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Autore: Any Ikisy    23/08/2009    4 recensioni
"I have an ambition. The resurrection of my clan and...
To kill a certain man."
Dopo aver ucciso Itachi, Sasuke si trova senza uno scopo nella vita.
Senza? A meno che non creda nella cicogna, ha un clan da ripopolare, o mi sbaglio?
Al mondo esistono troppe fangirl. "Sfruttiamole, Sas'ke-kun."
Genere: Demenziale, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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NAME AND SURNAME

Un nome e un cognome: non solo la rappresentanza di una singola e unica persona, ma un significato che si protrae nei secoli.
Per qualcuno, motivo di orgoglio e prestigio...
... per altri, vergogna e avvilimento.
Il proprio nome e cognome, non indica la persona che sei, bensì le persone da cui derivi, e ciò che ci si aspetta da te.
Ma dove sta scritto che la gente segua le indicazioni di poche, semplici parole, a volte senza senso, quali possono essere un nome e un cognome?

Nella fretta di giungere in tempo, un aitante gruppo di ninja del villaggio della foglia si dirige verso gli ultimi presunti discendenti del clan Uchiha. Obbiettivo: ritrovare Sasuke.
EH? Questo chi l'ha detto? Naruto... uno dei componenti del gruppo, ovviamente. Quello più ostinato e insistente, colui che era stato risparmiato dal proprio migliore amico, e che a quest'ora, secondo un ragazzino di 13 anni, sarebbe dovuto essere morto.

Dopo uno scontro mozzafiato contro Tobi, un membro dell'Akatsuki, nonché fondatore della setta, i giovani ninja si apprestavano a raggiungere il luogo dove poter trovare i mukenin, che in seguito avrebbero fermato.
Non avevano nessun motivo per indurlo a casa, nessuna tattica, e probabilmente erano inferiori a in tecniche e armi, ma in fondo i ninja devono pur saper improvvisare.

Sasuke e Itachi avevano appena terminato il loro epico scontro, che avrebbe deciso finalmente quale dei due Uchiha più malato di mente sarebbe sopravvissuto all'altro. Effettivamente, la battaglia era stata un continuo susseguirsi di colpi di scena, richiami di armi, animali e tecniche. Unico spettatore, Zetsu osservava tutta la scena e registrava per Madara lo spettacolo gentilmente offerto. Certo, il loro teatro era stato leggermente distrutto, ma fortunatamente non c'era nessun proprietario a cui dover pagare i danni.

Il più giovane dei due fratelli si sosteneva su quello che probabilmente era l'unico muro rimasto intero nel raggio di 100 metri. L'altro, dolorosamente steso con lo sguardo puntato in alto. La sua vista non gli permetteva di guardare il cielo sereno tornare ad incombere poco minacciosamente sul suo capo e su quello del fratello, sporco del sangue di entrambi. E Zetsu? Lì, ad osservare incredulo assieme al suo altro sé stesso, commentando minuziosamente ogni singolo attimo.

Naruto corse più velocemente che poté, nemmeno più attento ai rami che gli graffiavano la carne e gli trapassavano i capelli, già scombinati per un motivo o per un altro. Assieme ai suoi compagni di squadra sperava di giungere in tempo per recuperare l'amico traditore.

Quando arrivò, assieme ai suoi compagni, si rese conto che i suoi sforzi, ancora una volta, erano stati assolutamente vani: non vi era traccia di nessun Uchiha, mascherato, intero o vivo che fosse. Nemmeno Zetsu, che comunque poteva nascondersi, era più presente. Magari aveva già tratto in salvo i ragazzi? Dovrebbe essere così secondo la storia... Ma qui, non è andata affatto così.

Parliamo di un'altra persona: una nuova arrivata. Parliamo di chi realmente gestisce e interpreta il MIO volere. Si chiama Nany, ed è un'adolescente. A voi non serve sapere altro, se non che ha perso completamente la memoria. Non è interessata a trovarla, non conosce la lingua, non vuole impararla. Vuole solo vivere, e sa che per fare questo, deve trovare un certo Sasuke Uchiha.

Nany quello stesso giorno stava placidamente sonnecchiando in riva a un fiume contemplando il dolce scorrere dell'acqua, operando come un conosciuto Shikamaru Nara, dal quale si differenzia per il minore interesse verso le nuvole. Pensando ad affari suoi, cercava di ricostruire ciò che le era capitato: "Vediamo, come dovrei fare a capire dove sono? Insomma, fino a poco fa stavo facendo i compiti in camera mia! D'accordo che la matematica fa dare i numeri e vedere le stelle, ma finire in un cartone animato mi sembra assolutamente un cambiamento troppo repentino! Che per di più non mi piace, aggiungerei... già, devo ancora identificare l'anime in cui sono finita: ne conosco pochi, ma questo mi è familiare... Oh, no. Non dirmi che è Naruto Shippuden! Naruto non l'ho mai potuto soffrire: pieno di gente matta, che ammazza altra gente matta... che si innamora di gente matta! E poi non parliamo dei pazzi che leggono questo manga... Ginny-sensei a volte non sembra umana..." Ma bando alle ciance: quella ragazza, come ho detto poche righe sopra, non ricordava niente della sua vita in quel mondo che le pareva nuovo.

A un tratto avvertì una forte esplosione: un boato minacciosamente vicino ruppe il silenzio e la deconcentrò. Si mise in piedi, chiedendosi chi diavolo fosse a fare quel casino infernale. Rimase stupita nel notare quante minacciose nubi si fossero ammassate sopra una collina di roccia, e con quale velocità quelle nubi stessero sparendo, come disciolte dalla potenza solare. Assai incuriosita, la ragazza avanzò, per tentare di rispondere ai suoi quesiti. "Mmh... Questa scena l'ho già vista, in bianco e nero: ma certo! E' l'unico pezzo del manga di Naruto che ho letto! Dannazione, lo scontro tra i due più grandi cretini del cartone... Sasuke VS Itachi. Mi sono persa uno scontro mozzafiato, peccato. Ad ogni modo, ora che succede nel manga? Mi pare che in Italia siamo arrivati qua... oh oh oh, mi è venuta un'idea: cambierò il corso del manga!”.

Così, in preda a una pazzia che noi tutti conosciamo bene con il nome di 'squilibrio mentale', la ragazza prese a correre rapidamente verso il luogo dello scontro. Per quanto rapida potesse definirsi... non era una ninja, non era comodamente vestita ed era fuori allenamento...
Ma la pazzia c'era tutta.


E noi?

Nany: E tu come la chiami la mia vita?! Non me la sono immaginata! >.<
Any: Qui nulla di tutto ciò è mai esistito =P attieniti al copione! Sto cercando di far capire che tu vieni dal mondo reale, ma che qui non conta niente! Oh, insomma...
N: Mi ricordo di Ginny-sensei!
Ginny: Giusto U_U che centro io?
A: Sensei, io ti adoro! Dunque, spieghiamo meglio: Nany viene dal mondo reale, quello dove Naruto è solo un manga. Ma un giorno ci si ritrova inspiegabilmente dentro!
G: Ah O_O...
N: Perché io? >_>
A: Perché io no U_U* Comunque, io dico che non si ricorda niente perché lei NON dovrebbe ricordare niente >.<
N: Eh, no! La mia vita non vale così poco!
A: Oh, sì invece... HUAHUA!
G: Quindi... lei ricorda, ma non serve che ricordi? ._. Come sei contorta, kohai, non si capisce!
A: Ecco perché ho dovuto spiegarlo qui sotto ç_ç!
N: Basta lagnarti! Piuttosto, ringrazia chi ha letto questa roba, Ginny-sensei per l'intervento, e chi commenterà.
A: ... se qualcuno si degnerà! Amerei quel qualcuno XD.
N: Sì... effettivamente penso che bisognerebbe santificarlo come con Ginny-sensei...
G: U///U Ehm...
A: Ciao a tutti, grazie per aver letto fin qui. Ci sentiamo al prossimo capitolo ^O^ CIAO!
  
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