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Autore: Aqua Keta    13/10/2019    6 recensioni
Forse il destino è già scritto ma con ostinazione e coraggio lo si può cambiare e tornare a vita nuova. Esiste un tempo per soffrire ma esiste anche un tempo per la ricompensa della gioia
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il calesse di Du Mont procedeva a passo con Oscar, Alain e Pierre a cavallo.
André sedeva accanto al curato.
“Posso farvi una domanda?”
Du Mont si passò una mano sui baffi e la folta barba – “Dite!”
“Siete certo di essere un ministro di Dio?”
Aggrottò la fronte e le grosse sopracciglia scesero quasi a coprirgli di occhi “Ah…ah” – sbottò in una fragorosa risata.
I tre che li precedevano si volsero un istante.
“E’ fantastico vedere come si stia riprendendo André “ – commentò  Alain.
Pierre si avvicinò ad Oscar –“ …che rapporto c’è fra voi ed André? “ – azzardò .
Alain la scrutò e tese l’orecchio.  Era curioso di sentire la risposta. 
Lei tacque.
Il lungo viale alberato era attraversato da una leggera brezza mattutina.
“Posso almeno chiedervi quali intenzioni avete ora?”- sperò che almeno a questa rispondesse.
“Dovrò vedermi con Bernard fra qualche giorno!”
In lontananza s’intravvide palazzo Jarjayes. 
“Finalmente! “- pensò. 
Pierre tornò a fianco di Alain –“ Donna di poche parole”
Lui annuì -“ Vi posso garantire che è un gran comandante….e una vera macchina da guerra…per il resto non saprei dire se sia un blocco di ghiaccio o solo apparenza”.
“Uhhh! “ – Du Mont tirò le briglie : il calesse si fermò.
“Oh mio Dio…ditemi che non è un allucinazione….i miei ragazzi sono tornati”- Nanny si precipitò sul piazzale asciugandosi le mani nel grembiule –“ …i miei bambini!”
Oscar scese da cavallo e la donna la strinse ai fianchi in un forte abbraccio cominciando a piangere. 
“La mia bambina è tornata! “- continuava a ripetere –“ …è dov’è  quello sciagurato di mio nipote?” 
“Nonna…sono qui”- Du Mont aiutò André. 
Gli corse incontro –“Oh sapeste che angoscia! “
Il Generale sentendo trambusto provenire dall’esterno si affacciò alla finestra dello studio –“Oscar” – mormorò – “ Emilie…Emilie! Oscar è tornata!”
La consorte udito l’uomo balzò in piedi all’improvviso facendo cadere il piccolo telaio sul quale stava ricamando. Uscita dalla camera vide il marito che l’attendeva vicino le scale. Scesero veloci in cortile.
“Figlia mia!” – Augustin avrebbe voluto abbracciarla ma si limitò  ad una calorosa stretta di mano ed una pacca sulla spalla –“ È una gioia immensa vederti viva ”- gli occhi lucidi non riuscirono a nascondere l’emozione. 
“Madre!”- 
“Tesoro mio”- le lacrime le riempirono lo sguardo, la strinse fra le braccia e la baciò.
Il Generale si diresse verso André –“Sono felice che non vi sia accaduto nulla!” – gli allungò  la mano.
André rispose con una stretta –“ La ringrazio di cuore Generale!”
“Padre vi presento il curato Du Mont, Alain Soisson e Pierre-Augustin Hulin”
Fecero un cenno di saluto.
“Volete accomodarvi dentro? “ – li invitò. 
“Vi ringraziamo ma dobbiamo rientrare a Parigi”- rispose Pierre.
“Pensate per voi! “ – esclamò il curato –“ Chi vi ha detto che voglia seguirvi!”- si lisciò i baffi –“ Se mi offrite qualcosa da bere ….”- si rivolse al generale.
“Beh potremmo fermarci qualche minuto! “ – commentò  Alain.
“Ma certo…prego“
“Pierre, voi non venite?”- chiese Oscar.
“Grazie ma…meglio che torni in città….c’è molto da fare ancora!”
“Come volete, grazie di tutto!”
“Verrete da Bernard?” 
“Naturalmente…ci vediamo fra qualche giorno! “ – lo salutò. 
“Bene, ci conto. Grazie a voi!” – diede un colpetto gentile coi tacchi al cavallo e si avviò. 
Oscar lo guardò allontanarsi.
Emilie e André  rimasero ad attenderla.
“Non vieni?”- la chiamò André 
Lei si volse: non credeva che sarebbe ritornata…poi allungato il passo entrò in casa con gli altri.

La mattinata trascorse con i racconti di Oscar e André: D’Agoult,  gli ex soldati della Guardia, l’incontro con Du Mont e Pierre,  le barricate e la battaglia, la presa della Bastiglia,  il ferimento di André.
“Indubbiamente avete trascorso momenti particolarmente cruenti”- sottolineò il Generale.
“Siete veramente un curato?”- ad un certo punto si rivolse a Du Mont.
“Diavolo!  Certo che si!”- esclamò trangugiando l’ultimo sorso di vino.
Alain sghignazzò sotto i baffi.
Nanny piangeva a dirotto –“ Cosa hanno dovuto passare i miei ragazzi! E tu screanzato “ – si rivolse al nipote –“ come hai potuto portare la mia Oscar in mezzo a quei selvaggi!”
“Nanny…suvvia…e poi non mi ha obbligato André, è stata una mia scelta…tuo nipote piuttosto che è stato ferito!”
“Adesso voglio sperare restiate a casa e che vi riposiate no?” – proseguì la donna.
“Si, non preoccuparti…!”- la consolò –“abbiamo entrambi bisogno di tranquillità…. E soprattutto di un  bel bagno” – in effetti era riuscita solo a sciacquare il viso lasciando la casa di Rosalie.
Emilie stava in piedi affianco alla poltrona di Oscar; avere la figlia nuovamente a casa lo considerò  un vero miracolo.
“Beh…vi ringrazio dell’ospitalità! “- Du Mont si alzò.
Alain si avvicinò ad André –“Ci si vede da Bernard?”
“Certo, fra qualche giorno potrò togliere la fasciatura e verrò a Parigi con Oscar”
“Ci conto”- Alain gli poggiò una mano sulla spalla –“Sono felice che tu stia bene”
André sorrise –“Sei un vero amico, grazie Alain…un giorno spero di poterti ricambiare “- gli strizzò un occhio.
“Nanny accompagni tu i nostri ospiti? “- le chiese Emilie.
“Certo madame!”
Oscar allungò la mano ad Alain –“Grazie…a presto!”
Lui contraccambiò - “Prendetevi cura di André….e di voi!”- gli sguardi si incrociarono, poche parole ma chiare nel loro significato.
Fece un cenno col capo. 
Li vide uscire da palazzo. 
Alain si volse un’ultima volta a fissarla.


La testa poggiata all’indietro, gli occhi chiusi. Oscar assaporava il tepore dell’acqua calda che le lambiva il seno e le accarezzava il corpo. 
Rimase così a pensare agli ultimi avvenimenti.
Si, erano stati veramente fortunati ad essere ancora vivi…..
André….
Diede un colpo di tosse, poi un altro e dovette sedersi nella vasca – “…se lo amate curatevi!”
Rimase così ferma, lo sguardo perso nel vuoto a rimuginare.
In quei giorni non aveva tossito più di tanto….quella febbre di cui le aveva fatto cenno il medico non era ancora comparsa. Chissà….
Suo padre e sua madre le avevano anticipato di voler andare in Normandia….e andare con loro?  Partire….per un po’ ….qualche settimana…la tenuta di famiglia era in un luogo incantevole. Poi avrebbe rivisto le sorelle…e i nipotini!
Ma doveva vedere Bernard....non è che tutto fosse finito il 14 luglio.
La finestra aperta lasciava intravvedere le prime stelle trapuntare il cielo.
Provava un’incredibile sensazione di pace.
Si rimise a bagno. Sollevò la mano e rimase a fissarla: le parve di sentire ancora quella di André che la stringeva. La poggiò sul viso : i battiti del cuore accelerarono . Un brivido le attraversò la schiena.
La porta si aprì lentamente. Girò la testa per capire chi entrasse senza bussare. 
Sgranò  gli occhi. 
André richiuse la porta e si avvicinò alla vasca. 
Lo vide sfilare la camicia e slacciare i pantaloni che scivolarono a terra mostrando un corpo meravigliosamente scolpito in ogni singolo muscolo. 
Rimase in piedi nudo di fronte a lei.
Deglutì – “André! “ esclamò pietrificata.
Avvicinatosi infilò nella vasca prima un piede poi l’altro; poggiando le mani sui bordi si chinò su di lei: sentì le labbra morbide sfiorare le sue.
Non riuscì a reagire.
Scivolò piano fra le sue gambe sottili.
Sentì la sua mascolinità sfiorarle il ventre.
Fu pervasa da una vampata di calore.
La bocca di André le sfiorò delicatamente il collo poi scese. La lingua come fuoco le solleticò i seni. Mugugnò –“André “.
Cominciò ad ansimare...il cuore le pulsava in gola.
La mano di lui la prese delicatamente dietro il collo e la tirò a sé baciandola nuovamente.
Lei lo strinse per i polsi. Percepì tutta la sua eccitazione senza riuscire a tirarsi indietro.
“Ti desidero Oscar!”
“André…!”- sussurrò.





   
 
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