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Autore: rosy03    02/07/2021    3 recensioni
Momenti di vita quotidiana, della mia vita quotidiana, che non hanno il minimo senso.
*Alcune storie partecipano alla Real life challenge di ilminipony sul Forum di Efp*
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Codice02#


Maledizione


 

In casa mia c’è una verità incontestabile ed è la seguente: in qualsiasi stagione dell’anno e a causa dell’incompetenza di mia madre e di mio fratello sul chiudere decentemente una stramaledetta zanzariera, è sempre possibile trovare nella mia stanza una grossa e schifosa mosca gigante.
Sembra lo facciano apposta. Quando mia madre decide che è il momento di dedicarsi alle pulizie lascia sempre almeno una zanzariera alzata e non importa da quale finestra entrino, alla fine si ritrovano tutte nella mia stanza e con quelle loro stupidissime ali fanno un chiasso infernale.
«Mamma!» grido, non appena sento quell’insopportabile ronzio.
Mia madre, ovviamente, scende dalle nuvole: «Che c’è?»
Entra nella mia stanza e io la guardo in cagnesco. «È entrata una mosca. Di nuovo. Hai lasciato la finestra aperta?!»
«C’è puzza di chiuso» dice e assottiglia gli occhi. «Tra un po’ ci ritroveremo a scrostare la muffa dalle pareti se tuo fratello non si decide a far prendere aria alla stanza.»
«Sì, ma la zanzariera puoi anche abbassarla, tanto non impedisce mica all’aria di entrare!» ribadisco coi nervi a fior di pelle. Sento quello schifosissimo insetto ronzare attorno a me, vedo quella fastidiosissima macchia nera planare sulla mia scrivania e poi nascondersi dietro la tenda.
Ora mi tocca farla uscire, grazie mamma.
«Come sei esagerata» dice in un sospiro, andandosene chissà dove.
Alzo gli occhi al cielo e mi alzo dal letto controvoglia. «Non sono esagerata. Com’è possibile che tutte le mosche che entrano in casa finiscano in camera mia?! E sono pure enormi!»
«Stai avendo una crisi isterica per una mosca?» chiede Thomas facendo capolino dalla porta.
Lo guardo con la morte negli occhi e pronuncio solo una parola: «’Fanculo!»
Poi cerco l’orribile insetto e solo dopo aver perlustrato la camera da cima a fondo riesco a sentire nuovamente il suo ronzio, davvero troppo vicino alle mie orecchie.
La scaccio malamente – mi fa abbastanza schifo avercela a un centimetro dalla faccia – e finalmente la vedo: ha cominciato a sbattere la testa contro la mia finestra da cui entra un sole meraviglioso.
«Oltre che stronza sei pure scema. Come tutte le tue sorelle.»
È sempre così. Sempre. E sono costretta a perderci un sacco di tempo.
Con la tenda cerco di spostarla e indirizzarla fuori ma niente, è più stupida delle scimmie e quel suo ronzio mi fa innervosire ancora di più.
«Esci, maledetta. Se non vuoi che ti ammazzi, devi andartene!»
Sembro una pazza, lo so.
Alla fine, dopo non so neanche quanti minuti, riesco a cacciarla dalla mia stanza e posso finalmente tornare a oziare. Riprendo il libro che ho dovuto interrompere e ignoro gli sproloqui di mio fratello che è in camera sua.
È finalmente tutto tornato alla normalità.
 



 
Non è vero.
Perché dieci minuti dopo la storia si ripete. «E che cazzo, ma’!»
«Che c’è?!» strilla anche lei dalla cucina.
Infuriata mi alzo dal letto e scalza la raggiungo. Non dovrei essere sorpresa ma la zanzariera della portafinestra è spalancata mentre mia madre sta lavando gli spinaci al lavandino. «Ti costa così tanto chiudere?!»
«Ma è chius- Ah, no. È aperta» dice, accorgendosi dell’errore.
La risata che mi sfugge è pienamente ironica. «Ma dai?!»
«Rossé, mi porti un po’ d’acqua?» chiede mio fratello dalla sua camera.
Sono a poco così dall’implodere. «Te la vieni a prende, sfaticato! E tu,» continuo puntando il dito contro mia madre che continua imperterrita a fare quel che sta facendo senza degnarmi di uno sguardo: «chiudi quella stramaledetta zanzariera perché non ho intenzione di passare tutta la mia vita dietro alle mosche che prendono d’assalto la mia stanza!»
Faccio dietro front e mentre torno nel mio nido non posso non pensare che quella dannata ha avuto il tempo di attraversare la cucina, il soggiorno, il corridoio, ha completamente snobbato i bagni e le altre camere per fiondarsi nella mia. È una maledizione.
Una stramaledetta maledizione! E fa pure un caldo allucinante, dannazione!


 
 


 
≈≈≈
 

Okay. Non mi sono inventata niente.
Anche stavolta è TUTTO vero. Anzi, avete idea di come risolvere la mia situazione? Conoscete un corso accelerato di buon senso da suggerire a mia madre? 
O dovrei arrendermi e considerare l’idea di iniziare a considerare le mosche come "coinquiline" vere e proprie? Che poi non sono neanche piccole. Mi farebbe schifo anche ucciderle, sono troppo grosse.
Che tristezza... T.T
 
Rosy


 
  
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