Through the looking glass

di vali_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lake ***
Capitolo 2: *** Stars ***
Capitolo 3: *** Dress ***
Capitolo 4: *** On his lips ***
Capitolo 5: *** Patience ***
Capitolo 6: *** Avoid temptation ***
Capitolo 7: *** Jealousy ***
Capitolo 8: *** Unplanned, random and spontaneous ***
Capitolo 9: *** One of the hardest thing to ever get back ***
Capitolo 10: *** On a line ***
Capitolo 11: *** Blood ***
Capitolo 12: *** The sad truth ***
Capitolo 13: *** Consolation ***
Capitolo 14: *** Change ***
Capitolo 15: *** Heart & Mind ***
Capitolo 16: *** Come back ***
Capitolo 17: *** Fall back together ***
Capitolo 18: *** Courage ***



Capitolo 1
*** Lake ***


Storia scritta senza scopo di lucro. Tutti i diritti di Supernatural e dei personaggi descritti in questo racconto sono di proprietà di CW e Warner Bros.
 
 

Through the looking glass

Personaggi principali: Dean Winchester
Collocazione temporale: Missing moment tra il capitolo 7 "Can you show me where it hurts?" e il capitolo 8 "All she wanted was to make you proud"
Trama: Dopo la sua chiacchierata con Ellie su Sam e sulla strada che ha preso, così diversa dalla sua, Dean si sente più leggero, in parte libero del peso che gli opprimeva lo stomaco.
Conteggio parole: 200
Note: Dalle mie parti si dice che “Di Venere e di Marte non si comincia e non si parte” perché venerdì e martedì sono due giorni sfortunati per iniziare qualcosa, ma io – che me ne frego delle superstizioni –, contro tutti i possibili venti avversi, comincio a pubblicare questa raccolta addirittura di venerdì 13! XD
Battute a parte, mi presento qui in punta di piedi con qualcosa che, per di più, fino a una decina di giorni fa non avevo nemmeno previsto.
Il tutto è per colpa – o grazie, dipende da come leggete la cosa XD – del contest indetto da AleDic sul forum di EFP che prevede di scrivere più drabble o flashfiction possibili. Mi stuzzicava l’idea di partecipare e alla fine l’ho fatto con questa piccola raccolta.
Si tratta di una serie di Missing Moment tutti provenienti da “Wash Away” che vedono protagonisti Ellie e Dean. Il filo conduttore di tutte è lo specchio: spesso, guardandoci su una superficie riflettente, l’immagine riflessa ci porta a pensare al nostro aspetto o a qualcosa che ci gira in mente. Io ho cercato di fare questo lavoro introspettivo in più momenti di “Wash Away” e ne sono venute fuori tredici storie – per di più flashfiction, ma anche drabble.
Come al solito, i titoli provengono da citazioni di persone più o meno famose. Il titolo della raccolta è un omaggio sì al seguito di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, ma soprattutto al finale della terza stagione di Lost.  
Pubblicherò di venerdì e di martedì e spero che il tutto vi piaccia :) vi abbraccio forte e vi aspetto alla prossima storia!
 

Lake

The beauty of a lake reflects the beauty around it.
When the mind is still,
The beauty of the Self is seen reflected in it. 

(B. K. S. Iyengar)

 
Il lago Utah è uno specchio d’acqua limpida, tanto che Dean può vedercisi riflesso quando gli si avvicina.
Le mani in tasca e gli occhi sulla superficie lacustre, osserva Ellie cercare di tirare dei sassi piatti sul pelo dell’acqua e sorride appena per la buffa espressione che fa quando non fanno neanche un salto.
Dopo il gelato, hanno allungato un po’ la sosta per una passeggiata e poi si sono fermati qui, a fare due tiri sull’acqua.
Non lo ammetterà mai a voce alta, ma parlare con lei di Sam gli ha fatto bene: è come se il peso che ha sullo stomaco si fosse un po’ ridotto, in un certo senso.
È sicuro che non seguirà il suo consiglio, però: chiamarlo significa abbassarsi e questo, almeno nel suo caso, pensa che toccherebbe a Sam farlo. Perché se n’è andato lasciandolo indietro e fare il primo passo equivarrebbe a dire che quello che ha fatto gli sta bene quando non è affatto così.
Probabilmente Ellie ha ragione e lui è troppo orgoglioso, ma è ancora presto per tralasciare la rabbia: Sam se n’è andato lasciandolo indietro e fregandosene di come l’avrebbe presa e su questo non riesce proprio a passare sopra. 

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Capitolo 2
*** Stars ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing moment dal capitolo 12 "The diary we carry with us" 
Trama: Dopo aver passato la notte a guardare le stelle in riva al mare, Ellie si ritrova a guardarsi allo specchio nel bagno del motel dove alloggiano, notando un sorriso insolito sulle labbra e un luccichio diverso negli occhi, chiaro sintomo della sua cotta per Dean.
Conteggio parole: 285
Note: Come promesso, oggi che è martedì sono tornata :D mi fa strano pubblicare a intervalli così ravvicinati, non c’ero più abituata XD
Battute sceme a parte, ecco la seconda flashfiction della raccolta.
Mi sono dimenticata di dirvi nelle note al capitolo precedente che le storie sono in ordine cronologico. In più, ho pensato di inserire i link dei capitoli di "Wash Away" da cui sono estratti i missing moment, così che possiate orientarvi se non ricordate più o meno a cosa si riferiscono.
Detto ciò vi saluto e vi aspetto venerdì! Un abbraccione e buona settimana! :D :*

Stars

Keep your eyes on the stars
And your feet on the ground.
 
(Theodore Roosevelt)

 
Si passa la spazzola tra i capelli lunghi, l’acqua del rubinetto che scorre nel lavandino del bagno del motel. Ellie canticchia la canzone della mamma, gli occhi rivolti allo specchio e la testa altrove.
È quasi mattina; lei e Dean sono tornati da un quarto d’ora. Sono rimasti a guardare le stelle fino a che il cielo non si è schiarito, scolandosi un paio di birre a testa e parlando di qualsiasi cosa gli passasse per la mente.
 
Era da tanto che non si sentiva così: leggera, spensierata e libera, libera di parlare di tutto e di confidarsi con qualcuno che la ascolta davvero. Dean è questo per lei: un amico sincero, che sa ascoltarla e darle un consiglio che viene dal cuore, ma anche un ragazzo bello e interessante che la fa tremare di un’emozione nuova quando la guarda con quegli occhi verdi pieni di comprensione che la rassicurano e la fanno sentire protetta.
È un dato di fatto, ormai: le piace, le piace da morire e questo può diventare un problema se lui non la ricambiasse, perché sono amici e non le va di rovinare tutto. Nessuno l’ha mai trattata così, soprattutto da quando la mamma è morta, e non vuole rischiare di perderlo. Non se lo può permettere.
 
Sospira appena, osservando quel luccichio in fondo agli occhi riflesso nello specchio. Nonostante la bella sensazione che sente crescere, ha i piedi ben piantati a terra: deve tenersi tutto dentro, non può far trapelare quel sentimento puro e diverso che sta nascendo in lei. A meno che lui non sia della stessa idea – e ne dubita fortemente –, non vuole esporsi. Non se il prezzo da pagare è una delusione e la perdita di un amico speciale.

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Capitolo 3
*** Dress ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing moment del capitolo 13 "First step"
Trama: Prima di uscire con Dean per la serata dedicata al suo compleanno, Ellie si osserva allo specchio nel vestito che era della sua mamma soddisfatta della scelta, sentendosi diversa dal solito.
Conteggio parole: 131
Note: Salve a tutti!
Sono di corsa, quindi arrivo dritta al punto. Ecco la terza storiellina della raccolta, anche questa con protagonista Ellie. Non sono molto convinta sul titolo, ma non ho trovato di meglio… per ora XD
Non ho avuto ancora modo di rispondere alle recensioni precedenti, ma lo farò quanto prima :)
Vi ringrazio per l’affetto e il seguito finora dimostratomi e vi aspetto con la prossima storia; un abbraccio e buon weekend! :D
 

Dress
 

Girls do not dress for boys.
They dress for themselves and, of course, each other.
If girls dressed for boys
They’d just walk around naked at all times.
 
(Betsey Johnson)

 
L’immagine che riflette lo specchio è quella di una ragazza con un vestito bianco a fiori neri che le modella le forme e la stringe appena sui fianchi, la stessa che dentro la pancia ha un subbuglio di emozioni.
Ellie sospira appena, avvicinandosi per controllare che il trucco – semplice e leggero – sia a posto. Si passa il rossetto sulle labbra e le strofina tra loro per poi osservarsi ancora, soddisfatta.
Vuole far colpo su Dean? No – anche se, in fondo, sa che ne sarebbe contenta –, ma più che altro per una sera vuole sentirsi carina, diversa. Lui è stato gentile ad invitarla fuori per il suo compleanno e, quantomeno, vuole mostrarsi riconoscente riponendo i jeans nell’armadio e vestendosi a modo, per una volta. E chissà che non dia i suoi frutti.

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Capitolo 4
*** On his lips ***


Personaggi principali: Dean Winchester
Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 13 "First step" e il capitolo 14 "Heat of the moment"
Trama: Di ritorno dai festeggiamenti del compleanno di Ellie, Dean s’imbatte nello specchio che riflette un’immagine rilassata e serena, tanto diversa da quella che lui vede abitualmente.
Conteggio parole: 200
Note: Buonasera! Eccomi qui con un altro missing moment.
Su questo non ho molto da dire se non che il punto di vista di questa doppia drabble è quello di Dean – ma non capiterà tanto spesso, in realtà – e che spero vi piaccia.
Mi sono sempre dimenticata di scrivere che il contaparole che ho usato è Utelio, come richiesto dalla giudice del contest, mentre per il resto, vi aspetto venerdì con il prossimo! Un abbraccio e buona settimana a tutti! :D
 

On his lips

What the sober man has in his heart,
The drunken man has on his lips.
 
(Danish proverb)
 

Barcolla fino al bagno della stanza, tenendo la luce spenta e cercando di fare il più piano possibile per non svegliare suo padre che russa sommessamente.
Di fronte allo specchio trova un’immagine che, contrariamente ad altre volte, non fa paura: il suo viso è rilassato, tranquillo, e un piccolo sorriso gli increspa le labbra ancora impregnate di quel sapore dolciastro e forte.
Dean scuote la testa, come a scacciare un brutto pensiero.
 
È stato un bacio ubriaco quello che si sono scambiati lui ed Ellie, come gli è successo tante di quelle volte che ha ormai perso il conto. Di questo, però, si ricorda fin troppo bene i dettagli, nonostante sia ancora brillo: il suo sorriso titubante, le braccia intorno al collo, la bocca sulla sua e la sua lingua farsi spazio tra le sue labbra morbide. Ed è un pensiero confortante, caldo, uno di quelli che è meglio togliersi dalla testa.
Per uno come lui, non c’è spazio per niente del genere e deve metterselo in quella zucca vuota prima che sia troppo tardi.
 
Ellie lo fa stare bene, ma un bacio non può sconvolgere l’equilibrio che hanno costruito. Non adesso che ha un’amica che lo conforta quando più ha bisogno.

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Capitolo 5
*** Patience ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 13 "First step" e il capitolo 14 "Heat of the moment"
Trama: Nel bagno della stanza che divide con suo padre, Ellie riflette sul suo bacio con Dean con un sorriso innocente e contento consapevole che, qualsiasi cosa voglia dire per lui, gli darà tutto il tempo per capirlo.
Conteggio parole: 173
Note: Eccomi con la quinta flashfiction della raccolta. Stavolta l’evento narrato è lo stesso della precedente, ma dal punto di vista di Ellie. Questa raccolta è tutto un gioco di specchi, come avrete notato XD Spero che l’idea vi piaccia.
Saluto chi legge assiduamente e i lettori silenziosi, di cui mi piacerebbe tanto sentire la voce :D Vi ringrazio tutti e vi auguro un bellissimo weekend!
Un abbraccio!
 

Patience

Patience is the key to Paradise.
 
(Turkish Proverb)

 
Socchiude la porta cercando di far meno rumore possibile, i passi incerti e storti.
Ha la testa leggera e un sorriso stupido in faccia e quasi se ne vergogna quando lo ritrova allo specchio, talmente ampio da scoprirle la dentatura bianca.
L’ha baciata, Dean l’ha baciata sul serio. Per colpa dell’alcol o magari perché prova interesse nei suoi confronti; probabilmente non avrebbe mai fatto il primo passo se non lo avesse fatto lei o può darsi che sia stato solo un impeto del momento, che si sia… fatto trasportare perché fa così con tutte, chissà, ma ha domani e i giorni a venire per scoprirlo.
 
Se lo conosce come pensa, Dean avrà sicuramente bisogno di tempo per capire cos’ha significato per lui, perciò adesso vuole solo cullarsi nella sensazione di quelle mani calde e grandi sulla sua schiena e di quella bocca sulla sua, sullo stupore nei suoi occhi e sulla dolcezza che le ha dedicato in quel momento, qualcosa di così bello che, anche se non dovesse ripetersi, custodirà gelosamente nel cuore.

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Capitolo 6
*** Avoid temptation ***


Personaggi principali: Dean Winchester
Collocazione temporale: Missing moment dal capitolo 16 "Can't get away from the magnet"
Trama: Prima del suo appuntamento con la tipa conosciuta al supermercato, Dean si sistema allo specchio e riflette sul groviglio di nuove sensazioni che sente per Ellie.
Conteggio parole: 223
Note: Salve a tutti! :D
Non so che tempo è da voi oggi, ma qui è di un grigio che mette tristezza, quindi spero che questo aggiornamento della raccolta porti un po’ di colore ^_^
Scemenze a parte, vi ricordate all’inizio quando ho detto che le storie sarebbero state tredici? Beh, mi sbagliavo, perché strada facendo se ne sono aggiunte altre due per un totale di quindici storie tra flashfiction e drabble. Questa è una delle due “nuove arrivate” e spero che sia un piacere per voi sapere che ci faremo compagnia per un altro paio di aggiornamenti in più rispetto a quelli previsti.
Detto questo vi saluto e vi auguro un buonissimo Primo Maggio; a venerdì! :*
 

Avoid temptation

It's easier to avoid temptation than resist it.
 
(Lynn G. Robbins)

  
Sistema il colletto della camicia sbuffando aria dal naso, i denti nel labbro inferiore.
L’appuntamento con la cassiera del supermercato è alle nove e Dean è praticamente pronto, deve solo prendere la giacca e le chiavi dell’Impala, eppure avverte qualcosa, uno strano groviglio nello stomaco.
Non si sente a posto, come se stesse per fare qualcosa di sbagliato, ma non può lasciare che il suo desiderio prenda il sopravvento: Ellie è un’amica e non vuole rovinare per niente al mondo ciò che di bello hanno costruito, qualcosa che ormai considera troppo prezioso e importante.
 
Spesso, quando la guarda, desidera fortemente di accorciare le distanze e baciarla come quella sera, imprimere meglio nella sua mente il suo sapore e il suo profumo, sentirla più vicina e tutto questo è sbagliato, profondamente.
Non può permettere che queste fantasie s’impossessino ancora della sua mente; sono tentazioni pericolose, perché sa benissimo che se si lasciasse andare non saprebbe fermarsi e questo potrebbe rovinare tutto e non vuole.
 
Si osserva ancora, sbuffando. L’occasione che gli si è presentata stasera è d’oro e non può perdersela; anzi, l’idea di farsi una sana scopata – perché è chiaramente che vuole andare a finire ed è l’unico motivo per cui è interessato a uscire con quella – è allettante, l’unica che riesce a fargli trascinare via il culo da casa di Bobby.

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Capitolo 7
*** Jealousy ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing moment dal capitolo 16 "Can't get away from the magnet"
Trama: Mentre aspetta che Bobby scelga il film da vedere per la serata che stanno per passare insieme, Ellie osserva il suo riflesso sulla TV spenta, riflettendo sul comportamento di Dean e avvertendo una piccola fitta di gelosia all’idea che stia per uscire con una ragazza diversa da lei in tutto e per tutto.
Conteggio parole: 451
Note: Oggi è venerdì, perciò come promesso ecco l’aggiornamento :D
So che non dovrei dirlo, ma questa flashfiction – peraltro la più lunga che ho scritto – è una delle mie preferite. Non so perché, ma ci sono piuttosto affezionata. Perciò trattatemela bene, mi raccomando! XD
Non ho altro da aggiungere, quindi vi saluto e vi aspetto martedì!
Un abbraccio e buon weekend! :D
 

Jealousy

Jealousy is just a lack of self-confidence.
 
(Unknown)

 
Si passa una mano sul collo, lo sguardo fisso sulla TV spenta. Sta aspettando che Bobby – che è al telefono con un tizio che, da quello che ha capito, sta cacciando un Rugaru e non sa esattamente come fare – la raggiunga per vedere un film insieme, cosa che non la attira affatto ma che è sempre meglio di passare la sera stesa sul letto a guardare il soffitto e a pensare alla ginnastica che Dean – che è di sopra a cambiarsi – farà con quella cassiera. A occhio e croce, sarà sicuramente una tettona, bella da morire e pure un po’ troia; altrimenti, conoscendolo, non le avrebbe mai messo gli occhi addosso.
 
Ellie sbuffa, incrociando le gambe sul divano e fissando il suo riflesso sullo schermo della televisione. Non ha nemmeno il diritto di essere gelosa: tra lei e Dean c’è stato solo un bacio, per di più quando erano ubriachi, quindi sicuramente non ha significato nulla, per lui. Poi lui non ha la minima intenzione di costruire niente di serio con nessuna e lei non è neanche il suo tipo: troppo magra, troppo semplice, il seno troppo piccolo e i fianchi di una ragazzina acerba. Non poteva aspettarsi niente di diverso: quella sera era nel posto giusto al momento giusto e, quando si è sporta verso di lui, Dean ne ha approfittato, come avrebbe fatto chiunque avesse voglia di un po’ di calore umano.
 
Sbuffa ancora, girando nervosamente una ciocca di capelli tra le dita. È anche vero che Dean è tremendamente ambiguo con lei ultimamente: a volte è gentile, premuroso e attento, mentre altre è più distaccato e strano e sembra non vedere l’ora di fuggire via. Altre volte, però, la guarda in modo così intenso e… e poi stanotte hanno dormito insieme, che potrebbe non voler dire niente oppure… oppure sì.
Chissà se ha mai dormito e basta con qualcuna come ha fatto con lei. Se si è mai lasciato andare a tante confidenze, se… se ci ha condiviso qualcosa a parte il sesso. Chissà se gli piacerebbe avere un rapporto così con una persona.
 
Comunque sia, è inutile prendersela: prima o poi la cotta per Dean le passerà ed è molto meglio averlo come amico che perderlo del tutto per una stupidaggine simile.
 
«Preferisci “Per un pugno di dollari” o “Million Dollar Baby”?» si volta e dietro di lei c’è Bobby, alle prese con la scelta del film.
Stringe le spalle, abbozzando un sorriso «Quello che ti piace di più. Per me è indifferente».
Lo osserva sbuffare «Se poi ti fa schifo ti arrangi. Io sono per i film vecchio stile [1]» e sorride a quella battuta, pensando che non potrebbe avere un compagno migliore per farsi passare la malinconia.
 


[1] I due film citati sono entrambi di e/o con Clint Eastwood, ma “Per un pugno di dollari” è datato millenovecentosessantquattro mentre “Million Dollar Baby” è una pellicola del duemilaquattro.

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Capitolo 8
*** Unplanned, random and spontaneous ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing moment tra il capitolo 17 "The best thing" e il capitolo 18 "Making his eyes kind for me"
Trama: La mattina dopo la notte che ha passato con Dean, Ellie si guarda allo specchio per coprire i segni che lui le ha lasciato sulla pelle e sorride all’idea di quello che hanno vissuto insieme. Peccato che la fretta di suo padre che è venuto a prenderla abbia decisamente rovinato la sua idea di risveglio romantico.
Conteggio parole: 394
Note: È arrivato un altro martedì e con lui un’altra flashfiction :D
Se qualcuno si fosse mai chiesto cos’ha pensato Ellie quando è dovuta sgattaiolare via dal letto di Dean – che chi le ha dato il coraggio di farlo proprio non si sa XD – la mattina dopo la loro prima volta, qui troverà una risposta. E lo stesso chi non se lo è mai chiesto, chiaramente XD
Detto ciò, vi annuncio che nelle pubblicazioni ci sarà un piccolo cambio di programma: considerando che la mia mente ultimamente è un po’ un vulcano di idee – purtroppo per voi XD – e che questa raccolta ha stuzzicato notevolmente la mia fantasia, in attesa di capire esattamente quante flash/drabble devo pubblicare entro i tempi prestabiliti, intanto per questa settimana ci saranno tre aggiornamenti: oggi, giovedì e sabato. Per le prossime vi aggiornerò strada facendo :)
Vi auguro una buonissima settimana e vi aspetto alla prossima! Un abbraccio!
 

Unplanned, random and spontaneous
 

The best nights are usually unplanned,
Random and spontaneous.
 
(Unknown)
 

Sposta i capelli sul lato destro del collo e si morde le labbra, indecisa e nervosa. Si osserva con attenzione nello specchio del bagno di Bobby – piccolo e sbeccato ai lati –, cercando la posizione migliore per coprire quel paio di segni rossi che Dean le ha lasciato stanotte.
Papà non poteva arrivare in un momento peggiore: avrebbe potuto svegliarsi con lui, stamattina, guardarlo negli occhi e vedere se quello che ci ha visto stanotte è ancora lì, intatto. Invece, dovrà rimandare a causa dell’insolita fretta di suo padre che è venuto a prenderla e la sta aspettando di sotto con una certa urgenza. Chissà perché gli gira così male: non sono neanche le sette ed è già nervoso.
 
Si osserva ancora, le occhiaie più pronunciate del solito e un sorriso che non riesce a nascondere.
Non pensava che sarebbe finita così tra lei e Dean. Anche ieri era strano, schivo e davvero non credeva che nel fare pace dopo la discussione di ieri mattina si sarebbero riavvicinati così tanto.
Non era nemmeno convinta di piacergli; lei ci sperava da tanto, ma non aveva capito se fuggiva da lei o da qualcosa che gli dava da pensare.
 
Forse hanno corso troppo, forse… forse si sono lasciati andare troppo presto e adesso sarà strano anche guardarsi in faccia, ma Ellie non se ne pente. È stata la notte più bella che abbia mai trascorso con qualcuno e ha impressi nella mente ogni dettaglio, ogni bacio ma soprattutto ogni sguardo che Dean le ha donato, ognuno di una bellezza e convinzione talmente belli da farle venire i brividi. E l’avrebbe rifatto da capo con lui se ne avessero avuto modo stamattina e se quel guastafeste di papà non si fosse messo in mezzo. Non tanto per il sesso, ma per come Dean l’ha fatta sentire: desiderata, speciale e… donna.
Vorrebbe restare per guardarlo svegliarsi, leggere la stessa meraviglia nei suoi occhi stamattina, ma la voce di suo padre che la chiama ancora intimandole di sbrigarsi le cancella immediatamente ogni fantasia dalla testa.
 
Sbuffa appena, per niente entusiasta della giornata che l’aspetta e si guarda un’ultima volta, aggiustando ancora i capelli per coprire meglio i segni della sua notte bellissima. Sorride ancora, scioccamente, come una ragazzina alla prima cotta al solo pensiero che Dean è di là che dorme come un bambino, già elettrizzata all’idea del loro prossimo incontro.
 

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Capitolo 9
*** One of the hardest thing to ever get back ***


Personaggi principali: Dean Winchester
Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 20 "Say something" e il capitolo 21 "When the levee breaks"
Trama: Dopo che Ellie se n’è andata in seguito alla loro pesante discussione, Dean ragiona sul suo nuovo insuccesso, paragonandolo alla dipartita di Sam per Stanford.
Conteggio parole: 200
Note: Il giorno questa settimana è cambiato, ma sono sempre qui :D
Se le storie precedenti vi erano sembrate un po’ troppo allegre per il contesto di “Wash Away”, da ora in poi comincerete a sentirvi più a vostro agio, ne sono sicura XD Infatti, torna il POV di Dean e con lui un po’ di tristezza, altrimenti non saremmo nel giusto contesto.
Vi lascio con questa doppia drabble e vi mando un forte abbraccio! :D
 

One of the hardest thing to ever get back

Trust is a fragile thing.
Easy to break,
Easy to lose
And one of the hardest things to ever get back.
 
(Unknown)

 
 
L’acqua scorre sul piatto della doccia da un po’, lenta e rumorosa, così come quella del rubinetto, ma non se ne cura, tanto non è lui a pagare. Non paga mai tranne quando deve beccarsi una qualche delusione.
Le mani ancorate al bordo del lavello e le braccia che sostengono il suo corpo, tiene la testa bassa mentre lo martella un solo pensiero: l’hai persa, coglione, se n’è andata e stavolta non tornerà.
 
Dean sbuffa, l’indice e il pollice della mano destra a strofinarsi gli occhi stanchi. Non ha nemmeno il coraggio di guardarsi allo specchio perché avrebbe ancora di più di fronte l’immagine del suo fallimento, qualcosa che gli brucia dentro, un po’ com’è stato quando se n’è andato Sam e si è sentito inerte, solo, vuoto.
 
Sarebbe bastata una telefonata, una stupida fottuta telefonata. Se lo ripete come un mantra, conscio che è anche inutile tentare di chiamarla ora, perché adesso sarà impossibile riscattarsi.
Ellie gli ha donato ciò che aveva, ma più di tutto gli ha dato la sua fiducia e uno come Dean, che la sua la dispensa a pochi, sa bene che è qualcosa che quando si perde nell’altro non si recupera facilmente. Non si recupera più.
 

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Capitolo 10
*** On a line ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 21 "When the levee breaks" e il capitolo 22 "The only one that I have ever known"
Trama: Dopo essere tornata da un’altra caccia in solitaria, Ellie si specchia e si interroga sulla difficoltà di resistere dal litigare con suo padre, che troppo spesso la lascia da sola a risolvere situazioni simili.
Conteggio parole: 110
Note: Un po’ di corsa, ma eccomi qua! :D
Innanzitutto, comincio col dire che questa è la prima “vera” drabble della raccolta, con le classiche 110 parole. Un vero miracolo per me, considerando che ero partita con l’intenzione di scrivere più drabble che flashfiction e mi sono trovata ad avere fin troppe flash XD Inoltre, questa è la prima di una catena di missing moment ambientati nell’anno di distacco tra Ellie e Dean. Gente avvisata… ! XD
Ppppoi, la prossima settimana ci saranno sempre tre aggiornamenti nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Non ho ancora capito quante saranno le storie alla fine, ma ci sto lavorando.
Buonissimo weekend a tutti voi, a lunedì! :D :*
 

On a line

She’s standing on a line between giving up and seeing how much more she can take.
 
(Unknown)

 
Apre il rubinetto e si lava la faccia, provando sollievo quando la sua pelle viene a contatto con l’acqua fresca. Entrambe le mani sul bordo del lavello, alza la testa, fissando il suo riflesso nello specchio.
Il ghoul fatto fuori stanotte è già un lontano ricordo, così come suo padre, che l’ha lasciata a cacciare un’altra volta da sola.
Sospira; le dà casi sempre più difficili, sbrigandosi puntualmente a sottolineare che dovrà risolverli senza il suo aiuto.
Aveva scelto di cacciare per stare con lui, ma quello che ha ottenuto è di averlo ancora più distante e questo le provoca rabbia, troppa, tanto che comincia a chiedersi quanto resisterà a scoppiare. 

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Capitolo 11
*** Blood ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 21 "When the levee breaks" e il capitolo 22 "The only one that I have ever known"
Trama: Dopo una caccia pesante da cui ha riportato una vistosa e sanguinosa ferita al braccio, Ellie si sente stufa del modo di trattarla di suo padre e decide che è arrivata la resa dei conti.
Conteggio parole: 337
Note: Ed ecco il primo aggiornamento della settimana. Io sono un po’ di corsa, perciò lascio un saluto veloce e vi auguro una buona lettura e una buonissima settimana! :D

Blood
 
The bond that links your true family is not one of blood,
But of respect and joy in each other’s life.
 
(Richard Bach)
 
 
Tira su col naso e bagna il ciuffetto di ovatta con il disinfettante, portandolo poi sulla ferita e stringendo i denti per non urlare.
Il bagno della stanza è più sudicio di altri e le fa schifo, così come il sangue che le cola dal braccio destro, rosso, denso e luccicante.
Ellie si passa una mano sugli occhi, scacciando le lacrime che li bagnano – frutto del dolore e della delusione, l’ennesima – e si concentra sulla ferita. Non è un taglio lungo, ma è profondo, perché quel figlio di puttana di skinwalker le è arrivato un po’ troppo vicino, lasciandole un bello squarcio con i suoi artigli da pitbull [1] prima che lei riuscisse a farlo fuori.
 
Sospira appena e l’occhio le cade sullo specchio appeso al muro, illuminato dalla fioca luce del lampadario. L’immagine riflessa è quella di una ragazza stanca, spossata e incazzata, tremendamente, con quel padre che si ostina a seguire ma che non fa altro che assegnarle casi sempre più difficili e pericolosi, tutti da risolvere rigorosamente da sola.
 
Ormai è arrivato il momento di fare quattro chiacchiere e chiarire il fatto che lei non è la bambola di pezza da buttare quando ci si è stancati di giocarci, ma una persona e come tale esige rispetto. È sicura che non sarà semplice farglielo capire e prevede già una forte burrasca all’orizzonte, ma è troppo stanca per passarci sopra. È successo troppe volte e sempre più spesso arriva a tanto così dal lasciarci le penne, ora basta.
Ripensa all’ultima telefonata di quell’uomo buono che si agita ogni volta che è a caccia da sola, tant’è che a volte è costretta a nasconderglielo, e a quanto sia differente da suo padre. «Non fare la stupida, quando hai bisogno non esitare a chiamarmi» le sue parole le rimbombano in testa e, proprio come i silenzi di papà, sono impressi a fuoco nel suo cuore, in quanto chiaro sintomo della differenza tra i due e prova lampante di quanto suo padre – con suo immenso dispiacere – tenga poco a lei.

 

[1] Gli skinwalker, anche noti come Yee Naaldlooshii, sono esseri soprannaturali in grado di trasformarsi in creature canine. Sono considerati come “parenti stretti” dei lupi mannari, ma non sono legati al ciclo lunare e possono cambiare il loro aspetto quando vogliono. Gli basta un morso per infettare altre persone e possono essere uccisi con una pallottola d’argento, proprio come i licantropi. Un caso simile in Supernatural viene trattato nell’episodio 6x08 “All dogs go to Heaven”.

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Capitolo 12
*** The sad truth ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 21 "When the levee breaks" e il capitolo 22 "The only one that I have ever known" 
Trama: Di ritorno da uno dei primi turni alla tavola calda dove lavora a Buckley, Ellie si guarda allo specchio e vede i suoi fantasmi: la vita senza caccia non le pesa, ma è il pensiero di chi ha lasciato sulla via che la tormenta.
Conteggio parole: 300
Note: Eccomi qui per il secondo aggiornamento della settimana :D
Vedo che i numerini – anche dei primi capitoli – delle visualizzazioni crescono, ma non tanto quanto quelli delle recensioni. Che c’è, avete paura che se mi scrivete qualcosa di brutto vi mangio? Io sono buona, eh! :D
Scherzi a parte, sono contenta di vedere che un’occhiata alle storie ce la buttate e mi piacerebbe sentire qualche parere in merito. Così posso rimanere indietro a rispondere come sto facendo con TheWalkingNerd (perdonami sono sempre di corsa in questi giorni) XD
Stupidaggini a parte, vi lascio la storia di oggi e vi aspetto venerdì. Un abbraccione! :D
 

The sad truth

The sad truth is that we’re all missing someone.
And hoping that wherever they are
They’re missing us back too.
 
(Unknown)

 
Si passa una mano sugli occhi stanchi, lo sguardo rivolto allo specchio attaccato al muro del bagno di casa di Janis.
È stanca, il che è comprensibile dai cerchi neri sopra agli zigomi e dal pallore del viso.
Ha dormito poco stanotte, così come quella precedente. Il lavoro alla tavola calda le piace, è stimolante e le sembra di essere tornata bambina, quando si muoveva intorno alla mamma e cercava di aiutarla, finendo con l’imparare anche il mestiere.
Adesso è tutto diverso: la mamma non c’è più ed Ellie s’impegna a cavarsela da sola, in quel paesino che è stato la sua casa per tutto il tempo che ha convissuto con lei. Ma, oltre al suo ricordo, è altro a mancarle: due braccia forti che l’hanno tenuta stretta quando ne aveva più bisogno e lo sguardo severo di un padre che ha cercato tanto a lungo e che ora ha perso nuovamente.
 
Ellie sospira appena; un paio di domande la tormentano: staranno bene? Saranno al sicuro o al freddo a cacciare una bestia nel buio?
 
Potrebbe chiamarli, ma probabilmente nessuno dei due le risponderebbe. Uno per orgoglio, l’altro per il veto posto dal padre. Eppure sarebbe stato così semplice, se solo avesse voluto, ma per Ellie non c’era spazio nel complicato micro cosmo Winchester e ne ha preso atto troppo tardi, quando era ormai troppo coinvolta.
 
Tira su col naso e si fa coraggio: il divano di Janis non è il posto più comodo del mondo, ma è accogliente e sa di casa, o almeno per adesso è quello che più le somiglia. E anche se quando chiude gli occhi vede i suoi – verdi e luminosi, così intensi – cercarla e chiamarla nel buio, per stanotte proverà a non pensarci. D’altronde, sicuramente lui non sta facendo lo stesso. Proprio come suo padre.

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Capitolo 13
*** Consolation ***


Personaggi principali: Dean Winchester
Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 21 "When the levee breaks" e il capitolo 22 "The only one that I have ever known"
Trama: Nel bagno di una tipa che ha incontrato in un bar e che lo aspetta a letto per un possibile secondo round, Dean cerca Ellie, conscio che la speranza di rivederla si sta facendo sempre più vana.
Conteggio parole: 315
Note: Eccomi qui!
Chiedo sempre più scusa per non aver risposto alle recensioni degli ultimi capitoli, ma se non si riesce a stare più di mezz’ora al giorno al pc diventa un po’ complicato… abbiate pietà XD
Detto questo, posso dire in maniera definitiva che le storie della raccolta saranno diciotto, quindi avrete tre aggiornamenti la prossima settimana (nella stessa cadenza di questa: lunedì, mercoledì e venerdì) e quella dopo gli ultimi due. Scusate il tran tran ma, come sapete, l’ispirazione è una stronza e durante la scrittura di questa raccolta ha dato frutti quando più le faceva comodo, sfasando tutto il mio calendario XD
Vi saluto e vi auguro un buonissimo fine settimana; a lunedì! :D
 

Consolation

Sex is the consolation you have when you can’t have love.
 
(Gabriel Garcia Marquez)

 
Il bagno della tipa che l’ha portato a casa stasera è spazioso, prettamente bianco, per quanto sia ancora troppo brillo per distinguerne bene i contorni. L’occhio gli cade sul suo collo riflesso nello specchio: ci sono uno, due, ben tre succhiotti violacei. Effettivamente, ha notato che la ragazza – che forse si chiama Kelly, o Karen, ma non ne è sicuro – ha una certa fame. Infatti è di là, ancora stesa tra le lenzuola, che lo aspetta per il secondo round e, a giudicare da come se l’è cavata prima – tanto che si è portata a casa il premio “miglior pompino” che Dean ha ricevuto negli ultimi tre mesi –, sicuramente ne ha ancora per un po’.
Dean, dal canto suo, è ben disposto ad accontentarla, perché è ancora abbastanza ubriaco per potersi concentrare su quello che ha piuttosto che su ciò che non ha: i capelli neri, la pelle olivastra e due begli occhi verdi e penetranti, così diversi da quelli blu che tanto gli piacevano di lei.
 
Sospira appena, chiudendo le palpebre per un lungo istante. Sono già passati sei mesi da che gli ha sbattuto la porta in faccia, eppure il pensiero di Ellie e di quella notte insieme è fisso, costante, martellante. Lo assilla, specialmente di notte, e Dean fugge tra le braccia di più donne possibili per farselo scivolare addosso.
Anche perché, ormai, è conscio di non poter sperare più in un ritorno di fiamma: è passato troppo tempo perché lei possa tornare sui suoi passi e Dean è troppo vigliacco per cercarla, perché ha così paura di ricevere un nuovo rifiuto che preferisce non provarci. E sa di sbagliare, perché ci sta male – anche se è troppo orgoglioso per ammetterlo davvero –, ma preferisce così. Perciò tuffarsi in quei capelli neri e in quelle labbra carnose, per quanto sia una magra, magrissima consolazione, è ciò che meglio può fare per non pensarci.

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Capitolo 14
*** Change ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 21 "When the levee breaks" e il capitolo 22 "The only one that I have ever known"
Trama: Dopo essersi fatta una doccia, Ellie si pettina e si osserva con attenzione allo specchio, realizzando che quei capelli così lunghi e ormai rovinati dal tempo e dalle cacce non la rappresentano più.
Conteggio parole: 110
Note: Eccomi quiiiii! :D Sono un po’ in ritardo con il “solito orario” di pubblicazione, ma alla fine ce l’ho fatta :D
Ecco un’altra drabble (e se non mi ricordo male è pure l’ultima XD sono stata davvero pessima con la sintesi in questa raccolta) e ancora una volta è incentrata su Ellie. Mi sono divertita molto a scrivere di lei, spero che per voi sia un piacere leggerne di più :)
Vi auguro una buonissima settimana e vi aspetto mercoledì! :D
 

Change
 

A woman who cuts her hair is about to change her life.
 
(Coco Chanel)

 
Passa la spazzola tra i capelli, gli occhi fissi sulle punte bagnate. Li scosta tutti di lato e si osserva allo specchio, la bocca storta in una smorfia perplessa.
Li ha sempre portati lunghi, da che si ricorda: era una bambina quando la sua mamma glieli spazzolava con cura e le faceva delle lunghe trecce, sempre bellissime.
Ma quel tempo è finito: la mamma non c’è più, i suoi capelli si sono rovinati tra le cacce e la vita che viveva e non le piacciono più.
Ha bisogno di un taglio, possibilmente corto e netto, così come con tutte le cose che la legano a quella vita che vuole dimenticare.

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Capitolo 15
*** Heart & Mind ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 21 "When the levee breaks" e il capitolo 22 "The only one that I have ever known"
Trama: Prima di uscire con un ragazzo conosciuto a Buckley, Ellie si osserva allo specchio e ragiona su come si sente e se è riuscita a lasciarsi alle spalle la sua “avventura” con Dean.
Conteggio parole: 466
Note: Come al solito sono di corsa, ma almeno una cosa buona l’ho fatta: rispondere a tuuuuutte le recensioni XD adesso sono in paro, chissà per quanto accadrà XD
Stupidaggini a parte, ecco una nuova flash. Questa è una delle “nuove arrivate”, o meglio quelle arrivate in corso di pubblicazione della raccolta ed è risultata, alla fine, la più lunga di tutte.
Spero che vi piaccia; una buonissima continuazione di settimana a tutti voi, a venerdì! :D

Heart & Mind

A mind wants to forget but a heart will always remember.
 
(Unknown)

 
Scosta i capelli corti dal viso per metterli dietro le orecchie e osserva la sua figura riflessa nello specchio, sbuffando aria dal naso.
Ha appena finito un turno – piuttosto stancante, per di più – al lavoro e adesso l’idea di uscire di nuovo non è esattamente allettante, ma ormai l’ha promesso a Mark, il tizio che viene sempre a romperle le scatole e non può rimangiarsi le parole.
 
Sa già come andrà a finire: passeranno la serata a parlare di aria fritta, poi lui ci proverà e lei si ritroverà a scansarlo. Per fortuna vedranno un film, quindi spera di addormentarsi presto. Anche se il fatto che l’ha invitata a casa sua già le fa capire le sue intenzioni.
Non aveva alcuna voglia di uscirci insieme. Non perché sia un ragazzo che non potrebbe attirarla esteticamente, tutt’altro, ma è troppo spigliato, troppo… esuberante. Il classico tipo che vuole sembrare simpatico a tutti i costi per entrare nelle tue mutande.
 
Sbuffa sonoramente, osservandosi un po’ meglio. Ha coperto le occhiaie, messo un po’ di fondotinta, phard e mascara; i capelli sono piastrati e le sembrano carini – da quando li tiene corti sono più pratici, almeno per lavarli – ed è praticamente pronta, ma preferirebbe di gran lunga stendersi sul letto con Mufasa e svegliarsi domattina.
 
«Che ti succederà mai se ci esci una volta? Hai detto che è carino, buttati! Male che vada avrai cenato gratis per una sera».
Ellie ha stampato in testa le parole di Janis, cercando di convincersi che ha ragione, ma la verità è che non le va: di frequentare un nuovo ragazzo, di provarci, di vivere una nuova relazione, qualsiasi sia la sua natura. È troppo scottata dalla precedente – se mai può chiamarla tale – per buttarsi in un’altra avventura.
È più forte di lei: nonostante siano passati otto mesi, sente ancora le sue mani addosso e le fa così rabbia che si strapperebbe la pelle pur di non sentirle più. Quel che è peggio è che talvolta le desidera ancora e si odia per questo, per volerlo nonostante quello che le ha fatto e per come l’ha fatta sentire.
 
Chiude gli occhi e scuote il capo, cercando di cancellare quel pensiero. Non riesce a toglierselo dalla testa sebbene pensi che sia uno stronzo e che non meriti nulla, che si sia preso fin troppo e che dovrebbe andare avanti anziché continuare a pensarci, ma a volte le viene più difficile.
 
Il peso leggero di qualcosa di morbido che si struscia sulle sue gambe la riscuote da quei pensieri. Sorride appena al suo Mufasa e si abbassa per dargli un buffetto sulla testa, mentre lui le miagola affettuosamente in risposta.
Sospira ancora, pensando che, in fondo, Janis ha ragione: almeno per stasera, avrà la cena gratis, che è senz’altro un buon motivo per costringersi ad uscire di casa.
 

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Capitolo 16
*** Come back ***


Personaggi principali: Ellie Morgan
Collocazione temporale: Missing Moment dal capitolo 23 "Together we stand, divivded we fall"
Trama: Dopo aver ricevuto il messaggio in segreteria da parte di Dean, Ellie riflette se sia il caso o meno di raggiungerlo fino in Louisiana per dargli una mano.
Conteggio parole: 228
Note: Siamo a venerdì e con lui arriva un’altra flash della raccolta.
Anche questa è una delle ultime aggiunte e, con lei, siamo a meno due dalla fine (ç_ç), quindi per la prossima settimana, gli aggiornamenti torneranno al martedì e al venerdì com’era solito all’inizio.
Detto questo vi auguro un buonissimo fine settimana e vi abbraccio forte! :D  
 

Come back

When someone is in your heart, they’re never truly gone.
They can come back to you, even at unlikely times.

(Mitch Albom)

 
Strofina le mani umide sugli occhi un paio di volte, l’acqua che scorre ancora dal rubinetto. Lo chiude e le appoggia sul lavandino, le braccia a sostenere il peso del suo corpo.
Il capo basso e un paio di goccioline che le cadono dal naso, Ellie sospira appena, nella testa un nido di pensieri aggrovigliati.
 
Ha la sua voce e le sue parole nelle orecchie – quella richiesta d’aiuto e il suo tono mogio, teso – e, per quanto volesse, non riesce a ignorarle. È più forte di lei: l’idea che Dean possa essere in pericolo e abbia bisogno del suo aiuto è come una calamita. E pensare che stava un po’ meglio, ultimamente. Dopo un anno quel pensiero si stava allontanando un po’; ora, con quel messaggio, è di nuovo da capo.
Dean appartiene al passato: non fa più parte di lei, o almeno non vuole che sia così, e farà di tutto per mantenere le cose come sono adesso, ma non può ignorare la sua richiesta d’aiuto.
 
Sospira, alzando la testa per osservare la sua figura allo specchio. Potrebbe farlo, invece: potrebbe andare a lavorare come ogni giorno, continuare a coltivare la sua nuova vita e i suoi affetti, ma il suo riflesso allo specchio ha già deciso diversamente. Perciò, l’unica cosa che le resta da fare è preparare il borsone e ottenere qualche giorno di ferie dal suo capo.

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Capitolo 17
*** Fall back together ***


Personaggi principali: Ellie Morgan, Dean Winchester
Collocazione temporale: Missing Moment dal capitolo 28 "Kiss me hard before you go"
Trama: La mattina dopo essersi ritrovati, Ellie e Dean passano del tempo insieme prima di prendere strade differenti e lei, guardandosi allo specchio, capisce che ciò che hanno insieme la rende davvero, davvero felice.
Conteggio parole: 355
Note: Più di corsa che mai, ecco la penultima (*sigh*) flash della raccolta. Quelle piene di drama finalmente ce le siamo lasciate alle spalle e spero che l’atmosfera di questa vi piaccia.
Un abbraccio fortiiiiiissimo a venerdì! :D
 

Fall back together

Sometimes, two people have to fall apart
to realize how much they need to fall back together.
 
(Coleen Hoover)
 

Passa la spazzola tra i capelli bagnati, infilandoci in mezzo le dita quando incontra dei nodi per strecciarli meglio.
Osserva distrattamente la sua immagine allo specchio: ha le guance rosse, un po’ per il vapore della doccia calda appena fatta e un po’ per quello che vi è successo dentro, gli occhi grandi e luccicanti.
Distoglie lo sguardo, sentendosi un po’ goffa e ragazzina, come una quindicenne alla prima cotta, e riprende a pettinarsi, cercando di tornare alla realtà.
La parentesi che lei e Dean hanno vissuto è stata tanto intensa quanto breve e, per quanto avrebbe tanta voglia di farla durare più a lungo, non c’è tempo di rimuginarci ancora: deve lasciarlo andare a riprendersi la sua famiglia.
 
Un paio di mani la afferrano per i fianchi coperti da un misero asciugamano bianco che le arriva a mezza coscia e qualche bacio umido le accarezza il collo. Ellie soffoca un sorriso tra i denti e si guarda ancora allo specchio, trovando la sua figura accanto a quella di Dean che la stringe forte. Lascia aderire il petto nudo alla sua schiena, le braccia sulla sua pancia, facendola sentire così al caldo e al sicuro che il pensiero di dover partire per andare da suo padre le provoca un brivido di freddo.
 
Guarda i suoi occhi brillare come due zaffiri al sole e pensa a quanto sia dura rinunciare a tutto questo, alla sensazione di profonda protezione che prova.
Nemmeno con Ben si era mai sentita così: coccolata e desiderata, voluta. E, per quanto tutto ciò la lusinghi, non può trascurare la morsa che avverte nel petto, così come il bisogno di Dean di rimettere le cose a posto con suo padre e soprattutto con suo fratello. Per quanto vorrebbe, non può ignorare un desiderio tanto grande e, dando un’altra occhiata veloce allo specchio, nei suoi occhi legge anche questo, il dispiacere del doversi allontanare da lui. Ma quel luccichio, quella luce così intensa e viva non se l’era mai vista addosso con nessun altro e spera con tutto il cuore di poter rivivere tutto questo al più presto, di potersi sentire ancora così felice.

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Capitolo 18
*** Courage ***


Personaggi principali: Dean Winchester
Collocazione temporale: Missing moment tra il capitolo 28 "Kiss me hard before you go" e la shot “The warmth of (another) new life
Trama: Sulla strada per Stanford, Dean riflette sugli ultimi giorni con Ellie e sulla possibilità – per lei molto remota, per lui molto plausibile – che suo fratello si rifiuti di dargli una mano.
Conteggio parole: 223
Note: Ed eccoci arrivati all’ultima flash di questa raccolta di storie.
Che dire? Questo è stato un po’ un brainstorming di “Wash Away”. Scrivere queste storie è stato come sfogliare un vecchio album di fotografie e sono contenta di aver condiviso questa specie di “rewatch” insieme a voi.
Il seguito – quello vero e proprio, insomma – è a buon punto: sto finendo di scrivere il penultimo capitolo e l’ultimo è tutto nella mia testa. Tra il betaggio e la pubblicazione, quindi, non dovrebbe volerci molto. E lì vi assicuro che di roba così "corta" ce ne sarà molto, molto poca! XD In pieno stile prolisso che mi caratterizza.
Detto questo, ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno letto questa storia, in particolare chi ha voluto lasciare due righe - in primis TheWalkingNerd che è stata come sempre una fedelissima compagna di viaggio e merita sempre un ringraziamento speciale, ma anche strugatta e Bebi__ -, chi mi ha accompagnato in questo bellissimo viaggio durato qualche settimana anche solo dando un’occhiata distratta.
Vi mando un forte abbraccio, con la promessa di ritrovarci qui presto. Alla prossima! :**
 

Courage

Without fear there cannot be courage.
 
(Christopher Paolini)

 
La strada è una linea diritta di fronte ai suoi occhi, lunga e apparentemente senza fine, mentre il rumore – che è più una musica per lui, in realtà – del motore dell’Impala gli ronza nelle orecchie.
È quasi buio, il sole è ormai lontano all’orizzonte e la sera si affaccia nel cielo, un’altra che Dean passerà in macchina.
 
Sbuffa appena, l’occhio che gli cade sullo specchietto retrovisore. Osserva altre auto sfrecciare dietro la sua e riflette su quanto starebbe meglio al caldo, tra le braccia di chi ha ritrovato e non avrebbe voluto lasciare per niente al mondo.
È difficile pensare di andare da Sam quando ha quelle mani e quegli occhi bellissimi impressi nella mente, ma Ellie ha sacrificato la loro rimpatriata per questo, perciò deve andare a Stanford e in fretta, che ogni minuto è prezioso per cercare papà. Anche se dubita che troverà aiuto e non una porta in faccia.
 
Il problema di Sam – uno dei tanti – è che è sempre stato un tipo orgoglioso, testardo all’inverosimile, ed è difficile pensare che preferirà seguirlo anziché cullarsi nella sua nuova e scintillante vita normale.
 
«Non partire con l’idea che tuo fratello non ti ascolterà. Parlaci. Vai fino in fondo» ripensa alle parole di Ellie e sospira, seguendo il filo dei pensieri.
Lei è sempre positiva e, forse più che mai, spera che abbia ragione.

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