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Autore: la_pazza_di_fantasy    03/03/2019    0 recensioni
La storia è incentrata su Akaashi Keiji che si è appena trasferito a Tokyo da Kesennuma, città della prefettura di Miyagi, nella quale ha vissuto dalla nascita. Una serie di eventi legherà Keiji a Bokuto il quale riuscirà a far uscire il vero carattere del ragazzo da troppo tempo nascosto sotto sguardi freddi e indifferenti.
I fatti narrati in questa storia sono stati completamente inventati da me. Spero vi piaccia
la_pazza_di_fantasy
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3 ANNI DOPO



Keiji cercava di annodarsi la cravatta il più velocemente possibile. Si era svegliato abbastanza tardi perché era arrivato a notte fonda a Kyoto e non aveva avuto il tempo di dormire decentemente e quindi si era ritrovato a dover fare tutto di corsa perché era mezzo assonnato. E come se non bastasse suo fratello aveva deciso all’ultimo i testimoni e Keiji era stato coinvolto in tutto questo. Come se non fosse già stressante partecipare ad un matrimonio come fratello dello sposo, doveva anche fare da testimone, con tutto quello che comportava: tavolo con agli altri testimoni che non conosceva, foto a non finire, discorsi sentimentali per i due neosposi, altre foto… Ecco era meglio se Katsuki non gli chiedeva di fare il testimone con tanto di Nana che lo minacciava. Per fortuna la cravatta collaborò e Keiji riuscì a finire di prepararsi in poco tempo. Il moro scese velocemente le scale del palazzo dove abitava Katsuki e andò incontro proprio al ragazzo che lo stava aspettando fuori dalla palazzina abbottonando e sbottonando in continuazione i polsini della camicia. Keiji appena lo vide sorrise. Suo fratello sembrava veramente un fascio di nervi.
-Ka-chan disse il ragazzo attirando l’attenzione del fratello maggiore che gli sorrise.
-sei riuscito a prepararti vedo- disse questi osservando Keiji cercando qualunque cosa che non andasse bene nel suo completo, ma Keiji era apposto.
-per fortuna si. Andiamo?- chiese il ragazzo più piccolo indicando la macchina che lui avrebbe guidato per accompagnare il ragazzo in chiesa. Katsuki annuì salì in macchina aprendo subito il parasole e guardandosi allo specchietto per controllare se tutto fosse okay.
-Ka-chan stai bene non iniziare a farti paranoie strane- gli disse Keiji mettendo in moto la macchina. Il viaggio fu molto silenzioso e ciò a Keiji non dispiacque, sperava solo che Katsuki non morisse per l’ansia.
 
 
-come sto?-
-bene-
-davvero? Questo vestito non mi ingrossa?-
-no Nana stai benissimo- Nanami guardò male il fratello per poi ricontrollarsi di nuovo allo specchio. Il vestito lo aveva scelto un mese prima proprio insieme a suo fratello, ma in quel momento si sentiva bruttissima, anzi aveva paura di far scappare Katsuki a gambe levate.
-Nana smettila di preoccuparti! Hai detto che il fratello del tuo futuro marito ha approvato il vestito, di cosa ti preoccupi?- chiese il ragazzo più piccolo sbuffando non appena la ragazza si guardò di nuovo dubbiosa allo specchio.
-lo so, ma se non gli piace?-
-credo che a Katsuki interessi più tu che uno stupido vestito Nanami. E poi se non ti sbrighi faremo aspettare quel poveretto un’ora!- disse il ragazzo versandosi un bicchiere d’acqua. Perché sua sorella era così complicata alle volte? Perché non poteva semplicemente uscire da quella camera e andare dritta all’altare senza fare tutte quelle scenate?
-ragazzi forza foto ricordo!- disse la madre dei due ragazzi entrando nella camera con il fotografo e il padre al seguito.
-ora?- chiese Nanami guardando prima il fotografo e poi la madre.
-si tesoro, ora! Sorridete!- Nanami si arrese e sorrise davanti all’obbiettivo mettendo un braccio intorno alle spalle del fratello mentre lui le circondava la vita con il suo.  Il fotografo scattò più volte per poi indicare ai genitori dei due ragazzi di mettersi insieme. Una volta finite tutte le foto Nanami si decise a prendere il bouquet preparato dalla nonna di Katsuki e andare alla macchina che l’avrebbe accompagnata in chiesa.
-Kou perché la tua ragazza non è potuta venire? La volevo conoscere- chiese Nanami dopo un po’ al fratello che era seduto affianco a lei.
-mi ha detto che aveva altro da fare- rispose il ragazzo felice che la sorella avesse usato il femminile e non il maschile visto che in realtà era fidanzato con un ragazzo, ma i loro genitori non lo sapevano. Solo Nana era a conoscenza di tutto. -è la verità Nana non ti sto mentendo- ed era proprio così. Aveva chiesto a Keiji di accompagnarlo per non sentirsi solo, ma il ragazzo aveva detto che aveva un impegno importante al quale non poteva dire di no. Bokuto ci era rimasto un po’ male, ma alla fine non gli andava male visto che aveva rimandato il momento della verità con i suoi genitori.
-Ah Kou, sei uno dei testimoni- disse ad un certo punto la sorella.
-cosa? Perché me lo dici adesso?- chiese il ragazzo guardando la sorella negli occhi identici ai suoi.
-perché io a Ka abbiamo deciso pochi giorni fa che i nostri fratelli avrebbero fatto da testimoni e io ti ho visto solo adesso- disse la ragazza con semplicità facendo sbiancare completamente Koutaro.
-non sono preparato psicologicamente per fare il testimone! Mi vuoi morto! Non so che fare!- iniziò a dire il ragazzo mettendosi le mani nei capelli decolorati che quel giorni teneva senza gel sotto costrizione della sorella.
-sarai fantastico. E poi c’è il fratello di Katsuki che ti aiuterà di sicuro- la ragazza baciò sulla guancia il fratello che sbuffò tornando a sedersi in maniera composta.
 
 
Keiji si era aspettato chiunque come testimone, davvero chiunque. Ma non il suo ragazzo. Quando due giorni prima Koutaro lo aveva invitato non immaginava fosse il matrimonio di suo fratello. E nonostante la somiglianza non aveva mai capito che in realtà Koutaro e Nanami erano fratelli, cosa che aveva compreso nel momento stesso in cui Bokuto era entrato in chiesa e aveva salutato i parenti di Nana per poi andarsi a sedere a fianco a lui. Era da quel momento che i due si stavano fissando con sorpresa.
-ciao- disse Keiji per sbloccare quella situazione, anche se ancora non riusciva a crederci.
-ciao- gli disse Bokuto passandosi una mano nei capelli.
-se i nostri fratelli ci presentano durante il ricevimento cosa facciamo?- chiese dopo un po’ Keiji guardando verso la porta per vedere Nana che in quel momento entrava in chiesa accompagnata dal padre.
-non lo so. Avevo detto a mia sorella che non saresti venuto quindi non so- disse velocemente Koutaro.
-tua sorella lo sa?-
-solo lei- Keiji annuì alle parole di Bokuto e sorrise vedendo la faccia stupita del fratello mentre guardava Nana nel suo splendido vestito bianco.
-allora ai nostri fratelli lo diciamo mentre agli altri invitati no- disse Keiji sorridendo in direzione di Koutaro.
-si e poi mia sorella diventa una pazza che va a dire in giro che sono fidanzato e tutti inizieranno a farmi domande inopportune-
-in quel caso ti trascinerò io fuori dagli impicci dicendo a tutti che dobbiamo fare cose da testimoni- Koutaro ridacchiò e per tutto il tempo della funzione fissò Keiji.
 
 
-Bokuto-san- cercò di dire Keiji mentre il più grande lo baciava nel bagno della sala ricevimenti facendo vagare le sue mani sul corpo del più piccolo.
-dopo- disse l’asso lasciando una scia di baci sul collo del suo alzatore.
-Bokuto Koutaro i nostri fratelli ci staranno cercando per quelle stramaledettissime foto!- disse il più piccolo cercando di scrollarsi di dosso il suo ragazzo. Non che la cosa non gli piacesse, anzi, ma non era né il momento né il luogo opportuno. Chiunque poteva entrare da un momento all’altro. Bokuto stava per dire qualcosa, ma venne bloccato dalla porta del bagno che si apriva dalla quale comparve Katsuki.
-eccovi! Nana vi vuole per le foto- Koutaro che prontamente aveva portato le mani vicino al lavandino sbuffò non appena sentì in nome della sorella, mentre Keiji sorrise e annuì. I due ragazzi seguirono Katsuki e si ritrovarono nel grande giardino della sala dove Nana parlava freneticamente con il fotografo. Appena vide i tre arrivare sorrise.
-Keiji vieni qui voglio farmi una foto solo con te- disse la ragazza mettendosi davanti alla fontana mentre Keiji la raggiungeva.
-e io?- chiese Katsuki facendo il finto offeso.
-tu rimani li- disse la ragazza facendogli la linguaccia e mettendosi in posa insieme a Keiji.
Una volta finite tutte le foto di rito con i testimoni Bokuto guardò negli occhi Keiji e poi disse rivolto al fotografo:
-Hey una foto ai due testimoni!- per poi prendere per un braccio il più piccolo e mettersi in posa davanti la fontana sorridendo. Keiji lo guardò dubbioso ma poi si mise affianco al ragazzo senza toccarlo e sorrise anche lui all’obbiettivo.
-grazie- disse Bokuto al fotografo prima di ritornare dai due neosposi tenendo Keiji sempre per un braccio cosa che non sfuggì ai due.
-voi due vi conoscete già vero?- chiese ad un certo punto Nana -per quanto Koutaro possa essere espansivo non credo proprio che riesca a fare certe cose tranquillamente- continuò indicando la mano di koutaro ancora stretta sul polso di Keiji.
-oh si siamo andati a scuola insieme- disse velocemente l’asso.
-avete un anno di differenz..-
-siamo fidanzati- disse Keiji senza lasciar finire la frase a Nana. La ragazza guardò prima l’uno e poi l’altro sorpresa.
-dovevi per forza sganciare la bomba così?- chiese Koutaro in direzione del moro che aveva iniziato a sorridere.
-avevamo concordato che a loro potevamo dirlo, quindi così ci evitiamo il terzo grado-
-oh no bello mio voi non vi evitate proprio un bel niente! Ora dovete dirmi tutto e soprattutto perché lo so solo adesso!- disse la ragazza mentre Katsuki continuava a fissare i due ragazzi sconvolto.
-non abbiamo detto niente perché abbiamo scoperto stamattina che eravamo entrambi i fratelli degli sposi- disse Koutaro mettendo un braccio intorno alla vita di Keiji controllando che non ci fosse nessuno nei intorni.
-non ci credo! Ma è bellissimo! Vero Katsuki?- disse Nana girandosi verso il marito che nel frattempo aveva capito chi era Bokuto e stava sorridendo in direzione dei  due ragazzi.
-RAGAZZI È ARRIVATO IL PRIMO!- gridò la madre della sposa per attirare l’attenzione dei quattro ragazzi.
-ARRIVIAMO- urlò Katsuki per poi rivolgersi ai due ragazzi -sappiate che prima o poi vi faremo il terzo grado- e poi i due sposi si incamminarono verso il loro tavolo seguiti da Bokuto e Keiji che si erano lanciati un piccolo sguardo di panico puro.
   
 
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