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Autore: saphira247    21/06/2016    0 recensioni
Fuggire non era abbastanza per lei, gli uomini erano nemici, uccidere non era abbastanza, e quell'incontro non avrebbe portato a nulla di buono
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Cercai di fuggire il più lontano possibile da quel posto, da quegli uomini, in fondo era l'unica cosa che forse - a modo mio - riuscivo a fare meglio, fuggire!

Quel mondo, tutte quelle persone, pretendevano che me ne stessi per il resto della mia vita rinchiusa in un posto dove i rischi di incombere in amicizie non vi fossero. Secondo gli scritti ero nata da una stella, discesa in quel mondo dopo che l'anima dell'universo si era spenta: l'anima dell'universo era un altra donna, colei che vi aveva regnato prima di me, quando il suo ultimo respiro di vita veniva esalato in una parte di quel mondo veniva mandata, da una stella, una neonata che ne prendesse il posto.

A nessuna delle precedenti anime era mai permesso di instaurare un rapporto con un essere umano o extraterrestre che potesse essere, solo all'età di 25 anni avevano la possibilità di incontrare un essere umano puro, senza contaminazione al di fuori del mondo, con il quale non vi poteva essere nessun dialogo ma ne era imposto che esse giacessero per un solo giorno insieme, dopo il quale egli veniva ucciso perchè non recasse danno all'universo.

Una volta che l'anima e l'uomo giacevano insieme, parte di ciò che possedeva l'anima veniva trasmessa all'uomo con cui aveva giaciuto, esso veniva ucciso allo scadere del giorno, e quando questo accadeva in ogni mondo incombeva un eclissi della durata di 7 giorni, mentre l'anima cadeva in un sonno profondo fino al suo risveglio al settimo giorno, se mai vi fossero stati dei figli essi venivano uccisi prima ancor di nascere.

Non avevo mai letto degli scritti, i motivi per il quale avvenissero queste barbarie verso gli uomini che avevano giaciuto con coloro che mia avevano preceduto, ne tanto meno perchè uccidessero i loro figli, ma non avrei di certo atteso che questo capitasse anche a me.

La tempesta si avvicinava molto velocemente mentre correvo al galoppo su quelle duni, mi inoltrai nella prima caverna che riuscii a trovare con l'intenzione di aspettare che fosse passata. Scesi da cavallo, era abbastanza spazziosa da poter ospitare una dozzina di uomini, così mi sedetti su una roccia e bevvi un sorso d'acqua che avevo trovato attaccato alla sella di quel cavallo, versandone un po per lui nelle mie mani. Mi guardai intorno mentre la tempesta ci aveva raggiunto e spazzava tutto fuori da li, mi tolsi quella grande veste rimanendo con una maglia senza maniche e i pantaloni lunghi sin sopra le ginocchia. Una sagoma sbucò dall'ingresso di quella grotta, riuscii a tirar fuori dei Sai*

- Chi sei? -

la figura si avvicinò, incappucciata da capo a piedi, così indietreggiai quel poco che bastava e mi ci avventai contro riuscendo però a schivarmi, spostandosi solo quel poco che bastava lateralmente, mi voltai verso di lui e caricai ancora, si spostò ancora una volta e mi afferrò un polso togliendomi l'arma portandola alla gola

- avanti, che aspetti? Uccidimi -

- Mi dovresti un favore visto che ti ho salvato la vita -

sentivo il suo respiro sul mio orecchio, ne approfittai di quella sua distrazione ricordando della mia altra arma nella mia mano cercando di conficcarla nel suo braccio, venni afferrata e mi fu rivolto indietro cosi che lui mi spingesse contro la parete di quel posto. Gettò la mia arma lontano da me mentre con l'altra la puntò alla mia schiena

- Credi di farmi paura? -

- Era quella l'intenzione -

Salì con la lama sino al mio collo

- Adesso io ti mollo, tu fa la brava bambina -

Lentamente mi lasciò andare, mi girai di scatto per avventarmici contro e fui gettata a terra con la stessa velocità con cui mi ero voltata, lo trovai a cavalcioni su di me

- Smettila di aggredirmi, se avessi voluto ucciderti lo avrei fatto prima. Ti avrei lasciato nelle mani di quei tizi -

- Chi mi dice che non lavori per qualcun altro? -

- Nessuno -

Si alzò porgendomi una mano che non accettai, si allontanò e si tolse quel cappuccio che lo copriva: aveva capelli neri ricoperdi di sabbia, della barba appena accentuata, si voltò appena e aveva due occhi gialli, e la pelle di un colore quasi grigio.

- Sei un Raariano? -

Puntò le sue iridi nei miei

- Esatto, qualche problema? -

- Nessun problema -

dissi sorridendo nella sua lingua, se lui ne era rimasto sorpreso non lo diede a vedere, semplicemente rimase li a fissarmi per qualche secondo prima di coricarsi su una roccia

- Non osare fuggire, attenderemo che la tempesta finisca -

- Dove vuoi andare? Non ti seguirò, chiunque tu sia -

lui annuì annoiato prima di cadere in dormiveglia, così mi sedetti portandomi le ginocchia al petto vicino al cavallo che avevo preso.


Sai*
sai

  
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