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Autore: _Lady di inchiostro_    28/05/2016    5 recensioni
Dieci prompt, dieci storie.
I protagonisti sono sempre gli stessi. Un cinico chirurgo e un pirata tutto sorrisi.
Lasciate che vi racconti come la loro alleanza si sia trasformata presto in una relazione! ~ ♥
**
Day One: Meeting/First Impressions [Completa ]
Day Two: Freedom/Savior [Completa]
Day Three: Friendship/Family (Nakama) [Completa]
Day Four: Alliance/Trust/Honor [Completa]
Day Five: Memory [Completa]
Day Six: Loss/Change [Completa]
Day Seven: Will of D [Completa]
Day Eight: Alternate Universe [Completa]
Day Nine: A Promise Kept/A Battle Fought [Completa]
Day Ten: Thank You [Thanks to be here with me: “«Ci sono un sacco di cose per cui devo ringraziarti, Law. A cominciare dal fatto che ci sei...»” ]
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[Storia partecipante all’evento indetto su Tumblr: “Ten Days of LawLu”]
[Enjoy ♥]
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Monkey D. Rufy, Trafalgar Law
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Ten Days of LawLu
~
Hands


 


Day One: Meeting/First Impressions

 




«Torao, te lo ricordi il nostro primo incontro?»
Trafalgar aprì un occhio, le braccia completamente abbandonate sul cuscino, ritrovandosi un faccino paffuto che lo osservava in attesa.
«Perché questa domanda?»
Rufy alzò le spalle. «Non so... Ci stavo ripensando.»
Law incarnò un sopracciglio. A volte gli era davvero difficile riuscire a gestire i repentini cambi di umore di Rufy, e ancora si domandava che cosa ci avesse trovato d’interessante in un individuo così scalmanato e a volte instabile.
Magari aveva bisogno che la sua monotona vita fosse scossa un poco?
Adesso era lui che lo osservava, il lenzuolo che lo copriva tutto, lasciando lui quasi completamente nudo, se non fosse per una parte che gli copriva il basso ventre. 
Gli passò una mano sulla spalla, quel faccino sorridente che lo fissava, le mani posate tra la guancia e il cuscino. Law aveva quasi tentato dal ricominciare baciarlo, dal ricominciare a sentirlo di nuovo addosso, di nuovo una parte di sé, nonostante avessero finito di fare sesso soltanto un'ora prima.
Si limitò a fare uno dei suoi soliti ghigni, alla fine. «Oh, stavi ripensando a come mi hai ignorato totalmente, preferendo Bepo al mio posto?»
«Me lo rinfaccerai a vita, non è vero?» disse il corvino, sbuffando.
«Assolutamente!»
Il ghigno si tramutò in un sorriso divertito, mentre Rufy arricciava il naso e faceva una smorfia. 
Forse, quando ancora non sapeva di provare qualcosa per lui, Law non aveva fatto caso a tutte queste attenzioni di Rufy per il suo orso polare. Ora che ci ripensava, però, s’infastidiva. Non che ce l'avesse con Bepo, per carità, era Rufy che era attratto da tutte le cose più strane e assurde. E per lui, Bepo era strano e assurdo. 
«Non è colpa mia se mi sembravi antipatico quando ti ho incontrato!» protestò.
«Ma davvero?»
«Certo! Ancora mi ricordo quando mi hai preso in giro perché ero diventato piccolo!»
«Non ti stavo prendendo in giro» disse, continuando a passare le dita sulla pelle del ragazzo con un movimento costante. «Eri davvero adorabile!» 
Rufy fece un'ennesima smorfia. 
«Avrei voluto strapazzarti a dovere. Mi piacerebbe se tu potessi tornare di nuovo in quel modo...» disse, con fare teatrale.
«Smettila!»
Rimasero in silenzio per un po', Law che continuava a carezzare quella pelle senza potersi fermare, desideroso di poterla tastare ancora centimetro dopo centimetro. «E dimmi, come mai hai deciso di allearti con questo antipatico?» incalzò Law, ancora col ghigno stampato in faccia.
Rufy si strinse nelle spalle. «Che c'entra! Già sapevo che eri una brava persona!»
«Non abbiamo fatto chissà quale conversazione...» gli fece notare il medico. 
«Lo so...» disse Rufy. «Ma mi hai salvato la vita, e Rayleigh mi ha detto che mi hai tenuto al sicuro il cappello!»
Law tentennò leggermente. Non credeva che il Re Oscuro gli avesse parlato di come avesse tenuto compulsivamente quel cappello tra le mani. Pareva quasi che non volesse mollarlo, che le sue dita si fossero attaccate a quella tesa che stringeva con forza.
A Law non era mai importato delle cose degli altri. Anzi, a Law non era mai importato degli altri e basta. Eppure, quel cappello rimase tra le sue mani per tutto il tempo, come se sapesse che il proprietario c’era affezionato. 
Lo stesso proprietario che, a Sabaody, se lo teneva ben fermo al capo per evitare che cadesse durante gli scontri. Lo stesso proprietario di cui, per una volta, Law si era preoccupato. Lo stesso proprietario che sperava si risvegliasse, così da potergli consegnare di persona il cappello tanto amato. 
Lo stesso proprietario che, quella sera, nella piccola branda in cui si trovavano, gli stava accanto. 
«E poi... Ti sei preso cura di me...»
Trafalgar sgranò gli occhi grigi, leggermente sorpreso.
Rufy, dal canto suo, lo fissava intensamente, mordicchiandosi l'interno della guancia. «Ti ho sentito... sai? Quando mi parlavi...»
Se lo ricordava ancora.
Se lo ricordava il dolore che sentiva in ogni parte del corpo, il martellare continuo delle tempie. Non erano ricordi chiarissimi, erano delle chiazze avvolte dal grigio – non erano come le immagini della guerra, quelle se le sarebbe portate dentro a vita –, ma Rufy riusciva lo stesso a riacchiapparli. 
E alcuni di questi riguardavano Law, riguardavano le sue mani che si muovevano dappertutto su di lui, che gli sistemavano le bende candide con parsimonia, che si posavano sulla fronte per evitare che piangesse. 
A Rufy piacevano le mani di Torao. Lo facevano sentire protetto, anche quando erano a letto assieme. 
Perché con lui, Law non aveva usato gli stessi metodi sadici che metteva in pratica sempre. Le sue mani, quella volta, avevano stretto per davvero la mano di un povero paziente, avevano sentito il calore bruciante della sua pelle, febbricitante per via dei farmaci che facevano effetto su delle possibili infezioni. Erano passate su quel visino contratto dal dolore, avevano bloccato un possibile spasmo. Avevano stretto la paglia di quel cappello che, quella sera, stava poggiato lì vicino. 
Per questo, quando le mani di Law andavano a toccare il corpo di Rufy, fino a porsi sul suo viso, il ragazzo sentiva una piacevole sensazione salirgli al petto, calda e simile a quella che si prova quando si è a casa. 
Rufy non aveva timore di lui. Quando l'aveva, gli bastava guardare le proprie mani, ricordare come le dita di Torao si fossero legate perfettamente alle sue, per star tranquillo. 
«Sei stato accanto a me per un sacco di tempo... vero?»
Era vero, il Chirurgo della Morte era rimasto un sacco di tempo accanto al giovane pirata, accertandosi che, stavolta, il nomignolo che la Marina gli aveva gentilmente affibbiato non valesse anche per quel corpicino inerme. Era rimasto, in silenzio, e se parlava era per dire poche cose, le sue mani che scendevano dal suo viso alle sue dita, ai suoi palmi.
Era rimasto, forse troppo o forse troppo poco, decidendo poi che poteva benissimo allontanarsi, la katana piantata là vicino. E ancora non bastava, perché le sue dita erano sempre attaccate a qualcosa.
«Non abbastanza da vederti sveglio...» disse. 
Rufy si fece più vicino, posizionando l'orecchio all'altezza del petto di Law.
Il suo cuore si sentiva. Faceva un bel suono.
«É vero, all'inizio non avrei mai preso in considerazione l'idea di allearmi con te...» Stette zitto un paio di secondi, prima di ricominciare a parlare. «Ma a Punk Hazard era già tutto diverso. Perché sapevo quello che avevi fatto per me, sapevo che eri una brava persona...»
Chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dal quel suono piacevole che gli stava riempiendo i timpani. Era bello sentire i suoi aumenti di velocità, graduali e non troppo immediati. 
«Per questo ti sei alleato con me?» chiese Law, avvertendo anche lui il pompare continuo del suo organo vitale. 
«Soprattutto per questo. Se avessi continuato a starmi antipatico, probabilmente avrei rifiutato!»
Rise e si rese conto che il cuore di Torao adesso batteva velocissimo, ma non per questo lui sembrava minimamente scomposto dalla cosa. 
«E tu? Tu perché ti sei alleato con me?»
«Sai che me lo chiedo anch'io?»
«Torao...»
«Più o meno per lo stesso motivo...» disse, piano, e le sue mani cominciarono a scendere lungo quel corpo, a stringerlo, a farlo un tutt'uno col suo. 
Rufy emise un sospiro di piacere, perché non c'era cosa più bella di poter sentire il calore di Torao che si mischiava al proprio. 
Non c'era cosa più bella di addormentarsi con i battiti di Law, adesso più tenui, nelle orecchie e le sue mani che lo stringevano con delicatezza.

 


Delucidazioni (mi sa che questo termine diventerà una prerogativa delle mie note autore...):
Salve a tutti! 
Ebbene sì, dopo secoli torno nel fandom niente poco di meno che con una raccolta, partecipante ai dieci giorni dedicati alla mia OTP per eccellenza! *v*
E voi credevate che non avrei partecipato a un evento del genere, il primo indetto su Tumblr su di loro? Ah, poveri illusi! 
*ride malignamente*
No, sul serio, ci tenevo tantissimo a partecipare, e cercherò di essere al passo con le giornate, nonostante gli esami imminenti...
*guarda la tesina non ancora pronta e piange*
Parlando della storia, inizialmente doveva nascere a sé, ma poi alla fine ho deciso di inserirla in questa raccolta poiché non sapevo proprio come trattare questo prompt.
(e tutt'ora, non sono convinta della sua riuscita... Proprio un bell'inizio...)
L'idea di Rufy che avverta il tocco delle mani di Law come protettivo, è nata da una teoria che ho letto su Internet, proprio sotto l’immagine riportata e che trovate nel blog di trelldraws, e devo dire che non mi dispiace affatto. Forse non c'era nulla col prompt, eppure volevo che si evincesse come Rufy ha compreso che Law sia, in fondo, una brava persona, uno di quei pirati senza troppe manie di grandezze. 
E sì, qui ci stanno una serie di miei headcanon, come il fatto che il Chirurgo consolasse Rufy durante la sua convalescenza, o che tenesse il cappello con fare compulsivo (e non l'ho notato solo io, ma anche gente che NON LI SHIPPA, quindi sono solo folle a metà! uu). E mi piaceva troppo l'idea di descrivere la scena in cui Law si rivolge a un Rufy nano, la prima volta a Sabaody. La amo! *^* <3
Che dire, fatemi sapere che cosa ne pensate di questo inizio: siate spietati, ve lo concedo, devo sapere se posso cavarmela con una raccolta :') 
Avviso già da adesso che, per possibilità di tempo, non potrò rispondere alle recensioni, pardon :'c
Prometto che lo farò, è giusto che voi, così carini con questa folle, meritiate una risposta! uu <3
Beh, grazie a chi sta dando una possibilità a questa storia :'3
Hasta la vista (?)
_Lady di inchiostro_

P.S: la prima immagine che trovate è quella dedicata all’evento. Se siete curiosi, o volete partecipare, trovate tutto sul blog Tumblr lawlu-week.
  
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