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Autore: la_pazza_di_fantasy    10/08/2020    0 recensioni
William è stato costretto a diventare un cacciatore di elfi all'età di sette anni allontanandosi dal suo villaggio.
Insieme ad Apollon, suo migliore amico, verrà mandato nel suo villaggio natale per provare ad impedire agli elfi di attaccare il villaggio al confine del regno.
Sarà li che incontrerà Julian del quale si innamorerà irrimediabilmente.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Era passata una settimana da quando i due cacciatori di Elfi erano arrivati a Bassekti ed erano sempre stati ai margini del villaggio. Non avevano interagito con nessuno dopo quel falò. Si erano fatti i fatti loro proprio come avevano promesso. Si erano limitati a controllare i dintorni e a coltivare quello che era diventato il loro orto. Ci voleva ancora parecchio tempo per riuscire a raccogliere qualcosa quindi si cibavano di erbe selvagge, stando parecchio attenti a quelle velenose. Non potevano di certo chiedere aiuto alle persone del villaggio.
-quello è fumo?- chiese Apollon mentre i due cacciatori stavano camminando per i confini del villaggio per controllare la situazione.
-si, tu resta qui io vado a vedere cosa sta succedendo- disse prontamente Will. Si ricordava perfettamente che in quella direzione c’era un altro villaggio e aveva seriamente paura che fosse appena stato attaccato. Non era un buona cosa visto che il prossimo poteva tranquillamente essere il loro.
-a piedi? Sei pazzo?- chiese Apollon alzando le sopracciglia scettico. Ci avrebbe messo più di un’ora andando a piedi.
-e con cosa? Non abbiamo niente!- protestò Will -fammi andare a vedere, stiamo perdendo tantissimo tempo in questo modo-
-al villaggio hanno dei cavalli possiamo chiederne in prestito uno- vedendo la faccia scettica di William il rosso continuò -lo so che non ci vedono di buon occhio, ma almeno tentiamo- e così dicendo il mezzo elfo di incamminò per il sentiero che li avrebbe portati al centro del villaggio. Appena arrivati notarono subito che il fumo non era passato inosservato agli abitati e che stavano già iniziando a parlare fra di loro preoccupati.
Apollon si schiarì la voce attirando così l’attenzione dei presenti e Robert parve davvero sorpreso di vederlo li.
-scusate l’intrusione, abbiamo visto il fumo e volevamo andare a controllare. Il problema è che siamo senza cavalli e quindi volevamo sapere se potesse prestarcene uno- disse prontamente il rosso sperando vivamente in un si.
-non se ne parla!- disse prontamente Robert.
-te lo avevo detto Apollon. Io vado- disse subito Will incamminandosi nuovamente verso il sentiero a passo svelto altrimenti avrebbe trovato veramente solo le macerie.
-ve lo avremmo riportato subito- disse piccato Apollon incrociando le braccia al petto e sbuffando.
-abbiamo pochi cavalli non possiamo rischiare di perderne qualcuno solo per controllare un po’ di fumo-
-un po’ di fumo che fino a pochi secondi fa vi spaventava a morte! Quando lo capirete che siamo qui solo per il vostro bene e non per altro? Spero solo che Will ritorni presto in caso di attacco perché io da solo non so quanto posso essere utile se si ritirano con uno squadrone!- Apollon voltò le spalle al capo villaggio senza aspettare una risposta dall’uomo e iniziò a salire sull’unica torre presente nel villaggio. Molto probabilmente serviva per controllare se arrivasse qualcuno dal centro del regno visto com’era disposta.
Apollon si mise li sopra cercando di scorgere il villaggio che stava andando in fiamme, ma senza successo visto che riusciva a vedere solo un’enorme nuvola nera e nient’altro. Sperava vivamente che gli Elfi non decidessero di attaccare in quel momento.
Aveva detto il vero infondo: senza Will non sarebbe riuscito a tenere a bada tanti elfi senza appoggiarsi proprio alla sua metà elfo che non voleva far uscire per nessuna ragione al mondo. Quella sua metà aveva portato solo guai: a lui e a sua madre. Sua madre che avrebbe fatto mille volte meglio a non credere a quelle parole d’amore dell’elfo che l’aveva messa incinta e soprattutto avrebbe fatto meglio a sbarazzarsi di lui invece di cercare di crescerlo in attesa dell’uomo che amava. Suo padre non si era mai fatto vivo alla fine e quello aveva logorato ancora di più la madre malata che alla fine era morta di malattia.
Apollon si era unito ai cacciatori di elfi solo perché avrebbe ricevuto del denaro per ogni mese che riusciva a superare la dentro. Con quei soldi aveva comprato le medicine della madre, ma anche quello non era bastato e la madre era morta quando lui aveva appena compiuto dodici anni, due anni dopo l’arrivo di Will nella capitale. Era stato solo grazie al castano che aveva deciso di continuare ad andare avanti.
La sua missione però era cambiata: doveva trovare suo padre e dirgli tutto quello che aveva fatto passare a lui e alla madre. Voleva fargli sapere tutto il dolore che gli aveva provocato e poi se ne sarebbe andato a crearsi una sua famiglia. Famiglia che non avrebbe mai abbandonato. Non avrebbe commesso gli stessi errori del padre.
Apollon sbadigliò per poi guardare sotto di se i cittadini. La maggior parte di loro parlavano fitto fitto tanto che nemmeno con il suo udito sviluppato riusciva a sentirli, ma era certo che parlavano di lui visto che guardavano nella sua direzione. Molto probabilmente non era andata a genio il fatto che si fosse messo la sopra, ma lui voleva solamente controllare la situazione.
Stava per scendere e cercare di calmare le acque quando si immobilizzò vedendo una carrozza che conosceva fin troppo bene andare dritta verso il loro villaggio.
Non era per niente il momento giusto per quella visita.
Il rosso allora non perse tempo e saltò subito giù dalla torre per poi correre verso Robert che lo guardò malissimo.
-prima di tutto quando parlo non mi…- il rosso non lo fece finire.
-stanno venendo altri cacciatori, probabilmente vogliono vedere come ce la stiamo cavando io e Will. Mi puoi dire il numero preciso di abitanti del villaggio?- chiese in agitazione. Sapeva il motivo preciso per il quale erano li: volevano sapere se in quel villaggio si nascondeva qualche elfo.
-siamo una trentina, non so dirti il numero preciso- disse l’uomo leggermente scocciato.
-e gli elfi? Quanti sono?-
-qui non ci sono elfi- Apollon alzò gli occhi al cielo. Sapeva perfettamente che c’erano degli elfi in quel villaggio.
-quanti siete togliendo gli elfi? Per favore!- tentò ancora Apollon sperando di non doveri contare quando sarebbero arrivati i cacciatori.
-siamo venticinque- si arrese alla fine Robert.
-grazie- rispose sinceramente Apollon. -fate nascondere tutti gli elfi, non li devono assolutamente vedere- disse poi il ragazzo correndo verso l’ingresso del villaggio.
 

 
   
 
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