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Autore: la_pazza_di_fantasy    11/12/2019    0 recensioni
Camille, terzogenita della famiglia Taiwell, è costretta a sposare il principe dei vampiri per sterminare l'intera famiglia di lui.
Caleb non vuole sposarsi, sopratutto non con una bionda.
Cecil sta per perdere la sua famiglia, la sua vita e anche il suo titolo di nobile per colpa di una malattia ritenuta incurabile.
Jerome vive nel ricordo di un amore che non tornerà più.
Alexander deve mantenere la sua promessa.
Margaret vorrebbe poter rimediare ai suoi errori.
Nikolas vorrebbe tutto tranne la guerra.
Nel mentre i vampiri sono impegnati a respingere i Ghoul e impedirgli di distruggere il loro regno.
Ci riusciranno? E soprattutto riusciranno ad evitare l'attacco da parte degli umani?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salvare la città di Wolrik aveva impiegato più tempo di quanto calcolato da Caleb, ma lui ne era stato abbastanza contento. Non voleva vedere la stupida biondina, ma di certo non poteva far passare più tempo del dovuto.

Questa volta si era ricordato di mandare una lettera al padre per avvertirlo del suo ritardo, non avrebbe commesso più lo stesso errore. Forse a qualcosa era servito quello stupido matrimonio, ma di certo non avrebbe dato a Jen la certezza di essere riuscito ne suo intento.

Caleb, appena arrivato al castello, voleva semplicemente mangiare (visto che non toccava sangue da parecchi giorni) e poi buttarsi sul letto senza fare niente. Tutto questo possibilmente senza vedere nessuno.

Ma si sa che le cose non vanno mai come si spera, e appena entrato nella sala da ballo sentì la voce della sorella che di sicuro stava scendendo le scale per raggiungere la sala da pranzo.

Caleb alzò lo sguardo e per poco non si pietrificò sul posto.

Sophi stava scendendo la scalinata a braccetto con una ragazza, che dall’odore invitante di sangue fresco Caleb intuì fosse umana, e sorrideva tranquillamente.

In primo momento il rosso aveva pensato potesse essere la stupida biondina, ma c’era un problema: era mora!

Fissò la ragazza per tutto il tempo dimenticandosi completamente della sua sete. Era troppo bella. Chi poteva essere?

- CALEB!- gridò Sophi non appena vide il fratello fermo all’ingresso e, lasciando Camille alla base delle scale, corse verso il ragazzo saltandogli praticamente in braccio. Caleb barcollò solo per la sorpresa iniziale, poi sorresse la sorella senza fatica.

- la prossima volta che vuoi fare una cosa del genere avvisami- disse il ragazzo mettendola tranquillamente a terra e sventolandosi una mano davanti alla faccia per scacciare via l’orribile profumo che si era messa la sorella e che lo aveva completamente investito.

- che gusto c’è poi se ti avviso?- chiese la rossa uscendo le zanne mentre sorrideva, adorava far innervosire Caleb.

- la prossima volta ti faccio cadere a terra- disse tranquillamente il rosso puntando fugacemente il suo sguardo smeraldo verso Camille che era rimasta dove Sophi l’aveva lasciata. A Sophi non sfuggì lo sguardo del fratello e sorrise.

- noi stiamo andando a pranzare, vieni anche tu vero?- chiese la ragazza con il ghigno che si andava sempre più ad allargare.

- voglio solo mangiare qualcosa di veloce senza attirare l’attenzione- disse il ragazzo sbuffando, sapendo già che ciò non sarebbe stato possibile.

- allora dovrai aspettare cinque ore e non credo che il tuo stomaco reggerebbe- constatò la rossa andando verso Camille e prendendola di nuovo a braccetto e facendola avvicinare a Caleb che guardò la sorella curioso.

- Tesoro lui è il principe Caleb, Caleb lei è Camille Taiwell la tua fidanzata- disse la rossa presentando i due.

Camille fece un profondo inchino cercando di evitare completamente lo sguardo del principe, che era meglio di quanto si fosse immaginata.

Caleb dal canto suo sgranò gli occhi in uno stato di confusione.

- cosa? Ma come?- chiese non togliendo gli occhi dalla figura rossa che in quel momento si stava alzando lentamente dall’inchino.

- cosa stai cercando di dire?- chiese Sophi socchiudendo gli occhi guardando la reazione del fratello. Era stata meglio di quanto si fosse immaginata.

- ma i Taiwell non sono biondi?- chiese alla fine Caleb scrutando attentamente la reazione dell’umana della quale non era ancora riuscito a vedere il colore degli occhi per via dei capelli neri che le cadevano davanti alla faccia.

Camille si irrigidì leggermente alle parole del vampiro, ma non rispose. Era stata troppo fortunata visto che l’unica persona che le aveva chiesto quello era stata la guardia del corpo.

- e che ne so io scusa? Meglio no?- disse Sophi scrollando le spalle mentre tirava per il braccio sinistro Camille trascinandola nella sala da pranzo. Camille le fu davvero grata per quella risposta, anche se non aveva capito il vero significato dell’ultima domanda della ragazza. Cosa significava meglio?

Caleb guardò le due ragazze andarsene per poi sospirare e seguirle.

Certo che era meglio che non era bionda (non avrebbe sopportato la vista di una biondina in giro per il castello), ma ciò rendeva leggermente difficile ignorare la mora.

- come va?- Caleb si girò verso Jerome che lo aveva appena affiancato e gli sorrise leggermente.

- bene. Qualche problema con l’umana?- Caleb sapeva che era stato Jerome a prendere l’umana dal suo regno.

- il viaggio molto silenzioso, ma senza intoppi. l’unico problema è stato che è svenuta non appena entrata nel castello. Abbiamo dovuto accendere i camini altrimenti il freddo l’avrebbe uccisa.- disse il moro scrollando le spalle.

- per un po’ di freddo?- chiese Caleb con aria scettica mentre posava fugacemente lo sguardo sulle due ragazze che camminavano davanti a lui notando con un piccolo sorriso che la sua “fidanzata” portava degli stivali a raso terra e non dei tacchi come la sorella.

- ti ricordo che i Taiwell sono del sud. A lei il freddo non arriva sotto i 20 gradi- gli disse Jerome facendo in modo che Caleb si diede dello stupido da solo. Come mai non ci aveva pensato?

- cosa te ne pare?- chiese dopo un po’ di silenzio Jerome mentre rallentava il passo per non far capire niente a Sophi che di sicuro stava ascoltando con curiosità la loro conversazione.

- sembra carina- disse Caleb a bassa voce.

Jerome lo guardò cercando di capire cosa il ragazzo intendesse con carina e sta per chiederglielo quando entrarono nell’enorme sala da pranzo. Lucas si fiondò sul fratello senza dargli il tempo di guardarsi intorno e Caleb non rifiutò l’abbraccio del suo fratellino.

Quella bestiolina gli era mancata da morire. Il ragazzo si era abbassato per stare alla stessa altezza del ragazzo e lo stringeva a se mente gli baciava i capelli castani e ricci.

- dove sei stato?- disse Lucas staccandosi dal fratello e guardandolo male con i suoi occhi celesti.

- a Wolrik cercando di domare i ghoul, mi hanno tenuto impegnato più del solito- disse Caleb con un sorriso scompigliando i capelli del ragazzino.

- tutto okay?- chiese Jen mentre il maggiore dei suoi figli si alzava.

Caleb annuì.

- per il momento è tutto a posto. Non so se riattaccheranno e quando- disse il ragazzo rivolgendo un sorriso come saluto a Laila e alla madre che erano sedute compostamente a tavola.

- sediamoci e mangiamo, dopo avremo tutto il tempo per parlare- desse sempre Jen sedendosi a capotavola seguito poi dal figlio alla sua destra.

Camille rimase un momento confusa non sapendo dove sedersi, poi Rose le indicò il posto accanto a Caleb e Camille raggiunse il suo posto tenendo sempre lo sguardo basso. Caleb aveva preso il calice dorato che stava al suo posto e stava bevendo con avidità il contenuto. Camille guardò sorpresa il liquido denso di colore rosso che si trovava al suo interno.

Sangue.

   
 
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