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Autore: Risa Lily Angelie    31/10/2015    2 recensioni
Estate 2025. Le cose stanno cambiando.
James e Dominique, finalmente, trovano il coraggio di confessare il loro amore - ma, beh, non va come sperato.
***
Dal secondo capitolo:
«Oh, Rosie, non credo di potercela fare—» mormora sottovoce Dominique, mentre le ciglia ricadono stanche, impedendole di vedere il profilo della cugina. Poi, come a rafforzare le proprie parole, solleva il lenzuolo e vi si nasconde dietro.
«Cosa devono sentire, le mie orecchie?» domanda la Weasley dalla chioma rossa, privando la minore delle coperte. «Avanti, sveglia e in piedi!»
«Da quando sei così mattiniera?» si ribella appena la Veela, stringendosi al cuscino.
«Da quando sei così dormigliona?»
«Da sempre.» risponde, sforzandosi di aprire gli occhi. «Ma diciamo che ho rinnovato il mio amore per il letto, di recente.» Pausa. «Da quando i sogni sono migliori della realtà.»

***
[James/Dominique, principalmente. Accenni più o meno evidenti di Rose/Scorpius, Lily/Lysander, Teddy/Victoire, Roxanne/Lorcan.]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Alla lana.
 
 


Goodmornig, Sunshine. ]










Rose vorrebbe dire di non aver fatto una piega, quando Dominique le disse d'essersi innamorata di suo cugino, ma sarebbe una bugia.
Ovviamente rimase stupita, allibita, sul momento.
Ma poi, la sua mente cominciò ad incollare i pezzi: le occhiate, le battute, le gote della Veela sempre arrossate, il loro modo di sfiorarsi appena, la gelosia – solo in quel momento le parve evidente! – che s'impossessava del di lei corpo in presenza della bella Alice Longbottom. E le risate, i di lui modi furtivi – quante volte li aveva scoperti seduti da qualche parte, senza dirsi una parola?

«Che succede?»
«Nulla, Rosie, cosa dovrebbe succedere?»
E lei c'aveva creduto.

Ma come potrebbe mai condannare i suoi cugini innamorati, quando ella stessa è la prima a custodire un segreto di tale portata?





«Ehi, bell'addormentata, sveglia!»
Una palpebra s'apre, mostrando a Rose un'iride color smeraldo.
«Oh, Rosie, non credo di potercela fare—» mormora sottovoce Dominique, mentre le ciglia ricadono stanche, impedendole di vedere il profilo della cugina. Poi, come a rafforzare le proprie parole, solleva il lenzuolo e vi si nasconde dietro.
«Cosa devono sentire, le mie orecchie?» domanda la Weasley dalla chioma rossa, privando la minore delle coperte. «Avanti, sveglia e in piedi!»
«Da quando sei così mattiniera?» si ribella appena la Veela, stringendosi al cuscino.
«Da quando sei così dormigliona?»
«Da sempre.» risponde, sforzandosi di aprire gli occhi. «Ma diciamo che ho rinnovato il mio amore per il letto, di recente.» Pausa. «Da quando i sogni sono migliori della realtà.» aggiunge con tono lugubre, mentre il viso si rabbuia.
Il sorriso sul viso di Rose si spegne appena; le parole di Dominique la colpiscono, perché sa a cosa si riferisce e, d'altro canto, sono sulla stessa barca.
Beh, più o meno.
Sospira appena, cacciando un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

«I sogni sono sempre migliori della realtà, no?» risponde titubante – sapete, Rose s'è messa in testa una cosa: chiamiamola 'iperprotettività', oppure diciamo che si immedesima in lei, ma ha deciso che farà di tutto, nel suo piccolo, per farle capire che per lei non è sbagliata e che, in qualche modo, lei accetta. «I sogni son deeesideriii~» canticchia poi, nel tentativo d'alleggerire l'umore di Dominique.
E vi riesce, perché ella scoppia in una risata leggera e si mette a sedere.

«Okay, okay, hai vinto, mi alzo» esclama, sventolando il cuscino come se fosse la bandiera bianca.
«Saggia decisione.» replica prontamente la maggiore, alzandosi in piedi.
«Uh, Rose?» la chiama la Veela, mentre l'altra sta per abbandonare la camera da letto.
«Mh?»
«Stai tranquilla. A te non andrà così male.»



«Chiunque tu sia, esci–dal–bagno.» tuona un'agitata Lily Luna, tempestando di pugni quella porta che – poverina!, non ha fatto nulla di male!
La testolina bionda di Dominique fa capolino da dietro lo stipite della sua camera, osservando la figura minuta della cugina.

«Lils...?» pronuncia il suo nome titubante, mentre compie un paio di passi verso la ragazza.
«Chi—» La Potter si volta di scatto e gli occhi nocciola individuano il profilo di colei che l'ha chiamata. «Dominique.» la saluta con un cenno, per poi tirare un altro pugno al legno della porta. «CHIUNQUE TU SIA, ME LA PAGHERAI.» esclama estremamente contrariata, per poi rivolgersi nuovamente alla Veela. «Io ci rinuncio. La doccia la faccio dopo.» bofonchia, per poi fare un cenno con la mano in segno di saluto, superarla e scendere giù per le scale.

Rimasta sola, Dominique s'avvicina alla porta, alza la mano per bussare, ma essa s'apre e ne esce fuori un ragazzo dai capelli rossi. «Hugo...?» Non riesce a fare a meno di dire, stupita.
«Lils è andata?»
«Sì, ma—»
«Perfetto.»
«Perché non le hai aperto la porta?»
Lui annuisce e scrolla le spalle. «Questa è una domanda interessante. È una cosa tra me e lei.»
«Oh...»
Il ragazzo schiocca un bacio sulla guancia della cugina e si sposta per farla entrare.
«Mi raccomando, vedi di non innamorarti anche di me!» esclama ammiccando, con tanto d'inchino.
E, se quella frase detta da qualcun altro le avrebbe dato fastidio, detta da Hugo non così tanto. Perché, sapete, Dominique ha sempre
– beh, in realtà non proprio, ma di questo vi parlerò più avanti – avuto un debole per lui – oh, non in quel senso! – e mai, mai lui l'ha giudicata.
Nemmeno Rose è stata così aperta ad accettarli.

«Farò il possibile» replica, decidendo di stare al gioco – perché non potrebbero prenderla tutti come l'ha presa lui?
«Lo so, è difficile – insomma guardami, io sono molto meglio di quell'altro
Dominique trattiene una risata, Hugo sta per dire qualcos'altro, quando un urlo dal piano inferiore li interrompe.

«HUGO–RONALD–WEASLEY! »
L'interpellato sbianca appena e fa un cenno di saluto alla Veela. «Ops, mi sa che Lily ha fatto due più due— adieu
E, prima che la ragazza possa dire qualunque cosa, egli s'è già dissolto da sotto il suo sguardo.

Ormai di nuovo sola, la ragazza decide di chiudere la porta – che, però, viene bloccata da un piede che s'interpone tra essa e lo stipite.
Alza gli occhi al cielo, Dominique, tirando nuovamente la maniglia per vedere chi sia stavolta.
«Che c— oh.» Si interrompe, mentre la sua attenzione viene catturata dal ragazzo che ha di fronte. Alto, ricci scuri, occhi penetranti e— Merlino, senza maglietta! «... Oh.» ripete, spostando il peso da un piede all'altro.
«Buongiorno, raggio di sole.»
«Non— non potresti – è solo un'idea – ehm... Metterti qualcosa addosso?»

Lui – che altri non è se non James Potter, ma avevate forse dei dubbi? – accenna un sorriso divertito e scuote la testa.
«Sai, potrei dire la stessa riguardo questa tua... ehm, è proprio così corta o hai dimenticato di indossare i pantaloni?» domanda allora ammiccando, mentre con un dito indica la camicia da notte della Weasley.
Dominique boccheggia una frazione di secondo, mentre con lo sguardo segue l'indice del cugino, finendo per osservare quanto effettivamente sia corto il pigiama che indossa. Le gote d'ella s'arrossano istantaneamente, mentre le dita rapide corrono a tentare inutilmente d'abbassare il bordo della maglia.

«Non— beh, non credevo che avrei incontrato così tanta gente nel tragitto dalla mia camera da letto al bagno.» tenta di difendersi, mentre le iridi saettano da un lato all'altro per assicurarsi che non vi sia nessun altro nelle vicinanze. «Tu, invece, non hai scusanti» riprende, una volta certa che siano soli nel corridoio, puntando gli occhi in quelli del ragazzo. «Perché la mia camera è vicina al bagno, la tua no, quindi—» S'interrompe quando vede James ridurre la distanza tra loro due, facendola incoscientemente indietreggiare. «C-che stai facendo...?» chiede titubante, mentre con una mano cerca un appoggio che non riesce a trovare e il cugino è ormai dentro il bagno.

«Non lo vedi da te?» domanda retorico, mentre la porta si chiude alle sue spalle.
Ella lo osserva, smarrita, per un discreto lasso di tempo, lo sguardo che vaga da lui, alla porta, a lui di nuovo.
«Io—» Improvvisamente tutto le è chiaro e apre la bocca per contestare, ma la protesta le muore in gola quando le di lui labbra s'avventano su di lei ed ella si trova incastrata in un bacio, mentre il ragazzo continua ad avanzare e lei si ritrova rapidamente spalle al muro, le braccia già agganciate al suo collo.

«Mh—» mormora egli, staccandosi dalla di lei bocca e disegnandone il contorno col polpastrello del pollice. «Potrei abituarmi a questo tipo di 'buongiorno'.»
La mano candida di Dominique va ad afferrare quella del cugino, allontanandola appena dal suo viso, abbandonandole entrambe nell'incavo del suo collo.

«Jamie, ora non è davvero il caso...» mormora poco convinta – perché, andiamo!, solo perché non si può non vuol dire che non voglia, capite?
Il sopracciglio castano del ragazzo s'inarca di netto, mentre la guarda quasi divertito.

«Da quando ci importa se una cosa si possa fare o meno?» chiede in un sussurro, prendendo nuovamente le sue labbra, prima ch'ella possa replicare qualunque cosa.

Dominique è sempre stata la ragazza attenta, responsabile. Mai una strillettera, un rimprovero, nulla di tutto questo.
Solo che poi, è arrivato James e la sua essenza da brava ragazza si è inesorabilmente sgretolata.

"Tu es ma ruine, Jamie." pensa febbrilmente, mentre ricambia il bacio, le dita lattee vanno a nascondersi tra i di lui ricci e si mette in punta di piedi per affondare meglio in quelle labbra che dovrebbero esserle proibite, ma che invece ha baciato tante, tante volte, con dolcezza, a volte rabbia, amore e soprattutto
 soprattutto  desiderio.
Ed è questo ad insinuarsi tra uno scambio di labbra e l'altro, mentre la mano di James la cerca sotto quella corta ed inutile camicia da notte ed ella lo lascia fare, perché improvvisamente non le importa più di chi potrebbe vederli, del fatto che siano in casa.
Non le importa più.

Ed è questo l'errore in cui entrambi cadono, così intenti a volersi, così preda di se stessi da non chiudere la porta a chiave, perché quest'ultima improvvisamente s'apre e loro nemmeno se ne accorgerebbero, se improvvisamente non sentissero una voce.

«Per Merlino!» esclama Fred Weasley, sul viso una smorfia indecifrabile.
Le labbra di Dominique si staccano immediatamente da quelle di James, mentre gli ultimi minuti le piombano addosso come una cascata; oh, stupida, stupida che è stata!
Poggia i talloni a terra, mentre slega le braccia dal collo del ragazzo, che s'allontana rapidamente da lei e si ravvia i ricci scuri.

«Ehm... buongiorno?» tenta egli, accennando un sorriso.
Lo sguardo del Weasley vaga da lui, a lei.
E lì si ferma, qualche istante, con aria perplessa.

«Minì, che fine hanno fatto i tuoi pantal— no, no, no, anzi, non voglio saperlo!» esclama, alzando le braccia.
Dominique lo fissa una manciata di secondi, in parte ancora stravolta d'esser stata beccata in quel modo da Fred – che, sinceramente, almeno con lei, non ha mai fatto parola circa l'argomento – nonostante giurerebbe d'aver visto spesso James e Fred discutere. 

«Io l'ho trovata così.» Solleva le braccia in segno di resa, James, come a difendersi dalla muta accusa del cugino, con la classica aria da Io–non–ho–fatto–nulla.
«Oh, Merlino...» mormora la ragazza, nascondendo il viso paonazzo dietro le mani candide. «Non pensavo che avrei incontrato così tanta gente per il corridoio e... mon Dieu. Uscite, devo ancora lavarmi, io— uscite!» esclama poi, superandoli entrambi e spalancando quella porta che, povera, ne ha passata davvero tante!

Frederick fa spallucce, un cenno con la mano e si precipita fuori. James, invece, resta di fronte alla cugina, fissandola con sguardo quasi di sfida.
«Jamie. Sul serio. Devo farmi la doccia.» Riesce ad intercettare la battuta sulla punta della lingua del ragazzo e s'affretta a posare l'indice sulle di lui labbra, scuotendo la testa. «No, non devi insaponarmi la schiena. Posso farlo benissimo da sola.» Segue un rapido movimento con il capo. «Ora esci

«A volte sai essere davvero autoritaria, Dominique.» 




Una rampa di scale più in basso, una Rose Weasley è stata appena rapita da uno Scorpius Malfoy che, usufruendo del sottoscala abbandonato alla polvere – è così stretto ed angusto, sapete! – ne ha
 uhm, approfittato.

«Buongiorno, Rosie.» mormora egli, le mani sui di lei fianchi ed un bacio a fior di labbra.
«Ehi.» risponde la Weasley, accennando un sorriso ed accettando quel contatto tra bocche. «Non so quanto sia il caso, ci sono tutti qui, chiunque potrebbe passare e— beh, c'è la storia di James e Dominique.»
Il ragazzo sospira appena, allentando la presa dal corpo della giovane dalla chioma rossa. 


«Rose, sono sopravvissuti loro. A noi dovrebbe andare leggermente meglio, mh?» fa egli, sorridendole conciliante. «Non vorrei esagerare, ma ieri tuo padre non mi guardava come se fossi un'acromantula a tre teste!»
Rabbrividisce, ella, alla sola idea di una cosa del genere, mentre scuote con forza la testa per scacciare il pensiero. «Che brutta immagine.»
Scorpius ridacchia, lasciandole un altro bacio a fior di labbra. «Okay, Weasley, pronta anche oggi a recitare davanti ai tuoi?»

Si stringe nelle spalle: mentire alle persone che l'hanno messa al mondo non le piace nemmeno un po', ma non ha tanta scelta.
Oh, ora sì che capisce come dev'essersi sentita Dominique per due anni!
«Certo, Malfoy










[ Note. ]
Salve, gente!
Non credo di aver molto da dire al riguardo di questo capitolo; per come la vedo io, i cugini, chi più e chi meno, accetterebbero una relazione tra James e Dominique [ uh, ovviamente qui non li ho messi tutti, ma comunque tutti avranno la loro parte nella storia 
– vedendo anche chi la presa un pochino peggio ].
Per quel che riguarda gli adulti... beh, avranno anche loro, giustamente, la loro parte.
Nel prossimo capitolo.
In realtà avrei voluto inserire qualcuno in questo, poi le scene mi si sono allungate e se avessi scritto tutto quello che avrei voluto scrivere sarebbe venuto fuori un capitolo eterno, so...
Oh, ovviamente non ho dimenticato il lato un po' più psicologico, un po' di tutti ma specie di James che qui sembra solo un bambino idiota 
– insomma, capite perché non potevo mettere tutto in un capitolo? Mh.
Vi ringrazio tantotantotanto per essere passati,
see you soon!




 
 

 
 
   
 
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