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Autore: AryaDream    18/09/2020    5 recensioni
Nahenia era un'ombra oscura che si mimetizzava nascosta nelle profondità di quel regno terrificante.
Due grandi ali nere spuntarono dietro le spalle. Voleva e colpiva la sua avversaria, ma Nahenia usò i suoi seguaci per bloccare le ali di Belzebù, facendola cadere a terra.
-Hai un brutto carattere quindi sei un demone.-
-Brutto carattere? Dovresti incontrare due angeli di mia conoscenza e poi possiamo riparlarne.-
La giovane prese a ridere divertita, mentre Belzebù non riusciva a capire l'atteggiamento di quell'umana.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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I demoni seguirono la nuova sovrana dell'inferno. Erano trasportati dal fato che si era appena compiuto.
Loro stessi ammiravano la loro padrona, che li chiamava uno ad uno, emozionata come una sposa che percorre la navata.
Rallentò il passo quando si trova davanti il trono dove sedeva lui, Lucifero.
Intimorita, camminò lentamente, fino a quando, a passo lento, si avvicinò per poi sedersi.
Rise, per essere riuscita ad ottenere la prima parte della sua vendetta.
Quella di Nahenia era semplice furia incontrollata, voleva vendicarsi dei secoli di prigionia che aveva dovuto subire.
Voleva punire il traditore Astaroth, ma allo stesso tempo lo desiderava e bramava ancora. Lei era l'essenza del male, della crudeltà e gli uomini, demoni e anche gli angeli, avrebbero capito che con lei non si scherza.
 
Sulla terra, coloro che erano stati cacciati dall'inferno provarono a testare i loro poteri, per teletrasportarsi all'inferno, ma senza successo.
Crowley e Aziraphale, erano usciti di casa, dopo aver sentito un trambusto, trovandosi davanti cinque demoni.
-Quella strega ci ha bloccato il passaggio per tornare all'inferno.- La voce di Lilith era infastidita, anche perché non voleva restare sulla terra.
La situazione era anche molto seria e Belzebù non era con loro ed era impossibile che si trovasse ancora all'inferno, visto che lo stesso Asmodeo l'aveva vista sparire.
-Per Satana, volete dirmi il motivo per cui siete tutti qui? Per caso avevamo un raduno di demoni?- Crowley era molto confuso, ma poco dopo lo sguardo di Belfagor, si voltò verso colui che aveva parlato.
-Una rivolta negli inferi e siamo stati cacciati e siamo finiti qui-
-Una rivolta? Chi ha osato tanto?- Chiese Aziraphale, anche lui molto confuso per ciò che stava succedendo.
La risposta, però avvenne da un altro demone che si trovava seduto sopra un ramo di un albero di ciliegio.
-Nahenia.- Tutti posarono lo sguardo nel punto da dove proveniva la voce e lo videro lui, Lucifero, che era comodamente seduto su quel ramo come se nulla fosse.
Poco dopo con un salto arrivò vicino agli altri demoni. Il suo aspetto mortale era bellissimo, sembrava un angelo in terra, con gli occhi verdi, i capelli neri e quei lineamenti perfetti. Purtroppo davanti l'angelo Aziraphale aveva colui che governava l'inferno.
-Il problema è molto serio...Nahenia è un demone molto potente, non è un angelo caduto, ma è nata dopo la mia caduta.-
-In poche parole tua figlia.-
-Non esageriamo! Non mi somiglia per niente.-
Rispose Lucifero, osservando coloro che si trovavano in quel luogo in quel momento e come sospettava Belzebù non era con loro.
Nahenia, aveva pensato bene di separarla al resto del gruppo di demoni, sapeva che era il braccio destro di Lucifero, ma la detestava.
-Crowley, dovrai ospitarci fino a quando non capiremo come tornare all'inferno.-
-Trovare un altro posto?-
-Vuoi forse disobbedirmi? E poi abbiamo bisogno anche di te.-
Cowley in quel momento rimase in silenzio, non poteva di certo mettersi contro Lucifero in persona, che l'avrebbe punito una volta tornato a governare l'inferno.
-Facciamo un patto.-
-Che tipo di patto?-
-Se ci aiuterai in questa impresa, non sarai più controllato da nessuno e potrai vivere la tua immortale vita, senza nessuna interferenza da parte mia.-
Se Lucifero aveva proposto quel patto a Crowley, significava che la situazione era molto seria e grave.
-Va bene, accetto.-
In quel momento ci fu una stretta di mano tra Crowley e Lucifero. Poco dopo il re del male, posò il suo sguardo sull'angelo Aziraphale.
-Per quanto odi avrei bisogno di un favore da te.- Lo sguardo del principato era molto confuso, ma allo stesso tempo era molto curioso, di sapere cosa volesse da lui Lucifero.
-Avrei bisogno che tu avverta della situazioni i simpaticoni dei tuoi amici angelici, sono sicuramente così tonti che non avranno capito ciò che sta accadendo.-
-Va bene...-
-Un'altra cosa, informa l'arcangelo in gonnella, ovvero Gabriel, che Belzebù è sparita e non riusciamo a metterci in contatto con lei.- Dopo aver ascoltato le parole del sovrano infernale, scomparve alla volta del paradiso.
 
 
-Non posso credere che quella ragazzina, un'umana, mi abbia salvata e sopratutto possa vedermi.-
Belzebù, pensava a voce alta, mentre nella stanza era da sola. I demoni non potevano essere visti da esseri umani, a meno che loro non si rendevano visibili.
Era sdraiata su quel letto, ma voleva sapere qualcosa di più su quella giovane così tanto misteriosa.
Non poteva teletrasportarsi negli inferi, ma dalle altri parti si, per quanto comparì nella sala da pranzo dove la giovane stava cenando.
La demone vedeva le spalle delle tre figure, la prima era la fanciulla che l'aveva salvata, la seconda una donna dai capelli biondi e il terzo un uomo che era quasi completamente calvo.
-Miriam, tesoro, com'è andata oggi?- Chiese la donna che prese ad osservare la giovane, di cui ora Belzebù conosceva il nome.
-Alla grande zia. Il lavoro va benissimo e le lezioni serali anche, i miei voti sono perfetti.-
-Questo lo so, ma lo sai che non hai alcun bisogno di lavorare, ci siamo io e tuo zio che ti sosteniamo.-
-Non voglio pesare sempre su di voi, fate già tanto per me...-
In quel preciso momento l'uomo alzò lo sguardo verso la nipote, prese ad osservarla con molto orgoglio, ma anche con preoccupazione.
-Hai ancora problemi con quelle persone?- Miriam, prese a guardare suo zio che in parte incuteva timore.
-Non mi danno problemi...-
-Molto bene! Se dovessi avere problemi, vieni anche in centrale, sei la nipote del comandante del distretto di polizia.-
-Ti prometto che se avrò problemi verrò subito da te...-
Belzebù lo aveva capito che stava mentendo, lei governava gli spiriti della menzogna e sapeva bene quando un umano mentiva e lei lo stava facendo, ma perché? Si chiese. Voleva conoscerla meglio, voleva sapere altro su quella ragazza. Si teletrasportò nella stanza, ma quando Miriam, arrivò non disse nulla di ciò che aveva ascoltato.
 
La mattina seguente, la demone, seguì la giovane al lavoro. Lavorava in negozio che vendeva fumetti e strani gadget.
Belzebù osservava Miriam con quegli occhi intensi color nocciola, ma allo stesso tempo tristi, capelli castani con le punte rosse legati in una treccia, un viso bellissimo e dolce.
Era in carne, per gli umani non era una ragazza che rispettava gli standard, ma per la demone aveva qualcosa di speciale che la rendeva bellissima.
La giovane non aveva tempo da dedicare alla demone, ma quando arrivò il momento della chiusura, Miriam, si avvicinò a Belzebù.
-Sono libera per tre ore, poi dovrò cominciare le lezioni.- La demone rimase invisibile, vide la giovane prendere due borse, una conteneva quaderni e vari libri e la seconda doveva essere un porta pranzo.
Arrivarono in un parco, si sedettero su una panchina. La giovane prese a mangiare, fino a quando non vide un gruppo di ragazzi e lei smise di nutrirsi.
Belzebù prese ad osservare la scena e quando quel gruppo di ragazzi e ragazze si avvicinarono si fermarono vicino a Miriam.
-Chi abbiamo qui? La grassona.-
-Dovresti fare palestra e smetterla di mangiare schifezze.-
-Sei orrenda. -
-Smettetela, sennò poi piange a va da suo zio.-
In quel momento Belzebù cominciò a perdere la pazienza, come osavano quegli esseri inferiori, comportarsi cosi.
In quel momento usò i suoi poteri demoniaci su quei bulletti. I suoi occhi erano diventati rosso sangue. Camminava vicino a quei ragazzi terrorizzandoli solo nell'avvertire la sua presenza.
Gli ordinò di salire sul ponte e di saltare cosi sarebbero finiti in acqua.
La scena fu anche divertente per i presenti, ma poco dopo la demone, si rivolse alla sua giovane salvatrice.
-Perché ti fai mettere i piedi in testa? Sono solo degli idioti.-
-Delle volte è meglio ignorare...-
-Cosi continueranno e non ci sarò sempre io a difenderti...-
-Tu sei un demone, ma quei ragazzi sono più crudeli dei quelli della tua specie.-
In quel momento il principe infernale restò in silenzio, quelle parole l'avevano colpita. Quella giovane era così strana, emanava una luce diversa dagli umani. Sapeva che lei poteva aiutarla a tornare negli inferi, mentre per ripagarla l'avrebbe aiutata ad affrontare quei ragazzi che erano i suoi demoni.




Note Autrice:
Scrivere questo capitolo è stato davvero molto duro. 
Il nome Miriam ha una grandissima impronta bibblica, ed è anche un nome che mi piace tantissimo.
Nahenia si è insediata all'inferno, mentre Crowley si trova casa piena di demoni e Aziraphale che va ad avvertire i suoi.
Intanto Belzebù comincia a conoscere l'umana che le ha savato la vita e i problemi che deve affrontare.
Sono molto legata al personaggio di Miriam ed il motivo è semplice avendo vissuto con il bullismo.
Ringrazio come sempre Nao Yoshikawa che legge i capitoli in anteprima anche se io non sono mai convinta di ciò che scrivo.
Grazie per essere arrivati fin qui.
  
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