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Autore: The_Storyteller    12/12/2018    0 recensioni
Una raccolta di storie sulla vita della mia Inquisitrice, Saoirse Trevelyan, prima dei fatti di Dragon Age Inquisition.
Partendo dall'infanzia, la nostra maga diventa testimone indiretta del Flagello e della rivolta di Kirkwall, senza sapere cosa l'attende al Conclave presso il Tempio delle Sacre Ceneri.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inquisitore, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Felice decimo arrivo, Trevelyan!-
Saoirse non alzò nemmeno gli occhi dal libro che stava leggendo, tanto rispondere a quella stupida di Melinda sarebbe stato solo tempo perso.
Quel giorno era il decimo anniversario del suo arrivo al Circolo di Ostwick; o come la pensava lei, era il suo decimo anno di prigionia.
Ricordava ancora quel giorno, quando i templari erano stati chiamati da sua madre non appena la nobildonna aveva scoperto i poteri di sua figlia, a soli sette anni. In realtà, la giovane aveva scoperto di essere una maga almeno un anno prima: era una sera di tardo autunno, lei stava giocando insieme a suo fratello Marcus e fuori un violento temporale stava imperversando. Ad un certo punto una folata di vento aveva aperto una finestra, spegnendo in un colpo le candele che illuminavano la stanza. I bambini si trovarono al buio, e d’istinto Saoirse aveva desiderato un po’ di luce: quale sorpresa quando dalla sua mano destra scaturirono alcune fiamme, che come piccole lucciole si diressero verso le candele e le riaccesero! La bambina ne era rimasta entusiasta e avrebbe voluto mostrare ai suoi genitori quella meraviglia, ma suo fratello le aveva invece consigliato di tenere nascosto il suo segreto. Soltanto l’anno dopo ne capì il motivo.
Sua madre l’aveva scoperta per puro caso quando la vide congelare l’acqua in un bicchiere: i suoi occhi si erano riempiti di orrore, e in breve tempo le sue urla avevano raggiunto ogni stanza del palazzo. Ricordava che suo padre Iorwerth aveva tentato di calmare la moglie, mentre lei si era rifugiata da suo fratello Marcus, spaventata dalla reazione di sua madre.
Il bann aveva chiesto a sua moglie di aspettare a chiamare i templari, che bisognava essere sicuri e che sarebbe stato meglio aspettare ancora un anno o due, prima di mandare la loro unica figlia nel Circolo, ma Glenys non aveva voluto sentire ragioni: tre giorni dopo, i templari bussarono alla loro porta, e tra loro c’era anche il figlio maggiore James.
Per Saoirse fu un trauma: non solo si sentiva odiata da sua madre, ma avrebbe dovuto lasciare la sua casa e i suoi affetti per venire rinchiusa in un luogo sconosciuto per il resto della sua vita. I primi giorni furono difficili, ma col tempo si abituò e accettò tristemente la sua nuova vita da reclusa.
 
Per i primi anni un vecchio amico di suo padre, un templare di nome Brendan, l’aveva presa sotto la sua ala protettiva, facendole sentire un po’ di affetto e rendendo più accettabile il Circolo. La bambina dovette riconoscere che quel luogo era più piacevole di come si era immaginata, gli insegnanti erano preparati e i templari erano piuttosto tranquilli, ligi al dovere ma senza dimostrarsi tirannici; tuttavia, Saoirse percepiva il Circolo come una prigione, una gabbia dorata per chi aveva come unica colpa quella di essere “diverso”.
Suo fratello Marcus si era messo d’accordo con Brendan per incontrarla in segreto di tanto in tanto. Il vecchio templare sapeva che era rischioso, ma venne mosso dalla pietà verso i suoi figliocci, e la cosa funzionò per un paio d’anni. Ma un giorno Brendan venne trasferito in un altro Circolo, e Saoirse aveva sempre avuto il sospetto che fosse stata opera di sua madre.
I due fratelli dovettero accontentarsi di sentirsi per via epistolare, fino all’ultima lettera di due giorni prima: suo fratello le aveva annunciato il suo imminente matrimonio, e la loro madre gli aveva intimato di non scrivere mai più a sua sorella. Quello fu un colpo al cuore per la giovane, che pianse di rabbia e tristezza per tutta la notte. L’odio di sua madre verso la magia aveva finito per toglierle tutta la sua famiglia, e questo non glielo avrebbe mai perdonato.
 
La giovane scrollò la testa per togliersi quei ricordi dolorosi e riprese a leggere il libro che teneva in mano, quando altre voci la distolsero dalla lettura.
- Sono arrivati, presto! Alcuni di loro hanno bisogno di cure!-
Saoirse vide la Prima incantatrice Diantha, in testa a un piccolo gruppo di guaritori, oltrepassare il salone dove erano soliti ritrovarsi gli apprendisti durante la pausa dalle lezioni. La donna, solitamente calma, era in quel momento in preda all’agitazione, mentre si dirigeva al cancello d’ingresso.
- Che cosa succede?- chiese Saoirse a un templare di passaggio.
- Stanno arrivando i sopravvissuti del Circolo del Ferelden. O almeno, quelli che sono stati destinati a noi- rispose il soldato.
La giovane aveva sentito parlare del Circolo sul lago Calenhad, di come fosse stato assalito da abomini e di come un gruppo di Custodi grigi li aveva fermati.
“Altre vittime del Flagello” pensò con tristezza. Per quanto alcuni suoi conterranei tentassero di ignorarlo, il Flagello stava piegando duramente il Ferelden, e già da qualche mese profughi fereldiani disperati si affollavano nelle città costiere dei Liberi Confini nella speranza di trovare una nuova casa.
Lasciò perdere il libro e si diresse anche lei verso l’ingresso. Vide la Prima incantatrice affidare un paio di ragazzi ai guaritori, mentre gli altri quattro maghi fereldiani rimasero sotto la custodia dei templari. Tra di loro scorse una giovane ragazza che poteva avere la sua età: si tormentava la lunga treccia corvina, mentre i suoi occhi verdi scattavano da un punto all’altro in preda all’agitazione.
Saoirse andò dalla Prima incantatrice e le chiese se poteva portare da mangiare ai profughi. Diantha acconsentì, e qualche minuto dopo la giovane ritornò con un vassoio pieno di focacce. Si avvicinò ai maghi offrendo gli spuntini, e per un attimo sembrarono rasserenarsi. La ringraziarono con un timido sorriso, mentre la ragazza dai capelli neri fu l’unica a ringraziarla a voce: - Ti ringrazio, io e gli altri ne avevamo bisogno...- disse con voce tenue.
Saoirse notò un leggero velo di lentiggini sul volto della ragazza, il che le dava un’aria sbarazzina che cozzava tremendamente con l’atmosfera che si respirava nella sala.
- Io sono Saoirse. Come ti chiami?- chiese la maga.
- Elinor... Mi chiamo Elinor. Piacere di conoscerti, Saoirse.- rispose la ragazza.
 
Dopo una settimana di quarantena, i maghi fereldiani furono giudicati “puliti” da possessioni demoniache; purtroppo uno dei due maghi che erano stato portati dai guaritori era stato corrotto dai prole oscura, ed era deceduto un paio di giorni prima.
Elinor stava tutto il tempo con Saoirse, avendo trovato in lei una persona a cui confidare ciò che aveva passato: le parlò della sua vita al Circolo prima del Flagello, di come lei e pochi altri fossero riusciti a scappare alla furia degli abomini e di come avessero chiesto aiuto al Circolo di Jainen, che li aveva imbarcati su una nave diretta a Ostwick.
- Ho sentito che soltanto un giovane templare è riuscito a sopravvivere. Non riesco a ricordarmi il nome, ma spero che ora stia bene. Povero, deve averne passate tante con tutti quei mostri...- disse Elinor. Saoirse le tirò su il morale, poi si diressero verso l’aula della lezione sulle piante medicinali, chiacchierando del più e del meno.
Un anno passò velocemente, e i prole oscura vennero sconfitti dall’Eroe del Ferelden.
- Il Ferelden è salvo! Sono così felice Saoirse!- esclamò Elinor in preda alla gioia. Saoirse la abbracciò di rimando.
- Meno male, è un incubo che finalmente finisce.- disse la giovane, ma poi la sua voce assunse un tono più triste: - Quindi...tornerai nel Ferelden adesso?- le chiese.
Elinor la guardò negli occhi decisa: - E cosa farei senza la mia migliore amica? No, mia cara, non ti libererai facilmente di me!- le rispose scherzosamente.
Saoirse sorrise e la abbracciò di nuovo. - Su dai, andiamo. O perderemo l’inizio della lezione.-

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Secondo capitolo sulla vita di Saoirse, dove conosce la sua migliore amica al Circolo. E indovinate un po' chi è il giovane templare sopravvissuto al Circolo del Ferelden =)... Già, ho voluto "legare" Saoirse e Cullen anche nel passato, anche se ancora ovviamente non si conosceranno fino agli eventi di Inquisition; mi piaceva l'idea che ci fosse qualche gioco del destino che legasse tra loro i due piccioncini. 
Spero vi piaccia, alla prossima!!
   
 
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