Through the looking glass
Personaggi principali: Dean Winchester
Collocazione temporale: Missing moment tra il capitolo 7 "Can you show me where it hurts?" e il capitolo 8 "All she wanted was to make you proud"
Trama: Dopo la sua chiacchierata con Ellie su Sam e sulla strada che ha preso, così diversa dalla sua, Dean si sente più leggero, in parte libero del peso che gli opprimeva lo stomaco.
Conteggio parole: 200
Note: Dalle mie parti si dice che “Di Venere e di Marte non si comincia e non si parte” perché venerdì e martedì sono due giorni sfortunati per iniziare qualcosa, ma io – che me ne frego delle superstizioni –, contro tutti i possibili venti avversi, comincio a pubblicare questa raccolta addirittura di venerdì 13! XD
Battute a parte, mi presento qui in punta di piedi con qualcosa che, per di più, fino a una decina di giorni fa non avevo nemmeno previsto.
Il tutto è per colpa – o grazie, dipende da come leggete la cosa XD – del contest indetto da AleDic sul forum di EFP che prevede di scrivere più drabble o flashfiction possibili. Mi stuzzicava l’idea di partecipare e alla fine l’ho fatto con questa piccola raccolta.
Si tratta di una serie di Missing Moment tutti provenienti da “Wash Away” che vedono protagonisti Ellie e Dean. Il filo conduttore di tutte è lo specchio: spesso, guardandoci su una superficie riflettente, l’immagine riflessa ci porta a pensare al nostro aspetto o a qualcosa che ci gira in mente. Io ho cercato di fare questo lavoro introspettivo in più momenti di “Wash Away” e ne sono venute fuori tredici storie – per di più flashfiction, ma anche drabble.
Come al solito, i titoli provengono da citazioni di persone più o meno famose. Il titolo della raccolta è un omaggio sì al seguito di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, ma soprattutto al finale della terza stagione di Lost.
Pubblicherò di venerdì e di martedì e spero che il tutto vi piaccia :) vi abbraccio forte e vi aspetto alla prossima storia!
Lake
The beauty of a lake reflects the beauty around it.
When the mind is still,
The beauty of the Self is seen reflected in it.
(B. K. S. Iyengar)
Il lago Utah è uno specchio d’acqua limpida, tanto che Dean può vedercisi riflesso quando gli si avvicina.
Le mani in tasca e gli occhi sulla superficie lacustre, osserva Ellie cercare di tirare dei sassi piatti sul pelo dell’acqua e sorride appena per la buffa espressione che fa quando non fanno neanche un salto.
Dopo il gelato, hanno allungato un po’ la sosta per una passeggiata e poi si sono fermati qui, a fare due tiri sull’acqua.
Non lo ammetterà mai a voce alta, ma parlare con lei di Sam gli ha fatto bene: è come se il peso che ha sullo stomaco si fosse un po’ ridotto, in un certo senso.
È sicuro che non seguirà il suo consiglio, però: chiamarlo significa abbassarsi e questo, almeno nel suo caso, pensa che toccherebbe a Sam farlo. Perché se n’è andato lasciandolo indietro e fare il primo passo equivarrebbe a dire che quello che ha fatto gli sta bene quando non è affatto così.
Probabilmente Ellie ha ragione e lui è troppo orgoglioso, ma è ancora presto per tralasciare la rabbia: Sam se n’è andato lasciandolo indietro e fregandosene di come l’avrebbe presa e su questo non riesce proprio a passare sopra.