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Autore: terryoscar    18/01/2019    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Generazioni di Jarjayes a confronto


Alain ed io abbiamo preso alloggio nelle nostre stanze, sono l’una accanto all’altra. Come a Parigi, anche qui le stanze adibite alla servitù sono decorose, piccole, pulite, arieggiate e fresche. Questa famiglia avrà tanti difetti, il Generale è un despota, e le figlie non sono da meno, però sono persone a modo, rispettose. Sono uscito da poco dalla toilette, ho fatto il bagno e indossato finalmente dei vestiti puliti, raduno quelli sporchi per posarli su di una sedia, decido di uscire dalla mia camera, esco e vedo Alain fare altrettanto.
 
“Gerard, dove stai andando?”
“Voglio fare un giro nei giardini Alain, voglio conoscere il posto in cui ci troviamo.”
“Gerard, ricordati che noi ufficialmente siamo dei servitori, ma comunque restiamo due soldati in missione!”
“Ih ih ih … Alain, mi sembra di ascoltare il Generale!”
“Ti prego Gerard, non paragonarmi a lui! … ih ih ih … Gerard hai visto che roba?”
“Di cosa stai parlando?”
“Non di cosa, ma di chi! Mi riferisco a Madame soldato e Monsieur trasandato ih ih ih. Che coppia di individui, sono davvero strani!”
“Ah ah … Stai parlando del maggiordomo e della governante di palazzo? Certo che quei due sono come il giorno e la notte! Ma non ti preoccupare Alain, vedrai che il nostro Generale metterà sulle righe il povero Michele! Ah ah ah …”
“Si, me lo immagino! Però tutto sommato, quel Michele … mi è simpatico! … Senti Gerard, andiamo nei giardini a prendere una boccata d’aria!”
“Andiamo Alain! …..
 
Gerard ed io ci aggiriamo per i giardini,sono ben curati, con piante secolari, fiori, siepi e cespugli, ci fermiamo proprio davanti a un cespuglio verde, molto rigoglioso, con qualche piccolo fiore ad ornarlo, e cominciamo a chiacchierare tranquillamente.
“Alain hai visto che palazzo?! Accidenti amico, certo che i Jarjayes posseggono della proprietà meravigliose, questo posto è davvero un paradiso! …. Guarda Alain che spettacolo! La vista sul lato ovest è incantevole, si vedono le Ali attraverso cui siamo arrivati, a fianco abbiamo il borgo con l’alta torre campanaria. E se ho ben compreso, a fianco della tenuta c’è la cascina! Il giardino, poi, è meraviglioso! E’ curato divinamente, ci sono più fiori qui che al camposanto ah ah ah!”
“Amico, ma che razza di paragone stai facendo?!”
“Alain, io ci passerei volentieri, qui, il resto della mia vita!”
“A proposito Gerard, appena avrò l’occasione di parlare con il Comandante, le chiederò di trovarmi un lavoro a palazzo. Ho deciso di chiudere definitivamente con la vita militare.”
“La stessa cosa farò io Alain, non voglio più svolgere questo lavoro che mi porta via da casa così tanto tempo! …. Alain ma ti immagini, ci congediamo dalla Caserma Metropolitana, per arruolarci a palazzo Jarjayes!”
“Già, l’importante è lasciare la divisa, non ne posso più! …. Lontano da mia moglie …. Argh … se ci penso comincio ad andare in subbuglio.”
“Allora è meglio cambiare discorso, e cerca di frenare i tuoi bollenti spiriti Alain ah ah ah!”
“Ehi, Gerard, ma dico, sei per caso un santo tu? Io certo che no, sono un uomo, ho bisogno assolutamente di mia moglie, tutto questo, per me, è una vera agonia!Siamo in viaggio da settimane, ed io soffro terribilmente! Tutte queste notti lontano dal corpo caldo ed accogliente di Sabrina…..Gerard….non ce la faccio più!!!  A proposito Gerard, ho sentito che il vecchio pazzo ha un fratello Cardinale che vive qui a palazzo, secondo te  che tipo sarà?! Magari sarà un altro che urla e strepita come un ossesso!”
“Chissà Alain, magari, essendo un Cardinale, sarà meno iracondo di suo fratello.”
 
“Buona sera figlioli, parlate di me?”
 
Una voce alle nostre spalle ci richiama la nostra attenzione. Il tono è tranquillo, solare. Il timbro è simile a quello del Generale, ma sembra più giovanile. Alain ed io sbianchiamo in viso, ci giriamo di scatto, di fronte a noi abbiamo la figura di un uomo che indossa una veste talare rossa, stretta in vita da una fascia, con un crocefisso sul petto, ha i capelli raccolti in un codino, con un piccolo ciuffo che cade da un lato del viso, lineamenti molto simili a quelle del Generale, non c’è dubbio, davanti a noi c’è il Cardinale Jarjayes.
 
Sento Alain balbettare: “Buo buongiorno e eminenza … noi  … vedete io ed il mio amico Gerard … ecco ci chiedevano ….”
“Se ho capito bene,  vi chiedevate se io e mio fratello Augustin abbiamo lo stesso temperamento.”
“Voi … Voi Eminenza avete ascoltato …..”
“Quanto basta figlioli … quanto basta!”
Il Cardinale annuisce appena col capo, allarga le braccia in un gesto di pace e ci parla in assoluta tranquillità.
“Oh Santo cielo! Ops .. scusate non volevo bestemmiare! .. Ecco Voi … Voi … davvero avete ascoltato tutto? Voglio dire … proprio tutto?”
 
L’uomo che ho davanti a me è visibilmente imbarazzato, balbetta, suda…..certo, ha detto cose che alle orecchie di un prelato possono apparire fuori luogo, ma io non sono certo un uomo bacchettone, comprendo benissimo certe necessità umane.
 
“Abbastanza da aver sentito che apostrofate mio fratello Augustin “ Vecchio pazzo” … “
“Allora anche …”
“Che sei un uomo sposato e tutto il resto! …. Scusatemi, non volevo ascoltare la vostra conversazione, ma vedete, Voi eravate fermi davanti a quel cespuglio, ed io ero seduto proprio alle vostre spalle, su quella piccola panchina, a riordinare un poco le idee.”
“Ci … ci dispiace Sua Santità!”
“No! Vi prego, io non sono il Papa, ma un  Cardinale!”
“Cardinale Jarjayes, scusateci, noi non volevamo offendere il Generale, solo che …”
Gerard interviene timidamente: “Vostra Eccellenza, vedete, noi siamo degli umili servitori della Vostra famiglia, spero che non penserete male di noi.”
“Non preoccupatevi Signori, non sono nessuno per  giudicare, e in quanto a mio fratello, lui è fatto a modo suo ma non è cattivo! … Adesso, vogliate scusarmi.”
“Certo, prego Eminenza!”
Facciamo un piccolo inchino, in segno di saluto, e vediamo sua Eminenza dirigersi allegro verso il castello.
 
Non appena il Cardinale si allontana, Alain mi guarda imbarazzato e dice: “Maledizione Gerard,ma ti rendi conto, io ho parlato di …. mia moglie e che la desidero, e … e … il prete ha ascoltato tutto! Che figura!”
“Alain, ormai quel che detto è detto, non puoi farci niente! … Ih ih ih …”
“Si può sapere cosa hai da ridere, imbecille? Tanto quelle cose, le ho dette io non tu!”
“Alain, ti preoccupi per il fatto che il prete abbia ascoltato che hai certe esigenze, e non ti importa che ti abbia sentito chiamare suo fratello “vecchio pazzo”?”
“Ah si, certo, però! … Sembra un uomo a modo, tranquillo, calmo, non come suo fratello, che non fa altro che strillare e comandare!”
“Ma Alain, cosa dici?! Il Generale e il Cardinale hanno due ruoli differenti: uno scende in battaglia, e l’altro si occupa di anime! A proposito, mi meraviglio che non ti abbia obbligato a confessarti dopo quanto ha udito! Ah ah ah ….”
“Smettila imbecille! Io non ho nulla da confessare! E non vedo cosa ci sia di male a desiderare la propria moglie!”
“Si ma, prima di Sabrina?!”
“Smettila Gerard, non siamo mica tutti dei Santi come Andrè!”
“Ma tu non fai che portare ad esempio il nostro amico?!”
“Certo Gerard, sono sicuro che sia l’unico uomo sulla faccia della terra, che ha atteso una donna per vent’anni! Oltre a lui non conosco nessun’altro! A proposito Gerard, ma tu hai visto quella dama bellissima che era sulla carrozza che abbiamo incrociato, poco prima che arrivassimo al palazzo?”
“Certo che l’ho notata, era bellissima! Chissà cosa ci faceva qui?! Oltre a sua Eminenza, non abita nessuno qui. Forse Alain sarà venuta per confessarsi!”
“Ah ah ah … Dai amico, non prendermi in giro! Secondo te, quali peccati può avere una donna simile? Ma l’hai vista? Femmine come quelle, farebbero cadere in tentazione chiunque, anche il Cardinale ah ah ah!”
“Sei sempre il solito Alain, tu non cambierai mai!”
“Non vedo perché dovrei Gerard! ……. Guarda, sta arrivando una carrozza! … Avviciniamoci, vediamo chi è!”
 
 
Dalla carrozza scende un omino minuto, vestito in maniera piuttosto semplice ma decorosa, avrà all’incirca l’età del Generale, con un naso aquilino, sguardo vivace ed una folta capigliatura grigia.
“Ben arrivato, dottor Pautasso! Venite con me che Vi accompagno di sopra.”
“Grazie Michele! … Perché mi avete fatto chiamare, forse Sua Eminenza sta poco bene?”
“No dottore, non è per Sua Eminenza che siete qui! Vedete, è arrivato il padrone!”
“Il Padrone? Vuoi dire il padrone della Contea? Il Generale?”
“Certo dottore, proprio lui, il Generale in persona! Non vedete il mio ridicolo abbigliamento? Mia sorella mi ha costretto ad indossare la livrea, quella delle grandi occasioni, tutta pizzi, ricami e merletti, perché la prima cosa che mi ha fatto notare il Padrone, è stato il mio abbigliamento. Pensate che mi ha scambiato per lo stalliere!”
“Ah ah ah … No impossibile, anche lui si veste meglio di te ! Ah ah ah”
“Ecco, lo sapevo, anche Voi mi prendete in giro!”
“Ma no, Michele, non volevo offenderti, solamente dovresti curare un poco di più il tuo abbigliamento, tutto qui!”
“Ma dottor Pautasso, non sono forse una persona pulita ed ordinata?”
“Si certo, ma vedi, comunque sei il Maggiordomo di palazzo e devi presentarti in un certo modo.”
“Ma a Sua Eminenza non importa di come mi vesto, lui si che è un Sant’uomo!”
“Bene Michele, adesso dimmi chi devo visitare!”
“Venite con me Dottore! … A quanto pare avete un mucchio di ammalati da vedere!”
“Addirittura?”
“Si certo, credo che la maggior parte dei viaggiatori, siano quasi tutti stecchiti, forse durante il viaggio avranno contratto qualche strana malattia!”
“La maggior parte? Ma dimmi in quanti sono?”
“In dieci, sono in dieci, tra cui …. Non so quante dame e gentil uomini ci siano, perché sono vestiti tutti allo stesso modo, e poi quello strano sarei io! Pensate che io e Giovanna siamo rimasti a bocca aperta quando ci hanno detto che tra loro c’erano delle dame.”
“Ih ih davvero Michele?”
“Si, dottore! … Comunque,  mi hanno dato precise disposizioni, affinchè il primo che visitiate sia il nipote del padrone. Pare che sia ferito, visto che ha un braccio fasciato, e poi Vi accompagnerò nella stanza del padrone che sta poco bene, è tutto raffreddato, non fa che tossire e starnutire! Però nonostante sia in quelle condizioni è un leone!…. Ecco dottore, siamo arrivati, questa è la stanza del giovane ferito.”
“Grazie Michele puoi andare!”
 
 
“Dottore come avete trovato la mia ferita?”
“Monsieur, mi avete detto che il ferimento è avvenuto quattro giorni fa.”
“Si, dottore.”
“È un brutto taglio, bastava ancora un poco, e si sarebbe recisa la vena. E’ evidente che la ferita sia  stata bene curata, però, sappiate che i tempi di guarigione saranno lunghi! … Credo che i miei colleghi Vi abbiano raccomandato il riposo assoluto, per almeno una ventina di giorni!”
“Così tanto dottore?!”
“Monsieur, basta poco, e la ferita potrebbe lacerarsi nuovamente! Non dovete dimenticare che la ferita, oltre ad essere profonda è anche particolarmente estesa! Verrò tutti i giorni per medicarvi.”
“Grazie dottore!”
 
Vedo il dottore lasciare la mia stanza, mi ha detto che mi serviranno almeno una ventina di  giorni di permanenza, questo significa che, molto probabilmente, il Generale deciderà di rimanere qui per tutto il tempo. Purtroppo, riconosco che non c’è altra soluzione!”
 
Esco dalla stanza del mio primo paziente, Michele è appoggiato al muro in attesa di condurmi dal padrone del palazzo.
 
“Dottor Pautasso, la stanza del padrone è da questa parte, prego seguitemi!”
 
 
 
“È permesso? Monsieur, mi sun il dottore Pautasso, Bartolomeo Baldassarre Pautasso.”
Sussurro appena: “Ma come parla questo, forse pensa che io non conosca abbastanza l’italiano!! …………. Avanti dottore ... prego, Vi aspettavo!"
“Buonasera signor Conte! Madame Dalmasso mi ha detto che necessitate dei miei servigi, ditemi tutto, Monsieur!"
Guardo l’uomo che ho difronte, deve avere qualche anno in più di sua Eminenza, ma gli assomiglia moltissimo. È davanti a me, seduto su una poltroncina, con in mano un libro. Indossa abiti puliti, una camicia bianca con sopra un gilet rosso, pantaloni neri, calze e scarpe. Nessuna giacca, ma fa piuttosto caldo. Nessun gioiello, a parte la fede ed un grande anello, con inciso lo stemma della famiglia Jarjayes. Un uomo che emana carisma, anche senza parlare. Due occhi chiari, penetranti, che sembrano leggerti dentro con uno sguardo. Fiero, rigido, indomito. Anche se si vede che non sta molto bene.
“Si, è cosi! … Dunque dottore, come potete vedere, non ho un bel aspetto, sono raffreddato, ho mal di gola e l'altra sera mi è salita la febbre!  COFF….COFF….Ieri sera, un medico del villaggio vicino mi ha visitato, mi ha detto  che ho semplicemente un brutto raffreddore e nient'altro! Però dottore, ho una brutta tosse e non faccio altro che starnutire. ETCIUM!"
“Bene bene...cioè, male male….aprite bene la bocca e fatemi vedere la lingua, su! Una bella boccaccia, come i bambini! ………….”
"Dottore allora cosa mi dite?"
“Oh, signor Conte, avete la gola tutta infiammata, le tonsille enormi….no no…. non va affatto bene!!”
"Cosa posso fare dottore?!"
“Ora, giratevi e toglietevi la camicia, voglio ascoltare i vostri polmoni, un bel colpo di tosse, su Signor Conte non siate timido!!”
“Coff … Coff …”
“Un altro colpo di tosse ….”
“Coff .. Coff …”
“Uhm....no no..non andiamo affatto bene qui...nono …  ditemi, avete avuto la febbre? Alta?”
“No ... Forse si ... non ve lo saprei dire dottore! Con tutti i problemi  e le preoccupazioni che mi danno le mie figlie, neanche ci ho fatto caso se la febbre fosse alta o meno! ….. Forse si …. visto che non riuscivo nemmeno ad andare a cavallo."
“Ah….male male, signor Conte! Voi non Vi state prendendo cura della Vostra persona. Avete una brutta bronchite, Signor Conte!”
"COSA?!! Avete detto Bronchite?!!! Ma … ma dico !! L'altro medico, si, quello del villaggio vicino, mi ha detto che avevo solo un brutto raffreddore!!"
“Si si...Signor Conte, avete trascurato il raffreddore, e adesso avete una bronchite...oh, ma non angustiatevi, vi curerò!! Sapete, il Vostro amico, il dottor Lassonne, con cui ho studiato farmacopea alla Sorbona, mi ha scritto….una lunga lettera...si si…..mi occuperò di Voi, state tranquillo!!!”
"Quindi conoscete il dottor Lassonne?!"
“Eh….si signor Conte! … Dunque, adesso preparo qui la ricetta di alcune tisane ed uno sciroppino, poi chiederò a Monsieur Michele di andare presso la farmacia della Certosa a procurarsi tutto il necessario. Dunque….vediamo....la tisana…..servirà ad abbassare la febbre e ripulire i bronchi...si si..avete una brutta bronchite, trascurata direi!!”
“Santo cielo! Adesso ci mancava anche la bronchite!!”
 
“Signor Conte, lo sciroppino, fatto con amore dai Padri Certosini, andrà benissimo per la tosse!! Vedrete signor Conte, tempo quattro o cinque giorni e starete benissimo!!!Però mi raccomando, niente colpi di testa, dovete riposare e stare al calduccio, niente aria...e tenete la gola riparata!!!”
"Dottore, io devo riprendere il mio viaggio quanto prima, avevo deciso di rimanere al massimo una settimana! ... A proposito dottore, come avete trovato la ferita di mio nipote?"
“Temo che vostro nipote non riprenderà l'uso del braccio ferito prima di venti giorni….e necessita di cure adeguate….non solo riposo, ma anche pulizia accurata della ferita!! Oh ma vedrete, qui disponiamo di erbe miracolose!!! I cari Certosini hanno un orto incredibile!!! Vedrete, vi troverete bene qui, nella Vostra contea!!!
"Avete detto venti giorni! Non è possibile, tutto questo tempo!"
“Eh….. Signor Conte, se ci tenete alla salute di Vostro nipote, non c'è altra soluzione….mi dispiace….. ma è davvero indispensabile!!! Ma vedrete, stare qui con noi vi piacerà!!”
"Dottore .. il problema, non sono i venti giorni di permanenza al castello, ma le mie figlie!"
“Le Vostre figlie, Signor Conte? Nella lettera del mio amico Lassonne, ho ricevuto raccomandazioni circa la salute….di Vostro figlio Oscar, ma invero non ho ben compreso...sapete, il caro Lassonne doveva avere bevuto qualcosa...parlava di una possibile gravidanza, ma credo che si riferisse a Vostra nuora!!! Di certo non a Vostro figlio!!!”
“Il dottor Lassonne non si è bevuto nulla, ha detto il vero.”
“No no no no no…...non è possibile!!! Un uomo non può essere in stato interessante!!! Oh….aspettate signor Conte, credo che dovrò prescrivervi qualche altra tisana...si si …”
“Lasciate stare le tisane dottore e ascoltatemi! Se continuate a interrompermi, è chiaro che Voi non capiate! ... Dunque, come dicevo, il mio erede, il Conte, in realtà è una donna ...."
“COSA?!!!! Ma ma ma...state scherzando, spero!!!!Una donna è una Contessa, non un conte...no no….Voi necessitate di una bella tisana di biancospino e passiflora...si si…..anche un poco di melissa….e poi...uhm…...vediamo…..camomilla....si si …..”
"ORA BASTA DOTTORE!!! Ho forse l'aria di uno che stia scherzando? Io .. io ... etciù... sono serio serissimo! Tacete un attimo, se volete che Vi spieghi!  E per fortuna che so parlare benissimo l'italiano, altrimenti sarebbe stato un disastro!”
“Ah no signor Conte...state tranquillo...io ho studiato a Parigi…..posso parlare francese, se lo preferite...ma state tranquillo, neeeeee…. avete bisogno di riposo.”
“Avete finito dottore? Posso finalmente parlare?”
“Prego, parlate!”
"Oh finalmente! Dunque, mia figlia il Conte, ha ereditato il titolo del casato, per mancanza di eredi maschi, dato che Oscar è la sesta delle mie figlie! Adesso è tutto chiaro dottor Pautasso?”
"Oscar?!!! Oh signore benedetto, aiutami tu!!! Vostra figlia, ha un nome maschile?!!! Nooooo…..ma come è possibile?!!! Oh, tanto è tranquillo sua Eminenza il cardinale, e tanto siete agitato Voi, Signor Conte…...con rispetto parlando, si intende...neeeeeeeeeeeeee"
"Dottore, ho l'impressione che tra noi due, l'esagitato siate Voi e non io,  e adesso smettetela! Io non ho ancora finito! .... Santo cielo, ma quanto è difficile comunicare con gli italiani!!”
“Ma Signor Conte, cosa dite!!”
“Ora basta!  Vi ordino di tacere, io non ho ancora concluso!”
“Sssi Signor Conte …”
Mi viene naturale battere i tacchi delle scarpe e mettermi quasi sull’attenti, quest’uomo mette soggezione quando si inalbera, che poi io non gli ho detto nulla di strano, si agita davvero troppo facilmente!
“Dottore non solo dovrete visitare mio figlio ... ehm … volevo dire mia figlia Oscar, ma anche le altre due che sono in stato interessante! ... Puff ... che fatica!! Ma finalmente ce l'ho fatta!!!!”
“No, aspettate signor Conte...neeee...dunque, Voi viaggiate con tre figlie, tutte in stato interessante? Ma dico, Vi pare una buona cosa organizzare un viaggio così lungo, con delle donne incinte al seguito!!! O santo cielo, andrò subito a visitarle….avranno bisogno di cure ed attenzioni, queste fragili creature!!”
"Ma se è da più di mezz'ora che cerco di spiegarvelo! Si le mie figlie sono in stato interessante, e non siamo nemmeno a metà del nostro viaggio."
Mi accascio sconsolato sulla poltrona, questo medico sarà pure bravo, ma è davvero insopportabile! Cosa avrò fatto mai di strano? Nella casa di un Generale serve un figlio maschio. Mi pare una decisione logica, la mia!
“Oh povere ragazze…...creature così fragili, obbligate a viaggiare nel loro stato!!! Povere fanciulle, andrò subito da loro….Ditemi...come si chiamano? Sono giovani? Alla prima gravidanza immagino, per essere così incoscienti da viaggiare nel loro stato...o forse le avete obbligate Voi?!!!”
“Ma quali incoscienti!!! Sono donne attempate! La maggiore si chiama Josèphine , ha quarant’anni, è madre di sei figli, ed è nonna di ben quattro nipoti!"
“Cosa?!!! Ed alla sua età….si mette in viaggio in queste condizioni?!!”
“Di questo ne parleremo dopo! HO DETTO DI TACEREEE!!!”
“Sssi Signor Conte!”
“La seconda ha trent'otto anni, ed è madre di cinque figli! Quindi come potete capire, sono donne con una certa esperienza."
“Allora sono delle incoscienti, permettetemi di dirvelo!!”
"Ma no dottore, quando ci siamo messi in viaggio, l'unica ad essere in stato interessante, seppure inconsapevolmente, era mia figlia Oscar.Invece, le altre due incoscienti, il problema se lo sono cercato! Ovviamente con la complicità di quei due imbecilli di mariti che si ritrovano! Quindi altro che inesperti, io li chiamerei sprovveduti!!!"
“Ma dite davvero? Due donne adulte, che hanno già diversi figli, hanno deciso di procreare ancora, durante un viaggio?!!! Oh, ma si tratta di due donne fuori controllo!!!E la terza, ditemi…….”
“Oscar? Ma lei si è sposata da ............... pochi mesi ecco, e quando ha intrapreso il viaggio non sapeva nemmeno di essere incinta."
“Quindi lei è giovane ed inesperta, ed è al primo figlio...povera figliola….Il mio collega, Lassonne, mi ha parlato di una fanciulla dolce e riservata, timida …..”
"Si, è così! Dottore, mi raccomando, quando sarete da lei, siate delicato e abbiate pazienza! Sapete, mia figlia è molto restia a farsi ... visitare, è gelosa della sua intimità, in effetti…direi che è riservata, si, molto riservata."
“Oh….capisco....sarà una giovane donna timorosa di Dio, pudica, tranquilla e remissiva, come si conviene ad una nobildonna…..Ma, perdonate l'ardire, mio Signore, perché le avete dato un nome maschile? E ne avete fatto il Vostro erede?”
"Ehmmm ... ecco ... veramente ... si certo, è pudica, ma in quanto a tranquilla e remissiva non ci sperate. Dovete sapere che mia figlia è un soldato, anzi per la precisione: è un Colonnello dell'esercito francese!Comandante delle Guardie Reali ed ora è a capo della Compagnia della Guardia Metropolitana parigina. Con un solo sguardo mette in riga un intero reggimento di soldati. Sono fiero di lei!"
“COME?!!! Una giovane donna, tranquilla, dolce, ingenua….un Colonnello dell'esercito? Una soave fanciulla in mezzo a tanti uomini?!! Oh Signore Benedetto…...ma non è possibile...chissà quale sofferenza per questa soave creatura!!!”
 
Vedo il dottore farsi il segno della croce, deve essere un uomo davvero pio e devoto, ma adesso sta esagerando! O forse mi ha scambiato per mio fratello, il Cardinale?
 
"Non capisco di cosa Vi meravigliate!!! Non ho avuto il dono di un figlio maschio, ed ho provveduto da me! Dottore credo che sia inutile dilungarsi, piuttosto non perdete tempo e visitate le mie figliole! ... Dottore, un’ultima cosa voglio dirvi! ... Dunque, vedete, io ….  vorrei che Vi raccomandaste con mio genero,il più giovane intendo, affinché giaccia il meno possibile con mia figlia! Vedete, sono un tantino preoccupato per il nascituro, lui sarà l'erede del mio casato, e non vorrei che non riuscisse a venire alla luce. Quindi fatemi la cortesia di dire a mio genero di non giacere con mia figlia!"
“Perdonatemi signor Conte, Voi vorreste che suggerissi al marito di Vostra figlia Oscar di non……..richiedere alla moglie di adempiere ai suoi doveri coniugali? Vorreste forse che, per dare libero sfogo alle sue necessità, suggerissi l'utilizzo di un piccolo locale che si trova all'estremità del borgo?”
“Beh … ecco …. Se fosse necessario … sapete, sempre per il bene di mio nipote,e di mia figlia, ovviamente!”
“O Beata Vergine, Madonnina mia…...Voi avete bisogno di fare una bella chiacchierata con sua Eminenza, il Cardinale Vostro fratello!!! Vedrete, Vi farà bene parlare con lui, un uomo così pio e devoto….un vero santo!”
"Lasciate stare mio fratello, non è il caso di tirarlo in ballo, almeno in questo momento e sopratutto per .... certi discorsi!"
“Come volete, signor Conte...allora vado...e Voi mi raccomando, riposatevi, tisane, sciroppi e qualche bel fumento…..e alla festa Patronale vedete di non strapazzarvi!!! Mi raccomando...io comunque tornerò a visitarvi anche domani...ora vado dalle Vostre figliole … povere creature!”
"Si, si, andate via, e vedete di lasciare in fretta la mia stanza, che mi avete fatto venire ancora di più il mal di testa!"
“Ma ma...io signor Conte?!!! Ma no, signor Conte...cosa dite …...”
"Ho detto fuori di qui!! E vedete di suggerire a mio genero di lasciare tranquilla mia figlia, CAPITO? FUORIII!"
“Si si...signore...vado, neeee. I miei ossequi, signor conte!!!!”
 
Il dottore si esibisce in un leggero inchino e lascia la mia stanza.
 
“FUORIIII! ... Oh Finalmente quel ... Pautasso ha lasciato la mia stanza! Non ne potevo più!  Mi ha fatto un mucchio di domande, nemmeno se fossi io ad essere in stato interessante!! Dannazione, mi ha diagnosticato la bronchite, ci mancava solo questa! … Etciù … E ora mi farò questi fumenti.Certo che è davvero un tipo strano questo dottore!"
 
 
 
“Mi … Michele …”
“Dottor Pautasso … siete sconvolto, cosa Vi è successo?”
“Nulla Michele ….”
“Davvero dottore? Io credo che voi siate un tantinello sconvolto …”
“Ma no, ma no Michele …. E invece si Michele! Il padrone è un tantino frizzantino, sarà perché ha la bronchite, ma è davvero intrattabile oltre che strano!”
“Come strano?”
“Nulla … nulla Michele! … Meglio che mi accompagni dalle sue figliole”
“Quale in particolare dottor Pautasso?”
“La maggiore … cominciamo da lei, spero almeno che sia più trattabile di suo padre!”
 
 
“E’  permesso Madame? Mi sun il dutur Pautasso…….”
“Charles, hai sentito? Abbiamo qui il dottore! Forse l’hai chiamato tu caro? Stai male?”
“No, Joséphine, io non ne so nulla! Ma facciamolo entrare e vediamo cosa vuole!”
"Avanti!"
“Buonasera madamina, mi manda il signor Conte, Voi dovete essere una delle tre figlie, giusto?”
"Si ... sono la primogenita del Conte, non capisco, è mio padre che dovete visitare non me."
“Ehm...perdonate l'intrusione madame, ma il Vostro augusto genitore è molto agitato e mi ha chiesto di visitare anche le sue figlie, sostiene che siate in stato ehm….ecco....interessante. Mi è parso molto preoccupato ed apprensivo, deve essere un buon padre, madame.”
"Ma vedete dottore, Voi non lo conoscete, ma mio padre è sempre molto agitato! Comunque ... si è vero, sono in stato interessante, ma credo che sia lui ad avere bisogno di cure non io! Per quello che mi riguarda sto benissimo, non ho bisogno di alcun dottore!"
“Siete sicura Madame? State davvero bene? Sapete, il Vostro augusto genitore mi ha detto...ecco…..che non siete alla vostra prima gravidanza..anzi…...ecco, mi ha confidato che siete già nonna e che questo sarà il Vostro settimo figlio, madame. Sapete, con l'età la gravidanza diviene più faticosa, ma ditemi, di quanti mesi siete?”
"Due dottore."
“Ne siete certa, Madame? Io non vorrei insistere, ma Vostro padre mi è apparso davvero preoccupato per tutte Voi...anche se in modo particolare per la più giovane ……”
“Vi riferite a mia sorella Oscar, vero?”
“Ehm si proprio lei ….”
“Cosa c’è dottore? Perché quella faccia? Forse è per mia sorella Oscar?”
“Beh … ecco … invero, mi ha sorpreso non poco apprendere, che una madamina avesse un nome da un uomo, tutto qui …..”
“E che fosse un soldato, vero?”
“Ehmm … si … ma comunque veniamo a noi! …. Dunque ….”
“Dottor …. Pautasso, io non capisco perché tutta questa preoccupazione da parte di mio padre, Vi prego gentilmente di spiegarmelo.”
“Mi pare ovvio madamina, siete in stato interessante, e per una donna avanti con gli anni tutto si complica …. Soprattutto con il viaggio che avete intrapreso ……”
“QUESTA POI! ETA!!! MA QUALE ETA’, IO SONO UNA DONNA GIOVANE, ANZI, COSA DICO, SONO GIOVANISSIMA!!!”
“Calmati Josèphine, credo che il dottore non voleva offenderti …”
“Charles, e invece ho inteso benissimo!! Dottore se sono incinta, vuol dire che sono ancora giovane e piacente!”
“Sssi Madame … ecco … io non volevo ….!”
“ ...Ehm .. scusate l'ardire dottore, non era mia intenzione urlarVi dietro! ... Comunque, come Vi dicevo poc'anzi, ho una certa esperienza e quindi non ho bisogno del medico, INTESI?!!E adesso se non Vi dispiace andare da mia sorella Marianne, magari lei vorrà farsi visitare!"
“Ma madame...perdonatemi...ma cosa dirò a Vostro Padre? Non vorrei farlo agitare ancora di più...sapete...ha una brutta bronchite, con tosse, catarro e la gola tutta infiammata…. davvero si è trascurato!Se non è chiedervi molto, vorrei poterlo rassicurare …..”
"Bronchite? Catarro? Ma dico, tra me è lui chi non si dovrebbe agitarsi sono io e noi lui, visto che ... VISTO CHE SONO INCINTA!! Dottor Pautacchio …”
“Pautasso madame … Pautasso!”
“Si, Pautasso, se  Vi preoccupa l'ardire di mio padre, andate, e ditegli che mi avete visitata e che sto benissimo, mi sono spiegata dottor ... Spauracchio?!!"
“Si si..certo madame...certo….E...se doveste avere bisogno di me...domani tornerò per visitare Vostro Padre…..”
"Dottore, me lo avete già detto, ma lo sapete che siete davvero petulante, volete forse che sia scortese?”
“Si certo Madame … Se questo che volete allora ...”
“VIA!!"
“Vado vado …...”
“OH!!! FINALMENTE L'AVETE CAPITO!!"
“Uhmpf…. ed io che mi aspettavo una dolce figliola….. uguale uguale al Padre…. questa Madame Jarjayes”
 
 
“Dottore, credo che nemmeno questa volta sia andata bene, non è vero? Dottore, cosa vi succede, perché quella faccia? Forse la Marchesa sta poco bene?"
“No no... tranquillo Michele, solo….  Questa madamina è uguale  al padre! Adesso andrò da un'altra figlia...spero solo che sia più ragionevole…..”
"Dottore, siete sconvolto, preferite recarVi prima dalla Contessa o dal Conte?”
“Conte?”
“Sapete ... l'erede Jarjayes!!"
“Oh..terrò la più giovane delle figlie per ultima, spero che sia la più tranquilla!”
“Come volete dottore, ma dubito che sia così! Per quello che ho capito, il Conte è un valoroso sodato, ma se avete deciso di tenerlo per ultimo, venite con me, il soldato, la lasciamo per ultima! Prego da questa parte!"
“Soldato? A già il Conte! Si, lasciamola per ultimo …. Ehm … ultima … povero me, chissà cosa mi aspetta ancora!”
 
 
 
 
Louis è nella toilette, sono qui distesa sul sofà, quando sento bussare alla porta, mi alzo e dico: “Avanti!”
Entro timoroso nella stanza di madame la Comtesse, mi guardo intorno, l’ambiente è ordinato, solo alcuni abiti sono ancora da riporre. La contessa indossa un grazioso abito a fiori, ampio, con la scollatura bordata da un merletto. È una bella donna, dall’aria dolce. Ha i capelli castani legati in una treccia, con alcune ciocche che fuoriescono. Un viso pieno, con due occhi chiari, uno sguardo attento, un sorriso allegro. Sembra una dona tranquilla, forse assomiglia alla madre, almeno spero.
“Buonasera Madame, perdonate l'intrusione. Sono il dottor Pautasso, mi manda vostro Padre …”
“Mio padre? Prego dottore accomodateVi, ma prima ditemi come sta mio padre?”
“Madame, Vostro padre ha la bronchite, quindi ha bisogno di cure.”
“Povero padre! …. Dunque dottore, mi avete detto che Vi ha mandato mio padre.”
“Si, Madame,egli è in apprensione per la salute delle sue figliole, mi ha mandato per … per fare una tranquilla chiacchierata.”
“Mio padre è talmente premuroso!!!”
“Madame, egli è alquanto preoccupato per la salute delle sue figlie, dato il lungo viaggio che avete appena affrontato.”
“Immagino che mio padre Vi abbia informato della mia gravidanza."
“Si Madame, mi ha parlato della Vostra gravidanza.  Posso chiedere, di quanti mesi siete?”
"Quasi tre  mesi! …”
“Dottore, vorrei che lo tranquillizzaste, io sto benissimo a parte la nausea. A tal proposito, colgo l’occasione per chiederVi un  infuso per attenuarla.”
"Oh, bene Madame...se non avete altri disturbi, vi consiglierei di provare con una tisana di finocchio, fa miracoli! Mi permetterei poi, di consigliarvi un poco di riposo, sarete stanca dopo questo lungo viaggio!”
"Grazie Dottore, seguirò i Vostri consigli, da staserà prenderò la tisana che mi avete prescritto!"
“Bene, questo è quanto, adesso Vi lascio, per qualsiasi problema, sono a Vostra disposizione! … Buona sera Madame.”
“Grazie dottore! Dottore …”
“Si Madame?!”
“Tornando a mio padre, gli avete diagnosticato la bronchite …”
“Si Madame, deve assolutamente curarsi …”
“Dottore, spero che mio padre non abbia complicazioni.”
“Tranquillizzatevi Madamina, gli ho prescritto delle tisane molto efficaci. Vengono   preparate dai   frati certosini, Vi assicuro madamina che sono  dei veri maestri.”
“Questo significa che la nostra partenza potrebbe essere rimandata!”
“Si, Madamina, ho già detto a Vostro padre che non potrà mettersi in viaggio prima di venti giorni …”
“Avete detto venti giorni dottore? Così tanto! Dottore, mio padre sta tanto male?”
“Tranquilla Madame, Vostro padre non sta bene, ma nulla di preoccupante, se seguirà le mie prescrizioni alla lettera! … Forse non avete pensato a … Vostro cugino …”
“Cugino?!!! … Ah … si … si … Victor! A proposito come l’avete trovato?”
“Madamina, proprio lui necessita di tanto tempo di riposo. La sua ferita è piuttosto profonda, e affrontare un viaggio nelle sue condizioni non è consigliabile!”
“Capisco dottore! … Povero Victor! Vi ringrazio  dottore, Vi auguro una buona serata!”
“Grazie Madamina!”
Faccio un leggero inchino e prendo commiato dalla contessa.
 
“Marianne, ho sentito la porta, chi era?”
“Era il dottor Pautasso Louis …  l’ha mandato mio padre, sai lui  è preoccupato per noi!”
“Beh  tuo padre, avrà il suo caratterino, però debbo riconoscere che si preoccupa per tutti noi, sopratutto  per le sue figlie! … A proposito Marianne, hai chiesto al dottore come sta?”
“Louis, mio padre ha la bronchite …”
“Bronchite? Oh! … Questo proprio non ci voleva! Immagino che slitteremo la partenza.”
“Infatti Louis, tra Girodelle e mio padre, il dottore  ha detto che non potranno mettersi in viaggio prima di  venti giorni.”
“Venti giorni?”
“Si caro …. Venti giorni …..”
 
 
 
Lascio la stanza, vedo Michele aspettarmi pazientemente, mi dice: "Allora dottore, con la Contessa è andata meglio?"
“Si, Michele, mi è parsa una donna assennata, tranquilla.”
"Meno male! … Però, Vi consiglio di stare in guardia con il soldato …”
“Soldato?”
“Il Conte dottor Pautasso, il Conte!!!”
“Ma non capisco, perché dovrei stare in guardia da Sua Signoria?!”
“Dovete sapere dottore,  che quando abbiamo portato di sopra i bagagli del Conte, c'erano diverse armi:  spade,  fucili, e non mancano nemmeno le pistole! E poi in una borsa c'erano un'infinità di munizioni!”
“Caspiterina!! … Comunque mi pare ovvio che abbiano con se tutte quelle munizione, considerato che hanno dietro tutte quelle armi! … Comunque … bah … perché armarsi fino ai denti?!”
“ Come perché dottore!! … Hanno affrontato un lungo viaggio, e temevano di essere derubati dai briganti! Comunque rimango dell’idea che  bisogna  avere molto tatto con lui .. cioè voglio dire con lei! … Non vorrei che una sola parola di troppo e Vi puntasse la spada alla giugulare!”
“Oh Michele, non starai esagerando? Sarà una dolce fanciulla, alla prima gravidanza!!! Forse con un matrimonio imposto dal Padre!!! Su su...povera ragazza…...E poi smettila di parlare al maschile!!!! E’ una donna!!!”
 
Oh Signore, ci manca solo che anche Michele dia i numeri!!!!
 
"Ma dottor Pautasso, sarà anche una dama, ma resta pur sempre un soldato armato fin sopra i denti! Comunque buona fortuna.”
“Oh Michele, un soldato un soldato…….ma cosa dici!!! Si è mai vista una donna soldato?!!! Su, dimmi!!! Sarà una gentile nobildonna, tutta pizzi e merletti!”
“Dottor Pautasso, sarà come dite, ma vedrete, non appena entrerete in quella stanza, troverete armi dappertutto, non certo i rosari di Sua Eminenza il Cardinale, io Vi ho avvisato!"
“Oh, basta Michele!!! Io vado, che sarà mai questo erede!!! Dimmi piuttosto, il marito che tipo è? Vecchio? Brutto? Un matrimonio imposto?”
“No, no dottore! E’ un bel giovane: alto, bello, prestante. Non c'è che dire, il soldato ha scelto bene!"
“Il Generale, immagino!!!Perché da che mondo è mondo, una donna non sceglie il suo sposo, accetta la scelta del padre!”
"Probabile, i matrimoni tra nobili, sono tutti imposti!"
“Bene, io busso allora…...”
"Buona fortuna dottore, credo che ne avrete bisogno!"
 
Il dottore solleva una mano e la scuote lentamente, come a voler allontanare un pensiero molesto, e bussa alla porta del famoso Conte.
 
 
Andrè ed io siamo seduti attorno ad un tavolo su cui abbiamo adagiato le nostre spade, i pugnali, gli stiletti, le pistole ed i moschetti. Stiamo svuotando le armi da fuoco dalla polvere da sparo, non è il caso che ci siano dei colpi in canna, quando sentiamo bussare alla porta.
"Avanti!! ..... Si? Cosa desiderate?”
“Ehm…. Gulp ….”
 
Entro, sussulto … Perbacco!! Il Conte e suo marito maneggiano i fucili, e quante munizioni!!!!
Mi guardo in giro, Michele non mentiva, questa stanza è piena di armi: spade, pugnali, stiletti, pistole e fucili! Tutti con lo stemma della famiglia Jarjayes! E poi abiti, tutti maschili! Camice, pantaloni, gilet, giacche, scarpe e stivali. Neppure un vestito femminile …. ma che stranezza! …
Il conte, o meglio la contessa, indossa abiti maschili, una semplice camicia bianca con sopra un lungo gilet azzurro, con gli ultimi bottoni aperti, forse non riesce più ad abbottonarli, pantaloni blu scuri, calze bianche e scarpe. Ma quello che colpisce di questa creatura è lo sguardo, due occhi azzurri come il cielo, che sembrano voler leggere dentro, stessa espressione del Generale. Al suo fianco è seduto un uomo, evidentemente il marito, anche lui vestito con molta semplicità: camicia bianca, gilet verde chiaro e pantaloni scusi, calze bianche e scarpe. Un bel ragazzo, moro, occhi verdi, con uno sguardo dolce rivolto alla moglie. Sono seduti vicini, intenti a sistemare le armi, con le mani che si sfiorano. Si vede subito che il loro è un matrimonio felice, da come si scambiano qualche occhiata, si sfiorano le mani.
 
 
“Monsieur, chi siete?!”
 
“Sssi .. si …  perdonate Monsieur, sono il dottor Pautasso….ecco, il signor Conte mi ha chiesto assicurazioni circa la salute delle sue figliole…..ed io sarei qui per assicurarmi dello stato di salute di Madame la Comtesse.”
"Andrè, hai sentito? Il Generale mio padre, deve essere davvero preoccupato  per la mia salute, visto che mi  ha mandato il dottore!”
“Oscar ….”
Sorrido a mia moglie, ma sono preoccupato, non vorrei che cacciasse il dottore……
"Andrè, voglio che mio padre si tranquillizzi, farò volentieri due chiacchiere con il dottore! …. A proposito, prima che Vi occupiate di me, vorrei essere informata circa la salute di mio padre, ditemi, come l’avete trovato.”
“Ah … si, certo! … Vedete Signor Conte, Vostro padre, ha trascurato il suo malanno, e adesso purtroppo soffre di bronchite …”
“Cosa? Mio padre ha la bronchite!!”
“Si Signor Conte, il signor Generale ha la bronchite. Come già detto alla Contessa Vostra sorella, dovrà  riguardarsi stando a riposo  e dovrà fare uso delle tisane che gli ho prescritto .”
“Andrè, questo significa che dovremo rinviare il nostro viaggio!”
“Oscar, l’importante è che tuo padre si ristabilisca! ….. Dottore, riguardo al … cugino di mia moglie, cosa potete dirci?!”
“Il giovane con la ferita da taglio?! Si … anche lui necessita di riposo assoluto. Dovrete rinviare la vostra partenza di  almeno venti giorni, salvo imprevisti!”
“Andrè …. Venti giorni!”
“Oscar, non possiamo fare nulla! L’importante è che entrambi guariscano perfettamente!”
“Giusto … giusto Monsieur……. Dunque Signor Conte, come dicevo, vostro padre è preoccupato per Voi …”
“Per me? Non capisco dottore, io sto benissimo!”
“Ehmm … Si .. Ma il padrone si riferiva, ecco…… alla vostra salute ……ehm……. di donna gravida, quindi se permettete, vorrei ……. farVi qualche  domanda ….”
 
“Gravida? Si, ha usato il temine “Gravida” ….  Il dottore si è riferito a me, come donna gravida …non è possibile!!”
 
Sorrido divertita e ribatto: “Andrè, il dottore credo che abbia ragione!”
“Oscar ….”
“Andrè, avevo quasi dimenticato di essere …. Gravida!! Per fortuna che me l’hanno ricordato mio padre e il dottor Pautasso ah ah ah”
“Co Conte, io non capisco cosa ci sia di così strano! Voi avete bisogno di cure adeguate, data la vostra condizione!”
Sorrido, guardo mio marito e sarcasticamente ribatto: “Andrè, spiega al dottore che il Conte gravido non ha bisogno di nulla e che sta benissimo!”
“Dottore, non offendetevi, ma il Conte mia moglie, come ha già detto, gode di ottima salute, non ha bisogno di nulla, grazie!”
“Ma Monsieur, il Conte Vostra moglie, deve comprendere che essendo gravida per la prima volta, ha bisogno di particolare suggerimenti, quindi il mio dovere è quello di informarla su dovrà affrontare questi mesi tanto particolari, per cui … credo … che dovremo scambiare qualche parola!”
“Dottor Pautasso, Vi ringrazio per  essere qui, ma credetemi, non è davvero il caso che Vi disturbiate, io sto benissimo, non ho alcun disturbo. So da me come comportarmi, ho bisogno di riposo e nulla più. Credo che non abbiamo altro da dirci!”
“Ehm….perdonatemi Madame, ma Vostro Padre si è molto raccomandato circa la Vostra persona, è preoccupato per la Vostra salute e per quella della creatura che portate in grembo. Mi ha detto che siete alla Vostra prima gravidanza, giusto Madame?”
"Si, è vero! Ma questo non significa che io abbia bisogno di un medico, sto bene e non necessito di nessuna visita! Non vorrei sembrarVi scortese, ma sapete, siamo appena arrivati e vorrei riposarmi, quindi, vogliate scusarmi!"
“Uhm...Madame...ecco...se posso permettermi, potrei farvi qualche domanda?”
 
L’insistenza del dottore mi rende nervosa, faccio un bel respiro profondo, poso le munizioni sul tavolo, mi alzo, impugno la spada e giocherellandoci,  rispondo: "Avanti, ma una sola domanda sarà più che sufficiente!"
Cerco di rilassarmi, non voglio davvero essere scortese, accarezzo la mia spada, la sposto da una mano all’altra, la tengo in equilibrio sul dorso di una mano. Sono esercizi di manualità che mi hanno sempre calmata, non come uno sguardo ed un abbraccio del mio Andrè, ma  questo l’ho scoperto solo da poco.
“Ehm….Ecco.....visto che immagino non vogliate permettermi di visitarvi….Ecco...ditemi almeno se avete avuto dei dolori, delle fitte al basso ventre o ehm...delle perdite …..”
"Dottore, come debbo dirvelo, io sto bene, non ho nulla di tutto questo!!! Ho bisogno semplicemente di riposo, ma a quanto pare non è possibile! Vi prego di lasciare la mia stanza, grazie!"
“Ma … Signor …. Ehm … Madame ….”
“Andrè, ti prego di qualcosa, prima che perda la pazienza! … Dottore, volete forse che mi ripeta?”
 
 Guardo madame Jarjayes, i suoi occhi brillano di rabbia, con una mano cerca l'elsa della spada. Ecco, se uno sguardo potesse uccidere, io sarei morto. Questa donna, vestita come un uomo, ha un carattere forte, indomito. Ha lo stesso sguardo del padre, stessi occhi di ghiaccio. Non mi stupisco affatto che possa essere un soldato, questa donna con un solo sguardo sarebbe in grado di mettere in riga un intero reggimento!
 
“Madame, perdonatemi, ma almeno un consiglio lo accettereste?”
"AVANTI!! Ma parlate alla svelta!! Come potete vedere, mio marito ed io abbiamo da fare: dobbiamo sistemare le armi! Quindi?!!!”
“Ssssi … vengo al sodo …!”
“Allora, perché indugiate, muoveteViho detto!!"
“Ehm…. dovreste cambiare il vostro abbigliamento, i vostri abiti stringono troppo il ventre, vedete? Questo non fa certo bene al bambino. Un abito femminile, largo, comodo, sarebbe certo più adatto.”
"Cosa?!! Ehmm ... Ma Andrè, hai sentito? ..... Dottore, più avanti ci penserò! E adesso credo che non abbiate più nulla da dire."
“Madame, vi prego…..davvero....i vostri vestiti, sono troppo stretti! Se non ne avete di più comodi, potreste farvene confezionare qualcuno..ma credetemi, è necessario che provvediate in merito, per Voi e per la creatura che portate in grembo.”
“Si si, ho capito … certo, ci penserò! Credo che abbiate finito vero?”
“Ssssi …. Io veramente  avrei ….”
“COSA?!!”
 
 
Vedo il Conte maneggiare con molta destrezza la spada, meglio avere tatto con la madamina, non vorrei farla arrabbiare ancora, figurarsi poi parlare dell’astinenza coniugale di cui mi ha parlato suo padre! Meglio che sia io ad astenermi dal dire certe cose, se voglio uscire vivo da questo palazzo! Ancora una  sola parola di troppo e rischio davvero di essere infilzato! Certo che questa famiglia Jarjayes è davvero strana, per fortuna che Sua Eminenza è così saggio e pacato…..tutto l’opposto del fratello e delle nipoti!
 
“Ora Vi lascio Conte, ma rammentate che avete bisogno di riposo, per qualsiasi necessità, non esitate a chiamarmi, sapete il dottore Lassonne mi ha mandato una lettera raccomandandomi di avere ogni cura della famiglia Jarjayes, lui è un mio caro amico.”
“Il dottor Lassonne mi ha dato tutte le istruzioni necessarie, non ho bisogno d’altro! Buona sera dottore!”
 
“Tornerò domani per visitare Vostro padre, ha una bronchite che non piace molto. Assicuratevi che si riguardi anche lui. Buonasera Madame, Monsieur, abbiate cura della Vostra giovane sposa!”
“Non dubitate dottore! La mia dolcissima sposa, avrà da me tutte le attenzioni di cui necessita!”
“Bene Monsieur …!”
"Dottore, credete che certe cose non le sappia da me? Non dubitate, quando avrò tempo Vi prometto che provvederò al mio nuovo abbigliamento! Contento adesso dottore?"
“Si … contento … Buona sera Signor Conte!”
“Buona sera dottore! … Dottore …”
“Si, dite Signor Conte?!”
Vedo la madamina puntare la spada sul pavimento e con un mezzo sorriso mi dice: “Domani che visiterete nuovamente mio padre, ditegli che non si deve preoccupare per me! Ditegli che seguirò alla lettera i Vostri consigli! Ovviamente, esonerateVi dal bussare  alla mia porta!”
“Ovviamente Signor Conte! Con permesso.”
 
Il dottore lascia la mia camera, guardo Andrè  ……
 
“Ah ah ah ah … Andrè!!!! Ah ah ah”
“Oscar, sei davvero tremenda! Hai spaventato a morte il dottore, ci mancava solamente che tu gli puntassi contro la spada!”
“Ah ah ah Andrè, se solo avesse osato dire qualche idiozia, sta sicuro che l’avrei fatto! Ah ah ah!”
“Oscar, il dottore ti ha dato solo buoni consigli, e non puoi biasimarlo solo per questo.”
“Andrè, l’ha mandato mio padre e tanto basta!”
“Cosa vuoi dire?”
“Sono sicura che il dottore, chissà quale sciocchezza  voleva dirmi, naturalmente suggerita da mio padre!”
“Beh … forse, gli avrà detto: Dottor dite a mio genero di astenersi dal giacere con mia figlia ah ah ah ah!
“Sono sicura Andrè che sarà stato uno dei suggerimenti che gli avrà dato ih ihih !”
La vedo ridere, è bellissima quando ride così apertamente, dolce, spensierata. Mi avvicino,con una mano la cingo alla vita, la stringo a me, le poso un piccolo bacio sulle sue splendide labbra rosse, le sussurro: “Ti asterresti dal giacere con me?”
“E tu Andrè, ti asterresti?”
“Non ne vedo la necessità, mia dolcissima mogliettina! Non credere, ho letto anch’io il libro di Lassonne, e non c’è alcuna proibizione! …. Quindi Signor Conte, che ne dite di far felice il Vostro Capitano non chè Vostro umile servo?!!”
“Uhm … Fatemi pensare un attimo ….. ma si … perché no … Capitano Grandièr ……………..”

Mia moglie mi accarezza piano una guancia, poi affonda una mano nei miei capelli! È bellissima!! Piano piano inizio a baciarla, baci leggeri sul suo viso, poi le sue labbra, che piano si schiudono per assaporare le mie. Le nostre lingue si incontrano, si intrecciano. Con una mano spingo la sua nuca ancora più verso di me, per approfondire questo contatto. Sento il suo respiro, i suoi gemiti, quando con l’altra mano inizio a percorrere la sua schiena, passo leggero sulla spina dorsale, raggiungo i fianchi, allento un poco la presa e, dopo avere spostato la mano, inizio a risalire sul suo ventre, sbottonandole il gilet. Sento le sue mani lasciare il mio corpo, solo per il tempo necessario per sfilarle l’indumento. Ci guardiamo negli occhi, due pozze scure davanti ai miei, ha le guance rosse, mi sorride mentre mi abbraccia.
Piano la spingo verso il letto, ci sdraiamo, e continuiamo questo bellissimo gioco, donandoci infinita gioia reciproca.
 
 
 
“Michele, Michele!!! Avevi ragione!!!”
“Dottor Pautasso, cosa Vi prende? Cosa Vi è successo, perché siete tanto agitato?!!”
“Il Conte, la stanza del Conte è piena di armi!! Proprio come mi avevi detto! Il Conte  è armato fino al midollo!!”
“Ai denti, dottor Pautasso, e poi non avete detto che doveva essere una dolce madamina?”
“Non prenderti gioco di me Michele!  Mi chiedo come sia possibile che una madamina, e per giunta bellissima, sia stata allevata come un uomo, e maneggi le armi in quel modo!”
“Maneggia? Dottore, forse Vi ha puntato la pistola o la spada addosso?”
“Nessuna delle due, ma ti assicuro che se avessi detto una sola parola in più, l’avrebbe fatto! Guai se avessi riferito  al Conte ciò che mi aveva chiesto di dire il padrone!”
“Dire? Dire cosa?”
“Nulla, nulla … segreto professionale Michele! Ma sappi che l’ho scampata davvero bella!! … Povero me!! … Mi rendo conto che i padroni non somigliano affatto a Sua Eminenza il Cardinale! Lui si che è una brava persona: pio, comprensivo, calmo e tranquillo! … Invece i suoi consanguinei!…. Cielo, cielo …. E pensare che domani dovrò tornarci!”
“Povero dottor Pautasso! Dottore, prego venite, Vi accompagna alla carrozza!”
“Grazie Michele! … Appena tornerò a casa, mi preparerò una buona tisana di laudano, ho bisogno di calmarmi!”
Ah…ma io lo avevo avvisato, il dottore. Ma lui non mi ha creduto. Questa famiglia è davvero sconvolgente. Povero dottore, e povero me!!! Lui adesso andrà a casa, io invece resto qui, e dovrò occuparmi delle loro necessità!
 
 
 
“Michele!”
“Dimmi Giovanna!”
“Ho visto la carrozza del dottore lasciare il palazzo … “
“Si Giovanna, è appena andato via!”
“Bene! … Michele, hai consegnato le lettere ai padroni?”
“Non ancora Giovanna, è che l’avevo dimenticato, sai con tutto questo da fare!”
“Michele!!!! Corri!! Va immediatamente a consegnare le lettere!! … A proposito, dove le hai messe?”
“Le ho in tasca eccole qua! … Una per il padrone e l’altra per il Conte! … Ora vado, a dopo Giovanna!”
 
 
 
 
 
“E permesso?!”
“Etciù … Avanti …”
“Padrone sono io … Michele, il maggiordomo!”
“Avrò la bronchite, ma ci vedo benissimo … entra pure!”
“ Padrone io ….”
“Ah  …. noto con piacere che ti presenti come si conviene …  Quando ti ho visto nel pomeriggio, avevo l’impressione di avere al mio cospetto un mendicante di Parigi … coff … coff …”
“Ecco … Padrone, mia sorella mi ha praticamente costretto ad indossare la livrea e …”
“ A  quanto pare, tua sorella è più assennata di te! Possibile che mio fratello Armand, non ti abbia mai ripreso per il tuo abbigliamento?”
“No, Padrone, lui è un sant’uomo … tanto pio … si insomma, Sua Eminenza non bada a certe cose …”
“A proposito di Sua Eminenza, adesso dov’è?”
“In camera sua Padrone.”
“Bene, digli che dopo aver finito i miei fumenti, andrò da lui.”
“Sissignore!”
“ Michele … dimmi … mio fratello lascia spesso il palazzo?”
“Beh … ecco … veramente …. Solo due volte a settimana!”
“Due volte a settimana? Ma come, non si reca tutti i giorni in Chiesa a dire messa?”
“No Padrone, solo in rare occasioni … per esempio tra non molto nella Vostra Contea, avverranno i festeggiamenti per via della festa padronale, sapete qui il Santo Patrono è San Lorenzo, il dieci agosto ci sarà la processione, la messa nella chiesa e poi una grande festa! …… Lui si incaricherà di officiare messa e accogliere i fedeli del paese in processione!”
“Uhmmm … capisco … Ma dimmi … mio fratello, frequenta molte fedeli qui a palazzo?etciù …”
 
Temo che il padrone sospetti qualcosa, devo stare attento a non tradire Sua Eminenza.
 
“No, Signore, nessun fedele!”
“ E credi che me la bevo? Io so per certo che qui a palazzo riceve una donna!”
“Come dite Padrone? Ma non è vero!!”
“Stai mentendo Michele! Mio fratello riceve un’avvenente donna, è inutile che tu me lo neghi! Avanti, forza, confessa!”
“Confessare Padrone? Ma Voi non siete Sua Eminenza, Voi non potete darmi l’assoluzione ….”
“MI STAI FORSE PRENDENDO IN GIRO?!!! Etciù ….”
“Salute Padrone ….”
“Non fare lo spiritoso, avanti ti ordino di parlare!”
“Ma Signore, io non Vi capisco, cosa volete sapere da me! … Io sono qui per consegn ….”
“Tu devi sapere cosa combina mio fratello all’interno del palazzo! Sei un uomo e di sicuro tu ne sai più di chiunque altro! Avanti parla, se non vuoi fare compagnia allo stalliere per qualche giorno!”
“Ma Padrone, io non Vi capisco …. Ditemi con esattezza cosa Vi succede ed io cercherò di soddisfare le Vostre curiosità!”
“Ascolta, quando sono arrivato al palazzo, ho visto varcare il cancello, una carrozza  con sopra  lo stemma di  una famiglia nobile. Non sono riuscito a vedere  il viaggiatore, quindi voglio sapere di chi si tratta! … Era una donna?”
“Nnno … Padrone …”
“Allora si trattava di un uomo?”
“Sssi … Padrone … era un uomo …”
“Un uomo! … Si?!!  Sicuro  Michele?”
“Sicurissimo Padrone.”
“ Allora parla, dimmi di chi si trattava?”
“Era … era … un prelato … credo …”
“Ho capito, grazie Michele, era tutto quello che volevo sapere, puoi andare!”
“Sssi … Padrone …..”
 
Sono atterrito, il padrone sembra non avermi creduto, spero solo di non aver messo nei pasticci Sua Eminenza, meglio che vada ad avvertirlo! ….. Lascio la stanza del padrone, quando la sua voce, mi giunge forte e chiara: “ Michele!!”
Sono ancora più spaventato di prima, balbetto: “ S s si .. SI Signo re, cosa c’è?”
“Sono io a chiederti cosa ti prende! Sei spaventato, balbetti, si può sapere cosa ti prende?”
“Nu nulla Padrone … io … vado … Padrone!”
“Ma dove vai?!!”
“Co come … io …”
“Peché sei venuto da me, un motivo ti avrà spinto a presentarti qui, o sbaglio?”
“A .. si … ce .. certo Padrone! Ecco sono venuto a portaVi questa …”
 
Vedo il maggiordomo infilare la mano in tasca e tirare fuori una lettera.
 
“Padrone, ecco .. ero venuto a portarVi questa, ecco tenete … “
“Una lettera?! Sarà della mia Marguerite! … Si può sapere perché me l’hai consegnata solo adesso?”
“Ecco … vedete … con tutto il trambusto me n’ero dimenticato …”
“Ma dico!!! Doveva essere la prima cosa che avresti dovuto fare!! Dovevi consegnarmi immediatamente la lettera!!”
“Mi … mi .. dispiace padrone, non accadrà più!”
“Bene, e adesso vai!”
“Sssi Padrone, co con .. con permesso …”
“Michele!!”
“Si Padrone?!”
“Ma tu sei balbuziente o sbaglio?”
“Io balbuziente? Ma no Padrone, io non sono balbuziente….”
“E allora si può sapere perché balbetti?”
“E’ che .. io … nulla Signore! Posso andare?”
“No! Questa lettera non è mia, ma per mia figlia … forse non sai leggere?”
“Si certamente Padrone, io so leggere!”
“E allora perché mi hai dato la lettera sbagliata?”
“A aspettate, ora controllo …”
 
Vedo il maggiordomo tirare fuori un’altra busta, sorride nervosamente e me la porge.
 
“Avete ragione Signore, ho scambiato le buste, questa è la vostra, l’altra è del Signor Conte …  Pre .. prego padrone …”
 
Michele mi porge la busta, io gli do la mia. E’ troppo nervoso, mi ha mentito, è chiaro che sta coprendo mio fratello, ma se credono di prendermi in giro, si sbagliano di grosso,
 
Il padrone mi fa paura, anche se mi sorride, il suo sorriso è decisamente ironico. Anche se ha lo stesso sguardo  di Sua eminenza, non ha certo la sua dolcezza. La sua espressione, lo sguardo minaccioso, ho l’impressione che si stia divertendo a spaventarmi, ma non demordo, io non tradirò mai quel sant’uomo di sua Eminenza, da me non saprà mai nulla!!
 
 
“Posso andare padrone?”
“Certo Michele … va pure, ma non dimenticare di consegnare la lettera a mia figlia!”
“No … Padrone, ora vado dal Conte! … Buona notte …”
“Sogni tranquilli …. Michelino!”
 
 
Esco dalla stanza del padrone, tiro la porta, mi accascio al muro … sono sconvolto, mi tremano le gambe, sento goccioline di sudore scendere dalla fronte e colare sul mio viso…..temo che abbia intuito qualcosa, devo avvertire immediatamente Sua Eminenza ……….
 
 
Sono rimasto solo nella mia stanza, ho la busta tra le mani, guardo la grafia, è quella della mia Margherite, mi siedo sulla poltrona per leggerla comodamente, e mentre l’apro, sussurro: “E mia dolce sposa, quanti  segreti che mi nasconde il mio caro fratellino! … Armand, non mi sfuggirai!
Apro la busta e leggo ……
 
 
 
 
Versailles, Palazzo Jarjayes 01 agosto 1788
 
Mio caro Augustin,
la tua precedente missiva, e quelle della nostra cara Oscar e di Andrè, hanno riempito il mio cuore di gioia!
Dovresti vedere Nanny, l’idea di diventare bisnonna l’ha fatta impazzire per la gioia. Sembra persino ringiovanita. Vuole il meglio per il suo bisnipote, vestitini, copertine, cuffiette. Non fa altro che cucire e ricamare, lavorare a maglia ed altre simili attività. Non si ferma un attimo, e sta organizzando la nursery per il piccolo Jarjayes. Fa una tenerezza infinita. Se poi penso che così crescerà la terza generazione dei Jarjayes….ancora non ci credo. Non riesco neppure ad immaginare la nostra piccola Oscar con una bella pancia! Immagino che stia facendo impazzire il povero Andrè! Credo che fare capire alla nostra figliola che deve riguardarsi, sia impresa ardua, persino per quel caro ragazzo che è nostro genero.
Augustin, ti prego però di non interferire nella loro vita. Assicurati solo che Oscar stia bene, mangi il giusto e non compia incoscienze. Se ho capito bene, ormai si inizierà a vedere un poco di pancia, credo che non possa più passare le sue giornate a cavallo e neppure correre rischi inutili. Cerca di spiegarle che la gravidanza non è una malattia, ma uno stato normale nella vita di una donna. Ecco, forse il problema sta proprio nella tua balzana idea di averla allevata come fosse un maschio! Ma ti rendi conto che per colpa della tua testardaggine, adesso la mia piccola non sa cosa la aspetta? Nessuno l’ha educata a diventare madre, non è preparata ad affrontare una gravidanza! Ed è pure lontano da me….Augustin! È solo colpa tua! Vedi quindi almeno di rassicurala, senza essere asfissiante! Perché se scopro che la soffochi, invece di aiutarla ad accettarsi, al tuo ritorno ti aspetterà la mia ira!
Ah…marito mio, mi manchi…..mi mancano persino le nostre discussioni! Che poi, noi discutiamo solo perché ti ostini a non voler capire che hai una splendida famiglia!
Lo sai, già mi immagino questo piccolo frugoletto …. in braccio alla nostra Oscar. Da un lato, spero che sia un maschietto, così la smetterai di assillarci tutti. Però sai, anche Oscar mi ha scritto e …..beh, se fosse una bella bimba lei sarebbe felice, ed infondo, vorrei anche io che fosse una femmina, uguale a sua madre! E non brontolare! Se sarà una femmina, tu dovrai accettarla, senza recriminazioni e senza colpevolizzare Oscar o Andrè, che già lo hai fatto abbastanza con me. Ed avrà un nome femminile, non metterti in testa strane idee, che all’educazione dei loro figli, ci penseranno Oscar e Andrè. Tu, al massimo, potrai insegnare ad andare a cavallo o tirare di scherma, anche se credo che Oscar se la cavi meglio di te!
Mi raccomando Augustin, veglia sulle nostre figlie, ma soprattutto su Oscar. Credimi, sono davvero preoccupata per lei, avrei voluto esserle accanto in un momento tanto importate della sua vita.
A presto, mio amato sposo.
 
Marguerite
 
 
 
“Una femmina?!! Ma non ci pensare nemmeno Marguerite!!! Oscar mi darà l’erede e così sarà! ….. E se poi fosse davvero una femmina? NO! Allora vorrà dire che ordinerò, anzi no, obbligherò Andrè a rimettersi al lavoro ed in tal caso non accetterò nessuna scusa! Altrimenti saranno guai anche per lui!! A costo di …. Argh … Dannazione Marguerite! Sappi che mi hai messo di cattivo umore! … Etciu’ ….
Mi sdraio sul letto sfinito da una giornata da incubo: prima il viaggio, poi quel servitore sciatto, ma dico, com’è possibile che, in casa mia, ci siano maggiordomi conciati in quel modo! … Ah, ma appena trovo quel… Michele ….  guai a lui se non avrà provveduto a  vestirsi  come si conviene, giuro che lo mando tra i cavalli, come ho fatto con Sassoin! … E le mie figlie? Tutte incinte! Non è possibile! Il viaggio è ancora lungo! .. Spero che almeno in questi giorni di permanenza, quella scalmanata di Joséphine si dia una bella calmata! A proposito, le andrò a dire che dovrà immediatamente confessarsi…… lei, Charles, Marianne e Louis visto che hanno adoperato il sofà di mio nonno! … E poi anche Andrè, visto che non è riuscito ad aspettare fino al matrimonio! E poi mi chiedo: come non è riuscito a trattenersi con mia figlia, dato che ormai aveva aspettato già vent’anni? Ah ma caro genero andrai dritto da mio fratello a confessarti!!! …. Già … a confessarsi da Armand! …. Ma se anche lui, sono sicuro che abbia bisogno di un confessore! Santo cielo che situazione!!!  Non bastano tutti i problemi che ho, adesso c’è di mezzo anche lui: mio fratello il Cardinale! …. Lui che  sembra  tanto pio quanto misterioso! ….. Ma se crede di avermi liquidato in quel modo si sbaglia, scoprirò la verità, anche contro la sua volontà dovrà raccontarmi tutto! … Secondo Giovanna, quella donna viene a palazzo tre volte a settimana, chissà perché, ma sono sicuro che dopo domani non verrà, mio fratello le dirà di non venire! … Certo sono sicuro che andrà lui a cercarla, ed io lo seguirò. Vedremo se veramente ha la coscienza a posto come dice!...... A Marguerite, quanto mi manchi! … Non soltanto per sostenermi da questo pesante fardello, ma anche come moglie … come donna! Come  posso non capire, quel deficiente di Sassoin? … Non è possibile, anche in queste condizioni desidero mia moglie. Che vita, quella del soldato!
 
 
 
 
 
 
Le Autrici ringraziano  tutte le lettrici che ci seguono.
Un ringraziamento speciale va tutte coloro che recensiscono.  Inconsapevolmente, ci incoraggiano a fare del nostro meglio,  ci aiutano a rendere ancora più divertente la nostra  storia “Avventura sulle Alpi”.
Come già detto in precedenza, il siparietto è nato da un gioco che noi Autrici facciamo ogni sera: ci divertiamo impersonando il Generale e i vari protagonisti. Ma dobbiamo riconoscere che, grazie al vostro intervento con le recensioni, il siparietto è diventato ancora più completo e divertente.
Buon divertimento da Aizram e Terry
 
 
Protagonisti: Generale Jarjayes, Joséphine Jarjayes, Alain Sassoin.
Ospiti: Tetide e la Contessa Swimmila
 
 
Roma, 21 Luglio 2018
Piazza di Spagna
 
 
Generale:“Arpie quanta gente!”
Josèphine:“Padre, è mai possibile che Voi dobbiate rivolgerVi in questo modo alle Autrici! Siete davvero impossibile!”
Generale:“Josèphine, è possibile che tu non abbia letto il capitolo di stasera?”
Josèphine:“Padre, mi avete appena ricordato quello mi che avete fatto!”
Generale:“Come? E cosa ti avrei fatto, sentiamo!”
Josèphine:“Mi avete mandato quello strano dottore … come si chiama? … A si … Pautasso …”
Generale:“E allora? Dov’è il problema, forse non ti ha fatto piacere?
Josèphine: “Certo che no, Padre!!! Quello é tutto matto!!! Siete sicuro che sia un buon medico?”
Generale:"Ed io che ne so!!! Giovanna l'ha mandato, e poi se ha studiato con Lassonne, credo che sia un medico preparato! Ma si può sapere cosa ti ha detto, per mandarti su di giri in questo modo?
Josèphine: “COSA MI HA DETTO?!! Quello scellerato ha osato darmi della VECCHIA!!! A me!!!! Io ho solo quarant'anni!!! Sono giovane, io!!!! Vecchio sarà lui!!!! Con quel naso aquilino...”
Alain: "Ah ah ah ah .... Questa poi!! Ah ah ah ... Madame calmatevi, pensate alla creatura! Ah ahahah"
Josèphine:“ALAIN taci!!!! O troverò il modo di farti mandare nelle stalle da mia sorella!!!”
Alain:"Gulp!! Ge ... Generale Jo, io ..... volevo dire Madame Josèphine, non era mia intenzione, ..... Terry,Aizram, non datele ascolto, Vi prego non dite nulla al Comandante Oscar!"
Aizram e Terry:“Ih ih .... vedremo Alain .... vedremo ...”
Generale:“Mesdames, siete due donne impossibili!!!”
Aizram: "Generale, cosa abbiamo fatto questa volta!!”
Generale:“Avete anche il coraggio di chiedermelo?!!! Uhmpf....quale parte della frase "voglio il mio François, esigo che mia figlia stia calma e tranquilla, pretendo dei generi dotati di attributi" non vi é chiara?!!! Eppure sto usando la vostra lingua!!!!!”
Terry: “Generale, non so Aizram, ma io comprendo appena il Vostro francese, discutetene con lei! Prego è tutta Vostra!"
Generale:“Sto usando la vostra lingua, non la mia!!! Non cercate di cambiare discorso!!!!”
Terry:"Emm ... Aizram, hai capito tu? Sai, quando il Generale si arrabbia parla malissimo l'italiano ed io lo comprendo pochissimo, quasi nulla!"
Aizram:“Terry, io ho solo compreso che vuole il suo François.....insomma....siamo alle solite!!! Povere noi!!!! Ma non potevamo creare un generale meno....meno......si insomma!!!”
Terry: "Cosa vuoi che ti dica?!! Anch'io mi sento marcata dal nostro Generale! Lui non fa che esigere ... vuole -vuole - vuole! Eppure l'ha letto il racconto natalizio: Francesco arriverà certo, ma tra in anno e mezzo, il tempo che la giumenta si rimetta in sesto dalle fatiche del parto! Ah ah ah ah ... Siete soddisfatto adesso Generale?!"
Generale:“Madame!!! Siete un'Arpia! Una strega! Una ricattatrice!!! Ma ditemi, cosa vi cambia darmi il mio François per primo?!!”
Alain:“Madame Jo, ma avete ascoltato?" Qui si parla del Comandante come se fosse una giumenta! Ih ih ih ... E magari André è il povero stallone che non solo deve accontentare la moglie, ma anche il vecchio pazzo! Ah ah ah ah!"
Josèphine:”Alain, ringrazio il cielo di essere la primogenita ed avere un marito così......così..... accondiscendente!!!”
Generale: "Zitta tu! Che nel prossimo capito, andrai con tutti gli altri da tuo zio a confessarti!! Cosa credeVi, che io mi fossi dimenticato che per colpa tua ho dovuto far cambiare il letto?"
Josèphine:“Padre!!! Siete ossessivo!!! Cambierete anche il sofà? La scrivania? Il pianoforte? Il tavolo del salone? Le tinozze?”
Generale:"SE POTESSI LO FAREI, MA NON POSSO!!!!"Quelli sono oggetti appartenuti a mio nonno e non posso liberarmene, visto che l'anima di nonno Augustin aleggia tra i meandri del castello! E adesso basta, che la gente intorno a noi ci guarda, ed io non voglio che le sconcezze della nostra famiglia si mettano in discussione nella pubblica piazza, CAPITO!!"
Josèphine: “Ah....quindi tutti possono leggerle, ma nessuno deve udirle?”
Generale: “Non è colpa mia se le Arpie qui presenti ci hanno messo sulla pubblica piazza! E poi, nessuno ci conosce, quindi possiamo passeggiare tranquillamente!!!!!”
Contessa Swimmila: “Tetide, ma guarda quanta gente che c'è stasera
Tetide: “Oh...si....hai ragione! Ma...guarda là chi c'è!! Il nostro caro amico, il Generale Jarjayes!!!
Josèphine: “Padre, cosa avete detto poco fa? Che tutti ci leggono ma nessuno ci conosce?!! ... E Le due Mesdames che stanno venendo da questa parte? Forse non ci conoscono? … Guardate chi sta arrivando ……”
 
 
Tetide: “ Buongiorno Generale, che sorpresa incontrarVi qui a Roma!”
Generale:“Si, Madame Tetide, è proprio il caso di dire: come è piccolo il mondo!”
Contessa Swimmila: “Generale, Josèphine e Alain, si può sapere cosa ci fate qui a Roma?”
Generale:“Contessa, come sempre, l’idea è delle donzelle.”
Contessa Swimmila:“Che bella idea che avete avuto, così i nostri ospiti, possono conoscere la città eterna, che di eterno possiede il caos!”
Generale:“Contessa, Voi siete sempre tanto spiritosa! Comunque, che sorpresa vederVi in compagnia di Madame Tetide.”
Contessa Swimmila: “Ci siamo incontrate per caso Generale, e sapete, abbiamo cominciato a conversare.”
Generale:“Immagino che l’oggetto di conversazione sia io, Vero Madame?”
Tetide: “Ovviamente Generale! .. Infatti, la Contessa ed io stavamo commentando gli ultimi due capitoli.”
Generale:“ Madame Tetide, avete visto cosa sta succedendo all’interno della mia truppa?”
Tetide:“Generale, ho appreso che avete problemi di salute! E poi leggendo il capitolo centoquattro, ho avuto l’impressione, che la Vostra carrozza, si fosse trasformata in un’ambulanza: stavate tutti male.”
Generale:“Madame Tetide, mi pare ovvio che avessimo tutti quei problemi di salute. Il povero Victor, ha una brutta ferita al braccio, per quanto mi riguarda, la bronchite mi terrà a letto per qualche giorno, e poi mia figlia Marianne, lei con i suoi malesseri da gestante. Per fortuna che sia Oscar che Jo, non mi danno alcun problema al riguardo! Comunque,  come avete appreso, dovremmo fermarci a Collegno per qualche tempo.”
Josèphine:“Padre, dobbiamo approfittare del tempo in ci fermeremo, per trovare una moglie al nostro Maggiore!”
Generale:“Tranquilla Josèphine! Tra qualche giorno daremo una festa al nostro palazzo in occasione dei festeggiamenti del Santo patrono: San Lorenzo. Mi occuperò personalmente di scegliere le donzelle da marito per Victor.”
Josèphine: “Vi aiuterò volentieri Padre!”
Generale:“Josèphine, vedi di non combinare guai!”
Josèphine:“Ma Padre, perché tanta sfiducia nei miei riguardi! Dovreste fidarVi di più di Vostra figlia!”
Alain: “Generale, Madame Josèphine ha ragione, datele fiducia, e poi lo sapete con lei non ci si annoia mai! Ih ih ih …. Generale, già mi immagino: Vi metterete alla ricerca di una bella cavalla per il nostro cappellone! Ah ah ah ah!”
Generale:“SASSOINNN SMETTILA!!! Ti proibisco di esprimerti in questo modo davanti a delle Madames!”
Contessa Swimmila:“Suvvia, mio acciaccato amico, non adirateVi! Con tutti questi sbalzi d’umore potreste sentirvi peggio! .. Spero che il disagio che avete patito nell’avere la camera affollata, Vi abbiano fatto comprendere l’indicibile inopportunità delle Vostre passate dissennatezze! Vi rammento amico mio, che Voi siete il re dei piantoni!”
Generale:“Contessa, se Vi riferite alle mie opportune ispezioni, ebbene si, il mio è un atto dovuto nei confronti della mia  scellerata famiglia!”
Josèphine:“Ma Padre, cosa dite? Noi siamo persone mature e coscienziose, e voi non dovreste spiarci più!”
Generale:“Taci Jo! Tu sei la più scapestrata delle mie figlie!!  Pensi che io abbia dimenticato ciò che tu e quell’altro lussurioso di marito che ti ritrovi avete combinato  in mia presenza?!!”
Alain: “Ih ihih …”
Generale:“TI PROIBISCO DI RIDERE SASSOIN!!”
Tetide: “Mi dispiace Josèphine, ma in quel  capitolo compatisco Vostro padre, permetteteVi di dirVi che avete davvero esagerato, siete tremenda madame! Ma dico, come vi è venuta voglia di farlo davanti a vostro padre?”
Josèphine:“Ah ah ah … Ih ih ih Madame Tetide, suvvia non siate pudica! E’ vero … riconosco che abbiamo esagerato, però … brrrrr ….. giuro Madame, non ho resistito, è stato più forte di me! Ah ah ah ah …..”
Generale:“JOSEPHINNNN!!! SEI UNA SFACCIATA!!!! HAI ANCHE IL CORAGGIO DI RIDERE E DIRE CERTE COSE DAVANTI A SASSOINNN?!!!”
Josèphine:“Padre, calmatevi, se continuerete ad agitarVi  in questo modo, rischiate di non conoscere la vostra Sophie! Ah ah ah ah ……”
Generale:“JHOSEPHINEEEE!!!”
Alain:“EhiJo! Lascia stare, non lo vedi che stai mandando in subbuglio il povero Generale?! Meglio non toccare questo tasto dolente!”
Generale:“SASSOINNN CHI TI HA DATO IL PERMESSO DI PARLARE?!!!............. Madame Tetide avete visto che famiglia? Io non avrei mai pensato che una delle mie figlie fosse tanto spregiudicata.”
Tetide: “Avete perfettamente ragione! … Ascoltate Generale, Vi consiglio di somministrare a Vostra figlia, una bella bicchierata di Valium per calmarla!”
Generale:“Davvero Madame? Voi dite che sarebbe un buon metodo per tenerla calma e tranquilla?”
Tetide:“Vi assicuro Generale, che è un buon metodo per farla dormire anziché fare certe cose!”
Generale:“Sentito Arpie? Stasera scrivete di somministrare questa tisana a mia figlia, chiaro?”
Josèphine: “Terry, Aizram, non dategli ascolto, io ho voglia di divertirmi! … E poi mio amato Padre, non dite sempre che io somiglio allo zio?”
Generale:“Certo! Tu sei una lussuriosa come lui!! …. Arpie, Vi ordino di somministrarle la tisana di Valium a mia figlia Jo!”
Aizram: “Terry cosa ne pensi?”               
Terry: “Ma nemmeno per sogno Aizram, io mi rifiuto di somministrare dei calmanti alla nostra Jo! … Ma ti immagini, perderemmo il nostro divertimento ah ah ah!”
Aizram: “Ih ih ih … Ben detto Terry, concordo con te ih ih”
Generale:“Sentito Madame, le Arpie si rifiutano. Ditemi, cosa posso fare!!”
Tetide: “Nulla povero Generale, non potete fare nulla, pazienza! A questo punto non mi resta che dirvi: buona fortuna!”
Generale:“ Grazie Madame Tetide!”    
Contessa Swimmila: “Generale, scusate se mi permetto, però a questo punto, sono in fermento all’idea di conoscere questo zio di cui apprendo ora la felice e dissoluta esistenza.”
Generale:“Contessa Vi prego, nemmeno a parlarne! Io non voglio nemmeno sapere cosa ne è stato di lui!!”
Aizram: “Terry, che ne dici se prima o poi facessimo arrivare quest’altro personaggio?”
Terry: “Se lo desideri Aizram, daremo vita a Claud! ih ih ih …”
Generale:“Vi proibisco di fare una cosa simile, mie machiavelliche Autrici da strapazzo!! Lo zio Claud, ha figli ovunque, ma sotto mentite spoglie, ed io non voglio avere a che fare con lui, intesi?”
Aizram: “Si si si … Terry pur di fare felice il Generale, voglio lo zio Claud!”
Terry: “Aizram, è tutto da decidere, lo sai.”
Aizram e Terry: “Ah ah ah  ah ah ….”
Generale:“ARG … GULP!!! NOOOO VE LO PROIBISCO!!”
 
Josèphine:“Alain, ma vedi quante storie che sta facendo mio padre! E’ mai possibile che deve inscenare simili commedie?”
Alain: “Madame Jo, in tutta onestà, io sono felicissimo dell’idea delle due Arpie ….”
Aizram: “Grazie per averci dato delle Arpie Alain.”
Alain: “Ecco … io … ma…..io l’ho detto in senso affettuoso ….”
Aizram: “Si certo Alain, come no!!! Terry ed io lo sappiamo.”
 
Contessa Swimmila:“Generale ….”
Generale:“Ditemi Contessa!”
Contessa Swimmila:“Io proporrei di proseguire la nostra passeggiata in Piazza di Spagna, al vostro seguito.”
Generale:“Con molto piacere Madames, prego!”
Tetide: “Grazie Generale! Ma con Voi al braccio!”
Generale:“Che onore! Prego Madames! … Madame Tetide, alla mia destra e la Contessa alla mia sinistra.”
 
Alain: “ Tze!! … Madame Jo, ma l’avete visto vostro padre? Va in giro con al braccio due dame stupende.”
Josèphine: “Visto visto Alain! .. Ti assicuro che sarà oggetto  di conversazione tra me e mia madre! Ah ahahah!”

 
 

 
   
 
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