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Autore: _thantophobia    16/02/2019    2 recensioni
-Non mi ucciderai.- ride. –Voi Eroi avete così tante regole… -
-I bravi Eroi, quelli degni di questo nome, non hanno bisogno di regole. [...] Spero non arrivi mai il giorno in cui si capirà perché io me ne sono imposte così tante.-
[OC | Bakugou Katsuki | un po' tutti] [parental!Bakugou Katsuki (no, non sto scherzando) | IzuOcha, TodoMomo, KamiJirou + altre?] [future!fic | death!fic | possibili spoiler | probabili trigger] [ooc perché non si sa mai]
[il capitolo 14 partecipa al Writober2019 con la lista di prompt di Fanwriter.it | prompt/traccia: flashback]
[capitolo 18 - In difesa di Caino][questo capitolo partecipa al Writober2020 con la lista di prompt di Fanwriter.it | prompt/traccia: backstory]
[capitolo 19 - ]
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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D.P.P.: Deliri Pre Partum

Sono tre notti che non dormo, sono stanca, tra dieci minuti devo andare a lavorare, ho mal di testa e mi fanno di nuovo male gli occhi. E questo capitolo è molto meh.

Perdonatemi se ci saranno degli errori, ci rivediamo nelle recensioni!

Maki

 

 

Hopeless wanderers

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’eterno ricordo

[o delle confessioni]

 

 

 

 

 

26 novembre [One For All: 0%]

Quella sera, Katsuki non può sfuggire alle domande di Ryu sui quaderni negli scatoloni.

-Hai detto che sono gli appunti Deku.- prorompe, curioso, mentre lo aiuta a spostarli dal salotto fino in camera sua. –Appunti su cosa?-

-Eroi.- gli risponde, sollevando uno scatolone.

-Eroi? Non capisco… -

-Midoriya aveva questa… fissazione, diciamo.- interviene Mina, tenendo aperta la porta della stanza di Katsuki per aiutarlo. –Prendeva appunti su ogni singolo Eroe in circolazione. Credevo che con gli anni avesse smesso, ma a quanto pare mi sbagliavo… -

-Non ha mai smesso.- chiarisce Katsuki. –Ha iniziato quando ha imparato a scrivere e non ha più smesso. In certi momenti era davvero inquietante.-

-Questo è vero.- Mina annuisce. –Ma dobbiamo ammettere che molte volte la sua conoscenza degli Eroi e le sue capacità strategiche ci hanno salvato la vita.-

Katsuki inarca un sopracciglio. –Il più delle volte le sue strategie funzionavano per delle botte di culo.-

-Lo sai benissimo che non è vero. Le sue strategie funzionavano sempre, soprattutto quando coinvolgevano te.- puntualizza la ragazza, strappandogli la sigaretta dalle dita. –E non fumare vicino a Ryu.-

-Ma a me non dà fastidio… - tenta di ribattere il ragazzino.

-Non dargli corda, tu.-

-Ridammela o ti brucio i pacchi nuovi degli assorbenti.- la minaccia, fissandola truce. Mina indietreggia.

-…non oseresti.- con quello che costano, Mina potrebbe ucciderlo veramente se mai dovesse farlo.

-Non sfidarmi.- alla fine Mina cede e gli restituisce la sigaretta.

-È bello vedere un’amicizia così… - mormora Ryu, le sopracciglia inarcate e l’espressione perplessa. –…duratura?-

-E non hai ancora conosciuto il resto della squadra!- cinguetta Mina, battendo le mani.

-Oddio, ti prego no… - uggiola Katsuki.

-Li ho invitati dopodomani, per cena!-

-Che cazzo, questa è casa mia!-

-E allora? Non ti fa piacere vedere anche gli altri?-

-…Katsuki, stai bene?-

-Io emigro in Tibet! Vado a fare l’eremita in una grotta nelle montagne!-

 

 

 

27 novembre [One For All: 0%]

Quella mattina fa davvero troppo freddo, cazzo, ma Katsuki ormai sa di non poter più rimandare l’inizio dell’allenamento di Ryu. Per questo, si arma di una felpa bella pesante e del giubbotto, oltre che di una sciarpa e di tanta pazienza, sperando di non congelare nel mentre. Ryu è già sulla soglia che lo aspetta, agitato e forse curioso di sapere in cosa consisterà l’allenamento per diventare un degno possessore del One For All.

Katsuki, in tutta onestà, non sa proprio bene cosa deve fare e ha un po’ paura di combinare solo un enorme puttanaio, ma come ha detto Aizawa deve smetterla di paragonarsi a Deku e All Might e fare quello che pensa sia più giusto.

In fondo, può vederla come una sfida personale.

-Okay.- esclama Ryu, immobile davanti a lui. Il vento freddo di fine novembre gli scompiglia i capelli che non riesce a raccogliere in quel codino sulla nuca. –Quando iniziamo?-

-A usare il Quirk? Non nell’immediato futuro.- risponde, lasciandolo perplesso. –Devi prima rafforzare i muscoli, se non vuoi finire con le ossa rotte come è successo a Yokohama.-

Ryu sbianca, tenendosi il polso sinistro. -…ho ucciso una persona, quel giorno.-

Katsuki si alza dalla panchina su cui si stava congelando il culo, le mani nelle tasche del giubbotto. –Ti sei difeso. Se non l’avessi fatto, probabilmente ti avrebbe ucciso lui.-

-Sono un mostro.- forse non l’ha nemmeno ascoltato. –Un mostro.-

-Tutti sono mostri per qualcun altro, dipende dal punto di vista. I Villains sono i mostri per la società, gli Eroi sono i mostri per i Villains. Non esiste la verità assoluta, è nella natura delle cose.- sbuffa, osservandolo dall’alto in basso. –Impara a fare dei compromessi e a convivere con gli errori che ne deriveranno, se vuoi diventare un Eroe senza impazzire per il senso di colpa. E ora inizia il riscaldamento.-

-Tu ne hai dovuti fare?- Ryu inizia a correre sul posto per scaldarsi. -Compromessi, dico.-

Katsuki ci pensa un attimo. -…abbastanza.-

E ancora adesso sta facendo i conti con i loro errori – e, osservando Ryu fare nemmeno il giro completo del campo di atletica prima di iniziare a ciondolare per la stanchezza, sta cominciando a pensare che Deku glielo abbia affidato proprio per farlo sentire una merda per come si è comportato con lui quando erano ragazzini.

-Che c’è, principessa, batti già la fiacca?- esclama, accendendo una sigaretta. –Avanti, almeno un giro completo sei in grado di farlo!-

-Katsuki… Non… Non credo di… -

-…Ryu?-

-Sentirmi… Bene… - Ryu collassa sul pavimento rosso della pista come un sacco di patate.

-Che cazzo, Ryu?!- morirà d’infarto prima della fine dei sedici mesi di allenamento, se lo sente.

 

-…non ha fatto colazione e ha avuto un calo di zuccheri?- mormora basito, occhieggiando Ryu, addormentato nel suo letto, pallido come il lenzuolo.

-Già.- Mina annuisce, prendendo dal comodino il bicchiere di acqua e zucchero che gli aveva fatto bere appena tornati a casa. –Ora lasciamolo riposare un po’.-

-Non ci posso credere.- scuote la testa, esterrefatto. –Ma si può essere così coglioni?-

Mina solleva le spalle. –Forse credeva di essere in grado di resistere.-

Katsuki se ne accorge subito, che qualcosa non va in lei. –Che hai?-

La ragazza si tortura le mani, lo sguardo fisso a terra. –Lo so che non avrei dovuto, ma ho guardato i documenti che erano nella busta arancione che ti ha dato la mamma di Midoriya… -

-Cristo, Mina!-

-…e ho capito perché Midoriya ha preso Ryu con sé.- lo interrompe. –Hai letto il suo documento d’adozione?-

-Non proprio.- è un modo gentile per dire che l’ha firmato senza neanche guardarlo, perché non ha avuto nemmeno il tempo di pensare a quello che stava facendo.

-Come immaginavo.- sospira, sedendosi sulla poltrona . –I genitori di Ryu sono morti durante l’attacco di un Villain.-

-Non capisco cosa vuoi… -

-Non lo so, forse Ryu si sente in colpa per la morte dei genitori, di Midoriya… Forse vuole essere abbastanza forte da evitare che succeda ancora.-

-Se continua così non diventerà mai più forte.- borbotta, spegnendo la sigaretta nel posacenere.

Mina sospira rassegnata. -Dovresti parlargli.-

Katsuki annuisce: lo farà, non sa nemmeno lui di cosa con precisione, ma per oggi è stato anche troppo per Ryu. Per adesso è meglio lasciarlo tranquillo.

 

 

 

28 novembre [One For All: 0%]

-Bakugou! Che bello vederti!-

-Sembra passata un’eternità, amico! Ma dove sei stato?-

-A fanculo.- mormora, mentre Kirishima e Kaminari lo stritolano in un abbraccio soffocante. Lui odia gli abbracci. –E ora mollatemi, coglioni, non respiro!-

-Uffa, è così che si salutano dei cari amici che non vedi da tanto?- uggiola il Parafulmini, fingendosi offeso. Amici suoi? Loro? Ma se si sono autoproclamati tali! Lui non è mai stato d’accordo!

-Ringrazia che non ci abbia ancora cacciato di casa a calci, Kaminari.- Katsuki invece ringrazia la pacifica presenza di Sero, che sembra calmare gli animi di quei due esagitati. Gli porge un sacchetto di tela scuro da cui proviene un fantastico profumo di spezie. –Questa è per te, fanne buon uso. Mi è costata un occhio dalla testa, ma mi hanno garantito che è la miglior miscela di spezie piccanti immaginabile.-

Cazzo, adesso si mette a piangere. Katsuki ringrazia che Mina abbia avuto il cuore di invitare anche Jirou, perché ha come l’impressione che avrà bisogno di tutto il supporto morale disponibile.

-Oh, e così tu sei Ryu.- il Parafulmini ammicca in direzione del ragazzino, che saluta timidamente con una mano. –Da come Mina ti aveva descritto, ti avevo immaginato… diverso.-

A Katsuki si gela il sangue nelle vene. Cosa ha detto Mina a quei quattro? Pensava di essere stato abbastanza chiaro: nessuno deve sapere di Ryu, nessuno.

-Non prendertela con Mina.- mormora Kyouka, affiancandolo. –Siamo stati noi a insistere.-

-Non avrebbe comunque dovuto dirvelo.- ringhia sottovoce, mentre Kyouka gli posa una mano sul braccio. Probabilmente Mina ha intuito che qualcosa non va, perché lo prega con gli occhi di lasciar perdere. Katsuki assottiglia lo sguardo: ne discuteranno dopo.

La cena, tutto sommato, prosegue senza troppi problemi, anche grazie a Kaminari che fa il coglione e che tiene alto il morale dei presenti. Jirou e Sero devono aver intuito che qualcosa non va, perché ogni tanto lo guardano preoccupati, ma non dicono una sola parola, mentre Mina si sforza di ridere alle battute del Parafulmini come se nulla fosse.

Quando, alla fine, i quattro se ne vanno, nell’appartamento cala improvvisamente il gelo. Anche Ryu scompare, silenzioso come solo lui sa essere, lasciandolo da solo con Mina.

-Senti, Bakugou, mi dispiace. Io… -

-Secondo te, quando ho detto a Faccia Tonda che non avrebbe dovuto dirti niente riguardo a Ryu, mi sono incazzato così, per sport?-

-No, certo che no.- ribatte la ragazza. –Ma non capisco cosa c’è di così perico... -

-La sua stessa esistenza, Mina, è così pericolosa da dover essere tenuta nascosta.- la interrompe. –Ti voglio ricordare che ci hanno dato la caccia subito dopo la morte di Deku, pur di trovarlo.-

-Non capisco… -

-Perché adesso che Deku è morto e sanno che Ryu è ancora vivo, quello che vogliono verranno a cercarlo direttamente da lui. E più persone ne sono a conoscenza, più si allarga il cerchio di chi potrebbe essere in pericolo.-

Mina inizia a tremare, spaventata. –Io… Io non immaginavo che… -

Katsuki sospira. Si sente improvvisamente troppo stanco. –Avrei dovuto chiarire da subito la situazione, è anche colpa mia.-

Mina sorride, posandogli le mani sulle spalle. –Stai facendo del tuo meglio, Bakugou. Non è colpa tua.-

…a volte Katsuki crede di non riuscire a fare abbastanza.

 

 

 

3 dicembre [One For All: 0.5%]

Oggi Ryu è riuscito a fare un passo avanti, per quanto infinitamente piccolo. Katsuki è davvero felice che sia riuscito a sferrare un pugno, seppure debolissimo, senza fratturarsi il braccio – ed è anche riuscito a fargli relativamente male.

-Niente male.- esclama, agitando il polso per controllare che non sia rotto. No, gli fa solo un po’ male, ma nulla di grave. –Davvero niente male, Ryu.-

-Però non basta.- ringhia il ragazzo, stringendo i pugni per la rabbia. –Non basta.-

-Ehy, con calma.- gli batte una mano sulla spalla, rassicurandolo. –Abbiamo ancora più di un anno prima del test d’ingresso alla UA, c’è tempo.-

-E se non dovessi riuscire a migliorare abbastanza?- gli occhioni scuri di Ryu sono lucidi, quando alza il viso su di lui. –Se non dovessi essere forte abbastanza? Se perdessi il controllo e non riuscissi a fermarmi?-

-Se cominci a pensare a tutti questi se e questi ma possiamo tranquillamente rinunciare.- sbuffa. –E poi, vuoi sapere una cosa? Deku, durante il test pratico, si è rotto entrambe le gambe e un braccio, pur di distruggere almeno un robot.-

-Aveva perso il controllo?-

Katsuki scuote la testa. –Non aveva assolutamente idea di quali potessero essere i rischi del One For All, visto che l’aveva ricevuto da All Might giusto qualche ora prima del test. Quindi tu, rispetto a Deku, hai un vantaggio.-

Ryu si carica il borsone in spalla e lo segue. –Ho più tempo?-

-Anche, ma soprattutto ti stai già allenando sapendo di possedere il One For All.- Katsuki si ferma, pensoso. –Anche se devo ancora capire come hai fatto a riceverlo… -

Ryu solleva le spalle. –Non ne ho assolutamente idea.-

Katsuki corruccia la fronte, sospirando abbattuto. Dovrà trovare il coraggio di leggere la lettera che Deku ha scritto per lui.

 

Aveva chiesto a Faccia Tonda di fargli avere i quaderni di Deku nella speranza di trovare qualche informazione in più sul One For All, sui progressi di Deku o un abbozzo di allenamento da seguire, ma tolto qualche breve accenno fino ad adesso non ha trovato proprio nulla.

Il niente più assoluto.

Il vuoto siderale.

-…e così alla fine avevi imparato a mantenere i segreti, Deku.- borbotta, chiudendo l’ennesimo quaderno e allungandosi verso la pila alla sua destra per prenderne un altro. Peccato che dia un colpo con il braccio a un’altra pila di quaderni, che inizia a traballare minacciando di cadere: nel panico, Katsuki scatta in piedi dalla sedia e cerca di evitare il disastro, perché sarebbe solo una rottura di coglioni mettersi a sistemare di nuovo tutti i quaderni impilandoli in ordine.

Per fortuna riesce a evitare il peggio, lasciando cadere solo un paio di scartoffie e la busta, ancora sigillata, indirizzata a lui. Katsuki la fissa con insistenza.

-…non adesso, nerd.- sibila, sedendosi di nuovo e prendendo un altro quaderno. –Non ho tempo per sentire cosa hai da dire.-

La lettera, ovviamente, non si muove e non gli risponde, ma a Katsuki pare di sentire la risatina rassegnata di Deku.

Sbuffa ancora, puntando la lettera con fare minaccioso. –Sono ancora incazzato con te per avermi trascinato in questo casino, quindi adesso aspetti.- 

Sa di non poter più rimandare, ma non ha davvero il coraggio di leggere quelle righe.

  
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