Quanto tempo passato sull’orlo di un abisso
Il desiderio di lasciarmi cadere
E una codarda incapacità di farlo.
Non ho più ali
Che possano sorreggermi
Bruciate, strappate,
Scheletro di ciò che erano.
E i legami che mi ancorano alla vita
Senza mai dare sollievo
Come corde ruvide sulla pelle nuda
Ad ogni movimento
Strappano
Lacerano
Tirano e mordono.
Ogni passo che ti allontana da me
È una stretta ai nodi che tu stesso hai fatto.
Soffro un poco di più
Respiro con più difficoltà.
Mi hai lasciato così
Senza poterli sciogliere
Senza tagliarli di netto
Eppure li tengo stretti
Non posso perderli.
Il dolore è parte di te.
Una lenta oscillazione
Centimetro dopo centimetro
E sono lame che entrano nel petto
Scivolano tra le costole
Graffiando
Tagliando
Facendo scempio
Senza uccidere mai.
Infiniti “perchè?”
Come un urlo
Riassunti tutti nella tua assenza.