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Autore: HadleyTheImpossibleGirl    27/09/2016    6 recensioni
[STORIA INTERATTIVA COMPLETA]
La prima guerra magica è appena finita.
Come si sa, una guerra lascia dietro di sè morte e distruzione.
Ci vorrà tempo per rimettere insieme i pezzi.
Questa storia parla di come i vostri OC si riprenderanno dalla guerra e torneranno alle loro vite, anche se la guerra ti cambia dentro.
Sarà ambientata dal Novembre del 1981 all'Ottobre del 1982
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il sole splendeva in quella tiepida giornata di Maggio. C’era una leggerissima brezza che muoveva le foglie degli alberi presenti in quel grande giardino. C’erano una decina di file di sedie bianche posizionate sull’erba davanti ad un gazebo coperto da rami e rami di rose in fiore. All’interno della villa, davanti ad una finestra che dava sul giardino c’era una ragazza, avvolta nel suo abito da sposa, che non poteva ancora credere a quello che stava succedendo.
Johanna Johnson sorrise vedendo la gente che iniziava ad accomodarsi, voleva dire che mancava poco, davvero poco al suo matrimonio. Lei che non aveva mai creduto troppo ai lieti fine stava per avere il suo.
Un bussare alla porta la ridestò dai suoi pensieri.
“Posso?” chiese Sebastian affacciandosi con la testa.
“Entra” lo invitò la ragazza. Il ragazzo entrò nella stanza e rimirò la propria migliore amica da capo a piedi. Era davvero splendida nel suo abito bianco, stretto sulla vita e con la gonna che si allargava piano piano.
“Sei splendida” commentò afferrandole entrambe le mani.
“Grazie…Seb, devo chiederti una cosa” disse Jo conducendo lui verso il divano.
Una volta seduti Sebastian replicò “Dimmi…”
Per una volta Johanna sembrava veramente imbarazzata, come se si vergognasse a parlare. “Io…ho bisogno di qualcuno che mi accompagni all’altare” disse tutto d’un fiato.
Lui le strinse le mani più forte “Ne sarei onorato” e la abbracciò.
“Sono così agitata che potrei anche cadere lungo il percorso” commentò lei, dopo che si furono staccati.
“Ci sono io a sostenerti” sorrise lui.
La giovane si alzò e si rimise seduta davanti la toeletta per finire di truccarsi mentre l’amico se ne stava in piedi davanti alla finestra.
“Oh guarda, stanno arrivando Freya e May…e sembrano due vecchiette! Ti dispiace se vado in loro aiuto? Torno subito.”
“Vai pure” gli sorrise radiosa guardandolo da sopra una spalla.
Nel grande giardino May e Freya stavano camminando a braccetto nel tentativo piuttosto vano di non affondare con i tacchi nel terreno.
“Maledetto prato e maledetti tacchi!” imprecava la nuova giovane Capo del Reparto Ferite da Creature Magiche.
“Dai, siamo quasi arrivate” la incoraggiò l’amica.
Quando arrivarono in vista del gazebo rimasero entrambe senza parole dalla bellezza del luogo.
“Però…non ce la facevo Jo così romantica” commentò May “Anche se penso che la sorella di Edward ci abbia messo lo zampino.”
Freya ridacchiò “In effetti non ce la facevo Jo una tipa da matrimonio”
“Signore, avete intenzione di abbagliare qualcuno con cotanta bellezza?”
La voce precedette l’arrivo di un sorridente Sebastian Lennox.
“Scemo” commentò Freya prima di staccarsi dall’amica per andare a baciare il suo fidanzato.
“Posso accompagnarvi ai vostri posti?” chiese alle due donne.
May lo ringraziò mentalmente prima che prendesse entrambe sotto braccio e le scortasse ad una delle prime file di sedie bianche.
“Mi fermerei volentieri qui con voi ma la sposa ha ancora bisogno di me” e salutò le due ragazze prima di tornare verso la villa.
In quel momento in piedi nel patio della villa c’era una giovane donna che controllava con gli occhi acquamarina l’evolversi della situazione e poi abbassò lo sguardo per rimirare se stessa.
“Tutto ok?” chiese Francis avvicinandosi a lei.
“Va tutto alla grande” rispose Victoria “Eccetto per il fatto che mi sento una specie di meringa” disse riferendosi all’abito di chiffon rosa pesca che indossava.
“No, non una meringa…direi più una meravigliosa torta alla panna”
Notando l’occhiataccia che sua moglie gli riservò Francis si sbrigò a correggere il tiro. “Scherzavo…sei assolutamente meravigliosa, siete meravigliose, tutte e tre” aggiunse accarezzando la pancia arrotondata della donna.
“Ruffiano” fece Victoria assottigliando gli occhi.
Un attimo dopo entrò nel suo campo visivo Elaine e si sbrigò, per quanto le fosse possibile, a raggiungerla.
“E’ pronta Kayla?”
L’altra sbuffò scacciandosi una ciocca di capelli da davanti agli occhi. “Non uccidermi ti prego ma si è rovesciata addosso il succo di zucca. Sono appena andata a recuperare la bacchetta.”
“Sbrigatevi, mancano solo quindici minuti” si raccomandò.
“Sì capo” rispose l’altra portandosi una mano tesa all’altezza della fronte.
Elaine salì in fretta le scale per il piano superiore ed entrò nella stanza dove si erano cambiate lei e la piccola Kayla.
Trovò la bambina che saltava sul letto.
“Scusa, non sono riuscito a fermarla” fece William alzando le mani in segno di resa. Elaine alzò gli occhi al cielo a sentire le parole dell’amico. Alla fine era quello che si era rivelato William Traynor, un amico fidato e un sostegno per lei e la bambina. Ci avevano provato a far funzionare le cose per un periodo ma per una serie di cause avevano visto che non erano destinati a stare insieme. Ma a lei andava bene così, stava bene da sola, finalmente poteva godersi un po’ di quella libertà che aveva bramato per anni.
Will scese le scale per tornare in giardino mentre si sistemava la cravatta. Quello era il secondo matrimonio a cui partecipava nel giro di un mese. Soltanto qualche settimana si erano sposati Angela e Luke. Se solo glielo avessero detto cinque anni prima non ci avrebbe mai creduto e invece ora i due erano in viaggio di nozze. Non erano cambiati poi molto, battibeccavano spesso…come quando avevano discusso di chi dovesse avere William come testimone. William aveva scelto di essere il testimone di Luke, con grande disappunto da parte della sua migliore amica che, alla fine, aveva avuto un testimone d’eccezione: suo fratello.
Elaine e Kayla uscirono dalla camera qualche minuto più tardi per andare da Edward.
La sorella lo trovò a misurare la stanza con grandi falcate e a torturarsi le mani in preda all’ansia.
“Smettila…” gli disse Elaine.
“Sicura che è ancora di là, che non è scappata?” chiese l’uomo
“Si”
“E abbiamo ringraziato Francis e Victoria per averci prestato casa?”
“Ovviamente”
“Gli ospiti sono arrivati?”
“Per l’ennesima volta si”
“Le fedi le hai prese?”
“Oh merda, le fedi!” esclamò portandosi una mano sulla fronte.
Edward impallidì e guardò la sorella con gli occhi spalancati.
“Scherzavo!”
“Non è divertente…la mia principessa è pronta?” chiese poi lui rivolto alla nipotina.
“Pronta” rispose la bambina tutta allegra.
Le due si diressero verso la stanza dove si trovava Johanna, mentre Edward aspettava la sorella lungo il corridoio.
“Edward ha paura che tu scappi” disse Elaine dopo essere entrata nella stanza.
“Edward è un’idiota” bofonchiò Johanna.
“Che pensiero carino sul tuo quasi marito” ridacchiò l’altra, poi si abbassò a livello di sua figlia per le ultime raccomandazioni “Allora, hai capito cosa devi fare: cammini davanti la zia Jo e ad ogni passo getti a terra una piccola manciata di petali.”
Kayla annuì.
“Ok, io vado di sotto con Edward”
Dieci minuti più tardi Edward Burke era in piedi sotto al gazebo e guardava sua moglie, o meglio la sua quasi moglie, camminare verso di lui, bella ed emozionata come non mai e capì che quello era in assoluto il giorno più bello della sua vita.

 

 

 

 

Siamo arrivati proprio alla fine di questa storia… dire che non mi dispiace sarebbe mentire perché bene o male mi sono affezionata a tutti i personaggi.

Non avrei mai pensato di scrivere un’interattiva, figuratevi concludere la seconda…e visto che la maggior parte delle interattive non vanno in porto, lo considero un piccolo trionfo personale!

A questo punto non posso non ringraziare chi ha messo le basi per questa storia, fornendomi degli OC splendidi e anche chi ha provato, ma non è riuscito a partecipare.

Un grazie speciale alle 2 persone che hanno messo la storia tra le preferite e alle 8 che l’hanno messa tra le seguite, a chi ha recensito e anche a chi ha solo letto.

Non vi libererete facilmente di me!

H.

 

  
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