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Autore: Writer96    24/08/2015    8 recensioni
#1"Ma il Destino, a volte, opera in maniera decisamente divertente e, almeno all'apparenza, incomprensibile, e fu proprio perché tutto questo accadde che James Potter e Lily Evans, dopo sette anni di guerriglie, periodi di reciproco ignorarsi, nuove guerriglie ed una tanto strana quanto profonda amicizia, riuscirono a far vincere a Sirius Black la più improbabile delle scommesse."
Dopo "CLICK- STORIES ABOUT YOU" , una nuova raccolta a tema JamesxLily.
Attraverso varie storie, tra drabble, poesie, flashfic e oneshot, una carrellata di probabili, improbabili, relativi, immaginari primi baci tra James Potter e Lily Evans.
#1 Di come una serie di avvenimenti portò Sirius Black a vincere una scommessa
#2 Quattro cose
#3 Davvero
#4 - #5 In Vino Veritas...
#6 In Cannabis Figuriamocis
#7 Cu...Riose Parole d'Amore
#8 Earth without Art is just Eh
#9 Un litigio
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come si amano i pazzi'
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#7 Cu...Riose Parole d'Amore



-E questa ragazza?-

-Uh?-

James alzò gli occhi verso suo cugino, con gli occhi pieni di sorpresa e l'aria di uno che non aveva capito molto bene.

-Non fare l'idiota, Jim. Hai capito benissimo.- lo canzonò Bart, posando il giornale che stava leggendo, e incrociando le braccia sulle gambe.

-Non ti ho sentito... Sai, schemi di Quidditch, sono il Capitano, presente?- rispose lui, sventolando dei fogli pieni di segni neri che ogni tanto, controllati dalla bacchetta del ragazzo, si muovevano e si scambiavano la posizione.

-Farò finta di crederti e mi ripeterò: allora, questa ragazza?- chiese, guardandolo con un sorriso beffardo sulle labbra. Vent'anni, gli occhi azzurri e i capelli biondi che andavano sparati in tutte le direzioni come da copione Potter, Bart sembrava la copia nordica di James, se non che era notevolmente più basso e anche più scaltro, dato il suo trascorso in Corvonero.

-Quale ragazza?- la voce di James si incrinò leggermente e lui si ritrovò a pensare che il salotto era diventato improvvisamente troppo caldo.

-Quella per la quale sei arrossito in quel modo. Merlino, Jim, mi cadi sempre su questi trucchetti così banali!- lo prese in giro, e James si schiarì la voce, facendo roteare gli occhi per tutta la stanza.

-Oh. Ehm. Sempre quella.- ammise, non riuscendo a sostenere lo sguardo di Bart, che doveva essersi fatto sicuramente più divertito di prima. Era riuscito ad evitare il cugino i primi tre giorni delle vacanze di Natale, ma quando erano arrivati gli altri Malandrini e le ragazze, in vista del Capodanno da passare insieme, James aveva capito che non sarebbe riuscito a scampare allo sguardo indagatore del cugino.

 

-Sempre quella? Jim, parola mia, sei monotono! Ma quella rossa antipatica di tre anni fa, quindi? Quella che ti affatturava per i corridoi?-

-C'è bisogno di ricordarmelo? E comunque, sempre lei, sì. E ci terrei a specificare che non è affatto antipatica. Anzi, è una persona meravigliosa.-

 

James arrossì di nuovo e Bart scoppiò a ridere -Merlino, ma perché non se ne era rimasto in quella dannata scuola per Erboristi in America?-, guardando il cugino come se fosse l'essere più esilarante sulla Terra.

-L'hai detto sul serio? Jim, sei davvero...  Cotto. Senti, ma almeno è diventata più bellina di un tempo, quella rossa? A quattordici anni non è che fosse proprio un fiore...-

-Non ti azzardare...- lo minacciò James, già stufo delle risate del cugino. C'era stato un tempo in cui erano andati piuttosto d'accordo, quando ancora James era un idiota sbruffone e si divertiva a ghignare in modo da imitare il cugino. Ma poi, James era cresciuto e Bart era rimasto lo stesso, e i rapporti si erano incrinati leggermente, ma inesorabilmente.

-Deduco che sia diventata carina...-

-Sì. È diventata bella. Bella, va bene? Sei snervante!- sbottò James e Bart si fece all'improvviso serio.

-Ma è... Ben dotata? Sai, un buon fisichetto, un bel didietro...-

-Sì, d'accordo? Lily Evans ha un bel cu...- l'urlo esasperato di James, che aveva alzato le braccia al cielo in segno di resa, fu interrotto da un paio di colpetti di tosse provenienti dalla porta del salotto.

 

-Lily Evans avrebbe che cosa?- domandò Lily stessa, appoggiata allo stipite con un'espressione divertita, mentre lo sguardo dei due cugini Potter si posava su di lei nello stesso momento.

-Oh, ehm. Ciao, Lily!- mormorò James, imbarazzato. Avrebbe potuto uccidere Bart -no, non è vero, l'avrebbe ucciso sicuramente-  ma cercò di respirare e di darsi una calmata, guardando Lily che continuava a sorridere.

-Allora, James? Ho un bel cu...?- chiese lei di nuovo e Bart scoppiò rumorosamente a ridere, guadagnandosi uno sguardo infuocato da parte di James. Lily gli fissò gli occhi addosso e lo scrutò con attenzione, prima di inarcare le sopracciglia con fare scettico.

-Credo che dovreste parlarne tra di voi, non so se mi spiego...- esclamò Bart, assumendo un'aria meno spavalda sotto lo sguardo critico di Lily. James annuì e strinse i denti, indicandogli con un gesto perentorio la porta del salotto.

-Grazie, Bart, te ne saremmo estremamente grati.- rimarcò poi, seguendo con lo sguardo il cugino fino a quando non si chiuse la porta alle spalle. Lily fece schioccare le labbra con una certa disapprovazione e James si rese improvvisamente conto della situazione imbarazzante in cui si era ficcato.

 

-Quando al quarto anno dicevo che non avrei mai trovato qualcuno più fastidioso di te, mi sbagliavo terribilmente. Ma in famiglia vi crescono per essere insopportabili?- domandò Lily, tradendosi però con un leggero sorrisetto alla fine della frase.

-Bart è rimasto mentalmente ai quindici anni, diciamo. Finché ne aveva dodici, tredici o quattordici allora era un tipo a posto. Poi però...- sospirò James, concedendosi un'occhiata in direzione di Lily, che continuava ad avere un sorrisetto sulle labbra. Si impose di non arrossire, di non fare cose stupide e, per nessuna ragione al mondo, di riprendere il discorso precedente.

-...Poi però non è maturato come altri Potter di mia conoscenza. A proposito di persone mature, sono ancora curiosa. Io ho un bel cu...?- detto da un'altra persona sarebbe suonato malizioso è quasi studiato, ma Lily era pur sempre Lily, e dopo aver finito di parlare si lasciò andare ad una risata sinceramente divertita, ma anche vagamente imbarazzata.

 

-Oh, tu hai un bel... Cuscino. L'ho notato, sul tuo letto, l'altro giorno. Molto carino, già.- borbottò James, infilandosi una mano tra i capelli. Non era mai stato così in difficoltà in tutta la sua vita, ed era sicuro che, se Sirius fosse stato presente in quel momento, si sarebbe divertito come un matto a commentare la sfumatura a metà tra il rosso imbarazzato e il verde nauseato che la sua faccia doveva aver assunto.

-James. Quel cuscino è del tuo letto degli ospiti.- ridacchiò Lily, continuando a scrutarlo con attenzione, mentre James deglutiva rumorosamente.

 

-Oh ma hai anche uno stupendo... Cucciolo di gatto.- si affrettò a dire, gesticolando apertamente con le mani. Merlino, non era mai stato così imbarazzato in vita sua.

-Il mio gatto ha sette anni, non è più un cucciolo da parecchio tempo...- lo corresse Lily, sorridendo bonariamente, mentre James si chiedeva perché non la piantasse di essere così affabile e ironica e bella e... Pignola. James la odiava, quando faceva la pignola in quel modo.

 

-Allora hai un bel... Culto.-

 

Lily rimase per qualche istante in silenzio, prima di scoppiare a ridere così forte che fu costretta ad aggrapparsi a James per non cadere a terra. James, dal canto suo, iniziò a ridacchiare nervosamente, per poi aprirsi in una risata travolgente che lo portò a sentire le lacrime bagnargli le ciglia.

 

-James Potter, io credo...- Lily fece una pausa, per scoppiare di nuovo a ridere istericamente ed asciugarsi gli occhi ancora lacrimanti -...io credo che questa sia in assoluto la cosa più...- altro attacco di risatine, stavolta causato da James, che proprio non riusciva a smettere di ridacchiare come un pazzo a causa della tensione -... Più stupida che tu abbia mai detto.-

 -Merlino, Lily, cosa c'è che non va nella parola culto?- tentò di giustificarsi lui, ottenendo come unico effetto un altro attacco di risatine da parte della ragazza. Si perse per qualche istante nel guardarla, con il volto contratto in una smorfia assurda e le guance arrossate, e subito sentì un gran peso scivolargli sulla bocca dello stomaco.

-Ok, e quale sarebbe mai, il mio culto?- domandò Lily, una volta tornata seria. Sembrava realmente interessata alla questione, anche se James la conosceva abbastanza da sapere che lo stava sardonicamente prendendo in giro.

-Ecco, tu segui un tuo rituale ogni giorno, soprattutto quando studi. Tipo...ehm... Quando mangiucchi la penna prima si scrivere, poi apri il libro e lo chiudi e lo riapri, sbuffi e... Sai. È tipo un rito religioso. Il Culto dei Compiti Evans.- balbettò James, senza fare minimamente caso a ciò che stava dicendo. Quella situazione si stava facendo sempre più imbarazzante, e lo sapeva, e mettersi a sparare certe stronzate da stalker non poteva avere altro effetto che quello di far levitare l'imbarazzo. Guardò velocemente verso Lily e la vide talmente rossa in viso che sembrava in procinto di scoppiare, con le labbra premute con forza le une sulle altre per non lasciarsi andare all'ennesima ondata di risate isteriche.

-Evans, non fare quella faccia. Smettila di ridere. Smettila subito.- la redarguì James, prima di scoppiare a sua volta in una risata, incapace di resistere davanti alla visione di Lily che ormai sarebbe potuta essere paragonata ad un pomodoro.

 

-Maledetta Evans, e io che ti volevo dire che hai proprio un bel cuore.- sussurrò alla fine, senza avere più un briciolo di fiato dopo le continue ondate di risate. A quelle parole, anche Lily smise di ridere e lo guardò con un'intensità tale da farlo sentire, improvvisamente, minuscolo. I suoi occhi verdi erano piantati su di lui e lo scrutavano, quasi a cercare qualcosa nei recessi della sua mente, e James si sentiva del tutto ipnotizzato e incapace di avere una volontà propria.

-Ho un bel cuore?- chiese lei, e James annuì, rendendosi conto dell'effettiva verità di quanto aveva appena detto. Non ci aveva riflettuto, ma sul fatto che Lily avesse davvero un bel -o, per meglio dire, un buon- cuore non c'era il minimo dubbio.

-Beh sì. Almeno, io la penso così. Tu sei... Buona. Sotto tutta la tua valanga di difetti, sei una persona buonissima. E fai sempre così tante cose per gli altri, e sei sempre lì ad essere... Pronta a dare una mano a tutti. Secondo me, tu devi avere un cuore bellissimo e soprattutto enorme, perché altrimenti non mi saprei spiegare come tu riesca sempre a... Voler bene a tutti. Voglio dire...- James si indicò brevemente -Voglio dire, vuoi bene a me. Sei una grande persona, Lily Evans.-

 

Il silenzio invase la stanza e James si rese conto di quanto aveva appena detto. Avrebbe dovuto scriverci un manuale, "Cose da non dire quando ti trovi in una situazione di imbarazzo con Lily Evans", visto quanto ormai era diventato esperto. Metteva su uno stupido teatrino pur di non completare una battuta idiota di cui Lily aveva ovviamente già compreso la natura, e si ritrovava a farle una sorta di dichiarazione.

 

Patetico.

Stupido.

Imbecille.

Testa di Troll.

 

-Le pensi davvero... Queste cose?- l'esitazione nella voce di Lily riportò James alla realtà e lui si ritrovò ad annuire con forza, sotto lo sguardo attento della ragazza.

-Davvero davvero. E ne penso anche tante altre.-

Oh Merlino, ma perché non era in grado di stare zitto?!

-Tante altre?- chiese Lily, con un sorriso incerto sul volto, facendo un passo verso di lui. James non si era mai trovato in una situazione più assurda, in vita sua, e gli sembrava che il cuore gli battesse così forte da poter fare da base ad una possibile canzone pop.

-Io penso un sacco di cose di te, a dire il vero. Cioè, penso un sacco a te. Nel senso, sei un bel pensiero e...- James era sicuro che se avesse continuato a parlare, sarebbe arrivato a dire cose terribilmente compromettenti, e voleva assolutamente evitare di balbettare in faccia a Lily Evans altre cose assurde e prive di senso.

E siccome era James Potter, e James Potter era un genio a salvarsi dalle situazioni più assurde e disparate in maniera del tutto originale, fece la prima cosa che gli venne in mente di fare per smettere di sproloquiare.

 

Si tappò la bocca, poggiandola istintivamente su quella di Lily.

 

Rimase così, immobile, con gli occhi aperti ed una mano premuta sul fianco della ragazza, per un tempo che gli parve infinito, continuando mentalmente ad insultarsi e a chiedersi come avrebbe fatto a salvarsi da quella situazione, ancor più imbarazzante di quella precedente.

Non che non volesse baciare Lily, anzi, erano anni che sognava letteralmente quel momento, solo che... Insomma. Si era immaginato più seducente, più romantico, sicuramente anche più attivo nel loro primo bacio, non come in quel momento, in cui sembrava pietrificato, o costretto a fare una cosa estremamente disgustosa.

 

Fu Lily a risolvere la questione per entrambi: dopo qualche istante di panico e immobilità assoluti, chiuse gli occhi e mosse, impercettibilmente, le proprie labbra, portando le mani verso il viso di James per poterlo avere più vicino a sé. James rispose con entusiasmo al movimento, aumentando la presa sul fianco di Lily e lasciandosi scappare addirittura un piccolo sorriso, mentre ruotava leggermente la testa per avere un migliore accesso alle labbra della ragazza.

Le mani di Lily si erano spostate dietro al suo collo, e James chinò la testa quel tanto che bastava a non costringere la ragazza in una posizione eccessivamente scomoda a causa della loro differenza d'altezza.

Se avesse potuto, non si sarebbe staccato da lei neanche per un secondo, perso com'era in quell'abbraccio incredibile e in quel profumo che quasi lo stordiva, dandogli alla testa. Le sue mani percorsero tutta la schiena della ragazza, per poi tornare al loro punto di partenza, riappropriandosi di quei fianchi morbidi e accoglienti, mentre i denti di Lily gli tiravano il labbro inferiore quasi per scherzo.

Questo è il Paradiso, pensò James, continuando a riacciuffare le labbra di Lily ogni volta che erano costretti a separarsi per riprendere il fiato.

Fu solo quando la porta si aprì di botto, facendo un fracasso che avrebbe potuto svegliare l'intero paese, che James dovette ammettere che quella era ancora la Terra, purtroppo. Lui e Lily si separarono con uno scatto, pur continuando a rimanere abbracciati, e si voltarono, con lo stesso sguardo assassino, verso Bart, che sorrideva sornione nella loro direzione.

 

-Oh scusate, non volevo interrompere. Ora me ne vado.- fece un sorrisetto di scuse, ma rimase al suo posto, come assorto nei suoi pensieri.

-Oh, Evans!- esclamò infine, un secondo prima di uscire dalla porta con un ghigno stampato in faccia -Ha ragione James, hai davvero un bel culo!-






Writ's Corner

Perdonatemi, perdonatemi davvero. So che un mese e passa d'attesa è degno di tanti insulti, ma mi giustifico dicendo che:
-Sono stata in vacanza e i momenti in cui ero a casa li utilizzavo per fare le valigie
-Ho cambiato computer e non avevo ancora Office, perciò non potevo aprire i documenti e pubblicare
-Ora che sono tornata a casa, ho passato metà del tempo a dormire e l'altra metà a preoccuparmi del mio imminente trasferimento

Perciò, abbiate pietà della Writ.
Ho pubblicato un capitolo allegro -da parte ne ho anche alcuni molto amari e vagamente angst, ma mi sarei sentita un po' stronza a tornare dopo tanto tempo con anche qualcosa di triste, non trovate?

Un'ultima cosina a casaccio: 
Ho avviato un'iniziativa sulla mia pagina facebook, Preferirei Uscire con la Piovra Gigante, Potter a proposito delle fanfiction sui Jily: in pratica, per questa settimana, pubblicherò una breve storia al giorno, corredata da un'immagine e voi dovrete votare a suon di "Mi Piace" quella che preferite, dopodichè, finita la settimana, io pubblicherò una storia sul sito ispirata alla storiella vincente. Ovviamente potete lasciare commenti con suggerimenti sia per le storie future che per l'eventuale pubblicazione, non vedo anzi l'ora di leggere un qualche prompt proposto. Trovate l'iniziativa con l'hashtag #AJilyWeek, mi piacerebbe vedervi partecipare!

Un bacione, 
Writ


Ps: so che è brutto autospammarsi, ma c'è questa storia, nel mio account, Il Migliore Amico di Peter Minus, Messer SenzaVista e le guance rosse di Lily Evans che sta partecipando ad un concorso e mi piacerebbe tanto sapere che ne pensate.
Baci, davvero davvero

   
 
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