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Autore: occhiverdi1972    30/05/2020    4 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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~Care anime belle, ecco finalmente un nuovo capitolo di "Sogno". Ringrazio tutte per l'attesa e l'interesse che mostrate per questa lunga storia.. Attendo le vostre impressioni, le vostre critiche, le vostre lodi. Grazie sempre e buona lettura!!

 "Sogno"
capitolo 123.❤️

Il calore del corpo di Andrè sotto il suo le provocò uno strano languore.
Cristine girò il viso piano, si ritrovò quegli occhi verdi fissi sui suoi , perse totalmente il controllo, si abbassò verso le labbra morbide e carnose di Andrè e le sfiorò piano.
Il giovane  sbarrò gli occhi stupito, raggelato da quell'azione che mai si sarebbe aspettato.
Cristine lo fissò alcuni secondi , poi si riabbassò, la punta della lingua solleticò nuovamente le labbra di Andrè,si unì cercando la sua , trovandola, assaggiandola.
Quel contatto umido lo scosse di botto dalla trance in cui era piombato

- Cristine...No! - esclamò

Lei sbarrò gli occhi , lo fissò incredula quindi si alzò di botto.

Andrè la osservò. Aveva gli occhi dilatati dal terrore , le dita che si  sfioravano la bocca :
- Cosa...Cos'ho fatto? !
Andrè si alzò, strinse i pugni nervoso

Calò qualche secondo di silenzio:

- Mi...Mi hai baciato Cristine! Mi hai baciato maledizione! - sbottò  resosi conto del disastro.

- Mi...Mi dispiace io...io non so perchè l'ho fatto...io...Perdonami Andrè! -Sbottò lei scoppiando a piangere a dirotto .

Andrè la vide coprirsi il viso, versare calde lacrime, poi tornare a guardarlo:
- Ti prego! Ti prego...Perdonami non avrei dovuto farlo. Sono una donnaccia! - urlò , poi girò le spalle cercando di correre via , Andrè la bloccò per un braccio .
- Aspetta, scappare non serve! - sbottò fissandola.

Occhi verdi negli occhi chiari arrossati.

- Perchè lo hai fatto ? Perchè Cristine ?

- Te l'ho gia detto...Non lo so, ma ti prego, non voglio che questo rovini la nostra amicizia! ti prego ...non voglio perderti! - sussurrò toccandogli il braccio e fissandolo con area supplichevole.

Andrè sospirò, poi il suo viso si addolcì:

- Sta tranquilla..Facciamo finta che non sia successo nulla. Probabilmente...Probabilmente ti senti sola e...

Lei abbassò gli occhi.
Il giovane trasse un fazzoletto dalla giacca e glielo porse.

- Non sò cosa mi è preso...non..Non lo dirai ad Oscar, vero? - sussurrò con occhi imploranti

- Beh...Non sono solito nascondere nulla a mia moglie!- sancì

Cristine raggiunse la panchina, si accomodò tristemente , l'aria affranta, le spalle basse, il fazzoletto fra le mani.

- Lo sapevo...Questa è la fine della nostra amicizia.

Lui la raggiunse, la guardò dolcemente :

- Beh...Non avresti dovuto farlo, ma da qui a far finire la nostra amicizia...

- Finirà, credimi...Quando Oscar lo saprà non si fiderà piu' di me...Non permettera' piu' ne,mmeno che tu mi scriva - singhiozzò - ti ho perso Andrè e la colpa è solo mia! - piangeva affranta Cristine affranta e disperata.

Andrè le carezzò il viso :

- Piccola Sanders...

Lei alzò gli occhi

- Non ti libererai facilmente di me, stanne certa!- sancì il giovane dolcemente

Lei lo strinse forte, continuò a singhiozzare , delusa, arrabbiata con se stessa.

- Oscar capirà, vedrai! - sussurrò carezzandole i capelli.

- Come farà a capire...Come potrebbe capire! Crederà che non so nemmeno perchè l'ho fatto? EH...? - Sbottò agitandosi - dimmi Andrè !

- Non lo sò...

- Te lo dico io cosa penserà...Che volevo rubarti a lei , questo penserà!

Andrè la fissò, abbozzò un mezzo sorriso cercando di sdrammatizzare:

- Avrebbe ragione...? - chiese

- Cosa...?

- Volevi rubarmi a mia moglie...?

- Certo che no...! - sbottò lei

- Huhmmm ! - sussurrò il giovane guardandola torvo - io credo che se avessi ricambiato il bacio, tu non ti saresti tirata indietro.
Cristine arrossì :
- Non lo sò..io...
Andrè mise le mani ai fianchi, la guardò con rimprovero:
- Cristine sanders...Sei un casino!
- Stai cercando di confondermi? - sbottò lei
- Puo' darsi!
- Sò che sei sposato ed in altri casi non avrei mai osato!
- Bene...allora il discorso è chiuso! - rise lui.
Cristine lo fissò sconvolta, Andrè rideva, era riuscito a non farle pesare la cosa, a ridurla quasi ad un' azione comica.
Andrè era un gentiluomo, una persona rara e lei, lei lo sapeva .
- Dovresti...Dovresti andare a riposare Grandier...domani dovrai affrontare un lungo viaggio! - sussurrò
Lui si avvicinò, gli occhi verdi vivi e lucidi :
- Huhmmm...Prima tenti di approfittare di me e poi...Poi mi mandi a nanna! - sussurrò
- Già...- ammise Cristine - ma...mi sento troppo colpevole in questo momento.
Lui si accomodò sulla panchina , le cinse le spalle con un braccio:
- Allora rimani qui con me, quando  passerà il senso di colpa ti lascerò per andare a dormire! - sussurrò baciandole il capo.
Cristine poggiò il viso sulla sua spalla e chiuse gli occhi.

Oscar si svegliò di botto, una sensazione strana le lambì la bocca dello stomaco. si alzò stordita.
Era fame!
Eppure aveva mangiato abbondantemente durante la cena.
Si sfiorò la pancia, sorrise prendendo coscenza della sua nuova condizione:
- Hai fame tesoro? - sussurrò - va bene, adesso provvediamo subito!
Indossò la camicia , afferrò il candelabro e scese giu' in cucina.
Mise della frutta su un piatto e si sedette al tavolo a mangiarla, sorrise contenta e stupita, lei che mangiava di notte , impensabile !

" Non si faccia illusioni madamigella ! dobbiamo aspettare!" - le parole di Lassone la riportarono verso l'amletico dubbio.
Desiderò che suo marito fosse li con lei.

 

Charlotte consegnò il suo bottino ad un'altra famiglia bisognosa , si sentì, come succedeva ogni volta, fiera di se stessa. Adesso poteva dormire tranquilla, la sua buona azione serale era stata compiuta.

Adesso che aveva compiuto la sua missione tutta l'insoddisfazione e la tristezza tornarono ad invaderle il cuore.
Quasi senza rendersene conto si avviò verso casa di Max.
Dai tetti passò sul balcone con un balzo, le imposte come al solito erano solo accostate , entrò.

La casa era persa nel buio piu' profondo , si avvicinò al letto , si tolse il mantello e la maschera.
Fissò il viso di Max addormentato nel sonno, si abbassò, gli sfiorò i capelli piano.
Girò dalla parte del letto libera, si sdraiò accanto a lui, rimase a guardarlo.
Era così bello quando dormiva , gli carezzò il viso.
Max si mosse cercando una posizione migliore , lei non seppe resistere , sfiorò con le labbra le sue.
Lui aprì gli occhi, la fissò , sorrise :
- Charlotte...è...è un sogno!
- No...no che non lo è! - sussurrò lei pianissimo avvicinandosi nuovamente a quelle labbra.
Si strinsero baciandosi dolcemente su quel letto piano, a lungo.
Poi Max la fissò, si alzò, accese la candela .
Si girò a guardarla, Charlotte si era sedeta sul letto, aveva addosso il suo costume.
- Avete finito per stasera? - chiese
- Si..!
Max la guardò estasiato , era bellissima , il desiderio scorreva nelle vene impazzito, avrebbe voluto tenerla con lui tutta la notte e invece...Invece doveva allontanarla, stavolta per sempre!
- Mi siete mancato! - sussurrò lei - l'ultima volta non...non ci siamo salutati benissimo! -sbottò
- Si...è vero! - rispose lui non sbilanciandosi.
Charlotte si alzò contenta, avanzò verso di lui :
- Devo parlarvi!
- Anch'io Charlotte!
Max fissò quel viso giovane , quegli occhi chiari come il mare cristallino, quel corpo giovane e flessuoso.
" E' tua....amala!" - gli diceva il cuore
" Lasciala libera di vivere !" - gli gridava la razionalità.
Lei allungò una mano , gli carezzò il viso .
Max la attirò a se eccitato, la bacio' con foga , con una smania pazzesca.
Poi inaspettatamente si staccò.
Charlotte lo fissò, ma interpretò quell'azione come un irrazionale rispetto nei suoi confronti.
- Io...Io devo darvi una buona notizia Max...Il il giovane Dubois ha cancellato la promessa di matrimonio! Sono...sono libera!
Max boccheggiò , quello rendeva tutto ancora piu' difficile , ma sapeva che Florence era un giovane onesto e non voleva legare Charlotte con nessuna costrizione.
La giovane lo fissò :
- Non...Non dite nulla?
Lui si portò una mano alla testa, abbassò gli occhi.
Charlotte lo osservò contrariata :
- Come mai non siete contento, avete capito quel che ho detto? Non sono costretta a sposarlo !
- Si...si...ho sentito ma....
- Ma...?
- Io...ecco...avrei voluto dirvelo prima ma...ma sto frequentando un'altra donna! - sbottò
- Cosa...?
- E'...è da qualche settimana che l'ho conosciuta e...e stiamo benissimo insieme!
Charlotte sentì il sangue gelarsi nelle vene
- State scherzando....vero?
- No !
Charlotte strinse i pugni, lo fissò :
- Due...Due minuti fa mi avete baciata, mi avete sttretto a voi! - sbottò
- Beh...non mi siete indifferente, siete bellissima e...
Non ebbe il tempo di finire la frase, lo schiaffo che charlotte gli mollò rimbombò
fra le anguste pareti della piccola stanza.
- Siete un farabutto! Un ignobile farabutto!
- Vi ho detto mille volte che l'amore fra noi è un qualcosa di impossibile.
- Già...Ma non mi avete detto che frequentavate un'altra! Vi siete lasciato baciare, mi avete stretta. Siete ignobile! - sbottò sentendosi defraudata.

- E pensare che io...che io ho rinunciato ad un giovane bello e ricco per...per uno come voi! - sbottò guardandolo con sdegno - ho rinuciato ad un giovane che mi ama sul serio e che mi fa ribollire i sensi ogni volta che lo guardo!
Max sbarrò gli occhi...Ecco la verità, ecco cosa sentiva Charlotte.

- Mi fate schifo! - sussurrò - mi fate schifo Maximillian!
Lui abbassò gli occhi , il suo piano stava riuscendo benissimo, ma l'odio di Charlotte, quello no, quello non poteva sopportarlo .
- Io...io vorrei che ci lasciassimo bene!- sancì
Charlotte rise :
- Andate al diavolo! - sbottò -  indossando velocemente il mantello e la maschera - avrei dovuto capire benissimo di che pasta siete fatto, già da quando avete dato in pasto Oscar ai vostri scagnozzi!
- ascoltate ...io...- cercò di giustificarsi lui trattenendola per un braccio.
Charlotte sguainò la spada.
- Allontanatevi! - sbottò puntandogliela alla gola .
Si avvio' poi verso il balcone, si girò solo una volta :
- Potete predicare uguaglianza e fraternità quanto volete Maximillian De robespierre, ma resterete sempre un farabutto! - sbottò lasciando la stanza.
 la vide balzare giu' velocemenete e lasciare la strada sul suo cavallo.
Max batte' un pugno sul tavolo , poi si gettò sul letto disperato.
La amava, la amava con tutto se stesso e proprio per quell'amore che provava doveva lasciarla andare .
Adesso Charlotte era davvero libera, libera di lasciarsi andare all'attrazione che provava verso Florence.
Il giovane Dubois si sarebbe preso cura di lei, ne era certo.

- " Siate felice amore mio" - sussurrò angosciato.

 

 

Andrè girò piano il capo , fissò Cristine addormentata .
Si portò una mano alla fronte confuso, Cosa aveva fatto...Soprattutto perchè lo aveva fatto?? E adesso...Adesso come l'avrebbe detto ad Oscar?

Si portò una mano alle labbra, si sentì terribilmente in colpa , in colpa perchè quel bacio non gli era stato indifferente.
Amava sua moglie, avrebbe dato la vita per lei ma Cristine , Cristine non sarebbe mai passata inosservata ai suoi occhi,mai!
Sospirò angosciato, Cristine si mosse, alzò il viso , incontrò i suoi occhi:
- Credo...Credo di essermi addormentata! - sussurrò
- L'ho notato!
- Sei rimasto qui, immobile con la mia testa sulla tua spalla!?
- Beh...non pesa molto! - Scherzo'.
Lei si scostò, lo fissò .
- Andrè ...Perdonami !- Sussurrò
- Non dire nulla Cristine...ti prego! - la ammonì lui - Dimentichiamo l'accaduto, vuoi?
Sorrise dolcemente.
- Si! amici come prima? - sussurrò lei porgendogli la mano
- Amici come sempre! - sussurrò lui attirandola a sè.
- Adesso sarò meglio che tu vada davvero a riposare. Domani hai una lunga giornata di viaggio!
- Già!
Si fissarono, consci che forse, era l'ultima volta che si vedevano .
- Buon viaggio Andrè ! - susssurrò lei - grazie ...Grazie di tutto!
Lui sorrise , la strinse , poi si ritirò nella sua stanza.
Cristine rimasta sola, pianse calde lacrime.

 

 

Oscar si alzò di buon mattino, si sentiva bene !
Ormai solo un giorno la divideva dal rivedere Andrè. Fissò la sua uniforme e constato' che rimanere a casa non aveva nessun senso.
Si vestì e si recò a Versailles , doveva continuare la sua vita di sempre anche se senza affanni e corse inutili a cui ormai era abituata.
Girodelle non si stupì affatto di vederla arrivare :
- Comandante!
Oscar sorrise :
- Volete chiedermi qualcosa tenente ? - lo prese in giro
- Io...ecco...
- Ho visto il dottore e...
- E...? - gli occhi sbarrati di Victior attendevano risposta
- E mi ha detto che devo attendere per sapere...- sussurrò.
- Bene...ma...Come state?
- Benissimo Victor ! In forma per cominciare...
Victor alzò gli occhi al cielo , si prospettava un'altra bella giornatina.

 
 

Andrè fissò l'orizzonte che si allontanava, aveva lasciato casa Sanders prestissimo, Cristine non si era vista, ma lui , sapeva benissimo che la giovane probabilmente lo aveva seguito andar via dalla finestra della sua camera.
Sensi di colpa e vergogna , le avevano impedito di salutarlo, ma andava bene così.
Adesso capiva che quella distanza fra loro era forse l'unica soluzione possibile , scriversi e saper di stare bene bastava a mantenere la loro amicizia  tale.

Pensò alla sua Oscar, la smania di vederla lo invase, il viaggio era ancora lungo ma poi sarebbe tornato li, fra quelle braccia che amava, fra quelle labbra di rosa , fra quegli occhi color mare.
Sorrise , fissò la sua fede al dito, la baciò :
- " Sto tornando da te amore mio" - sussurrò.

 

Era stata una giornata tranquilla .
Oscar cenò e si buttò sul letto  apaticamente , la nausea andava e veniva, ma ormai lei aveva imparato a gestirla e poi...poi era di certo un bel segno pensò. Anche la fame che la attanagliava di continuo .
Sorrise contenta pensando che il giorno dopo avrebbe rivisto Lassone e forse anche suo marito , o almeno così sperava .
Ovviamente non aveva notizie di Andrè ma, se come concordato prima della partenza, aveva  trascorso solo un giorno a Brighton a quell'ora doveva già essere in viaggio.
Uno strano pensiero le balenò in testa , e se invece Andrè avesse deciso di dilungare il soggiorno con la sua amica londinese ?

- " No...No!" - si disse - frena la tua gelosia Oscar. Tuo marito manterrà la parola data , domani vi riabbraccerete .
Poggiò la testa sul cuscino e si addormentò di botto.
Si svegliò presto e si recò nuovamente a Versailles , lavorò con un unico pensiero, quello che fra poche ore avrebbe rivisto suo marito.

 

 

- Scusate il ritardo dottore ! - esclamò Oscar - non mi aspettavo di di vedervi così presto!.
Era ientrata con un pò di anticipo da Versailles sapendo che il dottore sarebbe arrivato, ma l'aveva già trovato a palazzo jaryayes ad aspettarla.

- Vi trovo in ottima forma madamigella ,noto che siete andata nuovamente  al lavoro!
- Non...Non avrei dovuto farlo..? - chiese lei preoccupata.
- Non ho detto questo...!
Oscar lo guidò verso la suua camera , sospirò, quindi si tolse la giacca dell'uniforme, si lasciò visitare .
- Le sue regole mensili sono arrivate?
- No...Assolutamente!
- E dite...Come vi sentite?
- Discretamente bene ! - rispose lei - a parte la nausea che va e viene e...e..una strana fame, soprattutto notturna !
Lassone sorrise :
- Beh...Mi pare sia il caso di farle le mie congratulazioni madamigella!
Oscar lo guardò inebetita :
- Volete...volete dire che...
- La quasi certezza l'avevo avuta la volta scorsa Oscar , ma...ma volevo esserne sicuro. Oggi mi sento di poterlo confermare :Nel vostro ventre sta crescendo una creaturina.
Oscar lo fissò , cercò di ripetersi una ad una mentalmente quelle parole:
- Oddio...oh..
- Congratulazioni Oscar!  - sussurrò il dottore allegro.
La giovane sorrise , gli prese le mani fra le sue :
- Grazie dottore...Grazie! - sussurrò con le lacrime agli occhi.
- Sarete una buona madre Oscar!
Lei respirò a fondo per contenere l'eccitazione , poi fissò il dottore, un lieve rossore le permeo' le gance :
- Dottore...io..Io vorrei chiederle...
- Ditemi..
-  vorrei sapere cosa posso e...non posso fare!
Lassone sorrise , Oscar abbassò gli occhi a disagio.
- Oh...non preoccupatevi della domanda madamigella, è il cruccio di ogni neo mamma pensare a come e cosa modificare della propria vita per non nuocere al bambino - la incoraggiò
Lei alzò gli occhi rincuorata.

- Ricordate Oscar, aspettate un bambino , ma non siete malata. Potete continuare  fare molto di quel che facevate, potete avere rapporti con vostro marito, passeggiare, tirare di spada ma..ovviamente dovete cercare di non strafare e di non stancarvi. Mi sentirei inoltre di consigliarvi, visto  la natura della vostra vita militare, di evitare le missioni troppo rischiose !

- Ci proverò dottore!
- Bene..Per qualsiasi dubbio non esitate a farmi chiamare.
- Certo ! - sussurrò oscar
- Vi raccomando, porgete le mie congratulazioni ad Andrè ed a vostro padre:
- Sara' fatto! - sancì lei accompagnandolo all'uscita  del palazzo.
Lassone si girò solo un attimo .
- Ah...Madamigella, vi raccomando cercate di alimentarvi adeguatamente , tanta frutta e cibi sani e...niente vino!
Lei annuì.
Il dottore salì in carrozza e si allontanò.
Oscar rientrò a palazzo euforica.
Nanny si precipitò verso di lei :
- Allora bambina...? - chiese speranzosa .
Oscar la guardò con le lacrime agli occhi, si portò le mani al ventre :
- Si...SI Nanny!
La vecchina l'abbracciò e pianse di gioia.

 

 

Oscar passò il resto della serata aspettando Andrè, poi cenò e salì in camera .
Fissò il paesaggio fuori dalla finestra, il cielo era stellato e sereno.
Era notte inoltrata, tutta la servitù era andata a letto, Nanny aveva resistito ma poi...poi era andata a riposare e intanto.. intanto Andrè non era tornato.
Suo marito non aveva mantenuto fede a quel che avevano concordato, si era sicuramente fermato da Cristine piu' del previsto.
Una lacrima scese silenziosa , avrebbe avuto bisogno di lui in quella lunga giornata
Oscar era inquieta, sapeva che le faceva male, sapeva che non avrebbe dovuto esserlo, ma lo era!
Si portò una mano alla testa, si maledisse nuovamente per averlo lasciato andare ,Andrè era un uomo, un bellissimo uomo e Cristine era speciale per lui.
Erano stati vicini, avevano condiviso i loro giorni difficili , si erano confidati, addirittura avevano dormito insieme , si erano scambiati dei baci..
- Maledizione! - sbottò, e se Andrè avesse capito di amare la giovane Sanders? Se quell'affetto speciale fra i due si fosse rivelato invece piu' che affetto?
La responsabilità verso la creaturina che aveva in grembo la fece fermare di botto, respirò a lungo :

- " va tutto bene tesoro, sta tranquillo!" - si abbandonò a letto e pianse.
Si alzò qualche minuto dopo,
Si affacciò alla finestra e guardò fuori, inaspettatamente sul sentiero , in lontananza le sembrà di scorgere delle piccole luci che si avvicinavano, sembravano proprio le luci di una carrozza, pensò che fosse di sicuro Andrè o...no, non voleva nemmeno pensare che fosse qualche brutta notizia .
Scese la lunga scala con grande concitazione , si avviò verso il sentiero .
La carriozza era abbastanza lontana , tuttavia la vide arrestarsi di botto, il conducente l'aveva di sicuro individuata.
La portiera si aprì .
Oscar sentì il cuore batterle in petto come impazzito , quell'attimo fu interminabile ,  mise a fuoco una figura slanciata, dei capelli al vento.
La sagoma allargò le braccia , non c'erano dubbi , anche se non ne distingueva bene i contorni solo Andrè poteva rivolgerle un simile invito.

Si lanciò correndo verso di lui , anche il giovane si mosse. Man mano che si avvicinava Oscar era sempre piu' emozionata, le lacrime scendevsano veloci  finchè non fu a meno di un metro da lui.
Gli occhi verdi, il sorriso dolcissimo, le braccia aperte per accoglierla  era Andrè, il suo Andrè!

Si catapulto' fra le sue braccia , pianse stretta al suo petto, Andrè la scostò, la guardò, le prese gentilmente il viso fra le mani:
- Tesoro mio...Cosa succede? - sussurrò fissando quei meravigliosi occhi blu - Perchè piangi...?
Lei lo guardò estasiata, sorrise fra le lacrime :
- Nulla amore mio , è tutto a posto, sono solo contenta di vederti!
- Sei...Sei sicura..? - sbottò per nulla convinto.
Oscar annuì:
- Ti amo Andrè! - sussurrò .
Il giovane le carezzò i capelli, poi il viso , infine unì le labbra alle sue .
Oscar ansimò persa nella dolcezza devastante di quel bacio , le labbra di suo marito, ill calore del suo abbraccio, il suo profumo.
Approfondì il bacio e pianse confortata .
- Amore mio ..- sussurrò Andrè - mi hai fatto prendere un colpo con quelle lacrime!
- Scusami...! - sussurrò lei
Andrè la strinse ed affondò il viso fra i suoi folti capelli:
- Mi sei mancata tantissimo!

Lei continuo' a piangere piano, pianse dalla gioia, Pianse sollevata, tutte le peure, i dubbi, si dissolsero in quel momento .
Salirono in carrozza, Andrè se la portò sulle ginocchia come si fa con un bambino, lei si lasciò cullare.
Era forte la sua Oscar , era coraggiosa e fiera  ma sapeva essere arrendevole e dolce come in quel momento fra le sue braccia.

- Io...Io credevo che fossi rimasto a Brighton! - confessò lei come a voler togliersi un peso.
Andrè la guardò intuendo tutto:
- Ecco...adesso capisco il perché di quelle lacrime ! - sbottò. Quindi le carezzò le gote con i pollici , la portò vicinissima al suo viso :
- Niente e nessuno ci separerà mai!- sussurrò  mordicchiandole le labbra sensualmente - Niente!

- Perdonami per averne dubitato! - esclamò lei - ma è tardissimo e tu non arrivavi ed io ho pensato che magari...
- Hai ragione...in effetti è stato un viaggio interminabile, siamo partiti con un notevole ritardo, il mare era agitato e una volta arrivato a terra ho avuto problemi a trovare una carrozza vista l'ora!
Oscar sorrise , le sue paure , quel ritardo , avevano una spiegazione piu' ovvia di quel che lei aveva immaginato.

Arrivarono a palazzo jaryayes , il conducente della carrozza scaricò il bagaglio di Andrè, ringraziò prendendo le monete dalle sue mani e si congedò.
I due giovani mano nella mano entrarono in casa.
- Huhmm..Non vedo l'ora di essere nelle nostre stanze ! - Ansimò Andre baciando Oscar sulle scale .

- Andrè!!! Come mai così tardi!! - la voce di Nanny , in piedi, al buio con un candelabro fra le mani li costrinse a scostarsi di botto.
Oscar arrossì per essere stata sorpresa a baciare il marito in quel modo.
- Ciao nonna! - sussurrò lui portandosi una mano ai ricci imbarazzato.
- Hai fatto un buon viaggio? - chiese la vecchina
- Si nonna!  - rispose lui baciandola sulla guancia.
Nanny fissò il suo adorato nipote :
- Ti preparo qualcosa? Avrai di sicuro fame, potrei...
- No...ho già mangiato qualcosa durante il viaggio - asserì - adesso voglio solo andare a riposare
- Come vuoi caro!
Andrè la baciò nuovamente poi si recò verso la sua stanza con Oscar .
La vecchina si girò a fissare i due mano nella mano, quella sera suo nipote avrebbe di sicuro avuto una bella sorpresa

 
 

- Finalmente! - sussurrò Andrè chiudendo di botto la porta della sua camera.
Si avvicinò a sua moglie, la schiacciò gentilmente contro il muro , la fissò con passione , quindi le baciò dolcemente l'incavo del collo.
Oscar gettò la testa all'indietro lasciandosi trasportare da quella fantastica sensazione, le mani gentili di Andrè le sfilarono la camicia dai pantaloni , si infilarono sotto l'esile seta della camicia alla ricerca dei suoi piccoli seni sodi.
Li trovarono e li torturarono con dolcezza .
Oscar ansimò, il seno indolenzito sottoposto a quel tocco gentile le scatenava un piacere strano , fissò il suo uomo, affondò le dita fra i suoi capelli:
- A..Amore, dobbiamo parlare!- sussurrò persa nel piacere.
- Si...Si...ti racconterò tutto dopo! - sussurrò lui con voce arrochita dal desiderio - adesso voglio solo amarti!
Oscar sorrise, lui la prese fra le braccia e la trasportò sul letto, la depositò sul materasso, poi si abbassò su di lei.
- A noi due comandante...! - sussurrò guardandola maliziosamente.
Oscar sorrise :
- Huhmmm come mai così irruento Grandier?
Andrè le toccò il naso con l'indice:
- Ti dispiace? Di solito sei tu che mi assalti tesoro!
- E' vero! - sussurrò contenta - però...Però stasera vorrei che fosse tutto dolcissimo!
Andrè la fissò con il suo sorriso disarmante :
- La mia mogliettina vuole dolcezza...? e dolcezza sia!- sussurrò tempestandole il viso di piccoli baci.

Oscar lo spoglio' lentamente, poi si lasciò spogliare , rimasero nudi entrambi mentre Andrè con dolcezza riservava le sue attenzioni a quel corpo stupendo.
Le labbra dolci, umide e morbide lambivano ogni anfratto di quella pelle lattea, quelle braccia forti da uomo la stringevano.
Oscar pensò che stare insieme a lui era quello che voleva piu' di ogni altra cosa al mondo. Suo marito era finalmente li con lei e fra poco...Fra poco avrebbe scoperto che la famiglia si sarebbe allargata.

Il giovane  continuò le sue torture dolci finchè Oscar non arrivò quasi al punto estremo del piacere.
Andrè la fissò , era bellissima , persa sotto il suo corpo , i capelli sparsi sul cuscino, gli occhi chiusi e sulle labbra il suo nome:
- Andrè...oh...!
Si abbassò per entrare in lei ma Oscar lo bloccò gentilmente :
- Aspetta!
Lo spinse contro il materasso e si alzò su lui, poi calò piano sul suo membro facendo rabbrividire entrambi.
Andrè la fissò gemendo mentre lei con lentezza infinita si abbassava e rialzava .
C'era qualcosa di diverso in quella Oscar, constatò Andrè, era come se volesse godere ogni attimo, senza fretta, senza premura e quella cosa lo eccitava ancora di piu'!
- Ti amo...Ti amo Comandante! - sussurrò gemendo forte, incapace ormai di trattenersi oltre mentre arrivavano entrambi al culmine piu' alto.
Le dita del giovane si strinsero sulle natiche piccole e sode , Oscar venne invasa dagli spasmi del piacere , poi, esausta e soddisfatta ricadde sul corpo del marito.
Si abbracciarono forte e rimasero stretti a calmare i battiti impazziti dei loro cuori.
Andrè fissò la sua donna , stanca e meravigliosamente , superbamente bella, le scostò una ciocca dei capelli dal viso :
- Mi fai impazzire Comandante! - sussurrò felice.

 

Oscar poggio' il capo sul petto di suo marito, si strinse a lui, l'intimità della loro stanza, la pelle contro pelle , le provocarono un dolce torpore.
Andrè girò leggermente la testa, fissò l'uniforme di Oscar:
- Sei già tornata a Versailles?
- Si...- sussurrò lei - tenermi occupata mi faceva sopportare meglio la tua mancanza- sussurrò
Andrè la baciò intenerito.
- Come sta Cristine? - chiese oscar
- Bah...Credo che stavolta abbia definitivamente capito che stare con Alain è una causa persa . L'ho trovata rassegnata, credo che stavolta fra loro sia finita sul serio. Anche perchè lo abbiamo intravisto in città a baciare appassionatamente la madre di suo figlio!
- Oddio! - sbottò lei - che tristezza .
- Già...! - asserì lui.
Oscar lo fissò :
- Cristine...Cristine sara' stata contenta di vederti!
- Si! - sorrise - non credeva quasi ai suoi occhi!
- Spero almeno che Lizzy sia stata al suo posto! - sbottò
Andrè rise divertito:
- Se mi stai chiedendo indirettamente se ci ha provato, ti dico di no!
- Huhmm...- scherzò lei - devo crederti?
- Assolutamente si! a parte i suoi sguardi maliziosi ci siamo ignorati totalmente.
- E Cristine...?
Andrè boccheggio':
- Cristine cosa...?
- Avrete...Avrete parlato o...o fatto qualcosa insieme, no...?
Oscar era gelosa, era piu' che evidente pensò Andrè, e lo sarebbe stata ancora di piu' dopo aver saputo del bacio, constatò rassegnato.
- Beh...siamo stati sulla spiaggia a passeggiare, in giardino a duellare con la spada , poi a fissare le stelle ...Non c'è stato tempo di fare granchè! - scherzò
Oscar gli pizzicò il braccio facendolo gridare :
-Arghhh...! Ma che fai!
- Così imparerai a fare certe battutine! - sbottò
Andrè sorrise :
- Ti ricordo che mi hai mandato tu da lei .
- Già...Per poi pentirmene due ore dopo!
Andrè la fissò sconvolto, lei abbassò gli occhi, la sua voce era un sussurrò quando confessò:
- Lo ammetto! La gelosia mi ha divorato ogni istante!
Il viso di Andrè si addolcì:
- Oscar...
- Ho anche temuto che non saresti piu' tornato, Quella ragazza è così...così perfetta! E'...E' sempre così bella ? - chiese
Andrè la fissò intenerito:
- Certo che lo è...! Direi che è ancora piu' bella di quanto ricordassi. E' ancora piu' donna adesso , ma...ma nessuno potrà mai competere con te! Sei la perfezione e sei mia moglie! - sussurrò stringendola.
Oscar sospirò abbandonandosi a lui :
- Scusami..! 
- Non hai nulla di cui scusarti! devi solo fidarti di tuo marito!
- Si...si è vero! - sussurrò lei baciandolo sulle labbra.
Andrè la strinse , poi sentì un rumorino strano , si girò verso di lei:
- Era la tua pancia quella che ho sentito brontolare?
- Si...Ecco...ho un pò di fame in verità!
- Non dirmi che non hai cenato! - sbottò lui alterato.
- Certo che l'ho fatto...ma..
- Ma...?
Lo fissò con gli occhi da gattina:
- non è che andresti a prendermi un pò di frutta?
- Certo tesoro! - sussurrò lui scostandola e scendendo dal letto.
André si avviò verso la sedia per prendere i calzoni.
La giovane si stiracchio' porto' le  mani sotto la testa e fissò avanti :
- Oddio!! - sbottò quindi estasiata.
Lui girò il viso:
- Che succede?
Gli occhi chiari fissavano i suoi glutei maschili con profondo interesse:
- Huhmm... Non muoverti! Ti prego rimani fermo cosí, ancora per qualche secondo - sussurrò eccitata da quelle forme perfette  e nude.
Andrè sorrise divertito, poi si infilò I pantaloni, la baciò sulla fronte ed uscì dalla stanza.
Oscar felice si stiracchiò , fra poco gli avrebbe rivelato del bambino.

 

 

- La mia mogliettina è servita! - esordì Andrè rientrando in stanza e prendendo posto accanto a lei .
La giovane fissò la frutta fresca contenta.
Andrè staccò un acino di uva dal raspo , glielo adagiò sulle labbra, Oscar le schiuse portandolo tra i denti e schiacciandolo, :
- che buono! - sussurrò poi gustandone la consistenza zuccherina.
Andrè la fissò stupito . Sua moglie non aveva mai avuto tutto quell'interesse per il cibo, doveva davvero essere affamata.
- Oscar...Devo...Devo dirti qualcosa!- esordì
Lei lo fissò :
- Si...in effetti devo raccontarti qualcosa anch'io...qualcosa che è successa mentre eri via!
Andrè la fissò turbato:
- Non dirmi che c'entra Fersen!
- No...stai tranquillo. Fersen non si è visto! - sussurrò continuando a mangiare dalle mani di Andrè
- meno male...comunque avevi molta fame comandante. secondo me mi hai mentito, sicuramente non hai cenato!
Oscar rise, Andrè era ignaro di tutto, per quello azzardava conclusioni affrettate.
Ad un tratto Oscar lo vide scostarsi, raggiungere l'altro capo della stanza e prendere qualcosa dalla giacca, poi tornare sul letto.
- Amore..Questo è per te!- sussurrò porgendole dolcemente una scatolina.
Oscar lo guardò stupita:
- Mi hai portato un regalo?
- si...- sussurrò lui - non è una gran cosa in verita ' ma...ma spero ti piaccia!
Oscar lo abbraccio' , lo baciò sulla guancia felice:
- Mi piacerà di sicuro tesoro!
Aprì la scatola con mani tremanti, una catenina dorata faceva bella mostra di se, alle stremità portava un piccolo ciondolo a forma di cuore con incisi i loro nomi e la data del matrimonio.

Oscar ne percorse i contorni con un dito, poi abbracciò suo marito commossa.
- E' bellissima! - sussurrò .
- Se...se non ti piace non devi metterla per  forza, puoi ...
Oscar la trasse fuori dalla scatola, gliela porse:
- Stai scherzando amore? Mi piace tantissimo , aiutami ad indossarla!- sussurrò contenta.
Oscar si scostò i capelli dalla nuca, Andrè con mani gentili le lambì il collo , poi agganciò il gioiello.
- Come mi sta? - sussurrò lei lasciando cadere sulle spalle i capelli.

Andrè la fissò, quegli occhi brillanti e felici, quei seni nudi, quella collana con i loro nomi al suo collo.
- Ti sta benissimo! - sussurrò.
Oscar toccò il piccolo cuore:
- Io..io credo che fra poco dovrai farci incidere qualcos'altro...- sussurrò
Il giovane inclinò la testa dubbioso:
- Non capisco..
La giovane cercò di tenere a bada l'eccitazione , sospirò cercando di calmarsi ma sentiva il cuore batterle in petto in maniera esasperata.
- Il giorno in cui sei partito sono tornata a lavoro e...e mentre ero li...insomma...Non mi sono sentita bene!
Andrè sbarrò gli occhi:
- Che cosa...?
- Mi...Mi sentivo debole ed...ed avevo la nausea!
- Oddio amore, hai chiamato il medico, vero?
- Si...su insistenza di Victor sono tornata a casa . Lassone mi ha visitata e...
- E...?
Oscar lo fissò , suo marito era visibilmente preoccupato.
- Tesoro, ti prego, dimmi cosa ti ha detto, non avrai avuto una ricaduta?
- No...!
Andrè le prese il viso fra le mani:
- Oscar...Dimmi che è tutto a posto, ti prego!
Sul viso della giovane si aprì un tenero sorriso:
- Sta tranquillo, sto benissimo! - sussurrò - poi prese la mano di suo marito e se la porrtò sul ventre.
Andrè sbarrò gli occhi:
- Oscar...non dirmi che...
- Stai per diventare padre Andrè, anzi...direi che lo sei già..!
Il giovane sia alzò dal letto, cercò di ripetersi mentalmente quel che aveva sentito.
Oscar lo vide far su e giu' da un capo all'altro della stanza, poi fermarsi e guardarla:
- hO...Ho capito bene...? Un figlio?
- Si...si un bambino tutto nostro!
Andrè sorrise, corse ad abbracciarla, la sollevò fra le braccia facendola girare
- Un figlio....sarò padre!! Oddio!
- Mettimi giu'...Mettimi giu' Andrè! - rideva lei
Il giovane si bloccò, fisso' gli splendidi occhi della donna che amava:
- E' meraviglioso! - sussurrò affondando il viso fra i suoi capelli commosso.
Oscar lo strinse:

- Sarai un padre fantastico amore mio!
Lui seguì un pensiero lontano, poi tornò a guardarla:
- Stai...Stai bene ? Voglio dire...è...è tutto a posto? Oddio...abbiamo...Abbiamo fatto l'amore poco fà, forse ti ho fatto male..
- Andrè!!! - sbottò lei
Lui si bloccò.
- Amore, sono incinta, non sono malata!Posso fare gran parte di quel che facevo prima, posso andare al lavoro, posso fare l'amore con te, cavalcare, fare il bagno devo...Devo solo cercare di non stancarmi ma...Ma è tutto regolare!
Si distesero vicini , Andrè si portò Oscar sul suo petto, la cullò dolcemente
- Amore mio...
Erano entrambi commossi e felici come non mai.
- Ti amo Oscar, mi hai dato una notizia bellissima, mi dispiace non esserci stato quando l'hai saputo.
- Non fa nulla ! - sussurrò stringendosi a lui.
- Vi renderò le persone piu felici al mondo, ve lo prometto! - sussurrò carezzandole la pancia.
Oscar pianse commossa , si crogiolò in quella stretta dolce e rassicurante , poi ricordò immediatamente:
- Andrè...
-Dimmi amore!
- Di cosa dovevi parlarmi due minuti fa?
Il giovane boccheggio', come faceva a parlarle del bacio adesso? Oscar si sarebbe infuriata, avrebbe potuto sentirsi male e lui non voleva metter a rischio la sua famiglia. Doveva tacere su quell'episodio, doveva farlo.
- Oh...Non ricordo, sarà stata qualcosa di irrilevante.
Oscar chiuse gli occhi:
- Huhmmm...che sonno!- sussurrò
In effetti era tardissimo ed entrambi il giorno dopo sarebbero dovuti tornare al lavoro.
- Riposa amore mio! - sussurrò Andrè carezzandole i capelli.
Oscar si strinse al suo uomo e si addormentò di botto.

 

 

Fersen scostò le pesanti tende e sbirciò il mondo fuori:
- Maledizione, ancora soldati! - sbottò.
Il maggiordono si materializzò nella stanza .
- Si padrone..- sussurrò - hanno intensificato la sorveglianza purtroppo.
Fersen si scostò i lunghi capelli dal viso in un gesto disperato:
- Forse...Forse potrei fuggire sgattaiolando dal tetto ! - sbuffò
- Ma cosa dite padrone!! - se vi scoprissero stavolta affrontereste di sicuro la ghigliottina!
- E cosa dovrei fare eh...? Stare rinchiuso qui con le mani in mano..?
- Aspettare padrone...!dovete solo aspettare!
Fersen sferrò un pugno contro il pesante tavolo , poi fissò il maggiordomo :
- Che notizie arrivano da Parigi?
L'uomo sorrise perfidamente :
- Scontri, malcontento popolare, rivolte . La monarchia ha i giorni contati ormai.
Fersen sorrise :
- Questa si che è un'ottima notizia...
 

Andrè era troppo eccitato, non riusciva a prendere sonno.
Guardò la sua Oscar che dormiva beatamente fra le sue braccia, la baciò piano sulla fronte, le coprì meglio le gambe con il lenzuolo, poi sfiorò con le dita la sua pancia.
Un figlio dalla donna che amava piu' della sua stessa vita, cosa poteva esserci  di piu' bello. Avrebbe sepolto con se il segreto di quel bacio, avrebbe protetto la sua famiglia da ogni preoccupazione.
Oscar si girò nel sonno, pronunciò il suo nome e si strinse meglio a lui.
Andrè sorrise commosso.
- Dormi tesoro, sono con te! Saro' sempre con te!

 

Intanto a Brighton , nel suo letto Cristine si rigirava nervosa.
La morbidezza delle labbra di Andrè, quegli occhi stupendi..
Sospirò , si sentiva angosciata, in colpa e terribilmente eccitata.
Si portò una mano alle labbra ansimando. Cosa le stava succedendo, avrebbe dovuto pensare ad Alain, non ad André .
-  Cosa mi succede? - sbottò.
Ad un tratto una consapevolezza la fece tremare, balzò a sedere sul letto sudata, angosciata e sorpresa.
- No...Non è possibile, non è vero! - si disse stringendo nervosamente le lenzuola.
- " Si Cristine...sei innamorata di lui, lo sei sempre stata!" - le urlò il suo cuore.

   
 
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