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Autore: nigatsu no yuki    24/12/2016    4 recensioni
Raccolta di nove oneshot a tema natalizio, ognuna su una coppia diversa e con prompt diversi. Spero possano piacervi :3
1) Silent night | Ukatake
2) Brithday night | Kagehina
3) Warm night | Tsukkiyama
4) Bitter night | Iwaoi
5) Santa Claus' night | Asanoya
6) Funny night | Levyaku
7) Lonely night | Kuroken
8) Endless night | Daisuga
9) Magic night | Bokuaka
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Queste storie partecipano al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
[All'interno link dell'evento]
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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One shot | Iwaoi | 2000 parole | Traccia 9 - “Sono certo che tu sia nella lista dei bambini cattivi!”
“Tu a breve sarai in quella dell’ospedale”


 
 
Bitter night
 

«Iwa-chan ammetti che i biscotti che ho fatto io sono quelli venuti meglio, non puoi continuare a negarlo!»
Lo sguardo omicida che Tooru si tirò addosso dopo quell'affermazione era solo uno dei tanti che gli erano stati rivolti quel nevoso pomeriggio, appena un giorno prima del Natale.
Le lezioni universitarie, finite soltanto qualche giorno prima avevano permesso a Oikawa e Iwaizumi di ritornare a casa per il Natale. E anche di passare un po' di tempo insieme: avevano scelto strade diverse e il tempo non sembrava mai abbastanza per condividere i momenti come erano soliti fare durante gli anni precedenti.
La pausa per la fine dell'anno era stata qualcosa che Tooru aveva atteso con impazienza: tornare a casa, tornare a casa con Iwa-chan, era qualcosa di cui sentiva il bisogno fisico, quasi da far male. Staccare da tutto, immaginarsi - mentendo - che tutto fosse come appena due anni prima, quando il capitano e il suo vice erano quasi un'entità indissolubile. Rifugiarsi in quelle fantasie infantili riusciva spesso a calmare il suo animo, magari quando si trovava nel suo spoglio bilocale tra le strade trafficate di città; lì davanti ad Hajime però veniva a galla quanto queste fossero patetiche.
«Non è affatto vero Tooru, i miei almeno saranno mangiabili!» Takeru continuò a decorare con la glassa i biscotti al cioccolato interrompendosi solo per lanciare uno sguardo di sfida allo zio, che essendo fondamentalmente un bambino di cinque anni imprigionato nel corpo di un ventenne, iniziò a battibeccare con il nipote. Il tutto si concluse con Takeru che chiamava in causa la nonna, e la madre di Oikawa che lo sgridava - proprio come un bambino di cinque anni - per comportarsi sempre in modo così immaturo. Vista da fuori quella scena ad Hajime faceva ridere ogni volta.
 
Tooru era riuscito a riempire un piccolo vassoio di biscotti e portare anche due tazze di tè fin su nella sua camera. Iwaizumi l'aveva seguito senza tante cerimonie: calcava quelle scale e solcava la prima porta sulla sinistra da così tanti anni che ormai non si sentiva neanche così tanto in colpa a farlo con quella naturalezza.
Oikawa si era seduto sul tappeto di fianco al suo letto e si era catapultato sui biscotti senza aspettare che si freddassero a dovere, sentirli scendere ancora caldi giù nello stomaco, mentre Iwa-chan si sedeva di fianco a lui, bevendo piano il tè prima di soffiarci un po' sopra, gli provocò una strana stretta alle viscere. 
Sebbene chiunque - Iwa-chan più di tutti - lo accusasse di essere melodrammatico lui odiava esserlo, odiava lamentarsi nonostante nell'ultimo periodo riuscisse a darsi noia da solo. Era sicuro che tutto quello fosse dettato da quella dannata insicurezza che non lo abbandonava mai, non importava quanto all'esterno riuscisse a dissimulare, a sembrare il brillante ragazzo sicuro di sé che sperava di essere. Sospirò appena, perdendosi nelle venature di cioccolato dei biscotti che aveva di fronte al naso, per poi, di tanto in tanto, far scivolare i suoi occhi su Hajime. L'amico soffiava a ritmo alternato sulla tazza di tè: le guance che si gonfiavano appena donandogli un aspetto davvero buffo, il che sembrò alleggerire di un poco l'inquietudine nell'animo di Tooru, che ridacchiò divertito.
«Che c'è di tanto divertente Culokawa?» borbottò infastidito Iwaizumi sapendo benissimo che l'amico stava ridendo di lui.
«Aaaah Iwa-chan sei un sacco buffo, lo sai?» cinguettò Oikawa.
«Lo sai che Takeru aveva ragione e i tuoi biscotti sono immangiabili?»
«Cattivo~!» esclamò Tooru imbronciandosi subito «non apprezzi la vera arte culinaria, per questo lo dici.»
Hajime alzò gli occhi al cielo tirandogli una gomitata ed intimandogli di far silenzio, perché voleva riuscire a finire di bere il tè in pace.
Oikawa si accigliò incrociando le braccia «Sono certo che tu sia nella lista dei bambini cattivi Iwa-chan, attento potrebbe non arrivarti nessun regalo per Natale.»
«Tu a breve sarai in quella dell’ospedale» replicò Iwaizumi rubando però l'ultimo biscotto dal vassoio e mangiandolo prima che l'altro potesse fermarlo.
Si guardarono un attimo per poi scoppiare a ridere: Tooru si premunì di osservare attentamente la risata dell'amico, appena accennata, che oscillava piano tra il divertimento e l'eterna esasperazione di avere a che fare con qualcuno come lui. Si sistemò meglio al suo fianco lasciando cadere indietro la testa sul materasso alle sue spalle mentre Hajime gli chiedeva se poteva provare il nuovo videogioco che aveva comprato la settimana prima.
Gli sembrò nuovamente di tornare indietro nel tempo, quando da ragazzini era normalissimo trovarsi l'uno a casa dell'altro per fare i compiti, giocare ai videogiochi, guardare vecchie partite o film, semplicemente parlare. Ora riuscivano a ritagliarsi quel poco tempo solo quando le lezioni finivano ed entrambi tornavano a casa e il tempo sembrava riavvolgersi.
Durante l'anno scolastico, tra gli impegni e lo studio si vedevano talmente poco che Oikawa avrebbe mentito a se stesso dicendo che Iwaizumi non gli mancava affatto.
Perché gli mancava così tanto da far male.
Magari si trovavano un pomeriggio a studiare insieme, ma poi Hajime preferiva ripetere con i suoi compagni di corso in vista di un esame particolarmente difficile. Poi si sdebitava con lui e lo accompagnava al cinema a vedere uno di quei film sugli alieni che, Tooru ne era sicuro, a lui non piacevano neanche così tanto. I messaggi diventavano radi, si intensificavano in vista delle pause, quando potevano incontrarsi alla stazione insieme e tornare nella loro prefettura. Si scontravano con le loro squadre di pallavolo dell'università: Hajime aveva legato con tutti i compagni, mentre Tooru era quasi del tutto sicuro che i ragazzi dell'ultimo anno lo odiassero. A casa bastava poco, tornavano a giocare insieme, tornavano il capitano e il suo vice, e andare a trovare Kunimi e Kindaichi, ormai al loro ultimo anno, nel loro vecchio liceo, metteva entrambi sempre di buon umore.
Nonostante questo era tutto sempre meno. Quel tutto indissolubile, che Tooru era sicuro sarebbe durato per sempre, come la loro amicizia, cominciava a perdersi.
E lui aveva voglia di urlare. Ed era un codardo, uno stupido codardo, perché continuava a chiedersi cosa sarebbe successo se fosse stato sincero con se stesso, con Iwa-chan; se l'amicizia si stava perdendo, incastrata in tutto quello che voleva dire crescere e cambiare, qualcos'altro invece sarebbe sopravvissuto? 
Sentì gli occhi pizzicare traditori, si voltò appena verso la finestra notando che aveva ripreso a nevicare. Dal piano di sotto arrivavano musichette natalizie in perfetto stile occidentale e Tooru si disse che prima o poi avrebbe dovuto far sparire quei dannati cd che tanto piacevano a sua mamma.
No, nulla sarebbe sopravvissuto, nulla sarebbe mai iniziato - ne aveva avuto la prova inconfutabile un mese prima - e avrebbe definitivamente rovinato tutto quello che c'era tra loro. Fu naturale spostare piano la testa finché questa non si appoggiò sulla spalla di Iwaizumi, il quale sussultò appena mettendo in pausa il videogioco «Ohi, va tutto bene?» gli chiese.
Nulla andava bene e avrebbe voluto dirglielo, voleva essere debole perché in quei due anni universitari era stato fin troppo forte e Iwa-chan per lui c'era stato, ma non come prima. Avrebbe voluto dirgli la verità anche se poi Iwa-chan probabilmente non gli avrebbe più rivolto la parola.
Invece mentì, e gli riuscì fin troppo bene «Sto bene» disse piano «stavo pensando ad una cosa.»
Iwaizumi aspettò un attimo prima i far ripartire il videogioco, poi sospirò «Dimmi, sono tutt'orecchi.»
«Perché non l'hai invitata qui, per questo Natale?»
La domanda cadde pesante tra di loro e se Iwaizumi era solo imbarazzato Oikawa sentiva la rabbia crescergli dentro. Era inutile e ingiusto, lui quella ragazza neanche la conosceva ed era sicuro che stesse rendendo Iwa-chan - il suo Iwa-chan - davvero felice. Ma era più forte di lui, sebbene non avesse senso, sebbene lui non potesse recriminare nulla, la odiava.
«Non dire fesserie» borbottò Hajime, le orecchie, riusciva appena ad intravederle appoggiato ancora alla sua spalla, accese di rosso «stiamo... insieme solo da qualche mese, non voglio affrettare le cose.»
«Beh Natale è la festa giusta per le coppie, no?» continuò Oikawa, il tono piatto, il sorriso falso «potevi passarlo con lei, e tornare a casa per l'anno nuovo, sei davvero rude Iwa-chan, e con le ragazze non ci sai ancora fare!»
Hajime non abboccò alla provocazione, fece solo schioccare la lingua sul palato infastidito «Non mi volevi proprio a casa per le feste? È un modo strambo dei tuoi per farmelo capire?»
Tooru sentì la morsa nel suo stomaco stringersi fino a farlo boccheggiare, fissava le mani dell'amico ancora impiegate sul joystick, si sentì di nuovo uno schifo.
Avrebbe voluto passare ogni Natale della sua vita con lui, sotto un albero illuminato da lucine intermittenti, a scambiarsi i regali, indossando maglioni di lana dai disegni natalizi imbarazzanti, avendo in sottofondo quelle inascoltabili canzoncine tutte uguali. Avrebbe dato qualsiasi cosa per avere il coraggio di confessargli che era innamorato di lui da quando erano ragazzini, che sarebbe stato e si sarebbe impegnato ad essere migliore di qualsiasi ragazza che avrebbe mai incontrato.
Ma Tooru era un codardo e quella notte prima del Natale gli stava sfuggendo dalle dita come la neve sciolta al sole, gli faceva stringere le membra e sentire in bocca il sapore amaro delle lacrime.
E dato che, oltre ad essere un codardo, si sentiva la persona più patetica del mondo iniziò a piangere silenziosamente.
Hajime se ne accorse solo quando sentì il suo silenzio protrarsi troppo a lungo, insieme ad un singhiozzo che sfuggì alle sue labbra senza che riuscisse a ricacciarlo giù. Si voltò appena verso l'amico guardandolo spiazzato, senza capire cosa lo avesse portato a crollare in quel modo «Ehi, sul serio, cosa succede?»
Oikawa non poteva permettere che Iwaizumi lo vedesse in quello stato, aveva paura che gli avrebbe letto ogni cosa negli occhi, nell'espressione triste; affondò il viso nel suo petto stringendolo forte, costringendoli fin troppo vicini nella posizione seduta in cui erano.
«Oikawa così mi spaventi» lo riprese l'altro continuando a non capire.
«Ora passa» gli assicurò quando fu sicuro che la sua voce fosse abbastanza ferma, inspirando a pieni polmoni contro il maglione dell'altro, imprimendosi nella mente la sensazione delle braccia di Iwa-chan che timidamente ricambiavano la sua stretta. Probabilmente non avrebbe avuto tante altre occasioni come quella, finite le vacanze sarebbero tornati ognuno nel proprio appartamento in città, ognuno alla propria università, alla propria vita. Tooru avrebbe aspettato sempre con ansia il momento di ripassare di momenti insieme, anche se questi sarebbero stati sempre meno, anche se il Natale successivo probabilmente Iwa-chan non sarebbe venuto a casa sua per fare i biscotti natalizi e giocare ai videogiochi, ma avrebbe ospitato a casa sua quella ragazza davvero carina, presentandola ai genitori.
«Tooru, non scherzo, cosa c'è che non va? Perché stai piangendo?»
«Iwa-chan, mi prometti una cosa?»
Sentì solo l'altro stringerlo di più, trattenersi dal chiedergli cosa diavolo gli era preso, tirando fuori quel controllo e quella pazienza che aveva sempre nei confronti dell'amico «Dimmi.»
«Anche se i miei biscotti sono immangiabili, mi prometti che mi aiuterai a farli ogni Natale nonostante tutto?»
Chiedergli qualcosa come "non lasciarmi mai" era sempre troppo difficile, erano parole che non riusciva a far uscire, erano parole che Hajime riusciva sempre a cogliere dietro i suoi discorsi che in quei casi sembravano capricci di un bambino.
Iwaizumi gli passò una mano tra i capelli scompigliandoli, sapendo quanto l'altro lo odiasse «Fino a cinque minuti fa eri tu quello che voleva liberarsi di me, vorrei ricordarti» gli disse.
«Non vorrò mai liberarmi di te» sussurrò Tooru tirando su con il naso.
Hajime sorrise amaramente, il videogioco abbandonato lì vicino segnava a lettere rosse il game over e la neve non aveva smesso di cadere, il cuore dell'ex capitano e il suo respiro erano veloci e lui li percepiva distintamente. Erano qualcosa che avrebbe voluto ascoltare per sempre, erano qualcosa di irraggiungibile per lui, qualcosa che non avrebbe mai potuto avere per sé. Qualcosa che cercava di dimenticare, di sotterrare, di sostituire, inutilmente.
«Allora smettila di piangere idiota, io non vado da nessuna parte.»
Tooru lasciò che quelle parole gli riempissero l'anima, cercò di marchiarle a fuoco nella sua memoria, sapendo che forse poteva andare avanti immaginando che fossero vere.









Angolino
...
Buon Natale 
(´°̥̥̥̥̥̥̥̥ω°̥̥̥̥̥̥̥̥`)
Ok sono una persona orribile e mi merito la verdura marcia che mi state lanciando T__T
Chi mi segue okay magari nessuno sa che io amo gli Iwaoi, amo alla follia Tooru e amo l'angst. Il che spiega questa cosa :'3
Spero di aver reso bene Iwa-chan perché questa volta sono un po' più insicura su di lui D:
Il prompt non prevedeva tragedie, non so bene perché la storia abbia preso questa piega ç_ç
Non vi stresso con altre parole, ma vi auguro felicissime feste e un buon Natale ^w^
Ultimo ringraziamento a chi legge, segue e recensisce (mi riempite di gioia ç_ç)
Dato che alle Iwaoi in generale tengo particolarmente se volete lasciare un parere sarà un bel regalo di Natale per me :3
Bene ho finito, tra 27 e 28 vedrò di aggiornare spero

Un bacione a tutti e alla prossima!

PS: ho inaugurato questa pagina autore su facebook, se volete rimanere aggiornati con tutti i miei lavori :3



 
   
 
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