Apparentemente, era molto nervosa al momento.

 

“Tonks si è trasformata in me,” rispose Susan cupamente.

 

“Oh.” Hermione considerò brevemente di discutere le sue teorie sulla Pozione Polisucco con Susan, ma scartò l'idea, dubitando che sarebbero state le benvenute quella volta. Con gli altri che dormivano sonoramente intorno a loro, inconsapevoli che il loro destino si stava decidendo molte miglia lontano da lì, Hermione sperò che il bene avrebbe trionfato sul male.

 

Alla fine dovette chiedere, “Chi ha ideato tutto questo?”

 

Narcissa rispose. “L'idea originale è venuta da Harry, anche se lui ha dato il credito di tutto a un elfo domestico (1). Era qualcosa su cui lui e Silente stavano lavorando da dopo che i goblin hanno comprato la mia vecchia casa. Altri, me compresa, hanno contribuito, ma Harry sentiva che sarebbe stato meglio affrontarlo in un campo di sua scelta.” Narcissa iniziò a dire qualcos'altro, ma Hermione vide che l'attenzione della strega venne catturata da uno dei quattro nastri avvolti attorno ai suoi polsi. Il nastro rosa, marrone e rosso non subirono cambiamenti, ma quello d'oro era appena diventato nero.

 

“No! Draco! Figlio mio! Perché non mi hai ascoltato?” 


“Cosa?” chiesero Hermione e Susan nello stesso momento. Susan lanciò un'occhiata al nastro verde attorno al suo polso ed Hermione capì cosa facevano i nastri incantati.

 

La donna sconvolta singhiozzò per un momento. “È morto. Non ho fatto altro che pregarlo di non essere lì! L'ho ucciso! Ho appena aiutato a uccidere il mio stesso figlio!” 


————


Le detonazione dei corpi scagliò indietro i difensori. Ancora una volta, la mancanza di qualità dei Negromanti in Inghilterra intristiva Lord Voldemort. Il fuoco e il fumo fornivano ampia copertura per le sue truppe in avvicinamento. Augustus Rookwood e altri quattro fecero un incantesimo ai loro stivali e corsero lungo i muri, lanciando distruzione dalle loro bacchette mentre Lord Voldemort guidava gli altri al centro della mischia.

 

Evocò uno scudo solido con la sua bacchetta di tasso e avanzò, sentendo l'impatto di tre incantesimi che colpivano senza danni la barriera.

 

Maledizioni sfrecciarono nell'aria, colpendo diversi dei suoi combattenti. Tre erano caduti, ma la risposta fu un vortice di Anatemi che Uccidono. Sarebbe stata uno spettacolo magnifico da guardare in un Pensatoio. Lord Voldemort avanzò, incantesimi si schiantavano sul suo scudo circondato da smeraldine saette di morte. Era glorioso! Alcune vennero bloccate da oggetti incantati, alcune mancarono il bersaglio, ma almeno cinque raggiunsero il loro obiettivo. 


Mentre il secondo vortice lo superava, eliminò lo scudo e sparò un paio di Maledizioni Esplosive, spingendo indietro gli oppositori, ancora più dentro la sala da ballo. Il suo sangue pompava e lui non si era mai sentito più vivo che in quel momento! Ci fu uno strattone alla connessione mentale che collegava lui e il ragazzo, uno strattone che ignorò. ‘Questa, questa era la loro grande trappola! Questo era il meglio che puoi fare senza Silente! Hah! Impara qualche nuovo trucchetto, ragazzo!’

 

Lord Voldemort rallentò, permettendo ai suoi soldati di superarlo. Una cosa era essere arrogante, un'altra era essere superficiale. Quando l'ultimo pezzo nero venne distrutto, i pezzi bianchi iniziarono ad avanzare.

 

Uno dei 'fiancheggiatori' di Rookwood entrò nella stanza, incurante degli avvertimenti sui ritratti. Mentre quel Mangiamorte stava lanciando una Maledizione Esplosiva, quattro malefici minori dai ritratti vicini lo colpirono, facendolo 'cadere' dall'altro lato del muro. Altre tre potenti Maledizioni dagli Auror veri colpirono il corpo, assicurandosi che Lord Voldemort non avesse l'opportunità di rimproverare personalmente il fiancheggiatore.


————


Harry sentì la potente Maledizione Detonante dei corpi dei troll. Le persone scartarono all’indietro mentre la prima linea di difesa vacillava. Si raggrupparono e lanciarono Maledizioni in massa, ma altrettanto velocemente, risposero Anatemi che Uccidono, facendo cadere molte persone. Dawlish e Vitious continuavano a guidare la difesa mentre cedevano terreno. La McGranitt spedì i pezzi bianchi degli scacchi per guadagnare qualche momento per raggrupparsi. Suonò un allarme, indicando che le barriere esterne erano sotto attacco! Se le persone stazionate lì fuori non fossero state in grado di respingere questo secondo fronte, c'era una possibilità che lui avrebbe finito con l’uccidere Voldemort soltanto per morire lui stesso durante l'attacco successivo.

 

Certo, c'era il piccolo compito di uccidere Voldemort, prima. Si sarebbe preoccupato di quello che sarebbe venuto in seguito dopo aver depennato quel compito.


Avrebbe voluto essere al fronte con gli altri, ma la McGranitt scosse la testa. Lascia che Riddle combatta un po' e si stanchi. Cercò di togliere le difese mentali dalla connessione col Signore Oscuro, sperando di disorientare il nemico, ma Riddle non abboccò. All'altro capo della connessione Harry poté sentire l'uomo che lo derideva.

 

Harry contava sul fatto che 'il-potere-che-il-Signore-Oscuro-non-conosce' fosse Harry Potter – la somma totale delle sue esperienze, i pezzi degli scacchi, le statue e così molte altre cose prese dalle sue avventure passate. Aveva tirato fuori tutti gli impedimenti possibili. Se ci fosse stato un rubinetto da cucina abbandonato nei dintorni, lo avrebbe Esiliato verso Riddle quando fosse giunto il momento. Harry provò a rimanere calmo sapendo che 'far stancare Riddle' era un eufemismo che stava per 'lasciar morire altre persone'.

 

Guardò la falsa Hannah Abbott cadere e sentì Bill Weasley gridare d'angoscia alla morte di Emmeline Vance. Bill puntò la sua bacchetta verso il Signore Oscuro, che stava combattendo con Dawlish e Vitious, tra gli altri. La maledizione di Bill colpì l'armatura di Voldemort, ma non causò danni. Voldemort si spostò dal percorso del tentativo dell'insegnante d’Incantesimi di copiare l'iniziativa e uccise Bill Weasley così in fretta che difficilmente Bill lo aveva visto arrivare.

 

Oltre metà dei Mangiamorte erano caduti per le trappole e l'ondata di combattimento iniziale, ma la potenza grezza che Riddle poteva sfoggiare era capace di ribaltare la tendenza. Ad Harry non importava se era troppo presto. Doveva unirsi alla battaglia.

 

“Tonks, McGranitt! Ora o mai più!” urlò Harry, solo per vedere che Minerva era già impegnata a combattere con un Mangiamorte, ma la donna più anziana urlò che era troppo presto. 


Harry la ignorò. Con la rabbia che alimentava la sua magia, si aprì la strada verso Riddle. Nessun altro sarebbe morto per aumentare le sue possibilità! 


————


Le difese stavano crollando. Lord Voldemort lo sapeva. Stava combattendo contro almeno quattro persone alla volta e, come sempre, stava vincendo. Gli incantesimi lasciavano così in fretta la sua bacchetta che a un osservatore sarebbe sembrato che lanciasse due incantesimi alla volta.


Le persone che pretendevano di essere i leccapiedi di Potter erano fin troppo dotate e abbaiavano ordini. Voldemort riconobbe la voce – Dawlish stava usando lo stesso trucco di Silente della Pozione Polisucco. Lui e Vitious combattevano in coppia, dato che l'Auror difendeva il nano.

 

Una spaccaossa colpì la sua veste. Grugnì sapendo che avrebbe lasciato un livido e lanciò un Anatema che Uccide in risposta, uccidendone un altro.

 

‘Perché semplicemente non muoiono tutti?’

 

Voldemort perse terreno mentre i ritratti continuavano a lanciare incantesimi in tutte le direzioni. ‘Per quanto ancora potrai farli funzionare, Harry?’

Pezzi di detriti si riunirono e si solidificarono in una barriera mentre i suoi due principali avversari tentavano di attaccarlo insieme, abbandonando la loro tattica di squadra. I loro incantesimi fallirono contro il suo scudo mentre Voldemort finiva un altro moscerino. ‘Stai rimanendo senza compagni, Harry! Sto arrivando per te!’ 


Dawlish e Vitious si spostarono alla sinistra di Voldemort, tenendolo lontano dal ragazzo, Spezzaossa e Incantesimi Taglienti che disegnavano un arcobaleno mortale nell'aria. Lord Voldemort aggiunse la propria abbagliante gamma di colori al fuoco d'artificio, ma mentre loro si aggiravano troppo vicino al corpo di una piccola strega bionda, Voldemort fece la sua mossa. ‘Questi sciocchi non imparano mai, vero? Scoprite quella meraviglia che è la Negromanzia!’

 

Dawlish era più vicino all'esplosione, quando il corpo della strega li spruzzò di sangue e ossa. L'ex-Auror ne subì l'impatto. Tuttavia, il nano pesava molto meno e fu spedito in volo attraverso l'aria e contro la parete. Dawlish provò a rialzarsi, impalato da quello che era solito essere parte di un braccio femminile e che ora lo trapassava da parte a parte. Mentre l'Auror cadeva, lanciò un ultimo incantesimo, che il Signore Oscuro schivò facilmente. Voldemort non sprecò un Anatema che Uccide per l'uomo morente; una Maledizione Perforante ben piazzata attraversò la parte superiore del suo cranio.

 

Sentì l'afflusso di magia correre verso di lui e si spostò dalla traiettoria. Esso scavò una trincea nella muratura – una Maledizione Tagliente e maledettamente ben fatta. Una selva di Maledizioni Esplosive e Perforanti lo seguì. 


‘Finalmente! Basta giochini, Potter! Basta distrazioni!’


————


Harry mancò il bersaglio con la sua ascia. Voldemort era troppo veloce! Quelli che avevano allenato Harry gli avevano detto che era veloce al limite dell’umano. Alcuni dei rituali di Voldemort lo avevano chiaramente portato oltre quel livello. Harry seguì velocemente con una lancia di ghiaccio. Che Voldemort Esiliò attraverso la stanza.

 

Tonks sparò un nugolo di chicchi di grandine, sapendo che non avrebbe fatto troppo danno, ma perfino con la sua incredibile velocità il Signore Oscuro si sarebbe comunque beccato qualche colpo. Uno degli Auror restanti cercò un colpo fortunato con un Reducto. Harry urlò un avvertimento mentre Riddle rispondeva trasfigurando una sedia in un'Acromantula.

 

Harry la Esiliò lontano dall'uomo, ma fu costretto a difendersi contro una parete di detriti gettata su di lui. Si chinò sotto la maggior parte di essi, ma un vaso lo colpì al braccio facendolo spostare di lato. Rovinò il suo fuoco di ritorno mentre Voldemort si girava verso Tonks.

 

“Guarda la tua preziosa moglie morire, Potter! Avada Kedavra!”

 

Tonks lanciò una Fattura Affettante con la bacchetta di salice e piuma di Fenice di Susan, proprio come si erano esercitati a fare. Come Harry si era aspettato, Riddle stava usando soprattutto la sua bacchetta di tasso, ma ogni incantesimo che arrivava fino a lui proveniva dalla bacchetta nella mano destra di Riddle. La bacchetta presa in prestito di Tonks si incatenò con essa e si sentì ancora una volta il canto di Fanny mentre le bacchette gemelle evocavano la gabbia magica. 


Nessuno dei combattenti di Voldemort era stato presente l'ultima volta che si era verificato l'effetto delle bacchette gemelle. Tutti i difensori lo avevano visto diverse volte durante i loro allenamenti. Usarono questo vantaggio per decimare i loro avversari.

 

Harry sapeva di avere pochi secondi per sfruttare il suo vantaggio mentre Tonks lo teneva sotto controllo. La gabbia gli impediva di attaccare Tom direttamente, ma c'era qualcos'altro che poteva fare. Usando una Maledizione Tagliente della sua bacchetta di agrifoglio e pelliccia di Chimera, uccise l'Acromantula e si trasformò nella sua forma di corvo. 


————


Lord Voldemort era frustrato, catturato nell'effetto delle bacchette gemelle dalla piccola puttana di Potter! Le forze della luce lo stavano sfruttando come un'opportunità di finire i suoi rimanenti seguaci. Doveva rompere velocemente quello stallo e finirli! Concentrandosi sulla sua volontà combatté contro la strega. Non era al livello di suo marito, in nessun senso. La puttana, comunque, rifiutò di lasciar andare, usando i suoi deboli poteri contro di lui. I suoi tratti iniziarono a fondersi.

 

'Ah, bella mossa, Harry. La tua guardia del corpo Metamorfomagus che sostituisce la tua cara moglie. Non importa, neanche lei è al mio livello!' 


Quello fu il momento in cui sentì il freddo pungente di un Dissennatore. Che cosa ci facevano loro lì? Aveva spedito i pochi che restavano a fare scorrerie! No, il freddo veniva da un uccello nero. Era la forma Animagus di Potter. Improvvisamente, tutto aveva senso! Nessuna meraviglia che i Dissennatori temessero il ragazzo!

 

Urlò di rabbia mentre l'aura lo mordeva. Non poteva evocare un Patronus a causa del tre volte maledetto legame con l'altra bacchetta tenuta dalla donna, la quale non aveva nessuna intenzione di mollare la presa. La donna continuò a dispetto del fatto che l'aura stava chiaramente colpendo anche lei. Lui raddoppiò i suoi sforzi mentali per resistere al debilitante campo di energia che l'Animagus dirigeva verso di lui.

 

La femmina gridò, cadendo sulle ginocchia e reggendo la bacchetta con entrambe le mani, “Ti vedrò all'inferno! Muori, bastardo!”

 

Le caratteristiche simili a quelle di un Dissennatore di Potter continuavano ad affliggerlo e tuttavia la donna continuava a tenere la connessione. I fantasmi degli incantesimi stavano saettando fuori dalla bacchetta della strega mentre la sua volontà e il suo potere sopraffacevano quelli di lei, ma lei rifiutò di lasciar andare. Si poté sentire uno degli insipidi membri dell'Ordine di Silente urlarle di lasciar cadere la bacchetta, ma la strega rifiutò, fino a che, pochi momenti dopo, la bacchetta le esplose letteralmente nelle mani e lei collassò in un mucchio.

 

“Expecto Patronum!” urlò Voldemort, tremando per la prolungata esposizione all'aura e per lo sforzo di aver combattuto con la Metamorfomagus. Il suo Patronus serpente strappò il corvo dal cielo, affondando le sue zanne eteree in una delle ali. Potter si trasformò a metà strada verso il suolo, colpendolo duramente.

 

Voldemort proseguì con una Maledizione Perforante che bucò l'armatura di Potter e aprì una ferita a metà addome del maledetto moccioso. Il ragazzo urlò e portò sulla ferita il braccio danneggiato. Voldemort gli spedì contro una nuova Maledizione Perforante, ma Potter la bloccò. Freneticamente, il Signore Oscuro cercò nel suo spirito le riserve di energia per finire il suo avversario, mentre questo gli spediva rapidamente incantesimi addosso. 


Dolorosi pezzettini di ghiaccio lo colpirono sul fianco destro, uno sulla tempia, accecandolo momentaneamente. Il Lupo Mannaro dell'Ordine, che stava accanto alla sua strega caduta gli urlava contro, mandandogli addosso un flusso costante di grandine. Lord Voldemort mosse la bacchetta come una frusta, con l'Anatema che Uccide pronto a uscirgli dalle labbra, quando Potter si rialzò. 


————


“Crucio!” Bellatrix una volta aveva detto ad Harry che era necessaria la volontà di voler infliggere dolore. Harry voleva che Tom soffrisse come mai prima! La Maledizione alzò Riddle da terra e lo sbatté contro la parete. Remus aveva dato ad Harry un'occasione e Harry l'aveva sfruttata. Harry forzò le proprie gambe in avanti, tenendo la sua mano quasi scheletrica contro l’addome, lì dove poteva sentire le sue interiora danneggiate che minacciavano di uscire fuori. Il braccio stesso era malamente ferito per l’esposizione al Patronus di Riddle. Quella era l'ultima cosa per la quale Harry voleva preoccuparsi, in quel momento!

 

Il suo dolore non era importante. Neanche la sua vita era più importante. Riddle lottò per rialzarsi e stava cercando di lanciare un incantesimo dalle sue bacchette, quando sia Charlie che Remus lo colpirono con degli Incantesimi di Disarmo. Entrambe le bacchette volarono via dalle mani del Signore Oscuro mentre veniva sbattuto contro la parete per la seconda volta. 


Harry non poteva mantenere l'incantesimo bloccato su di lui e, a dispetto di quasi quindici secondi sotto la Maledizione Cruciatus, Riddle si alzò ruggendo di dolore. Solo tre metri li separavano.

 

Stese una mano e Harry capì che stava per richiamare una delle sue bacchette con la magia senza bacchetta. Harry cercò di fermarla, prima di realizzare che si trattava di una finta.

 

Aveva lanciato qualcosa contro Harry e la sua velocità aumentò grazie a un Incantesimo di Esilio senza bacchetta.

 

Istintivamente, Harry alzò il braccio, senza interessarsi alla ferita al ventre. Il bianco coltello d'osso strappò la sua carne, quasi amputandogli l'arto maledetto. La forza del colpo fece sì che il braccio di Harry venisse frustato all’indietro, in un doloroso strappo. 


Harry roteò e puntò la sua bacchetta verso Voldemort che si stava gettando verso una delle bacchette abbandonate per terra. “Tonare!” La Maledizione Esplosiva di Harry, lanciata quasi a distanza zero, scavò un buco nella veste già indebolita di Voldemort e uscì dall'altro lato, spruzzando sangue sulla parete.

 

Entrambi i duellanti caddero, sembrava che Voldemort volesse lanciare un altro incantesimo senza bacchetta, ma invece sputò sangue dalla bocca e collassò. Anche Harry giaceva sul fianco sanguinando liberamente dall'addome e dal braccio perforato e spezzato. Delle persone si stavano affrettando verso di lui, ma tutto quello che lui poteva fare era guardare negli occhi l'uomo che aveva portato così tanta miseria nel mondo di Harry mentre la vita lasciava gli occhi di Tom Riddle.

 

Per la prima volta in molti anni, forse nella sua intera vita, Harry era veramente libero. Quanto a lungo sarebbe stato in grado di godersi la sua libertà era un altro problema.

 

“Resisti, Harry! Non perderò anche te! Charlie, cauterizza il suo braccio! Al diavolo, il coltello probabilmente era avvelenato! Taglialo presso il punto di rottura. Se non lo è, cercheremo di riattaccarlo dopo. Io mi occuperò del suo stomaco. Harry, ingoia questa Rimpolpasangue! Forza piccolo, ingoiala! Cazzo, ingoiala! Datemi un fottuto bezoar!”

 

Mentre si strozzava col proprio sangue e la pozione, Harry quasi rise. Non aveva mai sentito Remus Lupin usare un simile linguaggio. 


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25 Dicembre 1996

 

Come molti anni prima, maghi e streghe festeggiavano per le strade. Il Signore Oscuro era nuovamente caduto per mano di Harry Potter. Con tutti gli intenti e i propositi, la guerra era finita.

 

Harry aprì lentamente gli occhi. Riconobbe la stanza come uno dei reparti di massima sicurezza al San Mungo. Sentiva la gola infiammata e secca. Un impiastro puzzolente copriva il suo stomaco dolorante, bende inzuppate di pozioni esotiche e dagli odori pungenti.


Mosse lentamente il collo, guardando il suo braccio. Come temeva, non c'era niente sotto il gomito. Con tutta probabilità, sarebbe stato un corvo privo di un'ala e un mago con un braccio solo da ora in poi, ma era vivo e per lui quello significava molto più di tutto il resto.

 

Nella sedia accanto al suo letto, Susan stava dormendo con un libro aperto in grembo. Senza occhiali non poteva vederci bene, ma sembrava uno di quei libri di puericultura che leggeva la sera. Era bellissima quando dormiva; gli piaceva guardarla.

 

In un mondo perfetto, si sarebbe alzato e l'avrebbe svegliata con un bacio. Un'altra occhiata al suo stomaco gli disse che non sarebbe andato da nessuna parte per un po'. Si accontentò di raggiungerla con la mano destra e prendere la sua mano sinistra nella propria.

 

“Harry! Sei sveglio!”

 

“Non posso avere di più da te, vero?” 

 

Susan parve frustrata e apparvero lacrime nei suoi occhi. Entrambe le mani di lei si chiusero attorno alla sua e la stritolarono in una presa mortale. “Ti ho quasi perso!”

 

“Non l'hai fatto. Non importa, ora. Ce l’ho fatta. Bè, la maggior parte di me ce l'ha fatta.” 


“Non hanno potuto salvare il tuo braccio. Mi spiace. Ancora non siamo sicuri che il coltello fosse avvelenato, ma ha fatto qualcosa alla carne attorno alla ferita. I Guaritori non volevano correre il rischio riattaccandolo, ma il signor Lupin e Hermione stanno lavorando su quell'incantesimo del braccio d'argento. Sono abbastanza certi
che lo riusciranno a modificare tramite… qual era il termine che ha usato Hermione? L’ingenieria inversa! Sì, penso fosse quello! Comunque, pensano che lo avranno presto.”

 

Cercò di essere allegro nonostante tutti i pensieri di giocare a Quidditch come professionista fossero andati. “Vedi se possono farlo d'oro o di bronzo. L'argento non è proprio il mio colore, troppo Serpeverde. Inoltre, non vorrei che Lunastorta si innervosisse ogni volta che gli passerò il sale a cena. Posso avere qualcosa da bere?”

 

Gli dette un po' d'acqua e lanciò un incantesimo rinfresca alito su entrambi prima di dargli un bacio goffo, ma molto gradito.

 

Dopo ciò, la Guaritrice Issacs entrò e lo controllò. Quando se ne fu andata, Harry e Susan parlano della battaglia e del dopo. Harry era rimasto privo di sensi per due giorni. Quel giorno era Natale.

 

Tonks era morta durante la lotta con Riddle. Harry aveva ammesso cupamente che temeva che Tonks avesse un desiderio di morte. Susan disse che aveva visto la battaglia attraverso i ricordi di Remus e aveva notato come il lupo mannaro l'avesse pregata di rompere la connessione e lei aveva ostinatamente rifiutato di farlo. L'autopsia aveva concluso che Tonks aveva subito un attacco di cuore indotto dallo spossamento magico e probabilmente, sebbene Susan rifiutasse di dirlo, dall'esposizione all'aura da Dissennatore. Andromeda era sopravvissuta, ma Ted Tonks no. Ora lei avrebbe pianto sia sua figlia che suo marito. Harry già sapeva di Bill, Emmeline e Dawlish. Il corso di Difesa contro le Arti Oscure aveva reclamato un'altra vittima. Alla fine Harry si lasciò andare, buttando fuori tutte le lacrime che non aveva pianto durante la guerra.

 

Susan lo abbracciò con cautela e cercò di confortarlo. Disse che il professor Vitiuous stava riposando comodamente nella stanza accanto e si stava riprendendo dalle ferite. La professoressa McGranitt era già a Hogwarts, a preparare il ritorno degli studenti. Dopo un po', Susan gli chiese cosa lui volesse fare ora. 


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“Buonasera a tutti voi. Questa sera io parlo alla radio non come vostro Ministro, ma come un grande ammiratore di Harry James Potter. Grazie al suo coraggio ed eroismo, un Signore Oscuro è stato sconfitto. Pace e ordine torneranno su questa terra. Sono appena tornato da una visita a lui e a sua moglie al San Mungo.

 

Le ferite di Harry sono gravi, ma non è più in pericolo di vita. È di buon umore e apprezza sinceramente tutti gli auguri. Di nuovo, sono stato colpito dall'umiltà di Harry. Quando ho parlato del suo imminente Ordine di Merlino, Harry ha espresso il desiderio che fossero prima onorati e sepolti tutti i deceduti prima che lui accetti l'onorificenza più alta del nostro paese.

 

Ora che il pericolo è passato, i Potter faranno un po' di vacanza insieme per godersi il premio di pace che meritano così tanto. Vi chiederei di dare a Harry e Susan lo spazio e la privacy di cui hanno bisogno per continuare con le loro vite e formare la loro famiglia. Sono stato sorpreso di sapere che la signora Potter è già incinta!

 

Mentre guardiamo avanti al nuovo e prospero anno che ci attende, permettiamoci di guardare a una nuova Britannia. Permettiamoci di guarire le nostre ferite, seppellire i nostri morti, e ricostruire la nostra società. Sotto la mia continuata amministrazione, possiamo lavorare per impedire all'oscurità di mostrarsi ancora nel nostro territorio!” 


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25 Gennaio 1997 


L'uomo che fissava Rufus Scrimgeour finì di presentare il suo caso. “Il mio paese chiede che Narcissa Black, precedentemente nota come Narcissa Malfoy, sia esiliata in Francia per presentarsi al processo per i crimini commessi nella nostra nazione.”

 

Rufus guardò il Ministro degli Esteri francese che, a seconda del giorno, era la seconda o la terza persona più potente in Francia, prima di ricordare a se stesso che non era in Francia.

 

“Le sue richieste mi mettono in una situazione piuttosto difficile, Monsieur Delacour e capisco anche che lei ha un interesse personale in tutto questo, ma mi sono permesso di vedere la ricostruzione dell'incidente nel mio Pensatoio e mentre ho notato che Lady Black ha fatto uso di una Maledizione senza Perdono, è stata sua moglie ad aver apertamente ammesso di aver tenuto Charles Arthur Weasley come un ostaggio che voleva uccidere. Considererò di consegnare la futura Narcissa Weasley alle autorità francesi solo quando il processo di sua moglie per rapimento, estorsione e cospirazione per omicidio sarà completo. Quando avrò notizia delle vere misure della giustizia francese, sarò in grado di decidere se è appropriato consegnarvi uno delle nostre eroine di guerra.”

 

“Ci sono accordi e trattati tra i nostri Ministeri. La parola e la firma degli inglesi non serve più a niente?”

 

“Monsieur Delacour, i trattati sono validi, ma ci sono processi che devono essere seguiti; c'è anche il buon senso. Narcissa Black è un’eroina di guerra e il più grande eroe di questa guerra, Harry Potter, si riferisce a lei come a zia Narcissa. Lui le ha garantito il titolo di Lady Black, dandole una parte del proprio potere politico. Il suo blocco di voti è uno dei miei più solidi seguaci. Onorare la sua richiesta sarebbe equivalente a un suicidio politico e per cosa? Placare la sua rabbia per l'infedeltà di sua moglie? Ho una copia del ricordo qui, se vuole vederla. Può chiaramente sentirla dire che non era la prima volta. Se lei è ostinato nelle sue richieste, anche io sarò costretto, negli interessi di una completa rivelazione, a rendere pubblico il tentato omicidio di sua figlia ai danni di Harry Potter. Cedo che sia stata aiutata dalla defunta figlia del Sottosegretario Beacourt.”

 

Il volto di Claude Delacour si contorse dalla rabbia. “È davvero pieno di sé, Ministro, ma se si rifiuta di consegnare un criminale ricercato, il mio paese può presentare e presenterà protesta all'ICW.”

 

“Allora sarà accompagnata dalla nostra protesta contro la Francia per l'eccessiva quantità di streghe, maghi, vampiri e Veela francesi che hanno partecipato alla nostra guerra affianco del Signore Oscuro.” 


L'uomo dai capelli biondi urlò, “Sa che nulla di tutto questo è stato autorizzato dal governo!”

Non c'era sorriso sul volto di Scrimgeour soltanto un'espressione predatoria. “Lo so? Lo so per certo? Ho avuto soltanto rassicurazioni da lei e dal suo governo insieme alla richiesta di commettere suicidio politico per completare la sua piccola, personale vendetta. Ministro Delacour, questo sarebbe un buon momento per lasciare il mio ufficio. Il suo paese sarebbe servito meglio in futuro mandando qualcuno meno coinvolto nella questione. Non lo considererò un insulto, se è questo che teme.”

 

“Non finisce qui, Scrimgeour!” urlò il francese.

 

“Concordo. Dovrei anche menzionare che, nel caso in cui la nostra eroina si ritrovasse a essere spedita in Francia, sarebbe un po’ troppo da sopportare per la popolazione inglese se proveniente dalla nazione che ha fornito così tanti combattenti per Voldemort. Tre dei cinque giganti venivano dalla riserva francese. Il settanta per cento dei vampiri erano francesi, così come lo erano tutte le Veela. Se indagheremo ulteriormente, scommetterei che uno o più tra loro hanno relazioni di sangue con sua moglie. Ora, se ne vada!”

 

La porta sbatté con l'uscita del Ministro degli Esteri francese. Rufus si rilassò e permise a un po' della tensione di abbandonarlo. Una strega entrò dalla stanza accanto.

 

“Lo hai preso all'amo perfettamente, Rufus. Sei migliorato negli anni.” disse Madame Faircloth, ridendo sotto i baffi.

 

“Soffre di una sovrabbondanza di orgoglio. Questa questione è troppo personale per lui, ma ti ringrazio per il complimento. Il tuo perdono sarà ufficiale tra pochi giorni e allora inizierò il processo per l'ottenimento della restaurazione della tua carica di Sottosegretario. Probabilmente sarà una nomina ad interim, sottoposta a frequenti controlli, ma questa è la realtà.”

 

Gli fece un grazioso sorriso. “Sono anche troppo abituata a come i venti del cambiamento possono soffiare.” 


Ora, che nuove abbiamo riguardo ai Mangiamorte rimanenti?”

 

“Li guidano Mulciber e Rookwood. Hanno ancora accesso a una fortuna notevole, ma sono meno di venti. Certo, credono che sarò la loro spia al Ministero. Assicurati di chiedere, quando sarò interrogata sotto Veritaserum, se ho mai avuto contatti non autorizzati con i Mangiamorte.”

 

“Naturalmente. Dovrai indurli a svolgere operazioni fuori dalla Francia del nord. Il nostro budget al momento non può sostenere la Guardia Libertà, quindi congederò la maggior parte della forza mentre incanalerò soldi nella ricostruzione del prossimo anno. Renderemo la creazione di club di duellanti una priorità e incoraggeremo un'atmosfera di “Mai Più” tra la popolazione. In due o tre anni, quando la nostra gente avrà medicato le proprie ferite e si sarà riempita le viscere di pace, sarà il momento in cui identificheremo i Mangiamorte e i loro alleati francesi. Con un po' di fortuna, ne avremo abbastanza per andare in guerra contro la Francia.”

 

“Intendi davvero seguire le stesse agende diplomatiche per Portogallo e Spagna, per le quali Lord Voldemort ha gettato le basi?”

 

“Sì, con quelle due nazioni come nostri alleati attaccheremo la Francia dai due fronti. Conquisteremo e divideremo la Francia e poi volgeremo la nostra attenzione verso i Ministri dell'Europa Centrale. I dieci anni l'Inghilterra sarà la forza predominante in Europa.”

 

“E Harry Potter?”

 

“Ne ha avuta anche troppa, di guerra. A differenza delle nostre controparti babbane, noi non abbiamo rinunciato a tutti i nostri possedimenti. Una delle nostre isole più piccole alle Bahamas è stata data a lui. Gli sarà dato un rifugio privato dove rilassarsi e godersi la sua vittoria duramente guadagnata, lontano dai riflettori. Pensa di portare sua moglie lì per la nascita dei loro bambini e per lavorare sul loro matrimonio, ora che la guerra è stata vinta. Trovo quest'idea piuttosto ammirabile. Se necessario, prenderò accordi per tutori privati ed esaminatori MAGO che viaggino fin lì, se dovessero scegliere di non tornare per il loro settimo anno.”

 

Lei ci rimuginò su, “E cosa succederà ai nostri piani, tra due anni?”

 

“Il punto d’esplosione del nostro futuro conflitto molto probabilmente arriverà a causa di Narcissa, che salvaguarderà i suoi interessi mentre lui è fuori dalle isole. Renderò chiaro che io la sostengo completamente. Se necessario, diventerà la nostra Elena di Troia. Harry è estremamente leale con i membri del suo circolo ristretto e valorizza la lealtà. Io sarò un alleato molto leale delle famiglie Potter e Black. Narcissa potrebbe annusare qualcosa di sospetto nell'aria, ma, di nuovo, sarebbe nei suoi migliori interessi non fare osservazioni bizzarre. Tra questo e i Mangiamorte che operano su suolo francese, dovrebbe essere sufficiente per ottenere almeno la tacita approvazione di Harry. Se no, uno o due dei suoi amici potrebbero dover venire uccisi dai Mangiamorte o dagli Agenti francesi in una rappresaglia.”

 

Madame Faircloth annuì, comprendendo la situazione. Il ruolo di Potter poteva essere limitato e incanalato nella loro causa o gli si poteva dare l'opzione di svanire dalle scene. “Mi spiace, Rufus. Ho pensato che fossi semplicemente migliorato. Chiaramente, ti ho sottostimato.” 


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16 Giugno 1997 


Tra i possedimenti d’oltremare del Ministero inglese c'erano diverse piccole isole nelle Bahamas – una delle quali venne rinominata Isola di Godric e ceduta a Lord Potter, in riconoscimento dei servizi resi al Mondo Magico.

 

Fu su quest'isola che, due mesi prima, George Rubeus, Amelia Susan e Dana Katherine Potter erano giunti in questo mondo. Harry e Susan decisero di non ritornare ad Hogwarts per il resto dell'anno e assunsero invece tutor privati per continuare la loro istruzione.

 

Susan camminava lungo la spiaggia, ascoltando le onde infrangersi sulla sabbia. Era ancora ben lontana dal recuperare la sua forma fisica, ma l'esercizio stava aiutando. Si sentiva al sicuro lì. In aggiunta ai loro tutor, c'erano anche un paio di guardie del corpo nello staff. La loro elfa domestica, Trixie, si occupava facilmente dei propri compiti e trovava il tempo di essere una tata meravigliosa. Remus Lupin era un residente semi-permanente dell'isola. Inoltre, per qualche mese, anche Charlie Weasley, Narcissa Black e Sirius William Black sarebbero rimasti lì. C'era qualche pettegolezzo che Narcissa avesse persuaso Charlie a prendere il nome dei Black.

 

L'isola era pesantemente difesa come la ricostruita Azkaban. Sarebbe stato un forte deterrente, ma neanche lontanamente spaventoso come l'idea di dover affrontare uno degli uomini ai quali lei si stava avvicinando. Suo marito non aveva ancora diciassette anni, ma era già noto come uno dei maghi più potenti del mondo.

 

“Per favore, dimmi che non stiamo di nuovo giocando a 'difensore della culla'!” Lanciò un'occhiataccia a Harry. Lui era in ottima forma. Le sue sessioni di allenamento con le guardie del corpo, con gli istruttori e con Remus non erano neanche lontanamente intense come prima, ma era chiaro che Harry non avrebbe permesso alle sue capacità duramente acquisite di svanire.

 

Poteva essere di parte, essendo sposata a lui, ma Susan si riteneva una donna molto fortunata. Il suo braccio magicamente bronzeo era coperto da un incantesimo permanente per farlo sembrare normale, ma con l'abbronzatura dell'isola, ora lui stesso era del colore del braccio sostituito. Remus aveva preso a chiamarlo “Doc Savage” per via del romanzo “Uomo di Bronzo” e aveva prestato ad Harry il libro da leggere.

 

“No, non stiamo giocando a quel gioco.” disse Harry sorridendo, ma cercando di sembrare indignato. “Sei solo arrabbiata perché non vinci mai a difensore della culla. A dire il vero, Remus e io stiamo facendo qualcosa di educativo per i nostri bambini.” 


“Dovrei spaventarmi?”

 

Harry mosse la bacchetta e la freccia girò dal magicamente adattato “Guarda e Pronuncia” finendo per fermarsi su una mucca. “La mucca fa Muuu!”

 

Poi puntò la bacchetta sul tavolo, lo trasfigurò in una mucca e quella fece Muuuu. “Guarda! Penso che Amelia stia sorridendo!”

 

Susan alzò gli occhi al cielo, ma era impressionata dal casuale sfoggio di potere mentre si chiedeva chissà da quanto tempo stava continuando a farlo. “Trattandosi di un lattante di dieci settimane, probabilmente è a causa di emissione di gas.” 


“Le probabilità stanno dalla parte di Ron, è probabile che sia gas,” aggiunse Harry.

 

Susan rise mentre faceva fare il ruttino a sua figlia. “Mi assicurerò di dirglielo quando verrà qui. Quando dovremmo aspettarli?”

 

“Non prima di qualche settimana. Ora che sia lui che Hermione hanno diciassette anni, stanno facendo un viaggio sul continente per un mesetto con la famiglia di Hermione finché Hermione non si annoierà di trascinarlo in musei o posti del genere. Saranno qui per la metà di luglio.”

 

“Pensi che saranno fidanzati nel momento in cui arriveranno qui? Ho sentito il pettegolezzo che Justin ha fatto una lunga chiacchierata con il padre di Hannah.”

 

“Bè, se Ron lo vorrà ancora dopo aver passato settimane con Hermione a gestire la sua vita, suppongo debba essere amore, ma non mi ha dato nessun indizio che andrà presto in quella direzione. Abbiamo ricevuto un bel ringraziamento da Terry e Marietta Higgs per il nostro regalo di matrimonio.”

 

“Era quel lacchè di Scrimgeour che ho visto qui poco fa?”

 

“Sì.”

 

“Cosa vuol farti fare Scrimgeour questa volta? Il solito 'spettacolo del cane e del pony' dove ti prega di mostrarti di persona al Wizengamot?” chiese Susan con una punta di acredine nella voce.

 

“A dire il vero, no. Vogliono che portiamo i bambini al San Mungo per un controllo, che coinciderà con l'apertura della nuova ala di stanze.”

 

“Scrimgeour non è soddisfatto del tentativo di far diventare un puttaniere mio marito, perciò ci proverà anche con i miei figli! Quell'uomo è ubriaco del proprio potere!”

 

“Calma, calma, Lentiggini. Ho mandato quel caro impiegato del Ministero per la sua strada con qualche foto e un paio di citazioni per la Gazzetta del Profeta. Questo è tutto quello che sono dell'umore di dargli adesso. Passerò qui l'intera estate. Alcuni dei vecchi alleati di Silente nel Winzengamot stanno tenendo d'occhio il Ministro per me. Chiaramente mi vuole fuori dai piedi, il ché non mi dispiace affatto, ma ciò significa che probabilmente sta tramando qualcosa. Non sono più il ragazzo di ampie vedute che ero un anno fa. Questo è il motivo per cui ho incontrato il Presidente americano e il Ministro canadese. Questo è il motivo per cui parteciperò alla prossima sessione dell'ICW per ricevere un’altra di quelle ridicole onorificenze. Per ora, gli interessi di Scrimgeour sono allineati con i nostri, ma non esiterebbe a dipingermi come il nuovo Signore Oscuro se volesse neutralizzarmi; voglio prevenirlo. Andremo a un'apparizione o due in Inghilterra durante l'ultima settimana d'agosto e ho promesso alla Preside McGranitt che ci saremo fermati per il banchetto di benvenuto, ma penso di essere proprio nel posto dove c’è più bisogno di me.”

 

Susan rimise sua figlia nella culla e si assicurò che l'incantesimo di protezione dal sole fosse abbastanza potente prima di sedersi sul suo grembo e circondarlo con le braccia. “Lascerò passare il commento sulle lentiggini, occhi verdi, e puoi scommetterci il tuo bel culetto che sei proprio dove dovresti essere.”


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5 Agosto 1997 


Anne Carpenter sedette guardando fuori la distesa del deserto dell'Arizona. Faceva abbastanza caldo, quasi al pari dell'insano caldo di fuori. Guardò la donna di fronte a lei e sorrise.

 

“Grazie ancora per avermi ricevuto con un così breve preavviso, Decano Richardson. Mi scuso per non essere stata in grado di trovare una baby sitter disponibile. Siamo nuovi nella zona e temo di non conoscere nessuno abbastanza bene da affidare mio figlio alle loro cure.”

 

La donna più anziana guardò Anne severamente, ma permise alla sua espressione di alleggerirsi un po' non appena vide il bambino tra le braccia della donna. Osservò i piccoli ciuffi di capelli rossi e gli occhi blu cobalto che la fissavano direttamente. “Oddio, non è il bambino più adorabile che ci sia? Stai tirando su un piccolo rubacuori. Di norma mi dilungherei a parlare dei miei tre nipotini, ma dovremmo prima occuparci dei nostri affari. Ora, perché una bella signora inglese come te è qui nel mezzo del nulla, cercando un lavoro che nessuno vuole, per insegnare in una scuola che è aperta soltanto perché il Congresso Magico ha un accordo con queste persone per fornirgli un'istruzione? Peccato che non abbiamo potuto semplicemente tirarci indietro dai nostri accordi come le nostre controparti babbane.”

 

Anne si girò e guardò fuori dalla finestra, sempre cullando il bambino sul suo petto. “Avrà senza dubbio sentito della guerra in Inghilterra. È stata terribile. Mi è costata il padre di mio figlio e anche il mio. Volevo un nuovo inizio lontano dall'Inghilterra, e qui è dove siamo finiti.”

 

Norma Richardson si avvicinò e andò a posare una mano confortante sulla schiena di Anne. “Mi spiace, cara. Perdona questa sciocca, vecchia strega per la domanda. Vedi cose sui giornali e senti una cosa o due alla radio, ma ti sembra tutto così distante.”

 

Anne fece un piccolo sorriso alla donna. “Non la biasimo per la domanda. Essere una strega vedova con un bambino comporta uno stigma al quale mi sono abituata. È una delle cose che non mi piacevano a casa.”

 

“Oh, non dovresti preoccuparti. Sei una giovane di bell’aspetto. Penso che avrai la tua scelta di maghi, sebbene non ti raccomanderei di reclutare tra i selvaggi locali.” disse Norma, abbassando la voce a un sussurro cospiratorio.

“Oddio, è troppo presto per me perfino per cominciare a pensarci. Voglio mettere ordine nella mia vita, per così dire, prima di prendere persino in considerazione l'idea!” Anne ignorò la sfacciata bigotteria della donna.

 

“Hai una buona testa sulle spalle e referenze impeccabili. Penso di aver trovato la mia nuova insegnante di Incantesimi! Come te la cavi su una scopa?”

 

“Non sono una giocatrice di Quidditch, ma me la cavo.”

 

“Il nostro Maestro del Volo si ritirerà alla fine dell'anno. Preferirei non doverne assumere un altro, se posso farlo. Questo mi darà la giustificazione di darti quartieri più grandi per te e il tuo piccolo.” 


Anne fece un sorriso grato. “Non voglio impegnarmi troppo per il momento. Mi piacerebbe vedere come sarà il carico di lavoro dei corsi di quest'anno.”

 

Iniziarono a discutere il salario e altri aspetti quando il figlio di Anne cominciò a fare dei versetti e ad agitare la sua piccola mano. Piccole luci tremolanti luccicavano attorno alle se dita.

 

“Oh mio Dio! Non ho mai visto magia accidentale in un'età così giovane. Quanto tempo ha?”

 

“Anthony ha appena fatto nove mesi. Fa magia accidentale da qualche settimana, quando vuole l'attenzione della mamma. Immagino che abbia fame. C'è un posto in cui possa andare per allattarlo?”

 

“Ho una stanza di lettura privata proprio oltre quella porta. Va pure ad usarla. Sono semplicemente deliziata. Vorrai farlo seguire da qualche istruttore privato quando crescerà.” Il Decano della Scuola di Trattato Due si abbassò per guardare il piccolo. “Anthony Carpenter, ci aspettiamo grandi cose da te. Mio Dio! I suoi occhi sono appena diventati rossi?”

 

Anne rise. “Oh, sì. Lo fanno quando è eccitato. Dai alla mamma solo un secondo per prendere la pozione supplementare dalla borsa.”

 

“Usi una pozione supplementare? Anche mia nuora Sharon le usa. Ci crede ciecamente. Le prepari da sola?” 


Anne annuì. “Preparate in casa. È più costoso, ma ne vale la pena. Il piccolo Anthony crescerà grande e forte.”

 

Portò il bambino nella stanza abbondantemente decorata e sorrise, non vedendo quadri. La vera Anne Carpenter era stata un anno avanti rispetto a Penelope. Nessuno avrebbe mai trovato il suo corpo. Sulla costa est le cose si erano fatte un po’ problematiche dopo che la Skeeter era stata eliminata. Era tempo di un nuovo inizio. Applicò la pozione a ciascun capezzolo e fissò suo figlio negli occhi. “Ricominceremo da capo qui. C'è un gruppo di persone magiche oppresse e disilluse che aspettano una voce che li guidi. Hanno bisogno di un messaggio. Hanno bisogno di una direzione. Hanno bisogno di te.”

 

Ciò che rimaneva di Lord Voldemort, sebbene in un corpo molto più piccolo, ci si attaccò istintivamente. L'altro lui aveva fallito. Questa non era immortalità, ma un'estensione del suo lavoro con i punti che aveva collaudato attraverso la manipolazione del vampiro Coedus. Lo stupido non aveva mai capito che aveva semplicemente sovrascritto i ricordi di Frank Paciock con quelli del vampiro. Aveva essenzialmente ucciso se stesso quel giorno.

 

Il vampiro fu una prova necessaria per l’idea, portata alla fruizione in questo nuovo corpo, che ora ospitava i ricordi del passato e futuro Signore Oscuro. Tecnicamente era una traccia di Lord Voldemort stampata su un feto non ancora nato. Il rituale era quasi costato la vita a Penny, e aveva funzionato solo perché il suo altro se stesso aveva assorbito la magia di Percy Weasley, garantendogli una connessione col bambino.

 

Purtroppo, sarebbe diventato potente solo quanto poteva diventarlo il corpo di quel bambino, ma Penny era una strega potente e c'erano un mucchio di rituali disponibili per lui e la ricchezza d’esperienza rimasta nei diari scritto dal suo vecchio io. No, non era si trattava veramente di immortalità, ma era la cosa migliore più vicina ad essa e a una ‘fuga dalla morte'.

 

La sua figlioccia trasformata in madre biologica avrebbe fornito un inizio molto migliore rispetto a quello di Merope Gaunt. Era curioso di sapere se sarebbe stato ancora in grado di parlare il Serpentese. Era in grado di emettere solo qualche suono intellegibile a quell'età. Ci sarebbero voluti ancora alcuni mesi prima che potesse veramente parlare.

 

Avrebbe perseverato. Cos'era un anno o due, quando aveva trascorso tredici anni come uno spirito senza corpo?

 

Penny aveva ragione, i Nativi Americani dovevano essere pieni di risentimento per i loro oppressori. Quella malmessa scuola, con il suo svogliato staff d’insegnanti sarebbe diventato il nuovo luogo di allenamento per il suo futuro esercito. Il vecchio se stesso aveva sbagliato a reclutare i 'ricchi'. Lui ci avrebbe provato di nuovo con i 'poveri'.

 

Anthony Lloyd Carpenter era un nome fiero. Avrebbe evitato anagrammi scemi questa volta. In questo senso, aveva già reinventato se stesso. Anthony era in onore di Antonin. Piangeva la sua morte.

 

Carpenter, che era un nome ironico; Voldemort andava a braccetto con l'ironia. Non sarebbe stato il primo potente a iniziare come un umile carpentiere. 








Note dell'autore:
(Queste note, così come i disclaimer iniziali, sono state scritte da jbern in persona e tradotte da hp_in_my_heart.)


Questo è il punto in cui ho scelto di finire questa storia. Potrei scrivere un capitolo o una breve fic '19 anni dopo' in questo universo, ma penso che questo universo abbia terminato il suo corso. Lascia abbastanza all'immaginazione da provocare, con un po' di fortuna, qualche pensiero in voi, ma sembra un punto abbastanza buono per poterla terminare. Mantenendo fede al mio tema del realismo, il lieto fine è piuttosto una 'tregua', mentre le persone iniziano a seguire i propri programmi personali.

 

Come prossima cosa, mi sto riprendendo dalla pausa di The Lives I've Lived e sto iniziando un nuovo impianto, mentre la alternerò con Turn Me Loose. Ho un'altra storia su HP intitolata “The Inner Eye of Harry Potter”, che dovrebbe essere pronta all'inizio dell'anno. C'è una buona possibilità che alcuni dei miei lavori originali saranno dati alle stampe il prossimo anno e spero che quando arriverà il momento voi lettori troverete nei vostri cuori (e portafogli) lo spazio per assaggiare cosa posso fare con romanzi e brevi racconti originali. 



Note della Traduttrice:


Bene, questo è l'ultimo capitolo e io sono la vostra elusiva traduttrice, che ha aspettato fino all'ultimo prima di farsi sentire di persona. Direi che il bilancio della mia prima esperienza seria di traduzione è più che positivo. Grazie a Jpav, senza il quale nulla di ciò sarebbe stato possibile. Grazie a Luc_y, che mi ha sostenuto quando credevo di non potercela fare, e che mi ha fornito ottimi consigli e suggerimenti per una traduzione migliore. Infine, grazie ai recensori, che hanno impiegato una parte del loro tempo a leggere e commentare questa storia. Grazie davvero, a tutti voi. 

Alla prossima!


Note di traduzione:

(Queste note sono state introdotte da hp_in_my_heart e Luc_y per chiarire alcune scelte di traduzione; ovviamente mancano nella storia originale.)

1) ricordate il negozio cosa successe quando Voldemort toccò la sfera di cristallo nel negozio dei gemelli Weasley, poco prima di andarsene? La sfera aveva predetto che sarebbe morto per un complotto ordito dagli elfi domestici.

  
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