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Autore: ValeAlcazar    28/02/2023    2 recensioni
Io e Manu Roja ci siamo cimentare in una storia prendendo una frase tratta dal manga
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 1 – UN INCONTRO FORTUITO

Cap. 1 – UN INCONTRO FORTUITO


PER 10 ANNI NON HO AVUTO OCCHI CHE PER TE ,HO AMATO SOLO TE”

PALAZZO JARJAYES

Anno 1774

L’immenso salone di Palazzo Jarjayes, brulicava di un’incessante andirivieni di domestici, che solerti si affaccendavano attorno alle tavole imbandite per ultimare i preparativi del banchetto che si sarebbe tenuto quella sera.

Nanny risoluta e spazientita, inveiva contro la servitù, temendo che ogni più piccolo particolare non fosse accuratamente predisposto.

Era quella un occasione particolare, si sarebbe festeggiato, la riuscita della nuova campagna militare a cui aveva preso parte il Generale ed il suo Reggimento e che ne era valsa un encomio.

Le enormi tavole, brillavano del candore delle tovaglie inamidate, emanando una lieve essenza di lavanda e dove in bellavista spiccavano le succulente pietanze pronte ad essere saccheggiate.

André quel giorno si era recato alla Reggia come prevedeva il suo ruolo di attendente per accompagnare Oscar, ma non vi si trattenne, sarebbe tornato al tramonto per ricondurla a Palazzo.

Aveva promesso a sua nonna, che l’avrebbe aiutata nell’allestire la festa e che sarebbe stato oberato in compiti ed incombenze di ogni genere.

Era ormai tardo pomeriggio, e ancora si attendeva con spasmodica frenesia l’arrivo di Mousier Andouins, il ricco fornitore di scorte di vino.

Possibile che si fosse attardato proprio quel giorno?

Nanny si era fortemente raccomandata che le consegne giungessero in tempo dovuto, un minimo ritardo avrebbe pregiudicato il buon andamento della serata, suscitando le ire del Generale, che non avrebbe certamente desiderato che gli intervenuti non gradissero appieno della ricca ospitalità riservata dalla famiglia Jarjayes.

Nanny, sempre più inquieta e nervosa vedendo ormai prossimo l’arrivo degli invitati chiese ad André, di recarsi presso Mousier Andouins.

André, si sta consumando una tragedia...se solo il Generale si accorge che sulle tavole non spiccano in bellavista ottime bottiglie di vino d’annata avverrà una catastrofe.” disse Nanny affannata.

Poveri noi, non voglio neanche immaginare una cosa del genere.”

Dai, nonna, non ti agitare...andrò io da Mousier Andouins, vedrai che sarà un eccellente serata.”

Sbrigati allora André, che il Generale non tarderà ad arrivare per accogliere gli invitati...e vedi di fare presto.”

Vado, nonna.”

Mi reco come chiesto dalla nonna a casa di Mousier Andouins, non è solito mancare le consegne dev’essere successo qualcosa.

Vado alla porta di servizio per chiedere dove posso trovarlo e mi accoglie una graziosa fanciulla formosa, non tanto alta, avrà 19 anni.

Una montagna di ricci castano ramati che le incorniciano il viso, due grandi occhi scuri che spiccano sulla pelle chiara, sul piccolo nasino e le gote leggermente rosate ha alcune lentiggini, una bocca rosea ben delineata...chissà chi è!? Forse una delle ragazze al servizio della casa.

Buonasera Mademoiselle” le dico “Mi presento, sono André Grandier e vengo da Palazzo Jarjayes.

Aspettavamo Mousier Andouins per la consegna del vino ma non si è ancora presentato...non vorremmo gli fosse successo qualcosa, non ha mai tardato una consegna, se non vi dispiace vorrei parlare con lui se è possibile e se è il caso porterei io il vino a Palazzo.”

Sono a fare le mie solite faccende, quando vedo presentarsi alla porta di servizio un bel giovanotto gentile, alto, capelli lunghi neri legati dietro con un fiocco blu, bellissimi occhi verdi, come il bosco nel pieno della stagione estiva, lo conosco di vista...so che è l’attendente di Madamigella Oscar il Capitano delle Guardie Reali, a volte lo vedo alla Reggia di Versailles insieme ad altri servitori, non l’ho mai visto da così vicino...mi guarda stupito poi si presenta.

Dice di chiamarsi André Grandier e di venire da Palazzo Jarjayes per chiedere della consegna del vino prevista per oggi.

Buonasera a voi Mousier Grandier, mio padre ha avuto un problema con il carro e gli altri sono già fuori per le consegne ad altri clienti, tra cui la Reggia...è nelle scuderie per cercare di sistemarlo.”

Mi dispiace tanto per l’inconveniente, potrei parlare con vostro padre? Se per lui non è un problema posso portare io il vino a Palazzo.”

Accompagno Mousier Grandier da mio padre, poi torno alle mie faccende dopo averlo salutato che lui ricambia con un bellissimo sorriso e un inchino.

La fanciulla si allontana e mi lascia nelle scuderie con il padre a cui faccio la proposta di portare io il vino a Palazzo.

È molto dispiaciuto per il disguido, ma non avendo altra soluzione mi aiuta a caricare il vino sul mio carro, ringraziandomi e scusandosi ulteriormente mi dice che passerà tra qualche giorno per riscuotere il dovuto.

Passo nuovamente davanti casa Andouins, rivedo la fanciulla...è proprio bella.

Con il mio carico mi avvio verso casa...arriverò in tempo per la festa, devo far presto...devo anche andare a Versailles a prendere Oscar.

Sono quasi arrivato a Palazzo e mi viene in mente quella fanciulla di cui non so il nome...lo scoprirò.

Mio padre è troppo indaffarato, non è ancora andato dai nostri clienti per riscuotere il dovuto, non può neanche mandare nessun altro vista la mole di lavoro che abbiamo in questo periodo così mi ha chiesto se posso andare io a riscuotere a Palazzo Jarjayes.

Prendo il mio calessino e mi avvio...mi viene in mente Mousier Grandier, è proprio un bel ragazzo, spero tanto di rivederlo.

Mi hanno colpita i suoi occhi verdi, cosi belli ed espressivi, i suoi modi gentili...credo sia già impegnato.

Non mi sono accorta mentre ero presa dai miei pensieri di essere già arrivata a Palazzo.

Vado verso i locali di servizio, mi si avvicina una donna avanti negli anni che mi chiede chi sto cercando, mi presento, mi dice che lei è la governante e di attendere un attimo che sarà da me a breve.

Che bello qui, è proprio un bel posto.

Mentre percorrevo il viale ho notato una vastità di roseti profumati, la maggior parte sono di rose bianche, tutt’intorno l’aria ne è inondata...che profumo soave.

Sento dei cavalli avvicinarsi e le risate di due persone...mi sporgo dall’angolo della casa.

Vedo Mousier Grandier con un ufficiale in uniforme che riconosco in Madamigella Oscar, certo che se anche veste da uomo è proprio bella ed ha un bellissimo sorriso.

Oggi Oscar ha voluto lasciare prima la Reggia incaricando Girodelle di finire il lavoro...la vedo stanca.

Mentre torniamo a casa per tirarla un po’ su, faccio un grande passo indietro nel tempo ricordandole i dispetti che facevamo quando eravamo piccoli alle sue sorelle, alle corse che eravamo costretti a fare per tutto il Palazzo per nasconderci e non farci scoprire.

Ecco la Oscar che conosco solo io, con me non è l’algido Capitano delle Guardie di Sua Maestà, è la Oscar bambina quella che ride e si lascia andare.

Tra un racconto e un altro e tante risate arriviamo a casa, smontiamo da cavallo, Oscar entra a Palazzo e io con i nostri fidati César e Alexander mi dirigo verso le scuderie.

C’è una ragazza davanti la porta di servizio, mi sembra di riconoscerla dalla lunga chioma scura e riccia.

Buonasera Mademoiselle...”

Buonasera Mousier Grandier, Agnes...il mio nome è Agnes.”

Mademoiselle Agnes, cosa la porta qui a Palazzo? Va tutto bene spero?”

Sì tranquillizzatevi Mousier Grandier, è tutto a posto. Mio padre mi ha chiesto di passare per riscuotere, lui in questo periodo non può e non riesce neanche mandare nessun altro dei nostri garzoni...hanno tante consegne da fare in questi giorni.”

Capisco Mademoiselle, ma chiamatemi André.”

Va bene André...voi chiamatemi Agnes.”

Bene Agnes, ora devo andare. Vado a governare i cavalli, spero di rivedervi presto.”

Spero anch’io di rivedervi presto André.”

Mio Dio che tuffo al cuore, non credevo di rivederlo in così breve tempo.

Scusa ragazza mia, ecco qua il dovuto. Stai attenta per strada.”

State tranquilla Madame non preoccupatevi.”

   
 
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