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Autore: Jules_Weasley    22/08/2015    9 recensioni
Penny Shane ha sangue magico nelle vene, ma genitori Babbani. Quando riceve la lettera per Hogwarts resta molto sorpresa. Non discende da nessuno dei personaggi della saga, ma questo non vuol dire che non li incontreremo nel corso della trama. Se volete prendere con me quest'Espresso per Hogwarts, conoscerete Penny e i suoi amici, impegnati nel loro sesto anno. Conoscerete anche le sue dis-avventure sentimentali con il ragazzo per cui, da sempre, ha una cotta. La sua storia, insomma.
Leggete e recensite in tanti, è la prima FF che scrivo, quindi sono graditi pareri di ogni genere.
[Dal Prologo:
"Ne ero quasi sicuro che sarebbe toccato a lei, me lo sentivo fin dalla sua nascita” disse, strizzando l'occhio a Penny. Lei non stava più nella pelle. Suo nonno era un mago. Era arrivata una lettera. Era una strega. Fin troppe cose per essere apprese nell'arco di venti minuti.]
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nessun Incanto è pari alla tenerezza del cuore!'
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Salve a tutti, gente! Sono qui quest'oggi per dirvi addio (nah, troppo drammatico)... ricomincio.

Salve, gente! Sono qui per dare una degna (?) conclusione alla storia di Penny e James – ai quali mi sono affezionata più di quanto sia disposta ad ammettere. Non mi andava proprio di postare, ma devo. Anche perché poi parto per una settimana, e non volevo farvi aspettare troppo. Allora, questo epilogo è scritto dal punto di vista di Penny – mi sembrava giusto dare voce “in capitolo” (scusate il gioco di parole) alla protagonista della storia. Spero che vi piaccia :D
Vi lascio a Penny, alle prese con il primo natale in casa Potter... Buona Lettura!




Epilogo


-Natale in casa Potter-

Come sto imparando a mie spese, Natale dai Potter significa solo una cosa: un casino pauroso. Sono a Godric's Hollow* dall'inizio delle vacanze natalizie – non ho neppure messo piede a casa. Non posso negare che un po' mi dispiaccia non passare il natale con la mia famiglia, ma sono contenta di essere qui.
Sono ospite dei Weasley. Dormo insieme a Rose, che ogni mattina fa una fatica immane a svegliarmi – niente di nuovo sotto il sole, insomma.
Naturalmente, è stato mio padre ad insistere affinché fosse così, nonostante Ginevra si sia offerta di ospitare – testuale – “la migliore amica di Al e la ragazza di James in un colpo solo”.
La ragazza di James.
Mi suona strano se ripenso agli anni in cui per me era solo l'inarrivabile Cercatore Grifondoro. Invece oggi eccomi in mezzo alla sua famiglia – per inciso le persone più chiassose del mondo magico e non.
Come dicevo, mio padre ha voluto separarci a tutti i costi e mia madre mi ha scritto di assecondarlo perché èsolo geloso della sua bambina.
Crede davvero che quattro passi e una porta riusciranno a fermare un mago e una strega adolescenti, innamorati, ed in piena tempesta ormonale?
Niente ci ha impedito di passare questi giorni insieme, e sono stati fantastici, i più felici della mia esistenza: è stato romantico sgattaiolare via di casa nel bel mezzo della notte, magari solo per una passeggiata al chiaro di luna.
Sembra passata un'infinità di tempo dall'inizio della scuola, mentre sono trascorsi appena quattro mesi. Da settembre a dicembre, la mia vita è completamente cambiata. In realtà solo un aspetto è cambiato, ma James vi è entrato con talmente tanta forza da aver stravolto tutte le mie certezze. Quasi tutte, almeno. I “pilastri” della mia vita restano gli stessi: la mia famiglia, i miei amici, la magia. Solo che se ne è aggiunto un altro – il più importante.
Sono accanto al camino e intorno vedo solo teste rosse – i cui proprietari sono per di più abbigliati in un rosso tipicamente natalizio – sfrecciare avanti e indietro. La maggioranza sono indaffarati per preparare il pranzo. Nessuna traccia del mio ragazzo.
Per le mutande di Merlino! Sono solo le dieci e non ho la più pallida idea di dove sia James... a questo punto penso che qualcuno l'abbia fatto fuori.
Ho anche chiesto se posso dare una mano a qualcuno, ma sembra che nessuno abbia bisogno d'aiuto.
Di conseguenza, resto impalata fra il camino e il divano – con la mia Janny* appollaiata sulla spalla destra – a guardare questa marmaglia, a imprimere i loro volti nella memoria.
Molly e Arthur Weasley si stanno dando da fare perché tutto sia in ordine, sono ancora molto arzilli. Continuano a litigare sul servizio di bicchieri da usare a tavola, e credo che perderebbero molto meno tempo se la smettessero di bisticciare per ogni minima cosa.
Ginny e il Golden Trio sono in un altro angolo della stanza, a discutere.

Non entreranno tutti qui dentro, Ronald!”, Hermione scuote il capo con fare rassegnato. In questi giorni mi sono accorta che le loro scenette domestiche sono proprio come le descrive Rose.
Ci arrivo anch'io! Al contrario di quello che pensi, non sono un mentecatto!”, protesta esasperato.
Su questo ho qualche dubbio”, interviene Ginny, facendo ridere sia Harry che Hermione. Mi scappa un sorrisetto, ma lo reprimo. Non vorrei farmi vedere dal signor Weasley.
Grazie per la stima, sorella! Io vado a farmi un giro, visto che la mia opinione non viene presa in considerazione!, mugghia a bassa voce. Hermione lo trattiene abbracciandolo da dietro e gli sorride. Le prime rughette intorno agli occhi non le impediscono di sembrare una ragazzina. Credo di avere mezza dozzina di Hermione Granger, tra le figurine pescate nelle Cioccorane*.
Io propongo di fare come al matrimonio di Bill e Fleur, dice con un pizzico di nostalgia.
Intendi un tendone incantato?”, Harry capisce al volo.
.
Qui intorno non ci sono babbani, aggiunge Ginny, perciò non c'è rischio di essere visti mentre lo issiamo.
Vada per il tendone!, conclude Ron.
C'è davvero tanta gente,
perciò non posso che essere d'accordo con la decisione che hanno preso.
Cerco
ancora James con lo sguardo, ma non mi riesce di vederlo da nessuna parte. Ogni mio coetaneo sembra essersi volatilizzato, stamattina.
Con tutto che alcuni invitati devono ancora arrivare, il rumore è davvero assordante. Stoviglie sbattute, pentole che si lavano da sole cozzando tra loro, e molto altro. Vedo
Arthur scambiarsi una carezza con Molly e sorrido. Devono aver fatto pace.

Sei di buon umore?, mi dice uno dei pilastri, arrivato di soppiatto. Lo squadro: giacca, pantalone nero e camicia bianca. Decisamente insolito, per essere Al.
Per niente”, sbuffo infastidita, “dal momento che tuo fratello è disperso. Stavo guardando i tuoi nonni e pensavo al mio”.
Lo so”, mi risponde. Non avevo dubbi: sono un libro aperto per Albus.
Che parlo a fare, se sa sempre tutto?

Il natale di solito lo passo con lui e i miei... rispetto a voi siamo pochi”, sento quasi il bisogno di giustificarmi.
Io non ho mai provato l'ebrezza di essere pochi al pranzo di natale!”, commenta gettando un'occhiata al marasma generale che ci si para dinnanzi.
Non ti sei perso niente; credo sia molto più divertente scorrazzare con un numero imprecisato di cugini, ribatto con una punta di invidia.
S
to per chiedergli dove si fosse cacciato fino a un minuto fa, ma subito dopo gli leggo la risposta negli occhi luminosi: era sicuramente con Alice. Anche i Paciock sono qui da un pezzo, per dare una mano. Sono amici dei Potter da una vita e Neville ha combattuto gomito a gomito con loro durante la Seconda Guerra Magica – niente di meglio che accoppiare i propri figli, quindi.

Quanti cavolo siamo in tutto?, gli chiedo, scioccata dalla quantità di persone in giro per la casa. Vedo Albus in difficoltà: sta cercando di fare mente locale per ricordare il numero di partecipanti.
Ho perso il conto, si arrende infine, con un'alzata di spalle.
Per Godric! Siamo solo ai preparativi e già non sai più chi c'è? Questo è un clan, non una famiglia!. Albus sbotta a ridere.
beh... siamo una specie di tribù. Si guarda intorno, mentre gli altri sfrecciano freneticamente su e giù.
Fai uno sforzo...”
Allora... cinque Potter di sicuro, ma i Weasley sono più problematici da contare", aggrotta la fronte. "Ci sono i nonni, zio Ron, zia Hermione, Rose, Hugo, zio George con zia Angelina, Fred Jr. e Roxanne”, enumera con le dita.
Non è possibile”, dico. “Sono troppo pochi”.
Manca Percy e la sua famiglia, perché il pranzo di Natale lo passano a casa della madre di Audrey, quest'anno. Ci saranno per il cenone di Capodanno. Stessa cosa vale per lo zio Charlie, troppo impegnato con un Ungaro Spinato”.
Sempre con i draghi, eh?”, mi scappa un risolino.
Li adora, lo sai”, risponde, come se vivere per crescere delle creature che sputano fuoco fosse una cosa normale. Trovo bizzarro passare il natale in Romania con un Ungaro Spinato anziché a casa con la famiglia, ma mi astengo dal commentare.
Bill e Fleur sono in Francia dai parenti di lei, insieme a Dominique e Louis”.
Peccato! Mi sono simpatici i tuoi zii!”, commento.
In compenso Victoire e Teddy ci sono: lei non se la sente di viaggiare”. Momento, momento, momento.... mi sono persa qualcosa?
In che senso?”, strabuzzo gli occhi.
Secondo te, genio?”, chiede sarcastico. ”È incinta!”, annuncia.
Non ne sapevo niente!”. Perché mi arrivano sempre e solo le brutte notizie? “Saranno dei genitori fantastici”, commento.
E poi un altro Weasley fa sempre comodo, no?”, Albus ridacchia. “Tanto siamo pochi in famiglia...”
Mi viene da ridere, pensando al Natale prossimo, in cui saranno – spero saremo – ancora di più.

Dai, almeno il cognome sarà Lupin”, preciso. In effetti i Weasley sono davvero troppi, non serve qualcun altro a rimpolpare l'albero genealogico. Se gridassi il cognome Weasley in questo momento, mezza sala si girerebbe verso di me.
Chi altri c'è?”, chiedo poi.
Gli Scamander e Xenophilius, il padre di zia Luna”.
La figlia è riuscita a staccarlo dal Cavillo?”.
A quanto pare... anche se credo passerà la serata a importunare il Ragazzo Sopravvissuto. Lo fa sempre, papà ormai è rassegnato”, dice ridacchiando.
Mio nonno legge il Cavillo”, dichiaro senza alcun nesso con la frase di Al.
Arnold?”, fa lui stupito.
Certo che è Arnold, ho solo un nonno! Sa benissimo che è un mucchio di spazzatura, ma finge per non offendere Xeno: sono vecchi amici”.
Ora la cosa acquista un senso”, annuisce. “Tuo nonno mi sembra troppo intelligente per credere a certa roba”, dice sollevato.
La lista è finita?”, domando.
Ci sono i Paciock”, e mette su un'espressione ebete e gli occhi a cuoricino. Mi domando se anche io appaio così alle persone, quando parlo di James. Spero vivamente di no, sarei patetica. Pensando a Alice mi torna in mente Trixy.
Purtroppo Trixy ha scritto che resterà con l'allegra famigliola Zabini”.
Scherzi?”, chiede stupito. Scuoto la testa in segno di diniego.
Alice non te l'ha detto?”, ringhio. “I signori vogliono giocare alla famiglia felice”.
Benché non sopportino la figlia e sappiano che Trixy li disprezza dal profondo del cuore, aggiungo mentalmente. Falsi, insulsi e ipocriti Serpeverde del ciufolo! Probabilmente vogliono tenerla sotto controllo ancora di più, con la storia del matrimonio eccetera, o forse hanno scoperto che lei e Fred stanno insieme. Figuriamoci se Blaise e Pansy possono tollerare un affronto simile: Bellatrix Zabini con un Weasley traditore del suo sangue...
Come se poi tenerla sotto chiave possa farle dimenticare gli amici, il suo ragazzo e le sue idee “babbanofile”, come le chiamano loro.

In tutto”, conclude distraendomi dal mio rimuginare, “saremo meno di venticinque”. Meno di venticinque! Lo dice come se fosse un'esigua quantità di persone... non sono abituata a tutto questo.
Questo calore, questo affetto, questo continuo brusio in sottofondo.
Non sono abituata, ma mi piace da matti.
Piacerebbe molto anche ad Arnold, sebbene non sia altrettanto sicura della reazione che potrebbero avere i miei. Mentre ci penso vedo avvicinarsi una figura femminile con un vestito oro pallido e i capelli rossi sciolti sulle spalle. Mi guarda con gli occhioni azzurri e arriccia il naso spruzzato di lentiggini.

Dov'è il tuo ragazzo?”.
Vorrei tanto saperlo, Rosie, sibilo tra i denti. Nella mia testa ho un insulto per ogni lettera del nome James e potrei sfoggiarlo all'istante, ma a natale siamo tutti più buoni. “Mi ha abbandonata bofonchiando una scusa strana su una faccenda di 'vitale importanza'... e non l'ho più visto”, racconto. “Probabilmente è emigrato in Brasile perché non aveva il coraggio di lasciarmi.
Un'allegra Ginevra Potter ci si para davanti all'improvviso, con in mano una macchinetta fotografica e – senza neanche avvisare – inquadra e scatta.

Un sorriso per la stampa!”, esclama gioiosa. Devo essere venuta uno schifo...
Perfetto” ci guarda soddisfatta. “Mi ricordate un altro fantastico trio”, getta un'occhiata di sottecchi dall'altra parte della stanza. Harry, Ron e Hermione stanno confabulando, sicuramente più sereni ora di quanto non lo fossero alla nostra età.
Con tutte queste persone finirò il rullino in un attimo”, assicura guardandosi intorno. “Non appena l'avrò sviluppato la vedrete”.
Avete una camera oscura?”, esce fuori la mia parte babbana. Ginevra mi getta un'occhiata incuriosita, come se non capisse bene di cosa parlo.
Ho una bacchetta e il liquido magico per sviluppare la pellicola in movimento”, risponde facendomi l'occhiolino, prima di allontanarsi – richiamata da un urlo assordante di Lily Luna, che inveisce contro Hugo.
Penny”, dice Al pensieroso. “Ci hai mai pensato che se tu e James vi sposaste... diverresti mia cognata?” chiede, acuto. “Sarebbe strano, vero?”.
Strano”, concorda Rose, “ma fantastico”.
Oh Rosie!”, dico scoccandole un bacio sulla guancia.
Ehi”, protesta Al, “mica intendevo strano-brutto... intendevo dire... strano-strano”.
Opinione sensata Al”, Rose lo guarda come se fosse un idiota.
E dialettica impeccabile”, rincaro la dose. Albus sbuffa, sconfitto.
Un uomo – capelli neri ancora folti e indomabili, occhi verdi come quelli di Al e spessi occhiali rotondi – ci si para davanti con piglio deciso. La cicatrice sulla fronte testimonia che mi trovo di fronte al Capo della sezione Auror*.
Mi sorride cortese, prima di rivolgersi a suo figlio, un po' meno gentilmente.

Sono dieci minuti che ti cerco, Albus! Vuoi venire a dare una mano con il tendone o ti devo trascinare?”, lo rimprovera. “Già tuo fratello James è introvabile” sospira, “ma per lui ho perso le speranze anni fa...”, sembra rassegnato. “Penny, non è che...?”.
Non ho la più pallida idea di dove sia, signor Potter”, lo precedo. Il mio sguardo assassino non lascia dubbi sul fatto che io non stia coprendo alcuna malefatta del mio ragazzo.
Solo Harry”, si limita a rispondere. Sono sei anni che me lo ripete. “O inizierò a chiamarti Penelope”, mi minaccia.
Seguiamo Harry Potter all'esterno, nel grande giardino della casa. Un timido raggio di sole tenta di fare capolino oltre la folta coltre di nubi: è pur sempre il venticinque dicembre, non esattamente una tiepida giornata primaverile.
Il signor Potter ci guida all'angolo nel quale è stata abbandonata la tenda. Non c'è tempo per chiamare la ditta specializzata nel montare tendoni – perché sì, esiste una ditta specializzata*. Ci arrangeremo da soli: ognuno di noi punta la bacchetta verso quello che è ancora un pezzo di stoffa buttato a terra e che, pian piano, comincia a lievitare e a prendere forma. Una volta concluso il montaggio, non sembra poter contenere più di dieci persone. All'interno verrà praticato un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile, che la renderà perfetta per l'occasione e pronta ad accogliere molti più ospiti.




Ottimo lavoro, ragazzi”, commenta Molly guardando la tenda con una certa soddisfazione. Vedo che molte persone entrano a dare un'occhiata e decido di fare lo stesso, senza però essere seguita né da Al né da Rose, entrambi impegnati. Gli Scamander sono appena arrivati e le attenzioni di Rose sono tutte per Lorcan, mentre Al sta parlottando sottovoce con il Prescelto.
All'interno, decorazioni dorate e rosse richiamano vagamente i colori di Grifondoro. Un'ampia tavolata troneggia al centro, apparecchiata al meglio; praticamente mancano solo le vivande e gli ospiti seduti, per il resto è tutto perfetto. Vorrei ci fosse quel demente del mio ragazzo a vedere questo incanto con me, invece chissà dove si è cacciato.

Pensi a James?”, mi si accosta Alice all'improvviso.
Già”, bofonchio. “Se adesso sparisce così, tra qualche anno che si inventerà? Si Smaterializzerà in Uganda senza avvisare?”. Tutto quello che riesco a ottenere è una risata... e io che volevo un po' di comprensione!
Tu sì che ci puoi ridere su: Al è qui, non disperso”, borbotto. Lei ride ancora sotto i baffi ed esce all'aria aperta, senza una parola. Probabilmente è impazzita. Vorrei proprio sapere cosa hanno tutti quanti... Rose e Al sembrano essersi dissolti nel nulla di nuovo, James è scomparso. E io sono sola.
Ehi”, sento una voce maschile alle mie spalle.
Ciao”, mi giro verso Fred Weasley Jr.
James ti ha abbandonata?”, chiede lui, vedendo la mia faccia abbattuta.
A quanto pare...”, sbuffo.
Non c'è imbarazzo tra di noi; ci siamo chiariti da un pezzo e siamo di nuovo amici. Fred è un tipo a posto, sarebbe stato un peccato interrompere ogni comunicazione solo per una cosa senza importanza. Nonostante tutto, questo ragazzo mi fa sempre lo stesso effetto: mi mette di buon umore.
Anche se a volte non lo capisco. Per esempio ora: perché sfoggia uno dei sorrisetti alla Weasley? Mi fa un po' paura...

Come se non bastasse, la tua ragazza è rimasta nelle grinfie dei genitori e ha mandato un gufo a dircelo”, bercio.
Non parlarmi della famiglia Zabini!”, si rabbuia.
Scusa, immagino tu sia arrabbiato molto più di me”.
Oh, no! Non è immaginabile, te lo assicuro”, ringhia a bassa voce. “E credo sia comunque niente rispetto a quello che prova Trixy nei loro confronti”.
Nonostante sia decisamente incazzato, una nota di dolcezza si percepisce quando pronuncia il nome della ragazza, e la cosa mi intenerisce.

Conoscendola starà dando di matto”, confermo, pensando alla mia amica, probabilmente chiusa in quella gabbia dorata che è Villa Zabini.
Già”, si riscuote e torna a sorridermi. “Devo andare”, annuncia – come colto da un'illuminazione improvvisa. “Per quanto riguarda mio cugino...”, bofonchia, “farà ritorno, vedrai”.
Bella scoperta, Fred: è casa sua!”, borbotto. “Non sei molto consolante”.
Credo che prenderò esempio da lui”.
Vuoi emigrare?”, domando ironica.
Vedrai...”, dice euforico. “A dopo”, ammicca e sparisce oltre il tendone prima che io possa fermarlo e chiedergli quanto Whiskey Incendiario abbia bevuto.



Sto bivaccando sul divano del salotto da ormai dieci minuti buoni; accanto a me Lily Luna e Lysander tentano invano di coinvolgermi in una discussione sugli Horklump*, dei quali al momento mi interessa meno di zero.
Il mio cervello è impegnato a meditare vendetta contro il mio ragazzo, quando scorgo Al scendere di corsa le scale – mi chiedo cosa ci facesse in soffitta – e farmi cenno di raggiungerlo.

Devo preoccuparmi?”, gli chiedo salendo di sopra con lui, ma non si degna neanche di darmi una risposta.
Mi conduce davanti alla porta della stanza sua e di James e mi intima di attendere ad occhi chiusi. Provo a chiedergli cosa diavolo stia succedendo, ma non ottengo risposta. Lo sento ridiscendere le scale.
Poi odo il cigolio della porta che si apre e qualcuno mi tira per un braccio, trascinandomi nella stanza e posizionandosi alle mie spalle.

James, sei tu”, è un'affermazione, non una domanda.
Acuta come sempre, Shane!”, mi prende in giro con quel tono impertinente, ma maledettamente adorabile. Essere adorabile non gli leva l'onore di una gomitata all'addome, comunque.
Apri gli occhi”.
Sbatto le palpebre e quello che vedo davanti a me mi lascia a dir poco basita: Anne, Jack e Arnold sono nella stanza di James e Al, in casa di Harry Potter. Corro ad abbracciarli tutti e tre. I miei mi baciano e mio nonno mi stringe teneramente, sfoggiando un sorriso a trentadue denti.
Mi giro verso James in cerca di spiegazioni, ma lui è sparito. Probabilmente ha pensato di lasciarci soli.

Come siete arrivati qui?”, chiedo, più a mio nonno che ai miei – a ben vedere Jack e Anne hanno davvero due facce stralunate.
Il ragazzo Potter sa Materializzarsi benone”, si complimenta mio nonno, come se fosse merito mio.
Ci è venuto a prendere lui”, racconta mia madre. “E' più o meno apparso dal nulla in salotto”, aggiunge leggermente sconcertata al ricordo; ma sorride. “Poi siamo andati a cercare tuo nonno, che non si trovava da nessuna parte”. “Dato che per lui rispondere al telefono è un optional”, muggisce Jack.
Ero al Paiolo Magico”, nonno mi strizza l'occhio e io sorrido comprensiva. “E alla fine ho risposto!”, protesta in direzione di mio padre. Battibeccano sempre, ma in fondo si vogliono bene: è il loro modo di dimostrarselo.
A quel punto”, li interrompe mia madre per evitare che riprendano, “ci siamo potuti... Smaterializzare... si dice così, giusto?”, domanda. “Tuo nonno ha portato tuo padre...”, racconta.
E James ha asserito che sarebbe stato un'onore scortare Anne”, mi fa presente Arnold con un sorrisetto.
Potter, il solito ruffiano! Ma a quanto vedo dalla sua espressione, mia madre è già conquistata – probabilmente dal termine onore.
Che siano adolescenti, quarantenni, elfe domestiche o quadri alle pareti, le donne non sfuggono al fascino di James Sirius Potter. E io ne so qualcosa.

Sono talmente felice che siate venuti”, li abbraccio di nuovo, in gruppo. “Non sarebbe stato lo stesso senza di voi”.
Quello che non capisco”, dice James riapparendo all'improvviso sulla porta, “è perché tu non li abbia invitati come aveva detto mia madre. Se gli avessi dato l'indirizzo, tuo nonno avrebbe potuto portarli qui tranquillamente”.
In realtà Penny ci aveva riferito la proposta della signora Potter, ma abbiamo pensato che saremmo stati fuori luogo”, spiega Anne.
Fuori luogo qui?”, non trattiene una risata. “Ha idea di quante persone ci siano oggi? Credo suo padre sappia quanti sono i miei zii, con relativi figli al seguito. Del resto”, dice rivolto ai miei, “non sono difficili da riconoscere”.
Ovviamente si riferisce ai loro capelli rosso acceso, se ne accorgeranno non appena metteranno piede al piano terra.

Senza contare che ci sono anche gli amici”, aggiunge per essere più convincente. “Credo lei conosca i Paciock”, si rivolge ad Arnold, che – da buon frequentatore del Paiolo Magico – annuisce.
I miei genitori appaiono piuttosto confusi; credo gli ci vorrà qualche tempo per adattarsi a quest'atmosfera.
Non hanno quasi mai messo piede nel mondo magico, tranne forse il primo anno a Diagon Alley. Non ce n'è mai stato bisogno, dal momento che è sempre stato Arnold ad accompagnarmi.

Ci sono anche gli Scamander e il signor Lovegood”, gli dico. So che la notizia gli farà piacere.
Xeno è qui?”, chiede conferma, entusiasta. Annuisco.
Chi?”, domanda mio padre, aggrottando la fronte.
Come faccio a spiegargli che sono amici, nonostante lui sia un pazzo furioso con la fissa per creature inesistenti? Meglio tacere, credo.

E mancano un sacco di persone”, aggiunge James. “Zio Charlie non si allontana dai suoi draghi neanche a natale”, mio padre solleva le sopracciglia, perplesso. “Mio zio Bill e la famiglia sono in Francia e lo zio Percy è dalla famiglia della moglie. Perciò siamo solo venticinque, o qualcosa del genere”.
Solo?”, domanda papà.
James si trattiene dal ridere e si limita ad annuire: lui è abituato ad una famiglia numerosa, cosa che mio padre non riesce neanche a concepire.
Ha perso presto i genitori e non ha fratelli. Inoltre ha pensato bene di sposare una donna che ha un solo parente stretto, ovvero Arnold.

Perciò”, conclude James, “credo che ora possiate sentirvi meno fuori luogo”.



Tendo la mano al mio ragazzo e tutti insieme scendiamo le scale, diretti al piano inferiore.
Benvenuti!”, li accoglie calorosamente Harry Potter. “James, perché non mi hai detto prima che andavi a prendere i signori Shane?”, lo rimprovera, con poca convinzione. “Finalmente, dopo sei anni, posso darvi un volto. Arnold, quanto tempo! Si ricorda di me? Ci siamo visti a Diagon Alley”, dice gentilmente. “Ginny, guarda chi è arrivato! Pensi si possano aggiungere tre posti?”.
Scherza”, li rassicuro. “È ovvio che possano aggiungerli”, dico in tono ovvio. “Mangiamo in una tenda stregata con l'Incantesimo Estensivo Invisibile”. Solo dopo mi rendo conto che per loro non dev'essere affatto ovvio. Mio padre mette su un sorrisetto nervoso.
Non ci vedranno i Babbani?” chiede mia madre.
Oh no! Siamo a Godric's Hollow” dico. “Qui è pieno di maghi” aggiungo.
Già”, conferma James. “E poi siamo alla periferia del villaggio; gli unici vicini sono i miei zii”.
Altri zii?”, mio padre ha assunto un'aria disperata.
Ron e Hermione”, precisa. “I genitori di Rose”.
Ginny Potter – occhi vispi, efelidi e capelli rossi compresi – si avvicina ai miei con fare cortese.

Lei è Ginevra, giusto?”, chiede mamma.
Ginny”, la corregge ridendo. “Nessuno mi ha più chiamata Ginevra dal giorno del battesimo, credo”.
Anne”, le porge la mano. Mia madre sta cominciando a sciogliersi, e anche mio padre non sembra messo così male – seppure spaesato.
Per essere gli eroi della Seconda Guerra Magica non se la tirano affatto!”, mi sussurra. Sollevo un sopracciglio, allibita.
Mi sto facendo una cultura sulla storia del Mondo Magico”, mi spiega. “Tuo nonno mi ha prestato dei libri” getta una rapida occhiata ad Arnold, intento a conversare con Xeno. Come se si sentisse osservato, si gira verso di me.
Devi mostrarmi il tuo Patronus, streghetta!”, mi ricorda.
Cosa?” Anne ha l'aria di qualcuno che abbia appena subito un potente incantesimo Cunfundus.
Era il Patronus della mia bisnonna”. La cosa non sembra aver chiarito loro le idee. Beh, il compito delle spiegazioni lo delegherò ad Arnold...
Cosa c'entra nonna Penelope?”, mia madre appare dubbiosa.
Penny le somiglia tanto: ha talento”, risponde mio nonno, guardandomi con orgoglio.
Quindi?”, chiede Jack. Se possibile, è addirittura più perplesso di mia madre. E devono ancora vedere le pentole che si lavano da sole, l'orologio con dodici lancette e i pianeti al posto dei numeri* e il tendone in giardino.
Il Patronus di Penny l'ha ereditato da lei: è un unicorno”, insiste.
Continuo a non capire”, sbuffa mio padre. Finalmente James, che finora è rimasto a guardare questa scenetta familiare, si decide a salvarmi.
E' un incantesimo essenziale di Difesa Contro le Arti Oscure. Se un Dissennatore – una creatura molto oscura – è intenzionato a risucchiare la tua anima, sai come difenderti”, spiega.
Ottima sintesi!”, dice Arnold facendogli l'occhiolino, sotto lo sguardo esterrefatto di mamma e papà. Da come lo guarda, capisco che James gli piace.
Arti Oscure, risucchiare anime? Ma in che scuola ti mandiamo?”.
Non si preoccupi signore: Penny è la migliore della sua classe. Saprebbe proteggersi dal Bacio del Dissennatore”.
E come?”, fa mia madre. Non stanno capendo un accidente, lo so.
Penso a un ricordo felice ed Evoco il Patronus: il Dissennatore si nutre del ricordo anziché della mia felicità, e viene ricacciato indietro”.
Non è così facile”, precisa mio nonno. “Diciamo che questa è la versione semplificata per far comprendere a voi babbani!”, li prende in giro.
Non è esattamente una passeggiata affrontare una di quelle creature. Credo che Harry Potter sia più indicato ad affrontare l'argomento. È quello che ne sa di più, ma magari per oggi lo lascerei stare”.
Direi di sì”, mi appoggia James. “Se vuoi rovinargli il natale è la strada più breve”, ridacchia guardando il padre indaffarato con gli ospiti. “Chiedete a Teddy Lupin, lui sa tutto sull'argomento”.
Insegna Difesa Contro le Arti Oscure, vero?”, chiede Arnold. James annuisce.
D'accordo, ci rinuncio...”, Jack getta la spugna. Povero papà...
Jamie, ho bisogno del tuo aiuto”, sento la voce di Ginny.
Scusate, ma a mia madre non si può dire di no”, si giustifica e la raggiunge di fretta.
Così lui sarebbe James?”, chiede Jack, il tono burbero. Non mi preoccupa. So bene che conquisterà anche lui, prima o poi.
Lui è James, papà”, dichiaro con un sorriso.
E' solo geloso!”, mia madre mi accarezza i capelli e non me la sento di ripetere per la centesima volta che non tollero chi tocca la mia chioma – a meno che non sia Potter senior, ma questa è un'altra storia.
Intorno a noi c'è di nuovo un chiasso spaventoso. Solo i Weasley provocano un rumore assordante – e non sono neanche al completo. Luna e suo marito stanno parlando con Ron e Hermione, probabilmente di Rose e Lorcan, a giudicare dalla faccia del signor Weasley. Anche lui, da quanto ho capito, è piuttosto geloso della “sua bambina” Rosie.
Un sonoro crac risuona nella stanza; e inaspettatamente appaiono due figure davanti ai miei occhi: Fred Weasley Jr. e Bellatrix Zabini si sono appena Materializzati nel salotto di casa Potter, come se niente fosse.
Non ho il coraggio di guardare in faccia i miei genitori, che temo siano stati traumatizzati a vita.
Stretta al braccio del ragazzo, Trix ha tutta l'aria di qualcuno che vorrebbe vomitare ma non può. A volte la Materializzazione fa brutti effetti. Fred, al contrario, sorride beatamente.

Che diavolo ci fai qui?”, Alice è arrivata alle mie spalle di soppiatto, mano nella mano con Al.
Grazie per l'accoglienza!”, grugnisce l'altra, incrociando le braccia.
Ti prego”, fa Alice, “non dirmi che il gentiluomo è venuto in tuo soccorso?”.
Certo che l'ho fatto”, risponde lui. “Trixy”, spiega rivolto a quelli che immagina essere i miei genitori, “non ha ancora superato l'esame di Materializzazione”.
A questo punto mi volto ed effettivamente le loro facce... sono peggio di quel che pensavo. Decisamente sconcertate, ecco come.

Come funziona esattamente la Materializzazione?”, chiede papà, che evidentemente ha dimenticato il modo in cui è giunto qui. “Comparite dal nulla?”.
Non siamo comparsi dal nulla”, specifica Fred, “ma da casa Zabini”.
Me ne stavo chiusa in camera mia, praticamente senza speranza. Per tutte le vacanze non ho fatto altro che sentir parlare del prestigio della famiglia Malfoy”, nel pronunciare il nome le esce una mezza specie di ringhio. Sta guardando noi, ovviamente. Credo Anne e Jack non abbiano la più pallida idea di chi siano i Malfoy.
I Purosangue spocchiosi?”, mi stupisce il bisbiglio di mia madre. Strabuzzo gli occhi e lei si stringe nelle spalle. Evidentemente anche lei si sta facendo una cultura sul mondo magico. Finalmente, dopo sei anni che ci provano, cominciano a capire qualcosa.
Già”, mormoro al suo orecchio.
Fammi capire...”, mi rivolgo a Trixy. “Sei scappata di nascosto?”, chiedo.
Lei e Fred si scambiano un'occhiata complice, e per niente colpevole.

Tecnicamente è stata rapita”, interviene James, sorridendo sornione. Se ci sono due persone che hanno ereditato la noncuranza dei gemelli Weasley nell'infrangere le regole, quelli sono James e Fred.
Tecnicamente”, lo corregge Trixy, “sto facendo esercizio per il mio futuro”.
Fred scoppia a ridere, come tutti quelli a conoscenza del matrimonio combinato che Pansy e Blaise le stanno preparando. Sono perfetti, questi due.
Credo che Trixy andrà a genio anche a George, visto il suo amore per i Tiri Vispi e la sua capacità di scherzare su qualsiasi cosa – perfino il matrimonio con quella serpe di Scorpius.

Se ti stacchi dal tuo ragazzo”, fa Alice stizzita, “ti abbraccio”.
Trixy non ci pensa due volte a fiondarsi in un abbraccio stritolatore, mentre da dietro l'angolo appare una Rose leggermente scarmigliata, seguita da un Lorcan messo anche peggio. Devo trattenermi dal non scoppiare a ridere alla vista, ma le scocco un'occhiata eloquente. La rossa, anche per evitare di guardarmi in viso, si fionda su Trixy – e io mi unisco alle mie compagne di dormitorio.
Ora è davvero una giornata perfetta: i miei amici sono al completo e c'è anche la mia famiglia – tutto ciò sotto il tetto del Ragazzo Sopravvissuto. Senza contare lui, la parte migliore del natale in Casa Potter.




A tavola sono tutti di buon umore. Chi non lo sarebbe con così tante pietanze, innaffiate da Vino Elfico e Burrobirra a volontà? Una volta rotto il ghiaccio, Anne sembra andare molto d'accordo con Ginny e mio padre sta facendo del suo meglio per chiacchierare con Rolf Scamander e Teddy Lupin, suoi vicini di posto. Cosa si diranno, non ho intenzione di scoprirlo.
Noi giovani studenti siamo tutti vicini, e il brusio ricorda molto quello del banchetto che si tiene a Hogwarts prima delle vacanze di natale.

Credo che Teddy abbia intenzione di dire a tuo padre che sarai un'ottima Auror”, sussurra James. “Me l'ha detto lui”.
Ehm...”, tossicchio. “La cosa mi rende orgogliosa, ma credo che fargli venire un infarto il giorno di natale non sia saggio”. Jack non ha idea di cosa sia un Auror – e io mi sono ben guardata dall'informarlo.
Non piace neanche a me sapere che te ne andrai a caccia di maghi oscuri”, bofonchia indispettito, “ma non ci posso fare niente”.
Beh”, protesto. “A me non piace che tu vada a giocare nei Cannoni di Chudley*, se è per questo”.
James ha deciso che dopo la fine del settimo anno farà le selezioni per giocare a Quiddich come professionista. Non ho dubbi che ce la farà, e la cosa mi preoccupa alquanto.

E perché mai, scusa?”, chiede. “Non è pericoloso”. Non per lui, forse; ma per me lo è eccome. Sa bene di che parlo, se lo vuole solo sentir dire.
I Cercatori diventano famosi più degli altri”. Ma non gli basta. Lo detesto, quando fa così. No, forse no. Non lo detesto mai.
Sarai pieno di fan, uomini e... donne”, sibilo.
E allora?”, insiste.
E allora sono gelosa, contento?”, bofonchio incrociando le braccia. Lo sa che mi infastidisce ammetterlo, eppure sembra compiaciuto. Merlino, che rabbia!
Sì”, replica candidamente, “anche se non hai motivo”.
Perché?”, ora sono io che voglio sentirglielo dire. James scioglie le braccia, ancora incrociate, e pone la mia mano tra le sue.
Quante volte lo devo ripetere, Shane?”, lo sento sospirare. “Cercatore nei Cannoni o impiegato al Ministero, io sono solo tuo”.
Come faccio a non sorridergli? Mi sento incredibilmente felice. Non pensavo che una sola persona potesse provare così tanta felicità in una volta.
Tutti chiacchierano, mangiano, si divertono,
e James mi stringe forte la mano; sembra intenzionato a non lasciarla andare più. Si china sul mio orecchio e bisbiglia:

Ti andrebbe se sgusciassimo fuori di qui? Devo mostrarti una cosa”. Lo guardo di sottecchi, cercando di capire cosa gli passi per la testa. “Fidati, ti piacerà”.



Mi sto facendo trascinare da un febbricitante James Potter per il grande giardino della casa, suppongo in cerca di un angolo tranquillo. Spero solo che non abbia intenzione di farmi girare come una trottola fino allo sfinimento. Ci fermiamo in un punto abbastanza lontano dal tendone. Fa un freddo cane, maledizione! Sono coperta dal cappotto, ma è sempre il venticinque dicembre...
Potter”, sibilo, “io spero ci sia un buon motivo per...”, vengo interrotta subito dalle sue parole.
Se mai ti trovassi a dubitare del mio amore, ricordati di questo”, nel pronunciare la frase ha uno sguardo dolce e penetrante a un tempo.
Estrae la bacchetta dalla tasca e la leva in aria con gesto elegante. Non posso trattenermi dal pensare che riesca ad essere sensuale perfino agitando uno stupido pezzetto di legno.

EXPECTO PATRONUM!”.
M
i aspetto di veder uscire il solito grifone* dalla punta della sua bacchetta, ma non avviene. Con stupore, misto a una gioia selvaggia, osservo la pallina di luce argentea mutarsi in uno splendido e maestoso unicorno.

James...”, mormoro con un sorriso da ebete in faccia. “M-ma il tuo Patronus è un grifone...”
ERA un grifone, Shane”, mi sorride sornione. “Come puoi constatare non lo è più”, aggiunge in tono ovvio. La mia lingua è incollata al palato, salivazione a zero. Sembra che qualcuno mi abbia affatturato con una Languelingua.
Penso di essere sotto choc, più o meno come quando mi ha rivelato di essere innamorato di me.
Riesco solo a spostare in continuazione lo sguardo da lui all'animale argenteo che risplende accanto a me, e viceversa. Non ci sono parole per esprimere quello che provo in questo preciso istante, o se esistono io non riesco a trovarle. E' come se mi stesse facendo una muta dichiarazione d'amore sconfinato, e io sono stupendamente sconcertata.
Il Patronus accanto a me svanisce galoppando nell'aria e James mi sorride, soddisfatto di avermi lasciata a bocca aperta ancora una volta – da bravo esibizionista qual'è.
Mi si avvicina lentamente e mi accarezza una guancia, per poi baciarmi con lentezza esasperante. Rispondo al bacio e le mie mani scivolano, liete di immergersi nei suoi morbidi capelli ricci. Non mi stancherò mai di toccarli.
Quando mi stacco, ho il fiato corto e l'espressione probabilmente ancor più inebetita di prima.

Da quanto è... così?”, domando, ancora scioccata.
Accenna un sorrisetto di quelli irriverenti e irresistibili che sa fare solo lui.
James ha il brutto vizio di sorridere anche con gli occhi e non riesco mai ad essere lucida, davanti a questo spettacolo.

Da un po'”, si limita a rispondere, scrollando le spalle.
E perché non me l'hai detto prima?”, gli chiedo tirandogli lievemente i capelli, ancora stretti tra le mie mani. Voglio proprio vedere cos'ha da dire.
Volevo farti un bel regalo di Natale”, afferma con naturalezza. Sospiro.
E' frustrante stare con te, lo sai? Hai sempre la risposta pronta!”, protesto.
Ma guarda che combinazione!”, esclama. “Io penso lo stesso di te, Shane!”.
La sua mano scivola casualmente sui miei fianchi e mi attira verso di lui – come se ce ne fosse bisogno.

Per questo ti bacio”, sorride sardonico. “Per farti stare zitta”.
Allora datti una mossa, Potter, o giuro che attacco a parlare e smetto a Capodanno”.
La minaccia sembra funzionare, perché James si fionda sulle mie labbra, stavolta in maniera più passionale, approfondendo il bacio quasi subito. Io mi aggrappo forte a lui e contraccambio senza riserve. Quando ci stacchiamo, leggermente ansanti, mi chiede:

Dubiti ancora che abbia intenzioni serie?”.
Mi prendi in giro, eh? Non tutti siamo sicuri e presuntuosi come te, Potter! Te l'ho già detto una volta”.
Con te, Shane, non sono mai sicuro di niente”, ribatte dolcemente.
Ti amo”, dico di getto. Mi sembra siano le uniche parole sensate al mondo, dopo quello che ho visto – l'immagine dell'unicorno che fuoriesce dalla sua bacchetta resterà per sempre nella mia mente.
Le braccia di James intorno al mio corpo, le mie allacciate al suo collo, gli occhi di lui nei miei. Imprimo questo istante nella memoria, pregando di viverne altri mille – con lui. E ora, davvero, non ho bisogno di altro.






NOTE AL CAPITOLO:

1) Non so dove J.K. pensa che il quartetto abiterà, mentre so che ha dichiarato che saranno vicini di casa. Io li ho voluti collocare alla periferia di Godric's Hollow, luogo di nascita di Harry Potter, lontano da sguardi indiscreti (ovvero sguardi babbani).

2) Come c'è scritto nella One-shot Il matrimonio di Bellatrix (è lì che si spiega il rapporto che qui avete visto tra Trixy e Fred Jr.) 'Janny' è il nome della Puffola Pigmea che James ha regalato a Penny nell'ultimo capitolo di Una strega in famiglia. Il nome Janny (che mesi or sono mi fu suggerito da Francesca lol) è – ovviamente – l'unione dei nomi di James e Penny.

3) J.K. ha dichiarato che Hermione, Ron e Harry vengono inseriti nelle figurine delle Cioccorane, tra i maghi e le streghe famosi.

4) J.K.R. ha dichiarato che sopo qualche anno da Auror, Harry viene messo a capo dell'Ufficio.

5) Nel settimo libro, per montare il tendone da usare al matrimonio di Bill e Fleur, viene chiamata davvero una ditta, di cui al momento mi sfugge il nome.

6) Sono descritti da J.K.R. in Gli Animali Fantastici: dove trovarli. Sono originari della Scandinavia e hanno l'aspetto di un fungo roseo, coperto di setole nere. Il loro cibo preferito sono i vermi terricoli e a loro volta queste creature sono il cibo preferito dagli gnomi. Oltre ciò, sono animali perfettamente inutili, con tutto il rispetto :)

7)Qualcuno forse ricorderà che all'inizio del primo libro, fuori da casa dei Dursley, Silente estrae un orologio da taschino con pianeti e dodici lancette. Non ho la più pallida idea di come si legga, ma lui sembrava saperlo fare. Mi è sempre piaciuto, quindi ne ho idealmente posizionato uno in Casa Potter.

8) I Cannoni di Chudley (sigla “CC”) sono la squadra di Quiddich per cui tifa Ron Weasley, e anche i primi che mi siano venuti in mente da scrivere.

9) Ho immaginato il Patronus di James come un Grifone. Non che abbia molta importanza, visto che ormai non lo è più. Sarà fluff, ma non ho resistito. Il Patronus di Tonks diventa un lupo quando si innamora di Remus, mentre quello di Piton è come la cerva di Lily (che a sua volta presumo sia una derivazione dell'Animagus del marito). Penny e James si amano, e io adoro i Patronus. Fate due più due :DD




SPAZIO AUTRICE


Salve a tutti/e voi, gente!

Se siete arrivati qui, potete benissimo sorbirvi la tirata finale, giusto? Giusto.

Che dire? Potete liberarvi di me e mettere la parola Fine a questa storia d'amore, d'amicizia e di magia. Spero vi abbia intrattenuto, tenuto compagnia, ed emozionato anche solo un po'. Per me è stato così, e ringrazio chi mi ha scritto che ne sentirà la nostalgia (è sempre bello sentirselo dire).

Ringrazio chi ha letto in silenzio e chi ha inserito Una strega in famiglia fra le seguite/ricordate/preferite.

Grazie di cuore a sawyer_ per l'appoggio che ho sentito da parte sua, a Francesca lol per le fantastiche recensioni in cui parla direttamente con i personaggi, alla “chinese girl” Kohua per i commenti splendidi ed esilaranti. Grazie inoltre a Dreamer22, black elleboro per avermi seguito e aver recensito e a Sa_speed02 per avermi recensita e inserita tra gli autori preferiti.

Infine, ringrazio la mia migliore amica, Jaded_ (colei che 5 anni or sono mi iscrisse ad EFP) che ha perdonato la mia iniziale omertà sull'esistenza di questa FF, l'ha letta in fretta e recensita – lo apprezzo ancora di più sapendo quanto diavolo le pesi il (come dire?) fondo schiena; e che mi ha inserito tra gli autori preferiti. Ti voglio bene <3

E grazie a chiunque sia arrivato a leggere la parola "fine".


Ho pubblicato il prologo di L'apprendista di Ollivander, una storia incentrata non sulla Nuova Generazione ma sui personaggi della saga (in special modo Hermione, Fred e Draco e ovviamente Ollivander). Mi fareste felice se deste un' occhiatina e lasciaste una recensione. Anche tre parole (possibilmente non Sole, Cuore, Amore). A voi non costa nulla e io sono taaanto bisognosa di pareri, vi prego * si inginocchia senza ritegno *


Mi scuso per qualsivoglia errore di battitura io possa aver commesso nell'arco dei 22 capitoli. Per quanto io sia casinista nella vita, sono perfezionista quando scrivo; e vorrei sempre ricontrollare mille volte ogni virgola, ogni apostrofo, ogni lettera. Sappiate che non è facile pubblicare volta per volta senza incoerenze, imprecisioni o distrazioni. Ho cercato di fare del mio meglio per non farmele sfuggire :)


p. s. Può darsi che un giorno torni a scrivere qualcosina su Penny e James, tanto per farvi sapere come se la passano (per ora non ho in programma nulla in particolare, ma penso staranno benone anche senza di me).

Fino ad allora: fatto il misfatto!


p.p.s. Non so se ho mai detto che il titolo di questa storia è ripreso dalla frase stizzita di Zia Petunia (nel primo libro) sul fatto che i genitori suoi e di Lily fossero orgogliosi di avere “Una strega in famiglia”.


Ora vi lascio in pace * saluta con eleganza e fa la riverenza *

Baci baci gente, a presto!

Jules

  
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